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LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE IN DIFESA DELLA PACE: il contributo delle organizzazioni internazionali

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INTRODUZIONE

Un omaggio a Franklin D. Roosevelt e ad Eleanor Roosevelt , ideatori dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e della

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

La realizzazione di un' organizzazione internazionale a carattere universale intenta ad attenuare il ricorso all'uso della forza nelle relazioni internazionali , togliendo agli Stati il diritto illimitato di farsi la guerra e riconoscendo a loro uguale sovranità ed uguaglianza , si concretizza nella Società delle Nazioni . Di breve durata , fondata con la firma del Trattato di Versailles del 28 giugno 1919 , l’organizzazione , non predisponendo una soddisfacente soluzione delle controversie ( vedasi lo scoppio della seconda guerra mondiale e le dichiarazioni di guerra succedutesi ) , viene estinta il 19 aprile 1946 . L'universalità , la rigida struttura decisionale , la costituzione di organi creati ad hoc e il quadro d'azione per la prevenzione dei conflitti sono le fondamenta perché una nuova organizzazione venga istituita attraverso la firma della Carta delle Nazioni Unite il 26 giugno 1945 sotto il nome dell'Organizzazione delle Nazioni Unite .

In questa prospettiva , le nazioni , unite nel comune intento , quale la volontà degli Stati a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l'uno con l'altro in rapporti di buon vicinato , di unire le forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale , di assicurare , mediante l'accettazione di principi e l'istituzione di sistemi , che la forza non sarà mai usata , salvo che nell'interesse comune , di impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli , ratificando la Carta ed aderendo all'Organizzazione , decidono solennemente di salvare le future generazioni dal flagello della guerra , a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo , a creare le condizioni per perseguire la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre

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fonti del diritto internazionale , a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà . 1

L'uomo ideatore della proposta di una nuova organizzazione della sicurezza globale è stato l'allora presidente degli Stati Uniti d'America Franklin D. Roosevelt affiancato dalla sua terza amministrazione 2 . Quattro anni prima , con precisione nel 1941 , Roosevelt afferma le seguenti parole : “ Nei giorni futuri, che cerchiamo di rendere sicuri , non vediamo l'ora di un mondo fondato su quattro libertà umane essenziali . La prima è la libertà di parola e di espressione , in ogni parte del mondo . La seconda è la libertà di ogni persona di adorare Dio a modo suo , in ogni parte del mondo . La terza è la libertà dal bisogno, che, tradotta in termini mondiali, significa intese economiche che garantiranno ad ogni nazione una vita in tempo di pace in buona salute per i suoi abitanti in tutto il mondo . La quarta è la libertà dalla paura , che , tradotta in termini mondiali, significa un mondo dove ci sia la riduzione di armamenti a tal punto e in modo così accurato che nessuna nazione sarà in grado di commettere un atto di aggressione fisica nei confronti di qualsiasi prossimo ovunque nel mondo . Questa non è la visione di un millennio lontano (...) Una buona società è in grado di affrontare schemi di dominazione del mondo e le rivoluzioni stranieri allo stesso modo senza paura (…) L'ordine mondiale che cerchiamo è la cooperazione dei paesi liberi, che lavorano insieme in una società accogliente , civile (…) Libertà significa la supremazia dei diritti umani in tutto il mondo . Il nostro sostegno va a coloro che lottano per ottenere quei diritti e tenerli . La nostra forza è la nostra unità di intenti “ e porta avanti l'idea della necessità che tutti gli Stati del pianeta debbano essere elevati ad un

new moral order che garantisca i diritti umani in tutte le nazioni e che

garantisca alle nazioni stesse il mantenimento della pace e la sicurezza

1 Carta delle Nazioni Unite , Preambolo , San Francisco , 1945

2 PAUL TAYLOR and A. J. R. The United Nations at the Millenium , The principal organs , London and New York , 2000 , pp 62 – 66 , 69

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internazionale . 3 La condivisione di questi principi porta alla concreta realizzazione di quello che era fino alla costituzione ufficiale l'United

Nations Dream . Dal discorso emergono , inoltre , i principi che hanno ispirato la stessa Dichiarazione delle Nazioni Unite firmata il 1 gennaio del 1942 dalle 26 nazioni che combattevano contro le potenze del Patto Tripartito e che si assumevano l'impegno di elaborare , dopo la guerra , un sistema capace di garantire pace e sicurezza . L'istituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e la firma della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo , Parigi , 10 dicembre 1948 , quale “ Magna Carta di ogni uomo e di ogni luogo “ ( secondo le parole di Eleanor Roosevelt ) inaugurano l'inizio delle attività in seno alle Nazioni Unite .

Il processo di transizione al new moral order consacrato dalla Carta è ancora in fase di attuazione e gli obiettivi sono punti all'ordine del giorno dei principali organi e sezioni delle Nazioni Unite e delle organizzazioni regionali ad essa affiancate nell'ambito della cooperazione internazionale nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale , dove le principali minacce alla sicurezza internazionale odierne sono date dalla continua negazione delle quattro libertà fondamentali roosveltiane . ( Ad esempio , il fenomeno della primavera araba è una conseguenza della mancata realizzazione della prima libertà fondamentale violata in stati membri dell'organizzazione , così come il fanatismo religioso è una conseguenza della negazione della seconda libertà fondamentale , parimenti l'equo sviluppo economico e la rinuncia al disarmo negano le ultime due libertà ) . La riaffermazione del rispetto dei diritti umani “ anywhere in the world “ e il requisito di adesione di tutti gli stati all'organizzazione quali “ all peace – loving nations ( articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite )“ mirano ad elevare le nazioni agli obiettivi fissati nel preambolo rappresentando impegni sempre più numerosi in seno alle

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Nazioni Unite che vigila sopra tre principi internazionali fondamentali : in primis il rispetto dei diritti umani nelle legislazioni nazionali , in secondo luogo il principio di autodeterminazione dei popoli ( in situazioni dove i popoli scelgono la via di farsi giustizia da sé e continuano ad essere repressi attraverso genocidi ) e il principio di sovranità nazionale . In questa direzione le Nazioni Unite sono promotrici di istituzioni democratiche e sviluppo economico in tutte le nazioni , allo scopo di prevenire i conflitti ed eliminare minacce alla pace internazionale .

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5 Capitolo I

Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale nel sistema dell'ONU

Nel 2003 il Segretario Generale delle Nazioni Unite , Kofi Annan , chiede a tutti gli Stati membri di redigere un documento intitolato “ A more secure world “ che sarebbe stato approvato nella Riunione plenaria di Alto Livello della 60a Sessione dell'Assemblea Generale ( 14 – 16 Settembre 2005 ) come risposta comune degli stati membri in ordine alle minacce , sfide e cambiamenti del nuovo millennio rispetto alle diverse esigenze del 1945 . 4 In quest'ottica Kofi

Annan parla di un bivio dove è necessaria “ una nuova visione collettiva “ . Il segretario quindi , ripropone agli Stati l'impegno a considerare la sicurezza internazionale collettivamente come un'organizzazione efficiente nel XXI impedendo il più possibile azioni unilaterali dei singoli stati membri , capaci solo di far perdere la credibilità e l'affidamento nel potere dell' Organizzazione . Kofi Anan prende atto del fatto che il mondo del XXI secolo è interconnesso e fortemente indipendente dove la minaccia ad uno Stato è in realtà una minaccia globale citando le guerre tra stati , la violenza interstatale , compresi i genocidi , le massicce violazioni di diritti umani e le guerre civili , la povertà , le epidemie e il degrado ambientale , le armi nucleari , radiologiche , chimiche e biologiche , il terrorismo e non in ultimo la criminalità organizzata transnazionale . Per affrontare le nuove sfide individuate è necessario un nuovo consenso fra le alleanze consumate , tra nazioni ricche e povere e fiducia tra i popoli dove la priorità primaria sia letta nella chiave “ la responsabilità dell'altrui sicurezza “ attuata attraverso un' azione comune di cooperazione

