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L'agricoltura lombarda conta. 2010, (1. ed.)

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ISTITUTO NAZIONALE DI ECONOMIA AGRARIA

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L’AGRICOLTURA LOMBARDA CONTA - 2010

ISTITUTO NAZIONALE DI ECONOMIA AGRARIA

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Comitato di redazione

Sabrina Giuca, INEA (responsabile); Maria Silvia Giannini (coordinamento per la DGA, Regione Lombardia); Guido Gay, IRER; Francesca Marras, INEA; Alessandro Nebuloni, DGA Regione Lombardia; Renato Pieri, SMEA; Roberto Pretolani, DEPAAA Referenti tematici

Daniele Bellomo, Danilo Bertoni, Lucia Briamonte, Maurizio Castelli, Stefano Dell'Acqua, Sabrina Giuca, Claudio Liberati, Renato Pieri, Roberto Pretolani, Maria Rosaria Pupo d'Andrea, Serena Tarangioli

Revisione editing

Sabrina Giuca, Maria Silvia Giannini e Francesca Marras Elaborazioni

Marco Amato, Alessia Fantini e Fabio Iacobini Coordinamento editoriale

Benedetto Venuto

Progetto grafico e realizzazione Fabio Lapiana Fotografie Carlo Silva Edizione Internet Massimo Perinotto Segreteria

Paola Franzelli, Barbara Grisafi e Roberta Ioiò

Si ringrazia per la collaborazione: Maria Teresa Besana, Davide Bortolozzo, Gloria Corti, Augusta D'Andrassi,

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“L'agricoltura lombarda conta”, alla sua prima edizione, è un opuscolo in-formativo realizzato dalla Regione Lombardia in collaborazione con l'Isti-tuto Nazionale di Economia Agraria (INEA), che si avvale per la sua reda-zione del contributo di ricercatori ed esperti del mondo accademico. Il mo-dello della pubblicazione richiama, sot-to diversi profili, la struttura del tradi-zionale periodico annuale sul sistema agroalimentare italiano curato dall' INEA, al quale si è voluto fare riferi-mento per il riconosciuto alto livello di apprezzamento; ma ulteriori contributi potranno essere sviluppati attraverso le specifiche metodologie di analisi adottate dall'INEA e l'integrazione con più innovativi strumenti di analisi. Questo nuovo prodotto editoriale si affianca all'annuale rapporto di analisi regionale, intitolato “Il sistema agroali-mentare della Lombardia”, attraverso il quale la Regione fornisce indicazioni agli operatori di settore ed un quadro di riferimento alle componenti istitu-zionali. La pubblicazione, con il suo taglio divulgativo rispetto al rapporto, completa gli strumenti informativi a

disposizione per la conoscenza delle caratteristiche del sistema agroalimen-tare regionale lombardo: ne offre un'a-gevole lettura, permettendo di coglierne una immediata dimensione nel conte-sto nazionale ed europeo, e con il suo formato si rende maggiormente fruibile ad alcune tipologie di utenze e in alcu-ne particolari situazioni.

La medesima strutturazione e aggior-namento dei contenuti relativi alle componenti del sistema agroalimenta-re agroalimenta-regionale permettono, inoltagroalimenta-re, di ricondursi al rapporto regionale per gli approfondimenti sulle dinamiche rela-tive ai diversi comparti produttivi. Le informazioni strutturali ed econo-miche illustrate indicano come il siste-ma agroalimentare lombardo sia il più importante a livello italiano ed uno dei più rilevanti nel contesto europeo. Il valore del sistema agroalimentare, considerando anche il contributo forni-to dal valore aggiunforni-to della distribu-zione e della ristoradistribu-zione, è stimato pari a 37,5 miliardi di euro, circa il 16% del valore nazionale e l'11,5% del Prodotto interno lordo regionale; men-tre il Valore aggiunto del settore

agrico-lo e dell'industria alimentare contri-buiscono alla formazione del rispettivo valore nazionale per l'11,5% ed il 19%. La produzione agricola ed il comparto della trasformazione agroalimentare hanno una parte non indifferente nella determinazione del PIL regionale -essenzialmente dovuto ai settori del-l'industria e dei servizi - anche se il loro contributo risulta inferiore alla media nazionale e comunitaria, come peraltro risulta nella maggior parte delle economie avanzate.

Nonostante il peso relativo delle azien-de agricole lombarazien-de e azien-della superficie agricola sia modesto, il contributo del-la Lombardia al reddito agricolo comu-nitario (pari al 2% circa) testimonia un sistema agricolo professionale, le cui caratteristiche strutturali medie e di redditività delle produzioni risultano nettamente superiori a quelle della media italiana e comunitaria e con caratteristiche di maggiore stabilità. Il contributo dei diversi settori produt-tivi alla formazione del valore della Produzione agricola regionale non si è modificato sostanzialmente nel corso degli anni, mentre si registrano

cam-3

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biamenti più rilevanti all'interno dei comparti. L'orientamento produttivo regionale esprime una vocazione cerealicolo-zootecnica. I prodotti degli allevamenti (carne - suina e bovina - e latte) determinano più del 60% del valore della produzione agricola, coprendo circa il 26% della produzione zootecnica nazionale e ben il 32% della produzione di latte. Il valore della pro-duzione agricola lombarda, pari a 6,3 miliardi di euro, registra un calo tra il 2008 ed il 2009 del 9,3%. L'abbassa-mento dei prezzi e le minori rese pro-duttive, dovute ad un andamento cli-matico non favorevole, ne sono state, in parte, la causa. Il 2009 sarà ricor-dato per la crisi internazionale che ha interessato i settori economico-produt-tivi, tra i quali il sistema agroalimenta-re, e che ha penalizzato in modo rile-vante il settore agricolo a tutti i livelli e, in particolare, i comparti cerealicolo e zootecnico. In questo periodo di crisi, pur tuttavia, il sistema delle imprese lombarde nella sua progressiva ridu-zione mostra complessivamente una tenuta maggiore rispetto a quanto si rende evidente nel contesto nazionale.

Le prospettive incerte di miglioramento della redditività rendono fondamenta-le, da parte delle istituzioni, l'adozione di azioni per sostenere la capacità di investimento delle imprese agricole lombarde e per garantire la crescita della competitività. Negli anni 2009 e 2010 la Regione Lombardia ha messo a disposizione un sostegno finanziario, rappresentato dall'anticipo regionale del contributo previsto dai fondi del-la Politica agricodel-la comunitaria, per disporre di una pronta liquidità (280 milioni di euro a più di 30.000 imprese agricole); ha confermato la propria azione di intervento a sostegno delle aziende agricole con difficoltà di acces-so al credito prevedendo per le impre-se, tramite il sistema delle garanzie, una misura finanziaria di 4 milioni di euro. Ulteriori risorse sono previste sul fronte del rafforzamento della com-petitività: 39 milioni di euro sono resi disponibili per investimenti di ammo-dernamento e ristrutturazione delle aziende zootecniche da latte attraverso la misura 121 del Piano di sviluppo rurale; mentre 8 milioni di euro sono previsti da misure e provvedimenti

pensati per le piccole aziende in zone svantaggiate. È importante che il siste-ma delle imprese si orienti ad adottare nuove strategie competitive che punti-no alla differenziazione e diversifica-zione produttiva, anche attraverso investimenti sul versante delle tecno-logie e a realizzare intese sinergiche all'interno delle filiere agroalimentari. Proprio in relazione a queste tematiche e a completamento degli aspetti della competitività del sistema, trovano ampio spazio di illustrazione i temi della multifunzionalità e diversifica-zione produttiva che, pur rappresen-tando ormai linee di orientamento con-solidato nel panorama delle aziende agricole lombarde, vedono in continua crescita il numero di aziende che con-vertono la propria attività o adottano soluzioni innovative per rispondere alla crescente domanda di servizi.

L'Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia

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ECONOMIA E AGRICOLTURA

Territorio e popolazione pag. 10 Prodotto interno lordo pag. 13 Valore aggiunto pag. 15 Occupazione pag. 17

SISTEMA AGROINDUSTRIALE

Componenti del sistema pag. 20 Industria alimentare pag. 21 Distribuzione pag. 24 Scambi con l’estero pag. 26 Consumi alimentari pag. 28

AGRICOLTURA

Risultati produttivi in agricoltura pag. 32 Consumi intermedi pag. 36 Investimenti pag. 38

Prezzi pag. 40

Strutture in agricoltura pag. 42 Risultati economici delle aziende agricole pag. 49 Credito agrario pag. 57 Mercato fondiario pag. 59

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MULTIFUNZIONALITÀ E AGRICOLTURA

Gestione delle risorse idriche pag. 62 Gestione del suolo pag. 64

Foreste pag. 66

Agroenergie pag. 69 Prodotti a denominazione e tradizionali pag. 71 Agricoltura biologica pag. 76 Agriturismo pag. 80 Vendita diretta pag. 83 Fattorie didattiche pag. 86

POLITICA AGRICOLA

Legislazione regionale pag. 88 Spesa regionale pag. 90 Regime di pagamento unico

(PAC – I pilastro) pag. 92 Programma di sviluppo rurale

(PAC – II pilastro) pag. 95

GLOSSARIO

Glossario pag. 98

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Il territorio regionale corrisponde a circa il 7,9% della superficie nazionale ed è caratterizzato da una compresen-za di aree pianeggianti (47%), collinari (12,4%) e montuose (40,5%). In

termi-ni di popolazione la Lombardia risulta la regione più popolosa con un nume-ro di residenti che sfiora la soglia dei 10 milioni (pari a più del 16% della popolazione nazionale), perlopiù

con-centrati nella fascia pianeggiante e pedemontana, dove la densità abitati-va supera i 600 ab./kmq contro una media regionale di poco superiore ai 400 ab./kmq, dato quest'ultimo doppio

TERRITORIO E POPOLAZIONE

Superficie, popolazione residente e densità abitativa in Lombardia, 2009

Superficie territoriale Ripartizione % superficie Popolazione residente Ripartizione % popolazione Densità

(kmq) territoriale al 31/12/2009 residente (abitanti/kmq)

Lombardia 23.862,80 100,0 9.826.141 100,0 411,78 Montagna 9.672,81 40,5 1.050.595 10,7 108,61 Collina 2.963,62 12,4 2.034.115 20,7 686,36 Pianura 11.226,37 47,0 6.741.431 68,6 600,50 Bergamo 2.722,86 11,4 1.087.204 11,1 399,29 Brescia 4.784,36 20,0 1.242.923 12,6 259,79 Como 1.288,07 5,4 590.050 6,0 458,09 Cremona 1.770,57 7,4 362.061 3,7 204,49 Lecco 816,17 3,4 337.912 3,4 414,02 Lodi 782,36 3,3 225.825 2,3 288,65 Mantova 2.338,84 9,8 412.606 4,2 176,41 Milano 1.576,59 6,6 3.123.205 31,8 1.980,99 Monza e Brianza 405,49 1,7 840.711 8,6 2.073,32 Pavia 2.964,70 12,4 544.230 5,5 183,57 Sondrio 3.211,90 13,5 182.709 1,9 56,89 Varese 1.198,71 5,0 876.705 8,9 731,37 Fonte: ISTAT.

