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Proiezioni oltreoceano del Codice civile napoleonico. I Codici civili della Louisiana (1808-1825-1870) e la problematica del mutuo feneratizio.

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INTRODUZIONE

Lo Stato della Louisiana, così chiamato in onore di Luigi XVI Re di Francia, è uno Stato federato degli Stati Uniti d’America sin dal 1803. Confina con: Texas, Arkansas, Mississippi e a sud è bagnato dal Golfo del Messico. Fin dalle sue origini, la Louisiana è stata caratterizzata dalla forte influenza e dal dominio di due grandi potenze europee: la Spagna e la Francia. Questa influenza è stata così rilevante da condizionare e caratterizzare l’intera evoluzione dello Stato della Louisiana, sia dal punto di vista amministrativo che giuridico, come tutt’oggi risulta evidente1.

La Louisiana era abitata dai nativi americani nella prima metà del ‘500, quando giunsero i primi esploratori europei, il primo dei quali fu Panfilo de Narvaèz, nel 1528; dopo di lui, in quel territorio, Hernando de Soto guidò un’altra spedizione. In seguito, l’interesse della Spagna ad inviare esploratori in queste terre diminuì. Furono poi i Francesi, giunti in Louisiana per motivi di carattere economico e religioso, a stabilirvi i primi insediamenti. Gli Stati americani che facevano parte della colonia francese, insieme alla Louisiana erano il Mississippi, l’Arkansas, l’Oklahoma, il Missouri, il Kansas, il Nebraska, l’Iowa, l’Illinois, l’Indiana, il Michigan, il Wisconsin, il Minnesota, il Dakota del Nord e il Dakota del Sud.

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Il terzo Presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, rappresenta un personaggio chiave per l’evoluzione storica e politica dello Stato della Louisiana, in quanto si ricollega a lui la stipula del Trattato con cui nel 1803 si annetteva quel territorio alla confederazione degli Stati Uniti. Questo passaggio fu celebrato a New Orleans il 29 Novembre del 1803 e, da allora, l’annessione della Louisiana è conosciuta come “Louisiana Purchase”. Questo evento facilitò l’espansione verso Ovest, offrendo altresì nuovi posti di lavoro alla popolazione americana.

Dal punto di vista normativo, gli anni del 1808, 1825 e 1870 rappresentano gli anni più importanti per la cultura giuridica

della Louisiana, in quanto hanno visto la creazione, l’evoluzione e l’affermazione del Codice civile di tale Stato.

In quei primi testi codicistici si riscontra in maniera evidente l’influenza della Francia, e quindi del suo Codice civile, ossia il Code Napoléon.

Lo Stato della Louisiana rappresenta un fenomeno atipico nel sistema giuridico statunitense, in quanto su questo territorio coesistono tutt’oggi un sistema di civil law ed un sistema di common law. Il civil law trova la sua massima esplicazione nella presenza ancora attuale di un Codice civile, inserito all’interno di uno Stato federale, gli Stati Uniti appunto, che per tradizione nasce come un sistema di common law.

Questo lavoro di ricerca nasce dalla curiosità di analizzare la nascita e l’evoluzione del sistema giuridico dello Stato della

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Louisiana e, soprattutto, della struttura dei vari Codici, attraverso l’esame della loro origine, delle successive modifiche e del modo in cui si sono inseriti in uno Stato caratterizzato da un ordinamento “giovane” e, quindi, ancora in evoluzione. La ricerca ha tenuto in debita considerazione il Codice napoleonico, al fine di verificare quanto di esso fosse presente nel Codice della Louisiana.

Nel primo capitolo della ricerca si analizzano le differenze principali fra i sistemi giuridici di common law e civil law e si procede ad un’analitica descrizione della storia dello Stato della Louisiana, dalle origini e dalle prime spedizioni, alla colonizzazione di Spagna e Francia fino alla Louisiana Purchase, che rappresenta un punto di svolta, in quanto segna la fine della dominazione coloniale europea.

La trattazione prosegue con l’individuazione e l’analisi del Digest o Codice della Louisiana del 1808, che rappresenta la prima compilazione codicistica del neo Stato; il Digest era al tempo stesso una trascrizione delle norme previgenti e una fonte di norme di nuova compilazione. La ricerca prosegue con l’esame del Codice civile del 1825, che si rese necessario al fine di dare una certezza normativa allo Stato stesso, in quanto col passare del tempo le norme precedenti dovevano essere adattate alle mutate esigenze dello Stato, motivo per cui si procedette all’abrogazione delle disposizioni che non rispondevano più alle necessità normative, giuridiche e sociali della Louisiana.

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Il primo capitolo si chiude con l’analisi del Codice civile del 1870, denominato The Revised Civil Code of the State of Louisiana, il quale, oltre ad una generale revisione e modernizzazione del Codice previgente, si occupò dell’abolizione delle disposizioni relative alla schiavitù. Il tema della schiavitù è, peraltro, oggetto di puntuale analisi all’interno del secondo capitolo, dove si esaminano le disposizioni del Codice in materia. In particolare, il Codice del 1825 fornisce la nozione di uomo libero, in contrapposizione a quella di persona soggetta a schiavitù. Gli uomini che erano soggetti all’altrui potestà, in particolare, erano suddivisi in due categorie: gli schiavi veri e propri e i servi. La linea di demarcazione fra le due categorie era data dalla capacità d’agire, conservata, seppur con limitazioni, in capo ai servi, ed invece totalmente assente negli schiavi, che erano perciò assoggettati al potere e al dominio dei loro padroni.

Il secondo capitolo prosegue con la trattazione analitica dei vari Codici, facendo sempre esplicito riferimento al Code civil des Français ed all’influenza che esso ha avuto sul Codice della Louisiana, attraverso la comparazione fra le due compilazioni.

Il terzo capitolo della trattazione si occupa invece dell’analisi specifica del contratto di mutuo, nell’ottica della sua evoluzione nei diversi Codici della Louisiana e con il continuo confronto delle relative disposizioni con la disciplina che tale contratto trova nel Codice napoleonico.

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Inizialmente, si procede alla prima grande distinzione fra

prestito d’uso o commodatum e prestito di consumo o mutuum. Nel prestito d’uso un soggetto consegna un bene ad

un altro soggetto, affinché se ne serva a suo piacimento, con l’obbligo di restituzione dopo l’uso, mentre il mutuum è un contratto mediante il quale una parte consegna all’altra una certa quantità di cose che si consumano con l’uso, per cui ha l’obbligo di restituzione della stessa quantità e della stessa specie di beni. Di tali contratti sono stati analizzate le principali caratteristiche, le obbligazioni delle due parti, la responsabilità per inadempimento e le peculiarità.

La ricerca si è basata sullo studio di testi e manuali collocati nel Louisiana State University Paul M. Hebert Law Center, con particolare riguardo agli scritti del Professor Robert Anthony Pascal. Inoltre, sono state ovviamente consultate le disposizioni in lingua originale, sia per quanto riguarda il Codice della Louisiana nelle sue stesure del 1808, 1825 e 1870, sia per quanto concerne il Codice napoleonico.

Il lavoro di ricerca ha, così, portato ad individuare la permanenza in Louisiana, unico tra i cinquanta Stati dell’Unione, di un sistema di civil law di marcata influenza francese, che ne fa un caso atipico nel generale panorama statunitense di common law.

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I. IL PERCOSO STORICO CHE HA PORTATO ALLA FORMAZIONE DEL CODICE DELLA LOUISIANA

Sommario: 1. Cenni introduttivi sui sistemi di civil law e common law; 2. Contesto storico politico della formazione del Codice; 3. La Louisiana Purchase; 4. L’evoluzione storica del Codice della Louisiana; 4.1. Il Codice del 1808; 4.2 . Il Codice del 1825; 4.3. Il codice del 1870;

1. CENNI INTRODUTTIVI SUI SISTEMI DI CIVIL

LAW E COMMON LAW2

Il Codice Napoleonico del 1804 rappresenta, indubbiamente, uno dei traguardi più significativi della storia del diritto. Voluto fortemente da Napoleone Bonaparte, costituisce il primo Codice moderno della storia. Il Code civil des Français ha fatto da modello ad una serie di codificazioni sviluppate in diverse parti del mondo a seguito dell’espansione coloniale francese. Nella classificazione comparatistica si configurano due famiglie giuridiche: il civil law e il common law3.

