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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GR AFICO MUSICALE LUCIANO BIANCIARDI

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Academic year: 2022

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

POLO COMMERCIALE ARTISTICO GR AFICO MUSICALE

“LUCIANO BIANCIARDI”

Agenzia Formativa Bianciardi Consorzio Istituti Professionali

Associati Italiani Test Center AHKU0001 Agenzia Formativa accreditata SGS SEDE CENTRALE: P.zza De Maria 31, 58100 Grosseto Tel. 0564 26010 Fax 0564 26257 Mail: GRIS01200Q@ISTRUZIONE.IT Sito web: www.polobianciardigrosseto.it

C. F. 80001180530

P P R R O O G G R R A A M M M M A A Z Z I I O O N N E E P P E E R R A A M M B B I I T T O O D D I I S S CI C IP P LI L IN N A A R R E E

a a . . s s . . 2 2 0 0 1 1 7 7 / / 2 2 0 0 1 1 8 8

A A m m b b it i to o di d i: : C CH H I I MI M IC CA A , , F F I I SI S IC CA A E E S SC C I I EN E NZ ZE E a a c c ur u ra a d de e l l r r e e s s po p on ns s ab a bi i l l e e di d i a a m m bi b i to t o

Pr P ro of f . . C Co os s t t a a r r e e ll l l a a A A ng n ge e lo l o S S a a l l va v a to t or r e e

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2

L’AMBITO DISCIPLINARE DI CHIMICA FISICA E SCIENZE STABILISCE CHE:

1. I docenti prevedono un congruo numero di ore per il recupero in itinere e una verifica finale che accerti l’eventuale recupero avvenuto, tale recupero può essere attuato alla fine di uno o più moduli a seconda delle necessità del docente e della classe.

2. I docenti si propongono di favorire, quando si presenti l’occasione, i collegamenti interdisciplinari.

3. I docenti favoriranno quando possibile la didattica laboratoriale.

4. Secondo quanto indicato dalla CM 89/2012, l’ambito disciplinare di Scienze Integrate delibera che negli scrutini intermedi delle classi prime e seconde la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata mediante voto unico, sintesi di differenti tipologie di prove:

scritto/orale.

5. La seguente programmazione di ambito è redatta sulla base della direttiva MIUR n°65 del 15/07/2010 contenente le linee guida degli Istituti Professionali (primo biennio).

FIRMA DEI DOCENTI:

Giulio Amerighi

Angelo Salvatore Costarella Tommaso Lazzeroni

Silvia Niccolini Cosimo Postiglione Filippo Tufano Monia Vergari

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3 INDICE

CONCETTI E PROCESSI UNIFICANTI P. 4

CRITERI DI VALUTAZIONE P. 5 - 6

PROGRAMMAZIONE CLASSE 1° Scienze integrate (Scienze della Terra) P. 7 - 12 PROGRAMMAZIONE CLASSE 1° Scienze integrate (Fisica) P. 13 - 18 PROGRAMMAZIONE CLASSE 2° Scienze integrate (Biologia) P. 19 - 24 PROGRAMMAZIONE CLASSE 2° Scienze integrate (Chimica) P. 25 - 30

(4)

4 CONCETTI E PROCESSI UNIFICANTI

• Identificare in fenomeni e oggetti osservati ciò che cambia e ciò che rimane costante

• Distinguere l’informazione qualitativa da quella quantitativa e sapere individuare quando è opportuno o possibile utilizzare uno piuttosto che l’altro oppure entrambe

• Formulare ipotesi

• Progettare semplici ricerche sperimentali

• Organizzare i dati in tabelle e scegliere gli strumenti più adeguati per analizzarli

• Rappresentare graficamente i dati ottenuti

• Operare con grandezze fisiche e chimiche utilizzando le relative unità di misura

• Convertire valori da un ordine di grandezza all’altro

• Utilizzare correttamente una terminologia scientifica

• Utilizzare schemi per sintetizzare informazioni

• Comprendere e utilizzare modelli di rappresentazione della realtà

• Classificare elementi (organismi, processi, strutture) seguendo criteri forniti da appositi manuali

