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2.2.4 Waqf takaful

Questo modello si basa sul concetto di waqf, il cui significato può essere reso in italiano “come se fosse proprietà di Dio”. Nel senso tradizionale è intesa come un’istituzione legale e religiosa in cui una o più persone dedicano dei loro beni per scopi caritatevoli o religiosi.

La forma di Waqf takaful è stata implementata per superare il problema della proprietà del fondo di tabarru’. Infatti, una volta che viene effettuata la donazione, l’assicurato perde ogni titolarità sulla quota versata. Il proprietario diviene Allah e gli assicurati potranno esclusivamente beneficiare del fondo in caso di necessità a fronte di eventuali danni. Gli studiosi di giurisprudenza islamica sono concordi nell’attribuire al fondo una separata soggettività legale.

Rispetto alle altre tipologie di takaful, il modello waqf, si configura per essere totalmente no-profit operante secondo l’idea di “cooperazione per un bene comune”. Questa particolare configurazione non è competitiva sui mercati e per tale ragione è confinata all’utilizzo da parte di governi o entità a scopo sociale, rappresentando perfettamente il vero spirito dei valori islamici di fraternità, solidarietà e mutua cooperazione. (Htay, Bin, Rashid, & Arif, 2012)

Strutturalmente anche il modello waqf può essere considerato un ibrido poiché prevede comunque l’utilizzo del contratto wakalah a causa della separata soggettività giuridica del fondo. Operativamente, l’operatore takaful in primo luogo costituisce il fondo waqf effettuando una prima donazione di capitale e chi avesse necessità si associa effettuando a sua volta una donazione di tipo waqf al fondo (detto al-waqf) già costituito.

Figura IV-11 Waqf Takaful

Fonte: ns. elaborazione.

L’operatore takaful è chiamato a svolgere un doppio ruolo, prima in veste di gestore operativo del fondo al-waqf (riscuotendo una commissione fissa pagata dal fondo al-

waqf) e, in secondo luogo, come investitore dei capitali del fondo stesso ricevendo una

predeterminata percentuale degli eventuali profitti realizzati. Quindi opera in maniera simile al modello ibrido wakalah-mudarabah.

Si differenzia in tema di indennizzi, infatti l’ammontare di risarcimenti è deciso dallo statuto del fondo al-waqf. In particolare, avendo il fondo una propria soggettività giuridica può decidere in merito ai profitti e ai surplus da sottoscrizione. Normalmente la parte dei profitti destinata al fondo al-waqf e gli eventuali surplus sono trattenuti dallo stesso come riserva per perdite future, tuttavia nulla vieta che siano distribuiti tra gli assicurati ovvero donati a qualche ente caritatevole. (Zailani, 2019)

I prodotti Takaful

I prodotti takaful si sono evoluti nel tempo contestualmente all’evoluzione del mercato finanziario islamico e possono essere divisi in due famiglie in base alla

Il mercato finanziario islamico e i prodotti non bancari tipologia di rischio che sono chiamati a coprire: general takaful (rami danni) e family

takaful (ramo vita). Sebbene gli operatori gestori di takaful siano autorizzati ad operare

congiuntamente sia nel ramo danni che in quello vita, nella prassi si assiste ad una loro specializzazione.

Family Takaful

Si caratterizzano per avere una duplice funzione in quanto uniscono nello stesso prodotto due bisogni: quello assicurativo-previdenziale, inteso come protezione dai rischi puri (esempio morte, malattia, invalidità, ecc.) e quello finanziario-previdenziale di investimento a lungo termine (per questo sono tendenzialmente contratti pluriennali).

Questa tipologia di prodotti, proprio per il fatto che presenta questa natura mista assicurativo-finanziaria, richiede esplicitamente la divisione tra il partecipants’ special

account destinato ad essere il fondo rischi (non rimborsabile in quanto “dono”) tramite

il quale assolvere alla funzione assicurativa di indennizzo e il partecipants’ account. Il secondo, all’opposto, sarà utilizzato in ottica previdenziale per assicurarsi un investimento a lungo termine. Praticamente l’assicurato versa un unico premio, ma esso teoricamente è diviso poiché nel primo fondo confluisce la donazione (al-tabarru’) e citando F. Miglietta e G. Nocera “… l’altro, invece costituisce un vero e proprio investimento

finanziario. Del resto i due fondi sono gestiti secondo logiche diverse: assicurativo il PSA e finanziaria il PA, dando luogo, rispettivamente, a un surplus di sottoscrizione e a un profitto da investimento.”

