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Capitolo 2 I webGIS archeologici in Italia

2.4 SITAR (Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma)

2.4.3. Il webGIS SITAR

Il webGIS SITAR (Fig. 2.19) è stato progettato come piattaforma che recepisce le attività di data entry, pubblicazione, multi-rappresentazione e analisi dei dati territoriali archeologici.

Fig. 2.19 – Il webGIS del SITAR (http://www.archeositarproject.it/)

Dal punto di vista tecnico, il webGIS è stato realizzato utilizzando strumenti Open Source opportunamente modificati con sviluppo di codice ad hoc94. In particolare,

è basato su motore server Map Guide OS95 con interfaccia client OpenLayers96

e framework Sencha97 con parziale riutilizzo del sorgente già sperimentato nel

93 La progettazione di un modello dati per la conoscenza delle architetture archeologiche è il risultato della

collaborazione tra il SITAR e il LIAAM (Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale - Università di Siena) nata all’interno del più ampio Gruppo di lavoro sul Rischio Sismico istituito dall’Ufficio del Commissario delegato agli interventi d’urgenza nelle Aree archeologiche di Roma e Ostia antica.

94 SERLORENZI (a cura di) 2011; SERLORENZI et alii 2012; SERLORENZI et alii 2013 95 https://mapguide.osgeo.org/

96 http://openlayers.org/ 97 https://www.sencha.com/

59 SIT “m-PIC”98, un progetto per molti versi analogo a quello del SITAR. Il

geodatabase della piattaforma è in formato PostgreSQL\PostGIS99.

Il Sistema di Riferimento (SR) utilizzato è il Roma 1940 Gauss-Boaga Fuso Est (EPSG: 3004), in previsione di una trasformazione sul nuovo sistema ETRF2000 normato dal D.P.C.M. del 10.11.2011. Tutti i tematismi sono stati digitalizzati sul sistema sopra citato, eccetto i layer vettoriali del PTP100 della Regione Lazio e

dei limiti amministrativi (ED50 UTM F32 e F33 rispettivamente).

La progettazione del webGIS SITAR è stata incentrata sulla definizione delle migliori procedure tecniche e metodologiche sia per la pubblicazione e l’archiviazione dei dati archeologici grezzi (es. repository documentali digitali, form e report anagrafici di entità, ecc..) sia per la derivazione e la tematizzazione di nuove entità a partire dai dati grezzi (es. identificazione delle UA sulla base delle PA, individuazione di nuove aree di tutela e di areali di “potenziale archeologico”, ecc.).

Un altro obiettivo particolarmente importante della piattaforma è rappresentato dalla possibilità di implementare una modalità collaborativa di nuovi elementi della conoscenza archeologica, attraverso la creazione di “ipotesi di studio” di UA e PA, formulabili da utenti con differenti livelli di competenza101.

Il webGIS SITAR è consultabile sia come accesso pubblico sia attraverso accesso riservato102; per ogni tipologia di utente sono definiti dei ruoli

preimpostati, necessari per poter eseguire specifiche funzioni quali, ad esempio, la consultazione della cartografia e l’editing dei dati103 (Fig. 2.20).

Le credenziali fornite dal Servizio SITAR cambiano in base al tipo specifico d’utente: Amministratore di sistema, Funzionario SSBAR o Assistente tecnico- scientifico, Addetto Servizio SITAR, Addetto Ufficio Vincoli, Utente invitato. In base ai tipi di utenza alcune sezioni operative e funzionalità del webGIS possono risultare non visibili o non accessibili se l’utente non dispone ancora degli opportuni permessi di editing e/o di consultazione dei record relativi.

98 Il sistema informativo territoriale sviluppato dall’Ufficio della Conservatoria del Patrimonio immobiliare del

Comune di Roma. Il codice sorgente di “m-PIC” è stato in parte riutilizzato nell’implementazione del webGIS SITAR, grazie ad una stretta interazione tra le due équipes tecniche.