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rispetto al valore nazionale.

La copertura del suolo vede la preva-lenza delle aree agricole (43,7%), seguite da quelle boscate (24,5%) e da quelle antropizzate (14,1%). Il tasso di antropizzazione del territorio risulta molto elevato nelle province di Monza e Milano. Cremona è la provincia con

più alta incidenza di territorio agricolo (85,5%), mentre Lecco è quella con la più elevata percentuale di territorio coperta da boschi.

La superficie agricola utilizzata (SAU) risulta pari a poco meno di 1 milione di ettari, corrispondenti al 41,7% della superficie regionale, in linea con la

media nazionale e comunitaria. Come per la densità abitativa anche il rapporto fra popolazione residente e superficie agricola mostra un valore molto elevato, decisamente superiore al corrispondente calcolato a livello delle regioni settentrionali, nazionale e comunitario.

Copertura del suolo in Lombardia, 2007

Aree antropizzate Aree agricole -di cui seminativi -di cui colture permanenti -di cui prati stabili Aree boscate Altro

% % % % % % % Bergamo 13,9 28,4 17,4 0,7 10,3 39,4 18,4 Brescia 11,3 35,0 27,3 2,0 5,7 31,9 21,9 Como 16,0 15,2 6,4 0,2 8,5 48,1 20,8 Cremona 10,6 85,5 80,7 3,5 1,2 1,6 2,4 Lecco 15,0 15,9 5,3 0,2 10,4 48,6 20,5 Lodi 12,5 80,2 75,8 3,8 0,6 3,2 4,1 Mantova 12,4 82,0 75,2 5,7 1,1 1,1 4,5 Milano 39,8 51,9 48,7 1,6 1,7 6,2 2,0 Monza e Brianza 53,4 36,2 34,2 0,3 1,7 9,2 1,1 Pavia 9,0 74,0 61,3 11,4 1,3 12,0 5,0 Sondrio 2,4 7,7 0,5 1,0 6,2 34,8 55,1 Varese 28,9 15,2 11,1 0,2 3,9 45,0 10,9 Lombardia 14,1 43,7 35,9 3,1 4,7 24,5 17,7 Fonte: ERSAF-DUSAF.

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Consistenza del territorio agricolo (000 ha), 2007

SAU Superficie totale SAU/Superficie totale %

Lombardia 995 2.386 41,7 Italia - Nord 4.653 11.993 38,8 Italia 12.744 30.132 42,3 UE-27 172.485 432.526 39,9 % Lombardia/Italia - Nord 21,4 19,9 % Lombardia/Italia 7,8 7,9 % Lombardia/UE-27 0,6 0,6 Fonte: EUROSTAT. Lombardia Italia - Nord Italia UE-27 969 583 468 289

Rapporto popolazione/superficie agricola (abitanti/100 ha di SAU), 2007

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Nel 2008 il prodotto interno lordo (PIL) regionale si colloca su un valore a prezzi correnti di circa 326 miliardi di euro, pari al 20,7% del PIL italiano e al 2,6% di quello comunitario, dato ragguardevole se comparato con quel-lo della popolazione, che rappresenta il 16,3% di quella nazionale e l'1,9% di quella comunitaria. Da ciò deriva che nel 2008 il PIL per abitante della Lom-bardia risulti più elevato del 28% rispetto a quello italiano e del 34% rispetto a quello dell'UE-27 in termini correnti. La situazione è speculare anche relativamente al PIL per unità lavorativa che nello stesso anno risul-ta, in termini correnti, di poco inferio-re ai 71.000 euro, superioinferio-re del 13% e del 26% nel raffronto con l'analogo parametro nazionale e comunitario. L'osservazione del dato del PIL a prez-zi concatenati permette di rilevare le dinamiche di crescita in Lombardia, con un incremento medio annuo dello

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PRODOTTO INTERNO LORDO

PIL/Abitante

Anni Prezzi Valori

correnti concatenati 2002 29.837 28.067 2003 30.449 27.779 2004 31.058 27.667 2005 31.544 27.554 2006 32.356 27.836 2007 33.419 28.035 2008 33.648 27.471 Lombardia / Italia (2008) 1,28 1,29 Lombardia / Italia-Nord (2008) 1,07 1,07 Lombardia / UE-27 (2008) 1,34 1,27

Fonte: ISTAT, Conti economici regionali.

Andamento del PIL per abitante in Lombardia (euro), dal 2002 al 2008

PIL/Unità di lavoro

Anni Prezzi Valori

correnti concatenati 2002 61.575 57.923 2003 62.570 57.085 2004 64.433 57.398 2005 66.197 57.824 2006 67.328 57.923 2007 69.718 58.486 2008 70.983 57.953 Lombardia / Italia (2008) 1,13 1,13 Lombardia / Italia-Nord (2008) 1,07 1,08 Lombardia / UE-27 (2008) 1,26 1,20

Fonte: ISTAT, Conti economici regionali.

Andamento del PIL per unità lavorativa in Lombardia (euro), dal 2002 al 2008

0,65% in linea con il dato nazionale. Nel 2009, per effetto della crisi econo-mica la variazione rispetto all'anno pre-cedente del PIL regionale, secondo le stime ISTAT, è di segno negativo (-6%).

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Andamento del PIL in Lombardia (mio. euro), dal 2002 al 2008* Prezzi correnti Valori concatenati 0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000 2006 2002 2003 2004 2005 2007 2008 326.131 266.265

* Valori concatenati - anno di riferimento 2000. Fonte: ISTAT, Conti economici regionali.

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Nel 2009, in Lombardia, il valore aggiunto ai prezzi di base del settore primario, misurato a prezzi correnti, è drasticamente diminuito del 13,4% rispetto all'anno precedente, mentre a valori concatenati ha fatto registrare un incremento del 2%, raggiungendo il proprio massimo storico. Il contributo alla formazione del valore aggiunto agricolo nazionale è dell'11,5%. Con riferimento al 2008 il contributo esercitato dal settore primario alla for-mazione del valore aggiunto regionale risulta assai marginale, nell'ordine dell'1%, rispetto al 65,8% dei servizi e al 33,1% dell'industria.

L'incidenza del valore aggiunto agrico-lo della Lombardia sul totale del PIL risulta inferiore rispetto alla media nazionale e comunitaria e a quella del-le regioni dell'Italia settentrionadel-le, raf-frontabile, a livello europeo, con paesi quali la Germania e il Regno Unito. Il trend dell'ultimo decennio conferma

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VALORE AGGIUNTO

VA Lombardia 1,1 Italia 2,0 Italia - Nord 1,6 Italia - Centro 1,5

Italia - Sud e Isole 3,4

UE-27 1,8 Francia 2,0 Germania 0,9 Paesi Bassi 1,8 Polonia 3,7 Regno Unito 0,9 Romania 7,5 Spagna 2,6

1 Agricoltura, caccia e pesca.

Fonte: ISTAT, Conti economici regionali; EUROSTAT.

33,14%

65,80%

1,06%

Agricoltura, silvicoltura, pesca Industria, incluse costruzioni Servizi, inclusa pubb. amm.ne Totale

3.143 98.290 195.177 296.610

VA a prezzi di base1per settore in

Lombardia (mio. euro), 2008

1 Valori a prezzi correnti.

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT.

una progressiva perdita di importanza in termini economici del settore, anche se la dinamica appare legger-mente meno accentuata in confronto con il quadro nazionale.

Incidenza % del VA dell’agricoltura1

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VA a prezzi di base1agricoltura su totale VA2 (%), dal 1999 al 2008 Italia Italia - Nord Lombardia 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 2006 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2007 2008

1 Agricoltura, caccia e pesca. 2 Valori a prezzi correnti.

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La ripartizione degli occupati per set-tore, espressi in Unità lavorative (UL), indica per il 2008 una predominanza del settore terziario, seguito dall'indu-stria e dall'agricoltura, che rappresen-ta il 2,7% del torappresen-tale delle UL: dato, que-sto, superiore all'incidenza del valore aggiunto agricolo, che si colloca attor-no all'1%. Ne deriva una produttività del lavoro delle UL agricole decisa-mente inferiore rispetto a quella degli altri settori, pari, in particolare, al 56% di quella dell'industria e al 53% di quella dei servizi.