2

V. VARANO- V. BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale, I, quarta edizione, Torino, Giappichelli, 2010, p.270; A. PIZZORUSSO, Sistemi giuridici comparati, Milano, Giuffrè, 1995, pp. 68-7; Una trattazione generale in materia di common law si veda in U. MATTEI, Il modello di common law,Torino, Giamppichelli, 1996.

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Secondo Mattei e Monateri piuttosto che di sistemi bisognerebbe parlare di famiglie giuridiche, in quanto civil law e common law corrispondono a due insiemi di sistemi “ profondamente legati da strutture giuridiche comuni e dalla loro storia”. In base al diritto comparato per sistemi si intende “ l’insieme delle regole di diritto applicabili in una determinata comunità. Non sempre tale comunità corrisponde ad uno stato”. U. MATTEI – P. G.

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Il cosiddetto civil law consiste in una tradizione giuridica che rappresenta la base della maggior parte degli ordinamenti giuridici del mondo, soprattutto nell'Europa continentale, ma anche in Quebec (Canada), Louisiana (USA)4, Giappone, America Latina, Cina, nonché nella maggior parte delle ex-colonie europee. Vi sono poi sistemi "misti"5, nei quali, su una base di civil law, si "innesta" la contrapposta tradizione di common law, come in Sudafrica e in Scozia. Storicamente, il civil law si contrappone, nella tradizione giuridica occidentale, al common law, ossia alla famiglia giuridica sviluppatasi in Inghilterra e diffusasi nei paesi di tradizione inglese e nelle ex-colonie britanniche (Usa, Australia). La principale differenza tra le due famiglie giuridiche sta nel fatto che il common law si è sviluppato sulla base delle consuetudini che, naturalmente, erano preesistenti alle norme scritte, continuando, altresì, ad essere applicate anche dopo che le norme di diritto positivo iniziarono a diffondersi, grazie a loro apposite raccolte. Le consuetudini traevano origine dalla decisione del singolo caso, ed il common law conserva ancora oggi tale caratteristica di "natura casuale". Il civil law, viceversa, si sviluppò sulla base del diritto romano, soprattutto attraverso lo studio del Corpus juris civilis di Giustiniano6, dal quale

MONATERI, Introduzione breve al diritto comparato,Padova, Cedam, 1997, pp.13-15.

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V. VARANO- V. BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale, cit., p.140.

5

A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.111.

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Con questa denominazione si indica, dal XVI secolo in poi, la monumentale compilazione di iura e leges compiuta nel VI secolo d.C. su iniziativa di

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estrapolava principi legali di carattere generale, operazione alla quale si affiancò un’ampia elaborazione dottrinale.

A differenziare ulteriormente in maniera radicale civil law e common law contribuirono la Rivoluzione Francese e la successiva codificazione, che non raggiunse, all'epoca, il mondo di common law. Non è tuttavia la formale presenza di codificazioni a determinare la profonda differenza tra le due famiglie giuridiche in discorso: ci sono, infatti, ordinamenti di civil law che non hanno una codificazione (si pensi alla Scozia, al Sud Africa, ai Paesi del Nord Europa), mentre, per contro, si hanno esempi di "codificazioni" americane, quali lo Uniform Commercial Code (UCC)7 o il Codice Civile californiano.

In realtà sono le differenze "ideologiche" sottostanti, che si riscontrano sia nei "contenuti" degli istituti giuridici sia nell'"approccio metodologico", a determinare le permanenti differenze sostanziali tra le due famiglie giuridiche. Diverso

Giustiniano, poi completata con le leges dello stesso imperatore emanate dopo il 534. Il Corpus iuris civilis consta di quattro distinte parti che gli editori sono soliti proporre in questo ordine: Istitutiones, Digesta, Codex, Novellae. M. MARRONE, Manuale di diritto privato romano, Torino, Giappichelli, 2004, pp. 23-24.

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UNIFORM COMMERCIAL CODE (UCC): le norme in esso contenute devono essere applicate al fine di "semplificare, chiarificare e modernizzare le leggi che regolano le transazioni commerciali", uniformando le varie giurisdizioni.

Il testo ufficiale fu redatto nel 1952. Nel 1953 entrò in vigore in Pennsylvania, il primo Stato dell'Unione ad adottarlo. All’ UCC è allegato il commento ufficiale revisionato nel 1958, emendato nel '62 e nel 72. Tra il '57 ed il ‘67 tutti gli Stati, ad eccezione della Louisiana (appartenente all' area della civil law), lo introdussero .cfr. The American Law Institute – UCC 2007. Lo UCC è un sistema di diritto uniforme sovrastatuale che non corrisponde al diritto federale: U. MATTEI – P. G. MONATERI, Introduzione breve al diritto comparato,cit. p.13.

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il ruolo che viene riconosciuto nei due modelli al "diritto scritto": se quest’ultimo costituisce il fulcro del sistema, la fonte di legittimazione e l'invalicabile limite per l'operatore giuridico di civil law, il medesimo rappresenta nei paesi di common law, una mera "raccolta" di quello che è il "vero" diritto, vale a dire, appunto, il "common law", scaturente dalle decisioni dei giudici, che sono, viceversa, i veri profondi "creatori" del sistema normativo.

Nel mondo di civil law, quindi, il diritto scritto è la fondamentale fonte di produzione normativa: i giudici fondano motivando le proprie decisioni sulle norme di diritto scritto, ragionando in termini di principi generali, ed utilizzando il ragionamento per analogia al fine di colmare eventuali "lacune" che dovessero riscontrarsi nelle previsioni normative. Per contro, nel common law, la principale fonte di diritto sono i "casi" (cioè le decisioni del giudice sul singolo caso), mentre le leggi scritte sono viste come "incursioni" esterne nel sistema normativo e, dunque, interpretate molto restrittivamente, salvo che non costituiscano mere riproduzioni delle norme elaborate in via giurisprudenziale e purché non vi sia una espressa volontà di deroga da parte del giudice, sempre in conformità alle norme del common law di fonte giudiziale8.

Nel mondo di civil law, il potere giudiziale è considerato separato, autonomo e paritetico rispetto al potere legislativo

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U. MATTEI – P. G. MONATERI, Introduzione breve al diritto comparato,cit. p.14.

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ed al potere esecutivo; nel mondo di common law, invece, soprattutto negli USA, i giudici sono visti come "strumenti" di contrappeso al potere esecutivo. Di fatto, i giudici, soprattutto negli USA, esercitano un’importante influenza politica9. Il principio di separazione dei poteri, pur formalmente enunciato anche nei paesi di common law, ha in essi un rilievo di gran lunga inferiore o, quantomeno, non è sentito così profondamente come nel mondo di civil law, dove è ancor oggi accolto nella rigorosa accezione elaborata dalla tradizione francese e collegato ai relativi valori fondamentali10.

Nel panorama giuridico che vede contrapposti le due grandi famiglie giuridiche di civil law e common law si introduce il particolare modello della Louisiana, l’unico degli Stati Uniti d’America che storicamente appartiene alla tradizione di civil law e costituisce, pertanto, un unicum nel più ampio e vasto contesto di common law, quale è la confederazione degli Stati Uniti11. Il caso della Louisiana, con la sua codificazione di norme, è significativo nel suo genere perché rappresenta uno di quegli esempi in cui il Codice

9

M. GRAZIADEI, Stili dottrinali nell’aerea angloamericana e modelli di civil law, in Quadrimestre, Milano, Giuffrè, 1989, pp.537-567.