4 UNRIC ,WS/Runic/Ita/9 , Rendere il mondo più sicuro , 2005 , comunicato stampa https://www.unric.org/html/italian/summit2005/WS05-PR-ITA-9-Rendere-7Sep05.pdf

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internazionale a livello di politiche di prevenzione nei settori citati , impedendo così posizioni inerti e impotenti degli stessi stati . Per quanto riguarda la prevenzione dei conflitti inter – statali , la direzione indicata da Kofi Annan è un migliore ricorso alla diplomazia preventiva e alla mediazione , l'incoraggiamento al successo delle organizzazioni regionali nel ruolo di proteggere i Governi da colpi di stato e per tutelare le minoranze , nondimeno , stringere collaborazioni per trovare nuovi modi di regolarizzare lo sfruttamento delle risorse naturali , rivalità per la quale troppo spesso sorgono conflitti ed in supporto all'attività del Segretario Generale viene proposta l'idea della nomina di un secondo Vice del Segretario Generale , come figura unica specifica e responsabile per le iniziative mondiali per la pace e la sicurezza . 5

1. Il ruolo primario del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

Ai sensi del Capitolo V della Carta delle Nazioni Unite intitolato Funzioni e poteri del Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite , il Consiglio di sicurezza ha quattro scopi , ossia la responsabilità primaria nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale , lo sviluppo di relazioni amichevoli fra le nazioni , la cooperazione per risolvere i problemi internazionali e la promozione del rispetto dei diritti umani , ed essere il centro per il coordinamento delle attività delle nazioni . Al centro ci sono le decisioni del Consiglio di Sicurezza che tutti gli Stati Membri delle Nazioni Unite convengono di accettare e di eseguire , quindi solo il Consiglio di sicurezza ha il potere di prendere decisioni che gli Stati membri sono quindi obbligati ad attuare in base alla Carta . A maggior

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UNRIC/IT/50/04 , Un mondo più sicuro - Una responsabilità da condividere , 2004 , comunicato stampa http://www.unric.org/it/lonu-e-la-societa-italiana/139-un-mondo-piu-sicuro-una-responsabilita-da-condividere

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ragione , “ per preservare le future generazioni dalla guerra “ ( come affermato nel Preambolo della Carta ) , il Consiglio di sicurezza si riunisce ogni volta che la pace è minacciata . Per evitare l'uso della forza , il Consiglio procede a gradi , tentando di appianare un'eventuale escalation di conflitti , così come stabilito dalla Carta .

Quando esiste una denuncia riguardante una minaccia alla pace il Consiglio è solito raccomandare che le parti tentino di raggiungere un accordo con mezzi pacifici , in conformità al capitolo VI della Carta intitolato Soluzione pacifica delle controversie , e stabilire i principi di tale accordo , effettuare indagini e la mediazione , in alcuni casi inviare una missione , nominare inviati speciali o chiedere al Segretario Generale di usare i suoi buoni uffici per giungere ad una soluzione pacifica della controversia , in conformità agli articoli da 33 a 38 .

Quando una controversia dura nel tempo e porta ad ostilità il Consiglio può dare direttive come cessate il fuoco che possono aiutare a prevenire una escalation del conflitto , ordinare l' invio di osservatori militari o una forza di pace per contribuire a ridurre le tensioni , separare le forze opposte e stabilire una calma in cui possono essere ricercate soluzioni pacifiche . Oltre a questo , in proporzione alla minaccia alla pace , il Consiglio può optare per misure di esecuzione, tra cui sanzioni economiche , embarghi sulle armi , sanzioni e restrizioni finanziarie , e divieti di viaggio e le misure non impieganti l'uso della forza come la rottura delle relazioni diplomatiche e il blocco . Quando queste misure sono state intraprese senza successo , il Consiglio adotta in extremis l'uso della forza o l'azione militare collettiva come recita il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite intitolato Azione rispetto alle minacce alla pace , alle violazioni della pace e agli atti di aggressione , articoli 39 – 51 . 6

Le funzioni del Consiglio di Sicurezza ai sensi della Carta sono impostate per mantenere la pace e la sicurezza internazionale in

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conformità con i principi e gli scopi delle Nazioni Unite , per condurre indagini su qualsiasi controversia o situazione che possa portare ad un attrito internazionale , per raccomandare i metodi di regolazione di tali controversie o condizioni di regolamento , per formulare piani per la creazione di un sistema per regolare armamenti , per determinare l'esistenza di una minaccia alla pace o di un atto di aggressione e di consigliare quali azioni sono da intraprendere , per invitare i membri di applicare sanzioni economiche e le altre misure, non implicanti l'uso della forza per prevenire o fermare l'aggressione , per intraprendere un'azione militare contro un aggressore , per raccomandare l'ammissione di nuovi membri , per esercitare le funzioni di amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite in "aree strategiche" per raccomandare all'Assemblea Generale la nomina del segretario generale e, insieme con l'Assemblea, per eleggere i giudici della Corte internazionale di giustizia.

Le funzioni e i poteri del Consiglio di Sicurezza sono coperti dagli articoli 24-26 della Carta delle Nazioni Unite , che comprende rispettivamente la responsabilità per il mantenimento della pace e la sicurezza internazionale , l'accordo di accettare e di eseguire le decisioni del Consiglio di Sicurezza e la regolazione degli armamenti .

L'articolo 24 comma 1 dello Statuto delle Nazioni affida al Consiglio di Sicurezza la responsabilità principale nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e al comma 2 recita che per l'adempimento di questo compito al Consiglio sono affidati i poteri specifici indicati ai Capitoli VI , VII , VIII e XII , come sopra menzionati . In linea con le attribuzioni della Carta , la Capstone Dottrina afferma che il mantenimento della pace nel sistema delle Nazioni Unite si basa su tre principi interdipendenti che si rafforzano a vicenda quali il consenso delle principali parti in conflitto ( compreso il governo ospitante ) , l'imparziale applicazione di mandati senza favore o pregiudizio ad alcuna parte e il non uso della forza tranne che

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9 per autodifesa e la difesa del mandato . 7

In tale ottica , il Consiglio di sicurezza afferma la principale responsabilità in materia di bambini coinvolti nei conflitti armati , del potenziamento del ruolo della donna nel processo di mantenimento della pace , e la cooperazione con le organizzazioni regionali e subregionali . 8

1.1 Il Consiglio di sicurezza e i bambini coinvolti nei conflitti armati

Nell'ambito del potere del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale del Consiglio di Sicurezza , la Protezione dei bambini in conflitto non è solo una materia di primaria importanza , ma diventa “ the moral call “ , che va oltre la politica in un impegno senza paura di tutte le parti 9.

Rientrante negli obiettivi principali del Consiglio di Sicurezza dal 1998 , nel 2001 viene affidata come missione alle Forze di Pace con un mandato caratterizzato da nove aspetti .

