• Non ci sono risultati.

Fratte-esponenziali-radice

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Fratte-esponenziali-radice"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Esercizi svolti 1) Esercizio Datala funzione f(x)= x 1 x 2 x 6 ,

a) determinare ildominio,ilsegno, ilimitiagliestremi eglieventuali asintotidi

f;

b) determinare gliintervallidi monotonia egli eventuali estremi dif;

c) tracciare un gra co qualitativo dif.

Soluzione

a)Per determinareil dominio di f, imponiamo che ildenominatore siadiverso da

zero, quindi domf =IRnf 2;3g.

Per studiareil segno dif risolviamoladisequazione

x 1 x 2 x 6 >0 ottenendo: f(x)>0 per xin ( 2;1) e (3;+1). Risulta lim x! 2  f(x)=1; lim x! 3  f(x)=1; lim x!1 f(x)=0:

Quindi, x = 2 e x = 3 sono asintoti verticali completi e y = 0 e un asintoto

orizzontale completo. b)Si ha f 0 (x)= x 2 2x+7 (x 2 x 6) 2 :

La derivata prima e sempre negativa. Dunque la funzione f e decrescente negli

intervalli( 1; 2);( 2;3);(3;+1)enon visono puntidimassimoodiminimo.

(2)

Figura1: Gra codella funzione f(x)= x 2 x 6 2) Esercizio Sia f(x)=e x e 3x :

a) Disegnare un gra co di f mettendone in evidenza gli zeri, i punti critici, gli

intervalli dimonotonia econvessita.

b) Veri care inparticolareche f haun unicopuntodi esso edeterminareil piu

grande intervallocontenente questo puntosul qualef risulta invertibile.

c) Si calcolila derivata primadi tale funzione inversa nel punto di esso.

Soluzione a)Scriviamo f(x)=e x (1 e 2x ) e osserviamo che e x

> 0 per ogni x, quindi f(x) = 0 se 1 e 2x = 0, ossia per x=0. Inoltre f 0 (x)= e x +3e 3x = e x (1 3e 2x ); dunquef 0 (x)=0 se1 3e 2x =0, ossiaperx= ln3 2 ; f 0 (x)>0sex< ln3 2 e quindi f e crescentein ( 1; ln3 2 ) e decrescente in( ln3 2 ;+1). Siha f 00 (x)=e x 9e 3x =e x (1 9e 2x ); dunquef 00 (x)=0se1 9e 2x =0,ossiaperx=ln3;f 00 (x)>0sex>ln3,quindi

(3)

Figura2: Gra codella funzione f(x)=e e

Il gra coqualitativo della funzionef emostrato inFigura2.

b) Per quanto visto al punto precedente, x = ln3 e l'unico punto di esso della

funzione. Inoltref risultainvertibilenegliintervalli( 1; ln3 2 )e( ln3 2 ;+1)equindi

il piu grande intervallo che contiene il punto di esso e in cui f e invertibile e

( ln3 2 ;+1). c)Poiche f(ln3)= 8 27 ,risulta (f 1 ) 0 ( 8 27 )= 1 f 0 (ln3) = 27 6 :

(4)

Siadata lafunzione reale di variabilereale f(x)=2 x

5 x

.

a) Determinarne gli eventuali zeri.

b) Determinarne gliintervallidimonotonia eglieventuali punti dimassimoodi

minimo.

c) Veri care che f e un in nito per x ! +1 e determinarne l'ordine rispetto

alla funzioneg(x)=e x

assunta come in nitocampione.

d) Tracciare un gra co qualitativodi f.