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V. VARANO – V. .BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale, cit., pp.110-189 e pp. 341-376.

11“ From a legalistic point of view the civilized world is devided into two

groups, viz., that which has the common law as its basis and that which adheres to the civil law. The common law originated in England; the civil law in Rome. Since the United State was colonie principally by English speaking peoples, the common law was adopted as the foundation of the legal systems of mosto f the states. In some instances, however, the civil law has been permitted to materially modify state systems of law, and in one, namely Louisiana, the civil law is the accepted system.”E. A. SALIERS, The Louisiana Civil Code, Vol. 6, N. 4, American Accounting Association, 1931, p.294.

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napoleonico si è andato ad inserire in realtà e situazioni differenti rispetto allo Stato della Francia. Il Codice della Louisiana non è una semplice traduzione o trasposizione del Codice napoleonico, ma è frutto di un processo storico condizionato indubbiamente dal dominio francese e spagnolo sul territorio. Il sentimento e la passione che il popolo della Louisiana ha per il proprio strumento normativo non è da meno rispetto a quello che Napoleone ha avuto per

il suo Codice; esemplificative le parole dell’ imperatore: “Ce que rien n'effacera, ce qui vivra éternellement, c'est

mon Code Civil ”12.

2. CONTESTO STORICO POLITICO DELLA

FORMAZIONE DEL CODICE

La formazione del sistema giuridico, socio-culturale e organizzativo del territorio, che sarà denominato Stato della Louisiana, viene ricollegato a diversi episodi di colonizzazione da parte degli stati Europei, episodi la cui prima origine, tuttavia, è incerta e rientra più nella leggenda che nella storia.

Alcuni studiosi fanno risalire la scoperta della foce del fiume Mississippi ad Alonso Alvarez de Pineda13, nel 1519; altri

12DIEGO ZIINO, Profili dell’interpretazione giuridica, Milano, Giuffrè, 2011,

p.7. si veda inoltre per la versione inglese: “What nothing will destroy, what will live eternally, is my Civil Code”JOHN T. HOOD JR. , The History and Development of the Louisiana Civil Code, in Louisiana Law Review 19-1, Baton Rouge, 1958, p. 33.

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Alonso Alvarez de Pineda (Aldeacentenera, Spagna, 1494 - Pánuco, Messico, 1520) è stato un esploratore e cartografo spagnolo. Fu il primo europeo a vedere il fiume Mississippi e la costa nord del Golfo del Messico

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ritengono che tale scoperta si sia verificata durante la spedizione di Panfilo de Narvaèz14. Entrambe le teorie non sono suffragate da alcuna prova certa. Alcuni storici sostengono, poi, che lo spagnolo Hernando de Soto15 sia entrato all’interno dei confini di quello che oggi è lo Stato della Louisiana e vi sia stato sepolto, dopo avervi perso la vita: sarebbe stato sepolto nel punto dove il Red River sfocia nel Mississippi. Anche in questo caso, non si hanno evidenze storiche, ma si sa con certezza che i sopravvissuti della spedizione di de Soto, nel 1543, scesero lungo le rive del fiume Mississippi, attraversando tutta quell’area fino ad arrivare al golfo del Messico.

La storia della formazione dello Stato della Louisiana è dipesa da due grandi potenze europee: la Spagna e la Francia, le quali si sono alternate nel dominio di quel territorio fino al 1803. Con la famosa compravendita della Louisiana, quello Stato entrò a far parte della confederazione degli Stati Uniti16.

negli Stati Uniti, e la sua mappa è il primo documento attestato della storia del Texas.

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Panfilo de Narvaèz (Castiglia, Spagna, 1470 - Florida spagnola, 1528) è stato un esploratore spagnolo, conquistatore delle Americhe. È ricordato per aver guidato due spedizioni, una in Messico, nel 1520, contro Hernán Cortés e l'altra, disastrosa, in Florida nel 1527.

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Hernando de Soto (Barcarrota, Spagna, 1496- Contea di Desha, Arkansas, USA, 1542 ).

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R. H. KILBOURNE JR A History of the Louisiana Civil Code, The Formative years 1803-1839, Baton Rouge, the Paul M. Hebert Pubblications Institute, 1987, pp. 1-43; A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, 1 CIV. L. COMMENT.I, New Orleans, Eason-Weinmann Center for Comparative Law, 2008, pp. 1-7.

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Il periodo di dominazione francese è collegato al nome Robert Cavelier, Sieur de la Salle17, che nel 1682 prese il possesso del territorio, denominandolo “Louisiana” in onore del sovrano francese Luigi XIV. La Salle cercò di formare una colonia nel 1684, ma pochi anni dopo fu assassinato in Texas da alcuni suoi seguaci. Un secondo tentativo di colonizzazione è attribuito a D’Iberville, che nel 1699 raggiunse la Gulf coust dove costruì una fortezza a circa 40 miglia a monte della foce del Mississippi: fu questo il primo insediamento all’interno dei confini dell’odierno Stato della Louisiana.

La storia giuridica della colonia francese prese avvio nel 171218, quando Luigi XIV emanò una concessione (Charter) ad Antoine Crozat per l’amministrazione, lo sviluppo e lo sfruttamento di quel possedimento. Quell’atto prevedeva che il territorio venisse governato da atti formali consistenti in editti ed ordinanze e sulla base di una serie di regole consuetudinarie, adottate nel territorio di Parigi e nelle aree limitrofe, che furono poi trascritte nel XVI secolo19. Nel 1717, Crozat rinunciò alla sua concessione e in Louisiana fu instaurato un nuovo ordinamento da parte della

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Robert Cavelier, Sieur de la Salle, Rouen, Francia, 1643 - Huntsville, Texas, USA, 1687 .

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E. F. HAAS, Louisiana’s legal heritage:an introduction, Studies in Louisiana culture Robert R. Macdonald, Pensacola, Series Editor, 1983, p.1.

19“il Custom of Paris diventò legge nazionale, norme non scritte,

consuetudinarie, regolavano la Louisiana assieme a tradizioni romanistiche e spagnole.” A.M.RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.111. Per quanto riguarda l’applicazione delle consuetudini di Parigi in Louisiana, si veda: J. JOHNSON, Louisiana History: The Journal of the Louisiana Historical Association, vol. 30, N.2, New Orleans, Louisiana Historical Association, 1989, pp. 145-150.

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John Law’s company of the West, che mantenne, tuttavia, l’applicazione delle precedenti norme francesi.

DeBienville, un fratello di D’Iberville, fondò nel 1717 la città di New Orleans20.

Nel 1762, con la stipula del trattato di Fountainbleau, la Francia cedette la parte occidentale del territorio della Louisiana alla Spagna.21

Nonostante questo Trattato, le precedenti norme francesi continuarono ad essere applicate fino al 25 novembre 1769, quando fu nominato un nuovo governatore spagnolo, Don Alexander O’Reilly22

, un giovane irlandese che si era fortemente distinto nell’esercito Spagnolo23

.

La nomina di O’Reilly portava con sé una grande speranza da parte della Spagna, in quanto il governo spagnolo confidava in lui per eliminare le influenze, anche normative, di derivazione francese, ancora ancorate nel territorio. Il Governatore emanò un’ordinanza che aveva lo scopo di

20

G. SCHMIDT,Ordinances and Instructions of Don Alexander O'Reilly, 1 LA. L. J. 1841-1842, Baton Rouge, 1841, pp. 1-60. La versione originale in spagolo dell’ Ordinanza è ristampata in B .TORRES RAMIREZ, Alexanandro O’Reilly en Las Indias, 1969, pp. 187-225.

21

Si trattò di un accordo segreto nel quale la Francia cedeva la parte occidentale della Louisiana alla Spagna. L’accordo venne firmato il 3 Novembre del 1762, ma ratificato solo 10 giorni dopo; questa fu una conseguenza della battaglia di Signal Hill, durante la guerra franco-indiana nel continente nordamericano. La Francia era ancora in guerra nel vecchio continente visto che era in corso la guerra dei sette anni. Il re Francese Luigi XV propose a Carlo III di cedergli i territori della Louisiana.

