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NORMATIVA E NELLA GIURISPRUDENZA DELLA LOUISIANA

6. IL MUTUO FENERATIZIO

6.2. IL MUTUO CON INTERESSE NEL CODICE NAPOLEONICO

Nel Code civil des Français, ritroviamo questa tipologia contrattuale all’interno del capitolo III rubricato, per l’appunto, Du prêt a intérêts. Il capitolo consta di 10 articoli, dal 1905 al 1914.

È stabilita la possibilità di stipulare interessi nel mutuo di denaro, di derrate o di altre cose mobili.

L’interesse in generale è qualunque vantaggio che il mutuante riceve oltre alla somma o alla cosa prestata182. Il mutuatario che ha pagato interessi non convenuti non può ripeterli né imputarli sul capitale.

L’articolo 1907 prosegue affermando che l’interesse può essere di tipo legale o convenzionale: l’interesse legale viene

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Digest of the Civil Laws now in Force in the Territory of Orleans, cit: Art. 40. The interest of the sums lent and the arrears of constituted and life annuity, cannot bear interest but from the day a judicial demand of the same has been made by the creditor and when interest is due for at least one whole year.

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DELVINCOURT, Istituzioni di Diritto Civile secondo le disposizioni dl Codice napoleonico, cit. p.387.

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fissato dalla legge, ha luogo principalmente nel caso di ritardo al pagamento di una somma di denaro183. L’interesse convenzionale, stipulato su accordo delle parti, può anche eccedere quello legale, a meno che la legge non apponga espresso divieto184. Ad ogni modo, la misura dell’interesse deve essere determinata per iscritto185.

L’articolo 1908 afferma che la quietanza per il capitale rilasciata senza riserva di interessi ne fa presumere il pagamento e costituisce quindi una causa di liberazione. Il mutuo viene anche denominato “costituzione di rendita” qualora venga stipulato un interesse mediante un capitale che il mutuante si obbliga a non ripetere.

La costituzione di rendita è un contratto per la quale una delle due parti riceve dall’altra un capitale e si obbliga a pagargli una rendita annua o perpetua, sempre redimibile, mediante la restituzione del capitale ricevuto originariamente. Questa tipologia contrattuale può essere definita commutativa, unilaterale e non solenne. Il contratto

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DELVINCOURT, Istituzioni di Diritto Civile secondo le disposizioni dl Codice napoleonico, cit. p. 387.

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La legge 3 settembre 1807 ( Bullettino n. 2740) ha fissato il maximum degli interessi legali al cinque percento in materia civile e il sei percento in materia commerciale. DELVINCOURT, Istituzioni di Diritto Civile secondo le disposizioni dl Codice napoleonico, cit. p. 388.

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Code civil des Français, cit:

Art. 1905.Il est permis de stipuler des intérêts pour simple prêt, soit d'argent, soit de denrées, ou autres choses mobilières.

Art. 1906. L'emprunteur qui a payé des intérêts qui n'étaient pas stipulés ne peut ni les répéter ni les imputer sur le capital.

Art. 1907.L'intérêt est légal ou conventionnel. L'intérêt légal est fixé par la loi. L'intérêt conventionnel peut excéder celui de la loi, toutes les fois que la loi ne le prohibe pas. Le taux de l'intérêt conventionnel doit être fixé par écrit.

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di rendita è un contratto reale e si perfeziona col trasferimento della cosa in oggetto. Nella rendita perpetua il debitore non può liberarsi se non mediante la restituzione del capitale. La rendita è anche definita perpetua in quanto il creditore non può esigere la redenzione. Questa disposizione è subordinata alla tacita condizione che il debitore, eseguirà dal suo canto, le obbligazioni a lui imposte ma, se il debitore non se ne conforma allora può essere richiesta la redenzione. Ci sono tre casi per cui è sempre possibile richiederla: se il debitore tralascia di dare al creditore le cauzioni promesse nel contratto, se lascia passare due anni senza pagare la rendita e se cede in stato di fallimento o prossima decadenza. È sempre redimibile da parte del debitore in quanto può liberarsi restituendo il capitale. Qualunque stipulazione tendesse a togliere tale possibilità è da ritenersi nulla. È invece ammissibile porre un termine minimo per richiedere la redenzione, il quale non potrà eccedere i dieci anni se la rendita è costituita per un capitale in denaro e trent’anni se costituita per prezzo di uno stabile. In ogni caso le parti possono convenire che la redenzione non potrà essere fatta, senza che si sia anticipatamente avvertito il creditore nel termine da esso determinato186.