Soluzione a)Possiamoscrivere f(x)=2 x  1 (5=2) x  ,cosf(x)=0per1 (5=2) x =0,ossia per x=0. b)Si haf 0 (x)=2 x ln2 5 x ln5 e f 0 (x)=0per (5=2) x =ln2=ln5 ossia x 0 = ln ln2 ln5 ln 5 2 <0

eun punto critico dif. Perstudiare ilsegno di f 0 , scriviamo f 0 (x)=2 x ln2  1 (5=2) x ln5 ln2  e notiamo che 2 x ln2 > 0, ln5=ln2 e positivo. Allora f 0 (x) < 0 per x > x 0 e f 0 (x) > 0 per x < x 0 . Il punto x 0

e un punto di massimo assoluto e la funzione

risultacrescente sull'intervallo( 1;x

0

) e decrescente sull'intervallo(x

0 ;+1). c)Poiche lim x!+1 f(x)= lim x!+1 2 x  1 (5=2) x  = 1;

lafunzioneeunin nitoperx!+1. Perdeterminarnel'ordinerispettoall'in nito

campione g(x)=e x , calcoliamo lim x!+1 f(x) e x = lim x!+1  e xln2 e xln5  e x = lim x!+1 e x(ln5 )  e x(ln2 ln5) 1  = lim x!+1 e x(ln5 ) poiche ln2 ln5 < 0 e lim x!+1  e x(ln2 ln5) 1 

= 1 . AÆnche tale limite sia

nitoe diverso dazero, laquantita ln5 deve essere nulla. Allora =ln5 e

(5)

Figura3: Gra co della funzionef(x)=2 5

4) Esercizio

Siconsideri lafunzione

f(x)=lnx arctan(x 1):

a) Determinare il dominio di f, i limitiagli estremi del dominio e gli eventuali

asintoti.

b) Determinare gliintervallidimonotonia e glieventuali estremi dif.

c) Determinare ilnumero di soluzionidell'equazionef(x)=0.

d) Tracciare un gra co qualitativodi f.

Soluzione

a)Il dominio dif e l'intervallo(0;+1). Risulta

lim x!0 + f(x)= 1; lim x!+1 f(x)=+1: Inoltre lim x!+1 f(x) x =0;

equindi lafunzione hasoltanto un asintotoverticale(destro) diequazionex=0e

non haasintotiorizzontali od obliqui.

b)Si ha f 0 (x)= (x 1)(x 2) 2

(6)

e quindi f (x) = 0 per x = 1 e x = 2; f (x) > 0 per x in (0;1) e in (2;+1).

La funzione e crescente negli intervalli (0;1) e (2;+1), decrescente nell'intervallo

(1;2). Il puntox=1eun punto dimassimorelativoconf(1)=0eil punto x=2

eun punto di minimorelativocon f(2)=ln2 =4<0.

c) Le soluzioni dell'equazione f(x) =0 sono due: x =1 e un punto x

0

> 2, come

risultadall'applicazionedelteoremadiesistenza deglizeri nell'intervallo[2;K] con

K numero reale suÆcientemente grande e tale che f(K) > 0 (si ricordi che la

funzioneein nita perx!+1 equindi tale punto esiste certamente).

d)Il gra co qualitativodella funzione f e mostratoin Figura4.

(7)

Siconsideri lafunzione f(x)= 3 q (x 1)(x 2) 2 : Sichiede di

a) determinarne ildominio, ilimitiagliestremi deldominio egli eventuali

asin-toti;

b) determinarne gliintervallidimonotonia, ipunti dinon derivabiltae gli

even-tuali estremi;

c) determinare il piu grande intervallo di invertibilita di f contenente il punto

x=1;

d) tracciare un gra co qualitativo della funzionef(x)e della funzione f(jxj).

Soluzione

a)Il dominio dif e tutto l'asse reale. Risulta

lim x!1 f(x)=1; lim x!1 f(x) x =1; lim x!1 f(x) x= = lim x!1 ( 3 q (x 1)(x 2) 2 x)( 3 q (x 1) 2 (x 2) 4 +x 3 q (x 1)(x 2) 2 +x 2 ) ( 3 q (x 1) 2 (x 2) 4 +x 3 q (x 1)(x 2) 2 +x 2 ) = = lim x!1 5x 2 3x 2 = 5 3 : equindi laretta y=x 5 3

eun asintoto obliquo completo.

