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VIDEOCLIP-MUSICAL SUL MONDO DELLO SPETTACOLO:

IL RUOLO DELLA DANZA NEI VIDEOCLIP

2.2. IL VIDEOCLIP-MUSICAL

2.2.3. VIDEOCLIP-MUSICAL SUL MONDO DELLO SPETTACOLO:

I’m glad DI JENNIFER LOPEZ

a) CONTESTO

Tra i videoclip d’autore ispirati al mondo dei musical, và menzionato il caso di I’m glad di Jennifer Lopez del 2003, diretto dal fotografo e regista David LaChapelle.

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Quando la cantante chiamò David LaChapelle per chiedergli di dirigere il video, il suo unico obiettivo era quello di danzare. David le chiese alcuni giorni per pensarci su, ascoltò la traccia musicale e le propose di riprodurre esattamente le scene del film Flashdance (film del 1983, diretto da Adrian Lyne) fino ai minimi dettagli62.

Il video in questione merita attenzione, non solo per la presenza di una struttura narrativa al suo interno (pur non essendoci momenti di dialogo estranei all’esecuzione del brano, come accade invece nei due video precedentemente citati), ma anche perché si tratta di una sorta di remake in video di un film musicale specifico.

Jennifer Lopez interpreta nel video il ruolo della protagonista, Alex, interpretato nel film dall’attrice Jennifer Beals, si veste quasi esattamente come lei e le sue coreografie sono molto simili a quelle originali.

Il film, criticato al momento della sua uscita come una lunga serie di video rock e definito un lungo videoclip dalla rivista del New York Times63, ebbe l’intuizione di portare il ballo moderno al cinema e, nonostante le critiche iniziali, ebbe un enorme successo ed è oggi uno dei film cult degli anni Ottanta più amati, soprattutto dagli amanti della danza.

A causa dell’eccessiva somiglianza (tra l’altro una somiglianza voluta e volutamente esplicita da parte del regista), il video di I’m glad è stato accusato di plagio e di violazione dei diritti d’autore dalla Paramount Picture, tanto che l’etichetta discografica della cantante, la Sony Music, dovette pagare una penale64.

Il video in effetti, non è una semplice citazione del film, ma una sua trasposizione e proprio per questo è interessante, a parer mio, il lavoro artistico e creativo che ha portato alla sua realizzazione.

62 https://www.youtube.com/watch?v=RCZCqF78a3U. 63 http://www.tempi.it/trentanni-fa-jennifer-beals-ballava-sulle-note-di-maniac-e-what-a-feeling-ma-non-era- lei#.VTI3lCHtmko. 64 http://it.wikipedia.org/wiki/I%27m_Glad.

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Per quanto riguarda la questione del ballo, le doti di ballerina della cantante newyorchese sono evidenti in ogni sua performance e in ogni suo videoclip, ma è ancora più ammirevole il fatto che sia riuscita a riprodurre quasi esattamente le coreografie originali, utilizzando sicuramente meno controfigure dell’attrice del film, che fu sostituita da ben quattro ballerini diversi nelle scene di ballo.

b) TRAMA E ANALISI

La trama del video ricalca quella del film e molti particolari riferiti alla protagonista li possiamo capire solo se abbiamo visto quest’ultimo; nonostante ciò riusciamo a intuire la storia anche soltanto guardando le sequenze frammentarie tipiche del linguaggio video.

Jennifer è un’aspirante ballerina che di giorno lavora in una fabbrica e la notte in un night club come spogliarellista e ballerina. Il suo sogno è far parte di un’accademia prestigiosa di danza e per la coreografia dell’audizione si allena duramente prendendo ispirazione anche dagli artisti di strada, riuscendo così, una volta di fronte alla commissione che la giudicherà, a colpire per la sua originalità e a distinguersi dalle altre candidate.

La prima scena è ambientata nella sala dell’audizione. Jennifer entra, si spoglia e fa partire la musica del giradischi, proprio come accade nel film. Inizia la parte iniziale del brano e si alternano a questo punto scene con ambientazioni diverse: la strada, la fabbrica, il loft in cui la ragazza vive, il

night club in cui si esibisce.

La prima coreografia, che ha luogo proprio nel night club, riprende fedelmente l’ambientazione, le angolazioni di ripresa e la coreografia originali (tra cui la famosa inquadratura della ragazza sulla sedia su cui cade un getto d’acqua).

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Questa coreografia comprende il primo inciso e il primo ritornello del brano. Nel secondo inciso si susseguono le immagini della Lopez in strada che assiste a performance di break dance, e immagini di lei in fabbrica, con qualche frammento della coreografia nel night club.

Alla fine del secondo inciso, la cantante legge una lettera (la lettera di ammissione alle audizioni) e festeggia saltando in tuta da lavoro, proprio come nel film.

Nel secondo ritornello si alternano scene in cui Jennifer si allena e scene nel

loft in cui canta il brano seduta a terra, assumendo la posa caratteristica di una

delle immagini più famose tratte dal film.

In seguito le scene dell’allenamento si alterneranno a scene di lei che balla ancora una volta nel night club, questa volta con uno sfondo parietale bianco e il viso dipinto, davanti ad un ventilatore acceso.

La parte strumentale che inizia a questo punto fa da sfondo all’arrivo in accademia della ragazza vestita in tuta da lavoro, mentre passa accanto a ballerine di danza classica che la guardano con disprezzo.

Successivamente vediamo Jennifer davanti alla commissione che inizia il suo provino mentre sentiamo intanto che inizia il secondo ritornello: cammina seducente, indica la commissione e sale sul tavolo ballando in modo provocante.

La Lopez continua a ballare fino alla fine del brano davanti alla commissione estasiata che batte il tempo con i piedi e applaude, poi esce e lascia entrare la candidata successiva. L’ultima scena, mentre la musica va a scemare, vede la cantante soddisfatta e sorridente sulla sua bicicletta.

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Figura 3: Fotogramma tratto dal video I’m glad.

c) CRITICA

Il video ricalca le trame degli show musical, infatti è incentrato sull’ascesa della protagonista, che nonostante le fatiche a cui è sottoposta e grazie a dedizione e impegno, riesce a raggiungere il proprio obiettivo e a dare il meglio di sé durante l’audizione di danza.

In questo caso le coreografie sono motivate dalla trama, in quanto la cantante si esibisce in contesti preposti allo spettacolo: il palco del night club e la sala dell’audizione, ma si ritrova a cantare anche nei momenti di vita quotidiana, cioè nel suo loft, in cui interpreta il proprio guardando dritto in camera.

È interessante notare come, anche per la realizzazione di questo video, ci sia voluta la presenza di una cantante che è anche performer e ci si sia serviti della danza per rendere il prodotto più sofisticato e accattivante.

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