Il requisito principale è il Deployment of Child Protection Advisers , ossia l'impiego di un team di specialisti , i cosiddetti advisers , per la protezione dell'infanzia in paesi dove i bambini affrontano problemi di protezione . La loro attività è focalizzata nelle seguenti linee : di placing la protezione dei bambini come priorità nell'agenda politica di pace , di ensuring che questa priorità sia direzionata come integrante della missione , di training il personale , di

7PAUL D. WILLIAMS , The peace operations challenge for the next Secretary-General in IPI Global Osservatory , 2016

https://theglobalobservatory.org/2016/09/peace-operations-united-nations-hippo-secretary-general/

8DEPARTMENT OF POLITICAL AFFAIRS , SECURITY COUNCIL AFFAIRS DIVISION , SECURITY COUNCIL PRACTICES and CHARTER RESEARCH BRANCHE , Functions and powers of the Security Council Part V e Part VIII in Repertoire of the Practice of the Security Council , 2012 -2013

9UNITED NATION NEWS CENTRE Ban calls protecting children in armed

conflict a moral call , 2008

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=27409&Cr=Child&Cr1=Conflic t#.WD6pNDKh2Ru

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advocating giuridicamente alla protezione dei bambini , di monitoring and reporting delle più gravi violazioni sui bambini , di liaising con UNICEF e altri attori per la protezione dell'infanzia . Inoltre , il ruolo svolto dagli advisers è fondamentale nella negoziazione con i gruppi armati allo scopo di mettere fine alle violazioni contro i bambini e nella sottoscrizione di action plans di militari e gruppi armati e al rilascio di bambini soldato . Il secondo aspetto invece , dal nome Mainstreaming Child Protection within mission , è volto all'impiego di consulenti che collaborano con altre sezioni delle Nazioni Unite come polizia , stato di diritto , diritti umani , affari giudiziari e militari senza fondare una missione , ma vigilando che le suddette sezioni si occupino della protezione dell'infanzia . Come terza considerazione è l'attività di Monitoring and Reporting che sorvegliando le situazioni in conflitto , fa pressioni sulle forze armate e i gruppi preoccupandosi ad informare il Consiglio di Sicurezza . Un quarto ambito si occupa di Negociating with armed groups che mira alla negoziazione per la protezione dei bambini con i gruppi armati secondo Action Plans . Gli Action Plans sono degli accordi scritti tra le Nazioni Unite e le parti in conflitto , elencati nella relazione annuale del Segretario Generale sui Bambini e conflitti armati e diretti a concretizzare in un tempo stabilito il rilascio dei bambini e la riunificazione con le famiglie . Inoltre propone interventi legislativi , strumenti e meccanismi per prevenire future violazioni e modi per individuare gli autori . Un esempio in tal senso può essere un accordo con le forze governative per porre fine al reclutamento e all'impiego di bambini , vincolato da azioni precise come il divieto al comando militare del reclutamento e impiego di bambini , la conseguente criminalizzazione del fatto , l' integrazione di meccanismi di verifica dell'età nelle procedure d'assunzione , e il rilascio di tutti i bambini identificati nelle forze di sicurezza , garantendo il reinserimento dei bambini nella vita civile . Come quinto emerge l' Advocacy di riferimento della missione delle Nazioni Unite

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nel rispettivo Paese cui vertice istituzionale collabora con il governo per quanto concerne la materia della protezione dei bambini e fornisce assistenza per il reinserimento globale dei bambini , come nel caso della missione UNAMID che ha visto riconoscere l'abolizione della pena di morte contro i bambini soldato . Un sesto aspetto è dato dalla Capacity Building che unisce le capacità degli advisors a quelle delle autorità locali in modo da sostenere i Piani d'Azione contro il reclutamento dei bambini soldato . Sotto un settimo aspetto che prende il nome di Legal Reform si incanalano progetti di riforme legali in grado di promuovere la creazione di nuove leggi nei rispettivi paesi per proteggere i bambini . L'ottavo ambito di lavoro è l' Awareness Raising , che rappresenta un centro di attività delle operazioni di peacekeeping indirizzate a campagne di sensibilizzazione attraverso stazioni radio ed eventi per promuovere modi di prevenzione per violazioni contro i bambini nei conflitti . Il nonno punto si occupa del Training ossia della formazione del personale seguendo le istruzioni del Train Act Protect , incentrato sullo studio di leggi e sulla protezione dei bambini nei confliti .

Il quadro normativo di riferimento delle Operazioni delle Forze di Pace delle Nazioni Unite nell'ambito della Protezione dei bambini in conflitto comprende nove risoluzioni del Consiglio di Sicurezza .

Queste risoluzioni dirigono i lavori di un'altra istituzione all'interno delle Nazioni Unite che è stata creata in seguito alla pubblicazione del rapporto intitolato “ Impact of Armed Conflict on Children “ di Graca Machel nel 1996 , il quale evidenzia la gravità dell'impatto della guerra sul bambino . Nel 1997 infatti , l' Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta la risoluzione n. A/RES/51/77 in virtù della quale incarica il Segretario Generale a nominare il primo Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite per Bambini e conflitti armati . A partire da questa data , Il Consiglio di Sicurezza colloca la materia tra gli issues principali della pace e della sicurezza

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internazionale direzionando così in prima persona gli obiettivi . Con le risoluzioni succedutesi , poi , ha individuato il piano del lavoro dell'Ufficio intento a perseguire le seguenti sei gravi violazioni . Elenchiamo quindi i passaggi .

La risoluzione n. 1261 del 1999 enumera la materia Bambini e i conflitti armati nel Council Agenda , mentre la risoluzione n. 1314 ( 2000 ) stabilisce che i bambini in conflitti armati ( oltre ai civili ) sono una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale . La risoluzione n. 1379 richiede al Segretario Generale di identificare le parti in conflitto che reclutano e usano i bambini e proprio con quelle parti il Consiglio di Sicurezza stabilisce nella risoluzione n. 1460 del 2003 di avviare procedimenti di negoziazione e di intraprendere Piani di Azione . Più tardi nel 2005 con la risoluzione 1612 viene approvato il programma Monitoring and Reporting Mechanism proposto dal Segretario Generale che raccoglie informazioni in materia e nello stesso anno viene creato the Security Council Group on Children and Armed conflict . A partire dalla risoluzione 1882 ( 2009 ) il Consiglio di Sicurezza comincia ad individuare sei gravi violazioni da perseguire . In quest'ultima sono individuate l'uccisione , la mutilazione e la violenza sessuale nei confronti dei bambini . Nel 2011 il Consiglio di Sicurezza aggiunge con la risoluzione n. 1998 una quarta violazione , quale gli attacchi contro le scuole e una quinta nei termini di attacchi o minacce a persone protette . Nel 2015 con la risoluzione n. 2225 il rapimento dei bambini viene enumerata quale sesta e ultima violazione .

Di fronte a queste gravi violazioni , l'obiettivo è armonizzare la legislazione nazionale degli stati a quella internazionale in modo che che includa indagini e processi rigorosi per coloro che si rendono responsabili di gravi offese contro i bambini nonché riforme della legislazione nazionale per la protezione dei piccoli al fine di assicurare l'osservanza delle norme e degli standard internazionali . Un altra

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priorità è data dalla necessità di protezione dei bambini dislocati a causa dei conflitti che costituiscono una delle categorie di bambini tra le più vulnerabili in modo da creare un sistema di diritti e garanzie , privilegiando il diritto all'educazione , la libertà di movimento , la protezione contro la violenza sessuale e di genere e il diritto ai servizi basilari e nondimeno includendo la protezione dei civili come parte integrante del piano militare . 10

La risoluzione n. 2143 adottata nel dicembre del 2014 invita gli stati membri a intraprendere misure in ordine alle scuole militari e approva la Campagna globale Children , Not Soldiers , che viene lanciata nel marzo 2014 dal Rappresentante speciale per i bambini e i conflitti armati Leila Zerrougui e l'UNICEF dal “ target un gol a portata di mano “ . L'obiettivo , che interessa otto paesi , quali Afganistan , Ciad , Repubblica Democratica del Congo , Myanmar , Somalia , Sud Sudan , Sudan ed Yemen , è direzionato a porre fine al reclutamento e all'utilizzo di bambini da parte delle forze armate nazionali entro il 2016 . La campagna oltre a ricevere sostegno da parte degli stati membri , delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni regionali , ha toccato sul campo le missioni di peace keeeping quali l'UNAMID , UNMISS, MONUSCO e UNAMA . In particolare : il Sud Sudan che aveva già sottoscritto un Piano d'Azione nel 2012 , Afganistan , La repubblica Democratica del Congo ha lanciato la campagna nazionale Non più bambini soldato e ha incaricato un consigliere del Presidente ad affrontare la violenza sessuale e la fine del reclutamento , e il Sudan ha lanciato la campagna No Bambini soldato – Protect Darfur . 11