L'incidenza degli occupati agricoli sul totale degli occupati risulta in Lombar-dia più contenuta rispetto a quella ita-liana e comunitaria. Il tasso di femmi-nilizzazione dell'agricoltura lombarda è del 21,4%, quota decisamente infe-riore rispetto al totale dell'economia e anche nel confronto con le regioni set-tentrionali e l'Italia nel suo complesso. In ogni caso, gli occupati agricoli di

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OCCUPAZIONE

34,2%

63,1%

2,7%

Agricoltura, silvicoltura, pesca Industria, incluse costruzioni Servizi, inclusa pubb. amm.ne Totale

124 1.570 2.890 4.594

UL per settori in Lombardia (000 unità), 2008

Fonte: ISTAT, Conti economici regionali.

Incidenza % occupati in agricoltu-ra1sul totale dell'economia, 2008

% occupati

Lombardia 1,8

Italia 3,8

Italia - Nord 2,9

Italia - Centro 2,4

Italia - Sud e Isole 6,7

UE-27 5,6 Francia 3,2 Germania 2,1 Paesi Bassi 2,9 Polonia 14,0 Regno Unito 1,4 Romania 29,8 Spagna 4,3

1 Agricoltura, caccia e pesca.

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro - media 2008; EUROSTAT.

sesso femminile hanno fatto registrare un calo annuale più contenuto rispet-to ai maschi (-6,1%).

Nel 2009 gli occupati in Lombardia

sono diminuiti, rispetto all'anno pre-cedente, dell'1,2%.

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Occupati totali e agricoli per sesso e ripartizione geografica, 2009

Occupati Occupati agricoli

000 unità % femmine 000 unità % femmine

Lombardia 4.299,7 41,8 73,3 21,4

Italia - Nord 11.904,9 42,3 336,4 27,6

Italia 23.025,0 40,1 874,5 28,3

Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro - media 2009.

Valore aggiunto ai prezzi di base per UL e per settore in Lombardia (euro)*, 2002-2008

Agricoltura Servizi Industria 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 2006 2001 2002 2000 2003 2004 2005 2007 2008

* Valori concatenati - anno di riferimento 2000. Fonte: ISTAT, Conti economici regionali.

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Nel 2008 la dimensione economica del sistema agroalimentare lombardo è stimata in 37,5 miliardi di euro, pari al 16,5% del valore del sistema agroali-mentare nazionale. Il peso del sistema sul valore del PIL regionale ai prezzi di mercato è dell'11,5%, contro un dato nazionale del 14,5%.

Il valore aggiunto agricolo (compresa silvicoltura e pesca) contribuisce per l'8,5% alla formazione di tale valore (12,4% a livello nazionale), mentre l'industria alimentare incide per il 13,5% (11,6% su base nazionale). I consumi intermedi agricoli contribui-scono con poco più del 10% del valore complessivo.

Gran parte del valore finale del sistema agroalimentare lombardo è fornito dal valore aggiunto della distribuzione e della ristorazione (rispettivamente 45% e 17,2% del totale). Infatti, è interessan-te notare come il rapporto fra il valore del sistema e il valore della produzione

agroindustriale (comprendente consu-mi intermedi, valore aggiunto di agri-coltura e industria) sia di tre a uno. Le stime ISTAT relative al 2009

fareb-bero emergere una lieve flessione del valore del sistema agroalimentare regionale e una ulteriore riduzione del peso del valore aggiunto agricolo.

COMPONENTI DEL SISTEMA

Consumi intermedi agricoli VA agricoltura, silvicoltura e pesca VA industria alimentare VA ristorazione Commercio e distribuzione Imposte indirette agroindustriali Totale 3.816 3.200 5.059 6.444 16.910 2.142 37.570 13,5% 45,0% 5,7% 10,2% 8,5% 17,2%

Principali componenti del sistema agroindustriale ai prezzi di base in Lombardia (mio. euro), 2008

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Il valore aggiunto dell'industria ali-mentare regionale è stimato, con rife-rimento al 2008, in più di 5 miliardi di euro, corrispondente al 19,1% del valo-re aggiunto dell'industria alimentavalo-re italiana e al 13,5% del valore del siste-ma agroalimentare regionale.

L'indu-stria alimentare assume un ruolo di primaria importanza in ambito regio-nale tanto da rappresentare il 158% del valore aggiunto agricolo a fronte di una situazione nazionale in cui il cor-rispondente dato è pari al 93%. Il numero di imprese appartenenti al

settore dell'industria alimentare nel 2009, secondo Infocamere, è di 6.761 di cui 5.930 attive, pari al 5,4% delle imprese manifatturiere attive in Regio-ne. Oltre il 95% delle imprese è coin-volto nella produzione di alimenti, mentre il rimanente 5% opera nel

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INDUSTRIA ALIMENTARE

Distribuzione provinciale delle imprese alimentari e manifatturiere in Lombardia1, 2009

Alimentari Alimentari artigiane Manifatturiere

Tot. Inc. % Tot. Inc. % Tot. Inc. %

Bergamo 676 11,4 524 13,4 11.964 10,9 Brescia 847 14,3 619 15,8 16.168 14,8 Como 324 5,5 246 6,3 7.276 6,6 Cremona 365 6,2 248 6,3 3.361 3,1 Lecco 218 3,7 151 3,9 4.355 4,0 Lodi 131 2,2 79 2,0 1.810 1,7 Monza 292 4,9 189 4,8 9.529 8,7 Milano 1.573 26,5 827 21,1 33.230 30,4 Mantova 455 7,7 312 8,0 4.764 4,4 Pavia 407 6,9 259 6,6 5.024 4,6 Sondrio 219 3,7 143 3,7 1.482 1,4 Varese 423 7,1 316 8,1 10.507 9,6 Totale 5.930 100,0 3.913 100,0 109.470 100,0 1Imprese attive. FONTE: Infocamere.

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0% 20% 40% 60% 80% 100%

Alimentari Bevande Alimentari Bevande TOTALE IMPRESE ALIMENTARI Totale imprese IMPRESE ALIMENTARI ARTIGIANE IMPRESE MANIFATTURIERE Imprese artigiane 21,8% 51,2% 31,7% 12,5% 4,5% 45,5% 49,9% 3,0% 60,6% 36,4% 6,5% 35,1% 58,4% 35,3% 26,7% 37,3% 37,8% 37,1% Imprese individuali Società di capitale Altro Società di persone

Incidenza tipologie giuridiche nelle imprese alimentari e manifatturiere in Lombardia1, 2009 1 Imprese attive. Fonte: Infocamere. 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 Imprese

registrate Impreseattive registrateImprese Impreseattive TOTALE IMPRESE IMPRESE ARTIGIANE

346 281 66 66 6.415 5.649 3.886 3.847 Alimentari Bevande

Imprese alimentari presenti in Lombardia, 2009

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comparto delle bevande. Le imprese artigiane rappresentano una fascia rilevante dell'industria alimentare, pari al 58,5% delle imprese registrate e al 66% di quelle attive, con l'unica eccezione per la fabbricazione delle bevande, dove le imprese artigianali rappresentano solo il 23,5% di quelle attive.

Per quanto riguarda la configurazione giuridica delle imprese alimentari, la tipologia prevalente è rappresentata dalle società di persone (37,8%), segui-ta dalle imprese individuali (37,1%). Riguardo al livello di occupazione nel settore, secondo i dati INAIL, nel 2008 circa il 50% degli addetti dell'in-dustria alimentare in Regione risulta-va concentrata nell'area milanese, dove sono collocate realtà di maggiori dimensioni.

23

Distribuzione provinciale degli addetti delle imprese alimentari in Lombardia, 2008

Alimentari Alimentari artigiane

Tot. Inc. % Tot. Inc. %

Bergamo 7.242 7,0 2.644 13,3 Brescia 9.423 9,1 3.239 16,2 Como 4.014 3,9 1.385 6,9 Cremona 8.170 7,8 1.006 5,0 Lecco 2.826 2,7 759 3,8 Lodi 2.100 2,0 391 2,0 Mantova 7.676 7,4 1.527 7,7 Milano e Monza 49.248 47,3 5.335 26,8 Pavia 5.132 4,9 1.202 6,0 Sondrio 2.983 2,9 702 3,5 Varese 5.291 5,1 1.752 8,8 Lombardia 104.105 100,0 19.942 100,0 Italia 498.796 169.064 Lombardia/Italia (%) 20,9 11,8

(25)

La Lombardia si conferma come una delle realtà leader della distribuzione moderna italiana: la densità dei punti vendita moderni (ipermercati, super-mercati, superette e discount), nel 2009, è pari a 280 mq ogni 1.000 abi-tanti, dato analogo a quello delle aree europee più densamente popolate. I punti vendita hanno raggiunto quota 2.516, con una superficie complessiva di quasi 2,7 milioni di mq, in crescita rispetto al 2008 (+5%). L'aumento del-le superfici di vendita, con un tasso superiore alla media nazionale (+3,6%) ha interessato tutte le province, ad eccezione di quella di Lodi.

Lo sviluppo della distribuzione si deve sia agli ipermercati, con 8 nuove aper-ture nel 2009 (+6,6%), sia ai discount, cresciuti del 6,6%, dopo aver fatto regi-strare, negli anni precedenti, tassi di incremento a due cifre.

Predominano le catene private della GD. Lo scioglimento delle centrali

DISTRIBUZIONE

Punti vendita della distribuzione moderna in Lombardia (n. e sup.), 2009

n. punti vendita Superficie

mq var. % 2009/08 Superette 667 185.923 -0,80% Supermercati 1126 1.055.421 3,80% Ipermercati 212 1.145.968 6,60% Discount 511 300.014 6,60% Totale 2.516 2.687.326 5,00%

Fonte: elaborazioni SMEA su dati Nielsen e Osservatorio del Commercio - Regione Lombardia.

