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Vediamo ora la Situazione Ciclica sui vari mercati che seguo (dati di chiusura del 9 ottobre)

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Academic year: 2022

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(11-ott-2015)

Iniziamo con un breve quadro Intermarket:

Valute: Eur/Usd (1,1360) è in fase di ripresa dal 23 settembre - Usd/Yen (120,204) è in lateralità da fine agosto.

Commodities: Crb Index (202,7) sono in ripresa da fine settembre, anche se vengono da un forte trend ribassista – Petrolio (Crude Oil – 49,5$) ha rotta al rialzo la fase laterale durata circa 1 mese - Oro (1135,6$) è in ripresa dal 15 settembre.

Bonds (future): Bund (156,0- rendimento 0,61%) resta in trend rialzista dal 10 giugno, ma è in attenuazione - T-note (128,1- rendimento 2,09%) è in rafforzamento da metà settembre - Btp (136,63- rendimento 1,69%) ha ripreso a salire da metà settembre- lo Spread (107,74) è in discesa dal 24 agosto.

Volatilità: Vstoxx (23,42%) è in decisa discesa rispetto alla scorsa settimana ed è intorno alla media di lungo periodo - Vix (17,08%) è leggermente scesa rispetto alla scorsa settimana ed è poco sotto alla media di lungo periodo.

Tenendo conto di vari fattori Intermarket abbiamo un segnale complessivamente Neutrale per i mercati Europei ed Usa, ma con Sentiment tendente al positivo.

Come oramai siamo abituati basta un sussurro delle banche centrali ed i mercati si muovono.

Aumenta la consapevolezza che le Fed sposterà più in là il suo Qe e che forse la Bce aumenterà il suo Qe entro fine anno. Ciò è bastato per far riprendere il mercato azionario, mantenere elevati i prezzi dei Bond ad alto rating, far risalire l’Eur/Usd.

E’ comunque un equilibrio instabile e basta qualche news poco gradita ai mercato per farli

rapidamente invertire di rotta. Di fondo c’è la scarsità di idee dei grandi gestori che non sanno bene dove allocare l’enorme liquidità a disposizione.

Da segnalare una ripresa delle Commodities, sia legata ad un leggero indebolimento del dollaro, sia al fatto che forse qualche operatore si è accorto che lì c’era qualche buon affare.

Vediamo ora la Situazione Ciclica sui vari mercati che seguo (dati di chiusura del 9 ottobre) Vediamo l’Eurostoxx e di seguito anche Dax e Fib per cui gli andamenti Ciclici sono quasi sempre assai simili- fatto meno evidente sull’S&P500 che pertanto viene analizzato separatamente.

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(Il grafico è realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato – la linea gialla in basso e un Indicatore (Velocità Ciclica) che ci segnala la dinamica della spinta ciclica- tengo conto anche di altri Indicatori/Oscillatori Ciclici).

- Ciclo Trimestrale (figura in alto- dati ad 1 ora) – è partita una nuova fase sui minimi del 24 agosto, la quale non ha mai mostrato forza, come ha costantemente segnalato l’Indicatore di forza ciclica in basso, il quale è sempre stato sotto la linea di equilibrio (linea orizzontale gialla tratteggiata).

Sul minimo del 29 settembre (vedi freccia color ciano) si sono quasi raggiunti i minimi del 24 agosto (nel grafico sembrano valori più bassi, ma lì ci sono le chiusure delle barre ad 1 ora). Tra il 24 ed il 29 settembre si è formata la classica “lingua di Bayer” (trappola per orsi) che spesso indica variazioni di ritmo ciclico, come in questo caso. Chiaramente lì è partito il 2° sotto-ciclo Mensile.

Una ripresa sopra quota 3200 aveva buon probabilità di essere superata, ma con questa rapidità e sino ad oltre 3260 era difficile da prevedere.

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Osa siamo ad un bivio, perché in base alle regole dell’analisi ciclica siamo in attesa di un

indebolimento. In realtà un po’ di spinta potrebbe proseguire ancora per 1-2 gg, oppure prolungarsi sino al 22-23 ottobre- ma difficile che possa avere ancora questa intensità.

Solo prezzi (a sorpresa) ben superiori ai massimi ciclici del 9 settembre (3320 sul contratto dicembre) potrebbero portare ad una differente conformazione di forze e di forme cicliche.

- Vediamo ora il Ciclo Settimanale (figura in basso - dati a 15 minuti)- è partito in tempi idonei l’8 ottobre mattina, su un minimo poco accentuato vista la forza del ciclo Settimanale precedente. Potremmo avere 2 gg ancora di leggera prevalenza rialzista ed a seguire 2 gg di

indebolimento per andare alla chiusura ciclica. Le forze di queste prevalenze dipenderanno da come si metterà il ciclo superiore.