• Stabilire categorie autoescludenti e criteri univoci per l’assegnazione degli oggetti alle categorie

• Individuare le relazioni tra gli elementi di un sistema

• Individuare i comportamenti e progettare azioni orientate a minimizzare il consumo di risorse (acqua, materiali, viventi) e a preservare gli ecosistemi naturali e la biodiversità sia a livello locale sia globale

• Descrivere e giustificare quali abitudini e comportamenti siano dannosi o vantaggiosi per la salute personale

• Riconoscere la complessità dei problemi quotidiani e la necessità di integrare modelli teorici delle proprie discipline per ricercare eventuali soluzioni

• Distinguere le cause e le conseguenze di un fenomeno, descrivendo i processi che le collegano.

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5 CRITERI DI VALUTAZIONE

Il livello di apprendimento conseguito è valutato utilizzando l’intera scala dei voti da 1 a 10, seguendo le indicazioni fornite qui di seguito: ad ogni item della prova di verifica (cioè ad ogni singola domanda), è assegnato un punteggio p: un numero intero positivo o frazionario. La somma dei punteggi di tutti gli item costituisce il punteggio grezzo g.

Secondo il criterio della distribuzione diversificata, ad ogni item viene dato un punteggio p in dipendenza del suo grado di difficoltà e della sua complessità (mole di lavoro richiesta).

Ogni studente che svolge la prova realizza così un punteggio totale (cioè relativo all’insieme degli item) compreso fra 0 e g (punteggio massimo).

Al punteggio grezzo g, nella scala di valutazione corrisponde voto 10. Ai punteggi compresi fra 0 e g corrispondono i rimanenti voti da 1 a 9 della scala di valutazione secondo una scala continua lineare.

La scala continua lineare assegna i voti nell’intervallo (1-10), proporzionalmente al punteggio realizzato.

Per la valutazione delle interrogazioni orali, il livello di apprendimento conseguito è misurato utilizzando l’intera scala da 1 a 10, seguendo le indicazioni fornite nella seguente tabella:

INDICATORI/DESCRITTORI VOTO

L’allievo non raggiunge alcun livello di prestazione. 1-2 L’allievo non possiede conoscenze corrette ed esaustive. 3 L’allievo non sa organizzare coerentemente il proprio

percorso cognitivo e non ha conoscenze radicate.

4

L’allievo possiede scarsa capacità di organizzazione del proprio percorso cognitivo, ma limitatamente ad alcuni settori.

Le capacità espositive sono accettabili.

5

L’allievo possiede qualche capacità di organizzazione del proprio percorso cognitivo, ma limitatamente ad alcuni settori.

Le capacità espositive sono accettabili.

6

L’allievo è in grado di organizzare il proprio percorso cognitivo, utilizzando una terminologia sufficientemente corretta.

7

L’allievo sa gestire in maniera coerente e completa le proprie conoscenze. L’esposizione è corretta.

8

L’allievo è in grado di organizzare il proprio percorso autonomamente, proponendo soluzioni personali ed alternative. L’esposizione è rigorosa e corretta.

9

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6

L’allievo organizza il proprio percorso autonomamente, proponendo soluzioni personali ed alternative, ed è in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari, dimostrando di sapersi orientare nella realtà quotidiana. L’esposizione è rigorosa e corretta.

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Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o con bisogni educativi speciali (BES) si attueranno tutte le misure necessarie così come previsto nel PDP (Piano Didattico Personalizzato) ed in particolare si farà ricorso a strumenti compensativi (contenuti digitali del libro di testo, con mappe concettuali ed interattive per la maggior parte degli argomenti, utilizzo della tavola periodica degli elementi, utilizzo della calcolatrice) ed a misure dispensative (dispensa dalla lettura ad alta voce, preferenza per prove orali, e nell’eventualità di verifiche scritte, concessione di tempi più lunghi o verifiche più brevi). Nella valutazione si terrà conto del contenuto e non della forma.

Per gli alunni diversamente abili, che seguono una programmazione semplificata o differenziata, si rinvia al PEI (Piano Educativo Individualizzato).