Superficie ogni 1.000 abitanti dei punti vendita della distribuzione moderna in Lombardia (mq), 2009

Superette Supermercati Ipermercati Discount Totale Super+Iper Totale

Bergamo 17,9 106,1 83 45,3 189 252,2 Brescia 21,1 154,1 131,8 45,7 285,9 352,8 Como 20 88,1 131,7 24,1 219,7 263,8 Cremona 11,8 105,3 108,9 39,7 214,2 265,6 Lecco 17 82 130,3 36,1 212,3 265,4 Lodi 24,2 88,9 224,6 35 313,5 372,7 Mantova 20,5 163,9 110,5 60,3 274,4 355,1 Milano 18,4 90,5 113,9 21,1 204,4 243,9 Monza-Brianza 17,4 87,8 115,1 17,5 203 237,9 Pavia 21,3 112,1 148,6 33,8 260,7 315,8 Sondrio 57,4 111 157,2 35,6 268,2 361,3 Varese 15,8 143,9 107,5 23,9 251,4 291,1 Totale regionale 19,3 109,5 118,8 31,1 228,3 278,7

(26)

d'acquisto, che vedevano protagonisti i colossi francesi Carrefour e Auchan, ha scosso significativamente il quadro

competitivo regionale. La leadership della centrale Esd Italia ne esce note-volmente rafforzata, con una quota

che supera il 17% in termini di superfi-cie di vendita.

25

Esd Italia (Esselunga e Selex) Centrale Italiana (Coop, Despar, Sigma e Il Gigante) Auchan Sicon (Conad, Interdis e Standa-Rewe) Carrefour Bennet Finiper Altri

17%

13%

10%

10%

9%

11%

8%

21%

Ripartizione della superficie di vendita della distribuzione moderna in Lombardia, 2009

(27)

Nel corso del 2009 si è ridotto, per la prima volta durante l'ultimo decennio, il valore sia delle importazioni che del-le esportazioni di prodotti agroalimen-tari, in ambito sia regionale che nazio-nale. I valori degli scambi con l'estero di prodotti agroalimentari della regio-ne evidenziano una forte contrazioregio-ne (-8,2%) sia per le importazioni che per le esportazioni; in ambito nazionale importazioni ed esportazioni manife-stano variazioni negative, in termini di saldo, pari, rispettivamente, al 10,1% e al 7,3%.

Il calo del valore delle importazioni, in Lombardia, è dovuto a una flessione in termini sia di quantità (-3,5%) che di prezzi impliciti (-4,8%); il valore delle esportazioni, invece, ha risentito di un vero e proprio crollo in termini di quantità (-16,8%), compensato dalla crescita consistente dei prezzi implici-ti (+10,3%).

Il contributo dell'agroalimentare agli

SCAMBI CON L

ESTERO

12,31% 3,42% 36,84% 20,8% Francia Germania Paesi Bassi Spagna Belgio Irlanda Altri 14,39% 8,5% 4,26%

IMPORT

Principali paesi di origine e destinazione di import ed export agroalimen-tare della Lombardia, 2009

Fonte: elaborazioni SMEA su dati ISTAT nella classificazione SH6.

8,68% 4,22% 41,88% 15,79% Francia Germania Svizzera Stati Uniti d'America Regno Unito Spagna Altri 14,27% 7,74% 7,42%

EXPORT

(28)

scambi complessivi della Lombardia con il resto del mondo è stato dell'8,2% per le importazioni e del 5,1% per le esportazioni.

I principali mercati esteri di approvvi-gionamento risultano Francia (20,3%), Germania (14,4%), Paesi Bassi (12,3%) e Spagna (8,5%). Sul fronte delle esportazioni ai primi due posti si collo-cano Francia (15,8%) e Germania (14,3%), seguiti da due mercati extra comunitari, Svizzera (8,7%) e USA (7,7%).

27

Import Export Saldo

1999 5.690 2.425 -3.265 2000 6.120 2.608 -3.512 2001 6.273 2.811 -3.462 2002 6.283 3.025 -3.258 2003 6.542 3.152 -3.390 2004 6.844 3.278 -3.566 2005 7.119 3.559 -3.560 2006 7.902 3.742 -4.160 2007 8.309 4.122 -4.187 2008 8.559 4.571 -3.988 2009 7.861 4.196 -3.665 Var.% 2009/2008 -8,15 -8,2 Var.% 2009/1999 38,15 73,01

Fonte: elaborazioni SMEA su dati ISTAT nella classificazione SH6.

Scambi con l’estero di prodotti agroalimentari della Lombardia a prezzi correnti (mio. euro)

Import Export 1999 7,17 3,84 2000 6,36 3,55 2001 6,36 3,59 2002 6,51 4 2003 6,66 4,15 2004 6,47 4,14 2005 6,4 4,17 2006 6,63 4,01 2007 6,24 4,07 2008 7,06 4,41 2009 8,16 5,11

Fonte: elaborazioni SMEA su dati ISTAT nella classificazione SH6.

Contributo % dei prodotti agroalimen-tari alla formazione della bilancia commerciale della Lombardia

(29)

Secondo l'ISTAT, nel 2009 la spesa media mensile delle famiglie, in Italia, è stata di 2.442 euro, in flessione a prezzi correnti dell'1,7% rispetto all'anno precedente, con situazioni diversificate a livello regionale. La Lombardia si colloca al primo posto con una spesa mensile di 2.918 euro per famiglia, in lieve flessione (-0,4%) rispetto all'anno precedente, seguita dal Veneto e dall'Emilia-Romagna. Nettamente più dinamica si presenta l'evoluzione della spesa delle famiglie per l'acquisto di generi alimentari e bevande nell'ultimo triennio. A livello nazionale, la spesa a prezzi correnti resta stabile nel 2007, aumenta dell'1,9% l'anno seguente, per poi ridursi del 2,9% nel 2009; in Lombar-dia i valori riferiti allo stesso periodo passano, rispettivamente, dal -4,7%, al +4,3% e quindi al -2,7%.

Nel 2009 l'importo della spesa familia-re mensile per generi alimentari e

CONSUMI ALIMENTARI

2.000 2.500 3.000 2.900 2.800 2.700 2.600 2.400 2.300 2.200 2.100 2.872 2.689 2.398 2.886 2.786 2.461 2.896 2.796 2.480 2.930 2.810 2.485 2.918 2.768 2.442 2005 2006 2007 2008 2009

Lombardia Italia Italia-Nord

Spesa media mensile a prezzi correnti per famiglia (euro), 2005-09

(30)

bevande raggiunge i 470 euro in Lom-bardia, contro i 455 euro nel Nord Ita-lia e i 461 euro a livello nazionale. Solo il 16,1% della spesa familiare in Lombardia, nel 2009, è destinata all'acquisto di generi alimentari, con-tro una media nazionale del 18,9% che raggiunge il 24,3% nel Mezzogiorno.

29

2005 2006 2007 2008 2009 486 456 454 486 467 461 483 475 464 466 463 449 470 461 455

Lombardia Italia Italia-Nord 400 500 490 480 470 460 450 440 430 420 410

Spesa media mensile a prezzi correnti delle famiglie per alimentari (euro), 2005-09

(31)

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 Alimentari e bevande Non alimentari Piemonte Valle d'AostaLombardia

Liguria Trentino-A

lto Adige Veneto Friuli-V

enezia Giulia Emilia-Romagna

Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo MoliseCampania PugliaBasilicata Calabria SiciliaSardegna Italia

Spesa media mensile per famiglia per Regione in Italia (euro), 2009

(32)
(33)

Nel 2009 la produzione agricola regio-nale calcolata ai prezzi di base (PPB), escluse la silvicoltura e la pesca e inclusi i servizi connessi e le attività secondarie, si è attestata sui 6,3 miliar-di miliar-di euro, con un calo del 9,3% rispet-to all'anno precedente, in linea con l'andamento nazionale. Tale riduzione risulta ascrivibile al calo dei prezzi, mentre i volumi produttivi si sono mantenuti nel complesso costanti. Il comparto zootecnico rappresenta, nel 2009, ben il 60,8% della PPB agri-cola lombarda a fronte di un corri-spondente dato nazionale del 33%; al contrario, le produzioni vegetali inte-ressano meno del 30% della PPB con-tro il 53,8% nazionale. La diminuzione della PPB su base annua ha riguardato in particolar modo queste ultime, che hanno fatto registrare una riduzione del 15,2% rispetto al 2008, mentre più modesto è stato il decremento per il comparto zootecnico (-7,6%). I servizi

connessi e le attività secondarie si col-locano, rispettivamente, sull'8,3% e sul 3,2% del valore della produzione. Il valore aggiunto agricolo regionale è diminuito, rispetto al 2008, del 14% e,

di conseguenza, l'incidenza del valore aggiunto sul valore della produzione si è ridotta, in termini correnti, passan-do dal 45,6% al 42,9%.

La Lombardia contribuisce alla

forma-RISULTATI PRODUTTIVI IN AGRICOLTURA

Produzione agricola ai prezzi di base, consumi intermedi e valore aggiunto in Lombardia (mio. euro), 2009

Lombardia Italia Lombardia/Italia

mio. euro % mio. euro % %

Coltivazioni agricole 1.834 29,2 24.213 53,8 7,6 Erbacee 1.095 17,5 12.713 28,2 8,6 Foraggere 430 6,9 1.600 3,6 26,9 Arboree 309 4,9 9.899 22,0 3,1 Allevamenti 3.811 60,8 14.860 33,0 25,6 Carni 2.140 34,1 9.081 20,2 23,6 Latte 1.473 23,5 4.598 10,2 32,0 Altri zootecnici 198 3,2 1.181 2,6 16,8 Servizi connessi 522 8,3 5.303 11,8 9,8

Totale PPB beni e servizi agricoli 6.167 98,3 44.375 98,5 13,9 + attività secondarie (agriturismo, trasformazione) 202 3,2 1.481 3,3 13,7 - attività secondarie (imprese commerciali) -98 -1,6 -821 -1,8 11,9 Totale PPB branca agricoltura 6.271 100,0 45.035 100,0 13,9 Consumi intermedi 3.583 57,1 21.580 47,9 16,6 Valore aggiunto ai prezzi di base 2.689 42,9 23.455 52,1 11,5

(34)

zione dell'1,7% della PPB della bran-ca agricoltura dell'UE-27, del 13,6% dell'Italia e del 26,7% delle regioni del Nord Italia; con riferimento alla sola PPB zootecnica i valori si assestano, rispettivamente, sul 2,62%, 26,08% e 38,16% (dati EUROSTAT, 2008). Per quanto riguarda i singoli comparti pre-dominano, in termini di incidenza sul-la PPB, quello delle carni (bovine e suine) e quello del latte, i quali sconta-no riduzioni su base annua, rispettiva-mente, del 6,4% e del 10,8% in valore. Fra le colture solo il comparto delle erbacee si colloca su una quota supe-riore al 10% della PPB, nonostante un decremento in valore rispetto al 2008 del 19,3%.