99 https://www.postgresql.org/

100 Piani Territoriali Paesaggistici della Regione Lazio 101 SERLORENZI et alii 2013

102 http://webais.archeositarproject.it/webgis/login.php

103 Le credenziali personali di accesso verranno fornite dal Servizio SITAR, dietro specifica richiesta

dell’utente inviata all’indirizzo di posta elettronica ssba-rm.gis@beniculturali.it e relativa autorizzazione al rilascio accordata dal Responsabile del Progetto SITAR

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Fig. 2.20 – Maschera di accesso al Sitar

Il sistema di accesso multiutente è stato progettato sia per garantire elevati standard di sicurezza della piattaforma, sia per la tutela delle informazioni sensibili e la tracciabilità degli aggiornamenti effettuati sul geodatabase. Alcune tipologie di utente consentono inoltre l’editing diretto dei dati geospaziali all’interno del browser web.

Il webGIS è costituito dai seguenti principale livelli informativi (Fig. 2.21): • Stradario: grafo stradale vettoriale del Comune di Roma.

• Suddivisioni Amministrative: Confini amministrativi dei Comuni della Provincia di Roma desunti dalla banca dati territoriali pubblicata dall’ISTAT.

• Aree demaniali: contiene il censimento delle aree archeologiche e monumentali di competenza giuridica della Soprintendenza archeologica e del Comune di Roma, promosso dall’Ufficio del Commissario governativo per l’Area archeologica di Roma ed Ostia.

• Zone competenze Funzionari SSCol: le zone di competenza dei Funzionari della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma.

• Dataset SITAR: carta delle evidenze archeologiche desunte dagli scavi archeologici editi e inediti dell’area centrale e del suburbio romano, dai dati dell’Archivio della Soprintendenza archeologica di Roma, dalle notizie bibliografiche e dalle altre fonti storiche, elaborata dal Gruppo di lavoro del SITAR nell’ambito della realizzazione del Sistema Informativo Territoriale della Soprintendenza archeologica di Roma.

61 • Base Catastale: relativa al territorio amministrativo dei Comuni di Roma

e di Fiumicino. • Dataset Ortofoto

• Nuova Carta Tecnica della Regione Lazio: CTR aggiornata al 2009, prodotta e pubblicata in scala nominale 1:5000 dalla Regione Lazio, nell’ambito delle specifiche competenze in materia di programmazione e progettazione territoriale, urbanistica e paesaggistica.

• Carta geologica

Sono inoltre disponibili basemap provenienti da servizi esterni (web mapping services) come Google Maps, Bing Maps) e funzionalità di consultazione dei servizi Microsoft Virtual Earth e Google Street View.

Fig. 2.21 – L’elenco dei layer del webGIS SITAR

E’ importante notare che la proprietà intellettuale dei dataset GIS è di stretta pertinenza dell’Ente o dell’Istituto che ne ha curato la realizzazione e che la licenza dei dati disponibili all’interno del SITAR è di tipo “non commerciale”, utilizzabile solo per scopi istituzionali e scientifici.

62 La struttura generale dell’interfaccia web (Fig. 2.19) si compone delle seguenti sezioni principali:

• spazio cartografico per la visualizzazione delle basi territoriali, dei dataset SITAR e di altre banche dati specialistiche;

• legenda con strati, temi e classi dell’informazione archeologica e territoriale;

• pannelli di ricerca dedicati a ciascuna classe logica del SITAR;

• barra degli strumenti di navigazione con funzioni di zoom, pan, extent, elenco scale, elenco circoscrizioni e zone toponomastiche, misura distanze e aree, selezione e deselezione, funzioni di reportistica e stampa e servizi di web mapping di pubblico dominio (Google e/o Microsoft Bing Maps, viste “pictometriche” di Virtual Earth, Google Street View, etc.) (Fig. 2.21)

Fig.2.21 – Barra degli strumenti di navigazione e servizi di web mapping

Attraverso l’interfaccia è possibile effettuare delle ricerche specifiche sulle singole classi logiche (OI, PA, UA) tramite pannelli di gestione (Fig. 2.22) che consentono agli utenti autorizzati di eseguire le seguenti operazioni:

• selezionare uno o più record sulla base di uno o più attributi chiave della classe logica e di valori di interesse specifico;

63 • consultare i dati di dettaglio (geometrie, attributi descrittivi, multi

rappresentazioni visuali, etc.);

• accedere alle funzioni di editing delle geometrie e degli attributi descrittivi.

Fig. 2.22 – Pannelli di gestione singole classi logiche (OI, PA, UA,)

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