22

Don Alexander O’Reilly, Dublino, 1725 – Spagna, 1794.

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organizzare un governo efficiente e un’amministrazione della giustizia conforme alle leggi della Spagna24.

Nel preambolo si fondano le radici della sua legislatura:

... to establish . . . that form of political government and administration of justice prescribed by our wise laws, by which all the states of His Majesty in America have been maintained in the most perfect tranquility, content and subordination . . . And as the want of advocates in this country, and the little knowledge which his new subjects possess of the Spanish laws might render a strict observance of them difficult, and a every abuse is contrary to the intentions of His Majesty, we have thought it useful, and even necessary to form an abstract or regulation drawn from the said laws, which may serve for instruction and elementary formulary in the administration of justice and in the economical government of this city, until a more general knowledge of the Spanish language may enable every one, by the perusal of the aforesaid laws, to extend his information to every point thereof 25.

Lo stesso giorno, inoltre, emanò una seconda ordinanza, conosciuta anche con il nome di “O’Reilly Code”, un breve

24

G. SCHMIDT, Ordinances and Instructions of Don Alexander O'Reilly, cit., pp. 1-60.

25

G. SCHMIDT, Ordinances and Instructions of Don Alexander O'Reilly, cit., pp. 1-3.

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Codice che influenzò lo sviluppo del sistema di procedura giudiziale della Louisiana. Il testo di questa ordinanza conteneva norme di carattere sostanziale in materia di diritto privato e pubblico, affiancate a disposizioni sul processo civile in generale, sui processi esecutivi e in materia di ricorsi, sanzioni e disposizioni testamentarie. Le ordinanze O’Reilly del 1769 trasformarono definitivamente la Louisiana in una provincia spagnola oltreoceano, governata dalle stesse leggi e assoggettata allo stesso sistema di amministrazione giudiziaria vigenti negli altri possedimenti spagnoli in America26. Ad ogni modo, l’abrogazione delle norme francesi, soppiantate dagli atti del 1769 al fine di introdurre il complicato sistema di diritto pubblico e privato spagnolo, sollevò in Louisiana un acceso dibattito sulla legittimità della riforma27. Pare che O’Reilly non avesse l’autorità di modificare le leggi della colonia e che le ordinanze del 25 novembre 1769, di conseguenza, non potessero abrogare le preesistenti norme francesi, con la possibile eccezione di certe previsioni riguardanti la materia successoria28.

26

E. A. SALIERS, The Louisiana Civil Code, vol. 6, n. 4, Sarasota, American Accounting Association, p.294. Ove Saliers afferma che quando la Louisiana fu ceduta dalla Francia alla Spagna in quel territorio fu introdotta una forma di civil law.

27

H.W. BAADE, The Formalities of Private Real Estate Transactions in Spanish North America, 38 LA. L. REV., Baton Rouge, 1978, pp. 656-667.

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3. THE LOUISIANA PURCHASE

La Louisiana ritornò sotto il dominio della Francia il primo ottobre 1800 grazie al trattato di San Idelfonso, ma la Francia assunse la sovranità solo il 30 novembre 1803 e soltanto per 20 giorni. Durante questo breve periodo di controllo francese, Laussat29, come prefetto coloniale che rappresentava Napoleone, creò un governo municipale per gestire lo Stato30. Laussat non ebbe il tempo di organizzare una magistratura interna: il suo unico cambiamento alle norme che governavano la Louisiana, fu l’abrogazione della legislazione spagnola in materia di schiavitù e la reintroduzione del Code Noir francese31. La maggior parte delle norme preesistenti rimasero in vigore fino a che gli Stati Uniti non presero possesso del territorio il 20 dicembre

del 1803 in forza della Louisiana purchase

(“compravendita della Louisiana”)32. Thomas Jefferson33 preparò il terreno per il futuro acquisto della Louisiana inviando Livingston a Parigi nel 1801, dopo essere venuto a conoscenza del trasferimento del suddetto territorio dalla Spagna alla Francia. Originariamente, l'obiettivo di

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Laussat, 23 novembre 1756-10 aprile 1835, politico francese e 24esimo Governatore della Louisiana.

30

G. DARGO , Jefferson’s Louisiana: Politicas and Clash Of Legal Tradition, in a Law unto Itself?, Louisiana State University Press, Baton Rouge, 1958, p.105.

31

Il Code Noir della Louisiana era stato emanato dalla Francia nel 1724 e ricalcava il modello del 1685, creato per le Antille francesi. Il codice era stato redatto per regolare il rapporto degli schiavi con i padroni all’interno della colonia. E. F. HAAS, Louisiana’s legal heritage:an introduction, cit. p. 1.

32

A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.111.

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Shadwell, 1743 – Charlottesville, 1826. È stato un politico, scienziato e architetto statunitense. È stato il 3º presidente degli Stati Uniti d'America.

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Livingston era l'acquisto della sola città di New Orleans, ma i francesi opposero un netto rifiuto. Nel 1802 fu la volta di Pierre Samuel du Pont de Nemours, che in quel momento viveva negli Stati Uniti ed aveva stretti legami sia con il Presidente Jefferson che con i politici francesi. Egli venne ingaggiato per dare un contributo al tavolo delle trattative, durante le quali propose l'idea di un acquisto ben più ampio della sola città portuale, bensì comprendente tutta la Louisiana, adducendo come motivazione l'interesse ad evitare un futuro conflitto coloniale franco-americano nell'America settentrionale34. A Jefferson non piaceva l'idea di un acquisto, in quanto sarebbe stato come ammettere implicitamente il diritto francese su quel territorio. Inoltre, egli aveva dubbi riguardo al fatto che la costituzione consentisse un simile atto, che peraltro, si presumeva, avrebbe aumentato i poteri esecutivi federali a scapito di quelli dei singoli Stati. Jefferson, però, era ben consapevole di quanto fosse pericoloso avere vicino una potenziale minaccia come quella costituita dalla Francia ed era eventualmente pronto ad affrontare uno sforzo bellico per evitare un ulteriore rafforzamento napoleonico nella zona. Nel frattempo, anche il ministro degli esteri francese, Charles Maurice de Talleyrand , si era decisamente opposto alla vendita, che avrebbe significato la fine definitiva dei piani francesi riguardanti l'impero coloniale nordamericano.

34

M. DUKE, The du Ponts: Portrait of a dynasty, New York, Saturday Review Press, 1976, pp. 73-83

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19

Essendo le iniziative militari di Bonaparte in continua evoluzione, il Presidente degli Stati Uniti dovette tenersi in costante aggiornamento. In effetti, parte della sua strategia subì un'involuzione e le disposizioni che dette a Du Pont ed a Livingston si basarono sulle informazioni riportatea all’origine della trattativa. Nel 1803, a Parigi fu mandato anche Monroe, il quale era stato espulso formalmente dalla Francia nella sua precedente missione.

Le vicende politiche che in quegli anni si verificarono a Guadalupe e a Saint Domingue, oltre alla carenza di forze militari in America, portarono Napoleone ad avere la necessità di una pace con il Regno Unito, per poter così raggiungere l'accordo per il trattato di San Ildefonso ed ottenere la Louisiana. Il mancato rispetto del Trattato di Amiens da parte degli inglesi, che non abbandonarono l’isola di Malta nei tempi previsti nel trattato medesimo, indusse Napoleone ad abbandonare la progettata espansione negli Stati Uniti e a tentare un’invasione della Gran Bretagna. Abbandonati dunque i progetti relativi all'impero francese nel Nuovo Mondo, il 10 aprile 1803 Napoleone fece sapere a Francois Barbè-Marbois, allora ministro del tesoro, delle sue intenzioni di cedere la Louisiana agli Stati Uniti. Pochi giorni prima dell'arrivo di Monroe, però, il marchese Barbé-Marbois offrì a Livingston tutta la Louisiana. Le istruzioni del presidente Jefferson per Livingston erano quelle di acquistare la sola New Orleans, ma Napoleone era sicuro che non avrebbe potuto

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rifiutare un'offerta così vantaggiosa. I negoziatori americani erano pronti a spendere 10 milioni di dollari per la sola città portuale di New Orleans e rimasero probabilmente attoniti quando si trovarono l'intero territorio della Louisiana offerto per 15 milioni, ovvero 3 centesimi per acro.

