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INFORTUNI NOTTURNI IN CALO MA NON TROPPO DATI

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Academic year: 2022

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(1)

33

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

9

SETTEMBRE 2010

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Antonella Onofri Tabelle a cura di Alessandro Salvati

Capo redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

ISSN 2035-5645

INFORTUNI NOTTURNI

IN CALO MA NON TROPPO

INFORTUNI NOTTURNI IN CALO

MA NON TROPPO

LE CARATTERISTICHE DEL RISCHIO

NOTTURNO

LAVORO NOTTURNO E NORMATIVA

DI SICUREZZA

SETTORE DI ATTIVITÀ 2005 2006 2007 2008 2009 Var. %

2009/2005 INFORTUNI NOTTURNI (*) IN OCCASIONE DI LAVORO DENUNCIATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA - INDUSTRIA E SERVIZI - ANNI EVENTO 2005 - 2009

INDUSTRIA E SERVIZI 27.053 26.437 26.084 25.117 23.379 -13,6 di cui

Trasporti 3.919 3.904 3.761 3.700 3.549 -9,4

Att. Immobiliari e servizi 3.024 3.062 3.007 3.115 2.899 -4,1 Alberghi e ristoranti 2.778 2.732 2.787 2.942 2.740 -1,4 Servizi pubblici 1.704 1.803 1.799 1.696 1.753 2,9

Sanità 1.296 1.387 1.308 1.394 1.492 15,1

Ind. Metalli 2.708 2.682 2.671 2.299 1.399 -48,3 Ind. Alimentare 1.411 1.338 1.251 1.254 1.253 -11,2

Commercio 856 806 862 939 953 11,3

Costruzioni 731 782 766 925 933 27,6

(*) Infortuni avvenuti tra le 22 e le 5.

Il lavoro notturno, inteso come il periodo di almeno 7 ore consecu- tive comprendenti l’intervallo tra le 24 e le 5 del mattino, è una realtà piuttosto rilevante nel nostro Paese e negli ultimi anni si è andata estendendo dai comparti in cui era tradizionalmente consolidata (o- spedali, trasporti, impianti a ciclo continuo, ecc.) a numerosi altri set- tori (pulizia, locali pubblici, call center).

In linea generale, il lavoro notturno rappresenta un fattore di rischio negativo per la salute dei lavorato- ri in quanto l’organismo umano risulta maggiormente vulnerabile durante la notte. Le alterazioni dei ritmi biologici, affaticamento, scar- sa illuminazione, isolamento sono le principali cause di incidenti.

Nel 2009 gli infortuni notturni in occasione di lavoro avvenuti tra le 22 e le 5 del mattino sono stati oltre 23.000, in calo del 13,6%

rispetto al 2005; tale flessione è

inferiore a quella media generale registrata nell’Industria e Servizi (-16,5%). Il comparto manifattu- riero, con le sue turnazioni di lavoro notturno, registra il 28,5%

delle denunce; tra i settori da

segnalare i Trasporti (15%) e l’Alberghiero, con circa il 12% di infortuni, da attribuire ai lavora- tori occupati nelle attività ricreati- ve e del divertimento.

(Alessandro Salvati)

Centro 21,5%

Sud 15,1%

Nord-Est 25,6%

Nord - Ovest 31,4%

Isole 6,4%

Sud 33,4%

Centro 20,8%

Nord-Ovest 14,6%

Nord - Est 20,8%

Isole 10,4%

INFORTUNI CASI MORTALI

TAV. 1: INFORTUNI NOTTURNI IN OCCASIONE DI LAVORO DENUNCIATI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA - INDUSTRIA E SERVIZI ANNO EVENTO 2009

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

LE CARATTERISTICHE

DEL RISCHIO NOTTURNO

34

Si può affermare senza ombra di dubbio che per i lavoratori italia- ni dell’Industria e Servizi il rien- tro dalla pausa festiva del fine settimana resta oggettivamente il più a rischio; nel 2009 il 19,3%

degli infortuni sono avvenuti di lunedì contro un 17,6% medio degli altri giorni lavorativi.

