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Piano Triennale di Formazione del Personale Tecnico e Amministrativo

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Academic year: 2022

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2014-2016

Direzione Generale

Piano Triennale di Formazione del Personale Tecnico e Amministrativo

(Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 248 del 25/09/2014)

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A Cura della Ripartizione Risorse Umane

- Direzione - Area Personale

- Ufficio Sviluppo Risorse Umane e Relazioni Sindacali

- Direzione Generale

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Sommario

1. Le ragioni della formazione ... 4

2. Il Piano della formazione per il personale tecnico-amministrativo 2013 – 2015 ... 7

3. La classificazione delle iniziative formative per il 2014 - 2016 ... 9

4. AREA DI INTERVENTO “FORMAZIONE GENERALE” ... 11

4.1 Corso in materia di “Amministrazione Digitale” ... 12

4.2 Corso su “Gestione e rendicontazione di bandi e progetti comunitari internazionali” ... 13

4.3 Corso sui temi del “Trasferimento Tecnologico / Analisi dei processi BPM” ... 14

4.4 Corso su “Leadership e lavoro di gruppo” ... 16

4.5 Corso su “Processi di pianificazione e controllo” ... 17

4.6 Corso su “Tecniche di comunicazione” ... 18

4.7 “Corsi di lingua inglese” ... 19

5. AREA DI INTERVENTO - “AGGIORNAMENTO” ... 20

5.1 Seminario su “Progettazione, attivazione e gestione dei corsi di studio” ... 21

5.2 Seminario su “Valutazione della qualità della didattica e accreditamento dei corsi universitari” ... 23

5.3 Seminario sulla “Contrattualistica” ... 25

5.4 Seminario sul “Diritto d’autore e l’open access” ... 29

6. AREA DI INTERVENTO - "ATTIVITA' DI APPRENDIMENTO E SVILUPPO DELLE COMPETENZE"…………30

6.1 COMUNITA’ PROFESSIONALE ISOIVA ... 31

6.2 COMUNITA’ PROFESSIONALE UniDOC ... 33

6.3 COMUNITA’ PROFESSIONALE UniCONLEG ... 35

6.4 COMUNITA’ PROFESSIONALE UniForm ... 36

6.5 Corso su “Il nuovo sistema di contabilità e bilancio delle università” ... 38

6.6 Corso su “La gestione dei nuovi dipartimenti universitari tra processi di lavoro e cultura organizzativa” ... 39

7. Iniziative per la “Sicurezza sui posti di lavoro” ... 41

8. Iniziative per la “Formazione e aggiornamento del personale che opera nei settori esposti a rischio corruzione” ... 42

8.A - Percorso di formazione rivolto a tutto il personale di carattere sistemico - livello generale ... 43

8.B - Percorso di formazione rivolto ai responsabili di procedimento e a chi riveste funzioni di responsabilità intermedia nell’organizzazione ... 47

8.C - Percorso di formazione rivolto ai referenti per la corruzione - livello specifico- Etica del lavoro, trasparenza, integrità, prevenzione della corruzione, risk management ... 52

9. - Risorse finanziarie disponibili ... 54

10. Piano finanziario ed esecutivo ... 55

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Tab.1 FORMAZIONE GENERALE ... 56

Tab.2 AGGIORNAMENTO ... 57

Tab.3 ATTIVITA’ DI APPRENDIMENTO E SVILUPPO DELLE COMPETENZE ... 58

Tab.4 Iniziative per la “Sicurezza sui posti di lavoro” ... 59

Tab. 5 Iniziative per l’ANTICORRUZIONE ... 60

Tab.6 Riepilogo ... 61

11. Allegati ... 62

Allegato 1 - “Programma di informazione e formazione dei Dirigenti, dei Preposti e dei Lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute (art. 35, 36 e 37 D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81)” (triennio 2014 - 2016) ... 62

Allegato 2 - “Programma per la formazione e l’aggiornamento del personale che opera nei settori esposti a rischio corruzione” ... 62

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1. Le ragioni della formazione

Ai sensi di quanto disposto dall’art. 25 del nuovo Statuto di autonomia (emanato con D.R. n.

n. 1604 del 29.12.2011) l’Università del Salento “promuove e valorizza la crescita professionale del personale tecnico-amministrativo”. Tanto in stretta sintonia con quanto previsto dal CCNL di comparto e dalla Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 10/2010.1

Lo Statuto riconosce al personale tecnico-amministrativo “il diritto e il dovere di perseguire la propria crescita professionale a mezzo di aggiornamenti e di formazione continua” ed impegna l’Ateneo al coinvolgimento del personale tecnico-amministrativo nelle attività di formazione attraverso la predisposizione di appositi programmi adottati dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale e sentita la Consulta del personale tecnico-amministrativo.

Proprio al fine di pervenire alla formulazione di un Piano di formazione pluriennale, che tenesse conto in maniera determinante dei cambiamenti normativi che hanno inciso sull’intero sistema universitario, come pure del processo di riorganizzazione che ha interessato negli ultimi anni, in modo particolare, le Strutture dell’Amministrazione Centrale, questo Ateneo ha ritenuto di avviare, nel mese di giugno 2012, una rilevazione dei bisogni di formazione del proprio personale tecnico amministrativo e dei collaboratori ed esperti linguistici a tempo determinato e indeterminato.

L’obiettivo era quello di dare vita ad un percorso di armonizzazione delle esigenze organizzative tenendo in considerazione anche le aspettative e i desiderata della platea dei possibili destinatari dei singoli interventi formativi.

Nell’intento di conseguire un risultato scientificamente rilevante, un apposito Gruppo di ricerca, costituito da specialisti della nostra Università, sotto il coordinamento del prof. Franco Bochicchio (professore associato presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze politiche e sociali), ha curato un’indagine di tipo qualitativo (interviste individuali e focus groups), che ha interessato il management della nostra Università, congiunto ad una rilevazione quantitativa, che ha coinvolto tutto il personale interessato attraverso la somministrazione di un questionario.

1 LaDirettiva n. 10/2010, avente ad oggetto “Programmazione della formazione delle amministrazioni pubbliche” da enfasi alla formazione del personale della Pubblica Amministrazione che “… costituisce una leva strategica per la modernizzazione dell'azione amministrativa e per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei servizi ai cittadini e alle imprese. La formazione rappresenta, inoltre, uno strumento indispensabile per trarre significativi vantaggi dai cambiamenti nell'organizzazione dell'azione amministrativa e nei processi di lavoro ad essa sottesi, effetto del generale processo di riforma della pubblica amministrazione e del processo di continua evoluzione tecnologica che caratterizza lo scenario all'interno del quale si è sviluppata l'azione amministrativa degli ultimi anni”.

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Le interviste individuali ed i focus groups hanno esplorato i bisogni e gli obiettivi strategici dei titolari diretti e indiretti del bisogno di formazione, dando maggiore importanza alla profondità del dato; i questionari hanno indagato il bisogno di formazione di tutto il personale, privilegiando l’ampiezza del dato. Questi sono stati somministrati attraverso il web dell’ateneo al link:

http://www.personale.unisalento.it/questionario/login/login.asp e resi accessibili utilizzando credenziali individuali al solo fine di filtrare l’accesso allo strumento diagnostico (per evitare una doppia compilazione da parte dello stesso lavoratore) garantendosi comunque il più assoluto anonimato.