Per quanto riguarda Dax ed il FtseMib le forme cicliche sono del tutto simili come tempi a quelle viste sopra per l’Eurostoxx. Resta una forza ciclica relativa inferiore per il Dax (più colpito dallo scandalo Volkswagen), ed una forza ciclica relativa leggermente superiore per il FtseMib, che ha quasi raggiunto i massimi ciclici del 9 settembre.

Mostro i grafici di seguito:

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Vediamo alcuni livelli di Prezzi di rilievo, che sono prezzi “critici” e non dei target price. Sono valori validi soprattutto per questa settimana e determinati in base a Proiezioni Cicliche di Tempi/Prezzi-Volumi. Non sono tutti prezzi che saranno necessariamente raggiunti, ma solo con una prosecuzione della forza o debolezza (alle volte anche con movimenti “fuori statistica” come intensità).

In tal senso una ulteriore ripresa può portare a:

- Eurostoxx: 3300- 3320- poi 3350 - Dax: 10200-10300-10400- poi 10500 - Fib: 22400 – poi 22800 e 23000.

Valori sui livelli superiori confermerebbero la nuova forza ciclica. Valori oltre a quello sottolineato porterebbero ulteriore forza sui cicli superiori (a sorpresa in questa fase)- ciò potrebbero anche condurre ad un mutamento delle forme cicliche attualmente più probabili.

Da lato opposto un po’ di indebolimento può portare a:

- Eurostoxx: 3225-3195- poi 3150- 3100- poi 3050 - Dax: 10000- 9900- poi 9800-9700- 9600- poi 9450 - Fib: 21900- poi 21400- 21000- poi 20700.

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Valori sino al 1° livello sono normali correzioni in questa fase. Valori sotto a quello sottolineato porterebbero in debolezza anticipata il nuovo ciclo Settimanale e si potrebbe scendere verso i livelli successivi- ciò riporterebbe il ciclo Trimestrale verso un nuovo indebolimento. Valori (un po’ a sorpresa se nei primi gg della settimana) sotto ai 2° sottolineati (quelli in corsivo) porterebbero ad una un ciclo Trimestrale in nuovo indebolimento e si potrebbe scendere ulteriormente (chiaramente anche con dei rimbalzi che momentaneamente alleggeriscono la tendenza prevalente)

Vediamo ora l’S&P500:

-Ciclo Trimestrale (figura in alto- dati ad 1 ora) – è partito anche qui il 24 agosto ed ha avuto un minimo più accentuato che in Europa il 29 settembre. Lì è partito il 2° sotto-ciclo Mensile che ha avuto un recupero molto rapido tornando sui livelli del massimo ciclico del 17 settembre (intorno a 2015 punti). Se si guarda l’indicatore ciclico in basso si nota che non siamo ancora sopra la linea di equilibrio (linea gialla orizzontale tratteggiata), ma comunque il recupero è maggiore che

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Come detto una ripresa sorprendente ed inattesa in questa fase. Infatti questo ciclo aveva dimostrato una debolezza strutturale che potrebbe essere negata da ulteriori rialzi.

- Ciclo Settimanale (dati a 15 minuti)- situazione analoga a quella dei mercati Europei, con una partenza sui minimi dell’8 ottobre e con potenzialmente ancora 2 gg di prevalenza rialzista (per ora attesa con meno forza della fase precedente). A seguire 2 gg di indebolimento per andare alla chiusura ciclica.

A livello di Prezzi un ulteriore fase di recupero potrebbe portare a: oltre 2015 c’è 2025- ciò

potrebbe portare nuova forza al ciclo Trimestrale ed i livelli successivi sono 2035 e poi sino a 2050 (che considero degli eccessi cilici rialzisti in questa fase).

Dal lato opposto un po’ di correzione può portare verso 1990 e 1980- valori inferiori a 1970 porterebbero in debolezza anticipata il ciclo Settimanale. Oltre c’è 1955- 1940- valori inferiori riporterebbero in ciclo Trimestrale in debolezza confermato da prezzi verso 1920.

Passiamo ora ai Cicli sull’Euro/Dollaro (Forex e Future):

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- Ciclo Trimestrale (figura in alto - dati a 1 ora) – è partito sui minimi del 21 luglio. Come detto le scorse settimane resta il dubbio se la struttura sia a 3 sotto-cicli Mensili (freccia rossa e gialla) o a 2 sotto-cicli metà-Trimestrali (freccia ciano del 3 settembre). Tra le 2 ipotesi non c’è una grande differenza a livello di evoluzioni cicliche.

