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L05 complessi

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

SEGNALI COMPLESSI:

(2)

In natura esistono solo segnali reali, tuttavia e’ possibile pensare a segnali che abbiano sia una parte reale sia una immaginaria che evolvono nel tempo:

i segnali complessi.

Perche’ si utilizza la rappresentazione complessa

{ }

(

)

Im

{ }

(

)

Re

)

(

t

x

t

j

x

t

x

=

+

Anche se i segnali complessi non esistono in natura, essi vengono utilizzati per

descrivere in modo compatto coppie di segnali reali di tipo passa-basso (come sono solitamente i segnali da trasmettere) inviati contemporaneamente nella stessa banda di frequenze per mezzo di un segnale di tipo passa-banda, e separabili (come vedremo) in ricezione.

Dal punto di vista fisico, la modulazione (traslazione in frequenza) viene effettuata per usare mezzi trasmissivi di tipo passa-banda (che non sono adatti per trasmettere le basse frequenze). Il segnale modulato e’ reale, e di tipo passa-banda, ma dal punto di vista matematico e’ molto piu’ comodo rappresentarlo mediante un equivalente segnale complesso di tipo passa-basso.

(3)

Modulazione per trasmissione su canale Passa Banda (BP)

Si supponga di avere a disposizione un canale ideale di tipo passa-banda, ovvero un sistema LTI con risposta in frequenza unitaria (e fase nulla, per semplicità) in banda (–

fxf0, fxf0) e (f0fx, f0+fx), e nulla altrove. Su un canale di questo tipo si possono trasmettere solo segnali passa-banda.

( ) (

t

f

o

t

)

X

( )

f

X

(

f

f

o

)

X

(

f

f

o

)

x

t

x

=

1

=

1

+

+

1

2

1

2

1

2

cos

)

(

π

Sia dato un segnale x1(t) reale, di tipo passa-basso (LP), cioè con trasformata di Fourier limitata nella banda tra -fx e + fx < f0. Si può adattare x1(t) per essere

trasmesso sul canale BP tramite modulazione per seno o coseno:

fx f X1(f) f

X(f)

f0- fx f0+ fx f0 -f0- fx -f 0+ fx -f0 -fx

H(f)

(4)

Modulazione per seno e coseno

Si consideri il segnale x(t) costituito dalla somma di due segnali x1(t) e x2(t) moltiplicati rispettivamente per un coseno (modulazione in fase) e un seno (modulazione in

quadratura) alla stessa frequenza fo :

( ) (

t

f

t

)

x

( ) (

t

f

t

)

x

t

x

(

)

=

1

cos

2

π

o

+

2

sin

2

π

o

I due segnali x1(t) e x2(t) siano reali, con la medesima durata, e abbiano trasformata di Fourier limitata nella banda tra -fx e + fx < f0. Si dimostra che x1(t) e x2(t) sono

separabili a partire da x(t).

(

2

π

f

o

t

)

sin

)

(t

x

( )

t

x

2

( )

t

x

1

(

2

π

f

o

t

)

cos

(5)

Demodulazione in fase e in quadratura

Moltiplicando x(t) per il coseno (di ampiezza 2) a frequenza fo si ottiene:

(

)

( )

(

)

( ) (

) (

)

( ) ( ) (

t

x

t

f

t

)

x

( ) (

t

f

t

)

x

t

f

t

f

t

x

t

f

t

x

t

f

t

x

o o o o o o

π

π

π

π

π

π

4

sin

4

cos

2

cos

2

sin

2

2

cos

2

2

cos

)

(

2

2 1 1 2 2 1

+

+

=

=

+

=

Questo segnale contiene tre componenti di cui una sola, x1(t), a bassa frequenza. Dunque per ottenere x1(t) e’ sufficiente moltiplicare x(t) per il coseno e filtrare passa-basso (operazione detta demodulazione coerente in fase).