La rendita si distingue dal mutuo per quanto riguarda il luogo del pagamento: il mutuatario deve restituire la cosa oggetto del prestito nel luogo in cui è stato concluso il

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DELVINCOURT, Istituzioni di Diritto Civile secondo le disposizioni dl Codice napoleonico, cit. pp. 388-390.

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contratto mentre il creditore della rendita riceve i canoni nel domicilio del debitore. Tuttavia, quest’ultima disposizione non è imperativa e le parti possono stabilire convenzionalmente che il luogo del pagamento sia diverso da quello determinato nella regola generale, dando così legittimità al pagamento dei canoni presso il domicilio del creditore.

Inoltre gli interessi del mutuo non possono essere ridotti a capitale e produrre interessi se non dopo un anno; al contrario, le rendite arretrate producono interessi anche prima di un anno.

La principale differenza fra rendita e mutuo si ricava dall’articolo 1909, dove si afferma che il mutuante si obbliga

a non ripetere il capitale. Tale regola deve essere indicata nell’atto di costituzione della rendita, in qualsiasi forma,

purché sia manifestata in modo inequivocabile la volontà delle parti. Qualora venga adoperata una formula ambigua che dia adito a dubbi interpretativi, si presume che il creditore si sia riservato di ripetere il capitale e quindi che la sua volontà sia stata quella di costituire un mutuo.

La rendita si può costituire in due modi: in perpetuo oppure a vita. La rendita costituita in perpetuo è essenzialmente redimibile e le parti possono soltanto convenire che non si redima prima del decorso di un termine. Tale termine non può eccedere i dieci anni. Le parti possono, invece, concordare che la redenzione della rendita non possa

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avvenire senza che il creditore sia stato preventivamente avvertito nel termine da questo determinato.

Il debitore di una rendita costituita in perpetuo può essere costretto alle redenzione in due casi: se cessa di adempiere i suoi obblighi nel corso di due anni e se non consegna al creditore le cauzioni promesse nel contratto. È ripetibile una rendita costituta in perpetuo nel caso di fallimento o di insolvenza del creditore187.

Da quanto sin qui esposto, emerge una differente normativa in materia di mutuo con interesse tra il Codice napoleonico e il Digest del 1808, in quanto il legislatore della Louisiana non ha “tradotto” le disposizioni del Codice francese, come era invece sostanzialmente accaduto nei capitoli primo e secondo, ma, nonostante un continuo appoggio al testo francese, ha disciplinato in modo autonomo l’istituto dettando disposizioni differenti.

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Code civil des Français, cit :

Art. 1908. La quittance du capital donnée sans réserve des intérêts en fait présumer le payement, et en opère la liberation.

Art. 1909. On peut stipuler un intérêt moyennant un capital que le prêteur s'interdit d'exiger. Dans ce cas, le prêt prend le nom de constitution de rente. Art. 1910. Cette rente peut être constituée de deux manières, en perpétuel ou en viager.

Art. 1911. La rente constituée en perpétuel est essentiellement rachetable. Les parties peuvent seulement convenir que le rachat ne sera pas fait avant un délai qui ne pourra excéder dix ans, ou sans avoir averti le créancier au terme d'avance qu'elles auront determine.

Art. 1912. Le débiteur d'une rente constituée en perpétuel peut être contraint au rachat : 1° s'il cesse de remplir ses obligations pendant deux années ; 2° s'il manque à fournir au prêteur les sûretés promises par le contrat

Art. 1913. Le capital de la rente constituée en perpétuel devient aussi exigible en cas de faillite ou de déconfiture du débiteur.

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Le disposizioni iniziali di entrambi i Codici sono similari, in quanto entrambe danno una definizione generale di mutuo con interesse anche se il legislatore della Louisiana si sofferma maggiormente ed in modo più puntuale sulla disciplina del calcolo dell’interesse.

La seconda parte del capitolo è dedicata alla rendita in ambedue i testi codicistici, dove invece non si riscontrano fondamentali differenze.

6.3. IL MUTUO CON INTERESSE NEL CODICE DEL