Infatti, eravamo comunque in attesa di un indebolimento del ciclo Trimestrale che si trova nella sua parte statisticamente più debole. Tuttavia per ora questa debolezza non si è vista e dopo i minimi del 23 settembre (freccia ciano) vi è stato un recupero che a sorpresa ha superato 1,135 ed ha rotto al rialzo la trendline discendete. Ciò può portare a 2 differente strade:

1- il ciclo si allunga e quindi la fase di maggiore debolezza potrebbe iniziare più in là nel tempo (diciamo tra la fine di questa settimana e la prossima)- pertanto fino ad allora ci può essere un ulteriore leggero recupero.

2- il ciclo si indebolisce da subito e poi prosegue in debolezza almeno sino alla sua conclusione attesa per ora intorno al 21-22 ottobre.

Direi che a questo punto potrebbe prevalere lo scenario 1- ma attendiamo i primi giorni della settimana per fare migliori valutazioni.

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- Ciclo Settimanale (figura in basso - dati a 15 minuti) – è partito sui minimi dell’1 ottobre mattina e si è prolungato con una forza inattesa ed abbastanza costante. Per andare a chiudere mancherebbe almeno 1 gg (sino a 2) di indebolimento. Chiaramente ulteriori rialzi porterebbero ad una differente struttura ciclica che sarebbe come forme fuori statistica.

A livello di Prezzi (validi soprattutto per questa settimana), un po’ di indebolimento (legato ad un ciclo Settimanale che va in chiusura) può portare 1,130 e 1,125- oltre c’è 1,120- valori inferiori riporterebbero il ciclo Trimestrale verso un indebolimento strutturale confermato da valori sotto 1,115 (caso 2 evidenziato più sopra). Oltre ci sarebbero altri livelli, ma per ora è prematuro menzionarli.

Dal lato opposto una ulteriore ripresa (attesa più con un nuovo ciclo Settimanale) può portare verso 1,140- oltre c’è 1,1435 (che considero eccessi ciclici rialzisti) e 1,1465. Valori superiori

riporterebbero (a sorpresa) ulteriore forza ciclica, il che allungherebbe inevitabilmente le forme del ciclo Trimestrale (caso 1).

Passiamo alla situazione Ciclica sul Bund Future:

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- Ciclo Trimestrale (figura in alto - dati ad 1 ora) – è partito una nuova fase ciclica (un po’

in anticipo) sui minimi dell’1 settembre. In base alla struttura attuale abbiamo una suddivisione in 2 sotto-cicli metà-Trimestrali. Il leggero indebolimento attuale è proprio legato alla parte debole del sotto ciclo, ovvero che si va verso il minimo centrale del ciclo Trimestrale. Questo indebolimento potrebbe proseguire ancora per qualche giorno ed al limite sino intorno al 19-20 ottobre. Poi si valuterà.

- Ciclo Settimanale (figura in basso - dati a 15 minuti)- è partito sui minimi del 7 ottobre mattina e non ha forza. Potrebbe proseguire con un leggero indebolimento (e con anche fasi laterali) sino alla sua conclusione attesa intorno al 14 ottobre.

Chiaramente dei rialzi oltre certi valori “critici” che definisco di seguito porterebbero ad una differente struttura ciclica.

A livello di Prezzi (validi soprattutto per questa settimana), un ulteriore indebolimento potrebbe portare verso 155,5 e poi 155- valori inferiori toglierebbero forza al ciclo Trimestrale. Valori inferiori a 154,5 annullerebbero la forza del ciclo Trimestrale.

Dal lato opposto una ulteriore spinta (per ora meno attesa) può riportare verso 156,5 ed al limite 156,75- valori superiori riporterebbero forza sul ciclo Settimanale (per ora poco attesa). Valori oltre 157,25 riporterebbero in salute la forza rialzista del ciclo Trimestrale, il che porterebbe ad una differente forma ciclica rispetto a quanto descritto più sopra.

Operatività Future

Per il Trading Intraday vi rimando al Report di lunedì mattina (entro ore 9:30)- è inutile dare dei livelli intraday a mercati fermi e con il weekend di mezzo, meglio attendere un po’ di contrattazioni (almeno la 1° ora) per avere riferimenti più sensati.

Anche per una eventuale operatività di più ampio respiro con le Opzioni meglio attendere le aperture (e oltre) di domani.

Opzioni (ed Etf)

- Come avevo scritto il 7 ottobre, ho iniziato ad assumere qualche posizione al ribasso sugli indici azionari con Vertical Put debit Spread su scadenza dicembre. Avevo avvisato che era un

posizionamento un po’ anticipato e che c’era qualche rischio.