(Miglietta & Nocera, 2008, p. 9)

I family takaful sono, a loro volta, raggruppabili in 3 sottogruppi di prodotti:

• Individuali. Polizze simil vita usate per la salute, invalidità, ma anche per eventi famigliari come matrimoni o l’educazione dei figli. Inoltre, prevede prodotti per finanziare l’Haji: uno dei cinque pilastri dell’Islam, il pellegrinaggio alla Mecca da fare almeno una volta nella vita.

• Gruppi. Prodotti destinati a coprire collettività di individui come società o intere famiglie, ad esempio mediante piani di pensionamento.

• Debiti. Un musulmano deve sempre onorare i proprio debiti, così prescrive Maometto e, in virtù di ciò, sono offerti prodotti finalizzati al rimborso di un debito in caso di morte o invalidità dell’obbligato.

General Takaful

Si caratterizzano per essere, solitamente, polizze annuali adibite alla copertura di tutto ciò che non è considerabile assicurazione del genere family (vita). In maniera particolare si fa riferimento ai rischi collegati a beni tangibili come furto o perdita ed incendio; ulteriori campi d’interesse sono i rischi marittimi, ingegneristici e quelli relativi alla responsabilità civile per danni causati a terze parti.

La peculiarità che li contraddistingue dai family takaful, oltre al breve orizzonte temporale, è l’assenza della componente d’investimento; conseguentemente non è presenta una distinzione tra i due fonda PSA e PA a livello contabile. Differente è anche la politica relativa ad eventuali surplus di sottoscrizioni che non prevede il trasferimento agli assicurati, ma viene scalato dal rinnovo dell’anno successivo. (Karim, 2010)

Retakaful

Se nella finanza convenzionale sono sorte le compagnie di riassicurazione, anche la finanza islamica ha assistito alla formazione di queste società a supporto degli operatori takaful.

Le compagnie retakaful derivano dall’esigenza delle società takaful di coprirsi dall’eventualità di perdite straordinarie e inattese (il worst case scenario), allo stesso tempo riducono le passività su rischi specifici incrementando la stabilità patrimoniale e permettono di allargare il portafoglio clienti. (Porzio, 2009)

Gli Standards pubblicati dall’AAOIFI definiscono la riassicurazione islamica nel seguente modo: “...a contractual arrangement under which the reinsurer will be liable for part or

all of the risks that the insurer has insured. The insured legal right will not be affected by the reinsurance arrangement and the insurer is liable to the insured for paying claims as per the insurance policy terms and conditions.” (Gonulal, 2013, p. 176)

La conformità ai principi della Shari’ah, oltre ad essere garantita dalle medesime regole che disciplinano il normale takaful, deriva dal fatto che non c’è alcun trasferimento del rischio dall’operatore takaful a quello retakaful, bensì ricorre semplicemente un allargamento della platea su cui suddividere il rischio. Inoltre avviene una

Il mercato finanziario islamico e i prodotti non bancari diversificazione, non solo a livello di classi di rischi, ma anche geografica aumentando l’efficienza delle “assicurazioni islamiche”.

Gli operatori retakaful tenderebbero a raggruppare i rischi sui quali garantiscono copertura in classi omogenee, tuttavia il settore non ha ancora formulato un’unica e condivisa definizione di omogeneità. La prassi, quindi, ha portato a raggruppare i rischi nelle due famiglie tipiche dei takaful: general e family. Non essendoci linee guida è lasciato alle singole società le modalità con le quali operare (esempio su base geografica o per linee di prodotto).