Con l'adozione all'unanimità della risoluzione n. 2250 , invece ,

10 RADHIKA COOMARASWAMY , Un anno terribile per i bambini nei conflitti armati , comunicato stampa UNRIC OSRSG/090914-19 http://www.unric.org/it/attualita/26013

11UNITED NATIONS DEPARTMENT OF PEACEKEEPING OPERATIONS DPKO , Child Protection in United Nations Peacekeeping in 2014 Review , p 10 http://www.un.org/en/peacekeeping/documents/150209cpnewsletterchanges.pdf

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nel dicembre del 2015 , il Consiglio di Sicurezza lancia il programma Giovani Pace e Sicurezza , con il quale “ Sollecita gli Stati Membri a prendere in considerazione metodi e strategie per aumentare la rappresentanza inclusiva dei giovani nei processi decisionali a tutti i livelli , nelle istituzioni locali , nazionali , regionali ed internazionali , e a prendere in considerazione altresì meccanismi per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti , che comprendano istituzioni e meccanismi idonei a combattere l'estremismo violento , che può favorire il terrorismo e , a seconda dei casi , a prendere in considerazione la possibilità di istituire meccanismi integrati per una significativa partecipazione dei giovani nei processi di pace e di risoluzione delle controversie “ e a livello di cooperazione internazionale “ Sollecita gli Stati Membri ad aumentare , laddove possibile , il loro sostegno politico , tecnico e logistico , al fine di tener conto delle esigenze e della partecipazione dei giovani alle iniziative di pace in situazioni di conflitto e post – conflitto , comprese quelle intraprese da enti e programmi tra cui l'Ufficio delle Nazioni Unite di Sostegno al Consolidamento della Pace , il Fondo delle Nazioni Unite per il Consolidamento della Pace , il Programma di Sviluppo delleNazioni Unite , il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione , UN – Women , nonché le iniziative intraprese dall' Ufficio dell'Alto Commisariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati , dall' Ufficio dell' Alto Commisariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani , dall'Ufficio delle Nazioni Unite su Droga e Crimine , e dagli altri corpi ed attori rilevanti , a livello regionale e internazionale , incaricando “ il Segretario Generale ad includere nei propri rapporti , nel contesto di situazioni che figurano nell'agenda del Consiglio , le misure adottate nell'attuazione della presente risoluzione “ .

Il Segretario Generale Ban Ki – moon , in esecuzione di questa risoluzione , nomina il 12 agosto del 2016 , Graeme Simpson come primo Autore per lo Studio di Avanzamento per la Gioventù , Pace e

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Sicurezza e ventuno esperti del gruppo consultivo e di lavoro in stretta collaborazione con lui , cui conclusioni e raccomandazioni saranno presentate di fronte al Consiglio di Sicurezza a dicembre 2017 . 12

Giuridicamente , il quadro è completato da due ulteriori azioni , rispettivamente il DPKO / DFS Policy of mainstreaming the protection rights and well – being of children affected by armed conflict within UN Peacekeeping Operations del 2009 e il DPKO / CDFS Policy on the Prohibition of Child Labour in UN Peacekeeping Operations del 2011 .

Il DPKO / DFS Policy of mainstreaming the protection rights and well – being of children affected by armed conflict within UN Peacekeeping è una piattaforma , rivolta all' intero personale del peacekeeping , che consolida , istituzionalizza e snellisce i piani esistenti del DPKO su Bambini e conflitti armati sulla base delle risoluzioni e delle precise specificazioni del Consiglio di Sicurezza , elabora il ruolo e le attività e l'impiego degli Adviseres e assicura la responsabilità del DPKO nell'adempimento dello scopo e la collaborazione sia a livello centrale che locale con gli attori chiave dell'ONU nella protezione dei bambini quali UNICEF , UNHCR , OHCHR , ILO , UNFPA ed altri membri della UN Country Team e OSRSG- CAAC ( Officio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per Bambini e Conflitti Armati ) . Gli obiettivi dell'azione comportano una piena integrazione della materia nella strategia e nei piani del Dipartimento nelle zone di conflitto , a partire dalla protezione dei diritti dei bambini attraverso peacemaking strategies , training and briefing programmes . Inoltre deve tenere conto della normativa internazionale e regionale dei diritti umani . 13

12 OFFICE OF THE SECRETARY-GENERAL’S ENVOY ON YOUTH , Secretary- General Nominates Lead Author and Advisory Group for Progress Study on Youth, Peace and Security in News for Youth , News Stories , 2016 , http://www.un.org/youthenvoy/2016/08/secretary-general-nominates-lead-author-advisory-group-progress-study-youth-peace-security/

13 UNITED NATIONS DEPARTMENT OF PEACEKEEPING OPERATIONS DEPARTMENT OF FIELD SUPPORT Mainstreaming the protection , rights a

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Il DPKO / CDFS Policy on the Prohibition of Child Labour in UN Peacekeeping Operations , invece è un' azione che impegna il personale a garantire che nessun bambino al di sotto dei diciotto anni sia forzato a lavorare nelle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite e a promuovere la protezione completa da ogni sfruttamento del minore , nel rispetto degli alti standard internazionali , in particolare l' articolo 103 paragrafo 3 della Carta delle Nazioni Unite , previsto dalla Convenzione sui diritti del fanciullo e i suoi protocolli opzionali .14

1.2 La donna nelle risoluzioni del Consiglio di sicurezza in materia di pace e sicurezza internazionale

“ Donne , pace e sicurezza” , questo è il titolo dell' azione innovativa intrapresa in seno all'Onu da parte del Consiglio di Sicurezza nella risoluzione n. 1325 del 2000 dove per la prima volta nella storia il ruolo della donna viene riconosciuto come indispensabile e fondamentale nell'ambito del mantenimento della pace . A tale traguardo si arriva per tappe .

In un primo momento , nel 1979 , l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme

di discriminazione contro le donne e questo documento pone le basi

per tutto quel lavoro che sarà attuato solamente con le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza dal 2000 in poi . Per discriminazione viene intesa “ ogni distinzione , esclusione o

limitazione effettuata sulla base del sesso o che ha l'effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento , il godimento o

nd well- being of children affected by armed conflict whithin UN Peacekeeping Operations in Policy , REF. 2009 .17 , http://www.un.org/en/peacekeeping/documents/dpkodfs_child_protection_policy. pdf

14UNITED NATIONS DEPARTMENT OF PEACEKEEPING OPERATIONS DEPARTMENT OF FIELD SUPPORT , Prohibition of child labour in UN Peacekeeping Operations , in Policy , REF. 2011.21 ,

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l'esercizio da parte delle donne indipendentemente dal loro stato civile sulla base della parità dell'uomo e della donna dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel settore politico , economico , sociale , culturale , civile o in ogni altro settore “ e di conseguenza fornisce la base per realizzare la parità tra l'uomo e la donna assicurando pari

accesso e pari opportunità alle donne nella vita politica e pubblica – tra cui il diritto di voto e di eleggibilità - così come nei settori dell’istruzione, della salute e dell’occupazione. Gli Stati parti convengono di prendere tutte le misure appropriate, tra cui delle disposizioni legislative e misure temporanee speciali, in modo che le donne possono godere di tutti i loro diritti umani e libertà fondamentali” .

