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Analisi delle prestazioni di un sistema di trasporto merci automatizzato all'interno di un'azienda ospedaliera

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Academic year: 2021

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(1)

SCUOLA:

I

FACOLTÀ

DI

INGEGNERIA

(

MI

)

CORSO DI LAUREA:

INGEGNERIA

CIVILE

(

MI

)

ANALISI DELLE PRESTAZIONI DI UN SISTEMA DI

TRASPORTO MERCI AUTOMATIZZATO

ALL’INTERNO DI UN’AZIENDA OSPEDALIERA

Relatore:

Dott. Roberto MAJA

Correlatore:

Dott.ssa Cinzia BATTISTA

Tesi di laurea di:

Gaia PIZZAGALLI

(2)
(3)
(4)
(5)

RIASSUNTO 1

PREFAZIONE 3

1 OBIETTIVI PER IL SETTORE OSPEDALIERO 3

2 LE NUOVE TECNICHE DI TRASPORTO NEGLI OSPEDALI 3

2.1 Sistemi di trasporto 4

2.2 Le applicazioni nel mondo 7

PARTE I

13

SITUAZIONE ATTUALE

13

1 L’ AZIENDA OSPEDALIERA “PAPA GIOVANNI XXIII” 15

1.1 PREMESSA 15

1.2 STRUTTURA 17

2 SISTEMI DI TRASPORTO ATTUALMENTE IN USO 21

2.1 IMPIANTO PER TRASPORTO PESANTE 21

2.2 IMPIANTO PER TRASPORTO PNEUMATICO 22

2.3 IMPIANTO PER TRASPORTO LEGGERO 23

3 IL SISTEMA DI TRASPORTO LEGGERO SULLA BASE DEI

DOCUMENTI ESISTENTI 25

3.1 OGGETTO DEL TRASPORTO 25

3.2 UBICAZIONI 25

3.3 DESCRIZIONE TECNICA 26

3.4 BINARI 26

3.5 SERRANDA TAGLIAFUOCO 26

(6)

3.7.3 Ubicazione e codifica 28

3.8 UNITÀ DI MOVIMENTAZIONE 31

3.9 SEGNALATORI 33

3.10 CAPACITÀ IMPIANTO E DOTAZIONE CARRELLI 34

4 PROBLEMATICHE 35

4.1 PROBLEMATICHE LEGATE ALLA VALIGETTA 35

4.2 PROBLEMATICHE LEGATE ALLE STAZIONI 36

4.3 MATERIALI 37

5 RACCOLTA DATI E STIMA VALIGETTE EQUIVALENTI 39

5.1 CENTRO STAMPA 40

5.1.1 Descrizione 40

5.1.2 Valutazione valigette equivalenti 40

5.1.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 41

5.2 RISTORAZIONE ONCOLOGICA 44

5.2.1 Descrizione 44

5.2.2 Valutazione valigette equivalenti 44

5.3 RADIOLOGIA 45

5.3.1 Descrizione 45

5.3.2 Valutazione valigette equivalenti 46

5.3.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 46

5.4 STERILIZZAZIONE 52

5.4.1 Descrizione 52

5.4.2 Valutazione valigette equivalenti 52

5.4.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 53

5.5 FARMACIA 54

5.5.1 Descrizione 54

5.5.2 Valutazione valigette equivalenti 54

5.5.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 54

(7)

5.6.2 Valutazione valigette equivalenti 56

5.6.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 57

5.7 URGENZE 60

5.7.1 Descrizione 60

5.7.2 Valutazione valigette equivalenti 60

5.7.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 60

5.8 EMODERIVATI 62

5.8.1 Descrizione 62

5.8.2 Valutazione valigette equivalenti 63

5.8.3 Numero valigette equivalenti del servizio attuale 63

5.9 CONCLUSIONI 65

PARTE II

73

ANALISI PER L’OTTIMIZZAZIONE DEL SISTEMA

73

6 MANUALE OPERATIVO 75 6.1 STAZIONE CAPOSALA 75 6.1.1 Pagina d’accesso 75 6.1.2 Pagina principale 75 6.1.3 Configurazione avviso 76 6.2 STAZIONE INVIO/RICEVI 76 6.2.1 Pagina accesso 76 6.2.2 Pagina principale 76

6.2.3 Ordini da chiudere manualmente 77

7 ITER DELLA VALIGETTA 79

7.1 CASO IN CUI SI ORDINI LA VALIGETTA VUOTA PER RIEMPIRLA 79

7.1.1 Stazione interna al reparto 79

7.1.2 Stazione esterna al reparto 79

(8)

8.2 I PROCESSI 82

8.2.1 Il processo degli arrivi 82

8.2.2 Il processo di servizio 84

8.3 APPLICAZIONE AL NOSTRO STUDIO 85

8.3.1 Il processo 85 8.3.2 I calcoli 86 8.3.3 Tempistiche di percorrenza 89 9 PRIORITÀ 91 9.1 ALTERNATIVE PROPOSTE 91 9.1.1 Materiali / Mittenti 91 9.1.2 Mittenti / Destinatari 94 9.2 SOLUZIONE OTTIMALE 96

10 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI 97

10.1 CENTRO STAMPA 97

10.2 RISTORAZIONE PER ONCOLOGIA DEGENZA 98

10.3 RADIOLOGIA 98

10.4 STERILIZZAZIONE 99

10.5 FARMACIA 100

10.5.1 Premessa 100

10.5.2 Procedura 101

10.5.3 Alternative contemplate per la definizione dei ruoli 102

10.6 LABORATORI E URGENZE 107

10.6.1 Modalità in uso per il ritiro in manuale dei campioni 108

10.6.2 Scenari proposti per la spedizione dei campioni 109

A) Accorpamento per torri con operatore sanitario 110

B) Accorpamento per torri con incaricato 111

C) L’incaricato raccoglie ai piani, una spedizione per torre 111

D) Invio reparto per reparto. 113

(9)

10.7 EMODERIVATI 118 10.7.1 Condizioni di viaggio 118 10.7.2 Procedure 118 10.8 DISTRIBUZIONE VALIGETTE 119 10.9 OPERATORI ESTERNI 124 11 CONCLUSIONI 127 11.1 PRIORITÀ 128

11.2 FASCE ORARIE DEI SERVIZI 128

11.3 VALIGETTE ALLOCATE 130 11.4 DISTRIBUZIONE VALIGETTE 131 11.5 OPERATORI ESTERNI 131 11.6 SVILUPPI FUTURI 132 BIBLIOGRAFIA 134 ALLEGATI 136 RINGRAZIAMENTI 154

(10)

Fig. 1 bossoli per trasporto pneumatico 5

Fig. 2 stazione di posta pneumatica 5

Fig. 3 stazione del sistema di trasporto leggero 5 Fig. 4 movimento basculante della valigetta 6

Fig. 5 veicoli AGV 6

Fig. 6 esemplificazione carico carrello 6

Fig. 7 carrello per AGV 7

Fig. 8 uso ascensore AGV 7

Fig. 9 movimentazione AGV 7

Fig. 10 Central Hospital Augsburg, Germania 8 Fig. 11 Nürnberg South Hospital, Germania 9 Fig. 12 Yancheng No. 3 People ́s Hospital, Cina 9 Fig. 13 Nikiforov Russian Centre of Emergency and Radiation Medicine St.

Petersburg, Russia 9

Fig. 14 General Hospital, Singapore 9

Fig. 15 Niguarda Ca ́Granda Hospital, Milano, Italia 10 Fig. 16 Ospedale Versilia, Lido di Camaiore, Italia 10 Fig. 17 Ospedale dell’Angelo , Venezia, Italia 10 Fig. 18 cartina della città di Bergamo 15 Fig. 19 sezioni verticali e trasversali delle torri 17 Fig. 20 sezione della pietra centrale 18

Fig. 21 Hospital street 18

Fig. 22 visuale dall’alto dell’Azienda Ospedaliera “Papa Giovanni XXIII” 19

Fig. 23 unità di movimentazione 31

Fig. 24 collocazione in reparto e particolare del segnalatore 33 Fig. 25 sequenza illustrata del procedimento per l’apertura della valigetta 36

Fig. 26 casellario 45

(11)

Tab.1: ubicazione stazioni 28

Tab.2: codifica delle stazioni delle torri 29

Tab.3: codifica delle stazioni in piastra 30

Tab.4: dimensioni dell’ unità di movimentazione 32

Tab.5: velocità delle unità di movimentazione 32

Tab.6: calendario di distribuzione centro stampa 40

Tab.7: n° valigette equivalenti centro stampa 41

Tab.8: n° medio valigette centro stampa 42

Tab.9: dimensioni casse ristorazione oncologica 44

Tab.10: orari dei turni del servizio di radiologia 46

Tab.11: n° valigette equivalenti servizio radiologia 1R 46

Tab.12: n° valigette equivalenti del servizio di radiologia 3R 47

Tab.13: media radiologia mattina primo caso 48

Tab.14: media radiologia mattina secondo caso 49

Tab.15: media radiologia 1R pomeriggio 49

Tab.16: n° medio di valigette/h per il servizio di radiologia 50

Tab.17: misure del box utilizzato per il trasporto nel servizio di sterilizzazione 52