La società di takaful può richiedere una riassicurazione relativamente ad un singolo rischio, o ad un pool di rischi, dietro il pagamento di un premio che il gestore preleva direttamente dal fondo takaful. Operativamente lo schema contrattuale prevede i seguenti steps (Miglietta F. , 2007):

• il fondo retakaful è costituito dai premi (hanno carattere di donazioni) corrisposti dagli operatori takaful e prelevati direttamente dal fondo takaful; • il fondo costituitosi è amministrato ed investito dall’operatore retakaful in

strumenti Shari’ah compliant sulla base di una pattuizione mudarabah;

• nell’eventualità dell’accadimento dell’evento per cui si è richiesta la copertura, la società di retakaful indennizza l’operatore takaful usufruendo dei premi versati e dei ricavi derivanti dagli investimenti;

• la remunerazione per il gestore del fondo retakaful si basa sul principio del

profit and loss sharing e le percentuali sono definite nella pattuizione mudarabah;

• nell’eventualità di insolvenza della società takaful, l’operatore retakaful fornisce un prestito a titolo gratuito (qard al-hasan) per permettere l’adempimento degli obblighi nei confronti degli assicurati.

Il mercato dei Takaful

La storia dell’assicurazione islamica segue gli avvenimenti e l’evoluzione del più ampio mercato finanziario islamico e, particolarmente, quello dei sukuk. Cronologicamente la prima assicurazione islamica fu istituita in Sudan, nel 1979, a cui presto fece seguito la Malesia, che nel 1984 emanò una vera e propria legge finanziaria in tema di takaful e contestualmente si sviluppò anche tra i paesi medio orientali.

Sin dalle prime esperienze i maggiori contribuenti sono stati i paesi del GCC90, la

Malesia e l’Iran; quest’ultimo si contraddistingue per avere islamizzato l’intero settore finanziario.

L’ammontare dei premi takaful registrano volumi estremamente inferiori rispetto a quelli delle assicurazioni convenzionali con poco più di 3,5 miliardi di dollari statunitensi nel 2004. In soli due anni, nel 2006 si sono quasi sfiorati i 6 miliardi USD e nel 2007 i 7,5 miliardi USD; nonostante questi tassi di crescita, a livello globale i premi assicurativi “occidentali” hanno raggiunto i 3700 miliardi USD.

Malgrado costituisca una piccola frazione dello stesso mercato finanziario islamico (nel 2014 contava solamente 1,1% degli assets totali), il takaful è stato protagonista di un impressionante sviluppo a due cifre registrando nel quinquennio 2007-2012 un CAGR91 del 18,06 %.

Grafico IV-14 Contribuzione Premi Lordi per Area Geografica

Fonte: ns. elaborazione da dati tratti da Islamic Financial Services Industry Stability Report 2014, 2015, 2016, 2017.

90 Gulf Cooperation Council. In italiano è tradotto come Consiglio di Cooperazione del Golfo. 91 Compounded Average Growth Rate. Tasso annuo di crescita composto.

0 5000 10000 15000 20000 25000 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Mi o U SD

Il mercato finanziario islamico e i prodotti non bancari Numerosi sono i drivers che hanno guidato questa crescita vertiginosa; il più rilevante è il supporto regolamentare che è venuto a formarsi in quegli anni grazie a legiferazioni ad hoc da parte di numerosi stati. Il tutto spiegabile dall’obiettivo di rendere i prodotti assicurativi islamici più attrattivi e così contenere la concorrenza delle più diffuse polizze convenzionali. Contestualmente lo sviluppo è stato alimentato da una domanda superiore all’offerta. Con la diffusione delle banche islamiche è aumentata la consapevolezza dei clienti verso la gamma di prodotti conformi ai precetti coranici e conseguentemente la loro richiesta.

Fattore chiave è stato il prezzo elevato del petrolio che ha incrementato la liquidità dei paesi produttori (vedi gli Stati del GCC), contribuendo alla prosperità di una sempre più ampia classe benestante che ha iniziato a prestare una maggiore attenzione su come proteggere gli investimenti e i propri risparmi.

Nondimeno va evidenziato il ruolo svolto dagli operatori retakaful che, nonostante il loro numero si attesti sulle 25-30 compagnie, esse hanno provveduto a sostenere la crescita del mercato dei takaful e della sua resilienza distribuendo e ammortizzando il rischio dei singoli su pools di società takaful. Permettendo così di incrementare la clientela sottoscrittrice di “polizze” e, soprattutto, assicurare progetti di dimensioni considerevoli.

Grafico IV-15 Operatori Takaful (2010)

Fonte: World Islamic Insurance Directory 2012.