Entrambi gli strumenti hanno consentito di rilevare dimensioni significative ai fini dei bisogni organizzativi. Dall’integrazione dell’analisi dei dati raccolti è emerso che le priorità formative che il titolare del bisogno si autorappresenta sono in parte collegate alle esperienze pregresse. Dai dati del questionario, inoltre, è risultato evidente come il personale tecnico- amministrativo sembri nutrire non poche perplessità sulla formazione. Le possibili ragioni di tale situazione potrebbero risiedere fondamentalmente nella frequenza a esperienze riconosciute distanti dai problemi della realtà, cioè incapaci di aiutare i soggetti a risolvere problemi concreti, cui è associato un apprendimento giudicato poco chiaro.

Un dato aggiuntivo, che è emerso dalle interviste, è che la formazione è considerata come occasione di omogeneizzazione e di armonizzazione di prassi e di procedure attualmente diversificate e spesso divergenti e conflittuali fra loro. E’ stato continuamente ribadito il rifiuto di una formazione rispondente a logiche di crediti formativi e incentivi meramente carrieristici.

Le risposte hanno evidenziato come i lavoratori vedano la formazione funzionale alla crescita sul piano personale e all’acquisizione di una maggiore autonomia nel lavoro. E’ necessario che sia rispettata una composizione omogenea dei partecipanti ai corsi che, preferibilmente dovrebbero essere tenuti da docenti esterni all’Ateneo. Si dovrebbe privilegiare lo studio di “casi reali” anche attraverso l’uso di “esercitazioni”. E’ stata manifestata la netta preferenza per la tradizionale formazione d’aula, mentre sono state esplicitate significative resistenze verso la formazione a distanza; è stata riconosciuta l’utilità di prevedere modalità di autoapprendimento e di affiancamento sul posto di lavoro (training on the job). E’ auspicata soprattutto la trasferibilità dei contenuti appresi nel lavoro e la certificazione del profitto conseguita con la frequenza ai corsi mediante la valutazione dell’apprendimento.

Dalle interviste ai destinatari diretti della formazione è emersa l’aspettativa di poter usufruire costantemente e continuamente di momenti di formazione e aggiornamento in modo che si possano seguire i repentini cambiamenti che si registrano oramai nei processi lavorativi e nei protocolli di

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intervento. I rispondenti si aspettano dalla formazione di poter avere momenti di incontro, di confronto e di coordinamento tra loro, cosa che è risultata estremamente carente fino ad ora.

Nel complesso, si è confermata la necessità di partecipare a esperienze formative concrete e scarsamente astratte, capaci di aiutare a risolvere i problemi quotidiani.

Riguardo alla dimensione dei contenuti, tanto dalle domande previste nel questionario, quanto dalle interviste raccolte tra i testimoni privilegiati, è emersa una richiesta che riguarda, da un lato, gli aspetti relazionali, comunicativi e gestionali, dall’altro, quelli più tecnico professionali.

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2. Il Piano della formazione per il personale tecnico- amministrativo 2013 – 2015

Alle luce delle conclusioni della ricerca svolta è stato messo a punto il “Piano della formazione del personale tecnico-amministrativo 2013 - 2015 ”, in grado non solo di tenere conto dei bisogni espressi dai responsabili delle strutture, ma delle aspettative rappresentate dalla platea dei lavoratori. In questo periodo di grandi cambiamenti organizzativi e di sedimentazione normativa, un “Piano della formazione” ha il dovere di camminare di pari passo con l’organizzazione, in modo che l’investimento in formazione possa risultare oltre che necessario anche utile atteso che il vantaggio e il successo organizzativo sono sempre più considerati inscindibili dalla valorizzazione e dalla coltivazione del capitale umano. Conseguentemente, la formazione è da considerare come uno dei mezzi più efficaci per produrre e sostenere l’innovazione.2

In quest’ottica nel “Piano” in questione, pertanto, è stata effettuata una distinzione tra attività di formazione in senso stretto, attività di aggiornamento professionale e altre forme di arricchimento delle competenze più direttamente connesse alla reingegnerizzazione delle stesse vieppiù in conseguenza dei processi di cambiamento organizzativo in atto nel sistema universitario.

E’ per questo che la classificazione delle iniziative formative programmate è stata opportunamente articolata nelle seguenti tipologie:

1. Iniziative di “formazione”, comprendenti gli eventi riferiti ad argomenti innovativi e/o trasversali rispetto ai compiti svolti dal personale, collegati direttamente alla mansione;

2. Iniziative di “aggiornamento”, riguardanti argomenti sui quali il personale possiede basi conoscitive, che si ritiene utile adeguare rispetto ai cambiamenti intervenuti nel tempo;

3. altre attività di apprendimento e sviluppo delle competenze, categoria in cui si inseriscono le iniziative correlate alla reingegnerizzazione dei processi e delle competenze. Tali iniziative riguardano percorsi formativi che interessano professionalità le cui competenze sono collegate a processi di cambiamento organizzativo e/o intrecciano comunità professionali istituite a livello interuniversitario che operano come “comunità di pratiche”, ovvero attraverso modalità di apprendimento meno convenzionali.

2 In questo senso la formazione deve essere declinata secondo la logica dell’apprendimento e progettata e attuata non tanto come addestramento al lavoro e adeguamento meccanico all’organizzazione e alla macchina, quanto come un complesso di dispositivi destinati a realizzare incremento personale, trasformazione delle strategie cognitive ed affettive, aumento di competenze, disposizioni all’apprendimento collettivo e situato. Nello specifico una formazione che migliori processi lavorativi sia da un punto di vista tecnico amministrativo che relazionale.

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Classificare le attività formative nelle suddette tipologie risultava utile anche per determinarne la modalità di finanziamento. Ai sensi della Direttiva della Funzione Pubblica n.10/2010, infatti, mentre alla formazione ed all’aggiornamento possono essere destinate risorse iscritte in bilancio per azioni esclusivamente formative, si ipotizzava che la terza categoria si potesse avvalere dei finanziamenti correlati alle iniziative di reingegnerizzazione a cui si vincola l’azione formativa ovvero a specifiche risorse che si rende necessario utilizzare.

Il “Piano” triennale di cui trattasi, tuttavia, non ha seguito il percorso prescritto dallo Statuto d’autonomia verosimilmente per via del concomitante avvicendamento degli Organi di governo, per cui l’anno 2013 ha fatto registrare lo svolgimento di iniziative formative realizzate fuori dalla logica programmatoria, volte a soddisfare esigenze straordinarie, di volta in volta sottoposte alla valutazione della Commissione Tecnica per la Formazione.3

Per questo l’ineludibile necessità di rivisitare il “Piano” al fine di adeguarlo convenientemente:

1- agli indirizzi riguardanti la “…prevenzione e la soppressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” (legge 6 novembre 2012, n. 190);

2- al “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” (D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33);

3- al “processo educativo” previsto dal T.U. “in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81).

Tanto, anche in considerazione del fatto che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione (il primo, il 28 gennaio 2014; il secondo, il 30 gennaio 2014) hanno adottato il

“Piano triennale di prevenzione della corruzione (2014 - 2016)” ed il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (2014 - 2016)”, mentre il Servizio Prevenzione e Protezione ha messo a punto il “Documento programmatico” contenente le proposte per un “Programma di informazione e formazione dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute (artt. 35, 36 e 37 D. Lgs 9 aprile 2008, n. 81) - triennio 2014-2016”.