In particolare , la convenzione viene immediatamente intesa come la Carta Internazionale dei diritti per le donne ed è composta da un preambolo e 30 articoli che delineano un programma da attuare in seguito negli stati aderenti secondo un piano nazionale . A partire da tre obiettivi essenziali quali l'incorporazione del principio di uguaglianza tra l'uomo e la donna nei rispettivi sistemi giuridici nazionali , l'istituzione di tribunali e altre istituzioni pubbliche che assicurino l'effettiva protezione delle donna dalla discriminazione e l'assicurazione dell'eliminazione di tutti gli atti di discriminazione contro le donne da parte di persone , organizzazioni o imprese , gli stati ratificanti della Convenzione si impegnano a mettere in pratica le disposizioni della stessa e a presentare relazioni nazionali almeno ogni quattro anni sui progressi fatti . In Italia la Convenzione è stata ratificata il 10 giugno del 1985 . 15

In un successivo momento , di fronte agli orrori accaduti nella

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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA – Direzione Generale del Contenzioso e dei Diritti Umani , Introduzione alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) in Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Convention on the Elimination of all forms of Discrimination Against Women - CEDAW) e altri documenti , pp . 3 – 4 https://www.giustizia.it/resources/cms/documents/CEDAW.pdf

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guerra in ex Jugoslavia ( 1992 – 1998 ) il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riconosce in data di 18 dicembre 1992 come crimine internazionale la violenza sessuale nelle forme di “ prigionia di massa

organizzata e sistematica e lo stupro di donne“ . ( E' importante

precisare che la violenza sessuale nelle zone di conflitto quale strumento di guerra è degenerato e come nota il Rappresentante Speciale del Segretario Generale per la violenza sessuale in situazioni di conflitto Margaret Wallstrom in un rapporto annuale del 2012 presentato di fronte al Consiglio di Sicurezza , la violenza sessuale in zone di conflitto colpisce anche gli uomini tanto che in Siria gli abusi sessuali sui prigionieri sono usati come metodo per ottenere informazioni . 16 )

Negli anni novanta , inoltre , è stata adottata la Piattaforma

d'azione di Pechino , in occasione della Conferenza Mondiale sulle Donne nel 1995 , che individua tra altri obiettivi l' importanza del

ruolo della donna nel rafforzamento della pace mondiale all'interno del lavoro delle Nazioni Unite .

La terza tappa in seno al Consiglio di Sicurezza è cominciata con l'adozione all'unanimità della risoluzione n. 1325 che ha dato avvio nell' 2000 alla campagna Donne Pace e Sicurezza . La risoluzione parte considerando l'impatto della guerra sulla donna e la posiziona al centro del processo di mantenimento della pace .

Per la prima volta , dunque , nella storia si riconosce la specificità del ruolo , dei bisogni e dell'esperienza delle donne nelle situazioni di guerra centralizzando il suo ruolo nei processi di pace . Quattro obiettivi vi sono fissati : il riconoscimento del ruolo fondamentale delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti , la previsione di una maggiore partecipazione nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza nazionale , l'adozione di “una prospettiva di genere” e la formazione del personale sui diritti

16UNRIC , Dipartimento per l'informazione pubblica , La violenza sessuale : uno strumento di guerra , in Pace e Sicurezza , Temi , marzo 2012

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delle donne . Inoltre , la risoluzione rafforza , estendendo a tutte le parti in conflitto e alle Parti “terze” tutti gli impegni derivanti dalla già citata Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di

discriminazione sulle donne quali la piena partecipazione delle donne

nei processi decisionali a tutti i livelli , il ripudio della violenza contro le donne , l'esigenza della loro protezione e la valorizzazione delle loro esperienze . Consideriamo quindi che la convenzione unita alle risoluzioni succedutesi mette in piedi un sistema di obiettivi a garanzia della prevenzione , della partecipazione e della protezione delle donne , che rappresentano oggi uno degli strumenti più efficaci per il riconoscimento del ruolo femminile attivo nella promozione della pace e un punto di forza nell' Organizzazione delle Nazioni Unite nell'ambito del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale . 17

In concreto , nella risoluzione si invita gli Stati Membri ad intensificare la partecipazione delle donne nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti e nel mantenimento e nella promozione della pace e della sicurezza , a rispettare le leggi internazionali a tutela dei diritti delle donne e delle bambine civili ed ad includere politiche e procedure che proteggano le donne dai crimini a fondo sessuale come lo stupro e la violenza carnale . Quindi , in rispetto di questo impegno , il Consiglio ha invitato tutti gli stati membri a garantire una maggiore rappresentanza delle donne a tutti i livelli decisionali che siano nazionali , regionali e internazionali e in questo senso nominare più donne in qualità di rappresentanti speciali e inviate a perseguire buoni uffici a suo nome . In specifico si considera la necessità di sostenere le iniziative di pace femminili locali e i processi autoctoni per la risoluzione dei conflitti nella negoziazione e nell' attuazione degli

17MINISTERO DELLA DIFESA , M_D GCIV 0054217 , Risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite n. 1325 ( 2000 ) su “ Donne e Pace e Sicurezza

, 31-08-2015

http://www.difesa.it/Content/Risoluzione1325_2000/Documents/Articolo_su_Do nne_Pace_e_Sicurezza.pdf

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accordi di pace . Un'altro invito è volto a prendere misure che tengano conto delle particolari esigenze delle donne e delle ragazze durante il rimpatrio e il reinsediamento e per la riabilitazione, la reintegrazione e la ricostruzione post-bellica , misure che assicurino la tutela e il rispetto dei diritti umani delle donne e delle ragazze, in particolare per quanto si riferiscono alla costituzione , al sistema elettorale, alla polizia e alla magistratura . Nondimeno , considerando ed affermando la perseguibilità e la punibilità dei responsabili di violenza sessuale e altre violenze contro le donne e le ragazze il Consiglio esorta sulla necessità di escludere questi crimini da disposizioni di amnistia nelle rispettive legislazioni nazionali .

L'azione efficace intrapresa in seno alle Nazioni Unite si realizza nel 2007 quando viene creato un organismo che prende il nome di United Nation Action Against Sexual Violence in Conflict intento a riunire sotto un'unica egida 13 enti delle Nazioni Unite impegnati nella lotta contro la violenza sessuale nei conflitti . Gli enti membri di questa Azione sono DPA - UN Departament of Political Affairs , UNDP - United Nations Development Programme , WHO - UN Office of the High Commissioner of Human Rights , UNAIDS – Joint United Nations Programme on HIV/AIDS , UN WOMEN – United Nations Equality and the Empowerment of Women , UNODC UN on Drugs and Crime , UNICEF – UN Children's Found , OCHA – UN for the Coordination of Humanitarian Affairs , PBSO – UN Peace Building Support Office , DPKO – UN Department of Peacekeeping Operations , UNFPA – UN Population Found , UNCHR – UN Commissioner for Refugees . Nell' ambito dell'azione comune rappresentano un sistema che rafforza il coordinamento dei programmi a livello nazionale e sviluppa strategie per la prevenzione e il sostegno delle vittime di tali crimini . La United Nation Action è fondata su tre pilastri . Il primo , intitolato Country Level Action , è diretto a sostenere lo sviluppo della strategia comune e la programmazione da

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parte delle Nazioni Unite in Country Teams e Operazioni di Peacekeeping , tra cui la costruzione di capacità operativa e tecnica . Il secondo pilastro dal nome Advocating for Action è destinato ad azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e programmato a generare la volontà politica di affrontare la violenza sessuale come parte di una campagna più ampia conosciuta come Stop Rape Now . Il terzo e l'ultimo pilastro è il Learning by Doing che si basa sulla creazione di una rete di conoscenza della scala della violenza sessuale nei conflitti e le risposte efficaci da parte delle Nazioni Unite e i parteners . 18

Il rapporto dell' UNRIC ( Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite ) intitolato La violenza sessuale: uno strumento di

guerra passa in rassegna le importanti risoluzioni adottate dal

Consiglio di Sicurezza nell' azione Donne Pace e Sicurezza . Ad esempio , la risoluzione n. 1820 ( 2008 ) “ esorta a porre fine all’uso di brutali atti di violenza sessuale contro donne e bambine come tattica di guerra e a porre fine all’impunità degli esecutori” e “ richiede al Segretario Generale e alle Nazioni Unite di fornire protezione a donne e bambine nei tentativi compiuti dalle Nazioni Unite per mantenere la sicurezza, compresi i campi profughi, e di incoraggiare la partecipazione delle donne in tutte le operazioni di costruzione della pace “ .

