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IL MERCATO PREVIDENZIALE E IL RUOLO DELLE IMPRESE ASSICURATIVE

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Corso di Laurea magistrale (ordinamento ex

D.M. 270/2004)

in Economia e Finanza

Tesi di Laurea

IL MERCATO PREVIDENZIALE

E IL RUOLO DELLE IMPRESE

ASSICURATIVE

Relatore

Prof. Proto Antonio

Laureanda

Anna Stagni

Matricola 845558

Anno Accademico

2015 / 2016

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SOMMARIO



INTRODUZIONE

           3

CAPITOLO

PRIMO:ILSISTEMAPREVIDENZIALEITALIANO

1. L’EVOLUZIONEDELSISTEMAPREVIDENZIALEITALIANO    4 2. ITREPILASTRIDELSISTEMAPREVIDENZIALE      7 3. IREGIMIDEIFONDIPENSIONE        8 4. FONDIPENSIONENEGOZIALIOCHIUSI       9 5. FONDIPENSIONEAPERTI         12 6. FONDIPENSIONEPREESISTENTI        14 7. PIANIINDIVIDUALIPENSIONISTICIDITIPOASSICURATIVO(PIP)   16 8. VANTAGGIFISCALIDERIVANTIDALLAPREVIDENZACOMPLEMENTARE   20 9. L’ATTIVITA’DIVIGLILANZA        21 

CAPITOLO

SECONDO:ILMERCATOPREVIDENZIALE

1. ILMERCATOPREVIDENZIALEEUROPEO       23 2. ILMERCATOPREVIDENZIALEINITALIA       28 3. L’OFFERTANELMERCATO         30 4. LADOMANDANELMERCATO        32 

CAPITOLO

3:IPRODOTTIDIUNIPOLSAIASSICURAZIONIS.P.A.

1. ILGRUPPOUNIPOLEUNIPOLSAIASSICURAZIONI      42 2. PRODOTTIPREVIDENZIALIOFFERTIDAUNIPOLSAI     43 3. ICLIENTIDIUNIPOLSAIASSICURAZIONI       47 4. PRODOTTIOFFERTIDAUNIPOLSAI(DIVISIONESAI)     47 5. PRODOTTIALTERNATIVIOFFERTIDAUNIPOLSAI      60



(3)





































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INTRODUZIONE





Afronteditutteleriformeprevidenzialichesonostateattuate,oggisiaccedeallapensionecon quanto si è riusciti ad accumulare durante gli anni di lavoro con il versamento dei contributi obbligatori.Questoimplicachenellamaggiorpartedeicasilenuovepensionisarannonettamente piùbasseinconfrontoall’ultimaretribuzionepercepita.Conquestatesisicercadispiegarechela previdenza complementare rappresenta una strada obbligata per coloro i quali vogliano mantenereinvariatoilpropriotenoredivitaunavoltaraggiuntalapensione.

Èmoltoimportanteaderireilprimapossibileallaprevidenzacomplementare,peraveretuttoil temponecessarioacostruirsi,annodopoanno, unapensioneintegrativadiimportoadeguato a compensareiGappensionisticiderivantidalsistemaprevidenzialeobbligatorio.

Nel primo capitolo viene riassunta l’evoluzione normativa della previdenza complementare avvenuta nel nostro paese e vengono descritte le caratteristiche principali delle diverse forme pensionistichecomplementari.

Nelsecondocapitolosianalizzailmercatodellaprevidenzacomplementare.Siponel’attenzione sulladomandael’offertanelmercatoeuropeoeitaliano.

Nel terzo capitolo vengono prese in considerazione le forme pensionistiche offerte dalla compagnia assicurativa UnipolSai, descrivendo le caratteristiche tecniche principali dei prodotti offertiedescrivendolepolitichediproposizioneadottatedall’impresa.          

(5)

CAPITOLO

PRIMO

IL

SISTEMAPREVIDENZIALEITALIANO

  

1. L’

EVOLUZIONEDELSISTEMAPREVIDENZIALEITALIANO

 Apartiredaglianni’70,l’Italiahasubitounforterallentamentodell’economia,dovutosoprattutto dallacrisipetroliferadelperiododal1973al1976chesconvolsel’interasituazioneeconomica. Afrontediciò,lostatosiètrovatoadoveraffrontareunaspesamoltoingenteperpoteraiutare impreseeprivatiindifficoltà,portandoadunimportanteaumentodeldebitopubblico. 

Durante gli anni ’80 si è diffusa la necessità di riequilibrare le finanze pubbliche attraverso il ridimensionamentodellaspesacorrente.Soloallafinedeldecennio,inItalia,èstataattuatauna manovradicorrezionedeidisavanzidibilancio,basatasull’aumentodellapressionefiscale. Apartiredaglianni’90,sonostateavviateunaseriediriformestrutturalichecoinvolseroancheil settorepensionistico.  Finoal1992illavoratore,iscrittoall’INPS,percepivaunapensioneilcuiimportoeracollegatoalla retribuzioneavutanegliultimiannilavorativi,conunarivalutazionedel2percentoinogniannodi contribuzione,perquarant’annidiversamentivenivaerogataunapensionecorrispondenteacirca l’80 per cento della retribuzione percepita nell’ ultimo periodo lavorativo; inoltre la pensione veniva rivalutata negli anni successivi tenendo conto dell’aumento del livello dei prezzi e dell’incrementodeisalarireali.

Durante questo periodo storico, la previdenza complementare faceva parte solo dell’attività di bancheedialcuneaziende,cheavevanocreatofondipensioneadisposizioneperisolidipendenti dellestesse.

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Lasituazioneècambiataaseguitodella“RiformaAmato“del1992(Decretolgs.503del1992), conlaqualesiestendeall’interavitalavorativailperiododicontribuzionevalidoperlapensionee si innalza l’età pensionabile. Leretribuzioni prese ariferimento perdeterminare l’importo della pensionevengonorivalutatedell’1percento,inoltrelarivalutazioneautomaticadellepensioniin pagamentovienelimitataalladinamicadeiprezzienonpiùaquelladelsalarioreale.1

Questariformahadatoinizioadunprocessodiarmonizzazionedelleregoletraidiversiregimi previdenziali , ma allo stesso tempo ha anche fatto si che il livello della pensione percepita, rispettoallaretribuzione,fossediminuito.Sièresanecessaria,ladeterminazionediunadisciplina organicaperregolamentarelaprevidenzacomplementare,nellospecificosonostatiistituitifondi pensioneadadesionecollettivanegozialieaperti(decretolgs.124del1993).

 

La riforma Dini, del 1995, ha segnato il passaggio dal sistema di tipo retributivo a quello contributivo. Con quest’ultimo, l’importo della pensione dipende dall’ammontare dei contributi versati nell’arco della vita lavorativa; nel sistema precedente la pensione corrispondeva ad una percentuale dello stipendio che dipendeva dall’anzianità contributiva e dalle retribuzioni. L’adozionedelnuovosistemahacomportatounadiminuzionedeltassodisostituzione,cioèdel rapportotralaratadellapensioneel’ultimostipendiopercepito.Adesempio,perilavoratoricon 35annidicontributi,lapensionecorrisponderàacircail50/60percentodell’ultimaretribuzione ottenuta.

Il passaggio da un sistema all’altro è avvenuto in maniera graduale, facendo le opportune distinzioni tra i lavoratori in base all’anzianità contributiva. I lavoratori con almeno 18 anni di anzianitàcontributivaallafinedel1995hanno mantenutoilsistemaretributivo;percoloroche hannoinveceunanzianitàcontributivainferioreai18annièstatoattribuitoilsistemamisto,cioè retributivofinoal1995econtributivopergliannisuccessivi;pertuttiilavoratoriassuntidopoil 1995vieneapplicatoinveceilnuovoregime.  Ildecretolgs.n.47/2000hamiglioratoiltrattamentofiscaleperisoggetticheaderisconoaun Fondopensioneehaprevistonuoveopportunitàperchidesideraaderireinformaindividualealla  1http://www.covip.it/wpͲcontent/uploads/COVIPͲagg_to_MarApr2015.pdf

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previdenza complementare, attraverso l’iscrizione a un Fondo Pensione Aperto o a un Piano individualepensionistico(PIP).  AseguitodellariformaMaronidel2004sonostatidatidegliincentiviperchihadecisodirinviare lapensionedianzianità;chisceglieilrinvioottieneun“premio”checonsistenelversamentoin bustapagadeicontributiprevidenzialichesarebberostativersatiaglientiprevidenziali.

