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Capitolo 6 – Costi e benefici

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Academic year: 2021

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Capitolo 6 – Costi e benefici

6.1 Valutazione dei benefici prodotti dall’intervento

La proposta di progetto descritta dettagliatamente nelle precedenti sezioni, in estrema sintesi consiste nell’interramento della linea ferroviaria e nella realizzazione di una stazione ferroviaria sotterranea. In esso inoltre viene prevista l’eliminazione del passaggio a livello attualmente esistente in Via Francesca Romea.

L’esecuzione di un tale intervento comporta dei costi di costruzione piuttosto elevati, come risulta dalle stime effettuate, d’altra parte esso produce numerosi effetti benefici, primi fra tutti quelli legati alla eliminazione del passaggio a livello, come vedremo in seguito.

Solitamente i diversi impatti prodotti dalla realizzazione di un’opera, denominati benefici, possono produrre effetti sia positivi che negativi, e vengono classificati in:

- benefici diretti, cioè che riguardano gli utenti del sistema;

- benefici indiretti, gli altri che interessano la collettività in senso generale.

I primi sono quasi sempre positivi, mentre i secondi possono essere positivi o negativi. In particolare i benefici indiretti sono difficilmente valutabili in modo quantitativo e, soprattutto, è molto difficoltoso e arbitrario esprimerli in termini monetari.

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valore monetario corrispondente al tempo attualmente speso dagli utenti in attesa al passaggio a livello, che verrebbe risparmiato se quest’ ultimo venisse eliminato.

Si è ritenuto opportuno distinguere i benefici prodotti dalla nostra proposta di progetto in base all’intervento dal quale derivano più direttamente. In questo modo si sono distinti quelli prodotti dall’eliminazione del passaggio a livello da quelli derivanti dall’interramento della ferrovia; entrambi sono riportati nella tabella sottostante.

BENEFICI

Per eliminazione passaggio a livello Per interramento ferrovia

1. riduzione della congestione

2. riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli fermi in attesa al passaggio a livello ed al semaforo

3. riduzione del rumore dei veicoli in attesa al passaggio a livello ed al semaforo

4. eliminazione dell’effetto barriera prodotto attualmente dalla ferrovia

5. riduzione dell’occupazione di suolo e suo cambiamento d’uso 6. riduzione dell’intrusione visiva

della ferrovia

7. riduzione del rumore prodotto dal passaggio dei treni

Si può notare che tali benefici riguardano principalmente la collettività e l’ambiente in senso generale, ovvero sono benefici indiretti, ed infatti risultano essere difficilmente stimabili in termini monetari.

Si possono, tuttavia, fare alcune considerazioni a livello qualitativo. Eliminando il passaggio a livello chiaramente non avremmo più la formazione della coda di veicoli in attesa, anche al semaforo adiacente, dell’apertura del passaggio a livello. Ciò consentirebbe di ridurre sia la congestione, rendendo

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la circolazione più scorrevole, sia le emissioni inquinanti dei veicoli che notoriamente sono maggiori se esso è fermo, sia l’emissione del rumore dei veicoli considerando soprattutto il rumore prodotto da essi in fase di frenata e di partenza.

D’altra parte l’interramento della ferrovia consentirebbe: da un lato di ricucire il territorio del comune di Altopascio che attualmente è diviso in due quadranti dalla linea esistente, dall’altro di recuperare parte del suolo attualmente occupato dalla linea e dalla stazione ferroviaria, il quale potrebbe essere destinato ad altro uso. Inoltre una volta interrata la ferrovia non sarebbe più visibile e soprattutto verrebbe notevolmente ridotto il rumore dovuto al transito dei treni, la cui propagazione sarebbe notevolmente ostacolata ed attutita dalle opere d’arte e dal terreno.

Può invece essere stimato il valore monetario corrispondente al tempo perso attualmente dagli utenti in attesa al passaggio a livello chiuso, che verrebbe risparmiato in caso di eliminazione del passaggio a livello medesimo. Per potere stimare tale valore monetario del tempo speso in attesa dagli utenti è necessario:

- valutare il tempo medio di chiusura del passaggio a livello, il quale è stato stimato mediante un opportuno rilievo sperimentale svolto in data 29/03/2005;

- analizzare sia i dati di traffico ferroviario disponibili dall’orario giornaliero della linea, necessari a stimare un tempo medio di chiusura giornaliero del passaggio a livello, sia i dati di traffico veicolare riportati negli Allegati all’“Indagine sui flussi veicolari nei Comuni di Altopascio e Porcari” del Maggio – Giugno 2004, per determinare il volume di traffico giornaliero che transita su Via Francesca Romea in termini di veicoli leggeri e pesanti;

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- considerare due valori monetari dell’unità di tempo distinti, uno per i veicoli leggeri, l’altro per i veicoli pesanti, i quali sono stati di recente utilizzati per l’analisi benefici-costi del Lotto “0” della Variante Aurelia nel tratto compreso fra le località del Maroccone e Chioma.