Tab.18: n° valigette equivalenti del servizio di sterilizzazione 53

Tab.19: n° valigette equivalenti del servizio di farmacia 54

Tab.20: misure contenitori utilizzati per il trasporto dei campioni per i laboratori 57 Tab.21: matrice mittenti/destinatari del n° valigette per il servizio dei laboratori 57

Tab.22: n° valigette equivalenti del servizio dei laboratori 59

Tab.23: n° valigette equivalenti per le urgenze 60

Tab.24: matrice mittenti/destinatari del n° di valigette urgenti 61

Tab.25: media dei resi alle sale operatorie 63

Tab.26: n° di valigette equivalenti per il servizio di trasporto degli emoderivati 64

Tab.27: distribuzione delle valigette totali a conclusione della raccolta dati 65

(12)

Tab.30: teoria delle code per l’individuazione di ritardi 88

Tab.31: scala di priorità dei materiali 91

Tab.32: scala di priorità dei mittenti 92

Tab.33: priorità materiali 92

Tab.34: priorità mittenti 93

Tab.35: combinata materiali/mittenti con priorità materiali 93

Tab.36: scala di priorità destinatari 94

Tab.37: scala di priorità mittenti 94

Tab.38: priorità destinatari 95

Tab.38: priorità mittenti 95

Tab.39: combinata mittenti/destinatari con priorità mittenti 96

Tab.40 : calendario di distribuzione centro stampa 97

Tab.41: calendario di distribuzione casellario 99

Tab.42: stima tempo min tra una spedizione e la successiva per la stazione di farmacia 100

Tab.43: orari laboratori 107

Tab.44: matrice mittenti/destinatari delle torri verso i laboratori 109

Tab.45: media oraria delle valigette spedite nella fascia mattutina 110

Tab.46: valutazioni tempistiche delle scenario C 112

Tab.47: valutazione del n° di spedizioni dello scenario D 113

Tab.48: sovrapposizione piani in base alla frequenza oraria di invio dei piani 114

Tab.49: riepilogo delle tempistiche di tutti gli scenari 115

Tab.50: tabelle per il calcolo delle tempistiche di arrivo della valigetta in base ai piani 116

Tab.51: vincoli per il trasporto dei materiali emoderivati 118

Tab.52: distribuzione valigette della situazione attuale 119

Tab.53: distribuzione valigette dell’accorpamento per torri 120

Tab.54: distribuzione valigette dello scenario E 121

Tab.55: distribuzione valigette senza casellario 122

Tab.56: n° operatori esterni per il sistema manuale 124

Tab.57: n° operatori esterni per la situazione attuale riportata sul sistema automatizzato 125

Tab.58: n° operatori esterni per gli scenari A e E 125

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(14)
(15)

Lo studio proposto in questo elaborato è frutto di un tirocinio esterno durato tre mesi, da marzo a aprile 2015, presso l’Azienda Ospedaliera “Papa Giovanni XXIII”.

L’esperienza mi ha permesso di affrontare concretamente le problematiche legate al sistema di trasporto merci automatizzato così detto “leggero”, tra i più evoluti a livello mondiale. L’attività da me svolta ha fornito un importante contributo risolutivo alle dinamiche legate a questo futuristico sistema dei trasporti interno all’Azienda Ospedaliera di Bergamo, permettendo ai Dirigenti del Servizio la definizione e l’implementazione degli aspetti pratici su cui, l’intera gestione del “Trasporto Leggero”, verrà sviluppata.

Il lavoro è composto da due fasi: nella prima ho studiato il sistema di trasporto che ad oggi viene eseguito manualmente, ho definito un metodo per adattare il trasporto in essere al sistema automatizzato attraverso un’opera di raccolta e rielaborazione di un elevato volume di dati; nella seconda fase ho formalizzato questo metodo, trovando delle soluzioni in grado di rendere il sistema di trasporto leggero efficace ed efficiente, due obiettivi che l’Azienda Ospedaliera è riuscita così a perseguire in questo ambito.

Le valutazioni iniziali sono state vincolate dalla struttura del sistema già in essere in azienda (linea, capacità impianto, parco valigette, peso e volume delle valigette, alimentatori…) con caratteristiche operative prettamente manuali; il mio impegno è stato quindi indirizzato nella ricerca di valide procedure che possano garantire un’ottimizzazione del servizio considerando diverse variabili quali, le priorità di circolazione, la definizione delle fasce orarie dei servizi, il numero di valigette allocate, la distribuzione oraria in base alla totalità delle valigette viaggianti. Tale ottimizzazione mira al pieno sfruttamento dell’impianto e garantisce, per ogni tipologia di materiale trasportato, il rispetto di tempistiche e modalità necessarie all’Azienda. Da queste valutazioni è stato così possibile ottenere un modello risolutivo delle problematiche di “trasporto leggero”. 


(16)
(17)

PREFAZIONE

1 Obiettivi Per Il Settore Ospedaliero

Quello che accomuna le scelte che vertono a una sempre più crescente necessità di automatismo nel campo ospedaliero sono le aspettative elevate che si aspetta l’usufruente del servizio.

Appartenendo a un era dove la tecnologia è messa a servizio dell’uomo, come non utilizzarla nel campo della sanità caratterizzato da una così elevata molteplicità e varietà di trasporti. Dai trasporti automatizzati è richiesta massima qualità del servizio al minore costo possibile mediante l’ottimizzazione dei processi logistici, la riduzione delle tempistiche di consegna e il miglior impiego possibile delle risorse umane.

Permettono inoltre la completa tracciabilità dei processi e un aumento della sicurezza per i pazienti e gli operatori sanitari, riducendo l’incidenza di errore e di alterazione dei materiali nel trasporto dovuto a manipolazioni.

Per fare ciò è necessario affidarsi a nuove soluzioni logistiche che prevedono l’utilizzo di diversi sistemi di trasporto in base alle differenti esigenze.

2 Le Nuove Tecniche Di Trasporto Negli Ospedali

La varietà delle soluzioni disponibili oggigiorno per il trasporto dei materiali all’interno delle sedi ospedaliere hanno permesso di impiegare in misura sempre maggiore sistemi di trasporto automatizzato.

I criteri di scelta dei vari sistemi di trasporto non possono prescindere dall’analisi dei materiali da trasportare:

- materiali di piccole dimensioni

per il trasporto di questi materiali in genere è tradizionalmente adottata la posta pneumatica che permette a costi contenuti, velocità di trasporto e adattabilità alla struttura;

un’ alternativa recente prevede il trasporto di quantitativi superiori ( fino a 10 Kg) in contenitori su monorotaia, tale sistema consente il trasporto di molte più tipologie di materiale, garantendo una buona flessibilità del sistema e rapidità nelle consegne.

- materiali di grandi dimensioni

(18)

spostamenti allo stesso livello sia per gli spostamenti verticali, richiedendo l’istallazione di elevatori ad hoc.

2.1 Sistemi Di Trasporto

I principali sistemi di trasporto nelle aziende ospedaliere sono principalmente tre: Impianti di posta pneumatica PTS ( PNEUMATIC TUBE SYSTEM)

Impianti di trasporto con carrelli/contenitori su monorotaia ETV (ELECTRIC TRACK VEHICLE)

Impianti di trasporto con robot motorizzati AGV ( AUTOMATED GUIDE VEHICLE)

Impianto di posta pneumatica

L’impianto di posta pneumatica, adottato fin dagli anni ’50 e sempre più utilizzato in campo ospedaliero, permette il trasporto di varie tipologie di materiali di piccole dimensioni ( farmaci, provette, referti.. ecc) e permette di collegare in modo molto flessibile vari reparti, con configurazioni anche molto complesse. Il carico è limitato ad un peso massimo di 3 Kg, con volumi piuttosto contenuti.

Il materiale è inserito all’interno di bossoli che, grazie ad un flusso d’aria generato da una o più soffianti, vengono trasportati all’interno delle tubazioni in piena autonomia. La rete collega diverse aree ospedaliere e consente la movimentazione del bene, prelevato dagli operatori nei punti di ricezione.

Le note positive di questo sistema di trasporto sono il basso consumo energetico e una rumorosità pressoché nulla.

Il trasporto di materiale biologico avviene in totale sicurezza: campioni e sacche di sangue non sono soggetti a variazioni di temperatura e si muovono ad una velocità controllata, preservando l’integrità degli emocomponenti da eventuale emolisi.

L’impianto è costituito da:

- una centrale di spinta /aspirazione con soffianti: (turbine) da dimensionare secondo la sviluppo dell’impianto, la velocità di trasporto e il peso massimo da trasportare;

- le tubazioni: queste condutture in PVC (possono essere realizzate anche in acciaio) di diametro appropriato collegano le varie stazioni del sistema.