GROSSETO, 28/10/2017

(7)

7

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

A.S. 2017/18 AMBITO DISCIPLINARE: CHIMICA, FISICA E SCIENZE

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI INDIRIZZO: AMMINISTRATIVO

CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA)

MODULO N. 1 TITOLO

I SISTEMI COMPETENZA

COMPETENZE CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

1) Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

3) Comunicazione nella madrelingua;

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

3) Comunica e descrive idee, opinioni, sentimenti e osservazioni;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Concetto di sistema Classificazione dei sistemi

Contenuti: Cosa è un sistema, relazioni come scambi di materia, energia ed

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informazioni, Esempi di sistema in natura (geosistema, sistema solare, ecosistema, sistema vivente), sistemi aperti chiusi e isolati, sistemi statici e dinamici. La terra come geosistema e le relazioni che intercorrono fra gli elementi (sottosistemi) che la compongono (esempio ciclo dell’acqua TEMPI Settembre - Dicembre

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Geografia Disegno Matematica Storia

MODULO N. 2

TITOLO PREREQUISITI DI CHIMICA COMPETENZA

COMPETENZE CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

1) Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

3) Comunicazione nella madrelingua;

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

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2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

3) Comunica e descrive idee, opinioni, sentimenti e osservazioni;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Nozioni di base di chimica e di fisica necessari ad una migliore comprensione dei successivi moduli

Contenuti: Materia, Modello atomico, Stati di aggregazione, Passaggi di stato, Sostanze pure (elementi e composti) e Miscugli, Le trasformazioni della materia (fisiche e chimiche).

TEMPI Gennaio

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

MODULO N. 3

TITOLO LA TERRA NELLO SPAZIO

COMPETENZA

COMPETENZE CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

1) Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

3) Comunicazione nella madrelingua;

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

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Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

3) Comunica e descrive idee, opinioni, sentimenti e osservazioni;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: La Terra come elemento del sistema solare e le relazioni che instaura con gli altri corpi celesti (La forza di gravità);

Conoscere le caratteristiche astronomiche che rendono il Pianeta Terra adatto alla vita così come la conosciamo.

Contenuti: f orma e dimensioni della Terra e Orientamento e reticolato geografico, Coordinate geografiche Moti della Terra e loro conseguenze. La Terra e le sue sfere: generalità

TEMPI Febbraio - Marzo

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Geografia Disegno Matematica Storia

MODULO N. 4 TITOLO

LA LITOSFERA COMPETENZA

COMPETENZE CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

1) Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

3) Comunicazione nella madrelingua;

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11 Descrizione di cosa

l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

3) Comunica e descrive idee, opinioni, sentimenti e osservazioni;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: La Litosfera come sistema e come sottosistema della Terra le relazioni che intercorrono con gli altri elementi del sistema Terra. Conoscere l’impatto ambientale dell’estrazione, trasformazione ed utilizzo dei

combustibili fossili.

Contenuti: Definizione, Composizione, Struttura e funzioni della Litosfera. I materiali della litosfera: minerali e rocce (cenni), il ciclo litogenetico.

TEMPI Aprile

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Scienze integrate (Chimica)

MODULO N. 5 TITOLO

LA DINAMICA DELLA LITOSFERA

COMPETENZA 1) Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

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12 COMPETENZE

CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

3) Comunicazione nella madrelingua;

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

3) Comunica e descrive idee, opinioni, sentimenti e osservazioni;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: La litosfera non è immutabile ma si muove originando tutti i fenomeni e le strutture che caratterizzano la superficie terrestre.

Contenuti: La struttura interna della Terra. Le caratteristiche delle placche litosferiche. I tipi di margini fra placche. I movimenti delle placche e le loro conseguenze. (Come si origina una catena montuosa, il meccanismo di espansione dei fondali oceanici, come si originano gli archi insulari…). Il motore delle placche. Le prove a sostegno della teoria.

TEMPI Maggio - Giugno

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Scienze integrate (Fisica)

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PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

A.S. 2017/18 AMBITO DISCIPLINARE: CHIMICA, FISICA E SCIENZE

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI INDIRIZZO: AMMINISTRATIVO

CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: SCIENZE INTEGRATE (FISICA)

MODULO N. 1 TITOLO

GRANDEZZE E LEGGI FISICHE

COMPETENZA Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

Concetto di grandezza fisica, misura e convenzioni di misura.

