4. Definizione dell’area di studio
4.3. Zonizzazione
4.3.1 Zone interne all’area di studio - Aree di censimento (ACE)
Come anticipato, si è scelto di suddividere internamente l’area di studio secondo la zonizzazione di riferimento del dataset TIM, costituita dalle aree di censimento ACE, presentate nel paragrafo 2.1.1. Si ritiene, infatti, che, mantenendo questa zonizzazione grezza, si possa favorire la massima coerenza con le informazioni di origine/destinazione campionate da TIM, conservando, inoltre, un maggior dettaglio sugli spostamenti di prossimità, anche se a scapito della corrispondenza con i dati IMQ.
Per procedere occorre, innanzitutto, rintracciare le informazioni geografiche relative ai confini delle aree di censimento ACE, definite dal raggruppamento delle sezioni di censimento, che costituiscono l’unità minima delle rilevazioni censuarie.
I dati necessari sono reperibili sul sito dell’ISTAT, alla pagina Basi territoriali e variabili censuarie (Istituto Nazionale di Statistica - ISTAT, 2017)23, dove, oltre ai confini delle sezioni di censimento, sono resi disponibili i risultati del censimento della popolazione e delle abitazioni e del censimento dell’industria e dei servizi del 2011, che verranno impiegati nei paragrafi successivi per la definizione dei poli generatori ed attrattori.
All’interno della suddetta pagina web, sotto la sezione “Basi territoriali”, è possibile individuare lo shape file relativo alle sezioni di censimento del Piemonte, denominato R01_11_WGS84.shp (Istituto Nazionale di Statistica - ISTAT (a), 2015)24, che viene, dunque, importato su Q-GIS per la consultazione e le successive elaborazioni.
Il vettore R01_11_WGS84, così ottenuto, va rielaborato per ricostruire, attraverso l’aggregazione delle sezioni di censimento, le aree ACE, identificabili univocamente dal concatenamento delle codifiche associate a regione, provincia, comune, ASC ed ACE. Come spiegato nel paragrafo 2.1.1, infatti, la sola codifica dell’ACE non è sufficiente per individuare una specifica area di censimento, poiché essa costituisce la numerazione progressiva di tale area all’interno del contesto comunale che, quindi, non è univoca al di fuori del comune stesso.
Al fine di predisporre correttamente gli shapefile necessari sia per la fase attuale di definizione delle zone interne, che per le fasi successive, occorre eseguire le seguenti operazioni:
23 https://www.istat.it/it/archivio/104317
24 https://www.istat.it/storage/cartografia/basi_territoriali/WGS_84_UTM/2011/R01_11_WGS84.zip
43 1. Ri-proiezione del vettore R01_11_WGS84
Si consiglia, innanzitutto di riproiettare il vettore R01_11_WGS84 dal sistema metrico EPSG 32632 (WGS 84 / UTM zone 32N) a quello geografico EPSG 4326, così da adottare un sistema di riferimento compatibile sia con OmniTRANS che con GoogleMaps.
2. Attribuzione del LayerID a tutte le zone del Piemonte
Occorre definire l’attributo LayerID (REG|PROV|COM|ASC|ACE) così da garantire l’identificazione univoca delle ACE, agevolando, al contempo, la corrispondenza tra le informazioni geografiche con i dati TIM ed i risultati del censimento ISTAT 2011, che tornerà utile, in seguito, per l’analisi dei poli e l’individuazione dei centroidi.
Si ricorda che il vettore Riproiettato contiene le sezioni di censimento dell’intero Piemonte ma i dati TIM sono forniti solo per la Città metropolitana di Torino. Le sezioni esterne alla Città Metropolitana faranno parte delle zone esterne per le quali non sarà necessario applicare la ripartizione in ACE, ma basterà seguire i confini provinciali. Per tale ragione, alle sezioni esterne alla Città Metropolitana verrà assegnato un LayerID troncato al codice della provincia (REG|PROV|).
Il LayerID può, dunque essere definito ricordando la codifica descritta nel paragrafo 2.1.1, questa volta inserendo il codice della regione Piemonte espresso in tre cifre (001), come mostrato in Tabella 4-2.
Tabella 4-2 Definizione dell’attributo LayerID per le aree del vettore Riproiettato
Riproiettato – Calcolatore di Campi Nome campo LayerID
Tipo campo String(19)
Formula
if(substr( "COD_ISTAT",2,3) <> '001', concat( '001|', substr( "COD_ISTAT",2,3), '|'), concat( '001|', substr( "COD_ISTAT",2,3), '|' , substr( "COD_ISTAT",5,3), if( length(
"COD_ASC" ) = 1, '|00', if( length( "COD_ASC" ) = 2, '|0', '|')), "COD_ASC", if( length(
"ACE" ) = 1, '|00', if( length( "ACE" ) = 2, '|0', '|')), "ACE" ) )
3. Estrazione delle sezioni interne all’area di studio
Le geometrie contenute sul vettore Riproiettato, appartenenti all’area metropolitana di Torino e cintura, possono, successivamente, essere selezionate sulla base della codifica dei comuni (“COD_ISTAT”), attraverso l’espressione riportata in Tabella 4-3.