In particolare per quanto attiene la formazione in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione prevista dalla legge n. 190/2012 recante

“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” sarà possibile utilizzare specifiche risorse finanziarie in coerenza con la decisione della Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna nell’adunanza del 20 novembre 2013.

3 La Commissione Tecnica per la Formazione è prevista dall’art. 4 del “Regolamento per la formazione del personale tecnico-amministrativo”, novellato dalla delibera del C.d.A. n. 272, in data 22.12.2010, emanato con D.R. n. 1 del 12.1.2011

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3. La classificazione delle iniziative formative per il 2014 - 2016

Nel presente documento viene confermata la distinzione delle attività di formazione prospettata con il “Piano” progettato per il triennio 2013 - 2015; perciò le iniziative che si propongono per il triennio 2014 - 2016 si articoleranno nelle seguenti AREE DI INTERVENTO:

A. “FORMAZIONE GENERALE”

Questa Area comprende gli eventi riferiti ad argomenti innovativi e/o trasversali rispetto ai compiti svolti dal personale, collegati direttamente alla mansione.

La formazione generale verrà garantita attraverso la presenza in aula anche con l’utilizzazione di metodologia di FAD e utilizzo di piattaforme e-learning, impiegando ove necessario anche una docenza esterna, ma garantendo esercitazioni e valutazione di casi reali.

B. “AGGIORNAMENTO”

Le iniziative di “aggiornamento” riguardano argomenti sui quali il personale possiede già basi conoscitive, che tuttavia è necessario adeguare, in particolare alla luce dei cambiamenti della normativa e delle applicazioni della stessa intervenute nel tempo.

Per realizzare i percorsi formativi si potrà fare riferimento a risorse sia umane che strumentali interne all’Ateneo.

Le modalità da impiegare saranno la formazione in aula anche con l’utilizzazione di metodologia di FAD o attraverso l’utilizzo di piattaforme e-learning.

C. ATTIVITÀ DI APPRENDIMENTO E SVILUPPO DELLE COMPETENZE

In tale categoria si inseriscono le iniziative correlate alla reingegnerizzazione dei processi e delle competenze “in modo da assicurare lo sviluppo delle opportunità di informazione, valutazione e accumulazione delle competenze nel corso del lavoro quotidiano”.4 Tali iniziative riguardano percorsi formativi che interessano professionalità le cui competenze sono collegate a processi di cambiamento organizzativo e/o intrecciano comunità professionali istituite a livello interuniversitario che operano come “comunità di pratiche”, ovvero attraverso modalità di apprendimento meno convenzionali.

4 Paragrafo 2 - “Quantificazione delle risorse finanziarie” della Direttiva della Funzione Pubblica, in data 30 luglio

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Nei paragrafi che seguono, pertanto, è contenuta la proposta complessiva, relativa al triennio 2014- 2016; per ognuna delle AREE DI INTERVENTO sono state redatte singole schede che, per ciascuno dei corsi prospettati espone:

i CONTENUTI, in ragione delle finalità che l’Amministrazione si prefigge di conseguire, nonché la DOCENZA e le MODALITA’ DI EROGAZIONE.

La scheda, inoltre, contiene indicazione in merito a:

DURATA COSTO

DESTINATARI dell’iniziativa.

In sede di definizione esecutiva dei moduli formativi si procederà alla più puntuale descrizione degli obiettivi che si intendono conseguire nonché il dettaglio dei contenuti delle sessioni formative avendo cura di determinare le modalità che verranno impiegate – a conclusione delle attività – per svolgere la valutazione degli effetti delle formazione erogata.

Detta valutazione riguarderà:

a) i dipendenti rispetto al proprio lavoro (impatto individuale);

b) le strutture di appartenenza (impatto sui processi di lavoro nel quale sono inserite le unità di personale che hanno preso parte alle iniziative formative).

Il processo di valutazione di cui trattasi, oltre a consentire eventuali interventi correttivi nel corso della realizzazione del “Piano”, permetterà di monitorare le competenze occorrenti in relazione agli obiettivi di cui al “Piano della Performance 2014-2016”.

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4. AREA DI INTERVENTO “FORMAZIONE GENERALE”

1. Corso in materia di “Amministrazione Digitale”

2. Corso su “Gestione e rendicontazione di bandi e progetti comunitari internazionali”

3. Corso sui temi del “Trasferimento Tecnologico / Analisi dei processi BPM”

4. Corso su “Leadership e lavoro di gruppo”

5. Corso su “Processi di pianificazione e controllo”

6. Corso su “Tecniche di comunicazione”

7. “Corsi di lingua inglese”

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4.1 Corso in materia di “Amministrazione Digitale”

Contenuti

L’Amministrazione digitale o e-government è il sistema di gestione digitalizzata della pubblica amministrazione, il quale - unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo - consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi informatici, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini ed imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi servizi, attraverso - ad esempio - i siti web delle amministrazioni interessate. Un sistema aziendale di azione digitale comprende l'insieme delle attività amministrative che si svolgono tramite le tecnologie informatiche e la rete Internet al fine di perseguire gli obiettivi di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza e democraticità nell’erogazione dei servizi pubblici e nello svolgimento dei procedimenti amministrativi.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula - Formazione a distanza Durata

n. 12 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 1.200,00 (€ 100,00 * 12 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari Tutto il personale

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4.2 Corso su “Gestione e rendicontazione di bandi e progetti comunitari internazionali”

Contenuti

In un contesto di risorse scarse, dove i fondi a disposizione diminuiscono e i potenziali beneficiari aumentano, la conoscenza delle opportunità di finanziamento - a fondo perduto o secondo altre modalità tecniche - e delle modalità per acquisirle e gestirle rappresenta un elemento strategico.

E’ importante acquisire una visione complessiva delle opportunità di finanziamento sia a livello nazionale (sia nell’ambito dei programmi pubblici sia di quelli, di fondazioni ed di altri enti di erogatori) e sia a livello internazionale (specialmente con riferimento ai fondi a gestione diretta in particolare dei fondi gestiti dalla Commissione Europea). Offrire opportunità per apprendere le tecniche per la costruzione della buona proposta progettuale, del budget di programma e di progetti e per la rendicontazione delle spese e per comprendere le strategie per la costruzione di efficaci e stabili partenariati locali e internazionali.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula - Formazione a distanza Durata

n. 12 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 1.200,00 (€ 100,00 * 12 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Personale delle strutture dipartimentali e dell’Amministrazione centrale che opera in materia

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4.3 Corso sui temi del “Trasferimento Tecnologico / Analisi dei processi BPM”

Contenuti

Il Business Process Management (BPM) fornisce l’infrastruttura di gestione ed esecuzione dei processi di business (workflow o flussi di attività) in grado di coordinare l’interazione umana e le applicazioni pre-esistenti nell’organizzazione.

L’obiettivo fondamentale del BPM è quello di riportare il controllo nelle mani di chi gestisce il business e attivare una sorta di elasticità in termini di come il software risponde ai cambiamenti dei requisiti del business e dei processi che regolano le attività dell’azienda.

Molto spesso il Business Process Management (BPM) si posiziona al di sopra della tradizionale tecnologia d'integrazione che lega le applicazioni informatiche già esistenti.

Il corso punta ad introdurre i concetti del BPM analizzando l’approccio “per processi” e l’utilizzo di software per orchestrare e implementare i processi.

Programma

• Introduzione al BPM

Questo modulo introduce la modellazione e l’analisi dei processi nelle organizzazioni moderne.