Aumenta anche l’età anagrafica per le pensioni di anzianità e vecchiaia. Per le donne viene mantenutalasogliadei57anniperpoteraccedereallapensioneobbligatoria,subendoperòdelle penalizzazionisull’importodellapensione.



Con il decreto lgs. n. 252/ 2005, che sostituisce il precedente Decreto Lgs. 124/1993 si va  a migliorare l’equiparazione tra le diverse forme pensionistiche complementari, riunendo e omogeneizzando la vigilanza sul settore nella Commissione di Vigilanza sui fondi pensione, la COVIP.



SuccessivamenteconlariformaProdidel2007vengonointrodottelecosiddette“quote”perpoter accedere alla pensione  di anzianità. Le quote sono stabilite dalla somma dell’età e degli anni lavorativi;finoal2009laquotadaraggiungereerafissataa95(con59annid’età),nel2013salìa 97 (con almeno 61 anni d’età). Con questa riforma inoltresono stati revisionati i coefficientidi calcolodellapensioneobbligatoriainfunzionedellavitamediacalcolatasudatiISTAT.2



Laleggen.102/2009haintrodottoulterioriinnovazioni:l’etàdipensionamentoprevistaperle lavoratrici del pubblico impiego aumenta progressivamente fino a raggiungere 65 anni d’età, a partiredal1°gennaio2010;edal1°gennaio2015l’adeguamentodeirequisitianagraficiperil pensionamento viene collegato all’incremento della speranza  di vita accertato dall’ISTAT e validatodall’EUROSTAT.



Lamanovra“SalvaItalia”riconducibilealgovernoMonti,hacambiatoilquadroprevidenziale:per quantoriguardailsistemadicalcolodellepensioni,ilmetodocontributivo“prorata”siestendea tutti i lavoratori; cambiano i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, tenendo stabile 

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l’anzianitàminimadi20anni;perledonnedipendentidelsettoreprivato,l’etàsalea62annifino adarrivarea66nel2018;perlelavoratriciautonomel’aumentoèdi3annie6mesi(sipassaa63 anniemezzo),finoadarrivarea66annidagennaio2018;Ilavoratoridelsettoreprivatodevono avercompiuto66annid’età.   

2. I

TREPILASTRIDELSISTEMAPREVIDENZIALE

 Ilsistemaprevidenzialepuòessereclassificatosutrepilastri: 

x Il primo pilastro è costituito dalla previdenza obbligatoria che raccoglie risorse dai lavoratori e dai relativi datori di lavoro. Con il passaggio dal regime di tipo retributivo a quello contributivo, è evidente che la previdenza obbligatoria non è sufficiente a far mantenerelostessotenoredivita;

x Ilsecondopilastrofariferimentoallaprevidenzavolontariacollettivaesirealizzaaderendo ai fondi pensione. Questi sono gestiti secondo il criterio di capitalizzazione, in quanto i contributi versati vengono investiti per generare un montante che si trasformerà in rendita.

x Ilterzopilastroèrappresentatodallaprevidenzaintegrativavolontariaeindividuale,che ogni individuo come singolo può realizzare, mediante forme di risparmio individuali, per mantenereinvariatooperpotermigliorareiltenoredivitaunavoltaraggiuntalapensione. 

Sipotrebberoaggiungereaquestaripartizioneleformedirisparmioditipoassicurativo,comead esempio le polizze vita. Anche se non hanno le stesse caratteristiche delle forme previdenziali classiche,hannocomeobbiettivoridurrel’incertezzaeconomicafutura.

 

Afrontedituttequestemodificheèormaiindispensabileperilavoratoriaderireadunaformadi previdenzacomplementare.

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Quest’ultimasibasasuunregimeacontribuzionedefinita,quindilasingolaposizioneindividuale dipendeda:

Ͳ L’importodeicontributiversatiallaformapensionisticacomplementare Ͳ Dalladuratadelperiododelversamento

Ͳ Dai rendimenti ottenuti, al netto dei costi, con l’investimento sui mercati finanziari dei contributiversati.   

3. I

REGIMIDEIFONDIPENSIONE



 Esistonoduetipidiregimecheregolanoifondipensione.3 Conilregimeacontribuzionedefinita,lacontribuzioneprefissataall’inizioelaprestazionefinale dipendedall’andamentodellagestionefinanziariadeicontributiversati.Significachesiconoscefin dal momento dell’iscrizione quale sarà l’importo di contribuzione che verrà versato periodicamentealfondo;nonsipuòprevedereillivellodirenditachesaràpercepibilealmomento dellapensione,inquantodipendedairisultatidellagestionedelcapitalechesiaccantona.

La prestazione finale dipenderà dunque da quanto un soggetto ha versato, aumentato del rendimentoottenutodagliinvestimentieffettuatidaigestoridelfondo.

Conl’entratainvigoredeldecreto252/2005,inuovifondipensionerivoltiailavoratoridipendenti, aisocilavoratoridicooperativeeancheatuttiisoggettichesvolgonolavoridicuranonretribuiti derivantidaresponsabilitàfamiliari,sonoacontribuzionedefinita.

Nel regime a prestazioni definite invece, il valore della prestazione finale viene fissato inizialmente,ciòchevariaèlacontribuzionedell’iscritto.Giàdalmomentodell’adesionealfondo si stabilisce l’ ammontare della prestazione che si vuole ottenere, con riferimento al livello di redditocioèaquellodellapensionedelsistemaobbligatorio;mentresiavràunacontribuzioneche verràadeguataneltempoperraggiungerel’obbiettivoprefissato.

L’attuale normativa prevede che per i liberi professionisti e per i lavoratori autonomi i fondi pensionepossanoancheessereaprestazionedefinita.



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4. FONDI

PENSIONENEGOZIALIOCHIUSI



I fondi pensione negoziali sono prodotti pensionistici complementari di natura contrattuale. Si trattadientigiuridicamenteautonomi,distintidaisoggettipromotori.

Queste forme previdenziali vengono costituite a seguito di: contratti collettivi stipulati dai rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori , accordi tra soci lavoratori di cooperative; accorditralavoratoriautonomieliberiprofessionistipromossidairelativisindacatioassociazioni dicategoria. Sonofondidestinatiadeterminatecategoriedilavoratori:dipendentiprivatichefannopartedella stessacategoriacontrattuale,dellastessaimpresaogruppodiimprese;dipendentipubbliciche fannoriferimentoaspecificicompartidicontrattazione;socilavoratoridicooperative;lavoratori autonomieprofessionistianchedistribuitiperareeprofessionalieterritoriali. 

La governance è costituita da diversi organi: l’assemblea dei delegati, il consiglio di amministrazione,ilcollegiodeisindacieilresponsabiledelfondo.

L’assemblea è composta dai rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, ha il compito di nominare i componenti del consiglio  di amministrazione e del collegio dei sindaci, approva lo statutoelerelativevariazionieilbilancio,halafacoltàdideliberareinmeritoalloscioglimento delfondostesso.

L’assembleadeidelegatinominailconsigliodiamministrazione.Icompitidelconsiglioconsistono neldirigereilfondodecidendonelapoliticadiinvestimento,nellanominailgestore,dellabanca depositaria, della compagnia di assicurazione che erogherà le prestazioni. Infine elegge il presidente,ildirettoregeneraleeilresponsabiledelfondo.

Il collegio dei sindaci svolge un doppio controllo: il controllo dell’operato del consiglio di amministrazioneeilcontrollocontabile.Quest’ultimotipodicontrollopuòessereaffidatoaduna societàdirevisioneesterna.

Ilresponsabiledelfondohailcompitodicontrollarechelagestionevengasvoltanell’interesse degliaderentienelrispettodellalegge.

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I componenti degli organi e il responsabile del fondo devono essere in possesso di determinati requisiti,qualiprofessionalitàedonorabilità.