Tuttavia va osservato che la stes- sa affermazione non trova riscontro per gli infortuni che avvengono tra le 22 e le 5 del mattino (pari al 4% del comples- so degli infortuni). Infatti, in tal caso, i circa 23.000 infortuni e i 48 morti denunciati in occasione di lavoro, si distribuiscono più o meno omogeneamente nei giorni lavorativi della settimana e il lunedì cessa di essere il giorno più interessato dal fenomeno (15%). A contribuire probabil- mente a tale spostamento la pre- senza di numerosi lavoratori not- turni che prevedono riposi setti- manali che non necessariamente coincidono con il sabato e la domenica.

In particolare, gli infortuni occorsi ai lavoratori notturni che prendono servizio alle 22 ammontano a circa 3.200 casi e avvengono maggiormente (42%) nelle prime due ore del turno di lavoro, analogamente a quanto

si verifica per coloro che pren- dono servizio alle 7 e alle 8 di mattina. Il 75% dei casi vede coinvolti gli uomini, la metà dei quali interessa l’Industria Mani- fatturiera e, in particolar modo, quella Metallurgica (11%); men- tre la quota afferente alle donne, in aumento nel quinquennio 2005-2009 (dal 19% al 25%), riguarda prevalentemente la Sanità (42%). Oltre un sesto del

totale degli infortuni occorre a lavoratori stranieri (567 casi), che, in linea con il complesso degli infortuni, riguarda princi- palmente il sesso maschile (77%). Come per il totale dei lavoratori stranieri dell’Industria e Servizi, le comunità più colpi- te restano quelle dei marocchini con il 18% e dei romeni con l’11%.

(Federica Cipolloni)

TAV. 2: INFORTUNI NOTTURNI IN OCCASIONE DI LAVORO DENUNCIATI PER SESSO E MESE DI ACCADIMENTO - INDUSTRIA E SERVIZI ANNO EVENTO 2009

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agostosettembre ottobre

novembre dicembre 0

500 1000 1500 2000 2500 3000

% Femmine % Maschi

CLASSE DI ETÀ Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica TOTALE INFORTUNI NOTTURNI (*) IN OCCASIONE DI LAVORO DENUNCIATI PER CLASSE DI ETÀ E GIOR- NO DELLA SETTIMANA - INDUSTRIA E SERVIZI - ANNO EVENTO 2009

Fino a 34 anni 1.285 1.321 1.367 1.317 1.269 1.146 865 8.570

35-49 anni 1.559 1.755 1.733 1.677 1.681 1.327 953 10.685

50-64 anni 657 633 601 607 638 519 389 4.044

oltre 65 anni 15 14 8 13 14 8 8 80

COMPLESSO 3.516 3.723 3.709 3.614 3.602 3.000 2.215 23.379

(*) Infortuni avvenuti tra le 22 e le 5.

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

LAVORO NOTTURNO E NORMATIVA

DI SICUREZZA

35 Nel nostro ordinamento giuridico

la regolamentazione più recente del lavoro notturno è stata condi- zionata dalla Direttiva comunitaria n. 93/104/CE, riguardante l’or- ganizzazione dell’orario di lavo- ro, recepita con il decreto legislati- vo n. 66/2003.

In una prospettiva evolutiva della legislazione in materia è possibile evidenziare che, mentre il codice civile del 1942 (art. 2108) si preoccupava essenzialmente del corrispettivo, in relazione ad un tipo di prestazione lavorativa più

“rischiosa” (“I disturbi del sonno come causa di infortuni e assentei- smo sul lavoro” sono trattati nel numero di settembre-ottobre 2008 del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia), invece, le direttive comunitarie hanno dato rilievo preminente alle esigenze di tutela e di protezione, prescriven- do “misure minime di sicurezza”

per la tutela della salute del lavo- ratore.