Come I processi di business sono progettati, implementati ed eseguiti nelle organizzazioni.

• Le basi del BPM

Questo modulo mira a descrivere le basi della modellazione dei processi per definire ricchi modelli semantici: le attività, i flussi, gli eventi, i gateway, ecc…

• Analisi comportamentale dei processi

Prima di introdurre un processo in un’organizzazione è necessario studiare come il processo è effettivamente implementato. A tal fine, in questo modulo, si studiano i metodi per identificare potenziali anomalie (es: deadlock) che possono causare il congelamento o il fallimento di un processo. Viene introdotto il concetto di simulazione come mezzo utile alla validazione del processo preservando la sua natura ed il suo scopo.

• BPM Avanzato

In questo modulo si aggiungono ulteriori concetti alla modellazione dei processi. Ad esempio si analizzeranno i sotto-processi e si discuterà della distribuzione del lavoro su diverse risorse dell’organizzazione, uno dei benefici chiave introdotti dall’uso dei Business Processes.

• I dati nella modellazione dei processi

Nonostante il Processo sia essenzialmente la modellazione di una attività, i dati sono la chiave per la sua corretta esecuzione. Questi dati, forniti come input alle singole attività, portano all’esecuzione corretta del processo, così com’è stato progettato. Per questa ragione è necessario

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includere la dipendenza tra i dati coinvolti in un processo per assicurare la loro consistenza con il flusso di controllo dell’intero processo.

• Le coreografie dei Processi

I processi non sono entità indipendenti. Molte organizzazioni utilizzano processi che travalicano i confini della loro singola competenza; ad esempio spesso è necessario utilizzare scambi di email con entità esterne per proseguire nell’esecuzione del processo.

Ciò è realizzato mediante le coreografie di processi. Dato che nessun ente vuole essere “controllato”

esternamente, l’interazione tra processi che spaziano tra diverse organizzazioni deve essere realizzata in modo da abilitare la collaborazione anche in assenza di un controllo centrale.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 12 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 1.200,00 (€ 100,00 * 12 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari Tutto il personale

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4.4 Corso su “Leadership e lavoro di gruppo”

Contenuti

Si ha la formazione di un gruppo di lavoro quando persone appartenenti a realtà diverse, o con professionalità diverse, si riuniscono ed operano assieme in maniera coordinata per affrontare e risolvere un problema che non sarebbe risolvibile singolarmente dai singoli componenti o dalle loro funzioni aziendali di appartenenza.

Nel gruppo di lavoro si vengono a costituire 3 fasi importanti per il suo completo sviluppo.

Innanzitutto è fondamentale che ci sia una membership che faccia da ponte tra i membri del gruppo e permetta di far riconoscere l'unicità. Se questa unicità però viene troppo esasperata, essa provoca conseguenze molto negative. La membership è importante, però non è la condizione sufficiente per costituire il gruppo. È necessario spostarsi sul versante della riconoscibilità, della soddisfazione e della valorizzazione dei bisogni del gruppo, in questo caso si parlerà di Groupship. Quando c'è il bisogno di equilibrare la membership (bisogni dell’individuo) e la groupship (bisogni del gruppo) sorge il bisogno della leadership (bisogno di equilibrio).

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 8 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 800,00 (€ 100,00 * 8 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Tutto il personale e in particolare i responsabili di unità operative

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4.5 Corso su “Processi di pianificazione e controllo”

Contenuti

La pianificazione aziendale può essere definita come il sistema operativo attraverso il quale l’azienda definisce i suoi obiettivi, previa analisi della realizzabilità e dei conseguenti vantaggi, e le azioni atte a conseguirli. Gli obiettivi, a loro volta, possono essere definiti come risultati futuri, misurabili, che si prevede di conseguire entro un determinato tempo (il loro orizzonte temporale).

In termini generali la pianificazione è il processo con il quale, dato un sistema sociale, si stabilisce uno stato futuro dello stesso ritenuto desiderabile (obiettivo), si individuano le azioni per conseguirlo (piano d’azione) e le risorse per mettere in atto queste azioni. Il prodotto della pianificazione prende il nome di piano.

Il sistema di pianificazione aziendale è normalmente connesso al sistema di controllo di gestione, il quale ha lo scopo di guidare la gestione aziendale verso il conseguimento degli obiettivi pianificati, evidenziando gli scostamenti tra questi ultimi e i risultati della gestione e mettendo così in grado i responsabili di decidere e attuare le opportune azioni correttive. Tale stretta integrazione fa sì che normalmente, sia a livello teorico che pratico, si parli di “sistema di pianificazione e controllo”.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula - Formazione a distanza Durata

n. 12 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 1.200,00 (€ 100,00 * 12 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Responsabili di unità operative

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4.6 Corso su “Tecniche di comunicazione”

Contenuti

La comunicazione prevede il "condividere", azione che prevede l'esistenza di alcuni elementi fondamentali: il sistema che trasmette ovverosia l'emittente; un canale comunicativo necessario per trasferire l'informazione; il contenuto della comunicazione: l'informazione; un codice formale mediante il quale viene data una forma linguistica all'informazione, ovverosia viene significata.

Questi sono gli elementi necessari per costruire un modello della comunicazione che preveda però due ipotesi: che il significato del messaggio (ovverosia il risultato della significazione del referente) sia univoco e che il processo comunicativo possa non completarsi. Perché infatti il processo possa perfezionarsi è necessario un quinto elemento: il ricevente cioè il sistema che assume l'informazione.

La caratteristica fondamentale della maggior parte dei processi di comunicazione è però che la presenza del ricevente non implica necessariamente l'assunzione completa dell'informazione. Ciò infatti dipende sia dall'efficacia del canale ma soprattutto dal risultato dell'interpretazione (significazione inversa) del messaggio da parte del ricevente a seconda della tecniche di comunicazione utilizzate.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 8 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 800,00 (€ 100,00 * 8 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Tutto il personale e in particolare il personale di “Front Office”

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4.7 “Corsi di lingua inglese”

Contenuti

In coerenza con l’Obiettivo di “Implementare forme di formazione continua del personale tecnico- amministrativo finalizzata al miglioramento della conoscenza della lingua inglese” previsto con particolare riferimento all’obiettivo strategico di “Rafforzare il carattere e l’apertura internazionale dell’offerta formativa” di cui al Piano della Performance 2014-2016, i corsi di lingua inglese mirano a consentire un efficace utilizzo delle risorse cognitive (grammaticali e lessicali), socio-linguistiche (convenzioni tra parlanti, espressioni idiomatiche, registri e stili linguistici) e pragmatiche (organizzazione del discorso e funzioni comunicative) del personale così da consentire di percepire e interpretare testi diversi.