Il Trattato, di data 30 aprile 1803, fu firmato, in realtà, il 2 maggio seguente. L'area geografica oggetto della vendita era vastissima, estendendosi dal Golfo del Messico fino alla Terra di Rupert e dal Mississippi alle Montagne Rocciose, duplicando così l'estensione territoriale degli Stati Uniti. Quasi tutto il territorio, però, era occupato dai nativi americani dai quali, in seguito, la terra venne acquistata pezzo dopo pezzo: evidentemente il reale prezzo pagato per la Louisiana fu molto più alto della somma corrisposta alla Francia. L'oggetto della vendita, quindi, non fu la reale proprietà della terra, bensì la possibilità di renderla propria in seguito. Ad ogni modo, nessuno dei contraenti consultò i nativi, che erano i reali possessori del territorio e, probabilmente, costoro nemmeno vennero a conoscenza della stipulazione del trattato. Il 30 aprile 1803, a Parigi, il trattato fu firmato da Robert Livingston, James Monroe e dal marchese Barbé-Marbois35. Il presidente Jefferson annunciò l'avvenuta stipulazione il 4 luglio. Dopo la conclusione del Trattato, Livingston pronunciò la famosa frase:

35

J. K. SCHAFER e W. M. BILLINGS, The Louisiana Purchase Bicentennial Series in Louisiana History. Volume XIII, Lafayette, The center for Louisiana Studies, 1997, pp.93-190.

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« Abbiamo vissuto a lungo, ma questo è stato il lavoro più nobile delle nostre intere vite. Gli Stati Uniti oggi prendono posto tra le prime potenze al mondo »

(Robert Livingston - 1803)

36

Nel 1803, il Congresso della Confederazione statunitense emanò un atto che autorizzava il Presidente a prendere formalmente possesso dei territori ceduti dalla Francia, prevedendo un metodo di governo temporaneo al fine di gettare le basi per la tutela della popolazione. In accordo con questo atto, il presidente Jefferson designò Claiborne per l’esercizio di tutti i poteri e autorità fino ad allora esercitati dal Governatore delle colonie. Il primo atto ufficiale di Claiborne fu la conferma in vigore delle leggi fino ad allora vigenti, il che fu inteso come una misura temporanea.

36

La versione originale del Trattato relativo alla compravendita della Louisiana.

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Claiborne, infatti, nativo della Virginia, era un avvocato formatosi nel sistema di common law, modello che era convinto dovesse essere introdotto anche nell’ormai Stato della Louisiana. Claiborne condivise questa sua convinzione con il presidente Jefferson e con la maggior parte degli avvocati americani appena arrivati a New Orleans, i quali erano, a loro volta, fermamente convinti della necessaria introduzione di quel sistema, che, ritenevano, una volta instaurato sarebbe stato facile da mantenere. In realtà ci furono molte resistenze all’introduzione del sistema di common law in Lousiana, innanzi tutto da parte della popolazione che abitava nel territorio, il cui malcontento fu espresso da Edward Livingston, nato a New York e trasferitosi in quello Stato nel 180337.

Il giurista Livingston fu un acceso sostenitore del sistema di civil law. Studiò il diritto romano e spagnolo quando si trasferì a New Orleans e si convinse che il sistema di civil law fosse superiore a quello di common law, presente negli altri Stati della Confederazione statunitense.

Un atto del Congresso divise il territorio in due parti38, uno dei quali fu denominato Territory of Orleans, che, sostanzialmente, è identificabile in quello che oggi è lo Stato della Louisiana, di estensione ridotta, pertanto, rispetto a quella originaria, risalente alla compravendita. L’atto

37

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit, p.5. A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.111.

38

8th Congress, 1st Session, An Act erecting Louisiana into two territories and providing for the temporary government thereof", 1804, p. 283.

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prevedeva che questo territorio fosse amministrato da un Governatore che sarebbe rimasto in carica per tre anni, salvo che il Presidente della confederazione ordinasse il suo ritiro e da un Consiglio legislativo formato da 13 membri, designati dal Presidente stesso39. Livingston, nel timore che fosse instaurato un sistema di common law, scrisse una memoria da inviare al Congresso ma, prima che quest’ultima fosse presa in considerazione, il Consiglio legislativo del Territorio di Orleans emanò “an Act Regulating the Practice of the Superior Court in Civil Causes”, con il quale si gettavano le basi del Codice di procedura della Louisiana, che sarebbe stato introdotto nel 1825.

Il sistema manteneva un impianto originario di civil law, ma allo stesso tempo introduceva elementi caratteristici di common law, come il jury trials. Nel 1805, il Congresso, dopo aver preso in considerazione la memoria di Livingston, riformò il Consiglio legislativo, non più designato dal Presidente, bensì eletto direttamente dai cittadini, e introdusse un Parlamento rappresentativo. Il 10 Aprile 1805 la Legislatura organizzò il territorio in 12 contee: Orleans County, LaFourche County, German Coast, Acadia County, Iberville County, Attakapas County, Pointe Coupée County, Opelousas County, Rapides County, Concordia County, Natchitoches County, and Ouachita County. Nel 1806 si convenne che il Territorio di Orleans

39

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dovesse essere governato da un sistema di civil law basato su quello che era stato il sistema normativo dello stato della Louisiana nel suo periodo coloniale40.

4. L’EVOLUZIONE STORICA DEL CODICE DELLA LOUISIANA

4.1. IL CODICE DEL 1808: The Louisiana Digest41

Nel 1806, il Governatore Claiborne pose il veto al cosiddetto “Atto sulla Legislatura territoriale”; per conseguenza, tutta la legislatura dello Stato fu sospesa in segno di protesta, in quanto i membri ritenevano che Claiborne avesse respinto tutte i loro migliori provvedimenti42. Nel giro di pochi giorni da questo avvenimento, sui giornali di New Orleans fu pubblicato un manifesto di protesta, firmato da un certo numero di rappresentanti, che voleva essere una risoluzione per lo scioglimento della legislatura. Tuttavia, il 7 giugno 1806, la legislatura si riunì comunque ed adottò una risoluzione perché fosse redatto un Codice civile per il territorio. James Brown e Moreau-Lislet, incaricati di questo compito, dovevano redigere un Codice per governare lo Stato, basandosi sul sistema di civil law precedentemente

40

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit. pp.5-6.

41

In generale A. N. YIANNOPOULOS, The early sources of Louisiana law: critical appraisal of a controversy,Pensacola, Studies in Louisiana culture Robert R. Macdonald, Series Editor, 1983, pp. 96-100.

42

W. PREST, Re-interpreting Blackstone’s Commentaries, London, Bloomsbury Publishing, 2014, pp. 79-80.

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25

in vigore in Louisiana43. Il Governatore Claiborne aderì alla risoluzione. Conformemente al mandato legislativo, Brown e Moreau-Lislet prepararono un Codice e lo presentarono alla Legislatura, che lo adottò il 31 marzo 1808, sotto il titolo di “A Digest of the Civil Laws now in Force in the Territory of Orleans, with Alterations and Amendments Adapted to its Present Form of Government”44

.