In rispetto di questa risoluzione , l'allora Segretario Generale Ban Ki - moon fonda UNiTE il cui ruolo è lanciare una campagna che vede il coinvolgimento delle agenzie ONU , di rappresentanti di governo e della società civile e intende ottenere l'eliminazione della violenza contro donne e ragazze di tutto il mondo , sia in tempi di guerra che in tempi di pace . Il fine ultimo di UNiTE è quindi creare un mondo libero dalla violenza attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica ed aumentando la volontà politica ad attuare

18DPA , UNDP , OHCHR , WHO , UNAIDS , UN WOMEN , UNODC , OCHA , UNICEF , PBSO , DPKO , UNFPA , UNHCR . http://www.stoprapenow.org/about/

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azioni significative e impegni politici in corso dei governi nazionali sostenuti da risorse adeguate . In specifico , elenca cinque macro obiettivi . Il primo è incentrato sull'adozione e sull'applicazione delle leggi nazionali destinate a perseguire e punire tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze in linea con gli standard internazionali sui diritti umani . Il secondo mira all'adozione e all'attuazione di piani d'azione nazionali multisettoriali che enfatizzano la prevenzione e che sono risorse adeguate . Il terzo obiettivo propone l'istituzione di sistemi di raccolta e analisi dei dati sulla prevalenza delle diverse forme di violenza contro le donne e le ragazze . Il quarto proposito è la creazione di campagne nazionali e / o locali e l'impegno di una vasta gamma di attori della società civile nella prevenzione della violenza e nel sostenere le donne e le ragazze che hanno subito abusi ( quali celebrità , artisti , sportivi , personalità , il settore privato e tanti altri ancora ) . Il quinto e l'ultimo fine della Campagna mette in atto sforzi sistematici per affrontare la violenza sessuale in situazioni di conflitto e per proteggere le donne e le ragazze da stupro come tattica di guerra e la piena attuazione delle leggi e delle politiche ad essa collegate . 19

In virtù della stessa risoluzione n. 1888 ( 2009 ) viene istituito nell'aprile del 2010 dal Segretario Generale delle NU con il ruolo di dirigere e coordinare l'operato delle Nazioni Unite L'Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per la violenza sessuale nei conflitti al vertice del quale viene subito nominata una donna Margot Wallstrom , il cui mandato durerà fino al 2012 .

L'Ufficio , che serve come portavoce delle Nazioni Unite , è il Presidente della rete di azione delle Nazioni Unite contro la violenza sessuale nei conflitti e sostenitore politico della stessa azione . L'azione , in primis , riconosce l'impatto negativo che la violenza sessuale ha sulla comunità e riconosce allo stesso modo che questo

19UNITED NATIONS Secretary-General's Campaign to END VIOLENCE AGAINST WOMEN , About UNiTE , http://endviolence.un.org/about.shtml

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crimine mina gli sforzi di pace , la sicurezza e la ricostruzione una volta concluso il conflitto . In quest'ottica la violenza sessuale non viene più vista come un inevitabile sottoprodotto della guerra , ma piuttosto come un crimine che è prevenibile e punibile in base al diritto internazionale dei diritti umani ; il tutto sotto la sorveglianza di un gruppo di esperti e consulenti inviati nelle zone che destano particolare preoccupazione attraverso mandati per le operazioni di peacekeeping per la protezione di donne e bambine . L' Ufficio ha otto Paesi prioritari : Bosnia – Herzegovina , Repubblica Centrafricana ( CAR ) , Colombia , Costa d'Avorio , Repubblica Democratica del Congo ( RDC ) , Liberia , Sud Sudan e Sudan . Anche se la maggior parte dei paesi si trova nel continente africano , l'Ufficio del Rappresentante Speciale è presente anche in Cambogia e in Siria .

La Wallstrom , nel suo mandato di due anni , propone cinque obiettivi da raggiungere , aumentato da uno successivo portato avanti da Zainab Hawa Bangura , la quale ha ricevuto la presidenza dell'Ufficio nel 2012 . Il primo si propone di porre fine all'impunità dei responsabili di violenza sessuale nei conflitti aiutando le autorità nazionali a rafforzare la responsabilità penale , la risposta ai sopravvissuti e il potere giudiziario . Il secondo incoraggia la tutela e la valorizzazione dei civili che devono affrontare la violenza sessuale nei conflitti , in particolare le donne e le ragazze che sono mirati in modo sproporzionato da questo crimine . Il terzo mira a mobilitare la titolarità politica favorendo l'impegno del governo nello sviluppo e nell'attuazione delle strategie per combattere la violenza sessuale . Il quarto punto è focalizzato per aumentare il riconoscimento dello stupro come tattica e conseguenza della guerra attraverso attività di sensibilizzazione a livello internazionale e nazionale . Il quinto traguardo invece è armonizzare la risposta delle Nazioni Unite con le principali linee d'azione delle 13 agenzie delle Nazioni Unite contro la violenza sessuale nei conflitti ( di cui abbiamo trattato prima in

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24 riferimento alla campagna UNiTE ) .

Il sesto obiettivo , proposto da Zainab Hawa Bangura e che completa l'ambito di lavoro in materia è mirato ad rafforzare una maggiore titolarità nazionale . 20

Sempre nell'ambito del potere del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale , il Consiglio di Sicurezza nel 2009 torna ad invitare gli stati membri delle Nazioni Unite e la società civile a proteggere e a valorizzare donne e bambine , riaffermando la risoluzione n. 1325 ( 2000 ) con specifico indicando la minaccia dei gruppi armati nella programmazione post – bellica e nel 2010 con la risoluzione n. 1960 invita il Segretario Generale ad elencare le parti sospettate di aver commesso o di essere responsabili di casi di violenza sessuale nelle situazioni all'ordine del giorno del Consiglio chiedendo più precisamente la costituzione di misure finalizzate a monitorare , analizzare e denunciare piani specifici di violenza sessuale collegata ai conflitti . 21

La partecipazione della donna alla costruzione della pace nell'ambito dei programmi delle Nazioni Unite su Donne Pace e

Sicurezza , indicata come fondamentale nella storica risoluzione n.