La partecipazione a questo tipo di fondo è volontaria. Questa tipologia di fondi è indirizzata a specifichecategoriedilavoratori.

Alfondopossonopartecipareanchecolorochesonostatiassuntiinprovaeatempodeterminato, quindi assunti in base alle nuove forme contrattuali se l’accordo di adesione lo stabilisce. L’accordovienestipulatotrarappresentantideilavoratoriedatoridilavoro,edalloStatutodel fondo.

Unsoggettopuòiscriversiancheinmodotacito:seillavoratorenonhamanifestatoalcunascelta per quanto riguarda la destinazione del trattamento di fine rapporto , viene iscritto automaticamentealfondosceltoinbasealcontrattonazionaledilavoroodall’accordoaziendale. Dopodueannidall’iscrizione,ilsoggettopuòfarerichiestaperchéavvengailtrasferimentodella propriaposizionepressoun’altraformapensionisticasenzasostenerecosti.

Ilsoggettocontribuiscealfondopensione,pertramitedeldatoredilavoro:lequotedelTFRche maturanodopol’adesione,ilcontributodeldatoreprevistodall’accordocontrattualeeilproprio contributogiàpattuito.E’possibilecontribuiresoloconil TFR,inquestocaso,il datorenonha l’onere di versare il contributo. Questo discorso vale per i lavoratori dipendenti, se si tratta di lavoratoriautonomioliberiprofessionistilacontribuzioneriguardaesclusivamentegliiscritti.  Durantelafasediaccumulo,l’iscrittoconricorrenzaannualesostienedeicostiperleattivitàdi amministrazione,digestionedelpatrimonioeperlespesenecessariealbuonfunzionamentodel fondo.Icostinonsonostabilitiapriorimasonoquellirealmentesostenutinell’annoepossono essereverificatiallafinediognianno.Icostiapplicatiperl’erogazionedellarenditasarannoquelli che al momento del pensionamento dell’aderente sono validi e definiti nella convenzione del fondo.



Al momento dell’adesione vengono proposti agli iscritti diversi comparti di investimento caratterizzatidadiversecombinazionidistrumentifinanziariequindidiversiprofilidirischioe rendimento.

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La scelta del comparto non è permanente, può essere cambiata trascorso almeno un anno o dall’adesioneodallasuccessivavariazione,inbasealleregoledelfondo.Lapoliticad’investimento adottata in ciascun comparto si riassume nel portafoglio “Benchmark” che stabilisce la percentuale di patrimonio da impiegare nelle varie forme di investimento.  Il “Benchmark” costituisce un parametro oggettivo di riferimento per poter verificare i risultati ottenuti dalla gestionedegliinvestimenti.

I comparti sono classificati in: Azionari (investono solo o principalmente in azioni), Bilanciati (investono in azioni e obbligazioni quasi nella stessa misura), obbligazionari (investono solo o principalmente in obbligazioni) e garantiti ( sono i più sicuri in quanto offrono una garanzia di rendimentominimooalmenodirestituzionedicapitaleversato).

Il fondo pensione negoziale non gestisce direttamente le risorse accumulate e affida questo compito ad operatori esterni specializzati come banche, assicurazioni, società d’investimento, societàdigestionedelrisparmio.Conquestioperatorivengonostipulatedelleconvenzioni.

Nell’attivitàdigestionedellerisorse,sidevesemprefarriferimentoalledisposizioniinmateriadi lineediinvestimentostabilitedalconsigliodiamministrazionedelFondo.

Le risorse vengono detenute presso una banca depositaria, alla quale il gestore da ordini di acquisto e vendita degli strumenti finanziari nei quali le risorse vengono appunto investite. Il compitodellabancaèquellodiverificarechetutteleoperazioniattuatesianocoerentiallaleggeo allenormecontenutenellostatutodelfondo.  Nelcasoincuil’iscrittohapartecipatoalfondoperalmenocinqueanni,alterminedell’attività lavorativapotràtrasformarelasuaposizioneinrendita.L’iscrittopuòoptareperlaliquidazione sottoformadicapitale,finoadunmassimodel50%delcapitaleraccolto.Nelcorsodellafasedi accumuloesoloneicasiprevistidallaleggeilsoggettohalafacoltàdichiedere:anticipazionisulla propriaposizioneindividualeoilriscattoparzialeototaledellaposizioneindividuale.Perriscattare la posizione individuale prima del pensionamento occorre che non sussistano i requisiti di partecipazionealfondo.

   

(13)

5. FONDI

PENSIONEAPERTI



Sitrattadiformepensionistichecomplementarichedannolapossibilitàdiiscriversiatutticoloro che,indipendentementedallasituazionelavorativa,voglionocostruirsi unapensioneintegrativa sottoformadirenditadaaggiungereallapensionedibase.4L’attivitàdelfondovienestabilitadal

Regolamento che definisce gli elementi che individuano il fondo, le caratteristiche, i profili organizzativieirapporticongliaderenti.

Questi fondi hanno un patrimonio separato ed autonomo rispetto a quello della società che li istituisce (banca, società di gestione del risparmio, impresa di assicurazione e società di intermediazione mobiliare) e sono riservati esclusivamente al pagamento delle prestazioni dei soggettiiscrittiaifondi;nonpossonoesserequindiutilizzatelerisorsepersoddisfareidirittidei creditoridellasocietàincasodifallimentodiquest’ultima.   Illavoratoredipendentedelsettoreprivatopuòchiederel’iscrizionesubaseindividualeosubase collettiva.

L’adesione collettiva può avvenire anche in modo “tacito”, cioè se il lavoratore non manifesta nessunasceltainmeritoalladestinazionedelproprioTFRentroiterministabiliti,vieneiscrittoal fondo pensione aperto scelto in base all’accordo o al regolamento aziendale.  Il lavoratore autonomooilliberoprofessionistapossonoaderiresoloinformaindividuale.

Trascorsidueannidall’adesione,l’iscrittopotràchiedereiltrasferimentodellesommesuun’altra formacomplementaresenzasostenerealcuncosto.

Per quanto riguarda il profilo della contribuzione vi è differenza se il lavoratore dipendente aderiscesubaseindividualepiuttostochesubasecollettiva. Nelprimocaso,almomentodell’iscrizionesisceglieliberamentesial’importochelaperiodicità deiversamentichepossonoesseresuccessivamentemodificati;sipuòdecideredivolerversare anchesoloilTFR.Nonsihadirittoinmanieraautomaticaalcontributodeldatoredilavoroanche sequest’ultimopuòdecidereasuadiscrezionedicontribuirvi.  4http://www.covip.it/wpͲcontent/uploads/COVIPͲagg_to_MarApr2015.pdf

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Perillavoratorecheaderiscesubasecollettiva,icontrattiegliaccordicollettivi,ancheaziendali, fissanolecaratteristichedellacontribuzioneenestabilisconol’importominimoconlapossibilità diaumentaregliimportidicontribuzione.

I lavoratori autonomi  e liberi professionisti stabiliscono liberamente sia l’importo che la periodicitàdellacontribuzione



I costi sono destinati a remunerare la società per compensare l’attività di collocamento e la gestionedelpatrimonio.Icostiacaricodell’aderentevengonotrattenuti,inpercentualeoincifra fissa,daiversamentieffettuatioprelevatidalpatrimoniodelfondo.

Nel caso si parli di adesioni su base collettiva o di convenzioni con associazioni di lavoratori autonomieliberiprofessionisti,l’importodellespesedigestioneèinferioreaquellopraticatoper leadesioniindividualiediconseguenzailrendimentonettosipuòconsiderarepiùelevato.

Nel momento dell’iscrizione al fondo vengono proposte diverse linee sulle quali investire, composte da diversi strumenti finanziari e quindi si può scegliere tra diversi profili di rischio e rendimento.Lasceltadelcompartod’investimentononèinderogabileinquantotrascorsoalmeno unannodall’iscrizionepuòesseremodificata. Nelcasodiadesionisubasecollettivailregolamentoprevedeuncompartoidoneoaraccoglierei flussidiTFRdicolorocheaderisconoinforma“tacita”. LagestionedegliinvestimentivienesvoltadallasocietàchehaistituitoilFondo,conpossibilitàdi delegarealtrisoggetti.