Il Digest, comunemente conosciuto come the Lousiana Civil Code of 1808, ottenne l’approvazione del Governatore Claiborne e fu pubblicato in francese e in inglese, anche se la versione inglese fu soltanto una traduzione dell’originale, in francese. Secondo Batiza, il Digest derivava per l’80% da fonti francesi e per il restante 20% da fonti romane, spagnoli e inglesi45. Il Codice del 1808 fu rivisto nel 1825 e, in seguito, nel 187046, come pure la legislazione speciale47. Esaminando gli avvenimenti in questione ci si potrebbe chiedere perché l’Atto del 1806 fu respinto dal Governatore, che pose il veto, mentre il Codice del 1808 fu sostenuto da

43

E. F. HAAS, Louisiana’s legal heritage:an introduction, cit. p. 4.

44

G. DARGO, Jefferson’s Louisiana: Politics and the clash of Legal tradition, Cambridge, Harvard University Press,1975, pp. 105-174. A.M.RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.112. E. A. SALIERS, The Louisiana Civil Code, cit. p.294. A. N. YANNOPOULOS, Requiem for a Civil Code: A Commemorative Essay, in Tulane Law Review, Vol.78:379, New Orleans, 2003-2004, pp.383-387.

45

A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.112.

46

V. VARANO - V. BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale, cit. p.140.

47

RICHARD H. KILBOURNE JR, A History of the Louisiana Civil Code, The Formative years, 1803-1839, Baton Rouge, the Paul M. Hebert Pubblications Institute, 1987, pp. 1-43.

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Claiborne stesso. La risposta sta nel mutato atteggiamento del Governatore nei confronti dei cittadini della Louisiana, ma, soprattutto, tale approvazione dipese dal contenuto del Codice stesso. L’Atto del 1806 si ispirava a quelle che erano le norme medievali spagnole che, secondo il Governatore, non davano un assetto completo e definitivo al territorio della Louisiana. Al contrario, il Codice del 1808 traeva origine dai principi ispiratori della Rivoluzione francese. Relativamente al primo punto, l’atteggiamento di Claiborne nei confronti dei cittadini della Louisiana cambiò esponenzialmente quando notò quanto questi ultimi fossero interessati all’amministrazione governativa del loro territorio. Riguardo, invece, al Codice della Louisiana del 1808, come già accennato, questo ha i suoi fondamenti in risorse di vario genere, tra le quali i lavori preparatori, nonché il testo definitivo del Codice napoleonico, costituiscono il modello seguito dal Codice della Louisiana: Il Digesto del 1808 era costituito da 2160 articoli, dei quali 1516 corrispondenti, in parte, al progetto del Governo della Francia, risalente al 1800, e, in altra parte, alle disposizioni del Codice francese. Altri 321 articoli sono basati nettamente su altre normative francesi o sulla dottrina elaborata in Francia, mentre i restanti sono perlopiù basati su fonti spagnole48.

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27

Accesi dibattiti colpirono questa situazione in quanto le disposizioni che erano riportate nel Digesto subivano le influenze spagnola e francese. In merito, tendenzialmente si riscontrano due teorie: una sostenuta dal professor Pascal e l’altra presentata dal professor Batiza. Il professor Pascal, docente presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Louisiana State University, ritiene che la legge Spagnola fosse in vigore nel 1808 e che su di essa si sarebbero basati i redattori del Codice. Secondo l’opinione del professor Pascal, i redattori erano degli uomini “pratici” e avevano adottato una strategia intelligente in quanto, senza violare il loro mandato, avevano tradotto in lingua francese regole di diritto spagnolo già vigenti, modificandole solo in parte per avvicinarsi ai principi che dovevano regolamentare il Codice49. Il Digesto del 1808, quanto alla forma, rappresenta una redazione della nuova legislatura, ma nel contenuto, riporta norme spagnole già presenti in Louisiana nel 1808. Quando i redattori si trovarono di fronte a sostanziali conflitti normativi fra la normativa spagnola e la normativa francese, adottarono e codificarono proprio quella spagnola. Il colonnello John H. Tucker50 riteneva che O’ Railly non avesse avuto il diritto di estirpare il diritto francese cosicché, al

49

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit.,pp.8-9

50

Fu uno dei cittadini più influenti dello Stato, è stato uno dei più importanti studiosi di legge della Louisiana. Fu presidente del Louisiana State Law Institute.

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momento dell’ acquisto della Louisiana, tale sistema normativo doveva ritenersi ancora vigente e i redattori del nuovo Codice avrebbero dovuto limitarsi a trascrivere questa serie di norme51. Alla teoria della trasposizione del diritto spagnolo, sostenuta dal professor Pascal, si contrappone la tesi del professore Batiza della Facoltà di Legge di Tulane, il quale riconosce la presenza del diritto spagnolo nel Digesto, ma ritiene che i redattori del Codice si fossero basati su norme francesi e sul modello normativo del Codice napoleonico. Ritiene inoltre che sia il sistema francese che quello spagnolo nascano da una dottrina del diritto di stampo romanistico e, quindi, le differenze fra i due non siano così percepibili e nette52. Ritiene però che dove fosse emerso un conflitto fra le due diverse normative, si avesse una prevalenza della norma francese su quella spagnola53. Il Codice del 1808 però non abroga quelle che erano le normative del territorio già esistenti, salvo che fossero con esso contrastanti: “whatever in the ancient civil laws of this territory, or in the territorial statute, is contrary to the dispositions contained in said digest, or irreconcilable

51

R. A. PASCAL, Sources of the Digest of 1808: A Reply to Professor Batiza, 46 TUL.L.REV. , New Orleans, 1972, pp.603-604; A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit., pp.7-10.

52

R. BATIZA, The Verbatim and Almost Verbatim Sources of the Louisiana Civil Codes of 1808, 1825 and 1870: The Original Text, Prefazione v.III, New Orleans, 1973.

53

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29

with them, is hereby abrogated”54. Questa previsione è in contrasto con il concetto stesso di “nuovo codice” in quanto la redazione di quest’ultimo, nella sua accezione classica, prevedeva una rottura con il diritto precedentemente vigente, per costituire un nuovo strumento avente carattere di esclusività. Questa conclusione fu tratta in via giurisprudenziale dal caso Cottin v. Cottin del 1817, nel quale la corte suprema della Louisiana dichiarò la permanenza in vigore delle leggi e delle consuetudini precedenti55.

Il Codice del 1808 rappresenta in parte una trascrizione del diritto precedente ma rappresenta, inoltre, la prima codificazione dello Stato della Louisiana. Strutturalmente il Codice era formato da tre libri che al suo interno si dividevano in titoli, per un totale di 21, a loro volta ripartiti in capitoli56.

4.2. IL CODICE CIVILE DEL 1825

La situazione normativa che si presentava all’interno del neo Stato della Louisiana dopo il 1808 era piuttosto articolata. Infatti, accanto a compilazioni di diritto spagnolo e alle

54

T. CURRY, A New Digest of the Statute Laws of the State of Louisiana: From the Change of Government to the Year 1841, New Orleans, E. Johns,1842, pp. 148.

55

Rabello evidenzia come sia tipico dei sistemi di common law rifarsi ad una sentenza per stabilire un avvenimento giuridico particolare,parimenti al ricercare il precedente più antico nella storia. Tuttavia i mezzi del sistema di common law non erano utilizzati per sostenere la validità della trattazione romanistica. A.M.RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.112.

56

T. CURRY, A New Digest of the Statute Laws of the State of Louisiana: From the Change of Government to the Year 1841, cit., pp.147-148.

