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www.matefilia.it

Scuole italiane all’estero (Americhe) 2013

QUESITO 1

Un trapezio Γ¨ inscritto in un semicerchio di raggio 2 con una base coincidente con il diametro del cerchio. Si trovi l’area massima del trapezio.

Indicato con x l’angolo BAC ( con 0 ≀ π‘₯ β‰€πœ‹

4 ), che Γ¨ uguale all’angolo BCH, si ha:

𝐡𝐢 = 4𝑠𝑒𝑛π‘₯, 𝐡𝐻 = 𝐡𝐢 𝑠𝑒𝑛π‘₯ = 4𝑠𝑒𝑛2π‘₯, 𝐢𝐷 = 𝐴𝐡 βˆ’ 2𝐡𝐻 = 4 βˆ’ 8𝑠𝑒𝑛2π‘₯,

𝐢𝐻 = β„Ž = π΅πΆπ‘π‘œπ‘ π‘₯ = 4𝑠𝑒𝑛π‘₯π‘π‘œπ‘ π‘₯ L’area del trapezio Γ¨ data da:

π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž(𝐴𝐡𝐢𝐷)=(𝐴𝐡 + 𝐢𝐷) βˆ™ β„Ž

2 =

(4 + 4 βˆ’ 8𝑠𝑒𝑛2π‘₯) βˆ™ (4𝑠𝑒𝑛π‘₯π‘π‘œπ‘ π‘₯)

2 =16𝑠𝑒𝑛π‘₯π‘π‘œπ‘ 

2π‘₯

L’area del trapezio Γ¨ massima se Γ¨ massima: {

𝑦 = 𝑓(π‘₯) = 𝑠𝑒𝑛π‘₯π‘π‘œπ‘ 2π‘₯ = 𝑠𝑒𝑛π‘₯(1 βˆ’ 𝑠𝑒𝑛2π‘₯) 0 ≀ π‘₯ β‰€πœ‹

4

Siccome la funzione Γ¨ continua (e derivabile) in un intervallo chiuso e limitato, per il teorema di Weierstrass ammette massimo e minimo assoluto, che sono da ricercarsi tra i valori agli estremi e i valori in cui si annulla la derivata prima.

𝑦′ = π‘π‘œπ‘ 3π‘₯ βˆ’ 2 𝑠𝑒𝑛2π‘₯ π‘π‘œπ‘ π‘₯ = π‘π‘œπ‘ π‘₯(cos2π‘₯ βˆ’ 2𝑠𝑒𝑛2π‘₯) = π‘π‘œπ‘ π‘₯(1 βˆ’ 3𝑠𝑒𝑛2π‘₯) = 0 𝑠𝑒:

π‘π‘œπ‘ π‘₯ = 0: π‘šπ‘Žπ‘– 𝑖𝑛 0 ≀ π‘₯ β‰€πœ‹

4 oppure 1 βˆ’ 3𝑠𝑒𝑛

2π‘₯ = 0 π‘‘π‘Ž 𝑐𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑛π‘₯ = ±√3

3 di cui Γ¨ accettabile solo

il valore positivo. Quindi il massimo richiesto si ha per π‘₯ = 0, π‘₯ =πœ‹4 π‘œπ‘π‘π‘’π‘Ÿπ‘’ π‘π‘’π‘Ÿ π‘₯ = π‘ π‘’π‘›βˆ’1(√33) Risulta:

𝑓(0) = 0, 𝑓 (πœ‹4) = 16 βˆ™βˆš22 βˆ™12= 4√2, 𝑓 (π‘ π‘’π‘›βˆ’1(√33)) = 16 βˆ™βˆš33 βˆ™ (1 βˆ’13) =329 βˆ™ √3 Di questi il valore piΓΉ grande Γ¨ πŸ‘πŸ

πŸ— βˆ™ βˆšπŸ‘ β‰… πŸ”. πŸπŸ”, che quindi Γ¨ il massimo richiesto, ottenuto per

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QUESITO 2

In un libro si legge: β€œLa definizione classica di misura di un angolo per mezzo della

lunghezza di un arco di cerchio Γ¨ essenzialmente corretta”. Si spieghi, eventualmente con qualche esempio, il significato di tale affermazione.