- i bossoli: sono gli elementi di trasporto generalmente a tenuta stagna. Il peso trasportabile per un bossolo di 350 mm è di circa 3 Kg. La velocità di trasporto massima è di circa 8 – 10 m/sec ma deve essere ridotta a 3 m/sec per l’invio di campioni si sangue per evitare i fenomeni di emolisi.

(19)

- stazioni installate ai piani e nei reparti: negli impianti a più stazioni intercomunicanti ogni stazione è dotata di una tastiera numerica per l’immissione dei codici che individuano le varie destinazioni. Le stazioni prevedono dispositivi che consentono l’accelerazione e l’arresto graduale del bossolo in modo da preservare il contenuto dei bossoli da sollecitazioni eccessive.

Impianto con carrelli/ contenitori su monorotaia

È un impianto a carrelli motorizzati dedicato al trasporto leggero, nei casi di beni che per peso o dimensioni non siano compatibili con il sistema pneumatico Questo tipo di trasporto permette una velocità inferiore a quella degli impianti di posta pneumatica ma può sostituire quest’ultimo tipo di impianto molto egregiamente visto che ha come vantaggio una maggiore flessibilità del materiale trasportato e sulla capacità di carico ( fino a 10 Kg).

(20)

L’impianto è composto da una serie di stazioni di invio e ricezione, interconnesse da una rete elettrificata di binari per la movimentazione dei carrelli,  in grado di spostarsi in senso orizzontale, verticale e capovolti. Grazie a inserti basculanti il sistema è in grado di mantenere i materiali sempre nella stessa posizione durante il trasporto.

ETV, oltre a essere il sistema ideale per la movimentazione sicura di beni sterili e strumenti chirurgici, può rappresentare la soluzione adatta all’automazione all’interno del laboratorio, incidendo positivamente sul livello di produttività delle attività cliniche

Impianti di trasporto con robot motorizzati AGV

Per il trasporto di materiali pesanti viene utilizzato un sistema di trasporto automatizzato che impiega veicoli autoguidati (AGV ) capaci di muoversi senza l’ausilio di un operatore, secondo un percorso prestabilito all’interno della struttura grazie alla memorizzazione di mappe. Tali veicoli sono utilizzati per il trasporto dei carrelli ospedalieri adibiti a diversi servizi: ristorazione, lavanderia, rifiuti, sterilizzazione e farmacia.

Il robot trasportatore si infila sotto al carrello ospedaliero, lo solleva e procede nel suo itinerario.

Fig.4: Movimento basculante della valigetta

(21)

La navigazione avviene mediante un lettore laser che confronta le mappe virtuali memorizzate e le sagome dell’edificio rilevate, non saranno pertanto necessarie istallazioni sul pavimento per definirne la rotta, garantendo la massima libertà nella modifica dei percorsi. Questo sensore laser agisce contemporaneamente anche come dispositivo di sicurezza anticollisione. Quando viene rilevato un ostacolo in zona di sicurezza il veicolo dapprima rallenta e poi si arresta finché l’ostacolo non viene rimosso.

Molto spesso essendo un sistema piuttosto ingombrante dal punto di vista della movimentazione, i carrelli ospedalieri sono dotati di ruote per permettere agli operatori di compiere a spinta l’ultimo tratto.

I veicoli sono bidirezionali e hanno una velocità programmabile da 0,10 m/s a 2,0 m/s. Viene assicurato il rispetto dei tempi programmati per l’erogazione del servizio attraverso la completa automazione, anche in presenza di elevatori e porte taglia fuoco.

Gli AGV funzionano a batterie pertanto per ricaricarsi i robot, al termine di un numero predefinito di percorsi, si portano in sala controllo dove si collegano ad alimentatore.

Il primo impianto di AGV in Italia risale alla metà degli anni ’60 , da allora si è manifestato un continuo incremento di utilizzo di questi sistemi di movimentazione grazie alla loro flessibilità.

2.2 Le Applicazioni Nel Mondo

Negli Stati Uniti d’America ritroviamo ospedali di piccola dimensione ( 500- 600 posti letto), per lo più sono strutture indipendenti; nella maggior parte dei casi si tratta di ospedali consociati per questo non esiste alcun polo logistico rilevante.

(22)

Per quanto riguarda le applicazioni tecnologiche in campo del trasporto questo paese ha privilegiato l’uso di trasporti pneumatici.

In Asia invece abbiamo ospedali di media e grande dimensione e anche in questo caso si tratta di strutture indipendenti; Non sono individuabili poli logistici di entità rilevante.

Come nel caso precedente il sistema prevalente di trasporto automatizzato è rappresentato dal trasporto pneumatico.

In Europa la situazione è molto eterogenea, sono presenti strutture ospedaliere di piccole, medie e grandi dimensioni; si tratta per lo più di strutture indipendenti.

Esistono alcuni poli logistici :

- AVEN( Area Vasta Emilia Nord) in Emilia Romagna; - ESTAV in Toscana;

- Bottrop a Lione.

Questi agiscono in nome e per conto delle aziende associate, puntando a una logistica integrata.

Dall’anno 2000, il sistema ETV non era un sistema di trasporto materiali largamente utilizzato in Europa ed in Asia a causa di un insufficienza di produttori che offrissero un’alternativa valida dopo la chiusura di RALFS (Germania) nel 1999.

Tenendo in considerazione quanto detto sopra, i sistemi di tubi pneumatici PTS e di trasporto pesante con AGV ha preso il sopravvento.

Negli ultimi anni si è potuto vedere un punto di svolta, il sistema di trasporto ETV ha segnato un crescente numero di istallazioni in molteplici Aziende Ospedaliere dovuto probabilmente allo sviluppo delle tecnologie e alla specializzazione di numerose aziende in tale settore; alcuni tra i nomi più noti dei fornitori di questo impianto sono:

Airox S.p.a. (India); Telelift (Germania); Oppent S.p.a. (Italia); Swisslog ( Germania, Francia, Svezia, Norvegia, Svizzera); Salmoiraghi S.p.a. (italia)…

Ritroviamo ad oggi numerose applicazioni del sistema ETV nel mondo; di seguito se ne riportano alcuni esempi significativi:

Central Hospital Augsburg, Germania (Fig. 10)

Lunghezza Linea 3,5 Km

Livelli 15

n° stazioni 60

(23)

Nürnberg South Hospital, Germania (Fig. 11)

Yancheng No. 3 People ́s Hospital, Cina (Fig. 12)

Nikiforov Russian Centre of Emergency and Radiation Medicine St. Petersburg, Russia (Fig. 13)

General Hospital, Singapore (Fig. 14) Lunghezza Linea 17 m per

n° stazioni 2 n° carrelli 2 anno 2012 Lunghezza Linea 116 m n° stazioni 12 Lunghezza Linea 3 Km n° stazioni 66 n° carrelli 180 anno istallazione 1994 Lunghezza Linea 1050 m Livelli 14 n° stazioni 31 n° carrelli 44 anno 2011

(24)

Niguarda Ca ́Granda Hospital, Milano, Italia (Fig. 15)

Ospedale Versilia, Lido di Camaiore, Italia (Fig. 16)

Ospedale dell’Angelo , Venezia, Italia (Fig. 17) Lunghezza Linea 4 Km n° stazioni 50 n° carrelli 160 anno 2009 Lunghezza Linea 1 Km n° stazioni 34 n° carrelli 64 anno 2002 Lunghezza Linea 1,5 Km n° stazioni 28 materiali

movimentati provette, farmaci, strumenti sterili, cartelle cliniche

(25)
(26)
(27)

PARTE I

SITUAZIONE

ATTUALE

(28)
(29)

1

L’ AZIENDA OSPEDALIERA “PAPA

GIOVANNI XXIII”

1.1 Premessa

Il Cantiere del Nuovo Ospedale di Bergamo, terminato nella prima metà del 2011, è stato il più grande di tutta la provincia bergamasca dal dopoguerra ad oggi e ha richiesto più di 5 anni di lavori ininterrotti. Alla costruzione hanno partecipato tutti i principali Enti pubblici regionali e provinciali, dal Ministero della Salute alla Regione Lombardia, dal Comune e dalla Provincia di Bergamo all'Azienda Ospedaliera.

(30)

Il Papa Giovanni XXIII è una struttura di rilievo nazionale e ad alta specializzazione ed è il più grande tra gli ospedali lombardi, con 320 mila mq  complessivi, oltre  900 posti letto  di cui  108 di terapie intensive e sub intensive,  36 sale operatorie,  226 ambulatori,  9 mila mq dedicati alla diagnostica e 4mila mq all’Emergenza-Urgenza, con un eliporto funzionante 24 ore su 24.


Ad oggi registra:

• 120 ricoveri ordinari, di cui 35 in urgenza • 60 interventi chirurgici

• 260 accessi in pronto soccorso

• 2.300 pazienti ambulatoriali (1.150 visite ambulatoriali, 600 prelievi, 340 accertamenti radiologici)

• 200 accessi in day hospital • 2.300 pasti

• 1.000 divise distribuite

• 11 mila persone che entrano in ospedale

L’alta specializzazione, la presenza di équipe multidisciplinari e la complessità delle patologie trattate fanno del nostro ospedale un luogo di cura capace di accogliere e sostenere il paziente e la sua famiglia garantendo cure di alto livello e un'attenzione costante alla dimensione della promozione della salute. 