Il gestore del fondo ha il compito di disporre ordini di acquisto e di vendita alla banca che custodisce le risorse. Quest’ultima, verifica che si operi nel rispetto della normativa e del regolamentodelfondo.



Annualmentevengonoinviateall’iscrittoinformazionisullasuaposizioneindividualemediantela comunicazione periodica, che contiene tra l’altro informazioni sulla contribuzione e sull’andamento dell’investimento. Viene inviato anche un progetto  personalizzato con la stima dellapensionecomplementarealmomentodelpensionamento.

Perquantoriguardaleprestazioni,sel’iscrittopartecipaallaprevidenzaperalmenocinqueanni,al terminedell’attivitàlavorativapuòtrasformarelasuaposizioneinrendita.

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Ilsoggettopuòdeciderediliquidaresottoformadicapitalelasuaprestazionefinoallimitedel50 percentodelcapitaleaccumulato.

Nelcasoincuilaconversioneinrenditadel70percentodelmontanteaccumulatorisultiinferiore allametàdell’importoannuodell’assegnosociale,laprestazioneavverràinteramentesottoforma dicapitale.

Questi fondi non erogano le rendite direttamente ma fanno riferimento a società assicurative stipulandodelleconvenzioni.

Solonelcorsodellafasediaccumulol’iscrittopuòchiedere: Ͳ Anticipazionisullaposizioneindividuale

Ͳ Ilriscattoparzialeototaledellaposizione.

Pereffettuareilriscattoprimadelpensionamentooccorrenonvisianopiùirequisitirichiesti per la partecipazione al Fondo.  La liquidazione può avvenire a seguito di licenziamento o dimissioni,seprevistodallostatuto.    

6.

FONDIPENSIONEPREESISTENTI



Si tratta di forme pensionistiche che già operavano al momento dell’entrata in vigore della primanormativasuifondipensione(legge23ottobre1992n.421).Questifondihannoforme molto eterogenee in quanto originariamente si sono sviluppati senza seguire una disciplina organicadaadottare,perquestopresentanounanotevoleautonomia.5

Sidividonoin:

Ͳ Fondi preesistenti autonomi, in possesso di soggettività giuridica, come associazioni non riconosciute,associazioniriconosciute,fondazioni;

Ͳ Fondi preesistenti interni, costituiti all’interno di società, quali banche o imprese di assicurazione, come patrimonio separato ovvero come posta contabile del passivo; costituitiperilavoratoridellesocietàstesse.





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L’adesione avviene su base collettiva e l’insieme degli aderenti viene individuato da accordi aziendali  o interaziendali. I fondi maggiori sono dotati di personalità giuridica anche se la maggioranza è costituita sottoforma di associazione non riconosciuta; sia nel settore assicurativo che bancario questi fondi sono costituiti come riserve contabili all’interno dei bilancidellestesse.

Si può aderire anche in modo tacito: il lavoratore che non esprime alcuna scelta sulla destinazione del TFR, viene iscritto alla forma pensionistica collettiva prevista dal contratto nazionaledilavoroodall’accordoaziendale.Trascorsidueannidalmomentodell’iscrizioneè possibilechiedereiltrasferimentodiquantomaturatoadun'altraformapensionisticasenza sostenerealcuncosto;

Lerisorsefinanziariepossonoesseregestitesecondotremodalità:

Ͳ In modo diretto, in questa circostanza la COVIP può decidere di fissare dei limiti con riferimento alle categorie di attività nelle quali il fondo può impiegare le risorse, dando adeguata importanza all’ adeguatezza della struttura organizzativa preposta alla valutazioneegestionedelrischiodegliinvestimenti(decretoministerialen.62/2007) Ͳ Tramite convenzioni, con operatori esterni specializzati (banche, assicurazioni, società di

investimento)che hanno il compito di gestire le risorse. Nel gestire le risorse ci si deve attenerealledisposizionidipoliticad’investimentofissatedalConsigliodiamministrazione delfondo.

Ͳ Mediantestipuladicontrattiassicurativi. 

IFondipreesistentiautonomisonodotatidiorganidiamministrazioneedicontrolloincuideve essere assicurato il rispetto del criterio della partecipazione paritetica dei rappresentanti dei lavoratoriedatoridilavoro,iqualinominerannounResponsabiledelfondo.

Per i fondi costituiti come associazione, l’organizzazione prevede l’assemblea che può essere formatadatuttigliiscrittiodarappresentantideilavoratoriedelleimprese.

I Fondi interni invece sono muniti di organismi che rappresentano gli iscritti, di solito hanno composizioneparitetica.Ilresponsabiledelfondopuòesseresceltotragliesponentidellasocietà all’internodellaqualeèistituitoilfondo.

Questatipologiadifondipresentaallabasediversiregimiprevidenziali:contribuzionedefinita,a prestazionedefinita,formemiste.

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Nelprimoregime,larenditaècommisurataalcapitaleaccumulatoattraversol’investimentodei contributiraccoltieairelativirendimenti.Ifondipossonoregistrarenuoveadesionitral’insieme dei destinatari di riferimento ma non si può permettere l’iscrizione ad altre aziende o settori diversi.

Nelregimeaprestazionedefinita,illivellodellarenditapensionisticaèprefissataecorrispondead una percentuale del reddito o della pensione obbligatoria. L’importo della contribuzione viene determinatodiconseguenza.Perquantoriguardaleadesioni,lanormativahachiusoleiscrizioni alladatadel28aprile1993,denominandoquestifondicomefondiad“esaurimento”. Nelregimemistocoesistonoentrambiiregimiprevidenziali.  

7.



PIANI

INDIVIDUALIPENSIONISTICIDITIPOASSICURATIVO(PIP)

 Sitrattadiformepensionistichecomplementariindividualirivolteatutticolorocheaprescindere dallasituazionelavorativa,voglionocostruirsiunarenditaintegrativa. Comeifondiaperti,ancheiPIPsonocostituitisottoformadipatrimonioseparatoedautonomo rispettoaquellodell’impresadiassicurazionecheliistituisceesonodestinatiesclusivamenteal pagamentodelleprestazioni.6

Sono fondati dalle imprese di assicurazione e possono essere attuati attraverso contratti assicuratividelramoI(assicurazionisullavita),neiqualièprevistalarivalutazionedellaposizione individualecollegataaunaopiùgestioniseparate;oppuremediantecontrattidelramoIII(polizze UnitLinked),neiqualilarivalutazioneècollegataalvaloredellequotediunoopiùfondiinterni dell’impresa.

L’attività del piano è disciplinata dal Regolamento. Questo documento,  insieme alle condizioni generalidicontrattodefinisceglielementicheindividuanoilpiano,lecaratteristiche,rapporticon gliagentiegliaspettiorganizzativi.

Esistono anche i vecchi PIP, forme pensionistiche individuali costituite con contratti assicurativi esistentiprimadell’entratainvigoredeldecretolegislativo252/2005(1°gennaio2007)chenonsi sonoadeguatiallenuovedisposizionidilegge.Gliaderentihannolapossibilitàditrasferirel’intera posizione individuale ad un’ altra forma complementare ma non sono possibili nuove adesioni. 

(18)

Inoltrequestifondinonsonoiscrittiall’albodeifondipensioneenonsonovigilatidallaCOVIPma dall’IVASS(IstitutoperlaVigilanzasulleAssicurazioni).

L’adesione ad un PIP può essere individuale e volontaria. Chi contribuisce sceglie liberamente l’importo e la periodicità della contribuzione, si può decidere di versare il solo flusso di TFR. Il datoredilavorononhal’obbligodipartecipareaiversamenti,puòtuttaviadecideredicontribuire alPIPsceltodallavoratore.

Perquantoriguardalagestionedegliinvestimenti,essavieneeffettuatadallastessaimpresadi assicurazione che ha fondato il PIP. In base alle caratteristiche del piano, l’iscritto sceglie di collegarelarivalutazionedellasuaposizionea:unagestioneseparata,unoopiùfondiinternio OICR,oaunacombinazionedelledueprecedentimodalità.

