4. Definizione dell’area di studio
4.3. Zonizzazione
4.3.3 Zone esterne all’area di studio
L’area di studio selezionata scambia relazioni con il mondo esterno, principalmente con la provincia, il Piemonte e le regioni limitrofe, e, per questo motivo, si procede con una zonizzazione anche dell’area esterna, allo scopo di potere individuare porzioni di territorio interessate da una mobilità di scambio simile.
In ogni caso, tutte le relazioni tra area esterna ed area di studio andranno, poi, a concentrarsi lungo il confine, all’intersezione con le principali direttrici di ingresso/uscita.
Poiché, in questo studio, non si è interessati alla modellazione del traffico sugli archi fittizi che fungeranno da connettori tra l’area di studio e le zone esterne, non è necessario eseguire un posizionamento accurato dei centroidi esterni, purché essi possano descrivere efficacemente le direzioni intraprese dalla mobilità di scambio.
Si è scelto, dunque, di semplificare lo studio dell’area esterna trascurando l’analisi dei poli generatori/attrattori di traffico per focalizzare, questa volta, l’attenzione sull’offerta infrastrutturale a servizio delle zone esterne.
Le aree esterne raggiungibili attraverso il medesimo percorso principale, o tuttalpiù intraprendendo delle diramazioni che convergono su di esso, verranno aggregate per formare un’unica zona, come nell’esempio in Figura 4-17.
Figura 4-17 Esempio di zonizzazione esterna valutata sulla base dell'offerta infrastrutturale presente nell'area
Per facilitare l’individuazione dei percorsi principali, si è scelto di fare ricorso alla classificazione proposta per gli elementi stradali di OpenStreetMap, reperibili sul sito Geofabrik (Geofabrik GmbH and OpenStreetMap Contributors, 2018)30, riportata nel campo fclass.
Per una descrizione completa dell’attributo fclass si rimanda al paragrafo 5.1.1 (Tabella 5-1), mentre per questa fase basti sapere che, per la rete esterna, verranno considerate solo le autostrade, le strade statali, regionali, provinciali ed alcune strade locali maggiori, etichettate da OpenStreetMap come motorway, trunk, primary, secondary e tertiary.
Ricordando che i dati campionari TIM sono disponibili con livello di dettaglio superiore per l’area della Città metropolitana di Torino, si procederà con un’analisi più approfondita per le aree interne a tale contesto, mentre per le zone progressivamente più distanti dall’area di studio, verranno via via trascurate le strade di importanza minore, sino a focalizzare l’attenzione sui soli percorsi autostradali.
30https://download.geofabrik.de/europe/italy/nord-ovest.html
59 Cominciando, dunque, con la zonizzazione della macroarea esterna relativa alla Città metropolitana di Torino, vengono prese in considerazione tutte le categorie stradali sopracitate (motorway, trunk, primary, secondary e tertiary), ottenendo la ripartizione mostrata in Figura 4-18.
Figura 4-18 Zone esterne all’area di studio - Città metropolitana di Torino
Le strade con fclass pari a “tertiary” vengono omesse per conferire una maggior leggibilità agli output grafici illustrati in Figura 4-18.
Come è possibile osservare, l’area della provincia, costituita da 289 ACE, viene ripartita in 12 zone, servite rispettivamente dalle stesse arterie principali.
In legenda è possibile constatare il numero di aree di censimento ACE aggregate all’interno di ciascuna delle zone così definite.
Prima di procedere, occorre introdurre la numerazione delle zone relative alla macroarea della Città Metropolitana, mostrata in Figura 4-18, all’interno del campo CentroidNr del vettore Zonizzazione introdotto nel paragrafo 4.3.1.
Passando, successivamente, alla valutazione della zonizzazione relativa al resto della regione Piemonte, limitando l’analisi alle sole autostrade e strade statali o regionali (motorway, trunk e primary), si perviene alla ripartizione proposta in Figura 4-19.
60
Figura 4-19 Zone esterne all’area di studio - Regione Piemonte
La ripartizione relativa al Piemonte risulta, come mostrato in Figura 4-19, costituita da quattro zone di traffico, rispettivamente raggiungibili attraverso i medesimi percorsi principali.
Come è possibile leggere in legenda, le zone sono, in questo caso, costituite dall’aggregazione di una o più delle provincie del Piemonte.