Docenza

Personale del Centro Linguistico di Ateneo Modalità

Formazione in aula Durata

n. 60 ore di lezione per ciascun corso Costo

Ogni corso ha il costo di € 150,00 per partecipante Destinatari

Personale delle strutture che erogano servizi agli studenti

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5. AREA DI INTERVENTO - “AGGIORNAMENTO”

1. Seminario su “Progettazione, attivazione e gestione dei corsi di studio”

2. Seminario su “Valutazione della qualità della didattica e accreditamento dei corsi universitari”

3. Seminario sulla “Contrattualistica

4. Seminario sul “Diritto d’autore e l’open access”

(22)

5.1 Seminario su “Progettazione, attivazione e gestione dei corsi di studio”

Contenuti

La legge 240/2010 ha attribuito ai Dipartimenti, oltre alle "classiche" funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica, anche quelle finalizzate allo svolgimento delle attività didattiche e formative. Queste disposizioni sono state variamente recepite dagli Atenei e disciplinate in maniera particolareggiata nei nuovi Statuti e nei vari Regolamenti locali. I Dipartimenti si trovano, dunque, ad affrontare problematiche nuove e complesse spaziando da un semplice supporto alla gestione delle attività didattiche fino ad un coinvolgimento più o meno significativo nella progettazione e gestione dell'offerta formativa. Di conseguenza, anche il personale del Dipartimento, sia la componente docente che quella tecnico- amministrativa, si trova per la prima volta di fronte a problematiche nuove che richiedono conoscenze specifiche e approfondite.

Questo Corso di formazione è quindi rivolto a chi - per la prima volta - si avvicina alla complessità della didattica universitaria ed è finalizzato ad un inquadramento generale e a un’analisi critica della normativa che disciplina la progettazione, l'attivazione e la gestione dei corsi di studio. Saranno esaminati in dettaglio vari aspetti connessi alla formazione universitaria, anche alla luce dei molteplici cambiamenti che si sono succeduti negli anni più recenti. Tutti questi aspetti saranno trattati in "un’ottica di qualità" in considerazione dell’avvio del sistema integrato AVA da parte dell'ANVUR. In parallelo, si procederà ad un’analisi operativa delle banche-dati ministeriali e locali al fine di garantire quelle conoscenze e abilità necessarie per una corretta definizione formale dei percorsi e per la gestione dell'offerta formativa.

Il seminario verterà sui seguenti argomenti:

• Il quadro normativo complessivo per la progettazione dei corsi di studio.

• Definizioni fondamentali: classi di laurea, corsi e titoli di studio, SSD e ambiti disciplinari, attività formative e CFU, curriculum e piani di studio, regolamenti della didattica, etc..

• La progettazione del percorso formativo (ordinamenti degli studi): domanda di formazione, obiettivi formativi specifici e attività formative programmate, articolazione del percorso formativo in curriculum, insegnamenti e moduli curriculari.

• La centralità dello studente: risultati di apprendimento attesi e risultati di apprendimento effettivi, sbocchi occupazionali, nuove metodologie didattiche.

• Caratteristiche e specificità dei corsi di laurea (I livello) e di laurea magistrale (II livello).

• Il D.M. 47/2013 e i nuovi requisiti per l'attivazione dei corsi di studio.

• Sostenibilità e stabilità dell'offerta formativa, didattica programmata e didattica erogata.

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• I requisiti di docenza: la docenza “qualificata” (docenti di riferimento).

• La sostenibilità della didattica: quantità massima di didattica assistita erogabile.

• Ulteriori requisiti per l'attivazione dei corsi di studio.

• Assicurazione interna della qualità e autovalutazione.

• Accreditamento iniziale e periodico dei corsi di studio e delle sedi.

• Valutazione periodica.

• La riorganizzazione strutturale e funzionale della didattica in attuazione della legge 240/2010: nuove sfide o grandi rischi?

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 8 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 800,00 (€ 100,00 * 8 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Personale delle strutture dipartimentali e didattiche

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5.2 Seminario su “Valutazione della qualità della didattica e accreditamento dei corsi universitari”

Contenuti

La qualità della formazione universitaria ha assunto un’importanza crescente nel contesto del processo di Bologna e oggi, con la riorganizzazione in cicli dei percorsi formativi ormai avviata in tutta Europa, ne è diventata probabilmente l'obiettivo principale. Conseguenza dell'esigenza di promuovere e garantire la qualità della formazione è stata l’altrettanta crescente attenzione ai processi di assicurazione interna ed esterna della qualità e di accreditamento dei servizi di formazione. Il seminario si propone innanzitutto di riassumere obiettivi e risultati del processo di Bologna, con lo scopo principale di evidenziare le sue conseguenze sulla progettazione dei corsi di studio universitari. Dopo aver illustrato e analizzato le fasi che devono caratterizzare un processo di assicurazione interna della qualità della formazione universitaria coerente con gli standard e le migliori pratiche europee, il seminario si propone quindi di fornire linee guida per la definizione di un sistema di assicurazione della qualità dei corsi di studio coerente con l'approccio AVA.

L’iniziativa si propone poi di illustrare e analizzare le fasi che devono caratterizzare il processo di riesame dei corsi di studio e di fornire indicazioni utili alla conduzione, in particolare, del processo di autovalutazione finalizzato all'individuazione dei punti di forza e delle aree da migliorare, presupposto necessario alle decisioni di miglioramento. Sarà anche illustrato e analizzato il processo di assicurazione della qualità delle sedi alla luce delle migliori pratiche europee e saranno fornite, anche in questo caso, Linee Guida per la definizione di un sistema di assicurazione della qualità delle sedi coerente con l'approccio AVA. Infine si propone di illustrare e commentare i processi di valutazione esterna AVA, inquadrandoli nel contesto della valutazione esterna e dell'accreditamento a livello europeo.

Il seminario verterà sui seguenti argomenti:

-Processo di Bologna: obiettivi, risultati, questioni aperte. Progettazione dei corsi di studio dopo Bologna: l'approccio Tuning.

- Assicurazione della qualità della formazione universitaria e approccio AVA.

- Linee Guida per la definizione di un sistema di AQ dei corsi di studio coerente con l'approccio AVA.

- Autovalutazione dei corsi di studio e Linee Guida per la gestione del processo di riesame in coerenza con l'approccio AVA.

- Assicurazione della qualità delle sedi e Linee Guida per la definizione di un sistema di AQ delle sedi coerente con l'approccio AVA.

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- Valutazione esterna della qualità e Accreditamento. La valutazione esterna AVA.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 6 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 600,00 (€ 100,00 * 6 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Personale delle strutture didattiche

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5.3 Seminario sulla “Contrattualistica”

Contenuti Prima Parte

A seguito dell’entrata in vigore del D.L. n. 52/2012 (convertito nella Legge n. 94/2012) e del D.L.

n. 95/2012 (convertito nella Legge n. 135/2012), le possibilità di poter procedure autonomamente ad acquistare beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione (d’importo inferiore alla soglia comunitaria) si vanno sempre più assottigliando e si scontrano con l’obbligo di fare ricorso al MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) di cui all’art. 328 del Regolamento (D.P.R. n. 207/2010).

Consip, quindi, diventa un punto di riferimento per tutte le Amministrazioni Pubbliche ed in particolare per quelle che non acquistino per tramite di altre centrali di committenza o per tramite di strumenti informatici di acquisto propri.

A ben vedere le procedure autonome per gli acquisti di beni e servizi devono ormai considerarsi del tutto eccezionali rispetto alla modalità ordinaria costituita dall’adesione alle convenzioni Consip e al mercato elettronico.

Nell’ipotesi di acquisti di beni e servizi sottosoglia diviene obbligatorio l'utilizzo del MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) per le voci di spesa che rientrano in questo strumento telematico di acquisto e sempre che le amministrazioni non abbiano realizzato un proprio portale di acquisti telematici ai sensi dell'articolo 328 del DPR 207/2010.

I contenuti che si svilupperanno nella prima parte del seminario sono i seguenti:

- Analisi del mercato elettronico di cui all’art.328 e ss. del Regolamento di Esecuzione del Codice dei Contratti (D.P.R. n. 207/2010).