Principali grandezze fisiche e loro misura: spazio, tempo, massa, densità.

Caratteristiche di uno strumento e tecniche di misura.

Errori di misura e approssimazioni.

Significato di legge fisica e relative rappresentazioni.

Le principali funzioni matematiche utili all’analisi dei fenomeni naturali

Contenuti:

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La fisica, i suoi scopi e le sue applicazioni Le grandezze fisiche e il concetto di misura Il Sistema Internazionale di unità di misura Misure di lunghezza, superficie, volume La massa

La densità

Caratteristiche di uno strumento di misura Incertezza nelle misure dirette

Cifre significative

Errore relativo e percentuale Errori nelle misure indirette

Le leggi fisiche e il metodo sperimentale Come si rappresentano le leggi fisiche Grandezze direttamente e inversamente proporzionali TEMPI Settembre - Dicembre

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

MODULO N. 2 TITOLO

LE FORZE E L’EQUILIBRIO

COMPETENZA Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di

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15 architettura;

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

Concetto di forza, forza peso e misura statica della forza Concetto di vettore e relative operazioni

Risultante di più forze e condizioni per l’equilibrio meccanico di un punto materiale e un corpo rigido

Il concetto di pressione, sua misura e sue applicazioni allo stato liquido

Leggi fisiche che caratterizzano l’equilibrio meccanico dei fluidi Contenuti:

Le forze e il loro effetti

La forza peso e l’unità di misura delle forze La misura statica delle forze

Forze ei vettori

La forza risultante e operazioni con i vettori L’equilibrio meccanico

La pressione

La pressione dei liquidi e la legge di Stevino Il principio di Archimede

La pressione atmosferica e il barometro a mercurio La misura della pressione

TEMPI Gennaio - Febbraio

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

MODULO N.3 TITOLO

I FENOMENI TERMICI E LE LEGGI DEI GAS

COMPETENZA Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

(16)

16 STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

Concetto di temperatura, principali effetti della sua variazione e sua misura

Il calore come trasferimento di energia e sue relazioni con la temperatura

Proprietà caratteristiche di tipo termico (calore specifico, calori latenti...)

L’equilibrio termico e modalità di trasferimento del calore I passaggi di stato

Leggi fisiche che caratterizzano l’equilibrio e le trasformazioni dei gas.

Modello molecolare della materia Contenuti:

La temperatura La dilatazione termica L’equilibrio termico Che cos’è il calore

La relazione tra calore e temperatura e il calore specifico La temperatura di equilibrio nel caso generale

Passaggi di stato e calori latenti La trasmissione del calore

Un modello microscopico della materia

La materia allo stato aeriforme ed il gas perfetto Le leggi dei gas

L’equazione di stato dei gas perfetti TEMPI Marzo - Aprile

METODOLOGIA Libri di testo; schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

MODULO N. 4

TITOLO IL MOTO E L’ENERGIA MECCANICA

COMPETENZA Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la

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17

FARE (descrittori) consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze:

I concetti di sistema di riferimento e le grandezze cinematiche.

I diversi tipi di rappresentazione del moto.

Il moto uniforme e il moto uniformemente accelerato

Le leggi della dinamica Il concetto di energia le sue forme, le proprietà e le

Trasformazioni

La conservazione dell’energia meccanica

Processi dissipativi e conservazione dell’energia Contenuti:

Lo studio del moto

Le rappresentazioni del moto Velocità e accelerazione Il moto rettilineo uniforme

Il moto uniformemente accelerato

Il moto di caduta dei gravi e l’accelerazione di gravità

Il moto curvilineo e la natura vettoriale delle grandezze cinematiche (opzionale)

La prima legge della dinamica La seconda legge della dinamica Forza peso e forza d’attrito Il principio di azione e reazione L’energia e le sue forme

Trasformazioni e conservazione dell’energia Lavoro ed energia cinetica

Energia potenziale ed energia meccanica

Dissipazione dell’energia meccanica e conservazione dell’energia

TEMPI Maggio -Giugno

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale

(18)

18 MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

(19)

