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Fisica 2 Elettrostatica

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Fisica 2

Elettrostatica

6

a

lezione

(2)

Programma della lezione

• Lavoro della forza elettrica

• Potenziale elettrico

• Integrale di linea del campo elettrico

• Conservatività del campo elettrico

• Relazione differenziale tra campo e potenziale

• Superfici equipotenziali

(3)

Lavoro della forza elettrica

• Lavoro (su di una

carica esploratrice q) di una forza generata da una distribuzione di carica

• Nel caso

particolarmente

semplice di una sola carica puntiforme











B

B

A B

A B

A AB

r qkQ r

qkQ r

r qkQ dr r

qkQ rdr

l d r r

k Q q L

1 1

1

2 3

3

B

A B

A

B

A AB

l d E q

l d E q

l d F L

 

 

 

(4)

Energia potenziale elettrica

• La variazione di energia potenziale è uguale al lavoro cambiato di

segno

• Nel caso particolare di una sola carica

puntiforme

L

AB

A U

B

U ( )  ( )  





A

B r

qkQ r A

U B

U 1 1

) ( )

(

(5)

Potenziale elettrico

• E’ l’energia potenziale per unità di carica

(esploratrice) q

• Nel nostro caso particolare vale

• E’ proporzionale alla carica Q che genera il campo

q

A U B

A U V

B

V ( ) ( )

) ( )

(



 

 

A

B r

kQ r A

V B

V 1 1

) ( )

(

(6)

Potenziale elettrico di una carica puntiforme

• Possiamo riscrivere così il potenziale in un punto arbitrario B

• La costante C è uguale per tutti i punti dello

spazio

• In genere si usa scegliere C nulla, in modo che il

potenziale all’infinito sia nullo

• Possiamo dunque

esprimere il potenziale così

r C kQ B

V

B

 1

) (

1 0 )

(    

C r C

kQ V

kQ r r

V 1

)

( 

(7)

Potenziale elettrico di una carica puntiforme. Forma alternativa

• La forma precedente

presume che la carica sia posta nell’origine delle

coordinate

• Lasciamo cadere questa posizione e riscriviamo in modo più generale il

potenziale elettrico

• Questa forma è

particolarmente utile quando abbiamo più di una carica

 

r kQ R

r R

V    

 

 1

R

r

R r

 

(8)

Potenziale di più cariche

• Usiamo il principio di sovrapposizione per E: troviamo un

analogo principio per V

• Nel caso particolare di cariche puntiformi

• Se non vi sono cariche all’infinito

possiamo scegliere la costante C nulla, così che il potenziale è

nullo all’infinito

 

  

 









n j

j j

n j

B

A j

B

A n j

j B

A

A V

B V l

d E

l d E

l d E A

V B

V

1 1

1

) ( )

( )

( )

(

n

j A j

j j

B j

r R

kQ r

R kQ

A V B

V

1

) ( )

(

n

j j

j

r R

R kQ V

1

)

(   

(9)

Distribuzione continua

• Possiamo considerare ogni volume infinitesimo di carica come una carica puntiforme e poi

sommare i contributi al potenziale di tutte le infinite cariche (integrare sul volume)

• Possibili problemi matematici di convergenza

    



V

V R A r

r k dQ

r B

R

r k dQ

A V B

V

) ( )

) ( ( )

(



V R r

r k dQ

R

V  () )

(

(10)

Dimensioni e unità del potenziale

• Dalla definizione segue che le dimensioni del potenziale sono quelle di un’energia diviso una carica

• L’unità di misura è il volt pari a

– joule diviso coulomb: J/C oppure a

– newton volte metro diviso coulomb: Nm/C

     

Q L F V EQ

(11)

Potenziale elettrico

• Riassumendo:

• Abbiamo così ottenuto l’importante relazione

integrale tra potenziale elettrico e campo elettrico

• Vale solo per campi statici

• verrà generalizzata da Faraday a campi elettrodinamici (3° legge dell’e.m.)

B

A B

A

AB F dl E dl

q q

L

q

A U B

A U V B

V

1

) ( )

) ( ( )

(

(12)

Conservatività della forza elettrica

• L’espressione:

• afferma che la ddp dipende solo dai punti iniziale e finale, non dal cammino seguito

• Quindi

• E siccome

B

A

l d E A

V B

V  

) ( )

(

B A

C B

A

C

l d E l

d E

2 1

B A

C B

A

C

l d E l

d

E

(13)

Conservatività della forza elettrica

• Possiamo riscrivere:

• Cioè l’integrale di linea del campo E (statico) su di una linea chiusa è nullo

2 1

2 1

2 1

0

C C A

B

C B

A

C B

A

C B

A

C

l d E l

d E l

d E l

d E l

d

E          

(14)

• Trasformiamo la circuitazione di E mediante il teorema di Stokes

• Assegnato C, l’integrale di destra e` nullo

qualunque sia la superficie S che poggia su C

• Ne segue che vale identicamente



 

C S C

a d E l

d

E 0

0

 E

Forma differenziale della

conservativita` del campo elettrico

(15)

Relazione differenziale tra campo e potenziale

• La relazione tra campo e potenziale che abbiamo espresso in forma integrale, può

essere anche espressa in forma differenziale

k k

z y

x

x E V

z dz dy V

y dx V

x dV V

dz E

dy E

dx E

l d E

dV

 

 

 

 

  

3 , 2 ,

 1

k

(16)

Relazione tra campo e potenziale

• Ovvero, in forma differenziale:

• Questa formula ci può anche essere utile per trovare il campo elettrico, calcolando prima il potenziale

• Dobbiamo calcolare un solo integrale invece di tre, e poi dobbiamo fare tre derivate parziali

V x e

e V E E

k

k k k

k

k

  

 

  

 ˆ ˆ

(17)

Rotazione di un gradiente

• Partiamo dall’equazione

• Facciamo il rotore di entrambi i membri

• Studiamo una qlq.

componente del secondo membro

• Ne segue che la rotazione di un gradiente è

identicamente nulla

     A

  A

 

0

2

2





y z z

y

y z

z

x y

 0

  

(18)

Rotazione del campo elettrico (statico)

• Poiche’ il campo elettrico si

puo` scrivere come il gradiente del potenziale

• Per quanto appena visto sulla rotazione, ne segue che la

rotazione del campo elettrico

(statico) e` nulla

 E     0

V

E     

(19)

Superfici equipotenziali

• Sono superfici perpendicolari al campo elettrico

• Equipotenziale significa infatti che V è costante sulla

superficie, quindi dV=0

• Dalla relazione tra campo e

potenziale segue che il campo elettrico è perpendicolare a

qualunque vettore che giace su una tale superficie

l d E

dV  

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