- Gli obblighi di comunicazione all’Osservatorio per contratti di importi superiori a 50.000 euro.

- L’inapplicabilità della clausola di c.d. “stand - still” nel caso di acquisizione di beni e servizi tramite mercato elettronico.

- L’offerta economicamente più vantaggiosa: aperture, in seduta pubblica, delle buste contenenti l’offerta tecnica.

- La verifica del DURC in tutte le ipotesi di ricorso al mercato elettronico.

- Il regime sanzionatorio previsto dal D. L. n. 95 del 6 luglio 2012 convertito in Legge 7 agosto 2012 n. 135.

- La regola del confronto concorrenziale.

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- La procedura “ordinaria”.

- Il ricorso alle procedure in economia nel mercato elettronico.

- Gli ordini diretti per importi al di sotto dei 40.000 euro.

- L’Ordine di Acquisto (O.d.A) e la Richiesta di Offerta (R.d.O.).

- La gestione della Richiesta di Offerta (R.d.O.) mediante procedure in economia di cui all’art.125 del D. Lgs. 163/2006.

- Le fasi di gara: la seduta pubblica “virtuale”, l’eventuale verifica dell’anomalia, la graduatoria degli offerenti.

- La sottoscrizione dei documenti, le offerte telematiche e il bollo virtuale.

- La valutazione delle offerte tecniche: la Commissione di gara.

- L’aggiudicazione, le comunicazioni e la fase di accesso al sistema.

- L’Ordine di Acquisto (O.d.A) e la Richiesta di Offerta (R.d.O.).

- Le prime interpretazioni della Corte dei Conti sugli acquisti tramite mercato elettronico.

Analisi della deliberazione n. 169 del 29 novembre 2012 della Corte dei Conti - Sez. Reg.

Controllo Marche.

- Casi Critici e questioni operative.

- Il sistema delle convenzioni CONSIP: elementi caratteristici e funzionalità.

- Il D.L. n. 95/2012, convertito nella Legge n. 135/2012: inquadramento.

- L’obbligo di rinegoziazione dei contratti i cui prezzi unitari si discostano da quelli rilevati dall’Osservatorio e/o dalle Centrali di committenza regionale.

- Il diritto - dovere di recesso.

- I contratti stipulati in violazione dell’obbligo di acquisizione tramite centrale d’acquisto.

- Le centrali d’acquisto regionali e l’obbligo di tener conto dei valori offerti dal sistema CONSIP.

- Il recesso, da parte di una Pubblica Amministrazione, da un contratto già stipulato.

- Gli obblighi di comunicazione alla Corte dei Conti nell’ipotesi di non esercizio del diritto di recesso da parte della P.A.

- La Responsabilità disciplinare per danno erariale.

Seconda Parte

Come noto, il nuovo articolo 6 bis del Codice dei Contratti Pubblici, introdotto dal d.l. 9 febbraio 2012 n. 5 dispone che, dal 1° gennaio 2013, le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori verifichino

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il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico - organizzativo ed economico - finanziario per la partecipazione alle procedure disciplinate dal Codice esclusivamente tramite la Banca Dati nazionale dei Contratti Pubblici (“BDNCP”) istituita presso la stessa Autorità. Per la verifica on line dei requisiti per la partecipazione alle procedure di affidamento, l’autorità ha istituito un sistema denominato “AVCpass” (Authority Virtual Company Passport). La ratio dell’art. 6 bis del D. Lgs.

163/2006 è riconducibile all’esigenza di ridurre gli “oneri amministrativi derivanti dagli obblighi informativi”, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82, che gli operatori economici devono sostenere per partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici. Le modalità di partecipazione agli appalti pubblici, tuttavia, non vengono modificate dall’introduzione del nuovo sistema. Il nuovo modello operativo, infatti, coesiste ancora con le norme relative alla produzione delle autodichiarazioni previste dal Codice e non solleva la stazione appaltante dall’onere di verificare, seppure con un nuovo e più efficiente strumento, la veridicità delle dichiarazioni presentate dagli operatori economici.

Tale innovativo sistema contribuirà sin dall’avvio alla diffusione dell’e-procurement e allo sviluppo del processo di digitalizzazione delle comunicazioni tra gli attori del mercato, oltre che a contribuire a superare il modello di partecipazione basato sulla autodichiarazione del possesso dei requisiti attualmente vigente che, com’è noto, determina notevoli oneri amministrativi ed è all’origine di buona parte del contenzioso giurisdizionale.

Dal 1° gennaio 2014 l’iscrizione alla BDNCP diventa obbligatoria per tutti gli appalti con importo a base d’asta pari o superiore a 40.000 euro esclusi quelli svolti con procedure telematiche (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) e per relativi settori speciali.

La seconda parte del seminario vuole fornire, appunto, i necessari strumenti giuridici, operativi e pratici per familiarizzare con il nuovo sistema evitando di incorrere in errori e in responsabilità sia nella fase di verifica dei requisiti, sia nella gestione degli adempimenti in corso di gara:

- L’istituzione della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (“BDNCP”) e le sue finalità.

- La delibera AVCP n. 111 del 20 dicembre 2012 e l’Istituzione del Servizio AVCpass (Authority Virtual Company Passport).

- Dimostrazione operativa delle funzionalità messe a disposizione delle Stazioni Appaltanti dal sistema AVCpass e BDNCP:

o riduzione degli oneri amministrativi derivanti dagli obblighi informativi che gli operatori economici devono sostenere per partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici;

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o la semplificazione per le Stazioni Appaltanti per l’acquisizione via web della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico - organizzativo ed economico - finanziario dei concorrenti;

o le novità nella gestione della seduta di gara;

o l’aggiudicazione provvisoria;

o i documenti messi a disposizione dal sistema.

Docenza Interna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 12 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 1.200,00 (€ 100,00 * 12 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Dirigenti, funzionari e Responsabili di procedimento di uffici tecnici e contratti - Coordinatori Amministrativi e Dipendenti dei Centri di Spesa.

(30)

5.4 Seminario sul “Diritto d’autore e l’open access”

Contenuti

La disciplina che studia il diritto d’autore e i diritti d’accesso ha dovuto confrontarsi negli ultimi anni con nuove problematiche generate dal diffondersi delle nuove tecnologie che hanno profondamente mutato i modi di produzione, fruizione e commercializzazione dei prodotti culturali.

Il paradigma dell’Open Access, che sta sperimentando nuove vie per conciliare il diritto d’autore con il principio dell’accesso aperto alla conoscenza, si inserisce dunque proprio all′interno di questo panorama della comunicazione scientifica in continua e rapida evoluzione. Gli archivi istituzionali e l’editoria Open Access rappresentano gli esempi più significativi ed evidenti delle trasformazioni in atto. La creazione di repository istituzionali, archivi aperti e riviste ad accesso aperto pone una serie di questioni legate alla proprietà intellettuale che è opportuno risolvere e chiarire sin dai primi passi verso l’implementazione di questi strumenti. Il seminario affronterà il problema della gestione dei diritti nei contesti delle iniziative di editoria elettronica ad accesso aperto con particolare riguardo ai repositories. Compito di chi le conduce è quello di fornire strumenti e supporti che aiutino gli autori a compiere scelte legalmente corrette e opportune dal punto di vista comunicativo: il seminario si propone di trasmettere le conoscenze di base relative alla gestione dei diritti di proprietà intellettuale.