In primo luogo si è proceduto a stimare il tempo medio di attesa degli utenti, nel modo seguente; dal rilievo sperimentale è stato valutato il tempo medio di chiusura del passaggio a livello nel caso di passaggio sia di un treno passeggeri che merci.

Pertanto conoscendo il numero di treni, passeggeri e merci, passanti giornalmente sulla linea si è determinato il tempo medio giornaliero di chiusura del passaggio a livello; nella nostra valutazione sono stati considerati solo i treni diurni, ovvero che transitano da Altopascio fra le ore 7:00 e le ore 23:00, facendo riferimento ad una giornata di sedici ore. Il numero medio giornaliero di veicoli costretti ad attendere al passaggio a livello chiuso si determina moltiplicando il volume di traffico giornaliero transitante in Via Francesca Romea per la probabilità di trovare il passaggio a livello chiuso, la quale è data dal rapporto fra il tempo medio giornaliero di chiusura e le sedici ore della giornata. Pertanto il tempo medio giornaliero di attesa degli utenti viene determinato come prodotto del numero medio di veicoli fermati per il tempo medio di attesa, il quale è preso pari alla metà della media pesata dei tempi di chiusura del passaggio a livello, i cui pesi sono il numero di treni passeggeri e merci passanti fra le 7:00 e le 23:00.

I risultati del procedimento sopra descritto sono riportati passo dopo passo nella tabella seguente.

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Tempo medio di chiusura per treno passeggeri 3,2 min.

Tempo medio di chiusura per treno merci 4 min.

Numero treni passeggeri al giorno (diurni) 40

Numero treni merci al giorno (diurni) 18

Tempo medio giornaliero di chiusura (16 ore) 200 min.

Probabilità di trovare il passaggio a livello chiuso 0,208

Volume di traffico giornaliero 15.152 veic.

Numero medio di veicoli fermati al giorno 3.157

Tempo medio di attesa di un veicolo fermato 1’40”

Tempo globale di attesa giornaliera degli utenti 90h 40 min.

Stabilito il numero di giornate lavorative di un anno, si può pertanto determinare il tempo globale d’attesa annuo degli utenti come prodotto del tempo globale di attesa giornaliero per il numero di giorni lavorativi di un anno. Inoltre il tempo globale d’attesa annuo degli utenti può essere stimato distintamente per i veicoli leggeri e per i pesanti, utilizzando le stesse percentuali in cui è costituito il volume di traffico considerato, ovvero 85% di veicoli leggeri pari a 12.879 e 15% di veicoli pesanti pari a 2.273.

Ciò consente di valutare il valore monetario del tempo globale annuo d’attesa tenendo conto sia di un differente valore monetario dell’unità di tempo (V.T.) , sia di un diverso coefficiente di occupazione, per ciascuna delle due tipologie di veicoli. In particolare i coefficienti di occupazione utilizzati derivano dai dati statistici elaborati e pubblicati nel “Conto Nazionale dei Trasporti”.

In questo modo si è stimato il costo annuale del tempo d’attesa attualmente pagato dagli utenti a causa della presenza del passaggio a livello; sono stati considerati due casi differenti in base al numero di giornate lavorative di un anno stabilite, in modo da valutare un intervallo di valori del costo del tempo

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d’attesa piuttosto che fornire un unico valore. I risultati così ottenuti sono riportati nella tabella sottostante.

Veicoli leggeri Veicoli pesanti Veicoli leggeri Veicoli pesanti

Numero gg. Lavorativi dell’anno 200 250

Tempo d’attesa (ore/anno) 15.420 2.721 19.276 3.402

Coefficiente di occupazione 1,6 1,1 1,6 1,1

V.T. €/ora 12,91 25,82 12,91 25,82

COSTO €/anno 395.797 494.746

Dalla tabella si nota che il costo attualmente pagato dagli utenti per il tempo perso in attesa al passaggio a livello chiuso è notevole e, pertanto, l’eliminazione del passaggio a livello esistente in Via Francesca Romea produrrebbe questo notevole beneficio in termini di riduzione di tempo di attesa degli utenti.

Concludendo si può osservare che la maggior parte dei benefici individuati sono indiretti e, soprattutto, sono difficilmente quantificabili in termini monetari, pertanto potrebbe essere interessante valutare e confrontare la proposta progettuale in oggetto con altre ipotesi progettuali alternative utilizzando metodi di analisi multi-criteria piuttosto che l’analisi benefici costi.

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6.2 Conclusioni

Nel 1846 il Granduca di Toscana approvò il progetto presentato dalla “Società anonima della Strada Ferrata da Lucca a Pistoia”. I lavori subito iniziati, raggiunsero Altopascio l’11 Giugno 1848 e si conclusero a Pistoia il 6 Giugno 1857 ove, congiungendosi alla Strada Ferrata Maria Atonia, costituiscono l’attuale completamento della linea a semplice binario Firenze-Pistoia-Lucca-Pisa. Tale opera suddivise l’area urbana di Altopascio in quattro quadranti e le relazioni fra i due quadranti superiori e i due inferiori risultò concentrata nel passaggio a livello (PL) posto tra la via Romea e la stessa linea ferroviaria.

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