L'Ospedale Papa Giovanni XXIII è dotato di impianti e apparecchiature tecnologicamente avanzate, quali:

• la risonanza magnetica a magnete aperto che, disponendo di 270 gradi di campo libero, consente di eseguire l'esame anche a pazienti che soffrono di claustrofobia;

• un apparecchio ad alta specializzazione per la radiochirurgia stereotassica, senza bisturi, per trattare tumori difficilmente operabile;

• una sala operatoria è attrezzata con angiografo biplano per interventi.

L’informatizzazione  supporta i professionisti nei loro compiti quotidiani: prescrizione informatizzata dei farmaci, armadi robotizzati, cartella clinica elettronica consultabile in tempo reale grazie a dispositivi mobili consentono di azzerare gli errori e ottimizzare tempi e risorse. 

Servizi commerciali e di utilità generale, con oltre 2 mila parcheggi, completano l’offerta della struttura. Anche nei servizi di supporto la tecnologia gioca un ruolo importante, con trasporti automatizzati, pasti personalizzati ordinati al letto del paziente e gestione delle divise con microchip. 

(31)

1.2 Struttura

Il nuovo ospedale di Bergamo consta nei seguenti corpi di fabbrica (ALLEGATO 1A,1B): - Torri degenze, disposte perimetralmente alla piastra ospedaliera e denominate T1, T2, T3,

T4, T5, T6, T7. Ospitano reparti di degenza, ambulatori e le attività dipartimentali nonché le attività libero professionali. Si sviluppano su più piani dal livello 0 ( dedicato agli impianti tecnologici) ai livelli 1,2,3,4,5 ( ospitanti le attività ospedaliere) al livello 6 (dedicato ai sistemi trattamento aria). Ognuna delle torri è dotata di impiantistica indipendente.

- Corpi intermedi si sviluppano in connessione ai livelli 1 e 2 tra due diverse torri (precisamente C1 tra T1 e T2, ecc…)

- Piastra Ospedaliera è centrale rispetto alle torri, ospita le attività specialistiche e direzionali dell’ospedale e si sviluppa su più piani dal livello 0 ( dedicato agli impianti tecnologici), ai livelli 1,2,3 ( ospitanti le attività ospedaliere). L’ultimo dei singoli corpi di fabbrica verso ovest e comunque l’intero livello 4 è dedicato al trattamento aria. La piastra è asservita da due sottocentrali termiche ( est e ovest)

(32)

- Hospital street è un area sulla quale si prospettano i servizi ospedalieri principali e varie attività commerciali. La copertura e le pareti sono stati creati con strutture reticolari in acciaio che sostengono i vetri dell’ involucro dando allo spazio luminosità trasparenza e apertura verso l’esterno. Sono stati ideati sistemi frangi- sole sulle vetrati verticali e sulla copertura orizzontale; Gli spazi interni sono dotati di pavimenti in gres e in legno dotato di impianto di raffreddamento e riscaldamento per garantire una temperatura ideale tutto l’anno.

- Polo Servizi ospita le attività complementari quali mensa, spogliatoi, cucina, farmacia, guardaroba e lavanolo e si sviluppa a “L” ad sud-ovest della torre 1. si sviluppa ad un solo piano al livello 0 ed è asservito ad una sottocentrale dedicata.

Fig.20: Sezione della Piastra centrale

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- Polo Tecnologico si sviluppa a sud su due livelli ( Liv. 0 e Liv. 1) ed ospita la centrale termica, la centrale frigorifera, la centrale idrica, la centrale di cogenerazione, magazzini, spogliatoi e distribuzioni divise.

- Elisuperficie con annessa palazzina. - Centro congressi.

Nell’intera area, perimetralmente ai suddetti corpi di fabbrica, si identificano le seguenti aree: - Parcheggi;

- Area verde; - Isola ecologica;

- Centralina gas tecnici e medicali; - Piazza principale;

- Viabilità interna ed esterna comunale; - Viabilità di emergenza VVFF al livello 0.

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2

SISTEMI DI TRASPORTO

ATTUALMENTE IN USO

2.1 Impianto Per Trasporto Pesante

Il sistema prevede l’utilizzo di AGV, robot motorizzati ( collegati alla centrale di controllo via radio) per la movimentazione di contenitori per il trasporto merci fino ad un carico utile massimo di 400 Kg.

L’impianto è costituito da una rete orizzontale ( al livello 0) di distribuzione e da 21 elevatori specializzati in due linee di trasporto verticale separate, una ( detta linea per l’invio) dedicata alla distribuzione di merci alle degenze o ad altri reparti, l’altra (detta linea per il ritiro) dedicata alla raccolta di merci provenienti dalle degenze o da altri reparti destinata ad un trattamento di lavaggio e/o eliminazione.

Si contano un totale di n° 131 postazioni di ricezione e n° 96 posizioni di invio, distribuite tra torri e piastra.

Tutti gli approvvigionamenti e gli smaltimenti tra le aree di servizio( stazioni di partenza) quali cucina, lavanderia, farmacia, magazzino e i reparti di degenza( stazioni di arrivo) si susseguiranno in base ad una tabella oraria prestabilita.

I piani di trasporto, diversi di giorno in giorno, vengono gestiti dalla centrale di comando. Trattasi dunque di un sistema programmabile in base a tabelle orarie ben definite a priori.

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Le informazioni relative agli ordini di viaggio per il carrello devono avvenire mediante transponder. Le targhette identificative contenenti le informazioni di viaggio devono essere inserite in appositi alloggiamenti esterni ai carrelli.

Una volta posizionato il carrello nella stazione di partenza un apposito sensore legge la destinazione e la comunica alla centrale, la quale incarica il primo veicolo libero di eseguire il trasporto.

Il trasportatore giunto in stazione si infila sotto al carrello, lo solleva e procede nel suo itinerario.

Il robot trasportatore compie autonomamente il percorso assegnatogli, in quanto dotati di computer in cui sono memorizzate tutte le informazioni relative al percorso da effettuare per giungere alla stazione di destinazione. L’uso di ascensori e porte tagliafuoco vengono via via concordati tra il robot e il computer della centrale di controllo.

All’arrivo del robot in stazione di destinazione un segnale ottico e acustico avvisa gli addetti del suo arrivo in reparto, i quali si occupano di compiere a spinta l’ultimo tratto e posizionare i carrelli secondo il piano di viaggio nel reparto di destinazione.

2.2 Impianto Per Trasporto Pneumatico

L’impianto di posta pneumatica è dedicato al collegamento delle urgenze al laboratorio di analisi.

Questo sistema di trasporto provvede alla movimentazione di : prelievi di sangue in provetta, campioni di urina, tamponi, eventuali referti.

In totale le stazioni di ricezione/ invio sono 8: - n° 2 per blocco operatorio ( livello 2); - n° 1 per Pronto Soccorso ( livello 2);

- n° 1 per Pronto Soccorso Pediatrico ( livello 2); - n° 2 per Terapia Intensiva ( livello 3);

- n° 2 per Laboratorio Analisi ( livello 3).

L’impianto comprende le soffianti nel locale tecnico al livello 0 e la centrale di comando e controllo ubicata nel locale regia.

Le procedure di invio prevedono, il posizionamento del bussolotto all’imbocco delle tubazioni in pvc, l’inserimento tramite tastierino numerico della destinazione del bussolotto e infine l comando di invio cha da inizio alle operazioni.

In caso di ricezione sono stati posti dei cestelli adeguatamente imbottiti al di sotto delle bocchette che permettono un attenuazione dell’atterraggio del bussolotto.

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É stato predisposto un segnale acustico che avvisa gli operatori della ricezione.

I materiali inseriti all’interno dei bossoli devono essere adeguatamente sigillati in buste ermetiche per evitare eventuali fuoriuscite del materiale con conseguente contaminazione del bossolo.

2.3 Impianto Per Trasporto Leggero

Attualmente tutta la movimentazione che sarà in carico al sistema automatico leggero è svolta da 22 addetti esterni che si occupano di trasportare su richiesta i vari materiali dal mittente al destinatario.

Utilizzano dei carrelli a spinta a doppio ripiano delle dimensioni di 80cm di larghezza 1,5m di lunghezza e 1m di altezza.

Il servizio è svolto per il trasporto dei seguenti materiali: - prelievi di sangue, urina, tamponi;

- radiografie, ecografie, tomografie; - referti, cartelle cliniche, cancelleria; - materiale dal centro stampa; - farmaci;

- materiali sterili; - mensa per oncologia.

Per ogni materiale è stata adottata una logistica di organizzazione e percorso per agevolare le tempistiche e riuscire a coprire le esigenze dell’Azienda Ospedaliera.

Con l’attivazione del sistema automatizzato sarà necessario rivedere queste procedure adattandole a quelli che sono i vincoli del impianto, cercando allo stesso tempo di non stravolgere le tempistiche aziendali e di garantire il medesimo servizio.