Legestioniseparatesidistinguonoperunacomposizionedegliinvestimentiditipoprudenzialeeil piùdellevoltesiriesceadottenerelarestituzionedelcapitaleversatoeilrendimentominimo.Di solitosiapplicalagaranziadelcosiddetto“consolidamento”annuodeirendimentiattribuiti. I fondi interni e gli OICR sono strutturati in diversi comparti caratterizzati ognuno da diverse combinazioni di strumenti finanziari e quindi diversi profili di rischio e rendimento.  La  scelta dell’investimentopuòesseremodificatatrascorsoalmenounannodall’adesionealpiano.Come perglialtrifondi,lapoliticadiinvestimentodeivaricompartivienesintetizzatanelportafoglio“ Benchmark”, che stabilisce l’ammontare di patrimonio da poter impiegare nelle varie linee d’investimento.

Gliiscrittivengonoaggiornaticonscadenzaannualeinmeritoallasituazionedellaloroposizione individuale attraverso la Comunicazione periodica che contiene anche informazioni sulla contribuzione e sull’andamento dell’investimento scelto. Viene inviato anche il progetto esemplificativo personalizzato, cioè una stima della pensione complementare che riceverà al momentodelraggiungimentodellapensione.



I costi sostenuti durante la fase di accumulo sono funzionali a remunerare l’impresa di assicurazione per l’attività di collocamento e quindi per l’amministrazione e la gestione del capitale.

I costi a carico dell’aderente vengono trattenuti in percentuale sui versamenti effettuati o in misurafissa.

(19)

Inveceicostiindirettamenteacaricodelsoggettovengonotrattenuti:conriferimentoaicontratti delramoI,comeprelievosulrendimentodellagestioneseparata;conriferimentoaicontrattidel ramo III, come commissioni di gestione che incidono in percentuale sul patrimonio del fondo internoodelOICR.



Sottoilprofilodelleprestazioni,trascorsialmenocinqueanni,alterminedell’attivitàlavorativasi potràtrasformarelaposizioneindividualeinrendita.

Sipuòchiedereanchelaliquidazioneincapitaledellaposizioneindividualefinoadunmassimo del 50 per cento del capitale raccolto. Il pagamento della rendita è effettuato dall’impresa di assicurazionechehaistituitoilPIP.Ilsoggettochehamaturatoildirittoariceverelaprestazione può trasferire il proprio capitale presso un’altra forma complementare per usufruire delle condizionidierogazionedellarenditapraticatedallanuovascelta,seconsideratepiùfavorevoli. Comeperglialtrifondièprevistalafacoltà,durantelafasediaccumulo,dichiedere:anticipazioni oriscattiparzialioquellototaledellaposizioneindividuale.



Per quanto riguarda l’organizzazione interna al PIP, si è il Responsabile del Piano che deve necessariamenteessereinpossessodeirequisitidionorabilitàeprofessionalitàevienenominato dall’impresa di assicurazione. Il suo compito è quello di seguire la gestione e verificare che sia svoltanell’interessedegliaderentienelrispettodellanormativadelineatadallaCOVIP.L’attività viene svolta in maniera indipendente e autonoma, ma deve fornire all’organo amministrativo dell’impresairesocontiriguardantiirisultatiottenutiaseguitodellagestionesvolta.Deveinoltre adinviarerelazioniinformativeinerentilagestioneancheallaCOVIP.

IPIPsonoiscrittiall’albodeiFondiPensioneevigilatidallaCOVIPcheapprovairegolamenti,ma nonlecondizionegeneralideicontratticherientranonellasferadicompetenzadell’IVASS.

La vigilanza della COVIP è molto importante per verificare la correttezza e la trasparenza dell’offertaalpubblicodelleimpresediassicurazionecheistituisconoquestiPianiPensionistici. 

La determinazione della struttura contrattuale7, cioè l’individuazione della tipologia assicurativa dei

contrattidautilizzare,èilprimopassodamettereinatto.Lecompagnieassicurativepossonoeffettuare una scelta tra diverse alternative. Si può avere una rendita differita con contro assicurazione e capitale 

(20)

opzionale, in questo caso la rendita è già la forma di prestazione scelta al momento della stipula del contrattoedènecessarioilcalcolodellesommeinformadicapitaleneicasidiriscatto,diprestazionea scadenzaeditrasferimento.Lacontroassicurazioneprevedelapossibilitàdirestituzionediquantoversato in caso di morte del soggetto. Si può decidere di avere un capitale differito contro assicurato con conversioneinrendita.Icoefficientiperlaconversioneinrenditasonostabilitialmomentodellastipulae ancheinquestocasoèprevistalarestituzionedeipremipagatiincasodidecesso.Siparladipolizzecon capitaleavitainteraconconversioneinrendita,seallaquiescenzalaprestazioneprincipaleèquellaincaso di morte, la prestazione in caso di vita invece si determina attraverso dei coefficienti determinati al momento della stipula. L’ultima opzione riguarda la possibilità di avere un capitale in forma mista con conversione in rendita, si prevede di ricevere il capitale assicurato a scadenza in caso di vita, in caso di morteprimadellascadenza;almomentodellaliquidazionedel capitalesipuòdecidere diconvertirloin rendita.

Nella fase di contribuzione emerge la caratteristica della flessibilità in quanto si può decidere di variare l’ammontaredeipremiancheunavoltastipulatoilcontratto.Iversamentipossonoavveniresecondovarie modalità: mediante premi unici ricorrenti, quindi ogni premio costituisce una quota di prestazione assicurataall’internodiunpianoprestabilitodiversamenti;sipossonopoiversaredeipremiannuiilcui importo viene stabilito al momento della stipula del contratto, questa tipologia limita la flessibilità in quantolarideterminazionedellaprestazionepotrebbeesserecomplessaincasodivariazionedelpianoma consentediavereunagestionecontabileeamministrativasemplificata;sipuòcontribuireanchetramiteil versamentodipremidiversil’unodall’altro,ovveroognipremiocontribuisceadeterminarelaprestazione assicurata ma è indipendente dagli altri versamenti, questa modalità consente di avere molta flessibilità perchéiversamentipossonovariaredifrequenza,diimportosenzavincoliacaricodelsottoscrittore. Il prodotto cosi strutturato consente di interrompere il piano di versamento, oppure di riscattare l’ammontare maturato per poi avere la possibilità di riattivare la posizione individuale in un momento successivo.

Esistonodeglionerichevengonoapplicatiaicontrattidalleimpreseassicuratrici.Possonoessereapplicati informafissaopercentuale,prelevatidallaprestazioneodalpatrimonio.

Lagestionedellerisorseèunaspettomoltoimportanteperchél’impresacostruisceemodellalagestione dellerisorseinrelazioneagliobbiettivichesivoglionoraggiungereconundeterminatoprodotto.

Ci sono due tipologie di gestione finanziaria: una gestione separata dalle altre attività della compagnia, dettagestionespeciale,chevieneutilizzataperl’investimentoinpolizzevitaegarantiscelaconservazione delcapitaleetutelairisultatiannuiottenutiancheaseguitodioperazionidirivalutazione.

(21)

Questagestionepermettediminimizzareillivellodirischioinquantosihaunagestionecaratterizzatada unabassasensibilitàalleoscillazionidelmercatoedèfissatounminimogarantito.Vièinoltrelagestione tramite fondi interni a capitale variabile, che prevede l’investimento delle riserve in quote del fondo. In questo caso la prestazione è equiparata a quote del fondo di riferimento e quindi il suo ammontare dipendedalvaloredellequotealmomentodellaliquidazioneodellaconversione.Conquestagestionesi possonooffrirediversi“mix”d’investimentocondiversiprofilidirischioerendimento,lavariabilitàdella prestazione è sicuramente maggiore rispetto a quella di una gestione separata delle risorse in quanto è legataalleoscillazionidelmercato.

Perottimizzarelagestionetuttaviasipossonocostituiredellelineediinvestimentomistechepermettono dicombinareindiversimodilerisorsedainvestire.Sipuòimpiegarepartedelledisponibilitàingestione speciale e la restante parte in fondi interni, così da poter permettere agli investitori di bilanciare gli obbiettividiprotezionedelcapitaleinvestitoedimassimizzazionedelrendimento.







8.