Nell'ambito delle colture erbacee il comparto cerealicolo, nel 2009, ha perso il 27,7% in termini di valore, con decrementi ancora più accentuati per i cereali autunno-vernini e per il mais, e un calo contenuto per il riso (-5%).

33

Cereali e legumi secchi Ortaggi Colture industriali Florovivaismo Vite Frutta Altre legnose Foraggere Carni bovine Carni suine Altre carni Latte Uova e altri Servizi connessi

11,1%

3,2%

8,5%

4,4%

0,6%

1,6%

2,3%

2,1%

15,2%

7,5%

12,0%

23,9%

0,7%

7,0%

Valore della produzione agricola ai prezzi di base per principali comparti in Lombardia (composizione %), 2009

(35)

Dal punto di vista della quantità, nel 2009 si è ridotta di circa un quarto la produzione di cereali autunno vernini e di poco meno del 10% quella del

mais. Mentre il riso, che in Lombardia concentra il 43% della produzione nazionale, in controtendenza ha fatto segnare un aumento del 15,7%. Anche

la produzione di soia (pari al 17% del totale nazionale) è aumentata ed è praticamente raddoppiata.

Nel 2009 le colture orticole sono

Principali produzioni vegetali in Lombardia, 2009

Quantità Valore1

000 t var. % 2009/08 % Lombardia/Italia mio. euro var. 2009/08 % Lombardia/Italia

Frumento tenero 369,4 -24,1 13,0 57,0 -43,5 13,0 Frumento duro 97,4 -22,7 2,7 22,0 -41,8 2,6 Orzo 114,1 -25,1 11,2 14,8 -43,3 11,2 Riso 682,5 15,7 43,4 229,6 -4,9 43,4 Mais ibrido 2.683,2 -8,9 32,2 324,3 -35,3 32,2 Soia 82,7 91,4 17,0 20,4 55,1 17,0 Barbabietola da zucchero 380,9 -4,2 10,6 15,3 -10,7 10,6 Patate 37,8 8,9 2,2 15,4 10,4 2,2 Pomodori 545,1 16,9 8,0 69,3 15,4 6,4 Poponi 80,7 3,5 12,6 34,5 -13,7 19,1

Uva da vino venduta 78,0 1,7 2,1 15,0 -17,1 2,3

Vino (000 hl) 726,0 0,5 3,7 125,5 -5,1 6,8 Olio 0,7 0,0 0,2 1,5 -11,6 0,1 Pesche 9,7 -5,8 0,9 3,0 -30,0 0,9 Mele 49,9 -6,7 2,3 16,8 -16,5 2,3 Pere 18,3 -2,7 2,2 10,2 -17,7 2,2 1 Ai prezzi di base.

(36)

aumentate in valore del 2,1%, trainate dai pomodori, con un incremento annuale della PPB del 15,4%. Al con-trario, per le produzioni frutticole si è registrata una stasi in termini quanti-tativi e una riduzione del 13,5% relati-vamente alla PPB. Fra i prodotti tra-sformati, il vino, che rappresenta il 3,7% della produzione nazionale in

quantità e il 6,8% in valore, ha perso il 5,1% della PPB a prezzi correnti 2008. Riguardo alla zootecnia la Lombardia vanta diversi primati a livello naziona-le, con una produzione del 40% della carne suina, del 25,9% della carne bovina, del 37,1% del latte vaccino, del 18,9% delle carni avicole, del 17,7% delle uova e dell'11,1% del miele. Gli

effetti congiunturali hanno determina-to un decremendetermina-to annuale della PPB, in termini di valore, quasi generalizza-to, compreso fra il 5% delle carni bovi-ne e il 10,9% del latte vaccino. In con-trotendenza risultano, invece, la pro-duzione di miele (+20% in quantità e +14% in valore) e di uova (+4,6% in valore).

35

Principali produzioni zootecniche in Lombardia, 2009

Quantità Valore1

000 t var. % 2009/08 % Lombardia/Italia mio. euro var. 2009/08 % Lombardia/Italia

Carni bovine 371,1 -2,3 25,9 738,5 -5,0 23,1

Carni suine 825,8 1,5 40,0 937,1 -7,6 38,9

Carni ovi-caprine 1,1 10,0 1,5 3,3 7,9 1,5

Carni avicole 294,0 2,4 18,9 371,3 -7,1 17,1

Uova (milioni di pezzi) 2.349,0 2,2 17,7 195,1 4,6 17,1

Latte vaccino (000 hl) 42.461,0 2,5 37,1 1.469,9 -10,9 36,3

Latte ovi-caprino (000 hl) 30,0 0,0 0,5 2,8 -2,4 0,5

Miele 1,2 20,0 11,1 3,2 14,1 11,2

1 Ai prezzi di base.

(37)

L'incidenza dei consumi intermedi regionali sul totale del valore della branca agricoltura, riferita al 2008, si colloca su un valore di 10 punti per-centuali in più rispetto a quello italia-no, mentre risulta comunque meno elevata rispetto al contesto comunita-rio e ai principali paesi europei. Nel 2009 la spesa per i beni di consu-mo intermedi dell'agricoltura, in Lom-bardia, è diminuita del 5,5% rispetto all'anno precedente, collocandosi su

un valore di poco inferiore ai 3,6 miliardi di euro, pari al 16,6% del tota-le nazionatota-le. Tatota-le diminuzione è dovuta a una flessione dei prezzi (-4,1%) e delle quantità (-1,4%). L'incidenza dei consumi intermedi sul valore della produzione è salita di tre punti percentuali raggiungendo il 57%, a conferma di una dinamica, ormai consolidata da circa un decen-nio, che vede una continua diminu-zione delle ragioni di scambio fra i

prezzi dei prodotti agricoli e quelli dei consumi intermedi; nel 2009, in parti-colare, i prezzi impliciti dei prodotti

CONSUMI INTERMEDI

Consumi intermedi dell'agricoltura in Lombardia, 2008-2009

Valori a Riparto % su Var% Var% Var%

prezzi correnti % Italia valore quantità prezzo

(mio. euro) 2009/08 2009/08 2009/08

Fertilizzanti 257,2 7,2 16,3 -9,6 -4,1 -5,7

Fitofarmaci 52,2 1,5 6,5 0,9 -3,5 4,5

Sementi 164,8 4,6 11,9 1,5 1,2 0,3

Mangimi e spese per i bestiame 1.298,8 36,3 25,1 -8,0 -0,3 -7,7 Altri consumi intermedi 1.809,6 50,5 14,3 -3,7 -2,1 -1,6 Consumi intermedi 3.582,6 100,0 16,6 -5,5 -1,4 -4,1

Fonte: ISTAT.

Incidenza % dei consumi intermedi sul valore della produzione agricola , 2008 % Lombardia 54,8 Italia 45,9 Italia - Nord 51,7 Italia - Centro 40,9

Italia - Sud e Isole 39,6

UE-27 59,8 Francia 60,6 Germania 68,8 Paesi Bassi 66,7 Polonia 63,6 Regno Unito 63,0 Romania 54,0 Spagna 44,5

Fonte: ISTAT, Valore aggiunto ai prezzi di base dell’agricoltura per regio-ne; EUROSTAT.

(38)

agricoli hanno subìto una riduzione su base annua del 9,4%.

Con riferimento alle principali catego-rie di mezzi tecnici, nel 2009 si è con-tratta la spesa per fertilizzanti e

man-gimi, mentre per fitofarmaci e semen-ti è rimasta stabile. Le dinamiche di prezzo hanno determinato buona par-te della riduzione, anche se in par-termini quantitativi fertilizzanti e fitofarmaci

hanno segnato discrete contrazioni, rispettivamente del 4,1% e del 3,5%. In particolare, si segnala, in controten-denza, un rialzo su base annua dei prezzi dei fitofarmaci, pari al 4,5%.

(39)

Il volume degli investimenti fissi lordi agricoli regionali si colloca, nel 2007, secondo gli ultimi dati ISTAT disponi-bili, su un valore di poco superiore ai 2 miliardi di euro in termini correnti e di 1,67 miliardi di euro a valori concate-nati, rappresentando una quota del 16,7% degli investimenti agricoli

nazio-nali. L'incidenza degli investimenti agricoli sul totale degli investimenti in Lombardia è del 3%. L'incidenza degli investimenti sul valore aggiunto agri-colo regionale risulta pari al 64,7% a prezzi correnti e del 47,8% a valori concatenati, valori entrambi in calo rispetto all'anno precedente.

In Lombardia, l'entità degli investi-menti per Unità lavorativa (UL) agri-cola risulta del 75% più elevata rispet-to all'indice nazionale. Inoltre, al con-trario che nel resto del paese, essa risulta confrontabile con gli investi-menti pro capite calcolati per il setto-re industriale.

