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Tesi Meritoria

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Academic year: 2023

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Tesi Meritoria

Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Città

The Chinese Box.

Unfolding Chinese Architectural Practice in Transitional Communities.

Relatore/Correlatore/i Candidata/o/i

Alessandro Armando Martijn de Geus

Sofia Leoni

Luglio 2022

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La Cina sembra essere l'arena in cui si svolge il grande gioco dell'architettura globalizzata, tra il fascino dei progetti d'avanguardia di architetti di fama mondiale e la rivendicazione di uno stile regionale tradizionale dei noti architetti sperimentali.

Tuttavia, più di recente, il governo cinese ha iniziato a spingere verso una rigenerazione firmata dall'evoluzione della filosofia del "cancellare e sostituire", nel tentativo di minare l'espansione incontrollata.

Partendo dallo sfondo del recente cambiamento, il presente lavoro funge da esplorazione, attraverso la lente del progetto, della rigenerazione di una comunità residenziale a Pechino, il complesso del MOHURD, il Ministero per l'Abitazione, lo Sviluppo Urbano e Rurale, che è attualmente un progetto di rigenerazione in corso nella città.

Il particolare nodo problematico diventa il pretesto per esplorare, attraverso una logica induttiva, la complessità di una situazione ingarbugliata, definendone i limiti e le possibilità di diverse azioni progettuali. Partendo da una ricognizione dello stato dell'arte che indaga le pratiche e i presupposti teorici da cui muove il dibattito sull'architettura cinese ed enfatizzando il ruolo degli enti coinvolti, il particolare caso di studio, come un ipertesto, offre la possibilità di riflettere sui cambiamenti nell'approccio a questo tipo di progetto nella specifica geografia, la Cina. Allo stesso tempo, propone un'indagine sugli aspetti inesplorati per restituire mappature multidimensionali finalizzate alla costruzione di scenari negoziali.

Contrariamente alle trasformazioni più tradizionali, basate sul dualismo pubblico-privato, i nuovi processi di pianificazione urbana si concentrano invece su una progettazione comunitaria collaborativa che considera anche una negoziazione spaziale in evoluzione nel tempo. La tesi propone, quindi, un modo alternativo di guardare al fenomeno globale legato all'architettura cinese, spingendolo al di fuori del suo confine estetico. Immaginando lo spazio fisico come originato dalla deposizione e dal processo di sovrapposizione delle forze tra meccanismi politici, sociali e culturali, l'indagine va al cuore dell'ambiente costruito, dispiegandone apparati e dispositivi.

Osservando l’area di studio non come un oggetto ma come una cosa, lo sforzo dell'inclinazione progettuale si deposita nel risultato progettuale da un lato e nella forte tensione cognitiva dall'altro.

Il risultato è una proposta progettuale che si pone come infrastruttura metodologica che, partendo dalle correlazioni tra realtà sociale e fisica, indaga la performatività dell'agenda di progetto, come prodotto di complesse negoziazioni tra agenti di natura diversa.

Considerando l'incertezza del design come categoria intrinseca e costitutiva del processo di produzione delle città, si ipotizzano scenari incrementali costruiti all'intersezione tra soggetti umani, vincoli fisici e aspetti finanziari. Lo studio, quindi, definisce le negoziazioni di potere formali e informali che emergono tra tutti i diversi attori che partecipano a questo processo. Tra questi, i conflitti tra i governi a diversi livelli, la contingenza delle richieste del mercato, la sovrapposizione dei ruoli dei consulenti di progettazione e le dinamiche del capitale culturale all'interno delle istituzioni accademiche. Il risultato è un lavoro aperto, una strategia induttiva che tesse le reti di un pezzo di città come un insieme di relazioni implicite di dimensione diacronica per cercare successivamente un modello generativo anche per altre comunità in transizione. La ricerca non si concentra quindi su una pura produzione di spazio in termini assoluti, ma indaga il ruolo del progetto architettonico, sia

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come azione interstiziale che come medium. In questo modo, si osserva la sua efficacia in un contesto in cui il progetto stretto di architettura, apparentemente, sembra aver giocato un ruolo marginale.

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Per ulteriori informazioni, contattare:

[email protected]

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