VANTAGGI

FISCALI



DERIVANTI



DALLA



PREVIDENZA



COMPLEMENTARE





L’adesioneadunaformapensionisticacomplementarecomportaunaseriedivantaggifiscali. Sottoilprofilocontributivo,sipossonodedurredalredditoicontributiversatifinoadunimporto paria5.164,57euroognianno.AquestoammontaresideveescluderelaquotadiTFR,masono inclusi i versamenti che un soggetto può aver fatto a favore dei familiari a carico o l’eventuale contributodeldatoredilavoro.Questaagevolazionecomportaladiminuzionedell’impostachesi pagarispettoalreddito.

I rendimenti sono tassati al 20 per cento. Sotto l’aspetto dell’erogazione delle prestazioni la tassazioneèparticolarmentefavorevole,inquantol’aliquotasiriduceall’aumentaredegliannidi partecipazionealsistemaprevidenziale.Nellospecifico,periprimi15annil’aliquotaèal15%,dal sedicesimoannoinpoisiriducedi0,30puntipercentualialpassarediogniannodicontribuzione, finoadunmassimodi6puntipercentuali.

(22)

IlversamentodelTFR,concorreaformarelapensioneintegrativaedèquinditassatocondelle aliquoteagevolate.LasciandoilTFRinazienda,latassazionecorrispondeall’aliquotamediaIRPEF acuièsoggettoillavoratoreequindisihaunatassazionemaggiore.   

9. L’ATTIVITA’

DIVIGLILANZA



Gli interessi dei soggetti che aderiscono alla previdenza complementare vengono tutelati da un’autoritàdivigilanza,laCOVIP.Loscopoprincipalediquestoorganoèquellodiperseguirela trasparenzaelacorrettezzadellagestione,quindifarsichequest’ultimasiasanaeprudenteconil finediassicurareilbuonfunzionamentodelsistema.8

Lacommissioneècompostadaquattromembriedalpresidente.Icomponentidevonoesserein possessodideterminatirequisitiecompetenze;devonoesseredotatidimoralitàeindipendenza.I membri sono nominati dal consiglio dei ministri. La carica dura quattro anni e con una sola possibilitàdiriconferma. Ilpresidentedellacommissionesvolgecompitiditipoistruttorioedesecutivoconriferimentoalle deliberazionichevengonoprese,salvoinraresituazioninellequaliledecisionivengonopresein modocollegiale.Inrelazioneallerisorsechehaadisposizioneeinbaseagliscopichepersegue,la COVIP,decideconregolamentoilfunzionamentoel’organizzazioneinterna.Pertuttiidipendenti chesvolgonol’attivitàdivigilanzavaleilprincipiodelsegretod’ufficioeinoltrehannol’obbligodi segnalare le irregolarità riscontrate nell’esercizio dell’attività. I provvedimenti adottati dalla commissionesonopubblicatinellaGazzettaUfficialeenelbollettinodellaCovip.

Icompitispecificidellacommissionesonoindicatinell’art.19delD.Lgs.n.252del2005.

Traleprincipaliattivitàsihanno:tenerel’iscrizioneinunappositoalbodelleformepensionistiche autorizzate a raccogliere iscrizioni; approvare e modificare statuti e regolamenti delle forme pensionistiche e verificare che abbiano requisiti che siano conformi alla legge; verificare le modalità di determinazione e ripartizione del rischio degli investimenti; stabilire i criteri di sottoscrizione delle convenzioni in accordo con le autorità; fare un controllo delle gestioni 

(23)

tecniche, finanziarie e patrimoniali delle forme pensionistiche, ed esercitare anche il potere ispettivo. Hailcompitodidisciplinarel’offertadeiprodottiprevidenzialieforniscel’informativaperiodica agliaderentipertenerliinformatisull’andamentodellagestione.           

























(24)







Capitolo

secondo

IL

MERCATOPREVIDENZIALE





1. IL

MERCATOPREVIDENZIALEEUROPEO



Le risorse destinate ai fondi pensione europei sono cresciute del  10,8 per cento nel 2015, fino a raggiungerei6,16bilionidieuro.Facendoriferimentoallequotedimercatodetenutedaivaristatieuropei, il fondo pensione della Norvegia viene considerato il maggior investitore istituzionale del continente europeo; con più di 810 miliardi di euro investiti in asset, che rappresenta il 13,2 per cento del totale patrimoniogestitodaifondipensioneeuropei.

Di fatto, i Paesi scandinavi sono i più competitivi nella classifica dei venti maggiori fondi pensione in Europa, visto che quasi la metà corrispondono a Paesi nordici: due fondi sono Norvegesi, tre della Danimarca,duedellaSveziaedueFinlandesi.Ifondidiquestipaesirappresentanooltreil56percentodel patrimonio gestito, per un totale di 1,28 bilioni di euro, equivalente a un quinto di tutto il patrimonio pensionisticoeuropeo.

Alsecondopostotroviamol'Olanda,unPaeseconmenodi17milionidiabitantimaconbencinquefondi pensionetraiventipiùgrandid'Europaeunpatrimoniodioltre677,5miliardidieuro.C'èdadirecheil sistemapensionisticoolandeseèinfasedirevisione:sistacercandodirenderlopiùequoegarantirela sostenibilità a lungo termine, cosa che a breve termine potrebbe avere un effetto negativo sul finanziamentodelsistema.PerquantoriguardailRegnoUnito,chedetienetrefondipensionetraiprimi venti,il2015harappresentatol’annodell’attuazionedellevarieriformeposteinessere,conriferimento allaliberalizzazionedelmercatodeipianidicontribuzionedefinitaespeselimitatepraticatedaifondidi investimento,duemisureentrateinvigoreprimadelleelezionigeneralidelloscorsomaggio.Ilgovernosta

(25)

prendendo in considerazione misure per promuovere il risparmio ottenuto con i piani pensionistici dei governilocaliehainprogrammadirivederelafiscalitàdellepensioni.

Ilmercatodellaprevidenzaalivelloeuropeoèinviadiespansione.9Conriferimentoaidatiaggiornatial

2014, si può affermare che l’economia ha proseguito il percorso di crescita in linea con il biennio precedente.Perquantoriguardal’andamentodeimercatifinanziariiltrendèstatogeneralmentepositivo, questoèdovutoallepolitichemonetarieditipoespansivochesonostateadottatedaipaesi.Vièancora un’elevatainstabilitàlegataallecondizionimacroeconomiche,inparticolaresidevonoconsiderareitassi d’interesse che sono sempre più bassi, le tensioni geoͲpolitiche e il protrarsi delle difficoltà economicoͲ finanziarieregistratedallaGrecia.

Le condizioni economiche , inevitabilmente hanno condizionato il mercato previdenziale. Considerando i dati pubblicati da EIOPA10 (Organismo dell'Unione europea con il compito di sorvegliare il mercato

assicurativo europeo) , i fondi pensione dei 16 paesi europei considerati nel Financial Stability Report hannoconseguitorisultatipositivi,inmediaattornoal8,6percento,eincrescitarispettoaquelliregistrati neglianniprecedenti.

Vienerilevataperòunadispersionedeirendimentiottenutitraidiversipaesi,nellospecificosipassadal1,3 percentodellaRepubblicaCecaal16,7percentodellaDanimarca.

Si è tuttavia registrato un aumento delle risorse impiegate, dove le attività impiegate nel sistema previdenzialesisonodimezzateaseguitodiunadecisionedelgovernoditrasferireititolidistatonazionali detenuti dei fondi pensione al sistema di previdenza del primo pilastro. Per quanto riguarda la Polonia invecenonsièregistratounaumentodellerisorseimpiegate.



9http://www.covip.it/wpͲcontent/files_mf/1434012965RelazioneAnnuale2014.pdf 10http://www.covip.it/wpͲcontent/files_mf/1434012965RelazioneAnnuale2014.pdf

(26)

  TAV.2.1.              