Tabella 4-3 Selezione delle geometrie del vettore Riproiettato relative ai comuni dell’area metropolitana di Torino e cintura
Riproiettato – Seleziona con Espressione
Formula
"COD_ISTAT" = '1001008' OR "COD_ISTAT" = '1001018' OR "COD_ISTAT" = '1001024' OR "COD_ISTAT" = '1001028' OR "COD_ISTAT" = '1001048' OR "COD_ISTAT" = '1001051' OR "COD_ISTAT" = '1001058' OR
"COD_ISTAT" = '1001063' OR "COD_ISTAT" = '1001078' OR "COD_ISTAT" = '1001090' OR "COD_ISTAT" = '1001099' OR "COD_ISTAT" = '1001120' OR "COD_ISTAT" = '1001127' OR "COD_ISTAT" = '1001130' OR
"COD_ISTAT" = '1001156' OR "COD_ISTAT" = '1001164' OR "COD_ISTAT" = '1001171' OR "COD_ISTAT" = '1001183' OR "COD_ISTAT" = '1001189' OR "COD_ISTAT" = '1001192' OR "COD_ISTAT" = '1001193' OR
"COD_ISTAT" = '1001194' OR "COD_ISTAT" = '1001214' OR "COD_ISTAT" = '1001219' OR "COD_ISTAT" = '1001249' OR "COD_ISTAT" = '1001257' OR "COD_ISTAT" = '1001265' OR "COD_ISTAT" = '1001272' OR
"COD_ISTAT" = '1001280' OR "COD_ISTAT" = '1001292' OR "COD_ISTAT" = '1001309' OR "COD_ISTAT" = '1001314'
Le sezioni di censimento così selezionate, possono essere esportate come Sezioni_TOeCint.shp e conservate per la successiva analisi dei poli generatori ed attrattori.
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4. Aggregazione delle sezioni di censimento in zone
L’aggregazione può quindi avvenire attraverso il LayerID definito al punto 2, utilizzando il comando
“Aggrega” sul vettore Riproiettato, come mostrato nella seguente Figura 4-4.
Figura 4-4 Aggregazione delle geometrie del vettore Riproiettato secondo l'attributo LayerID
5. Numerazione zone interne
Conviene, successivamente, assegnare una numerazione progressiva zone interne all’area di Torino e cintura, eseguendo l’operazione descritta in Tabella 4-4.
Tabella 4-4 Assegnazione di un identificativo numerico per le ACE appartenenti all’area di studio (vettore Aggregato)
Aggregato – Calcolatore di Campi Nome campo CentroidNr
Tipo campo Integer(3)
Formula
if( "COD_ISTAT" = '1001008' OR "COD_ISTAT" = '1001018' OR "COD_ISTAT" = '1001024' OR "COD_ISTAT" = '1001028' OR "COD_ISTAT" = '1001048' OR
"COD_ISTAT" = '1001051' OR "COD_ISTAT" = '1001058' OR "COD_ISTAT" = '1001063' OR "COD_ISTAT" = '1001078' OR "COD_ISTAT" = '1001090' OR
"COD_ISTAT" = '1001099' OR "COD_ISTAT" = '1001120' OR "COD_ISTAT" = '1001127' OR "COD_ISTAT" = '1001130' OR "COD_ISTAT" = '1001156' OR
"COD_ISTAT" = '1001164' OR "COD_ISTAT" = '1001171' OR "COD_ISTAT" = '1001183' OR "COD_ISTAT" = '1001189' OR "COD_ISTAT" = '1001192' OR
"COD_ISTAT" = '1001193' OR "COD_ISTAT" = '1001194' OR "COD_ISTAT" = '1001214' OR "COD_ISTAT" = '1001219' OR "COD_ISTAT" = '1001249' OR
"COD_ISTAT" = '1001257' OR "COD_ISTAT" = '1001265' OR "COD_ISTAT" = '1001272' OR "COD_ISTAT" = '1001280' OR "COD_ISTAT" = '1001292' OR
"COD_ISTAT" = '1001309' OR "COD_ISTAT" = '1001314', @row_number, null)
Le zone esterne non sono ancora state definite, quindi, la loro numerazione avverrà nelle fasi successive.
45 6. Associazione zona – macroarea
Note le zone interne all’area di studio, a cui è stato assegnato l’attributo CentroidNr, e le nozioni codificate all’interno del LayerID (REG|PROV|COM|ASC|ACE), si possono, infine, definire le macroaree associate a ciascuna geometria presente sul vettore Aggregato, come mostrato in Tabella 4-5.
Tabella 4-5 Associazone delle macroaree alle zone contenute sul vettore Aggregato
Aggregato – Calcolatore di Campi Nome campo MacroArea
Tipo campo String(8)
Formula
if( substr("LayerID", 9, 3) = '272', 'Torino', if( "CentroidNr" is not null, 'Torino_C', if( length("LayerID") = 19, 'Torino_P', 'Torino_R') ) )
Le macroaree esterne al Piemonte verranno definite contestualmente alla zonizzazione esterna.