GCC Sud Est Asiatico Africa Middle Est (non Arabi) Sud Asia Levante Altri

Il mercato dei takaful non si presenta uniforme e necessita una più approfondita analisi sia dal punto di vista geografico che dei prodotti offerti.

Nel 2006 è stata stimata la presenza di circa 115 operatori takaful dove i due terzi dei quali erano localizzati in paesi appartenenti al Consiglio di Cooperazione del Golfo e in Iran; con il passare degli anni la situazione è rimasta invariata.

Grafico IV-16 Operatori Takaful (2015)

Fonte: Islamic Financial Services Industry Stability Report 2017.

Tuttavia, bisogna precisare che all’interno dei paesi GCC si presenta una situazione non omogenea in quanto il mercato è sempre stato dominato dall’Arabia Saudita che contribuisce per il 77% dei premi raccolti nella regione e, oltretutto, è il più grande mercato mondiale di prodotti assicurativi conformi alla legge coranica (con 9934 miliardi USD in premi nel 2016, pari al 38% globale). Questi numeri hanno un duplice fondamento: in primo luogo l’Arabia Saudita ha un mercato assicurativo completamente 100% Shari’ah compliant operante nella forma cooperativa. In secondo luogo, dispone di un’infrastruttura regolamentare ad hoc e in continua evoluzione, al passo con il mercato e le sue esigenze. Nonostante il grosso dei premi sia raccolto dall’Arabia Saudita, si segnala che grazie a notevoli cambi di passo intrapresi dal punto di vista regolamentare, paesi come gli Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Bahrain stanno mostrando interessanti tassi di crescita.

GCC Sud-Est Asia Sud Asia Africa Sub-Sahariana Altri Mena Altri

Il mercato finanziario islamico e i prodotti non bancari

Grafico IV-17 Premi Takaful Lordi Paesi GCC

Fonte: ns. elaborazione da dati tratti da Islamic Financial Services Industry Stability Report 2014, 2015, 2016, 2017.

Il secondo player più influente con un market share nel 2016 del 34,4%, è l’Iran. Bisogna però segnalare che viene spesso incluso, nei report condotti sul settore, in raggruppamenti con altri paesi o addirittura omesso a causa dei problemi di trasparenza e comunicazione dei dati.

Infine, tra i paesi più influenti sul mercato dei takaful, nonostante uno share molto inferiore rispetto ai due paesi sopra menzionati, è presente la Malesia con il 6,9%.

Grafico IV-18 Premi Takaful Lordi per Paese (2016)

Fonte: IFSB Secretariat Workings 2018.

-1000 1000 3000 5000 7000 9000 11000 13000 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Mi o U SD

Arabia Saudita UAE Qatar Kuwait Bahrain

0 3000 6000 9000 Ar ab ia S au di ta Ir an Ma le si a UA E In do ne si a Ba hr ai n Qa ta r Ku w ai t Tu rc hi a Pa ki st an Eg it to Mi o U SD

Nonostante ad oggi non sia presente un completo database sulla scomposizione del settore assicurativo islamico nelle varie linee di prodotto, si riesce comunque a delineare un orientamento di mercato per le due grandi famiglie: general takaful e family

takaful.

Il Grafico IV-19 mostra subito una chiara spaccatura in termini geografici e, conseguentemente, dei volumi di premi raccolti.

Grafico IV-19 Mercato Takaful Per Area Geografica (2016)

Fonte: IFSB Secretariat Workings 2018.

A livello regionale si assiste alla presenza di due poli opposti: in Asia si manifesta una preferenza verso prodotti inerenti al segmento family, mentre il mondo arabo rivolge maggior attenzione al segmento “danni” (92,5%). Già si è dibattuto dell’importanza che i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo rivestono nel mercato globale dei

takaful e questo comporta, come diretta conseguenza, la preponderanza dei prodotti

“general” in termini di market share globale.

Nel 2015, i general takaful rappresentavano, con circa 12,3 miliardi USD, l’83% delle somme raccolte in premi; inoltre è il segmento che ha apporta il maggior sostegno ai

0 20 40 60 80 100 GCC Altri paesi MENA Sud-Est Asia-

Pacifico Sud Asia Africa

Mi

o

U

SD

Il mercato finanziario islamico e i prodotti non bancari tassi di crescita del settore assicurativo, registrando nel quadriennio 2012-2015 un CAGR del 16% e del 19% nei paesi GCC.92

I paesi del Sud-Est asiatico non mostrano un grande mercato per i general takaful che spesso vengono venduti in associazione ad altre polizze.