Analogamente, moltiplicando x(t) per il seno a frequenza fo si ottiene:

(

)

( ) (

) (

)

( )

(

)

( ) (

t

f

t

)

x

( )

t

x

( ) (

t

f

t

)

x

t

f

t

x

t

f

t

f

t

x

t

f

t

x

o o o o o o

π

π

π

π

π

π

4

cos

4

sin

2

sin

2

2

sin

2

cos

2

2

sin

)

(

2

2 2 1 2 2 1

+

=

=

+

=

Anche questo segnale contiene tre componenti di cui solo x2(t) a bassa frequenza. E’ sufficiente filtrare passa-basso x(t) moltiplicato per il seno per ottenere x2(t)

(6)

Schema del mo-demodulatore

(

2

π

f

o

t

)

sin

)

(t

x

( )

t

x

2

( )

t

x

1

(

2

π

f

o

t

)

cos

2

cos

(

2

π

f

o

t

)

(

2

π

f

o

t

)

2sin

Filtro LP Filtro LP

x

2

( )

t

( )

t

x

1

Poichè la modulazione è fatta per adattare il segnale da trasmettere al canale, Il modulatore e’ nel trasmettitore mentre il demodulatore, nel ricevitore, serve per recuperare il segnale originale.

(7)

(

π

f

o

t

) (

π

f

o

t

)

sin

(

4

π

f

o

t

)

2

1

2

cos

2

sin

=

Si noti che seno e coseno moltiplicati tra loro non danno luogo ad alcuna componente continua:

Una nota sui segnali ortogonali

e quindi il prodotto ha valor medio nullo. Per tale motivo i segnali seno e coseno sono detti ortogonali.

Piu’ in generale segnali di potenza finita sono detti ortogonali se il prodotto ha valor medio nullo.

(8)

Un modo piu’ compatto per scrivere la modulazione e quindi il segnale x(t) passa banda é il seguente:

Notazione complessa

( )

( )

(

) (

)

{

x

t

jx

t

j

f

t

}

x

(t)

(

f

t

)

x

(t)

(

f

t

)

x(t)

=

Re

1

+

2

exp

2

π

o

=

1

cos

2

π

o

+

2

sin

2

π

o

Anche la demodulazione si può rappresentare in forma complessa:

( )

t

(

j

f

t

)

x

( )

t

jx

( )

t

x

( ) (

t

j

f

t

)

x

( )

t

jx

( )

t

x

2

exp

2

π

o

=

1

+

2

+

~

*

exp

4

π

o

→

LP 1

+

2

Le uniche differenze rispetto a prima sono che:

1 - il segnale e’ unico, ma complesso (prima ne avevamo due reali)

2 - la moltiplicazione per il coseno e’ sulla parte reale e quella per il il seno sulla parte immaginaria.

Il segnale complesso é detto equivalente passa basso di x(t). Valgono anche:

( )

[

( )

(

)

( )

(

)

]

( )

(

o

) (

o

)

o o f f u f f X f X t f j t x t f j t x t x + + = + − = 2 ~ 2 exp ~ 2 exp ~ 2 1

π

*

π

( )

t x

( )

t jx

( )

t x ~ 2 1 + =

(9)

Schema (matematico) del modulatore

e demodulatore complesso

)

(t

x

( )

t

jx

2

( )

t

x

1

(

j

f

t

)

exp

2

π

o

2

Filtro LP

x

1

( )

t

+

jx

2

( )

t

Nota: spesso si preferisce cambiare segno alla componente in quadratura, cioe’

usare come “portante” . Si vede facilmente che in tal caso si modula moltiplicando per e si demodula moltiplicando per .

)

2

sin(

π

f

0

t

)

2

exp(

j

π

f

0

t

2

exp(

j

2

π

f

0

t

)

( )

t

x

~

(

j

f

t

)

exp

2

π

0

{ }

Re

(10)

-100 -50 0 50 100 -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 1.5

B= -1

A= 1

Esempio: i segnali in banda base

Supponiamo che x1(t) e x2(t) siano i due segnali in “banda base” (cioe’ passa-basso) a banda e durata limitata con ampiezza massima A e B in t=0.

(11)

-1 -0.5 0 0.5 1 -100-1 0 100 -0.5 0 0.5 1

Esempio: i segnali modulati in fase e quadratura

A valle del modulatore otteniamo i seguenti segnali:

(

2

π

f

o

t

)

sin

)

(t

x

( )

t

x

2

( )

t

x

1

(

2

π

f

o

t

)

cos

-100-2 0 100 -1 0 1 2

(12)

Il filtro passa-basso elimina le componenti oscillanti delle parti reale e immaginaria, lasciando passare il valor medio locale.

-100

0

100

-2

0

2

-100

0

100

-2

0

2

Esempio: il segnale demodulato

A valle del demodulatore (sempre per A=1 e B=-1 ) otteniamo il seguente segnale:

)

(t

x

(

j

2

π

f

o

t

)

2exp

Filtro LP

x

1

( )

t

+

jx

2

( )

t

Parte reale Parte reale

Parte immaginaria Parte immaginaria

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