Anche il trasporto leggero così come quello pesante consentirà una buona flessibilità a riguardo delle modifiche del layout di percorso che si possono provvedere nel tempo.

A differenza del sistema per il trasporto pesante, il sistema di trasporto leggero è però progettato per rispondere a delle esigenze di movimentazione prevedibili solo in forma statistica, ma variabili nel corso del tempo. Risulta dunque un servizio a richiesta, non fondato su tabelle orarie programmabili.

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3

IL SISTEMA DI TRASPORTO

LEGGERO SULLA BASE DEI DOCUMENTI

ESISTENTI

3.1 Oggetto Del Trasporto

Con il presente sistema si intende soddisfare una serie di interscambi tra le diverse aree ospedaliere consentendo il trasporto dei materiali attualmente trasportati in manuale:

- prelievi di sangue, urina, tamponi; - radiografie, ecografie, tomografie; - referti, cartelle cliniche, cancelleria; - materiale dal centro stampa; - farmaci e preparati farmaceutici; - materiali sterili;

- mensa per oncologia.

data la diversità di materiali che viaggeranno in questo sistema sarà fondamentale individuare una modalità per garantire la sterilizzazione dell’abitacolo ad ogni viaggio.

3.2 Ubicazioni

I binari sono istallati nei controsoffitti o a soffitto per il loro percorso orizzontale e nei cavedi verticali, collocandoci a livello di utilizzatore solo in corrispondenza delle stazioni di ricevimento e spedizione.

Come si può osservare dall’isometria (ALLEGATO 2) la rete dei binari è così strutturata:

1 Linea a doppio binario, che corre a soffitto del piano 0 e collega con un gruppo di scambi le spine di risalita verso i reparti.

7 colonne montanti da cui si staccano i binari che formano le stazioni in apposite aree di reparto poste ai livelli 1,2,3,4,5.

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1 colonna montante da cui si staccano i binari che formano le stazioni in apposite aree dei laboratori e del centro trasfusionale.

1 colonna montante da cui si staccano i binari che formano le stazioni in apposite aree di radiologia e della sterilizzazione.

1 colonna montante da cui si staccano i binari che formano le stazioni di pronto soccorso, medicina nucleare e ciclotrone.

1 linea a doppio binario che, staccandosi da quella principale, serve la stazione di farmacia a livello 0.

1 Linea per la stazione di manutenzione a livello 0.

1 Linea a binario singolo per la stazione di distribuzione biberon/ cucina a livello 0.

1 stazione del centro stampa che si deriva dalla linea principale a livello 0.

3.3 Descrizione Tecnica

L’ impianto è costituito da: - m 2.212 di Binario rettilineo;

- n° 263 elementi di binario curvilinei; - n° 43 scambi;

- n° 63 porte tagliafuoco REI 120 a due binari; - n° 7 porte tagliafuoco REI 180 a un binario; - 64 stazioni

3.4 Binari

Nell’intero impianto troviamo binari rettilinei e curvilinei in profilato di alluminio anticorrosione.

I binari hanno funzione di supporto meccanico del carrello e guida, dotato di profilati in rame per l’alimentazione a bassa tensione inglobati in profili in plastica per l’isolamento; sono dotati di canarina integrata per l’inserimento e protezione dei cavi destinati ai collegamenti.

3.5 Serranda Tagliafuoco

Le serrande tagliafuoco sono in grado di garantire l’interruzione del binario pur mantenendo una perfetta ermetici della porta (ALLEGATO 3), dotata di accessori interconnessi al concentrassero locale quali rilevatori di fumo e pulsante sotto vetro.

Sono state istallate due tipologie di porte tagliafuoco in base al binario di destinazione: Porte tagliafuoco REI 120 in presenza di doppio binario e porta REI 180 in presenza di singolo binario.

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3.6 Scambi

Gli scambi sono composti da una struttura in fusione d’allumino che sorregge gli organi meccanici del movimento, vale a dire motore e guide, equipaggiati di scheda elettronica e microprocessore atta a dialogare con il sistema.

Sono stati istallati scambi a due, tre e quattro posizioni.

La valigetta si posiziona su una parte mobile del binario che trasla in corrispondenza del successivo. (ALLEGATO 4)

3.7 Stazioni

Nelle stazioni (ALLEGATO 5) è presente un tratto di binario di L 650mm in alluminio satinato anticollisione dotato di interrutore magnetotermico contro le sovratensione e i cortocircuiti. Tali tratte sono state composte fino a 8 posizioni.

Possono essere dedicate ad un singolo reparto o laboratorio come condivise al piano da più unità operative.

Molto spesso troviamo le stazioni condivise nei corridoi ( come succede per le sale operatorie) o in aree d’accoglienza dedicate (come accade nelle torri).

3.7.1 Stazione Deposito Carrelli E Buffer Temporanei

Queste stazioni sono costituite da un tronco di binario in derivazione dalla linea principale; tali depositi hanno il compito di trattenere i carrelli vuoti eccedenti il fabbisogno istantaneo e di distribuirli automaticamente in quanto interconnessi con le stazioni. Tali depositi sono 12 e hanno una capacità di 5 carrelli; il limite è definito dalla potenza dell’alimentatore di sezione. L’amministratore può assegnare per le stazioni, dei buffer temporanei di carrelli vuoti in fasce orarie prestabilite. In questo modo all’interno delle fasce orarie configurate i carrelli vuoti lasceranno le aree di parcheggio per accodarsi all’ingresso dell’ultimo scambio prima della stazione di riferimento. Tali valigette vengono dette “valigette allocate” e servono per garantire tempi minimi di attesa per l’operatore una volta effettuata la prenotazione della valigetta; quando viene ordinata una valigetta da una stazione, in una fascia oraria in cui sono presenti valigette ad essa allocate, il sistema invia a soddisfare la richiesta una di queste e in automatico riposiziona un’ altra valigetta libera a servizio della stazione per garantirne il numero predefinito di “valigette allocate”.

3.7.2 Stazioni Bidirezionali E Monodirezionali

Con il termine monodirezionale si intende una stazione a doppio binario che permette la circolazione delle valigette in un unico senso.

Le stazioni bidirezionali sono invece dotate di un solo binario e vincolano il percorso di andata e ritorno sullo stesso; questo impedisce la possibilità di prenotare più di una valigetta

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Nell’impianto sono presenti n° 64 stazioni, delle quali: - 35 nelle Torri, tutte bidirezionali;

- 29 in piastra centrale, di cui 25 bidirezionali e 4 unidirezionali. Le sopracitate stazioni monodirezionali sono:

Farmacia, centro trasfusionale (simt) e laboratorio di microbiologia.

3.7.3 Ubicazione E Codifica

Tab.1: ubicazione stazioni

stazioni livelli totale stazioni TOTALE

torri 7 5 35 64 piastra L.0 5 1 5 piastra L.1 10 1 10 piastra L.2 8 1 8 piastra L.3 6 1 6 LEGENDA CODIFICA:

TL sta per Trasporto Leggero

1° LETTERA ( T = TORRE; P = PIASTRA)

1° NUMERO : N° TORRE O N° MONTANTE DELLA PIASTRA 2° NUMERO: LIVELLO DI UBICAZIONE DELLA STAZIONE

BIDIREZIONALI B

UNIDIREZIONALI U

TORRE 1

MONTANTE 1

B TL.T.01.01 AMBULATORI DI TORRE 1 + PSICOLOGIA CLINICA

B TL.T.01.02 DEGENZA OSTETRICA+NIDO

B TL.T.01.03 PATOLOGIA NEONATALE DH E DEGENZA

B TL.T.01.04 GINECOLOGIA

B TL.T.01.05 OSTETRICIA EMIPIANO + ATTIVITA' DIPARTIMENTALI TORRE 1 TORRE 2

MONTANTE 2

B TL.T.02.01 AMBULATORI DI TORRE 2

B TL.T.02.02 CHIRUGIA PEDIATRICA + EPAT TRAPIANTI PED. B TL.T.02.03 PEDIATRIA + NEUROPSICHIATRIA + DH PEDIATRIA

B TL.T.02.04 + CH. PLASTICA + CHIRURGIA II + DERMATOLOGIA E DH MEDICINE+OCULISTICA B TL.T.02.05 ATTIVITA' DIPARTIMENTALI TORRE 2+ ALTRO

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Tab.2: codifica delle stazioni delle torri TORRE 3

MONTANTE 3

B TL.T.03.01 AMBULATORI DI TORRE 3

B TL.T.03.02 ORTOPEDIA + TRAUMATOLOGIA + MAXILLO FACCIALE

B TL.T.03.03 NEUROCHIRGIA + OTORINOLARINGOIATRIA DEGENZA

B TL.T.03.04 NEUROLOGIA + OTORINOLARINGOIATRIA DEGENZA

B TL.T.03.05 ATTIVITA' DIPARTIMENTALI TORRE 3 TORRE 4

MONTANTE 4

B TL.T.04.01 SERVIZIO DI ENDOSCOPIA + AMBULATORI DI TORRE 4 B TL.T.04.02 CHIRURGIA 1a / 3a / TORACICA+ SANITà PENITENZIARIA