1325 ( 2000 ) e riconfermata dalla risoluzione n. 1820 ( 2008 ) che insiste sulla perseguibilità dello stupro di guerra , è sostenuta anche dalle seguenti risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza . La risoluzione n. 1888 ( 2009 ) intensifica la partecipazione delle donne e la risoluzione n. 1889 ( 2009 ) riconosce che le “ donne sono la soluzione “ spingendo gli Stati in una direzione che sostenga la leadership femminile nelle azioni per la risoluzione dei conflitti e per la ricostruzione post-conflitto ( inviti di cui abbiamo ampiamente parlato sopra ) . Le risoluzioni n. 1960 ( 2010 ) e n. 2106 ( 2013 )

20OFFICE OF THE SPECIAL REPRESENTATIVE OF THE SECRETARY- GENERAL FOR SEXUAL VIOLENCE IN CONFLICT , About the Office , http://www.un.org/sexualviolenceinconflict/about-us/about-the-office/

21UNRIC , Dipartimento di Informazione Pubblica , La violenza sessuale : uno strumento di guerra , in Pace e Sicurezza , Temi , 2012

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sono , rispettivamente , incentrate una , sul contrasto alla violenza sessuale e l'altra , sul processo di attuazione della risoluzione n. 1325 ( 2000 ) che ha dato avvio al programma . Infatti la risoluzione n. 2122 ( 2013 ) fa il punto della situazione rispetto agli obiettivi prefissati con la risoluzione 1325 a tredici anni dalla data di adozione . La risoluzione “ rafforza le misure che consentono alle donne di partecipare alle varie fasi di prevenzione e risoluzione dei conflitti nonché della ripresa del paese , ponendo agli Stati membri , alle organizzazioni regionali e alle Nazioni Unite stesse , l'obbligo di riservare seggi alle donne nei tavoli di pace . “ Inoltre “ riconosce la necessità di una tempestiva informazione ed analisi dell'impatto dei conflitti armati su donne e ragazze e chiede ai responsabili delle missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite di effettuare valutazioni sulle violazioni dei diritti umani e degli abusi di donne nei conflitti armati e nelle situazioni di post conflitto e richiede alle missioni di peacekeeping di dare risposta alle minacce della sicurezza delle donne in situazioni di conflitto e post conflitto . “ Nondimeno sottolinea l'importanza di aumentare il numero di donne nelle forze armate e di eliminare ostacoli che impediscono alla stessa l'accesso alla giustizia .22

Il quadro giuridico così completo rappresenta il piano Peace

and Security dell' UN Women dove le donne svolgono ruoli di peacekeeping ( in italiano forze di pace ) per un mondo sicuro . 23

22 Camera dei deputati , Servizio Studi , XVII Legislatura , La risoluzione 1325 delle Nazioni Unite su "Donne, pace e sicurezza" a tredici anni dalla sua adozione , nota n° 36 , in Note di politica internazionale , 2013

23UN WOMEN , In brief , Peace and security , 2016 , http://www2.unwomen.org/-/media/headquarters/attachments/sections/library/publications/2013/12/un%20wo men%20briefthematicpsuswebrev3%20pdf.ashx?v=2&d=20141013T121455

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1.3 La cooperazione tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali incaricate nel mantenimento della pace

Il Consiglio di Sicurezza riconosce la primaria responsabilità e l'importanza della cooperazione tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali e subregionali come “integral part of collective security” , come “an important pillar of collective security” , o come “something that could improve collective security” nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale . 24

L' apporto delle organizzazioni regionali in loco nell'ambito del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale viene messa in rilevanza con la fine della guerra fredda che ha congelato per mezzo secolo i rapporti tra stati , quando nell' Agenda for Peace del 1992 , l'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Boutros Boutros - Ghali , afferma “ Questa ampia missione per l'Organizzazione Mondiale richiederà l'attenzione e lo sforzo dei singoli Stati, delle organizzazioni regionali e non governative e di tutto il sistema delle Nazioni Unite, con ciascuno dei principali organi funzionanti in equilibrio e armonia che la Carta richiede “.

Per di più , il Segretario riconoscendo , come stabilito dall' articolo 24 della Carta , il Consiglio di Sicurezza quale il primo responsabile nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e considerando le azioni regionali come una materia

decentralizzata di delega e di cooperazione con le Nazioni Unite in

virtù del “ deeper sense of participation , consensus and democratization in international affairs “ stima il great service delle organizzazioni regionali e subregionali 25 .

24DEPARTMENT OF POLITICAL AFFAIRS , SECURITY COUNCIL AFFAIRS DIVISION , SECURITY COUNCIL PRACTICES and CHARTER RESEARCH BRANCHE , Functions and powers of the Security Council Part V e Part VIII in Repertoire of the Practice of the Security Council , 2012 -2013 , p 7

25REPORT OF THE SECRETARY GENERAL A/47/277 , An Agenda for Peace , 1992

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Gli anni novanta hanno segnato la fine della guerra fredda e hanno posto le basi per un clima meno teso tra gli stati . In seno alle Nazioni Unite nasce l'esigenza di prestare maggiore attenzione alla necessità di coinvolgere le organizzazioni regionali nel perseguimento della pace e della sicurezza .

Precisamente nel giugno del 1992 , il Segretario generale delle Nazioni Unite , in ordine alla richiesta del Consiglio di Sicurezza di raccomandare modi per rafforzare e rendere l'ONU più efficiente per la diplomazia preventiva ,la pacificazione e il mantenimento della pace , pubblica il suo rapporto Agenda per la Pace che metteva in evidenza il ruolo che le organizzazioni regionali possono svolgere in materia di diplomazia preventiva , attraverso i sistemi di allarme rapido per la prevenzione delle crisi , del mantenimento della pace e della costruzione della pace post-conflitto , segnando così la nascita del concetto "Partenariato per la Sicurezza Regionale Globale".

The Supplement to an Agenda for peace del 3 gennaio 1995 mette in evidenza le forme di cooperazione in questo senso . Fondamentale nella cooperazione è la Consultation che a seconda dei casi si suddivide in periodic reports presentati all'Assemblea Generale , o in calling consultative meetings tra i capi delle stesse con il Segretario Generale , o close consultations in situazioni di grave conflitto . La consultazione permette uno scambio di punti vista sui conflitti che sia le Nazioni Unite sia le organizzazioni regionali cercano di risolvere . Un' altra modalità di cooperazione è data dal Diplomatic Support dove le organizzazioni regionali partecipano alle attività di peacemaking e alle operazioni di peacekeeping sostenendo il tutto con iniziative diplomatiche . La cooperazione è rafforzata anche dall' Operational Support in loco e dalle Joint Operations ( operazioni congiunte ). Il Co – deployment invece , comporta l'impiego comune delle missioni delle Nazioni Unite e delle organizzazioni regionali con mandati diversi ma con l'obiettivo comune di portare pace e stabilità

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nel paese colpito dal conflitto e con la responsabilità di ogni organizzazione regionale di monitorare la protezione dei diritti umani .

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Successivamente in un rapporto , sebbene incentrato sulla pace e la sicurezza in Africa del 1998 , il Segretario Generale da' delle raccomandazioni in materia di trattati di cooperazione sul mantenimento della pace delle Nazioni Unite con qualsiasi organizzazione regionale . Il Consiglio istituisce , in seguito , un gruppo di lavoro al fine di rivedere le raccomandazioni , che a loro volta sono la base di una serie di dichiarazioni presidenziali e risoluzioni avvenute dal settembre al novembre 1998 avente ad oggetto il coinvolgimento delle organizzazioni regionali nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale .

Non solo , ma il ruolo delle organizzazioni regionali ha interessato anche i vari report generati dal 2004 al 2005 fino al 60 ° Anniversario Vertice delle Nazioni Unite . Parimenti la relazione del dicembre 2004 del gruppo di alto livello Su minacce , sfide e cambiamento e il rapporto del Segretario Generale intitolato In Larger Freedom del marzo 2005 sul tema dello sviluppo , la sicurezza e i diritti umani per tutti , continuano a raccomandare il rafforzamento della cooperazione tra le Nazioni Unite e regionali .