Docenza Esterna Modalità

Formazione in aula Durata

n. 6 ore di lezione Costo

Il corso avrà un costo massimo di € 600,00 (€ 100,00 * 6 ore di lezione) (D.M. 313 del 21/07/2011) ove non si facesse riferimento a personale tecnico amministrativo (54, comma 9, CCNL 16/10/2008)

Destinatari

Personale operante nelle biblioteche

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6. AREA DI INTERVENTO - “ATTIVITA’ DI APPRENDIMENTO E SVILUPPO DELLE COMPETENZE”

1. COMUNITA’ PROFESSIONALI - ISOIVA 2. COMUNITA’ PROFESSIONALI - UniDOC 3. COMUNITA’ PROFESSIONALI - UniCONLEG 4. COMUNITA’ PROFESSIONALI - UniFORM

5. Corso su “Il nuovo sistema di contabilità e bilancio delle università”

6. Corso su “La gestione dei nuovi dipartimenti universitari tra processi di lavoro e cultura organizzativa”

(32)

6.1 COMUNITA’ PROFESSIONALE ISOIVA

Contenuti

Il progetto Isoiva nasce nel 1993 a seguito dell'emergenza creata dall'introduzione dell'Iva intracomunitaria che trovò praticamente tutte le Università impreparate ad affrontare i nuovi obblighi fiscali e doganali. Subito dopo una riunione tra Atenei, dalla quale emerse tutta la criticità della situazione, il rag. Giovanni Ciuca e il dott. Maurizio Cironi dell'Università dell'Aquila realizzarono in brevissimo tempo il software "Isoiva" che riusciva a rendere possibile una corretta gestione delle nuove problematiche anche negli Atenei più grandi, inoltre grazie a persone come il rag. Carlo Albertini della Statale di Milano, e all'allora Rettore dell'Università aquilana prof.

Giovanni Schippa e all'allora Direttore Amministrativo dott.ssa Laura Paoni, la diffusione del software fu possibile in tempi rapidi in tutta Italia.

Parallelamente allo sviluppo e continuo miglioramento del programma, al quale hanno contribuito molte persone impiegate nelle varie Università, tra cui ad esempio Mara Grisenti, si è negli anni sempre più consolidato un gruppo di lavoro nazionale che attraverso i convegni Isoiva aveva modo di incontrarsi e scambiarsi opinioni ed informazioni.

Proprio attorno ai corsi di formazione, che ogni anno vengono organizzati in due edizioni fisse a gennaio/febbraio e a maggio/giugno, che Isoiva è diventato un vero e proprio progetto teso a rendere compatte le Università nelle interpretazioni delle problematiche fiscali, tributarie, assicurative e previdenziali, e con obiettivo il raggiungimento di una cultura specialistica diffusa capillarmente negli Atenei, coinvolgendo non solo gli uffici fiscali ma anche i dipartimenti e tutte le persone che lavorano a qualunque livello su queste problematiche.

Aderiscono al progetto Isoiva una cinquantina di Atenei italiani che sottoscrivono un contratto comprensivo dell'uso del software oppure soltanto come abbonamento per la formazione col quale viene dato accesso gratuito ai corsi principali a due persone degli uffici fiscali, e si ottiene un costo agevolato per gli altri partecipanti.

Importante, oltre al cammino formativo continuo e certificato, l'interscambio di informazioni e l'omogeneità di interpretazione e di comportamento che gli Atenei possono tenere nei confronti del fisco, potendo così lavorare con maggiore serenità nella tranquillità di operare in modo ragionato e impostato nel migliore dei modi, forti della consapevolezza di essersi confrontati e coordinati tra Atenei.

Docenza

Esterna individuata dal COINFO

(33)

Modalità

Formazione in aula Durata

Il progetto prevede l’erogazione di 2 corsi di formazione di durata di 21 ore ciascuno Costo

Il costo dell’adesione al progetto ISOIVA è di € 1.500,00 esente IVA ai sensi dell’art.14, comma 10, della legge n.537 del 24/12/1993

Destinatari

Personale delle strutture dipartimentali e della Ripartizione Affari Finanziari

(34)

6.2 COMUNITA’ PROFESSIONALE UniDOC

Contenuti

Le riforme che interessano le Amministrazioni Pubbliche e, in particolare, le Università, muovendo dalla Strategia di Lisbona che configura l'Europa dei prossimi anni come “economia della conoscenza”, convergono sui temi dell’e-government, della semplificazione e della dematerializzazione.

Pensare oggi al procedimento amministrativo significa pensare soprattutto a un futuro digitale, che va governato e non lasciato all’iniziativa dei singoli, spesso improvvisata o a consulenze esterne ed estemporanee. Serve, invece, sviluppare una cultura comune, creando paradigmi e condividendo modelli in una famiglia professionale collaudata. Il Testo Unico sulla documentazione amministrativa (D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e s.m.) e il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.), hanno messo al centro del processo di innovazione della amministrazione pubblica il tema della corretta ed efficace gestione dei documenti e dei procedimenti amministrativi, anche grazie all’imponente riforma in materia di Anticorruzione (L. 6 novembre 2012, n. 190) e di Trasparenza (D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33). Le esigenze di efficienza, semplificazione e trasparenza vanno comunque coniugate con correttezza nella redazione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, nella gestione delle deliberazioni degli organi collegiali, nella registrazione di protocollo dei documenti, nella pubblicazione all'Albo ufficiale.

Da qui è sorta l'idea di consolidare, nell'ambito della collaborazione interuniversitaria, un confronto permanente ai massimi livelli amministrativi e scientifici, un’iniziativa in linea con altre da tempo avviate che riguardano lo sviluppo di “famiglie professionali”. Con questo spirito è nato nel 2008 il progetto di formazione permanente e continua UniDOC, nell’ambito delle attività organizzate dal CO.IN.FO, al quale hanno aderito nel corso del 2013 più di una trentina di università italiane. Il progetto UniDOC garantisce un’attività di assistenza on line, per mezzo di una piattaforma dedicata, riservata e assistita, nella quale i partecipanti possono scambiarsi esperienza, informazioni, dubbi e acquisire pareri e informazioni utili per il proprio lavoro. Tali attività, infine, sono affiancate da un aggiornamento continuo, sia in materia legislativa sia sulle decisioni dei competenti organi giurisdizionali.

Docenza

Esterna individuata dal COINFO Modalità

Formazione in aula Durata

(35)

Il progetto solitamente prevede 3 eventi formativi di 2 giornate ciascuno per un totale di 11 ore di formazione per volta

Costo

Il costo dell’adesione al progetto UNIDOC è di € 2.500,00 esente IVA ai sensi dell’art.14, comma 10, della legge n.537 del 24/12/1993

Destinatari

Personale che quotidianamente si trova ad affrontare problematiche inerenti alla redazione di atti, e documenti, la verbalizzazioni di riunioni di organi collegiali, la tenuta e conservazione di fascicoli ed archivi, la conservazione o la sottoscrizione di documenti con la firma digitale, la semplificazione e la reingegnerizzazione di procedimenti, ed è anche rivolto al personale degli archivi universitari, degli innovatori, degli organi collegiali, delle segreterie di Dipartimento

(36)

6.3 COMUNITA’ PROFESSIONALE UniCONLEG

Contenuti

UniCONLEG è la sintesi di due comunità professionali che negli anni passati hanno operato disgiuntamente (UniLEG e UniCONTRACT) e che in considerazione del mutato quadro, dal 2013 operano in sinergia per favorire gli scambi fra quanti avvertono il medesimo bisogno formativo.