INVESTIMENTI

Andamento degli investimenti fissi lordi agricoli* in Lombardia

Valori correnti Valori concatenati % su tot. investimenti % su tot. investimenti % su VA agricolo % su VA agricolo

(mio. euro) (mio. euro) Lombardia1 agricoltura Italia1 Lombardia1 Lombardia2

2000 1.224,5 1.224,5 2,6 12,7 34,7 34,7 2001 1.537,5 1.496,9 3,1 15,9 41,4 41,9 2002 1.531,1 1.443,5 2,9 14,5 42,6 41,1 2003 1.600,8 1.486,9 3,1 14,4 45,5 44,8 2004 1.862,1 1.681,5 3,4 15,2 52,7 47,6 2005 1.896,8 1.666,7 3,2 15,6 62,9 49,1 2006 2.132,1 1.819,8 3,4 17,3 67,8 53,3 2007 2.017,1 1.671,8 3,0 16,7 64,7 47,8

* Agricoltura, silvicoltura e pesca.

1 Valori ai prezzi correnti.

2 Valori concatenati - anno di riferimento 2000.

(40)

39

0 3.000 6.000 9.000 12.000 15.000

Lombardia Italia Lombardia Italia Lombardia Italia 13.396 7.633 13.333 11.718 11.583 10.994 Agricoltura Industria Servizi

Investimenti fissi lordi1per UL e per settore in Lombardia e Italia, 2007

1 Valori concatenati - anno di riferimento 2000.

(41)

Nel 2009 la variazione dei prezzi dei prodotti agricoli in Lombardia, ha fat-to segnare un calo del 9,5% contro una diminuzione a livello na-zionale del 6,6%. Tale riduzione è stata maggiore per le coltivazioni (-13,9%) rispetto agli allevamenti (-8,7%).

Fra le coltivazioni la flessione è stata più accentuata per le coltivazioni erba-cee (-17,6%) e più contenuta per quel-le arboree (-5,5%).

Nell'ambito delle produzioni vegetali il comparto che maggiormente ha risen-tito della contrazione dei prezzi è stato quello dei cereali (-23,8%), seguito dal-le colture industriali (-15,6%). Meno evidente è stato il calo nel comparto degli ortaggi (-4%). Anche le produzio-ni frutticole hanno risentito di una consistente riduzione dei prezzi, in particolare l'uva da vino (-18,5%) e il vino (- 5,6%).

Fra i prodotti zootecnici è il latte a manifestare la maggiore caduta di

PREZZI

Variazione dei prezzi impliciti dei prodotti agricoli in Lombardia e Italia, 2009

Comparto Var.% 2009/08 Lombardia Var.% 2009/08 Italia

Coltivazioni agricole -13,9 -8,1 Coltivazioni erbacee -17,6 -6,7 Cereali -23,8 -23,3 Legumi secchi -14,6 -15,9 Patate e ortaggi -4,0 2,7 Piante industriali -15,6 -8,9

Fiori e piante da vaso -1,5 -1,9

Coltivazioni foraggere -9,0 -9,0 Coltivazioni legnose -5,5 -9,7 Prodotti vitivinicoli -7,2 -12,7 Prodotti olivicoltura -11,4 -10,6 Frutta -13,9 -15,3 Altre legnose -0,3 -0,8 Allevamenti -8,7 -6,9 Carni -6,4 -5,2 Latte -13,0 -11,9 Uova 2,4 2,4 Miele -5,0 -5,0

Zootecnici non alimentari -3,0 -1,5

Servizi connessi 1,6 2,0

Totale produzione beni e servizi agricoltura -9,5 -6,6 + attività secondarie (agriturismo,trasformazione) -6,1 -2,1 - attività secondarie (imprese commerciali) -11,2 -9,5 Totale produzione agricoltura PB -9,4 -6,4

Consumi intermedi -4,1 -2,9

(42)

prezzo su base annuale (-13%), seguito dalle carni (-6,4%) e dal miele (-5%). In controtendenza, le uova segnano un

lieve incremento delle quotazioni (+2,4%).

Nel complesso, i consumi intermedi

manifestano una riduzione dei prezzi su base annua del 4,1% contro il 2,9% nazionale.

(43)

Secondo le stime dell'ultima indagine ISTAT sulle strutture e produzioni del-le aziende agricodel-le (SPA, 2007) del-le aziende agricole in Lombardia sono poco più di 57.000, pari al 3,42% del totale nazionale.

La superficie agricola utilizzata (SAU) si estende per quasi 1 milione di ettari (7,8% della SAU italiana), con una dimensione media aziendale di 17,3 ettari di SAU, ben al di sopra della media nazionale e di quella dell'UE-27. Circa il 39% delle aziende comprende un'attività di allevamento, tanto che l'incidenza delle aziende zootecniche rispetto al quadro nazionale risulta superiore al 10%, valore che sale al 14% se si considerano solo le vacche da latte. L'importanza della zootecnia nell'ambito dell'agricoltura lombarda emerge anche in relazione al numero delle UBA (unità bovine adulte), che rappresentano il 28% di quelle italiane e il 2% di quelle comunitarie, e al

rap-porto UBA/SAU che vede una densità del patrimonio zootecnico 3,5 volte superiore rispetto al relativo parame-tro nazionale.

L'incidenza del lavoro agricolo in Lombardia sul totale dell'Italia è del 3,74%, espressa in numero di lavorato-ri, e del 5,83%, in termini di Unità

STRUTTURE IN AGRICOLTURA

Caratteristiche strutturali dell'agricoltura lombarda, italiana e comunitaria, 2007

Lombardia Italia UE-27 Lombardia/ Lombardia/ Italia (%) UE 27 (%) Aziende agricole (n.) 57.490 1.679.440 13.700.400 3,42 0,42 Allevamenti totali (n.) 22.370 309.170 8.570.670 7,24 0,26 Allevamenti bovini (n.) 15.560 146.990 3.334.210 10,59 0,47

- di cui vacche da latte 8.760 62.790 2.486.670 13,95 0,35 Superficie agraria totale (SAT) (ha) 1.258.470 17.841.540 215.396.450 7,05 0,58 Superficie agricola utilizzata (SAU) (ha) 995.320 12.744.200 172.485.050 7,81 0,58 Unità di bestiame (UBA) 2.772.270 9.900.670 135.282.290 28,00 2,05 Lavoratori nelle aziende agricole (n.) 118.870 3.174.150 26.669.390 3,74 0,45

- di cui familiari 105.570 3.056.540 24.827.070 3,45 0,43 Unità lavorative totali (UL) 75.860 1.302.180 11.693.120 5,83 0,65

- di cui familiari 62.620 1.091.460 9.366.480 5,74 0,67 SAU per azienda (ha) 17,31 7,59 12,59 228,15 137,52

UBA/SAU 2,79 0,78 0,78 358,53 355,13

Lavoratori per azienda (n.) 2,07 1,89 1,95 109,40 106,22 UL per azienda 1,32 0,78 0,85 170,18 154,60 SAU/UL (ha) 13,12 9,79 14,75 134,06 88,95 Unità lavorative familiari (%) 82,5 83,8 80,1 98,48 103,05

(44)

43

Aziende agricole per classe di SAU in Lombardia e Italia, 2007

Classe di SAU Lombardia Italia % Lombardia % Lombardia/Italia

aziende SAU (ha) aziende SAU (ha) aziende SAU aziende SAU

< 5 ha 28.560 53.250 1.230.700 2.020.650 49,7 5,4 2,3 2,6 5-10 ha 10.660 77.290 202.560 1.407.880 18,5 7,8 5,3 5,5 10-20 ha 6.690 95.920 122.750 1.701.080 11,6 9,6 5,5 5,6 20-30 ha 3.310 80.910 42.430 1.029.160 5,8 8,1 7,8 7,9 30-50 ha 3.360 128.820 40.990 1.569.580 5,8 12,9 8,2 8,2 > 50 ha 4.900 559.130 40.010 5.015.850 8,5 56,2 12,2 11,1 Totale 57.490 995.320 1.679.440 12.744.200 100,0 100,0 3,4 7,8

Fonte: ISTAT - Indagine sulla struttura e produzioni delle aziende agricole.

Aziende, superficie agricola utilizzata e totale in Lombardia e Italia, 2007

Lombardia Italia Superfici medie (ha) % Lombardia/Italia

aziende* ha aziende* ha Lombardia Italia aziende* superficie

Seminativi 41.900 694.863 1.111.204 6.969.257 16,6 6,3 3,8 10,0

Coltivazioni legnose agrarie 15.717 35.304 1.178.228 2.323.184 2,2 2,0 1,3 1,5 Prati permanenti e pascoli 22.288 265.156 351.677 3.451.756 11,9 9,8 6,3 7,7 SAU totale 57.342 995.323 1.677.765 12.744.196 17,4 7,6 3,4 7,8 Arboricoltura da legno 2.520 15.692 34.781 121.420 6,2 3,5 7,2 12,9

Boschi 17.313 160.395 371.427 3.692.223 9,3 9,9 4,7 4,3

Superficie non utilizzata 8.690 36.893 337.107 592.153 4,2 1,8 2,6 6,2 Altra superficie 41.278 50.168 1.105.850 691.552 1,2 0,6 3,7 7,3 SAT totale 57.474 1.258.471 1.678.756 17.841.544 21,9 10,6 3,4 7,1

* Ogni azienda può essere interessata da più indirizzi colturali. Fonte: ISTAT - Indagine sulla struttura e produzioni delle aziende agricole.