19

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

A.S. 2017/18 AMBITO DISCIPLINARE: CHIMICA, FISICA E SCIENZE

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI INDIRIZZO: AMMINISTRATIVO

CLASSE: SECONDA DISCIPLINA: SCIENZE INTEGRATE (BIOLOGIA) MODULO N. 1

TITOLO

LA MATERIA VIVENTE

COMPETENZA Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Conoscere il concetto di sistema. Conoscere le differenze tra materia vivente e non vivente. Conoscere l’organizzazione gerarchica della materia vivente. Conoscere i criteri di classificazione degli esseri viventi in 5 regni. Illustrare in che cosa consiste il metodo scientifico.

Contenuti: Il metodo scientifico sperimentale. Le caratteristiche specifiche della materia vivente. Concetto di organizzazione gerarchica. La struttura gerarchica della materia vivente ed i suoi diversi livelli organizzativi. Le caratteristiche comuni a tutti i livelli della materia vivente. Le funzioni fondamentali dei viventi I cinque regni.

TEMPI Settembre - Ottobre

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Storia Fisica e Chimica

(20)

20 MODULO N. 2

TITOLO

LE BIOMOLECOLE

COMPETENZA Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Conoscere le sostanze fondamentali che costituiscono i viventi Contenuti: Definizione di polimero e di macromolecola biologica

Generalità su Carboidrati, Proteine, Acidi Nucleici e Lipidi (concetti di composizione, struttura, funzioni e classificazione).

TEMPI Novembre - Dicembre

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

Chimica, Scienze dell’alimentazione

MODULO N. 3

TITOLO LA CELLULA

COMPETENZA Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

(21)

21 Descrizione di cosa

l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Conoscere la cellula, unità strutturale e funzionale della vita.

Contenuti: Teoria cellulare

Organismi unicellulari e pluricellulari

Caratteristiche e dimensioni dei diversi tipi di cellule: procariote, eucariote, animale, vegetale

Gli organuli delle cellule eucariote e le loro funzioni (cenni) TEMPI Gennaio - Febbraio

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Storia

MODULO N. 4 TITOLO

L’EVOLUZIONE

COMPETENZA 1) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica

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22

dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Conoscere i fondamenti della teoria evolutiva e comprendere in che modo essa spiega sia l’unità sia la diversità della vita. Conoscere le linee fondamentali della Teoria dell’evoluzione di Darwin e le principali prove che la confermano.

Contenuti: Il cambiamento delle teorie evolutive nel tempo: creazionismo, catastrofismo, evoluzionismo di Lamarck, l’evoluzionismo di Darwin, teoria sintetica dell’evoluzione. Le prove a favore dell’evoluzione. I meccanismi dell’evoluzione. L’evoluzione della specie umana. Il concetto di razza.

TEMPI Marzo - aprile

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale

Visita al Museo di Scienze della città (o di altre) MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI Storia. Geografia

MODULO N.5 IL CORPO UMANO

COMPETENZA 1) Osservare, descrivere e analizzare fenomeni appartenetti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

2) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

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23

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

STRUTTURA DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: Conoscere le componenti del corpo umano

Contenuti: Classificazione dei tessuti. Anatomia e fisiologia degli apparati:

digerente, circolatorio, respiratorio e muscolo-scheletrico. Analisi di alcune malattie correlate

TEMPI Maggio-Giugno

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti

MODULO IeFP U.F. n°6

LAVORARE IN MANIERA EFFICACE E IN SICUREZZA COMPETENZA Accoglienza UC 1638

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale e delle tecniche di riordino degli spazi di lavoro

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

• normativa di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore Contenuti:

• principali documenti normativi a livello comunitario, nazionale e regionale in materia di sicurezza e igiene sul lavoro

• Norme di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro (pronto soccorso, merci pericolose, rischi meccanici, elettrici, chimici, incendio, rumore, ecc)

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TEMPI 10 ore

METODOLOGIA Schemi, grafici e mappe concettuali; audiovisivi; materiali multimediali;

• lezione partecipata

• lezione frontale per la sistematizzazione

• lavoro di produzione in piccoli gruppi

• didattica laboratoriale MODALITÀ DI

VERIFICA

Prove Strutturate ( Quesiti a risposta singola , V/F con o senza richiesta motivazione, Corrispondenze, Risposte aperte…) Colloqui, Produzioni multimediali, Relazioni, Domande Flash.