In particolare , in Larger Freedom , il Segretario generale opta per la “ creazione di un sistema ad incastro delle capacità di mantenimento della pace “ che permettano di lavorare con le organizzazioni regionali in partnership prevedibili ed affidabili invitando a portare avanti Memoranda of Understanding ( MOU ) tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali , collocando le capacità di peacekeeping per la prevenzione dei conflitti senza la struttura dell'

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UN DPKO , Cooperation between the United Nations and regional organizations / arrangements in a peacekeeping enviroment , Suggested Principles and Mechanisms in Lessons Learned Unit , 1999 , pp 6-8

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UN Standby Arrangements System , modificando il bilancio per le operazioni di mantenimento della pace per dare alle Nazioni Unite , in circostanze eccezionali , per usare i contributi assegnati per finanziare le operazioni regionali autorizzate dal Consiglio di Sicurezza , invitando , come ultimo punto , le organizzazioni regionali a partecipare alle riunioni degli organismi del sistema di coordinamento delle Nazioni Unite .

Nel Summit Outcome Document del settembre 2005, in conformità al Capitolo VIII della Carta viene deciso di ampliare la cooperazione coinvolgendo le organizzazioni regionali ai lavori del Consiglio garantendo loro l'inserimento nel quadro Standby sopra citato e viene approvato un programma di rafforzamento delle capacità di dieci anni per l'UA . Sempre con attenzione all' Africa , il Consiglio adotta nel settembre 2005 la risoluzione n. 1625 contenente , da una parte , una dichiarazione sul rafforzamento dell'efficacia del ruolo del Consiglio di Sicurezza nella prevenzione dei conflitti e dall'altra invitando ad un partenariato efficace tra il Consiglio e l'Unione Africana .

In tema di dibattiti del Consiglio di Sicurezza e come parte dell'attuazione delle decisioni , dal 1994 ci sono stati incontri ad alto livello tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali e altre intergovernative convocate dal Segretario Generale .

Nel 2004 sono stati formati per decisione del Consiglio di Sicurezza sei gruppi di lavoro per sostenere le riunioni ad alto livello , dove mentre i primi erano incentrati a studiare un approccio di partenariato e di linee guida per le modalità di cooperazione , il sesto era intento a produrre proposte concrete di azione presentate nel 2005 . Quest'ultimo fissava attività congiunte sotto l'ombrello delle riunioni dell'alto livello con le organizzazioni regionali e subregionali ai sensi del Capitolo VIII della Carta e stabiliva rapporti di partenariato tra le altre organizzazioni intergovernative e le Nazioni Unite in conformità

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ad altre disposizioni della Carta , prevedendo inoltre di tenere riunioni ad alto livello ogni anno per coordinare le riunioni tematiche del Consiglio in materia .

Dal 2003 il Consiglio comincia ad affrontare dibattiti tematici globali che coinvolgono le organizzazioni regionali .

Nel 2003 incontra sei organizzazioni quali l'Unione Africana ( AU ) , la Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale ( ECOWAS ) , l' Unione Europea ( UE ) , la Lega degli Stati Arabi , l' Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ( OSCE ) e l' Organizzazione degli Stati Americani ( OSA ) in ordine ad adottare un approccio comune sulle sfide alla pace e alla sicurezza internazionale affrontando temi quali il terrorismo , la proliferazione delle armi di distruzione di massa , il traffico di armi di piccolo calibro , il cambiamento climatico e l'AIDS .

Nel 2004 il Consiglio tiene un altro dibattito sulla cooperazione tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali dove si riconosce il loro ruolo importante per la prevenzione , la risoluzione e la gestione dei conflitti a cui partecipano sette organizzazioni regionali , con l'aggiunta dell' Organizzazione del Trattato dell' Atlantico del Nord ( NATO ) a cui viene sottolineata l'importanza di una migliore cooperazione e collaborazione .

Nel 2005 il Consiglio adotta la risoluzione n. 1631 . La risoluzione 1631 è la prima risoluzione del Consiglio sulle Nazioni Unite e le organizzazioni regionali , in cui il Consiglio esprime la sua intenzione di tenere riunioni regolari con le organizzazioni regionali e subregionali chiedendo al Segretario Generale di presentare una relazione sulle opportunità e sulle sfide della cooperazione tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali e subregionali nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale ed identificando le seguenti aree di intervento specifiche: le modalità di standby, una rapida implementazione, armi di piccolo calibro e armi

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leggere, la lotta al terrorismo e l'assistenza di capacità.

Secondo queste linee guida e meccanismi , la cooperazione delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale con le organizzazioni regionali e subregionali nella prassi ha raggiunto numerosi successi .

Il Department of Peacekeeping Operation’s Best Practices Section ha creato una sezione speciale dove passa in rassegna l'applicazione pratica del principio di cooperazione con le organizzazioni regionali , che nelle risposte ai casi concreti diventa una forza ibrida tra l'organizzazione e il Consiglio di sicurezza come nel caso dell'UA ( S/PRST/2006/55 ) , forma di cooperazione che tuttavia viene ostacolata dai governi 27 .

Se da una parte la cooperazione raggiunge obiettivi , dall'altra una oggettiva considerazione è che il Segretario Generale non è affiancato da un Alto Rappresentante a direzione di un ufficio di riferimento nella definizione di norme e quadri comuni per la cooperazione nelle operazioni di pace e per facilitare le collaborazioni con le organizzazioni regionali al fine di sviluppare ulteriormente maggiori capacità . Una figura di riferimento per condurre processi di pace e operazioni e questioni che vanno assolutamente gestite per formare una struttura ad incastro quali la concorrenza delle leadership , le forniture di forze disponibili , la logistica e il finanziamento .

Nondimeno , l'utilità dei meccanismi MOU nella definizione delle aree e nel favoreggiamento dei partenariati che aiutano a concretizzare un'azione più veloce , sono inefficienti in assenza di rapporti di lavoro con le organizzazioni regionali , fatto dovuto alla mancanza di un processo formale per stabilizzare le collaborazioni . Inoltre la pianificazione sostanziale a lungo termine o di supporto logistico alle missioni guidate da organizzazioni regionali e

27Security Council Report , Update Rapport No. 3 : The UN and Regional Organisation , 2006

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subregionali è impedita da limitate risorse umane e finanziarie , da risorse quali attrezzature , la logistica e gli standard di organizzazioni regionali che immettono la realizzazione dell'integrazione delle capacità di mantenimento della pace delle Nazioni Unite nel Sistema Standby Accordi .

Il Consiglio di Sicurezza , su questa scia , crea Il 1540 Committee , decisa con la risoluzione n. 1540 ( 2004 ) avente ad oggetto “la proliferazione di armi nucleari, chimiche e biologiche e dei loro vettori quale una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale” e in materia di cooperazione ex Capiolo VIII della Carta delle Nazioni Unite “...Calls upon relevant international, regional and subregional organizations to designate and provide the 1540 Committee by 31 August 2011 with a point of contact or coordinator for the implementation of resolution 1540 (2004); and encourages them to enhance cooperation and information sharing with the 1540 Committee on technical assistance and all other issues of relevance for the implementation of resolution 1540 (2004) “.

A livello di cooperazione per questo obiettivo , due opinioni sono rilevanti : il Press release by African Union on the tenth anniversary of the adoption of Security Council resolution 1540 ( 2004 ) proveniente dall'UA e il le azioni congiunte e coordinate in seno all' OSCE in cooperation with UNODA supports participating States to implement UN Security Council Resolution ( UNSCR ) 1540 .

Il primo comunicato stampa riporta una risposta delle Nazioni Unite a sostegno della collaborazione con UNODA e il Comitato 1540 per un opera di sensibilizzazione nell'ambito dei lavori della Commissione con i pertinenti partner regionali e internazionali al fine di garantire l'effettiva attuazione della risoluzione sul continente , in particolare per sostenere gli Stati membri contro la minaccia del terrorismo . Inoltre , con riferimento alla cooperazione regionale e subregionali , le considerazioni dell'UA fanno della struttura del

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