B TL.T.04.03 UROLOGIA

B TL.T.04.04 GASTROENTEROLOGIA 1 E 2 + PNEUMOLOGIA

B TL.T.04.05 ATTIVITA' DIPARTIMENTALI TORRE 4 TORRE 5

MONTANTE 5

B TL.T.05.01 AMBULATORI DI TORRE 5 + SERVIZIO POSTA

B TL.T.05.02 CARDIOLOGIA + MEDICINE CARDIOVASCOLARE

B TL.T.05.03 CARDIOCHIRURGIA + CARDIOPATIE CONGENITE

B TL.T.05.04 MEDICINA+ENDOCRINOLOGIA

B TL.T.05.05 ATTIVITA' DIPARTIMENTALI TORRE 5 + CHIRURGIA VASCOLARE TORRE 6

MONTANTE 6

B TL.T.06.01 AMBULATORI DI TORRE 6+DERMATOLOGIA DH

B TL.T.06.02 ONCOLOGIA DEGENZA + CI 4 DH ONCO EMATOLOGICO B TL.T.06.03 EMATOLOGIA DEGENZA e medic. Nucleare

B TL.T.06.04 MALATTIE INFETTIVE

B TL.T.06.05 ATTIVITA' DIPARTIMENTALI TORRE 6+SEGRETERIA

TORRE 7

MONTANTE 7

B TL.T.07.01 AREA DIDATTICA

B TL.T.07.02 LABORATORI +CENTRALINO+SISTEMI INFORMATIVI E ORGANIZZATIVI

B TL.T.07.03 NEFROLOGIA + ONCOLOGIA

B TL.T.07.04 PSICHIATRIA I + PSICHIATRIA II

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Tab.3: codifica delle stazioni in piastra

PIASTRA

SIGLA REPARTI SERVITI

B TL.P.1.1 AMBUL. ODONTOSTOM. + AMBUL. ORL + DIP. POLITICHE PERSONALE + SERVIZI ALBERGHIERI + FISICA SANITARIA

B TL.P.1.2 BLOCCO PARTO + PRONTO SOCCORSO DEGENZA PEDIATRICO + RAGIONERIA + UFF. TECNICO + PROVVEDITORATO+APPROVIGIONAMENTI

B TL.P.1.3 DIR. GENERALE + DIR. SANITARIA + DIR. AMMINISTRATIVA + DIR. PROF. SANITARIE+ UFFICI VARI

B TL.P.2.1 AMBUL. SENOLOGIA + SCREENING + AMBUL. ORTO-TRAUMA+ AMBUL. INFERMIERISTICI +MEDICINA GENERALE

B TL.P.2.2 DAY SURGERY DEGENZA+ SALE OPERATORIE MINORI (blocco B)

B TL.P.2.3 TERAPIA INTENSIVA ADULTI (blocco A ) + TERAPIA INTENSIVA E SUB INTENSIVA PEDIATRICA (blocco D)

B TL.P.3.1 FARMACIA DELLE DIMISSIONI + FARMACIA ESTERNA

B TL.P.3.2 DAY SURGERY DEGENZA + SALE OPERATORIE MINORI (blocco C)

B TL.P.3.3 TERAPIA INTENSIVA ADULTI (blocco B) + SUB INTENSIVA ADULTI (blocco E)

B TL.P.4.1 CENTRO PRELIEVI ( CUP + BANCA + URP + ACCOGLIENZA)

B TL.P.4.2 DAY SURGERY DEGENZA + SALE OPERATORIE MINORI (blocco D)

B TL.P.4.3 TERAPIA INTENSIVA ADULTI (blocco C) + TOSSICOLOGIA + DIPARTIMENTO ANESTESISTI

B TL.P.5.1 NEFROLOGIA-DIALISI + RADIOTERAPIA

B TL.P.5.2 DEGENZA BREVE ADULTI + EMODINAMICA

U TL.P.6.1 SERVIZ. IMMUNO.EMATOLOGIAE MEDICINA TRASFU. + DIMISS. PROTETTE + AMBUL. MEDICINA DEL LAVORO

B TL.P.6.2 LABORATORI DI GENETICA MEDICA

U TL.P.6.3 MICROBIOLOGIA

B TL.P.7.0 CICLOTRONI/RADIOFARMACIA

B TL.P.7.1 MEDICINA NUCLEARE + RADIODIAGNOSTICA

B TL.P.7.2 PRONTO SOCCORSO + SALE OPERATORIE MAGGIORI (blocco A)

B TL.P.8.1A STERILIZZAZIONE SPORCO

B TL.P.8.1B STERILIZZAZIONE PULITO

B TL.P.8.1C NEURORADIOLOGIA

B TL.P.9.0 MANUTENZIONE TRASPORTO LEGGERO

B TL.P.10.0 PREPARAZIONE BIBERON, CUCINA

B TL.P.11.0 QUARTIERE MORTUARIO + CENTRO STAMPA.

U TL.P.12.0 FARMACIA INTERNA

B TL.P.13.3 LABORATORIO ANALISI- CORELAB

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3.8 Unità Di Movimentazione

L’unità di movimentazione è un carrello automotore autonomo in grado di muoversi indipendente rispetto agli altri veicoli con peso trasportabile di circa 10 Kg, corrispondente a un trasporto in volume di circa 33 litri.

Il carrello è costituito in robusta lamiera stampata in alluminio con trattamento superficiale anticollisione verniciata.

All’interno della struttura sono posti: il gruppo motore riduttore frizione ruota dentata gommata, opportunamente molleggiato per consentire una perfetta aderenza al binario, scheda elettronica con microprocessore, connettore per il movimento manuale del carrello e protezione contro i cortocircuiti.

Dotato di 8 ruote per garantire lo scorrimento in sicurezza e di due tamponi anticollisione. I contenitori alloggiati sui carrelli automotori sono basculanti fissati sul lato lungo al carrello, in modo da consentire la posizione verticale lungo tutto il percorso, evitando eccessivi sobbalzi per il contenuto.

Questi verranno chiamati a titolo esemplificativo “valigette” o “navette”.

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Di seguito vengono riportate le specifiche:

Tab.4: dimensioni dell’ unità di movimentazione Tutti i trasporti verranno effettuati con la valigetta standard.

Non è stata presa in considerazione la possibilità di destinare valigette sovradimensionate ai materiali che viaggeranno su questo sistema perché pur avendo un volume maggiore considerato il limite imposto dal motore delle valigette e dagli alimentatori di sezione,

non permetterebbero un carico in peso superiore ai 10 Kg, anzi considerando le dimensioni maggiori della valigetta il vincolo potrebbe essere ancora più stringente.

Di seguito riportiamo le velocità da progetto in funzione dei tratti di linea da percorrere:

Tab.5: velocità delle unità di movimentazione

DIMENSIONI PORTATA

p [cm] l [cm] h [cm] volume [cm3] Kg Litri

valigetta standard 17,5 48 40 33600 10 33

VELOCITÀ VALIGETTE

tratto rettilineo 30,0 m/min 0,5 m/s 1,8 km/h tratto verticale 20,0 m/min 0,3 m/s 1,2 km/h tratto curvilineo 23,0 m/min 0,4 m/s 1,4 km/h

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3.9 Segnalatori

In prossimità di ogni stazione è stato istallato un dispositivo di segnalazione acustico/visivo atto ad avvisare l’operatore in corrispondenza dell’arrivo del carrello.

Il sistema di allerta è programmabile e in alcune ore è possibile disabilitare il sonoro lasciando solo il segnale ottico.


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3.10 Capacità Impianto E Dotazione Carrelli

Si possono assumere i seguenti dati:

a) lunghezza percorso medio tra stazioni: Lm = 320 m b) velocità media di traslazione carrello: Vc = 0,4 m/s c) tempo medio di carico/ scarico del contenitore: Tcs = 180 s

d) tempo totale di traslazione scambi sul percorso: Ts = 5 s x n° 14 scambi = 70 s e) numero stazioni: 64

Da tali valori si ricava quanto segue:

Tempo di viaggio medio Tm : Lm/Vc + Ts + Tcs = 1050 s Numero viaggi l’ora a valigetta : 3600/Tm = 3,43 viaggi/ora

per poter garantire ad ogni stazione la spedizione di un carrello ogni 10 minuti (tempo tra le spedizioni Tsp= 600 s), si computa il seguente flusso orario (Cn)

Cn = n * 3600/Tsp = 384 carrelli/ora

Considerando che ogni carrello può fare 3,43 viaggi l’ora, la dotazione teorica ( D) di carrelli è di:

D = Cn / 3,43 = 111,95 carrelli

Tale dato fa dedurre che per garantire l’esercizio, tenuto conto delle opportune scorte e dei picchi di movimentazione, siano adottabili 120 carrelli.

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PROBLEMATICHE

Nel seguente capitolo verranno riassunti tutti gli aspetti emersi dalla lettura dei documenti esistenti, che hanno suscitato contrarietà da parte del personale ospedaliero o che non risultano soddisfacenti dal punto di vista gestionale.

