INDICE RIASSUNTO 1.INTRODUZIONE 1.1 Epidemiologia 1.2 Classificazione
1.3 Eziologia [dello] scompenso cardiaco cronico 1.4 Eziologia [dell']insufficienza cardiaca acuta
1.5 Alterazioni cardiache alla base dell’insufficienza cardiaca 1.6 Fisiopatologia dello scompenso cardiaco
1.7 Diagnosi di insufficienza cardiaca
1.8 Presentazione clinica [dell']insufficienza cardiaca cronica 1.9 Terapia dell’insufficienza cardiaca cronica
1.10 Presentazione clinica [dell']insufficienza cardiaca acuta 1.11 Terapia [dell']insufficienza cardiaca acuta
2.FARMACI INOTROPI E LEVOSIMENDAN 2.1 Glicosidi digitalici
2.2 Inibitori delle fosfodiesterasi 2.3 Agonisti beta1 adrenergici 2.4 Levosimendan
2.5 Effetti clinici durante e dopo l’infusione di Levosimendan 3.SCOPO DELLA TESI
4.MATERIALI E METODI 5.RISULTATI
6.DISCUSSIONE 7.CONCLUSIONI 8. BIBLIOGRAFIA
RIASSUNTO :
L’insufficienza cardiaca acuta è un problema di difficile gestione medica, con importante rischio di mortalità per i pazienti non solo durante il periodo di ospedalizzazione, ma anche successivamente, poiché il numero e la gravità degli eventi acuti che seguono la dimissione peggiorano notevolmente la prognosi.
Il Levosimendan è un farmaco introdotto solo recentemente nella pratica clinica. Il suo peculiare
meccanismo d’azione, che non comporta un incremento delle concentrazioni di calcio intracellulari, ma una sensibilizzazione della cellula a questo ione, ha fatto sì che venisse studiato come alternativa ai farmaci classici a disposizione per il trattamento delle sindromi da insufficienza cardiaca acuta.
Nello studio descritto in questa tesi, i pazienti ospedalizzati per riacutizzazione di scompenso cardiaco sono stati sottoposti ad infusione di Levosimendan; un controllo clinico ed ecocardiografico è stato effettuato prima e dopo l’infusione del farmaco e dopo tre mesi dalla somministrazione. Inoltre, durante la degenza, è stata valutata la variazione della classe NYHA, del peso, del BNP e di altri parametri di laboratorio. Questi dati sono stati utilizzati per valutare l’efficacia del farmaco somministrato sia nel breve che nel medio termine.
Tutti i pazienti studiati, dopo il trattamento con Levosimendan, hanno mostrato miglioramento in termini di classe NYHA, peso, BNP e di alcuni parametri ecocardiografici (frazione di eiezione e pressione sistolica in arteria polmonare). La maggior parte dei pazienti ha mantenuto tale beneficio nei controlli successivi. Dal punto di vista della sicurezza del farmaco, nella popolazione in studio non si sono osservate variazioni degli indici di funzionalità epatica e renale in risposta all’infusione del farmaco.