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consuetudini cosiddette di Parigi, erano vigenti la Costituzione degli Stati Uniti e della Louisiana, gli Atti del Congresso, gli Atti territoriali e infine il Digesto del 180857. Si trattava di un panorama normativo vastissimo e variegato che non permetteva la certezza del diritto e, in particolar modo, dell’applicabilità delle diverse norme vigenti, talora contrastanti tra di loro. Dal momento che le compilazioni spagnole erano meno conosciute e che l’uso della lingua spagnola stava sempre più scomparendo, il legislatore affidò a Moreau-Lislet e a Carleton il compito di tradurre tali compilazioni58. Con lo stesso atto il legislatore istituì una commissione composta da Derbigny, Mazureau, e Livingston, incaricandola di esaminare i testi tradotti. I traduttori, però, avevano fatto una selezione del materiale oggetto della trattazione, in quanto avevano ritenuto opportuno scartare tutte le normative abrogate o non accettate dal Congresso degli Stati Uniti e, dove era apparso necessario, avevano lasciato agli organi giudicanti la possibilità di decidere nella materia: All those laws which have not been expressly repealed by the Legislature, or which are not repugnant to the Constitution of the United States, or to that of the state, leaving it to the proper tribunals to determine whether they are in force or not.”59

57

S. B. GRONER, Louisiana Law: Its Development in the First Quarter-Century of American Rule, 8 LA.L. REV, Baton Rouge, 1948, pp. 350-375.

58

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit.,p.11.

59

MOREAU- LISLET AND CARLETON, The Laws of Las Siete Partidas, Preface XXIV, New Orleans, 1820.

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L’opera non ricevette mai la sanzione legislativa, ma la sua distribuzione fu ufficialmente autorizzata il 28 Febbraio del 1822. Pochi giorni dopo, il 24 marzo 1822, la Legislatura affidò a Derbigny, Moreau-Lislet e Livingston il compito di revisionare il Codice, aggiungendo quelle norme ancora vigenti che, tuttavia, non erano state incluse nel Digesto. Ai tre giuristi fu inoltre affidato il compito di redigere un sistema completo delle norme commerciali in vigore e un sistema di norme procedurali da osservare dinanzi alle Corti. La commissione completò il suo lavoro rapidamente, e il 22 marzo 1823, presentò le bozze di un Codice civile, di un Codice di procedura e di un Codice di commercio. Dopo un esame e una discussione, il Codice civile e il Codice di procedura furono adottati dalla Legislatura il 12 aprile 1824. La bozza del Codice di commercio fu respinta, a quanto pare in base all’opinione che il Diritto commerciale dovesse essere uniforme per tutti gli Stati Uniti.

I redattori del Codice del 1825 seguirono la struttura organica del codice napoleonico60. In questo Codice è fortemente percepibile l’influenza della giurisprudenza e della dottrina francesi, in quanto si attinge liberamente alle opere di Domat, Pothier e Toullier; allo stesso tempo il testo, tuttavia, i redattori si richiamano anche al Digesto di

60

Mentre il Codice della California si limitava a raccogliere le leggi senza alcuna modifica e senza inserirle in un ordine sistematico, il Louisiana Civil Code prende a modello il Code Napoleon in quanto il legislatore mira ad ottenere stabilità giuridica e certezza del diritto. A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.112.

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Giustiniano e a materiali di origine spagnola61. Ciononostante, il testo normativo in esame contiene perlopiù previsioni equivalenti a quelle del Code Napoléon, dal quale si discosta quanto alle definizioni e al materiale didattico in genere, che nel Codice francese occupava una minima parte, mentre nel Codice della Louisiana era incluso, probabilmente, per la scarsità di una coerente produzione dottrinale62.

Il Codice civile del 1825 fu stampato in francese e in inglese ed entrò in vigore il 20 giugno dello stesso anno. Questo nuovo strumento normativo non costituiva una revisione del Digesto del 1808, bensì un testo contenente una serie di norme emanate al preciso scopo di determinare un’evoluzione normativa che segnasse una chiusura con il passato63. L’articolo 3521 sanciva l’abrogazione delle norme, fossero esse spagnole, francesi o di influenza romana, vigenti prima della stipula della Louisiana purchase e dell’emanazione di tutti quegli atti risalenti al periodo dell’istituzione del territorio di Orleans. La disposizione in discorso prevedeva che le norme così abrogate non potessero trovare applicazione neppure qualora non contrastassero con il Codice64. Nonostante quanto disposto dall’articolo 3521

61

E. A. SALIERS, The Louisiana Civil Code, cit. p.294.

62

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit., p.12.

63

A. N. YANNOPOULOS, Requiem for a Civil Code: A Commemorative Essay, cit. pp.387-389.

64Nonostante il tenore letterale dell’art. 3521 Rabello sostiene che tale

disposizione recepisca formalmente “il principio della vitalità delle antiche tradizioni di civil law”in quanto il metodo di interpretazione restrittiva tipico

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33

del Codice del 1825, la Corte Suprema della Louisiana ritenne ancora in vigore le disposizioni del Digesto del 1808, se non espressamente abrogate. Nel 1828 fu emanato un atto che andava ad abrogare definitivamente tutte le norme in vigore prima del Codice del 1825, ad eccezione del titolo X del Digesto del 1808.

Sia quest’ultimo testo normativo, sia, successivamente, il Codice civile del 1825 furono redatti in lingua francese e, soltanto in seguito, tradotti in lingua inglese65. Sia la versione inglese che quella francese sono ritenute ufficiali in quanto ambedue furono pubblicate. Esaminando però quella che è la traduzione inglese, si nota che la stessa risulta leggermente più approssimativa rispetto alla compilazione in francese. Si pone, pertanto, la questione di quale dei due strumenti, in caso di conflitto di interpretazione, dovesse essere preferito. Il Codice del 1808 prevedeva che, in caso di incertezza e ambiguità della norma, questa dovesse essere esaminata sia nel testo francese che in quello inglese, nonché ponderata in modo tale che la risoluzione si fondasse su quanto ricavato dal confronto. Al contrario, nel Codice civile del 1825 le disposizioni si affiancavano: le norme erano riportate, nel medesimo testo, tanto in francese quanto in inglese, cosicché non era necessario andare a ricercare la norma nella versione francese o inglese, ma era possibile esaminarla contemporaneamente in entrambe le lingue.

del common law servirebbe a permettere l’applicazione della tradizione del civil law. A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.112.

65

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34

Nonostante ciò, a seconda delle circostanze, le Corti ritenevano più attendibile la stesura originale in francese, poiché erano consapevoli della scarsa qualità della traduzione in lingua inglese. Indubbiamente, i professionisti del Foro della Louisiana avevano molta più familiarità con la legislazione, la dottrina e la giurisprudenza francesi. Di conseguenza, la cultura giuridica francese ha senza dubbio influenzato la tradizione civilistica della Louisiana, in

particolar modo nel cinquantennio successivo

all’emanazione del Codice del 182566

. Il Codice della Louisiana è l’unico testo legislativo negli Stati Uniti in cui sono state adottate la terminologia e le concezioni francesi e spagnole,cioè romanistiche, esso è un codice tipicamente borghese, che dà grande importanza alla proprietà, più che al lavoro, alla responsabilità del padre di famiglia, al patrimonio familiare67.

4.3. IL CODICE CIVILE DEL 1870

Alla luce dei cambiamenti verificatisi a causa della guerra civile fra gli Stati del nord e gli Stati del sud della

Confederazione Americana, nonché a seguito

dell’emanazione di una nuova Costituzione e del susseguirsi di normative di diritto civile, non comprese nel Codice del 1825, sorse la necessità di revisionare anche quest’ultimo testo normativo. Il legislatore della Louisiana, sensibile a

66

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit., pp.11-14.

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35

questa esigenza, nominò una commissione per revisionare gli Statuti generali dello Stato, il Codice di procedura e il Codice civile in vigore nello Stato. La commissione nominò John Ray di Monroe Bar68, incaricandolo di portare a termine questo progetto legislativo. John Ray, che si avvalse della collaborazione di tre avvocati, dopo un anno presentò alla Legislatura della Louisiana il suo lavoro assieme a una proposta di testo revisionato. La Legislatura adottò questo lavoro nel 1870 sotto il titolo di “The Revised Civil Code of the State of Louisiana”69. In termini sostanziali, il contenuto del Codice Civile rimase immutato rispetto al testo del 1825, consistendo le uniche modifiche nell’abolizione delle disposizioni concernenti la schiavitù e l’integrazione delle

nuove disposizioni normative emanate dopo la

promulgazione del Codice civile del 1825, con particolare riguardo agli emendamenti introdotti dal 1825 al 1870. Queste nuove integrazioni comportarono necessariamente la modifica della numerazione degli articoli del Codice, ma Monroe Bar decise di non modificarne la struttura generale né di alterarne i principi fondamentali.