(27)

TAV.2.2.11

 

Attualmenteilprincipalefattoredirischioperifondipensioneèrappresentatodallacontinuadiminuzione deitassid’interesse.Questorischioriguardaipianipensionisticiaprestazionedefinita,inquantoquesta tipologia è strettamente legata all’aumento degli impieghi in essere relativi alle prestazioni. Tuttavia il ribassodeitassirisultaesseredannosoancheperipianiacontribuzionedefinitainquantoladiminuzione dei tassi deprime i rendimenti dei portafogli obbligazionari e la promessa assunta nei confronti degli investitoridiverrebbetroppocostosa.(TAV.2.1)

I principali strumenti di investimento utilizzati dagli operatori continuano ad essere le azioni e le obbligazioni,inpercentualivariabilitraivaripaesi.

Un ruolo principale viene svolto dallenormative dei singoli paesi in quanto possono prevedere vincoli e limitazioniconriferimentoaipossibilistrumentiutilizzabilicomeoggettod‘investimentodapartedeifondi pensione. Nei paesi dell’Europa dell’est,  i fondi pensione detengono titoli obbligazionari in misura maggioreal75percentodell’interoportafoglio. Dopoloscoppiodellacrisinel2008sièregistrataunaconsiderevolediminuzionenellamaggiorpartedei paesidell’OCSEdellerisorseinvestiteinazioniel’aumentodegliinvestimentiintitolididebito.(TAV.2.3)    11http://www.covip.it/wpͲcontent/files_mf/1434012965RelazioneAnnuale2014.pdf

(28)

TAV.2.3.

 

Nei paesi dove il sistema pensionistico pubblico è più sviluppato, l’ adesione alla previdenza complementare è limitata; mentre in paesi dove il sistema pensionistico pubblico non offre prestazioni elevate,ilsistemacomplementareharaggiuntodimensioniconsistenti.

Circa la metà degli stati aderenti all’OCSE oltre che al primo pilastro previdenziale, affianca pensioni complementariprivateanchequesteobbligatorie,comeavvieneinAustralia. NelRegnoUnitoeneiPaesiBassilaprevidenzanonèobbligatoriamaharaggiuntoconsistentidimensioni. Peresempio,alcunipianiprevidenzialiistituitidallepartisocialisonoresiobbligatoriperleggeperl’intero settorediattività. NeiPaesiBassirecentementesuiniziativadelgovernosonostatedelineatediverselineediintervento. IlSER(SocialandEconomicCouncil),sièfocalizzatosullapossibilitàdiintrodurrenuoveformeprevidenziali chiamate “personal pension assets with collective riskͲ rating” ; si tratta di piani di accumulo a contribuzionedefinitaeconadesioneindividuale,caratterizzatidaelementidirischiocomuniecollettivi condivisi,comerischilegatiall’investimentoerischilegatialladuratadellavita.12



(29)

Nel Regno Unito si sta proseguendo con lo sviluppo di un progetto per far si che l’adesione diventi automaticapertuttigliindividui.Ilprogrammadiadesioneinizialmenteerarivoltoalleimpresedigrandi dimensioni,conilpasseredeltemposistannocoinvolgendolepiccoleemedieimprese.Siprevedecheil programma di adesione sia completato nel 2018 e ci si aspetterà che circa 9 milioni di lavoratori vi aderiscano.Afinemarzo2015ilavoratoricoinvoltieranocirca5,2milioni,soloil9percentodeisoggetti sièavvalsodellafacoltàdirinunciareall’adesioneautomatica. IcittadinihannolapossibilitàdiaderireadunfondochiamatoNEST(NationalEmploymentSavingsTrust). Questofondorappresenta,soprattuttointerminidicosti,unbenchmarkdiriferimentoperglioperatori privatichehannocomeobbiettivoquellodiacquisireilpiùpossibilequotedimercato,inquestoprocesso diadesioneautomatica.GlioperatorisistannodimostrandocompetitivineiconfrontidelNESTeilmercato ècaratterizzatodaunasanaecorrettaconcorrenzainnescatadaquestonuovofondo. NellafasedistartͲupilfondonongodevadiunampioappoggiopubblico,nonostantequestoicostisono contenuti, le commissioni sono pari all’1,8 per cento dei contributi mensili e le commissioni di gestione sonoal0,3percentodelpatrimoniogestito.Ilfondooperaincondizionidiconcorrenzarispettoatuttigli altrioperatoriprivatidelsistema.

Sono state introdotte modifiche anche per quanto riguarda la flessibilità nelle scelte di smobilizzo del capitale accumulato; in passato le prestazioni erano erogabili solo sotto forma di rendita, ora invece è previstalapossibilitàpergliaderentifinoa55annid’etàdisceglieresericevereil25percentodelcapitale accumulatoediusufruirediunregimefiscaleagevolato,lapartedelcapitalecherimanesaràerogatacome rendita;  si può ottenere l’intero capitale in un’unica soluzione ma in questo caso il beneficio fiscale riguardasoloilprimo25percentodelcapitale.

Quest’ultima possibilità comporta il rischio di perdere la ragione che sta alla base della previdenza integrativa; il soggetto  ha il vantaggio di poter disporre di un’ingente quantità di denaro in un’ unica soluzioneeallostessotempodibeneficiaredisgravifiscalimarischiadinonmantenerelafunzionesociale chedinormaipianipensionisticisvolgono,esponendoifuturipensionatialrischiodinonaverereddito sufficiente.

A livello Europeo si riscontrano delle diversità tra paesi in relazione ai modelli fiscali adottati. Si ha il modello EET, con cui i contributi e i rendimenti sono esenti da tassazione nel periodo di accumulo e vengono tassati al momento dell’erogazione della prestazione; vi è poi il modello ETT,  attualmente adottatoinItaliasiaperifondipensionechepergliEntidiPrevidenzaPrivata,cheindividuaduediversi momenti in cui avviene la tassazione. Vengono assoggettati a imposizione fiscale sia i rendimenti nel momentoincuivengonorealizzatisialeprestazioninelmomentodellaerogazione.

I contributi sono esenti nella fase del versamento ma vengono tassati al momento dell’erogazione della prestazionepensionistica;infinesipuòadottareilmodelloTTEcheprevedelatassazionedeicontributie

(30)

dei rendimenti al momento dell’accumulo, lasciando le prestazioni esenti. Il modello TTE è adottato da Ungheria, Lussemburgo e in parte dalla Germania. La maggior parte degli Stati Membri Europei si sta orientandoversoilmodelloEET.  

1. IL

MERCATOPREVIDENZIALEINITALIA

 InItaliailmercatodellaprevidenzaèincontinuaespansione. Allafinedel2015sisonoregistrateadesionipercirca7,3milioni,circa860.000unitàinpiùrispettoagli anni precedenti. Un notevole incremento è stato registrato dai fondi negoziali, questo è da attribuire al meccanismodiadesioneautomaticamessoinattoperilavoratoriappartenentialsettoreedile,medianteil versamentodeldatoredilavoro.13 Unaumentoèstatoriscontratoancheperifondiapertidovegliiscrittisonoaumentatidell’8percento; ancheiPIP“nuovi”hannoraccoltonuoveadesioni,circa238.000unitàinpiù. Ilpatrimonioaccumulatonel2015èparia138,4miliardidieuro. InItalia,inbaseaidatiregistratiallafinedel2015,iprodottiprevidenzialisonoaumentatidel5,7percento rispettoall’annoprecedente.Nonostantel’incrementoregistratoilmercatoprevidenzialeItalianononha ancoraraggiuntoilivellideimercatideglialtripaesieuropei.14                13http://www.morningstar.it/it/news/148152/fondiͲpensioneͲ%E2%80%93ͲtfrͲ4ͲaͲ0.aspx 14http://www.morningstar.it/it/news/148152/fondiͲpensioneͲ%E2%80%93ͲtfrͲ4ͲaͲ0.aspx

(31)

TAV.2.4.   TAV.2.5.15    15http://www.covip.it/wpͲcontent/files_mf/1434012965RelazioneAnnuale2014.pdf

(32)

IlmercatoprevidenzialeinItaliaècaratterizzatosoprattuttodall’offertadeiprodottiprevidenzialidaparte di diversi operatori. A seguito dell’avvio della riforma del sistema pensionistico complementare, che ha portato all’introduzione di nuove iniziative previdenziali , il numero delle forme pensionistiche offerte diminuiscecostantementedal2007.Ladiminuzionesipuòquantificareincirca133unità,dicui110fondi preesistenti, 4 fondi negoziali e 25 fondi aperti. L’ unica forma previdenziale che ha registrato un trend crescentesonoiPIP,chesonostatiintrodotticonildecretoLgs.252/2005. DaidatifornitidallaCovipsievincecherispettoal2013ilnumerodeiprodottiprevidenzialièdiminuitodi 13unità.Questariduzioneèriconducibileallafusionediduefondinegoziali.Sisonoridottidi2unitàifondi aperti,di3unitàiPIPedi7unitàifondipreesistenti.(TAV2.6)  TAV.2.6.   