Quaderno degli appunti COLLEGAMENTI

INTERDISCIPLINARI

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25

PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

A.S. 2017/18 AMBITO DISCIPLINARE: CHIMICA, FISICA E SCIENZE

ORDINE DI SCUOLA: PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI INDIRIZZO: AMMINISTRATIVO

CLASSE: SECONDE DISCIPLINA: SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) MODULO N.1

TITOLO

I COMPOSTI CHIMICI E LA NOMENCLATURA

COMPETENZA Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

Conoscere il concetto di numero di ossidazione;

Conoscere i diversi tipi di composti binari e di composti ternari;

Conoscere le principali regole di nomenclatura.

Contenuti:

U.d.A 1

Classificazione e nomenclatura dei composti. Composti binari e composti ternari.

Laboratorio: reazioni chimiche.

(26)

26 TEMPI Settembre -Novembre

METODOLOGIA Si prevede l'uso della lezione frontale condotta con metodo espositivo – partecipativo: durante la lezione gli studenti possono porre domande ed intervenire secondo modalità negoziate: periodi di ascolto (fase passiva) si alternano a periodi di intervento (fase attiva). La partecipazione degli studenti si completa con esercizi applicativi.

Si prevede anche lo svolgimento di attività di apprendimento cooperativo in classe condotta secondo il metodo jigsaw.

Si farà notevole ricorso ai contenuti digitali del libro di testo. Esperienze di laboratorio.

MODALITÀ DI VERIFICA

Oltre al controllo in itinere del processo di apprendimento (valutazione formativa), condotto con l’ausilio di richieste orali e/o esercizi, si prevedono le seguenti verifiche/misurazioni (sottoposte a valutazione sommativa) per misurare il profitto scolastico:

- verifiche scritte: prove semistrutturate e strutturate (vero/falso, scelte multiple).

Gli assenti alle prove di verifica programmate effettueranno interrogazioni orali.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

MODULO N.2 TITOLO

LE SOLUZIONI

COMPETENZA Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO

Conoscenze:

Definizione di soluzione

Tipi di soluzione solida, liquida e gassosa

Soluzione insatura, soluzione satura e sovrassatura Definizione di solubilità

Processo di solubilizzazione di sostanze di diversa natura Modi di esprimere la concentrazione

Proprietà colligative Contenuti:

U.d.A 1

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27

Che cos’è una soluzione. Tipi di soluzione (solida, liquida e gassosa). La solubilità delle sostanze. Soluzione insatura, soluzione satura e sovrassatura.

Solubilizzazione di una sostanza in acqua. La concentrazione delle soluzioni: le concentrazioni percentuali, molarità, molalità. Proprietà colligative delle soluzioni.

Laboratorio: Preparazione di soluzione a concentrazione nota.

TEMPI Dicembre - Febbraio

METODOLOGIA Si prevede l'uso della lezione frontale condotta con metodo espositivo – partecipativo: durante la lezione gli studenti possono porre domande ed intervenire secondo modalità negoziate: periodi di ascolto (fase passiva) si alternano a periodi di intervento (fase attiva). La partecipazione degli studenti si completa con esercizi applicativi.

Si prevede anche lo svolgimento di attività di apprendimento cooperativo in classe condotta secondo il metodo jigsaw.

Si farà notevole ricorso ai contenuti digitali del libro di testo. Esperienze di laboratorio.

MODALITÀ DI VERIFICA

Oltre al controllo in itinere del processo di apprendimento (valutazione formativa), condotto con l’ausilio di richieste orali e/o esercizi, si prevedono le seguenti verifiche/misurazioni (sottoposte a valutazione sommativa) per misurare il profitto scolastico:

- verifiche scritte: prove semistrutturate e strutturate (vero/falso, scelte multiple).