Il Codice civile, così come revisionato nel 1870, fu pubblicato solo in lingua inglese, a differenza delle precedenti edizioni, che erano state pubblicate sia in francese

68

John Ray di Monroe Bar, avvocato e politico statunitense , nato a Washington county nel 1816 e morto a New Orleans nel 1888. Nel 1835 si laurea presso l’ Augusta college. Acquista il titolo di avvocato in Louisiana nel 1839. Eletto nel Parlamento dello Stato della Louisiana nel 1844 e al Senato dello Stato della Louisiana nel 1850.

69

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit., p.14. A. M. RABELLO, Sulla codificazione in Louisiana, cit., p.113.

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che in inglese. Questo fatto potrebbe indurre a pensare che non sussistessero più problemi per quanto concerneva l’interpretazione della norma, visto che non era più presente una traduzione in lingua diversa dall’inglese; si potrebbe inoltre essere portati ad affermare che il legislatore, decidendo per un testo in un’unica lingua, volessero recidere ogni legame con le origini francesi, ossia con la storia della formazione dello Stato della Louisiana, che stava in ogni caso alla base della creazione di un Codice civile in una confederazione di ordinamenti di Common Law. La dottrina e la giurisprudenza sviluppatesi in Louisiana, però, ritengono che la revisione del 1870 sia una semplice trasposizione del Codice del 1825, caratterizzata da semplici modifiche di forma e senza alcun cambiamento nella sostanza del Codice; i giuristi ritengono inoltre che, stante l’immutata sostanza del testo codicistico, in caso di incertezza della norma sia preferibile l’applicazione, ove possibile, della sua versione francese rispetto a quella inglese70. L’intenzione originaria del legislatore, con la revisione del 1870, non era quella di modificare la ratio del Codice, ma era quella di introdurre delle modifiche meramente formali, al fine di ottenere una semplificazione del linguaggio usato, di eliminare le

70

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit., pp.15, ove sono richiamati tre important casi giurisprudenziali in cui tale principio è affermato. Si tratta di Phelps v. Reinach del 1886, Strus v. city of New Orleans del 1928 e Sample v. Whilaker del 1931.

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incongruenze e di integrare le nuove normative promulgate nello Stato dopo il 182571.

Con il susseguirsi degli anni, molti dibattiti si sono instaurati in merito all’effettivo valore del Codice e del sistema di civil law, che ormai si era instaurato in pianta stabile nello Stato della Louisiana, rappresentando così un effettivo caso anomalo nell’ambito degli Stati Uniti d’America. Il professor Gordon Ireland, della Louisiana State University Law School, sostenendo la tesi che lo Stato della Louisiana deve essere gestito secondo il modello giuridico di common law, scrive: “public expression to the wish that the Roman civil law, which is the foundation of the jurisprudence of Louisiana, should be abandoned and the common law substituted in its place”72. Nonostante il venir meno della lingua e delle tradizioni francesi all’interno dello Stato, il punto di vista del Professor Ireland viene preso in considerazione da una minima percentuale della cittadinanza e dei giuristi del settore, in quanto il Codice rimane pietra fondamentale del diritto privato della Louisiana. Il Codice civile, dopo la revisione del 1870, riafferma sempre più il suo valore, sia per quanto concerne la sua funzione di strumento che racchiude in sé le norme di diritto privato, sia con riguardo al suo valore fondamentale di carta della

71

A. N. YANNOPOULOS, Requiem for a Civil Code: A Commemorative Essay, cit. pp.389-390.

72

G. IRELAND, Louisiana's Legal System Reappraised, 11 TUL. L. REV. New Orleans,1973, pp.585-598; A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit., pp.14-20.

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giustizia, dell’uguaglianza e della libertà nei rapporti fra i cittadini.

Il Codice della Louisiana è indubbiamente influenzato dal Codice napoleonico, tuttavia deve ritenersi infondata qualsiasi teoria che sostenga che il Codice napoleonico si sia insediato nello Stato della Louisiana. La formazione del Codice, sin dalle origini, trova ispirazione in quella che è la struttura, il linguaggio e il contenuto del Code Napoléon, ma assume una sua distinta identità, determinata dal territorio in cui si è formato, dall’ evoluzione legislativa dello Stato, dalla storia coloniale che ha dato origine alla tradizione giuridica di questo territorio.

La revisione del 1870 rappresenta l’ultima grande reinterpretazione del Codice originario del 1808. Indubbiamente la materia è stato nuovamente oggetto di revisione, alla luce dei cambiamenti storico-politico-culturali che hanno coinvolto lo stato nell’ultimo secolo, che, tuttavia, hanno portato soltanto a revisioni parziali dei diversi capitoli del Codice73.

73

A. N. YIANNOPOULOS, The Civil Codes of Louisiana, cit. pp. 14-23. A. N. YANNOPOULOS, Requiem for a Civil Code: A Commemorative Essay, cit. pp.394-400.

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39

II. IL CODICE DELLA LOUISIANSA E L’INFLUENZA DEL CODICE NAPOLEONICO

Sommario: 1. Struttura e contenuto dei Codici; 2. La disciplina della schiavitù; 3. Principi e caratteri generali del Codice della Louisiana

1. STRUTTURA E CONTENUTO DEI CODICI

Secondo Robert Anthony Pascal, la trasposizione di norme di diritto sostanziale all’interno di un Codice civile riesce a trasportare e descrivere quelle che sono le tradizioni e la cultura del paese a cui questo è destinato. Per Pascal, un Codice civile è l’espressione più autentica di quello che si può definire Diritto. Nella creazione di questo strumento, la lingua diventa elemento fondamentale: il Codice civile deve essere caratterizzato da brevi sentenze e da un linguaggio chiaro e non fraintendibile, comprensibile non solo dai giuristi, ma da una più ampia cerchia di persone. Altro elemento-perno per la creazione di un Codice è la completezza della norma scritta: quest’ultima non deve essere percepita come una bozza, bensì deve essere definita nei suoi dettagli, di modo che il lettore riesca a percepire il senso completo e creare un legame con il retroscena storico-giuridico che caratterizza lo Stato nel cui ordinamento si applica il Codice74.

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R. A. PASCAL, Of the Civil Code and Us, v. 59 , in Louisiana Law Review, Baton Rouge, 1998 p.302.

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Il Codice della Louisiana, sempre secondo Robert Anthony Pascal, si configura come uno strumento creato proprio sulla base di tali criteri generali, allo scopo di renderlo uno strumento efficace. Due sono i fattori che hanno determinato il successo di quel Codice, il primo dei quali sta nel fatto che, nel momento in cui gli Stati Uniti presero possesso dello Stato della Louisiana, erano sempre presenti sul territorio abitanti di nazionalità francese e spagnola, determinati a mantenere il vigore del civil law di influenza spagnola; il secondo fattore consiste nel fatto che, nel 1806, quando si presentò la necessità di creare un Digesto della normativa spagnola tradotta sia in inglese che in francese, il legislatore poté usare come esempio il Code Civil francese del 1804, che fece da modello nella creazione del Codice della Louisiana. Secondo l’opinione di Pascal, il modello del Codice civile francese, anche detto Codice napoleonico, fu determinante, in quanto a struttura e organizzazione, per poter creare in così breve tempo, già nel 1808, il primo Codice dello Stato della Louisiana, che va sotto il nome di “Digest of civil laws in force in the Territory of Orleans”. “Spanish girl in French dress”: questo è l’aforisma utilizzato da Pascal per descrivere il Codice civile del 1825 e la sua revisione del 1870, intendendo in tal modo indicare la circostanza che norme di matrice spagnola erano formalizzate in un Codice con struttura organizzativa di marca francese75.

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