A questo punto, occorre introdurre la numerazione delle zone relative alla macroarea della regione Piemonte, mostrata in Figura 4-19, all’interno del campo CentroidNr del vettore Zonizzazione introdotto nel paragrafo 4.3.1.
Arrivando, infine alla zonizzazione delle aree relative alle regioni limitrofe al Piemonte, si focalizza l’attenzione sui soli percorsi autostradali, determinando così la ripartizione illustrata in Figura 4-20.
61
Figura 4-20 Zone esterne all’area di studio - Altre regioni italiane
Come è possibile constatare dalla rappresentazione mostrata in Figura 4-20, le cinque regioni selezionate per l’area esterna sono raggiunte da percorsi autostradali condivisi solo per tratte relativamente brevi e, dunque, ciascuna zona risultante si riferisce, questa volta, ad una regione distinta.
Le aree relative alle altre regioni d’Italia sono riportate sullo shape file Reg01012019_WGS84.shp contenuto nell’archivio Limiti01012019.zip (Istituto Nazionale di Statistica - ISTAT, 2019)31.
Una volta importato il layer Reg01012019_WGS84 su Q-GIS occorre, dunque, eseguire le seguenti operazioni:
1. Ri-proiezione del vettore Reg01012019_WGS84
Si consiglia, innanzitutto di riproiettare il vettore Reg01012019_WGS84 dal sistema metrico EPSG 32632 (WGS 84 / UTM zone 32N) a quello geografico EPSG 4326.
2. Attribuzione del LayerID a tutte le zone appartenenti alle altre regioni d’Italia
Per le regioni diverse dal Piemonte il LayerID può essere troncato al codice della regione (REG|), come mostrato nella seguente Tabella 4-7.
31 https://www.istat.it/storage/cartografia/confini_amministrativi/non_generalizzati/Limiti01012019.zip
62
Tabella 4-7 Definizione dell’attributo LayerID per le aree del vettore Riproiettato
Riproiettato – Calcolatore di Campi Nome campo LayerID
Tipo campo String(19)
Formula if( length("COD_REG") = 1, concat('00', "COD_REG", '|'), concat('0', "COD_REG", '|'))
3. Associazione zona – macroarea
Alle regioni selezionate per la zonizzazione esterna, Valle d’Aosta (reg. 02), Lombardia (reg. 03), Liguria (reg. 07), Emilia-Romagna (reg. 08), Toscana (reg. 09), può essere associata la macroarea “EXT_R”, come mostrato nella seguente Tabella 4-8.
Tabella 4-8 Associazone delle macroaree alle zone contenute sul vettore Riproiettato
Riproiettato – Calcolatore di Campi Nome campo MacroArea
Tipo campo String(8)
Formula if("COD_REG" = 2 or "COD_REG" = 3 or "COD_REG" = 7 or "COD_REG" = 8 or
"COD_REG" = 9, 'EXT_R', null)
4. Numerazione zone esterne al Piemonte
A questo punto, occorre introdurre la numerazione delle zone relative alla macroarea esterna alla regione Piemonte, mostrata in Figura 4-20, all’interno del campo CentroidNr del vettore Riproiettato.
5. Esportazione delle zone esterne alla regione Piemonte
Sul vettore Riproiettato è necessario, infine, eliminare le regioni non contemplate in quest’analisi, selezionabili attraverso la formula "MacroArea" is null, e rimuovere tutti i campi diversi da LayerID, MacroArea e CentroidNr, per aggiungere gli elementi residui al file Zonizzazione.shp, come mostrato nella seguente Figura 4-21.
Figura 4-21 Aggiunta delle zone extraregionali al vettore Zonizzazione
63 Il posizionamento dei centroidi esterni verrà meglio rifinito nel corso del capitolo 6, contestualmente alla definizione degli archi fittizi, che necessariamente verrà trattata solo in seguito alla costruzione del grafo stradale di riferimento.
Temporaneamente, tuttavia, le relazioni di scambio con l’esterno possono essere concentrate in punti singolari, posizionati all’intersezione del confine dell’area di studio con la viabilità di penetrazione alla stessa, come mostrato nella seguente Figura 4-22.
Figura 4-22 Dislocazione dei punti singolari ( ) rappresentativi della viabilità di penetrazione nell'area di studio
In definitiva, seguendo l’approccio descritto in questa fase, si è giunti alla determinazione di 21 zone esterne, raggiungibili valicando il confine dell’area di studio in corrispondenza dei 39 punti singolari riportati in Figura 4-22 ( ).
64