Gli assenti alle prove di verifica programmate effettueranno interrogazioni orali.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Scienze integrate (Scienza della Terra e Biologia)

MODULO N.3 TITOLO

LE REAZIONI CHIMICHE, GLI ACIDI E LE BASI, LE REAZIONI REDOX E L’ELETTROCHIMICA

COMPETENZA 1) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni chimiche a partire dall’esperienza.

2) Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

1) Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media;

Organizzare e rappresentare i dati raccolti;

Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli;

Presentare i risultati dell’analisi;

Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento;

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28

Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema;

Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema;

Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori;

Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura;

2) Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano;

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano;

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

Definizione di reazione chimica;

Reazioni endotermiche e reazioni esotermiche;

Definizione di acido e di base secondo le diverse teorie;

Scala del pH e indicatori;

Reazioni acido-base;

Definizioni di numero di ossidazione e di reazioni redox;

Definizione di velocità di reazione e di catalizzatori.

Contenuti:

U.d.A 1 LE REAZIONI CHIMICHE E LA STECHIOMETRIA Le reazioni chimiche. Bilanciamento.

U.d.A 2 L'ENERGIA DELLE REAZIONI CHIMICHE

Scambio di energia nelle reazioni chimiche: reazioni esotermiche e reazioni endotermiche.

U.d.A 3 LA VELOCITA’ DELLE REAZIONI CHIMICHE Che cos’è la velocità di reazione e da quali fattori è influenzata. I catalizzatori.

U.d.A 4 REAZIONI ACIDO- BASE

Acidi e basi (Teoria di Arrhenius, Teoria di Bronsted - Lowry e Teoria di Lewis). Il pH. Gli indicatori. Reazioni acido-base.

Laboratorio: sostanze acide e basiche e uso degli indicatori. Titolazione acido- base.

U.d.A 5 REAZIONI REDOX ED ELETTROCHIMICA

Numero di ossidazione. Ossidazione e riduzione: che cosa sono e come si riconoscono. Reazioni redox spontanee e non spontanee. Le pile e l’elettrolisi.

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TEMPI Marzo-Giugno

METODOLOGIA Si prevede l'uso della lezione frontale condotta con metodo espositivo – partecipativo: durante la lezione gli studenti possono porre domande ed intervenire secondo modalità negoziate: periodi di ascolto (fase passiva) si alternano a periodi di intervento (fase attiva). La partecipazione degli studenti si completa con esercizi applicativi.

Si prevede anche lo svolgimento di attività di apprendimento cooperativo in classe condotta secondo il metodo jigsaw.

Si farà notevole ricorso ai contenuti digitali del libro di testo. Esperienze di laboratorio.

MODALITÀ DI VERIFICA

Oltre al controllo in itinere del processo di apprendimento (valutazione formativa), condotto con l’ausilio di richieste orali e/o esercizi, si prevedono le seguenti verifiche/misurazioni (sottoposte a valutazione sommativa) per misurare il profitto scolastico:

- verifiche scritte: prove semistrutturate e strutturate (vero/falso, scelte multiple).

Gli assenti alle prove di verifica programmate effettueranno interrogazioni orali.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

Scienze integrate (Scienza della Terra e Biologia)

MODULO IeFP U.F. n°6

LAVORARE IN MANIERA EFFICACE E IN SICUREZZA COMPETENZA Accoglienza UC 1638

Descrizione di cosa l’alunno deve SAPER FARE (descrittori)

Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale e delle tecniche di riordino degli spazi di lavoro

STRUTTURA DI

APPRENDIMENTO Conoscenze:

• normativa di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore Contenuti:

• principali documenti normativi a livello comunitario, nazionale e regionale in materia di sicurezza e igiene sul lavoro

• Norme di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro (pronto soccorso, merci pericolose, rischi meccanici, elettrici, chimici, incendio, rumore, ecc)

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30

TEMPI 10 ore

METODOLOGIA Piattaforma e-learning Moodle MODALITÀ DI

VERIFICA

Oltre al controllo in itinere del processo di apprendimento (valutazione formativa), condotto con l’ausilio di richieste orali e/o esercizi, si prevedono le seguenti verifiche/misurazioni (sottoposte a valutazione sommativa) per misurare il profitto scolastico:

- verifiche scritte: prove semi strutturate e strutturate (vero/falso, scelte multiple).

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI

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