Ora attendo i primi giorni della settimana per valutare se assumere posizioni con sole Put su scadenza dicembre (o anche marzo) anche in virtù di un calo di volatilità che fa scendere il prezzo delle opzioni.

Chiaramente assumere posizioni al ribasso con mercato che va in direzione opposta significa confidare nel “modello ciclico” che attende una correzione. Ciò espone ad inevitabili rischi (solo chi non opera non rischia) visto che statistiche alla mano su un ciclo Trimestrale si ha ragione circa 2 volte su 3.

- Come scritto, ad inizio settimana ho chiuso in leggero utile le posizioni rialziste su scadenza ottobre che mi erano rimaste sugli indici azionari Europei (aperte in varie fasi) e che avevo gestito dinamicamente.

Con il senno del poi (che possiede chi parla di trading ma non lo fa) avrei potuto guadagnare di più- ma chi conosce le opzioni conosce il problema del rapido decadimento temporale (effetto Theta) degli ultimi giorni del prezzo delle Opzioni. Anche per questo ho chiuso rapidamente le posizioni.

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- Sono entrato più volte su Etf long (in realtà ho usato i double long) sull’Eurostoxx e Ftsemib- l’ho fatto il 24 agosto e l’ultima volta il 23 settembre (con Eurostoxx intorno a 3000 e FtseMib intorno a 20500). Sono poi uscito in utile con 1/3 della posizione per Eurostoxx sopra 3180 e per FtseMib sopra 21800. Anche qui con il senno del poi avrei potuto fare meglio.

- Ho incrementato più volte le posizioni su Etf short sull’S&P500 sui vari rialzi- ne ho chiuso in utile 1/3 per prezzi sotto 1950 e poi 1/3 sotto 1850. Il 9 ottobre (come scritto) per prezzi oltre 2000 ne ho acquistati ancora. Ora attendo

- su Eur/Usd per prezzi intorno a 1,145 (il 18 settembre) ho fatto operazione ribassista con Vertical Put debit Spread su scadenza dicembre: acquisto Put 1,145 e vendita Put 1,135.

Potrei chiuderle in utile per prezzi sotto 1,120.

Sempre per prezzi intorno a 1,145 ho anche iniziato ad assumere posizioni al ribasso sul Forex che incrementerei su ulteriori rialzi a sorpresa (diciamo oltre 1,150). Ne chiuderei in utile la metà per prezzi sotto 1,120.

Dal lato opposto, per prezzi oltre 1,150 potrei incrementare la posizione al ribasso. Metto già in conto (ovvero tengo la liquidità) per entrare su ulteriori eventuali rialzi.

- sul Bund, la scorsa settimana per prezzi oltre 157 ho fatto Call credit Vertical Spread (operazione non Rialzista) con vendita di Call novembre 158 ed acquisto di Call novembre 158,5. Si guadagna se il mercato a scadenza (il 23 ottobre) non va oltre 158 più quanto incassato dall’operazione.

Altri ETF:

- Avevo acquistato mesi fa Etf long sul Crude Oil (Etfs Wti 2 Mth Oil Securities- codice Isin:

GB00B0CTWK84.) per prezzi sotto 55$ e poi sotto 45$. Avevo chiuso metà posizione in utile a maggio per prezzi oltre 60$. Per prezzi sopra 50$ sono in utile.

Come avevo scritto successivamente si poteva acquistarne ancora per prezzi sotto i 50$ (avvenuto il 22 luglio). Personalmente ho deciso di acquistare Etf rialzista sul Brent (Etfs Brent1 month- Isin:

GB00B0CTWC01) per prezzi del Brent sotto i 55$. Ora attendo sviluppi.

- Oltre 5 mesi fa dicevo che era sensato iniziare ad accumulare posizioni al rialzo sul CRB Index (indice delle Commodities) –uso l’Etf della Lyxor sul tale indice (codice Isin: FR0010270033).

Per Crb Index sotto 200 (fondamentale minimo del febbraio 2009) dicevo che si poteva acquistarne ancora. Per prezzi verso185 (avvenuto il 24 ed il 26 agosto e che erano pari ai minimi del 2001) si poteva acquistarne ancora. Ora attendo, ma da prezzi oltre 205 sono in utile.

- Ho da molti mesi posizioni short sul T-note 10 y: Etf della Boost 3x short (isin: IE00BKS8QT65).

Come avevo scritto il 31 agosto ho incrementato queste posizioni, puntando ad un aumento dei tassi Fed che per ora non c’è. Per T-note sopra 130 punti ne acquisterei ancora.

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