(45)

Superfici e produzioni delle principali coltivazioni in Lombardia e Italia, 2009

Lombardia Italia Lombardia/Italia

Coltivazioni Superficie Resa Produzione Superficie Resa Produzione % %

totale (ha) (t/ha) raccolta (000 t) totale (ha) (t/ha) raccolta (000 t) superficie produzione

Cereali 457.687 8,2 3.768 3.480.601 5,1 17.662 13,1 21,3 - frumento tenero 65.715 5,6 367 568.273 5,2 2.929 11,6 12,5 - orzo 24.960 4,5 112 306.782 3,4 1.049 8,1 10,7 - riso 101.676 6,7 683 238.458 6,6 1.571 42,6 43,4 - mais da granella 238.304 10,6 2.528 916.158 8,6 7.884 26,0 32,1 Semi oleosi 28.932 3,7 108 283.657 2,6 727 10,2 14,8 - colza 4.591 2,9 13 24.545 2,1 52 18,7 25,3 - soia 22.857 3,9 89 134.704 3,5 470 17,0 18,9 Legumi secchi 2.206 3,6 8 72.797 1,8 134 3,0 5,9 Piante da tubero 1.327 30,4 40 71.033 26,1 1.851 1,9 2,2

Ortaggi in piena aria 13.976 51,3 717 425.179 29,3 12.442 3,3 5,8

- pomodoro da industria 7.870 69,1 544 96.771 61,2 5.920 8,1 9,2

- popone o melone 1.991 28,7 57 20.095 25,1 504 9,9 11,3

Ortaggi in serra 2.331 40,6 95 29.275 48,2 1.412 8,0 6,7

Foraggere temp. - erbai 166.134 45,6 7.572 921.927 26,2 24.175 18,0 31,3

- mais ceroso 119.916 51,5 6.177 286.231 49,4 14.132 41,9 43,7

Foraggere temp. - prati avv. 81.873 60,1 4.923 1.093.542 26,1 28.534 7,5 17,3

- erba medica 59.716 65,6 3.920 728.911 30,2 22.014 8,2 17,8

Foraggere permanenti 250.203 17,7 4.430 4.422.573 5,1 22.492 5,7 19,7 - prati permanenti 134.934 30,4 4.099 802.323 17,4 13.960 16,8 29,4

- pascoli 115.569 2,9 331 3.620.250 2,4 8.532 3,2 3,9

Frutta fresca e secca 4.178 22,1 92 423.673 14,5 6.138 1,0 1,5

- melo 1.916 26,3 50 58.469 40,1 2.345 3,3 2,1

- pero 890 21,4 19 36.925 23,0 847 2,4 2,2

Uva da vino 21.684 8,3 180 702.390 8,9 6.237 3,1 2,9

Olivo 2.352 1,6 4 1.156.289 2,8 3.287 0,2 0,1

(46)

45

lavorative (UL), rappresentando una

maggiore rilevanza del lavoro a tempo indeterminato nei confronti delle altre regioni italiane. Anche il numero di UL per azienda risulta superiore a quello medio nazionale (1,3 UL contro

lo 0,8). L'82,5% delle UL appartiene al nucleo familiare del conduttore. Il quadro della superficie aziendale appare assai meno frammentato rispetto al contesto nazionale, infatti le aziende con meno di 5 ettari di SAU

sono solo la metà totale e coltivano il 5,4% della superficie agricola regiona-le. L'8,5% delle aziende con più di 50 ettari, invece, copre oltre il 56% della SAU regionale. 1,2% 12,7% 55,2 2,9% 4,0% 2,8% 21,1%

LOMBARDIA

0,7% 20,7% 39,1% 3,3% 3,9% 13,0% 19,3%

ITALIA

Seminativi Coltivazioni legnose agrarie Prati permanenti e pascoli Arboricoltura da legno Boschi Superficie non utilizzata Altra superficie

Ripartizione % della SAT in Lombardia e Italia, 2007

(47)

Investimenti colturali e consistenze bestiame

Il 55,2% della superficie agricola lom-barda è occupata da seminativi; la dimensione media delle aziende regio-nali con seminativi è quasi tre volte superiore rispetto al dato italiano.

L'incidenza regionale della SAU sulla SAT è del 79,1% rispetto al 71,4% a livello nazionale.

Le aziende zootecniche in Lombardia sono 22.370, di cui quasi il 70% prati-ca l'allevamento dei bovini (il 39% l'al-levamento bovino da latte), con una

dimensione media, espressa in nume-ro di capi, più che doppia rispetto a quella nazionale. La regione contribui-sce alla formazione del 10,7% degli allevamenti bovini italiani e del 14,4% di quelli bovini da latte. Notevole risul-ta, inoltre, il ruolo dell'allevamento

Caratteristiche strutturali degli allevamenti lombardi e italiani, 2007

Consistenze medie

Lombardia Italia per azienda (n. capi) % Lombardia/Italia

aziende capi aziende capi Lombardia Italia aziende capi

Bovini 15.480 1.590.219 145.282 6.080.762 103 42 10,7 26,2 - vacche da latte 8.728 550.432 60.627 1.702.657 63 28 14,4 32,3 Bufalini 102 6.847 2.685 283.593 67 106 3,8 2,4 Ovini 2.571 96.509 75.383 6.790.053 38 90 3,4 1,4 Caprini 3.175 63.225 33.420 936.843 20 28 9,5 6,7 Equini 3.647 15.745 34.146 156.610 4 5 10,7 10,1 Suini 4.341 4.354.064 100.952 9.040.247 1.003 90 4,3 48,2 Allevamenti avicoli 3.177 37.412.509 75.280 157.227.881 11.776 2.089 4,2 23,8 - polli da carne 1.466 22.445.267 52.515 93.255.182 15.311 1.776 2,8 24,1 - galline da uova 2.533 10.212.132 69.153 37.031.173 4.032 535 3,7 27,6 Conigli 1.191 306.536 30.209 9.155.889 257 303 3,9 3,3 Struzzi 66 527 871 12.071 8 14 7,6 4,4

(48)

47

suinicolo, con 4.341 allevamenti (pari

al 19,4% delle aziende con allevamen-to in Lombardia), una dimensione media aziendale di oltre 10 rispetto a quella italiana, e circa la metà dei capi nazionali allevati. Una dinamica simile si riscontra anche per l'avicoltura, con una dimensione media delle aziende regionali di 5,6 volte quella italiana. Secondo i dati congiunturali ISTAT

sulle coltivazioni relativi al 2009, la superficie regionale investita a cereali è di circa 457.000 ettari (-5,9% rispet-to al 2008) per una produzione com-plessiva di 3,77 milioni di tonnellate (-10,5%), pari al 13,1% della superficie e al 21,3% della produzione a livello nazionale. I semi oleosi, rispetto al 2008, raddoppiano, invece, le superfici investite e vedono incrementare la

produzione del 70%. Particolarmente interessante risulta la ripresa della col-za. Fra gli ortaggi si segnala il ruolo del pomodoro da industria (pari al 9,2% della produzione nazionale) per il qua-le qua-le superfici coltivate si sono incre-mentate di ben il 20% nel 2009. Nell'ambito delle coltivazioni foraggere temporanee si evidenzia il ruolo del mais ceroso (43,7% della produzione

Consistenze e produzioni degli allevamenti in Lombardia, 2009

Lombardia Italia Lombardia/Italia

Allevamenti Numero Produzione Numero Produzione % %

di capi 2009 (t) di capi 2009 (t) capi produz.

Bovini - Carni bovine 1.661.591 371.100 6.102.817 1.435.200 27,2 25,9 Suini - Carni suine 4.076.174 825.800 9.157.080 2.064.700 44,5 40,0 Ovicaprini - Carni ovicaprine 145.009 1.100 8.973.601 71.300 1,6 1,5

Pollame n.d. 294.000 n.d. 1.558.900 n.d. 18,9

Vacche e bufale - Latte di vacca e bufala (000 hl) 588.510 42.461 1.878.421 114.471 31,3 37,1 Pecore e capre - Latte di pecora e capra (000 hl) 119.978 30 7.905.011 5.782 1,5 0,5

Uova (milioni di pezzi) n.d. 2.349 n.d. 13.279 n.d. 17,7

Miele n.d. 1.200 n.d. 10.800 n.d. 11,1

(49)

nazionale) e dell'erba medica. Per entrambi si rileva, rispetto al 2008, un incremento delle superfici (rispettiva-mente +6% e +2,5%) e un calo delle produzioni (-3,7% e -3,3%).

Fra le coltivazioni permanenti, le su-perfici in produzione di vite si sono

ri-dotte dell'1,6% a fronte di un incre-mento produttivo dello 0,7%.

Sul lato degli allevamenti, con rife-rimento alle consistenze ISTAT a dicembre 2009, risultano presenti in Lombardia circa 1.660.000 capi bo-vini (-0,9%), 4.076.000 capi suini

(-0,9%) e 145.000 ovicaprini (-2,2%). Al contrario, le consistenze di vacche da latte segnano un incremento an-nuo dell'1,9% dei capi allevati, con un aumento della produzione di latte del 5,2%.

(50)

Produzione e reddito

Le rilevazioni contabili RICA1,

relati-vamente al 2007, mostrano come l'o-rientamento zootecnico sia quello

pre-valente in Lombardia, soprattutto in pianura, nelle aziende sopra i 50 ettari di SAU. La SAU media aziendale risul-ta superiore al dato nazionale. Invece,

nelle aziende di grandi dimensioni economiche, in prevalenza zootecni-che, le superfici utilizzate risultano inferiori alla media nazionale.