2. L’OFFERTA

NELMERCATO

 Inbaseaidatiregistratiallafinedel2014leformeprevidenzialiintotalesono496:323fondipensione preesistenti, dei quali 204 sono fondi autonomi con soggettività giuridica, 119 sono invece fondi interni costituitidabanche,impresediassicurazioneesocietànonfinanziarie;38sonofondinegoziali,78Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo e 56 sono fondi aperti.  Si devono considerare anche i

(33)

FONDINPS,cheraccolgonoilTFRdituttiqueilavoratorichenonsisonoespressieperiqualigliaccordi collettivinonprevedonounfondodiriferimento.16

 

L’offerta previdenziale di tipo collettivo è formata dai fondi preesistenti e dai fondi pensione di tipo negoziale.Sonoprodotticheregistranoancoraunelevatonumerodiadesioniespessovengonooffertia targetprecisidisoggetti,inmolticasihannodimensioniridotteenonriesconoasostenereicostiequindi adoperareinmanieraefficiente.

Perquantoriguardaifondipensionepreesistentièinattounprocessodirazionalizzazionechehaavuto inizio nel 2000. Questo processo è stato necessario vista la riorganizzazione societaria messa in atto dai gruppibancarieassicurativicheoffronoquestiprodotti.Ifondipreesistentiinoltrehannosinergieconi datoridilavoro,chesvolgonoilruolodisponsornellapromozione.

I fondi pensione aperti  vengono offerti su base collettiva e vengono promossi principalmente da compagnieassicurative.

Se si prende in considerazione l’offerta individuale dei prodotti previdenziali, si ha la presenza dei più importantigruppiassicurativie bancaricheintervengonosulmercato.Conriferimentoaifondiaperti, a causadialcunefusioni,ilnumerodiquestifondièdiminuitodidueunità.Sono41lesocietàcheoperano nelsettore,dellequali31sonosocietàassicurative,9societàdigestionedelrisparmio(SGR)eunabanca; mentre i gruppi finanziari che offrono fondi aperti sono 30; 17 dei quali hanno un’impostazione di tipo assicurativo.

Lariduzionedelleformepensionistichehainnalzatoilgradodiconcentrazionedelsettore,infattinel2013 le 10 forme complementari con più di 100.000 iscritti registravano 2,5 milioni di iscrizioni, nel 2014 si è passatiadavere11formepensionisticheconpiùdi100.000chehannoregistrato2,9milionidiiscrizioni. Sultotaledelleformepensionisticherappresentavanocircail47percentoederanosuddivisein:5PIP,4 fondi negoziali e 2 fondiaperti.  Nel frattempo i fondi con meno di 100.000 iscritti sono diminuiti di 14 unità, scendendo a 268 e registrando iscritti per un totale di 49.000 aderenti.  Tra questi fondi erano compresi19PIP,7fondiaperti,unfondonegozialee241fondipreesistenti.(TAV.2.7)      16http://www.covip.it/wpͲcontent/files_mf/1434012965RelazioneAnnuale2014.pdf

(34)



TAV.2.7.



I Pip esistenti sono diminuiti di tre unità rispetto al 2013. Le società assicurative istitutrici di alcuni PIP,hanno preferito utilizzare nuovi prodotti piuttosto che modificare le caratteristiche dei piani già esistenti, per questo di registra un aumento del numero dei PIP chiusi al collocamento.  Le imprese di assicurazionecheoperanonelmercatoitalianosono40,22dellequalioffronoanchefondipensioneaperti. 

3. LA

DOMANDANELMERCATO



Passando dal lato della domanda si può constatare che gli aderenti alle forme pensionistiche complementarisonoaumentati.Siregistranoadesioniper6.540unità,lacrescitaèparial5,4percentoin piùrispettoal2013. Nonconsiderandoitrasferimentiinternidaunaformapensionisticaall’altra,inuoviingressiammontanoa 480.000.Granpartedelleadesionisonodaimputareaipianipensionisticiindividuali,interminipercentuali incidonoperil70percentosultotaledelleadesioni,interminidiunitàinvecesihanno337.000adesioni. Lerestantinuoveadesionisisuddividonoin:71.000unitàinpiù perifondinegoziali,14.000unitàperi fondipreesistentie97.000perifondiaperti. Daquandosièdatol’avviodellariformaprevidenziale,ilavoratorichehannooptatoperl’adesionetacita medianteilversamentodelTFRsonorisultati204.000,lamaggiorpartedilorofapartedelsettoreprivato.

(35)

Solo600adesionitacitesonoattribuibilialFONDOINPS,lerestanti,circa9.500,sonodaattribuirealfondi negoziali.(TAV2.8) TAV.2.8   

I fondi pensione aperti hanno registrato un incremento di adesioni del 7,2 per cento rispetto al 2013. Questoèriconducibilealfattochenegliultimiannileimpresedigrandidimensionihannodatounimpulso allaraccoltadellerisorseperquestifondi.Leiscrizionisonodiminuiteinveceperifondipreesistenti,circa 4.500adesioniinmenorispettoal2013;ilFONDOINPSharegistrato36.500iscrittiafine2014. Perifondipensionenegozialisihaavutounadiminuzionedi6.000iscrittirispettoal2013,questoconferma l’andamentodidecrescitadelleadesionicheèiniziatogiàdaanni.Dal2008siregistranointotale100.000 iscrizioniinmeno.Un’eccezionesonoifondinegozialichesonodestinatiaidipendentidelsettoreedile, periqualigliaccordicontrattualidisettorehannoprevistol’adesioneautomatica,attraversoilversamento delcontributideldatoredilavoropertuttiisoggettichenonsonogiàiscrittiadunaformacomplementare. Questeadesionicontanocirca500.000lavoratoricheinterminipercentualirappresentanocircail10per centodelleadesionitotali.

(36)

PerquantoriguardaiPIP17,daquandoèiniziatoilprocessodiriformadelsistemaprevidenziale,sonolo

strumentocheharaccoltopiùadesioni(il60percento).Illanciodiquestipianiindividualisièavutograzie adelleretidivenditadistribuitesulterritorioinmodocapillare.Sonoformecomplementaripiùcostose rispetto ai fondi pensione e consentono adesioni solo su base individuale senza la possibilità di avere il contributodeldatoredilavoro.

Allafinedel2014iPIP“nuovi”hannoregistrato2,446milionidinuoveiscrizioni,unaumentodel14,6per cento rispetto all’anno precedente. I vecchi Piani individuali, a seguito del decreto lgs. 252/2005 non possono più raccogliere nuove adesioni. La totalità dei PIP, sia nuovi che vecchi, offerti dalle imprese assicurative contano 2,9 milioni di iscritti; in termini percentuali rappresentano il 44 per cento delle adesioniall’interosistemaprevidenziale.



TAV.2.9.

 Gliiscrittiai“nuovi”PIPsonoaumentatirispettoall’anno2013ecircail61percentodellenuoveadesioni sono da attribuire al settore dei lavoratori dipendenti. Per i PIP “vecchi” invece le adesioni sono in diminuzionedicirca38.000unitàrispettoal2013,circail34percentoinmeno.

VisonoancheisoggettichesonoiscritticontemporaneamentesiaaPIP“nuovi”siaaiPIP“vecchi”,secondo i dati registrati per l’anno 2014 si possono quantificare in 60.000 unità, il 60 per cento dei quali è riconducibilealsettoredeilavoratoridipendenti.(TAV.2.9)



(37)

 TAV.2.10 TAV.2.11   

I lavoratori che aderiscono alla previdenza complementare sono sia dipendenti, privati o pubblici, che autonomi;neilavoratoriautonomivengonoinclusiancheiliberiprofessionistieicoloroiqualinonhanno

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