Per ognuno di essi si è cercato di proporre una soluzione.

4.1 Problematiche Legate Alla Valigetta

Analizzando il prototipo di carrello automotore con annesso il contenitore metallico si sono riscontrate delle problematiche pratiche per l’utilizzo della stessa.

• La struttura squadrata presenta spigoli non smussati, che potrebbero creare problemi durante il carico/scarico del contenuto da trasportare.Va realizzato un involucro interno al contenitore in materiale estraibile e lavabile che permetta di foderare la valigetta andando ad eliminare le sporgenze ora presentate dai bulloni di fissaggio. Questo involucro potrebbe nel contempo svolgere anche una funzione protettiva in caso di trasporto di materiale delicato e altamente deperibile.

• Uno dei vincoli stringenti legati alla valigetta è rappresentato dal peso massimo trasportabile di 10 Kg, se venisse superato questo valore si incorrerebbe in un danno al motore del carrello e il conseguente arresto dello stesso con l’inevitabile intasamento della linea fino alla rimozione dello stesso. Il blocco potrà verificarsi principalmente nei tratti verticali in salita. A tal proposito sarebbe opportuno inserire un sensore di peso che indichi all’operatore questo limite oppure fornire ogni stazione di carico ( o per lo meno quelle a invii più frequenti e massicci) di una bilancia per verificare preventivamente il peso del contenuto da trasportare.

• il coperchio della valigetta ha un sistema di apertura a pressione in senso longitudinale da un solo lato. In alcune stazioni l’apertura potrebbe avvenire con l’apertura del coperchio inversa e questo potrebbe rappresentare un problema, dato lo spazio già limitato della

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caso affermativo la soluzione potrebbe essere di modificare il meccanismo di apertura monodirezionale con uno bidirezionale, oppure utilizzando la soluzione scelta da Oppent per tale sistema (ALLEGATO 6).

4.2 Problematiche Legate Alle Stazioni

• Nelle stazioni di alto traffico di invii o ricezioni quali per esempio laboratori e farmacia, sarebbe impensabile aprire e chiudere la porta della stazione ad ogni operazione, il che ha fatto sorgere un problema da parte del personale legato ai flussi d’aria fredda proveniente dai livelli inferiori. Per marginare il problema si potrebbe pensare all’istallazione di pareti mobili a tenda in pvc trasparente che però non possono coprire l’area anteriore dei sensori anti collisione del carrello navetta. Un’ altra alternativa potrebbe essere quella dell’istallazione di porte automatiche con sensori di apertura e chiusura all’avvicinamento del personale.

• Le porte delle stazioni in torri e piastra al livello1, come quelle dei corridoi in piastra, trovandosi in piani molto frequentati dagli utenti esterni e accessibili da chiunque dovrebbero essere dotate di sistema di apertura a riconoscimento badge del personale, per evitare l’accidentale accesso a chi non di competenza. Per quanto riguarda le stazioni ai piani superiori in torre questa problematica non si riscontra i quanto le stazioni di invio/ ricezione si trovano in una zona di accoglienza delimitata e quasi sempre in presenza di un operatore.

• Nelle stazioni condivise è possibile indirizzare il segnale al reparto interessato se il reparto è corredato da segnalatore e se la prenotazione è associata al corretto destinatario. Per limitare il problema andrebbero innanzitutto dotati di segnalatori tutti i reparti anche quelli minori. Per le stazioni esterne ai reparti, con segnalatori visibili quindi difficilmente notabili

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dalla postazione di lavoro si consiglia di implementare la funzionalità di avviso all’arrivo della valigetta in stazione con dei cicalini portatili.

• ogni reparto è fornito di un di Pc aziendale di monitoraggio che in qualsiasi momento mostra i carrelli in arrivo e informa l’operatore quando è giunto in stazione, ma non permette di ordinare una valigetta vuota per il carico. Le operazioni di prenotazione di una valigetta devono essere svolte dal computer di processo che si trova in stazione, il che obbliga il personale a staccarsi dalle proprie mansioni, recarsi in stazione, prenotare la valigetta e attendere finché non giunge in stazione. Aggravante della procedura è che non è visualizzatile il tempo di attesa che potrebbe variare in base al traffico e alle valigette occupate.

4.3 Materiali

• Per quanto concerne il trasporto dei materiali va premesso che essendo materiali di vario genere fondamentale è mantenere l’igiene, garantendo una ripetuta sterilizzazione delle valigette e un corretto imballaggio dei vari materiali. Sarà eventualmente possibile assegnare a particolari servizi, come il trasporto degli emoderivati, delle valigette apposite che a rotazione si occuperanno esclusivamente di questo servizio.

• In aggiunta al punto precedente va tenuto conto delle modalità di trasporto dei materiali, alcuni di essi infatti devono rimanere entro certe temperature, andrà quindi pensato un imballaggio ad hoc per ogni tipologia in modo da non comprometterne l’integrità. Sarà inoltre possibile far viaggiare in aggiunta pannetti di ghiaccio o simili grazie alla possibilità di rinviare al mittente la valigetta con i resi. In ultimo si potrà pensare al rivestimento della valigetta interno che attutisca gli urti e permetta l’isolamento termico.

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RACCOLTA DATI E STIMA VALIGETTE

EQUIVALENTI

Data la mancanza di dati affidabili relativi alla movimentazione delle diverse categorie di materiali trasportabili dal sistema di trasporto automatico cosiddetto leggero, in quanto gli unici dati disponibili nell’azienda ospedaliera fanno riferimento a stime precedenti alla messa in funzione della struttura , è stato necessario monitorare i flussi di tali materiali attualmente trasportati in manuale.

Benché esistano dei calendari di distribuzione e dei dati relativi alla movimentazione di questi materiali effettuata in manuale , tuttavia non sono stati ritenuti significativi al fine dello studio , considerata la diversità processuale e logistica dei due sistemi(automatico e manuale) . La fase di raccolta dati, della durata complessiva di sei settimane, è stata eseguita seguendo i punti sotto riportati:

• Identificazione dei potenziali utilizzatori del servizio

• Affiancamento degli operatori addetti al trasporto leggero su tutti i turni ritenuti rilevanti

• Valutazione delle valigette equivalenti in base ai quantitativi rilevati • Elaborazione dei dati raccolti

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5.1 Centro Stampa

5.1.1 Descrizione

Localizzato al livello 0(seminterrato) dell’edificio, il centro stampa rifornisce l’intera azienda ospedaliera di tutto il materiale cartaceo necessario. In dettaglio, modulistica di cartelle cliniche e referti nonché parte del materiale di cancelleria.

Nella situazione attuale le spedizioni del materiale verso la piastra e le torri sono svolte dal personale del trasporto leggero esclusivamente in manuale utilizzando dei carrelli a spinta. La consegna è organizzata su base giornaliera dalle 9:00 alle 10:00 se eseguita da due operatori, dalle 9:00 alle 11:00 nel caso di un singolo;

In base ai quantitativi richiesti dai reparti attraverso ordini settimanali sono state divise le consegne accorpando torri e piastra nei cinque giorni lavorativi come riportato nella seguente tabella.

Tab.6: calendario di distribuzione centro stampa

5.1.2 Valutazione Valigette Equivalenti

Poiché il materiale trasportato può essere considerato omogeneo sono stati svolti i seguenti calcoli con lo scopo di stimare il contenuto ottimale di ciascuna valigetta.

Innanzitutto si è osservato che la valigetta può contenere un quantitativo massimo di sei risme di A4, tuttavia se così fosse il peso di queste supererebbe ampiamente il limite di tolleranza della valigetta.

Di conseguenza, tenendo in considerazione questo limite è stato possibile calcolare il numero massimo di fogli trasportabili.

Lunedì TORRE 1    PIASTRA Martedì TORRE 2 TORRE 3  PIASTRA Mercoledì TORRE 4 TORRE 5  PIASTRA Giovedì TORRE 6 TORRE 7 PIASTRA

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5.1.3 Numero Valigette Equivalenti Del Servizio Attuale

In base alle precedenti considerazioni, di seguito sono riportate le tabella riassuntive delle valigette equivalenti inviate dal centro stampa con i relativi grafici.

"

Tab.7: n° valigette equivalenti centro stampa

PER VINCOLO DIMENSIONALE

Dimensioni risme di

A4 Dimensione valigetta

l

[cm] [cm]h p [cm] sup [cm2] vol [cm3 ] [cm]p l [cm] [cm]h vol [cm3 ]

21,0 29,7 5,5 623,7 3430,4 17,5 48 40 33600

verifica limite peso

6 risme da 500 fogli 3000 FOGLI TOTALI 0,080 Kg/mq

0,005 Kg per foglio 14,97 KG totali

PER VINCOLO DI PESO

Peso massimo trasportabile

10 Kg 0,08 KG/MQ 500 fogli per risma 0,005 KG PER FOGLIO 4 Risme

2004,169 fogli totali

Torre 1 Torre 2 Torre 3 Torre 4 Torre 5 Torre 6 Torre 7 Piastra Lunedì Piastra Martedì Piastra Mercoledì Piastra Giovedì Piastra Venerdì Tot Centro Stampa 7,5 6,7 4 4,5 8 4 2 3 3,5 1 19 18 81,2 val/settimanali 8 7 4 5 8 4 2 45 83

(56)

"

"

Poiché si è deciso di mantenere la stessa logica di distribuzione settimanale riportata nella tabella Tab.6, ne segue la tabella sottostante in cui si evidenzia il numero medio di valigette che ci si aspetta nell’arco settimanale.