Si tratta della definizione di misura in radianti di un angolo. Si consideri la generica circonferenza di raggio R con centro nel vertice C dell’angolo e si indichi con L la lunghezza dell’arco rettificato AB individuato dalle intersezioni dei lati dell’angolo con la circonferenza. Si definisce misura in radianti dell’angolo 𝛼 il rapporto tra la lunghezza L dell’arco ed il

raggio R: 𝛼 = 𝐿

𝑅 . Si noti che tale rapporto non dipende dalla

circonferenza scelta, poichΓ© al variare di R il rapporto tra L ed R Γ¨ costante, dipende quindi solo da 𝛼; tale rapporto puΓ² essere quindi assunto come misura dell’angolo.

Se prendiamo R=1, la misura dell’angolo Γ¨ individuata dalla lunghezza L dell’arco.

Ad esempio, se 𝛼 rappresenta un angolo retto, la sua misura in radianti Γ¨ data da:

𝛼 = 𝐿 𝑅 = 1 4 πΆπ‘–π‘Ÿπ‘π‘œπ‘›π‘“π‘’π‘Ÿπ‘’π‘›π‘§π‘Ž 𝑅 = 1 4 βˆ™ 2πœ‹π‘… 𝑅 = πœ‹ 2 Notiamo che πœ‹

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QUESITO 3

Tommaso ha costruito un modello di tetraedro regolare e vuole colorare le 4 facce,

ognuna con un colore diverso. In quanti modi puΓ² farlo se ha a disposizione 9 colori? E se invece si fosse trattato di un cubo?

Il numero dei modi con cui si possono colorare le 4 facce di un tetraedro regolare ognuna con colori diversi, avendo a disposizione 9 colori Γ¨ dato dalle combinazioni senza

ripetizione, di 9 oggetti a 4 a 4, cioΓ¨: π‘ͺπŸ—,πŸ’ = (9 4) = 9! 4! (9 βˆ’ 4)!= 9! 4! 5! = 6 βˆ™ 7 βˆ™ 8 βˆ™ 9 1 βˆ™ 2 βˆ™ 3 βˆ™ 4= 7 βˆ™ 2 βˆ™ 9 = πŸπŸπŸ”

Il numero dei modi con cui si possono colorare le 6 facce di un cubo (esaedro regolare) ognuna con colori diversi, avendo a disposizione 9 colori è dato dalle combinazioni senza ripetizione, di 9 oggetti a 6 a 6, cioè:

π‘ͺπŸ—,πŸ”= (9 6) = 9! 6! (9 βˆ’ 6)!= 9! 6! 3!= 7 βˆ™ 8 βˆ™ 9 1 βˆ™ 2 βˆ™ 3= 7 βˆ™ 4 βˆ™ 3 = πŸ–πŸ’

QUESITO 4

Si provi che l’equazione π‘₯4+ 4π‘₯3+ 6π‘₯2βˆ’ 1 = 0 ammette nell’intervallo [0,1] un’unica soluzione.

Consideriamo la funzione di equazione 𝑓(π‘₯) = π‘₯4+ 4π‘₯3+ 6π‘₯2βˆ’ 1; essa Γ¨ continua

nell’intervallo chiuso e limitato [0,1] (essendo una funzione razionale intera Γ¨ continua su tutto l’asse reale). Calcoliamo i valori assunti agli estremi di tale intervallo:

𝑓(0) = βˆ’1 < 0 , 𝑓(1) = 10 > 0

Per il teorema degli zeri la funzione ammette quindi almeno uno zero interno all’intervallo dato.

Analizziamo la derivata prima della funzione nell’intervallo (0,1).

𝑓(π‘₯) = 4π‘₯3+ 12π‘₯2+ 12π‘₯ > 0 ⟹ 4π‘₯(π‘₯2+ 3π‘₯ + 3) > 0 per ogni x di (0,1).