Grafico IV-20 Premi Globali Lordi General Takaful

Fonte: Milliman Analysis (2017).

Diversa questione è quella relativa alla linea prodotti family che vede proprio questi Stati tra i maggiormente attivi nel segmento, contribuendo al 70% dei premi raccolti. La performance negativa fatta segnare nel 2015 (Grafico IV-21) è dovuta dal fatto che per omogeneizzare le analisi si è usata come unità di riferimento il dollaro statunitense (quegli anni hanno visto una forte svalutazione nei confronti della valuta americana).

Comunque, non considerando il tasso di cambio, nelle diverse valute locali si sono registrati tassi di crescita positivi.

92 Dati tratti dall’analisi condotto dalla società Milliman e riportati in “Global Takaful Report 2017:

Market Trends in Family and General Takaful.”

16,0% 16,0% 17,0% 13,0% 14,0% 15,0% 16,0% 17,0% 18,0% 0 2500 5000 7500 10000 12500 2012 2013 2014 2015 Mi o U SD CAGR

Grafico IV-21 Premi Globali Lordi Family Takaful

Fonte: Milliman Analysis (2017).

La Malesia è il paese leader in fatto di family takaful poiché il 68,1% dei prodotti offerti è appartenente a questo segmento.93 La propensione verso questa tipologia trova

supporto nei fattori sociali e demografici caratterizzanti il paese, infatti è presenta una popolazione giovane, specialmente in età lavorativa, un dinamico sistema di sicurezza sociale e numerosi incentivi per investimenti a fini pensionistici. L’insieme di questi elementi porta i clienti (specialmente la crescente classe media) a propendere in favore di tipologie di strumenti che offrano, oltre una specifica copertura, anche la possibilità di effettuare un investimento a lungo termine.

Il takaful, l’assicurazione islamica, è molto giovane e presenta delle grandi potenzialità di sviluppo. Questa affermazione trova fondamento principalmente su due aspetti: uno di natura demografica ed uno di natura economico-finanziaria.

Secondo quanto riportato in un’analisi effettuata nel 2015 dall’istituzione americana Pew Research Center i fedeli di religione musulmana cresceranno del 73% tra il 2010 e il 2050 e attualmente già costituiscono circa il 25% della popolazione mondiale. (Pew Research Center, 2015)

93 Dati tratti da “Islamic Financial Services Industry Stability Report 2018”.

5,0% 2,0% -1,0% -20,0% -15,0% -10,0% -5,0% 0,0% 5,0% 10,0% 2350 2400 2450 2500 2550 2600 2650 2012 2013 2014 2015 Mi o U SD CAGR

Il mercato finanziario islamico e i prodotti non bancari

La diretta conseguenza che si prevede è un costante incremento della domanda di prodotti conformi alla Shari’ah.

Grafico IV-22 Tasso Penetrazione Assicurativa (%PIL)

Fonte: Sigma-World Insurance Database; IMF (2015), Swiss Re (2016).

A livello economico, gli orizzonti del takaful si ampliano ulteriormente se si analizza la penetrazione del mercato assicurativo prendendo ad indicatore il rapporto tra i premi e il PIL dei principali players del mercato come l’Arabia Saudita, gli Emirati, il Bahrain, la Malesia, ecc.

I dati raccolti e presentati nel report annuale redatto dall’Islamic Financial Services Board evidenziano come il livello medio di premi raccolti in rapporto al prodotto interno lordo sia estremamente basso pari al 1,9%. Ben al di sotto dei valori medi fatti registrare dai mercati emergenti e a livello globale, rispettivamente 3,2% e 6,3%, dimostrando come il mercato dei takaful sia ancora non sfruttato in tutto il suo pieno potenziale. 0 1 2 3 4 5 6 Th ai lan di a Ma le si a Ba hr ai n UA E Gi or da ni a Ir an In do ne si a Tu rc hi a Sa ud i A ra bi a Qa ta r Pa ki st an Ku w ai t % Life Non life