b)Si ha f 0 (x)= 1 3 (3x 4)(x 2) 3 q (x 1) 2 (x 2) 4 ; quindi f 0 (x) = 0 per x = 4 3 e f 0 (x) > 0 per x in ( 1; 4 3 ) e (2;+1). Allora f

e crescente negli intervalli ( 1; 4 3 ) e (2;+1) e decrescente in ( 4 3 ;2); x = 4 3 e un

punto di massimo relativo con f( 4 3 ) = 3 p 2 3

e x = 2 e un punto di minimo relativo

conf(2)=0. Inoltre x=1ex=2 sonopuntidinon derivabilitadellafunzionein

quanto lim x!1  f 0 (x)=+1; lim x!2  f 0 (x)=1;

piuprecisamente x=1e un puntoa tangente verticale e x=2euna cuspide.

c) Il piu grande intervallo contenente x = 1 su cui la funzione e invertibile e

l'in-tervallo ( 1; 4

3 ].

(8)

x

y

2

4/3

1

Figura 5: Gra co della funzionef(x)= 3 q

(x 1)(x 2) 2

Figura 6: Gra co della funzionef(jxj)= 3 q

(jxj 1)(jxj 2) 2

(9)

Siconsideri lafunzione f(x)= x 2 1 3x xjxj : Sichiede di

a) determinarne ildominio, ilimitiagliestremi deldominio egli eventuali

asin-toti;

b) determinarne gliintervallidimonotonia, ipunti dinon derivabiltae gli

even-tuali estremi;

c) determinare ilnumerodi soluzionidell'equazione f(x)= 1;

d) determinare l'immaginedella funzione;

e) tracciare un gra co qualitativo dif.

Soluzione

a)Per determinare ildominio,osserviamo che

f(x)= 8 < : x 2 1 3x x 2 x0 x 2 1 3x+x 2 x<0, inoltrex 2 +3x 1=0se x= 3 p 13 2

e perx0 soltanto laradice x

0 = 3+ p 13 2  e daconsiderare,mentrex 2

3x+1=0nonhasoluzioninegative. Quindiildominio

dif eIRnfx 0 g. Risulta lim x!1 f(x)=1; lim x!x  0 f(x)=1;

dunquelarettay= 1eunasintotoorizzontaledestro,larettay=1eun asintoto

orizzontale sinistro ela retta x=x

0 

e un asintoto verticalecompleto.

b)Si ha f 0 (x)= 8 < : x(2 3x) (1 3x x 2 ) 2 x>0; x6=x 0 x(2 3x) (1 3x+x 2 ) 2 x<0. Allora f 0 (x) = 0 se x = 2 3 ; f 0 (x) > 0 per x 2 (0;x 0 )[ (x 0 ; 2 3 ). Dunque, gli

intervallidimonotoniadif sono: ( 1;0); ( 2

3

;+1)dovelafunzioneedecrescente,

(0;x 0 ); (x 0 ; 2 3

) dove la funzione e crescente. La funzione ha un punto di minimo

relativo in x = 0 con f(0) = 0 e un punto di massimo relativo in x = 2 3 con f( 2 3 )= 4 13 .

Inoltre, f e continua nell'origine, lim

x!0 

f 0

(x) = 0, e quindi la derivata prima

nell'origineesiste evale 0;la funzione risultaderivabile intutto il suo dominio.

c)L'equazione f(x)= 1 hauna solasoluzione perx= 1

3

,come si puo facilmente

veri care imponendol'equazione x

2

1 3x x 2

= 1.

d)Dal gra co, risultaim f =( 1; 4

13

(10)

Figura7: Gra co della funzione f(x)= x 1 3x xjxj 7) Esercizio Siconsideri lafunzione f(x)= x 2 lnjxj 1 : Sichiede di

a) determinarne ildominio, ilimitiagliestremi deldominio egli eventuali

asin-toti;

b) determinarne gliintervallidi monotonia egli eventuali estremi;

c) determinare l'immaginedella funzione;

d) tracciare un gra co qualitativo dif;

e) posto f(0)=0, discutere la continuitae la derivabilitadif inx=0.