Attraverso UniCONLEG, le problematiche comuni alle due precedenti famiglie professionali, sia pure affrontate da differenti e complementari angolature nel rispetto delle specificità professionali, divengono nuove occasioni di incontro e scambi di esperienze.

In particolare, UniLEG è stato la risposta all'esigenza di una formazione qualificata e ricorrente sulle problematiche correlate ad aspetti legali e del contenzioso, di una assistenza nella risoluzione di specifici problemi anche per uniformare le decisioni, nonché di una tempestiva informazione sugli aggiornamenti nella materia legale. UniCONTRACT ha assunto in carico la complessità delle tematiche in materia contrattuale che gli uffici appalti e/o contratti devono quotidianamente affrontare e risolvere. Ha creato occasioni di scambio di opinioni, pareri e decisioni ai fini dell'adozione di comportamenti condivisi a fronte di casistiche similari.

Attraverso la collaborazione interuniversitaria, entrambi i progetti hanno favorito la costruzione di una rete permanente di soggetti professionalmente preparati che UniCONLEG contribuirà a promuovere e ampliare ulteriormente.

Docenza

Esterna individuata dal COINFO Modalità

Formazione in aula Durata

Il progetto solitamente prevede 2 eventi formativi di 2 giornate ciascuno per un totale di 11 ore di formazione per volta

Costo

Il costo dell’adesione al progetto UniCONLEG è di € 2.500,00 esente IVA ai sensi dell’art.14, comma 10, della legge n.537 del 24/12/1993

- Destinatari

Dirigenti delle Avvocature, Responsabili ed addetti agli Uffici Legali e del Contenzioso delle Università, Dirigenti delle Risorse Umane e personale che gestisce uffici che curano i rapporti fra Università e SSN e il Personale dell'Ufficio Appalti e/o Contratti dell'Università

(37)

6.4 COMUNITA’ PROFESSIONALE UniForm

Contenuti

La proposta si colloca nel quadro dell’attuale congiuntura, caratterizzata da minori risorse per la formazione e, al tempo stesso, da cogenti esigenze connesse alla recente entrata in vigore della Riforma (legge 240/2010) la cui applicazione tra l'altro richiede nuove competenze e professionalità.

È soprattutto in tempi di criticità e di cambiamento che la formazione richiede nuovi slanci e nuove prassi capaci di sostenere, anche attraverso la riqualificazione professionale, l'applicazione di una riforma che ridisegna gli assetti organizzativi degli Atenei. Da qui l'idea di consolidare la collaborazione interuniversitaria attraverso un confronto di tipo permanente tra gli operatori della formazione. UniFORM si configura come un progetto complesso di reingegnerizzazione di specifiche competenze che troverà espressione in una pluralità di iniziative annualmente organizzate, indispensabili per consolidare la rete degli operatori con un taglio fortemente pratico:

dalla diagnosi dei problemi (problem setting) alla loro risoluzione (problem solving).

Docenza

Esterna individuata dal COINFO Modalità

UniFORM prevede due tipologie di attività: i laboratori di apprendimento e i circoli di qualità, che nell'insieme sono espressione di una moderna visione del miglioramento continuo della competenza, che si realizza intrecciando incontri in presenza, organizzati annualmente, con interazioni virtuali mediante l'uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione.

I laboratori di apprendimento sono organizzati mediante incontri “in presenza”. Un aspetto di fondamentale importanza non soltanto perché i laboratori sono luoghi di incontro, di scambio e di confronto con qualificati esperti, ma anche perché consolidano la conoscenza tra gli operatori delle diverse Amministrazioni, indispensabile per la costruzione di una comunità professionale che intenda condividere problemi e soluzioni.

I circoli di qualità sono riconducibili alla comunità di pratica. Nella definizione “classica” di Wenger, la comunità di pratica è definibile come gruppi di persone che hanno in comune un interesse o una passione per qualcosa e che in base a questo interesse interagiscono con regolarità per migliorare il loro modo di agire.

Durata

L’adesione annuale dà diritto alla fruizione dei seguenti servizi:

1) Laboratori di apprendimento

(38)

I laboratori di apprendimento sono organizzati mediante incontri “in presenza”. Un aspetto di fondamentale importanza non soltanto perché i laboratori sono luoghi di incontro, di scambio e di confronto con qualificati esperti, ma anche perché consolidano la conoscenza tra gli operatori delle diverse Amministrazioni, indispensabile per la costruzione di una comunità professionale che intenda condividere problemi e soluzioni.

I laboratori di apprendimento comprendono:

a) la partecipazione annuale gratuita di due persone, per ogni Università aderente, ad un incontro annuale a carattere formativo individuato su proposta del Comitato scientifico. Tale incontro avrà una durata di circa due giornate e affronterà argomenti di rilevante interesse per la comunità professionale.

b) la partecipazione annuale gratuita di due persone, per ogni Università aderente, ad un Workshop tematico, per favorire lo scambio e il confronto a livello interuniversitario su argomenti a contenuto tecnico-specialistico (progettuale, metodologico, didattico, normativo ecc.), la cui durata sarà in funzione della natura degli argomenti affrontati (variabile tra uno e due giornate di formazione).

2) Circoli di qualità

Nell’ambito di UniFORM i circoli di qualità sono riconducibili alla comunità di pratica. Nella definizione “classica” di Wenger, la comunità di pratica è definibile come gruppi di persone che hanno in comune un interesse o una passione per qualcosa e che in base a questo interesse interagiscono con regolarità per migliorare il loro modo di agire.

Costo

Il costo dell’adesione al progetto UNIFORM è di € 2.000,00 esente IVA ai sensi dell’art.14, comma 10, della legge n.537 del 24/12/1993.

Destinatari

Personale della Ripartizione Risorse Umane

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6.5 Corso su “Il nuovo sistema di contabilità e bilancio delle università”

Contenuti

L’introduzione di un sistema contabile economico-patrimoniale e la rilevazione economico analitica dei fatti di gestione per arricchire e qualificare le informazioni a disposizione degli organi di governo e del management universitario oltre che degli stakeholders è fatto di tutto rilievo.

Non si tratta di una novità assoluta; altri e numerosi sono stati i tentativi fatti in tale direzione almeno a partire dalla fine degli anni 1970. Le Università devono, tra l’altro, uniformarsi anche ai principi dettati dalla legge 196/2009 in materia di armonizzazione contabile delle amministrazioni pubbliche. Da qui la possibilità/necessità di valersi anche dei tradizionali sistemi di contabilità e bilancio a base finanziaria.

L’Università del Salento ha già avviato il Bilancio Unico di Ateneo in contabilità finanziaria per passare alla Contabilità Economica a partire dal 2015.

Il corso è finalizzato ad approfondire gli aspetti teorici ed applicativi del passaggio al nuovo sistema contabile anche attraverso l’esame di casi di studio.

Docenza

Esterna individuata dal COINFO Modalità

Formazione in aula Durata

3 giornate di formazione da 7 ore ciascuna (21 ore) Costo

Il costo è di € 11.000,00 esente IVA ai sensi dell’art.14, comma 10, della legge n.537 del 24/12/1993.

Destinatari

Personale che utilizza il nuovo sistema contabile

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