Tab.8: n° medio valigette centro stampa

La media giornaliera di 16 valigette è da intendersi distribuita su un’ora se il servizio è svolto da due operatori, altrimenti se da un solo operatore su due ore.

Centro Stampa

0 13 25 38 50

Torre 1 Torre 2 Torre 3 Torre 4 Torre 5 Torre 6 Torre 7 piastra

Centro Stampa

valigette

settimanali

0 23 45 68 90 Centro Stampa Torre 1 Torre 2 Torre 3 Torre 4 Torre 5 Torre 6 Torre 7 piastra

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì media al gg

(57)

" "

valigette /gg

0 8 15 23 30

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

Val/gg

media al gg

0 3 6 10 13 16 Centro Stampa 16 media al giorno

(58)

5.2 Ristorazione Oncologica

5.2.1 Descrizione

Il servizio di ristorazione dedicato a servire l’unità operativa di degenza oncologica attualmente è gestito in manuale.

Ogni giorno, alle 11:30, gli operatori del servizio in manuale ritirano dal punto ristorazione situato al livello zero le casse contenenti i pasti per oncologia degenza in torre sei livello tre. Considerate le necessità alimentari dei pazienti di questo reparto, la valigetta non ha bisogno di accorgimenti particolari per garantire il trasporto poiché il contenuto consiste esclusivamente in vivande che possono essere movimentate a temperatura ambiente(panini e bottigliette d’acqua)

5.2.2 Valutazione Valigette Equivalenti

In media vengono consegnati dall’una alle due casse, dato piuttosto variabile dovuto al continuo mutare dei pazienti in degenza.

Per stimare il numero di carrelli necessari a garantire il servizio si sono confrontate le dimensioni della cassa con quelle della valigetta.

Le specifiche dei contenitori utilizzati sono le seguenti:

Tab.9: dimensioni casse ristorazione oncologica

Considerando che il volume di una cassa equivale a 2,19 valigette e che il peso massimo trasportabile da una valigetta è di 10 kg, in questo caso sia il peso che il volume della cassa sono vincolanti nella stima delle valigette equivalenti.

Per questo motivo nel corso dell’analisi si è considerato che una cassa piena equivale a tre valigette. dimensioni casse Altezza 30 cm Lunghezza 60 cm Profondità 41 cm Volume 73800 cm3 Peso 30 kg

(59)

5.3 Radiologia

5.3.1 Descrizione

Al momento il servizio di radiologia, svolto da personale esterno in manuale, è gestito su due turni separati.

Il primo turno, denominato 1R, si occupa della consegna di referti a tutti gli ambulatori e reparti di piastra e torri.

Le cartelle vengono prelevate in orari predefiniti da un apposito casellario, collocato in piastra a livello uno nel reparto di radiologia.

Il turno 3R invece si interessa del ritiro e della consegna di cartelle cliniche ed è organizzato nel seguente modo:

• Da camera mortuaria( livello 0) a terapie intensive (livello 2 di piastra) • Da day surgery( livello 3 di piastra) a uffici delle torri(livello 5)

• Dai reparti delle torri (livello 2,3,4 e 5) ai rispettivi uffici(livello 5)

• Dagli uffici (Livello 5 delle torri) a radioterapia(Piastra livello 1) e verso preoperatorie(Torre 2 livello 1)

(60)

Di seguito vengono riportati gli orari dei turni:

Tab.10: orari dei turni del servizio di radiologia

Come si può notare dalla tabella, il turno 3R si svolge solamente tre giorni a settimana. Nel pomeriggio il turno 1R è svolto da due operatori.

5.3.2 Valutazione Valigette Equivalenti

Il materiale inviato dal casellario dalla radiologia consiste in fogli, cartellette e cd. Data la dimensione ridotta di questi ultimi non vi è mai un quantitativo tale da riempire completamente la valigetta ed inoltre il contenuto non può essere accorpato in quanto avente destinazioni differenti.

Il fattore critico di stima delle valigette ricade dunque unicamente sul numero di stazioni di destinazioni e non sul coefficiente di riempimento delle stesse.

Seguendo tale logica i reparti appartenenti allo stesso piano sono stati accorpati in quanto referenti alla medesima stazione.

Per quanto riguarda invece il turno 3R, il materiale trasportato presenta criticità legate a volume e peso . Trattandosi principalmente di faldoni che spesso risultano di dimensione e peso eccessivo per essere movimentati con una singola valigetta, nel corso della raccolta dati si è dovuto valutarne caso per caso il numero necessario.

5.3.3 Numero Valigette Equivalenti Del Servizio Attuale

Nella prima parte del paragrafo si valuta il numero di valigette equivalenti necessarie a coprire la richiesta del turno 1R e 3R nelle ore mattutine( 10:00 - 13:00), successivamente si considera il numero delle stesse per le ore pomeridiane (13:00 -18:00) relative esclusivamente al turno 1R per procedere poi nella parte conclusiva ad identificare il totale giornaliero. In base a quanto sopra citato si è potuto definire la seguente tabella inerente al turno 1R mattutino con i rispettivi grafici

Tab.11: n° valigette equivalenti servizio radiologia 1R

LUN- MER- VEN 1R 10.00 18.00 3R 10.00 13.00 MAR-GIO 1R 10.00 18.00

MEDIA MATTUTINA MATTINATA TIPO

LUNEDì MARTEDì MERCOLEDì GIOVEDì VENERDì MEDIA Val

Ambulatori 6 8 5,5 8,33 5,5 6,67 7

Reparti 12 13,3 13 11,67 11,5 12,30 13

(61)

"

"

Lo stesso lavoro è stato fatto per la tabella e i grafici del turno 3R, dove linea sta per quelle valigette che nel loro percorso occupano la linea, mentre invece interno alle torri indica tutte quelle valigette che occupano esclusivamente gli elevatori della torre.

Media 1R

mattinata

7,0 14,0 21,0 28,0 35,0 42,0 49,0 56,0 63,0 70,0

AMBULATORI UFFICI REPARTI

LUNEDì MARTEDì MERCOLEDì GIOVEDì VENERDì

Valigette mattinata

tipo

0 2 4 6 8 10 12 13 15 17 19 21 23 Val 13 7 AMBULATORI UFFICI REPARTI

MEDIA SU TRE GIORNI SETTIMANALI MATTINATA TIPO

  LUNEDì MERCOLEDì VENERDì MEDIA MEDIA Val

Linea 6 8,5 7 7,2 4,3 5

Interne alle

(62)

"

"

La linea nera esprime la media valutata su tre giorni settimanali mentre la linea rossa identifica la media di una giornata tipo considerando il servizio spalmato su cinque giorni settimanali.

Unendo i dati raccolti relativi ai turni 1R e 3R si ottiene la seguente tabella

Tab.13: media radiologia mattina primo caso

Media 3R

0 4 9 13 17 21 26 30

LUNEDì MERCOLEDì VENERDì

Interne alle torri Linea

Valigette mattinata tipo

0 5 9 14 18 Val 12 5 Linea

Interne alle torri

MEDIA RADIOLOGIA MATTINA

LUN MAR MER GIO VEN MEDIA

Media 1R 18,0 21,3 18,5 20,0 17,0 18,97

Media 3R 24,0   28,0   26,0 26,00

(63)

Tab.14: media radiologia mattina secondo caso

Come si evince dalle tabelle sopra riportate gestendo il turno 3R su tre giorni settimanali o ridistribuendolo su cinque giorni lavorativi la media totale non cambia.

Di seguito si riportano le tabelle ed i grafici riferiti ai dati raccolti per il turno 1R nelle ore pomeridiane

Tab.15: media radiologia 1R pomeriggio

"

MEDIA RADIOLOGIA MATTINA

MATTINATA TIPO

LUN MAR MER GIO VEN MEDIA MEDIA Val

Media 1R 18,0 21,3 18,5 20,0 17,0 18,97 18,97 19

Media 3R 15,6 15,6 15,6 15,6 15,6 15,60 15,60 16

33,6 36,9 34,1 35,6 32,6 34,57 34,57 35

MEDIA PER POMERIGGIO POMERIGGIO TIPO

LUNEDì MERCOLEDì MEDIA Val

Ambulatori 4 9 6,5 7 Reparti 18 25 21,50 22 totale 1R 22 34 28,00 29

Media 1R

pomeriggio

0 10 20 30 40 LUNEDì MERCOLEDì AMBULATORI UFFICI REPARTI

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