A tale criterio si è adeguato il legislatore con la Legge Comu- nitaria 1998 (art. 17 L. 25/1999, e correlativo decreto legislativo n. 532/1999).

La normativa si è quindi gradual- mente perfezionata, con una più concreta definizione del “lavorato- re notturno” (v. da ultimo la L.

n. 133/2008) e con la previsione di “limitazioni” e “divieti” allo svol- gimento del lavoro notturno, ormai prevalente in numerosi settori di attività (strutture sanitarie, istituti di vigilanza, call center, Ced, servizi per i locali di spettacoli pubblici,

trasporti, mercati all’ingrosso, forni, produzione di beni in impianti a ciclo continuo, ecc.).

La stessa normativa, inoltre, preve- de adeguate tutele per il lavoro notturno: a) la verifica periodica dello stato di salute; b) la garanzia

di servizi e di mezzi di prevenzio- ne e protezione adeguati ed equi- valenti a quelli del lavoro diurno;

c) il trasferimento al lavoro diurno.

Tali tutele devono realizzarsi ora nell’ambito del T.U. 81/2008.

(Pasquale Rossi)

RIPARTIZIONE Maschi Femmine Totale Composizione %

GEOGRAFICA in complesso di cui mortali in complesso di cui mortali in complesso di cui mortali in complesso di cui mortali

INFORTUNI NOTTURNI IN OCCASIONE DI LAVORO DENUNCIATI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E SESSO - INDUSTRIA E SERVIZI - ANNO EVENTO 2009

Nord-Ovest 5.704 6 1.623 1 7.327 7 31,3 14,6

Nord-Est 4.484 9 1.512 1 5.996 10 25,6 20,8

Centro 3.820 10 1.217 - 5.037 10 21,5 20,8

Sud 2.918 14 606 2 3.524 16 15,1 33,3

Isole 1.170 5 325 - 1.495 5 6,4 10,4

ITALIA 18.096 44 5.283 4 23.379 48 100,0 100,0

(*) Infortuni avvenuti tra le 22 e le 5.

TAV. 3: INFORTUNI NOTTURNI IN OCCASIO- NE DI LAVORO DENUNCIATI PER CLASSE DI ETÀ - INDUSTRIA E SERVIZI

ANNO EVENTO 2009

Fino a 34 anni 36,7%

65 e oltre 0,3%

50 - 64 17,3%

35 - 49 45,7%

INFORTUNI

35 - 49 27,1%

65 e oltre 2,0%

Fino a 34 anni 29,2%

50 - 64 41,7%

CASI MORTALI

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

36

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE Luglio 2009 43.683 3.790 47.473 Luglio 2010 41.733 3.367 45.100 Variazione % -4,46 -11,16 -5,00

Ago. 2008 - Lug. 2009 508.800 43.351 552.151 Ago. 2009 - Lug. 2010 472.505 41.939 514.444 Variazione % -7,13 -3,26 -6,83

(1)Per data di definizione.

Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010

0 300 600 900

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010

0 40 80 120 160 200

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2009 2.543 325 2.868

Luglio 2010 2.434 327 2.761

Variazione % -4,29 0,62 -3,73

Ago. 2008 - Lug. 2009 30.075 3.929 34.004 Ago. 2009 - Lug. 2010 29.400 4.190 33.590 Variazione % -2,24 6,64 -1,22

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2009 721 103 824

Luglio 2010 651 101 752

Variazione % -9,71 -1,94 -8,74

Ago. 2008 - Lug. 2009 8.265 1.060 9.325 Ago. 2009 - Lug. 2010 7.843 1.129 8.972 Variazione % -5,11 6,51 -3,79

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Luglio 2009 167 29 196

Luglio 2010 119 11 130

Variazione % -28,74 -62,07 -33,67

Ago. 2008 - Lug. 2009 1.599 192 1.791 Ago. 2009 - Lug. 2010 1.524 218 1.742 Variazione % -4,69 13,54 -2,74

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 45000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Riferimenti

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