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Academic year: 2021

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SOLUZIONE COMPITO 23 MARZO 2019

Marco Monaci

1Liceo Scientifico G. Marconi (5F)

NOTA. Onde evitare di appesantire la notazione, nella

soluzione abbiamo omesso la costante c additiva.

Primo esercizio

:

In questo esercizio era necessario scegliere due inte-grali per ogni gruppo di tre proposto. Suddividiamo la soluzione in sottosezioni, ciascuna per ogni riga.

1.1 Prima riga

In questa riga c’erano gli integrali immediati, in cui è necessario applicare le regole base e la linearità.

Z  1 x+ 1 x2+ 1 x3  dx = Z 1 x dx + Z 1 x2 dx + Z 1 x3 dx

Ovviamente le frazioni del tipo 1

xα possono essere scrit-te come x−α e poi applicare la regola di integrazione per

i monomiR xαdx = xα+1 α+1: ln |x| − 1 x− 1 2x2

Il secondo integrale segue lo stesso identico

ragionamento: Z x2+ 2x dx = Z x2dx + Z 2x dx Ovvero: x3 3 + x 2 Il terzo integrale: Z 10x5+ 4x2+ 1 2x dx

Per questo è sufficiente usare la linearità: mettersi a fare la disione fra polinomi rappresenta la via del dolore:

Z 10x5 2x dx + Z 4x2 2x dx + Z 1 2x dx Z 5x4dx + Z 2x dx + Z 1 2x dx Da cui: x5+ x2+1 2ln |x|

1.2 Seconda riga

In questa seconda riga erano presenti gli integrali che si potevano risolvere applicando alcune formule risolutive.

Il primo integrale è: Z

cos xesin xdx

Per quanto possa sembrare obrobrioso, tale integrale è immediato, in quanto è subito possibile applicare la

formula: Z

f0(x)ef (x)dx = ef (x)+ c

E riconoscendo il sin x come f (x) l’integrale è presto risolto:

esin x

Il secondo integrale è:

Z 3x2+ 2x

x3+ x2+ 1 dx

Tale integrale può essere risolto osservando che il numeratore è esattamente la derivata del denominatore, e quindi ci riconduciamo direttamente alla formula:

Z f0(x)

f (x) dx = ln f (x) + c

Infatti f (x) = x3+ x2+ 1, e quindi f0(x) = 3x2+ 2x. In

definitiva abbiamo:

ln x3+ x2+ 1 Infine il terzo integrale:

Z x − 2

x2− 4x + 10 dx

Anche in questo caso si può riconoscere la deriva-ta del denominatore al numeratore, esatderiva-tamente come prima. Tuttavia qui c’è da fare un piccolo barbatrucco aritmetico:

1 2

Z 2(x − 2)

x2− 4x + 10 dx

Dove abbiamo moltiplicato e diviso per 2. A questo punto abbiamo:

1 2

Z 2x − 4

x2− 4x + 10 dx

Da cui ricaviamo facilmente: 1 2ln x2− 4x + 10

1.3 Terza riga

La strada più rapida da seguire per gli integrali della terza riga era l’integrazione per sostituzione. Partiamo dal primo:

Z sinx

x dx

La sostituzione qui più ovvia era chiaramente t =√x. Sistemiamo il differenziale: √ x = t 1 2√xdx = dt dx = 2√xdt dx = 2tdt Quindi sostituendo tutto otteniamo:

Z sin t t 2t dt Ovvero: 2 Z sin t dt La cui primitiva è: −2 cos√x

(2)

Il secondo integrale:

Z 1

x√ln x dx

Qui la sostituzione risolutiva è ln x = t, anche se non escludiamo altre sostituzioni, probabilmente meno immediate. Il differenziale:

ln x = t 1

xdx = dt dx = xdt

Occhio qui al barbatrucco, in quanto non

convie-ne sostituire alla x del secondo membro la t. Infatti sostituendo il differenziale nell’integrale otteniamo:

Z 1

x√txdt =

Z 1

√ t dt Ricordandosi poi che 1

x = x −1

2 possiamo applicare la formula risolutiva per i polinomi:

Z t−12 dt = 2 √ t Da cui: 2√ln x

Adesso occupiamoci del terzo integrale:

Z x

1 − x dx

Qui le sostituzioni possibili sono diverse. Noi appli-chiamo la seguente: √1 − x = t. Sistemiamo quindi il differenziale:

− 1

2√1 − xdx = dt

dx = −2√1 − xdt dx = −2tdt

Adesso troviamo la x dalla sostituzione: √

1 − x = t 1 − x = t2

x = 1 − t2

Quindi sostituendo tutto nell’integrale abbiamo: −2

Z 1 − t2

t t dt

Questo integrale chiaramente si può spacchettare: −2 Z dt + 2 Z t2dt Risolvendo e sostituendo: −2√1 − x + 2 3(1 − x) √ 1 − x

1.4 Quarta riga

Per quanto sia possibile procedere anche qui per sostitu-zione, nel caso della quarta riga il procedimento migliore è l’integrazione per parti. Ricordiamo la formula per l’integrazione per parti (versione pocket mnemonica):

Z

f0g = f g − Z

f g0

Quindi è necessario scegliere in maniera oculata la f0 e la g.

