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Tema d’Esame del 12 aprile 2010 – Geometria I (Unità 1)

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Geometria I Gianluca Ferrari Algebra Lineare

Tema d’Esame del 12 aprile 2010 – Geometria I (Unità 1)

Come prima cosa, determiniamo il polinomio caratteristico associato alla matrice 𝑀 e determiniamone le sue radici ponendolo uguale a 0.

𝑝𝑀(𝜆) = det(𝑀 − 𝜆𝐼3) = det (1 − 𝜆 −1 0

0 𝑘 − 𝜆 0

0 −2 1 − 𝜆

) = (1 − 𝜆)2(𝑘 − 𝜆) = 0 Esso avrà come radici 𝜆1 = 1 e 𝜆2 = 𝑘. Nello specifico ∀𝑘 ∈ ℝ ∖ {1} avremo che l’autovalore 𝜆1 avrà molteplicità algebrica 𝑚. 𝑎. (𝜆1) = 2, mentre 𝜆2 avrà 𝑚. 𝑎. (𝜆2) = 1. Qualora 𝑘 = 1, allora avremo un unico autovalore 𝜆0 con molteplicità algebrica 𝑚. 𝑎. (𝜆0) = 3. Nei due casi in esame, andiamo a valutare la molteplicità geometrica di ogni autovalore, ossia la dimensione dell’autospazio che esso determina.

Analizziamo in primo luogo il caso 𝑘 ≠ 1.

Consideriamo la matrice

𝑀 − 𝜆1𝐼3 = (0 −1 0 0 𝑘 − 1 0

0 −2 0

) L’autovalore 𝜆1 avrà molteplicità geometrica pari a

𝑚. 𝑔. (𝜆1) = 𝑛 − rg(𝑀 − 𝜆1𝐼3) = 3 − 1 = 2 Consideriamo ora la matrice

𝑀 − 𝜆2𝐼3 = (1 − 𝑘 −1 0

0 0 0

0 −2 1 − 𝑘

) Calcolando il determinante del minore evidenziato si ottiene

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Geometria I Gianluca Ferrari Algebra Lineare

det (1 − 𝑘 −1

0 −2) = 2(𝑘 − 1)

Siccome 𝑘 ≠ 1, questo determinante sarà sempre diverso da zero e quindi la matrice 𝑀 − 𝜆2𝐼3 avrà rango 2. La molteplicità geometrica di tale autovalore sarà

𝑚. 𝑔. (𝜆2) = 3 − 2 = 1

Siccome le molteplicità algebriche e geometriche degli autovalori determinati coincidono, allora la matrice 𝑀 è diagonalizzabile ∀𝑘 ≠ 1.

Prendiamo ora in esame il caso 𝑘 = 1.

Abbiamo che la molteplicità algebrica di 𝜆0 è pari a 3; calcoliamone quella geometrica.

𝑀 − 𝜆0𝐼3 = (1 − 1 −1 0

0 1 − 1 0

0 −2 1 − 1) = (0 −1 0

0 0 0

0 −2 0)

La matrice 𝑀 − 𝜆0𝐼3 ha rango 1, quindi la molteplicità geometrica di dell’autovalore in questione sarà

𝑚. 𝑔. (𝜆0) = 3 − 1 = 2 ≠ 𝑚. 𝑎. (𝜆0) Per 𝑘 = 1 si ha che la matrice 𝑀 non è diagonalizzabile.

Per 𝑘 = 0 abbiamo che 𝜆1 = 1 con 𝑚. 𝑎. (𝜆1) = 𝑚. 𝑔. (𝜆1) = 2, mentre 𝜆2 = 0 con 𝑚. 𝑎. (𝜆2) = 𝑚. 𝑔. (𝜆2) = 1.

La matrice diagonale 𝐷 sarà data dalla matrice avente sulla diagonale gli autovalori così determinati.

𝐷 = (1 0 0 0 1 0 0 0 0

)

Ora occupiamoci di determinare la matrice di passaggio 𝑃 e quindi gli autospazi relativi a tali autovalori.

Consideriamo

𝑀 − 𝜆1𝐼3 = (0 −1 0 0 −1 0 0 −2 0

)

Calcolando il nucleo dell’applicazione associata a tale matrice, determiniamo l’autospazio 𝑉𝜆1

𝑉𝜆1 ∶ 𝑦 = 0 ⟹ 𝑉𝜆1 = 〈(1; 0; 0); (0; 0; 1)〉

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Geometria I Gianluca Ferrari Algebra Lineare

Consideriamo ora

𝑀 − 𝜆2𝐼3 = (1 −1 0

0 0 0

0 −2 1 )

Risolvendo il sistema lineare omogeneo si determina l’autospazio 𝑉𝜆2. {𝑥 − 𝑦 = 0

−2𝑦 + 𝑧 = 0 ⟹ {

𝑥 = 𝑦

𝑧 = 2𝑦 ⟹ 𝑉𝜆2 = 〈(1; 1; 2)〉

Ora avremo che la matrice 𝑃 di passaggio sarà la matrice che ha sulle colonne i vettori degli autospazi così determinati.

𝑃 = (1 0 1 0 0 1 0 1 2

) Volendo, è possibile verificare la relazione 𝐷 = 𝑃−1𝐴𝑃.

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