Quindi la funzione nell’intervallo (0,1) Γ¨ sempre crescente, pertanto si annulla una sola volta in tale intervallo; ciΓ² dimostra che l’equazione x4+ 4x3+ 6x2βˆ’ 1 = 0 ammette

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QUESITO 5

Il volume di una sfera Γ¨ pari ai 2/3 del cilindro ad essa circoscritto. E’ questo uno dei risultati piΓΉ noti che si attribuisce ad Archimede tant’è che una sfera e un cilindro furono scolpiti sulla sua tomba. Si ritrovi tale risultato mediante l’applicazione del calcolo

integrale.

Osserviamo che, detto R il raggio della sfera, risulta:

𝑉(π‘ π‘π‘–π‘™π‘–π‘›π‘‘π‘Ÿπ‘œ π‘π‘–π‘Ÿπ‘ π‘π‘œπ‘ π‘π‘Ÿπ‘–π‘‘π‘‘π‘œ) = πœ‹π‘…2βˆ™ β„Ž = πœ‹π‘…2βˆ™ 2𝑅 = 2πœ‹π‘…3 𝑉(π‘ π‘“π‘’π‘Ÿπ‘Ž) =4 3πœ‹π‘… 3 = 2 3(2πœ‹π‘… 3) =2 3 𝑉(π‘ π‘π‘–π‘™π‘–π‘›π‘‘π‘Ÿπ‘œ π‘π‘–π‘Ÿπ‘ π‘π‘œπ‘ π‘π‘Ÿπ‘–π‘‘π‘‘π‘œ) Dimostriamo tale relazione mediante il calcolo integrale.

Per far ciΓ² notiamo che la sfera ed il cilindro ad essa circoscritto si possono vedere come i solidi ottenuti dalla rotazione attorno all’asse x di un rettangolo e di un semicerchio.

𝑽(π’”π’„π’Šπ’π’Šπ’π’…π’“π’) = 2 (πœ‹ ∫ 𝑓2(π‘₯)𝑑π‘₯ 𝑅 0 ) = 2πœ‹ ∫ 𝑅2𝑑π‘₯ 𝑅 0 = 2πœ‹[π‘Ÿ2π‘₯] 0 𝑅 = πŸπ…π‘ΉπŸ‘ 𝑽(𝒔𝒇𝒆𝒓𝒂) = 2 (πœ‹ ∫ 𝑓2(π‘₯)𝑑π‘₯ 𝑅 0 ) = 2πœ‹ ∫ 𝑦2𝑑π‘₯ 𝑅 0 = 2πœ‹ ∫ 𝑦2𝑑π‘₯ 𝑅 0 = 2πœ‹ ∫ (𝑅2βˆ’ π‘₯2)𝑑π‘₯ = 𝑅 0 = 2πœ‹ [𝑅2π‘₯ βˆ’π‘₯ 3 3]0 𝑅 = 2πœ‹ [𝑅3βˆ’π‘… 3 3] = πŸ’ πŸ‘π…π‘Ή πŸ‘

Quindi, come verificato sopra:

𝑉(π‘ π‘“π‘’π‘Ÿπ‘Ž) =4 3πœ‹π‘… 3 = 2 3(2πœ‹π‘… 3)= 2 3 𝑉(π‘ π‘π‘–π‘™π‘–π‘›π‘‘π‘Ÿπ‘œ π‘π‘–π‘Ÿπ‘ π‘π‘œπ‘ π‘π‘Ÿπ‘–π‘‘π‘‘π‘œ)

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QUESITO 6

Un cono rotondo ha altezza h = 7 dm e raggio r = 4 dm. Si vuole diminuire la prima di quanto si aumenta il secondo in modo che il volume del cono aumenti del 25 %. Si dica se la questione ammette soluzioni e, in caso affermativo, si dica quali sono.

𝑉1 = 1 3πœ‹π‘Ÿ 2β„Ž , 𝑉 2 = 1 3πœ‹(π‘Ÿ + π‘₯) 2(β„Ž βˆ’ π‘₯) = 1.25 𝑉 1 , con 0<x<7 1 3πœ‹(π‘Ÿ + π‘₯) 2(β„Ž βˆ’ π‘₯) = 1.25 βˆ™1 3πœ‹π‘Ÿ 2β„Ž ⟹ (4 + π‘₯)2(7 βˆ’ π‘₯) =125 100βˆ™ 16 βˆ™ 7 = 140

Eseguendo i calcoli si arriva all’equazione:

βˆ’π‘₯3 βˆ’ π‘₯2 + 40π‘₯ + 112 = 140 ⟹ π’™πŸ‘+ π’™πŸβˆ’ πŸ’πŸŽπ’™ + πŸπŸ– = 𝟎

Le soluzioni di questa equazioni equivalgono alle ascisse dei punti di intersezione tra le curve di equazione:

𝑦 = π‘₯3βˆ’ 40π‘₯, 𝑦 = βˆ’π‘₯2βˆ’ 28

Abbiamo due soluzioni, una compresa tra 0 ed 1 e l’altra compresa tra 5 e 6; piΓΉ precisamente:

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QUESITO 7

Data la funzione definita da:

𝑓(π‘₯) = {π‘Žπ‘₯2+ 𝑏π‘₯ 𝑠𝑒 π‘₯ < 2 𝑏π‘₯ + 𝑐 𝑠𝑒 π‘₯ β‰₯ 2

Si determini la terna ordinata (a,b,c) in modo che siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) f(x) Γ¨ continua

b) f(3) = 20

c) limπ‘₯β†’βˆ’2𝑓(π‘₯) = 0

a) f(x) Γ¨ continua se limπ‘₯β†’2βˆ’(π‘Žπ‘₯2+ 𝑏π‘₯) = limπ‘₯β†’2+(𝑏π‘₯ + 𝑐) = 𝑓(2), quindi se: 4π‘Ž + 2𝑏 = 2𝑏 + 𝑐 ⟹ 𝑐 = 4π‘Ž

b) f(3)=20, se 3𝑏 + 𝑐 = 20 ⟹ 3 𝑏 = 20 βˆ’ 4π‘Ž

c) limπ‘₯β†’βˆ’2𝑓(π‘₯) = 0 se 4π‘Ž + 2𝑏 = 0 ⟹ 𝑏 = βˆ’2π‘Ž Mettendo a sistema le tre condizioni si ottiene:

{ 𝑐 = 4π‘Ž 3𝑏 = 20 βˆ’ 4π‘Ž 𝑏 = βˆ’2π‘Ž ⟹ { 𝑐 = 4π‘Ž βˆ’6π‘Ž = 20 βˆ’ 4π‘Ž ⟹ π‘Ž = βˆ’10 𝑏 = βˆ’2π‘Ž ⟹ { π‘Ž = βˆ’10 𝑏 = 20 𝑐 = βˆ’40 𝒇(𝒙) = {βˆ’πŸπŸŽπ’™πŸ+ πŸπŸŽπ’™ 𝒔𝒆 𝒙 < 𝟐 πŸπŸŽπ’™ βˆ’ πŸ’πŸŽ 𝒔𝒆 𝒙 β‰₯ 𝟐

QUESITO 8

Si verifichi l’identitΓ : 𝑑𝑔(45Β° + 𝛼) =1+𝑠𝑒𝑛2𝛼 π‘π‘œπ‘ 2𝛼 Risulta: π’•π’ˆ(πŸ’πŸ“Β° + 𝜢) = 𝑑𝑔45Β° + 𝑑𝑔𝛼 1 βˆ’ 𝑑𝑔45°𝑑𝑔𝛼= 1 + 𝑑𝑔𝛼 1 βˆ’ 𝑑𝑔𝛼= 1 +π‘ π‘’π‘›π›Όπ‘π‘œπ‘ π›Ό 1 βˆ’π‘ π‘’π‘›π›Όπ‘π‘œπ‘ π›Ό = π‘π‘œπ‘ π›Ό + 𝑠𝑒𝑛𝛼 π‘π‘œπ‘ π›Ό βˆ’ 𝑠𝑒𝑛𝛼 = (π‘π‘œπ‘ π›Ό + 𝑠𝑒𝑛𝛼)2 cos2𝛼 βˆ’ 𝑠𝑒𝑛2𝛼 = = cos 2𝛼 + 𝑠𝑒𝑛2𝛼 + 2π‘π‘œπ‘ π›Ό 𝑠𝑒𝑛𝛼 cos 2𝛼 = 𝟏 + 𝐬𝐞𝐧 𝟐𝜢 𝐜𝐨𝐬 𝟐𝜢

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