Il primo integrale: Z

xexdx

La scelta qui è cruciale, infatti in un caso ci si inoltra nella via del dolore, nell’altro caso l’integrale è banale. Bisogna scegliere come f0(x) = ex, mentre come g(x) = x.

Applicando la formula: Z xexdx = xex− Z exdx = xex− ex Quindi in definitiva: ex(x − 1)

Il secondo integrale è invece molto più carino: Z

x2sin x dx

Anche qui scegliere come f0(x) = x2conduce alla

stra-da del dolore, in quanto integrandola si alza di gra-do, e siccome questo intervallo si risolve con due inte-grazioni per parti consecutive, tale scelta porterebbe rapidamente ad un suicidio matematico.

Quindi imponendo f0(x) = sin x applichiamo la formula: Z x2sin x dx = −x2cos x + Z 2x cos xdx = −x2cos x +  2x sin x − Z 2 sin x dx 

= −x2cos x + 2x sin x + 2 cos x

Dove abbiamo applicato una seconda volta l’integra-zione per parti per risolvere il secondo integrale rimasto. In definitiva quindi:

−x2cos x + 2x sin x + 2 cos x

Il terzo integrale è il seguente:

Z

x ln x dx

Qui la migliore scelta è f0(x) = √xe g(x) = ln x. Ri-cordandosi che l’integrale di √x = 23x√x(si può fare facilmente con la formula per i polinomi):

Z x ln x dx = 2 3x √ x ln x − Z 2 3x √ x1 x dx = 2 3x √ x ln x −2 3 Z x dx Integrando la radice otteniamo in definitiva:

2 3x √ x ln x −4 9x √ x

(3)

1.5 Quinta riga

Nella quinta riga la strategia risolutiva migliore è la divisione fra polinomi. Sono anche possibili diverse sostituzioni, probabilmente anche più rapide. Tuttavia per completezza didattica riportiamo la risoluzione con la divisione fra polinomi.

Il primo integrale proposto è:

Z 5x − 9

x2− 3x + 2 dx

Il ∆ del denominatore è maggiore di zero, quindi si possono trovare le soluzioni associate:

( x1= 2

x2= 1

Quindi possiamo scrivere l’integrale come:

Z 5x − 9

(x − 2)(x − 1) dx

Da ora in avanti omettiamo il segno di integrale. Possiamo dividere la frazione per Hermite:

A x − 2+

B x − 1

Facendo nuovamente il minimo comune denominato-re:

A(x − 1) + B(x − 2) (x − 2)(x − 1) Ax − A + Bx − 2B

(x − 2)(x − 1)

Quindi poiché il polinomio x(A + B) − A − 2B deve essere uguale a 5x − 9 deve essere:

(

A + B = 5 −A − 2B = −9

Da cui ricaviamo con semplici passaggi algebrici che A = 1e B = 4. Quindi l’integrale diventa:

Z 1

x − 2 dx +

Z 4

x − 1 dx

Questi sono due integrali immediati, quindi la soluzione è in definitiva:

ln |x − 2| + 4 ln |x − 1| Il secondo integrale proposto è:

Z x3+ 2x2− x

x − 1 dx

Poiché il numeratore è maggiore del denominatore, è conveniente effettuare la divisione fra polinomi. In Figura 1 si può vedere il procedimento di divisione.

Ricordandosi che: f (x)

g(x) = Q(x) + R(x)

g(x)

Dove con Q(x) abbiamo indicato il quoziente della divisione e con R(x) il resto della divisione, l’integrale si può scrivere come:

Z 

x2+ 3x + 2 + 2 x − 1

 dx

Figura 1:La divisione fra i polinomi della frazione.