Il vettore Aggregato, così ottenuto, può, infine, essere esportato come Zonizzazione.shp.
Al termine delle suddette operazioni, la zonizzazione interna all’area di studio risulta quella mostrata nelle seguenti Figura 4-5 e Figura 4-6.
Figura 4-5 Vettore Zone_TOeCintura – Focus sulle zone interne al comune di Torino (60 aree ACE)
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Figura 4-6 Vettore Zone_TOeCintura – Focus sulle zone appartenenti alla cintura di Torino (53 aree ACE)
Allo scopo di valutare la qualità della zonizzazione ottenuta ai fini delle analisi trasportistiche, si può verificare la coerenza con i seguenti criteri generali:
1. Le zone devono essere ragionevolmente omogenee in termini di uso del suolo;
2. Le zone devono inoltre differenziarsi tra quelle a carattere prevalentemente produttivo, come le aree residenziali, e quelle di natura attrattiva, come le aree commerciali o dei servizi;
3. I confini delle zone dovrebbero seguire i limiti dettati dalla presenza di barriere antropiche (ferrovie, autostrade, ecc.) e naturali (corsi d’acqua, catene montuose, ecc.);
4. Per agevolare la raccolta dati, inoltre, è consigliabile ricalcare i medesimi confini amministrativi (comuni, zone censuarie, circoscrizioni, ecc.);
5. È importante, infine, che le zone non assumano una forma marcatamente concava, così che i percorsi intrapresi per gli spostamenti interni risultino interamente contenuti all’interno dell’area stessa.
La prima condizione non è propriamente garantita, in quanto l’omogeneità delle ACE è valutata, esclusivamente, in termini di numero di residenti. Si possono, infatti, osservare zone più ristrette nelle aree maggiormente popolose e, al contrario, più estese dove la popolazione è rarefatta. Se, da un lato, è verosimile che le sezioni di censimento contigue, incluse in un’ACE, possano risultare omogenee per l’uso del suolo, dall’altro, la ricerca di un’equivalenza in termini di popolazione residente conduce, in alcuni casi, all’aggregazione di aree rurali con porzioni di centri urbani.
47 Per quanto riguarda la distinzione tra aree produttive ed attrattrici (secondo criterio), valgono, grossomodo, le stesse osservazioni sopracitate. In linea di massima le zone meno estese corrispondono ad aree densamente abitate e, quindi, dalla vocazione prevalentemente residenziale, ma la forzatura prodotta dalla ricerca di un bilancio equilibrato del numero di abitanti induce all’accorpamento di aree produttrici con poli fortemente attrattori. Le zone ospedaliere, universitarie, commerciali ed industriali, invece di risultare ben definite, appaiono frammentate e disomogenee.
Anche il terzo criterio viene disatteso, a causa dell’individuazione di zone divise internamente dalla presenza di corsi d’acqua o di ferrovie, come avviene per le zone mostrate nell’esempio in Figura 4-7.
Figura 4-7 Esempio di zone divise internamente dalla presenza di barriere antropiche o naturali
Nell’esempio in Figura 4-7 è possibile, inoltre, constatare come l’area 53 includa solo una porzione della zona ospedaliera per, poi, estendersi oltre al fiume includendo il pre-collina. Analogamente, la zona 59 comprende solo una parte del parco commerciale del Lingotto, incorporando, in compenso, l’area residenziale posta dall’altro lato della ferrovia.
Il quarto criterio è l’unico a risultare pienamente soddisfatto, poiché le aree ACE costituiscono, effettivamente, delle unità amministrative e, inoltre, sono state appositamente selezionate per garantire la massima compatibilità con i dati di spostamento forniti da TIM.
L’ultima condizione risulta, nuovamente, non rispettata, a causa della presenza di aree marcatamente concave, dalla forma a “C” o ad anello, come quella riportata in Figura 4-8.
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Figura 4-8 Esempio di zona contraddistinta da un'area dalla forma concava
Anche se non viene elencata tra i criteri per l’ottenimento di una zonizzazione appropriata, si evidenzia un’ulteriore criticità dovuta alla mancanza di continuità di alcune delle aree ACE. Come mostrato nell’esempio in Figura 4-9, infatti, alcune sezioni di censimento sono state aggregate sulla base del loro LayerID ma, tuttavia, non risultano confinanti.
Figura 4-9 Esempio di ACE discontinua data dall'aggregazione di sezioni di censimento con stesso LayerID ma non confinanti
La zonizzazione data dalle ACE dovrebbe, quantomeno, risultare appropriata per i comuni della cintura, per i quali, infatti, si è verificata la sovrapponibilità con le zone IMQ, che, essendo definite appositamente per l’indagine di mobilità, possono ritenersi efficaci.
49 In definitiva, la suddivisione del territorio comunale di Torino risulta piuttosto inadatta, ma si ritiene che l’estensione ridotta delle zone possa arginare parte delle inefficienze di modello. Soppesando opportunamente il posizionamento dei centroidi e predisponendo adeguatamente i relativi archi connettori, si potrebbe, tutto sommato, ottenere una schematizzazione discretamente verosimile.