Soluzione

a) Osserviamo che la funzione e pari, quindi la studieremo soltantoper x >0. Si

hadom f =IRnf0;ege lim x!1 f(x)=+1; lim x!e  f(x)=1; lim x! e  f(x)=1:

Lerettex=eex= esonoasintotiverticalicompleti;nonvisonoasintotiobliqui.

b)Si ha f 0 (x)= x(2lnx 3) 2 ; x>0;

(11)

quindi f(x) = 0 per x = e ; f(x) > 0 per x negli intervalli ( e ; e),

( e;0), (e 3=2

;+1) dove la funzione risulta crescente. Inoltre f e decrescente in

( 1; e 3=2 ), (0;e), (e;e 3=2 ). I puntix= e 3=2 ex=e 3=2

sono punti di minimorelativocon ordinata 2e 3

.

c)Dal gra co sivede che imf =( 1;0)[[2e 3

;+1).

d)Il gra co qualitativodella funzione f e mostratoin Figura8.

Figura 8: Gra co della funzione f(x)= x

2

lnjxj 1

e)Posto f(0)=0, lafunzione risulta continuae derivabile in x=0, inquanto

lim x!0  f(x)=0; lim x!0  f 0 (x)=0:

(12)

Siconsideri lafunzione

f(x)=(x 1) 3

(2 x):

Sichiede di

a) studiarne il comportamentoe disegnarne un gra coqualitativo;

b) considerare le funzioni g 1 (x)= 3 q f(x); g 2 (x)= 3 q jf(x)j

e determinare, per ciascuna di esse, i punti di estremo e i punti di non

derivabilita.

Soluzione

a) Non e diÆcile veri care che domf = IR , lim

x!1 f(x) = 1; la funzione e crescente in ( 1; 7 4 ) e decrescente in ( 7 4 ;+1), il punto x = 7 4  e un punto di

massimo assoluto con f( 7 4 ) = 27 256 ; f e convessa in (1; 3 2 ), concava in ( 1;1) e in ( 3 2 ;+1), ipunti x=1 e x= 3 2

sono puntidi esso.

Il gra coqualitativo della funzionef emostrato inFigura9.

Figura9: Gra codella funzione f(x)=(x 1) 3 (2 x) b)Possiamoscrivere g (x)=(x 1) 3 p 2 x; g (x)=jg (x)j:

(13)

La funzione g

1

ha un punto di massimo in x=

4

e un punto di non derivabiltain

x=2 (tangenteverticale).

La funzione g

2

ha un punto di massimo relativo in x = 7

4

e due punti di minimo

assolutoin x=1 e x=2. In talipunti di minimorisulta non derivabile.

I gra ci delle funzionig

1 eg

2

sono mostratinelle Figure10 e11.

Figura10: Gra co della funzione g

1 (x)

Figura11: Gra co della funzione g

2 (x)

Figura

Figura 1: Graco della funzione f(x) = x 2 x 6 2) Esercizio Sia f (x) = e x e 3x :
Figura 2: Graco della funzione f(x) = e e
Figura 3: Graco della funzione f (x) = 2 5
Figura 4: Graco della funzione f(x) = ln x arctan(x 1)
+6

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

[r]

Date le seguenti espressioni, portare fuori segno di radice i fattori il cui esponente è maggiore o uguale all'indice della radice.. Osserviamo che il grafico della funzione f 1

[r]

di crocera ricostruita con [letti composti da] sacconi i tavolati ed i cavalletti e con lettiga in uso nel 1600”, probabilmente realizzata in una prospettiva didattica e

Un'equazione si dice esponenziale quando l'incognita compare soltanto nell'esponente di una o più

La radice quadrata di una potenza ad esponente dispari è uguale alla radice del prodotto di due potenze aventi la stessa base, di cui una con esponente 1 e l'altra con

Questo valore deve essere escluso dalle potenziali soluzioni dell’equazione, poiché renderebbe priva si senso l’espressione3. 5 5