49

I RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE

Risultati aziendali per classe di dimensione economica in Italia e Lombardia, 2007

Classe di UDE % az. % RLS Peso SAU UL/az. UBA/az. PLV/ha PLV/UL RN/ CV% CF% RN%

medio* (ha) (€) (€) ULFAM (€)

ITALIA da 4 a 16 ude 60,43 19,98 87,54 6,09 0,88 1,28 2.941 20.348 8.368 33,52 30,05 36,44 da 16 a 40 UDE 25,70 23,64 43,22 14,75 1,53 6,21 3058 29497 13813 37,00 25,44 37,56 da 40 a 100 UDE 9,86 22,09 21,56 31,36 2,38 20,70 3781 49892 30445 39,47 20,52 40,02 da 100 a 250 UDE 2,97 16,66 15,28 58,17 4,40 74,30 5152 68163 53920 45,30 19,50 35,20 piu di 250 UDE 1,03 17,63 11,85 115,63 8,16 394,54 7587 107564 147797 47,16 16,82 36,02 Totale 100 100 49,41 13,49 1,37 10,70 3862 37898 19184 40,09 22,71 37,20 LOMBARDIA da 4 a 16 ude 42,19 5,86 90,40 7,38 0,78 2,91 2536 24018 7383 29,91 41,56 28,53 da 16 a 40 UDE 25,82 10,70 51,56 15,37 1,17 8,80 3063 40319 15226 36,09 29,71 34,20 da 40 a 100 UDE 17,68 18,79 37,88 38,27 1,70 44,35 3702 83473 41203 38,09 20,87 41,04 da 100 a 250 UDE 9,40 24,89 29,64 56,97 3,13 147,36 5740 104492 65037 42,60 19,24 38,16 piu di 250 UDE 4,90 39,77 17,47 76,03 6,58 715,91 12317 142307 165674 44,47 13,96 41,57 Totale 100,00 100,00 49,21 22,93 1,55 60,29 5309 78693 43079 40,98 19,96 39,06

* Esprime il numero medio di aziende dell’universo rappresentate da una azienda del campione rilevato. Fonte: Dati RICA INEA estesi all'universo.

(51)

Per quanto riguarda le UL si nota che in collina e pianura, nelle tipologie zootecniche, a parità di classe di SAU, le aziende lombarde assorbono media-mente più manodopera rispetto alla media nazionale.

Se si guarda all'indicatore economico PLV/ha, è evidente come la Lombardia si discosti dalla media Italia solo nelle aziende sopra le 100 UDE, soprattutto in collina e pianura, e nelle aziende con allevamenti specializzati o misti con granivori.

Il rapporto PLV/UL, invece, indica una migliore performance dell'agricoltura lombarda direttamente proporzionale all'aumentare della dimensione econo-mica, dell'altimetria e della dimensio-ne della SAU. Gli orientamenti produt-tivi più efficienti sono quelli zootecni-ci. Le aziende specializzate a seminati-vi (cereali, riso) a causa dei costi fissi (CF) elevati, stanno operando un cam-biamento a favore della cerealicoltura

% n. % RLS RLS a PL/ha PL/ULA RN/ha RN/ULF % sussidi

azienda UE azienda /PL Austria 1,64 1,68 32,29 65.792 41.118 868 19.669 31,23 Belgio 0,74 2,37 101,74 187.465 97.814 1.295 35.966 11,04 Danimarca 0,78 2,59 105,15 253.047 166.787 169 15.172 11,78 Francia 7,96 19,40 77,23 133.961 69.295 431 23.177 20,64 Germania 4,28 12,34 91,42 191.102 84.104 458 26.562 17,30 Grecia 11,90 4,00 10,64 18.600 15.385 1.778 11.576 29,18 Irlanda 2,45 1,69 21,83 38.315 33.803 440 17.889 48,95 Italia 16,61 16,61 31,69 54.217 39.857 1.537 23.782 10,76 Lombardia 0,80 2,34 92,81 164.358 93.866 3.051 60.679 11,01 Paesi Bassi 1,36 6,31 147,03 345.938 131.712 1.420 31.770 4,55 Polonia 17,10 5,33 9,87 23.906 13.635 465 5.195 13,52 Regno Unito 2,05 6,78 104,97 211.756 89.727 277 33.462 22,42 Spagna 16,65 12,94 24,62 38.516 28.740 723 19.165 15,21 Ungheria 1,84 1,24 21,40 58.571 30.931 171 12.363 19,99 RICA UE 100 100 31,68 61.078 36.876 577 15.051 17,58

* Le aziende del campione sono lo 0,88% dell'universo CE, quelle italiane 2,0% dell'universo CE Italia, Lombardia 1,7% dell'universo CE regionale. Fonte: FADN.

Risultati aziendali medi in euro rappresentati dei principali paesi UE della RICA UE (triennio media 2005 - 2007), ordinati in base al peso del RLS paese*

specializzata combinata, dove stanno emergendo le colture sarchiate, ener-getiche e oleo-proteaginose.

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* Le aziende del campione sono lo 0,88% dell'universo CE, quelle italiane 2,0% dell'universo CE Italia, Lombardia 1,7% dell'universo CE regionale. Fonte: FADN.

Consumi intermedi Ammortamenti Fattori esterni RN FAM/PL

Austria Belgio Danimarca Francia Germania Grecia Irlanda ITALIA LOMBARDIA Paesi Bassi Polonia Regno Unito Spagna Ungheria -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80

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Orientamenti produttivi2e tipologia

di attività

In termini di dimensioni medie la Lombardia si allinea alle agricolture importanti di Francia, Germania, Gran Bretagna, Danimarca e Belgio. In termini di PL/ULA il confronto con i paesi europei è addirittura superiore, solo Olanda e Danimarca raggiungono

risultati migliori. Caratteristica dell'a-gricoltura regionale è, in tutte le sue tipologie, l'elevato rapporto RN/ha e RN/ULFAM, dovuto anche al ridotto impiego di manodopera salariata e all'elevata meccanizzazione delle aziende.

Guardando agli orientamenti produtti-vi, si osserva che per la cerealicoltura

specializzata, la Lombardia mostra una PL/ha elevata, in aziende di dimensione doppia rispetto a quelle medie italiane. In Lombardia è diffusa la risicoltura, presente soprattutto nel-le province di Pavia, Milano e Lodi. Per la foraggicoltura e altri la Lombar-dia raggiunge buoni livelli di RN/ULF, e una performance della PL/ha tre volte

Ceralicoltura specializzata, risultati aziendali medi in euro rappresentati dei principali paesi UE della RICA UE (triennio media 2005 - 2007)*

Paesi % n. RLS a PL/ha PL/ULA RN/ha RN/ULF sussidi/PL % ha ha % ha % ha terreni

aziende azienda % cereali energet. foraggi riposo

Francia 14,39 72,50 932 72.014 299 26.140 39,0 59,70 6,25 7,50 8,30 Grecia 10,41 8,88 831 19.547 431 10.853 57,2 83,67 0,00 1,49 9,54 Italia 17,16 19,44 1.383 35.389 682 19.469 31,6 75,72 0,33 5,66 6,89 Polonia 8,56 11,86 660 21.012 226 8.772 26,4 74,32 0,11 3,28 1,09 Spagna 18,67 20,38 426 31.001 276 21.610 42,6 64,81 0,04 2,77 20,76 RICA UE 100 32,66 795 44.951 260 19.630 36,1 63,80 2,68 7,03 9,34 Lombardia 2,30 34,81 1.749 44.478 931 25.973 35,0 81,14 0,00 5,62 7,66

* Nella UE i paesi rappresentano oltre il 65% del numero totale CE, in Lombardia aziende che rappresentano il 31% delle aziende totali e il 12% del RLS regionale. Fonte: FADN.

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Viticoltura specializzata, risultati aziendali medi in euro rappresentati dei principali paesi UE della RICA UE (triennio media 2005 - 2007)*

Paesi % n. aziende RLS a azienda PL/ha PL/ULA RN/ha RN/ULF Sussidi/PL % ha vite % uva-vino/PL

Francia 20,61 102,97 7.896 64.534 2.082 32.774 2,2 70,56 93,82 Grecia 5,67 10,73 4.659 14.667 3.449 13.123 24,7 69,38 83,87 Italia 33,91 23,51 6.295 37.056 2.901 23.530 2,3 69,72 90,77 Portogallo 6,27 9,44 1.864 9.863 601 4.795 10,5 59,39 86,75 Spagna 23,17 18,67 1.712 21.753 847 13.622 3,2 68,23 73,43 RICA UE 100 38,57 5.161 38.869 1.813 21.188 3,4 67,57 89,38 Lombardia 1,20 39,74 5.614 41.269 3.869 34.890 4,7 60,4 82,5

* Nella UE i paesi rappresentano oltre il 90% del numero totale CE, in Lombardia aziende che rappresentano il 3% delle aziende totali e il 3,6% del RLS regionale. Fonte: FADN.

Bovini da latte specializzati, risultati aziendali medi in euro rappresentati dei principali paesi UE della RICA UE (triennio media 2005 - 2007)*

Paesi % n. RLS a PL/ha PL/ULA RN/UBA RN/ULF Sussidi UBA/ha Vacche % latticini % carne

aziende azienda /PL /az. /PL /PL

Austria 6,17 25,53 1.859 34.220 1.018 17.446 33,2 0,91 16,28 53,18 15,50 Francia 12,49 63,09 1.662 69.489 376 19.132 21,1 1,15 44,01 69,56 18,88 Germania 14,90 69,57 2.571 83.833 523 29.729 18,7 1,45 46,28 69,10 14,08 Italia 5,76 68,23 5.623 80.655 996 40.548 10,0 2,42 48,18 71,36 8,77 Polonia 14,55 11,67 1.330 14.416 604 6.949 14,8 1,03 14,36 68,29 11,51 Romania 10,09 2,40 1.863 5.222 654 2.841 15,9 1,44 5,00 65,59 5,56 RICA UE 100 48,67 2.400 55.640 530 20.268 17,8 1,42 36,41 71,44 12,53 Lombardia 1,34 125,71 6.926 122.047 1.182 74.695 12,8 2,88 77,77 71,41 9,39

*Nella UE i paesi rappresentano oltre il 60% del numero totale CE, in Lombardia aziende che rappresentano il 16% delle aziende totali e il 22% del RLS regionale. Fonte: FADN.

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