A questo punto sfruttando la linearità dell’integrale possiamo arrivare al risultato finale:

x3

3 +

3x2

2 + 2x + 2 ln |x − 1|

Il terzo ed ultimo integrale del primo esercizio è il seguente:

Z x + 4

x3+ 2x2− x − 2 dx

In questo caso conviene fattorizzare il denominatore con Ruffini:

x3+ 2x2− x − 2 = (x − 1)(x2+ 3x + 2) = (x − 1)(x + 2)(x + 1)

E’ possibile applicare quindi la scomposizione di Hermite usando tre termini:

A x + 2+ B x + 1+ C x − 1

Procedendo con il minimo comune denominatore e successivamente eguagliando il polinomio al numera-tore con x + 4 otteniamo il seguente sistema per A, B, C:      A + B + C = 0 B + 3C = 1 2C − A − 2B = 4

Tale sistema, risolto, fornisce i seguenti valori:      A = 23 B = −3 2 C =56

Quindi inserendo questi valori nelle tre frazioni separate precedentemente e integrando otteniamo:

2 3ln |x + 2| − 3 2ln |x + 1| + 5 6ln |x − 1|

Secondo esercizio

:

Il calcolo degli integrali definiti è piuttosto semplice, in quanto basta applicare la seguente formula:

Z b

a

(4)

Dove con F (x) abbiamo indicato la primitiva della funzione f (x).

Quindi è necessario prima di tutto risolvere l’equiva-lente integrale indefinito, e successivamente sostituire al posto della x gli estremi di integrazione. L’intervallo di integrazione è a = 0 e b = 1.

Facciamo un esempio. Abbiamo il seguente integrale: Z (x2+ 2x) dx Quindi integrando:  x3 3 + x2 2 1 0 = 1 3 + 1 2 = 5 6

L’esercizio chiedeva di calcolare tre integrali definiti a scelta, scegliendoli da quelli del primo esercizio. Biso-gna stare solo attenti a non prendere integrali impropri dove non si può sostituire lo 0!

Terzo esercizio

:

Nel terzo esercizio erano riportati integrali leggermente più complessi. Il primo integrale proposto è:

Z

sin√x dx

Tale integrale si risolve prima con una sostituzio-ne, e poi integrando per parti. Infatti sostituendo e sistemando il differenziale: √ x = t 1 2√xdx = dt dx = 2tdt Otteniamo quindi: 2 Z t sin t dt

Che si risolve per parti scegliendo f (t) = t.

2 Z t sin t dt = −2t cos t + 2 Z cos t dt = −2t cos t + 2 sin t Sostituendo nuovamente: −2√x cos√x + 2 sin√x Il secondo integrale proposto è:

Z

x√x − 1 dx

La difficoltà in questo integrale era data dalla scelta della funzione f0(x)nell’integrazione per parti. Infatti bisogna imporre √x − 1 = f0(x), e quindi calcolarsi la primitiva di tale funzione. Volendo è possibile effettuare una ulteriore sostituzione t = x − 1. Tuttavia la primi-tiva di√x − 1 è 2

3(x − 1)

x − 1. A questo punto si può procedere con l’integrazione per parti:

Z x√1 − x dx = 2 3x(x − 1) √ x − 1 −2 3 Z (x − 1)3/2 dx = 2 3x(x − 1) √ x − 1 − 4 15(x − 1) 5/2 Ovvero: 2 3x(x − 1) √ x − 1 − 4 15(x − 1) 2√x − 1

L’ultimo integrale proposto poteva essere risolto con una sostituzione, oppure in maniera molto più elegante. L’integrale proposto è:

Z cos x sin x − 4 cos x 2√sin x − 4 dx Raccogliendo il cos x si ottiene:

Z

(sin x − 4) cos x 2√sin x − 4 dx

In tale espressione si può riconoscere la formula risolutiva:

Z

fα(x)f0(x) dx = f

α+1(x)

α + 1 Nel nostro caso come funzione abbiamo:

f (x) =√sin x − 4

Dove (sin x − 4) è f2(x), ovvero possiamo applicare

la formula risolutiva per α = 2. Abbiamo quindi in definitiva:

(sin x − 4)√sin x − 4 3

Quarto esercizio

:

Il quarto integrale prevedeva un piccolo trucco algebrico, prima di proseguire con la risoluzione per parti.

Z x √x − 1 +x + 1 √ x2− 1  dx Riscrivendo il denominatore come:

p x2− 1 =x − 1x + 1 L’integrale diventa: Z x √x − 1 +x + 1 √ x − 1√x + 1  dx E quindi possiamo dividerlo:

Z x √ x − 1 √ x − 1√x + 1 dx + Z x √ x + 1 √ x − 1√x + 1 dx E quindi semplificarli: Z x √ x + 1 dx + Z x √ x − 1 dx

A questo punto si integra per parti, riconoscendo i

1 √

x−1 la derivata di 2

x − 1. In questo modo possiamo scegliere proprio 1

x−1 come la nostra f 0(x).

Per il primo integrale abbiamo:

Z x √ x − 1 dx = 2x √ x − 1 − Z 2√x − 1 dx = 2x√x − 1 − 4 3(x − 1) √ x − 1

Il secondo integrale è analogo. Alla fine il risultato è: 2x√x − 1 − 4 3(x − 1) √ x − 1 + 2x√x + 1 − 4 3(x + 1) √ x + 1

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