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IV Appello di Probabilit`a e Statistica

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Academic year: 2021

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IV Appello di Probabilit`a e Statistica Cognome:

Laurea Triennale in Matematica Nome:

19 settembre 2008 Matricola:

ESERCIZIO 1.

Ho un’urna inizialmente vuota e un insieme di palline numerate coi numeri naturali. Il primo giorno inserisco nell’urna le palline numero 1 e 2, dopodich´e ne estraggo una a caso (nell’urna rimane dunque una sola pallina). Il secondo giorno inserisco nell’urna le palline numero 3 e 4, dopodich´e estraggo a caso una delle tre palline contenute nell’urna. Itero dunque la procedura:

l’i-esimo giorno inserisco nell’urna le palline numero 2i − 1 e 2i, dopodich´e estraggo a caso una delle i + 1 palline contenute nell’urna.

Si introduca per i ∈ N l’evento

Ai := la pallina numero 1 `e presente nell’urna alla fine dell’i-esimo giorno . a) Si spieghi perch`e vale l’inclusione Ai+1⊆ Ai per ogni i ∈ N e si deduca la formula

P (An) = P (A1) · P (A2|A1) · · · P (An|An−1) , n ∈ N . b) Si mostri che P (An) = n+11 per ogni n ∈ N.

Soluzione.

a) L’inclusione Ai+1 ⊆ Ai `e equivalente a Aci ⊆ Aci+1, che `e immediatamente verificata:

infatti se la pallina numero 1 non `e presente nell’urna alla fine dell’i-esimo giorno, non potr`a ovviamente essere presente alla fine dell’(i + 1)-esimo.

La formula si dimostra per induzione: per n ≥ 1, dato che An+1 ⊆ An, si ha P (An+1) = P (An+1∩An) = P (An)P (An+1|An) e applicando l’ipotesi induttiva per P (An) si conclude.

b) Chiaramente P (A1) = 12, P (A2|A1) = 23 e pi`u in generale P (Ai|Ai−1) = i+1i . Applicando la formula dimostrata al punto a) si ha dunque

P (An) = 1 2

2 3

3

4 · · · n

n + 1 = 1 n + 1.

(2)

ESERCIZIO 2.

Siano {X1, X2, Y1, Y2, S} variabili aleatorie indipendenti con le seguenti distribuzioni:

X1 ∼ X2∼ Po(λ) , Y1 ∼ Y2 ∼ Po(µ) , S ∼ Be 1 2



= B

 1,1

2

 ,

dove λ, µ ∈ R+ sono parametri fissati, con λ 6= µ. Introduciamo le variabili Z1, Z2 definite da Z1 := X11{S=0} + Y11{S=1}, Z2 := X21{S=0} + Y21{S=1}.

In altre parole, lancio una moneta equilibrata (descritta dalla variabile S) e pongo (Z1, Z2) :=

(X1, X2) se esce testa (cio`e se S = 0) mentre pongo (Z1, Z2) := (Y1, Y2) se esce croce (S = 1).

a) Calcolare E(Z1) e E(Z2).

b) Mostrare che Z1 e Z2 non sono indipendenti (sugg.: calcolare E (Z1Z2)).

Soluzione.

a) Si noti che Z1 e Z2 hanno la stessa legge perch´e sono la stessa funzione dei vettori (X1, Y1, S) e (X2, Y2, S), che hanno la stessa legge. In particolare E(Z1) = E(Z2) e per l’indipendenza delle variabili in gioco si ha

E(Z1) = E(X11{S=0} + Y11{S=1}) = E(X1) P (S = 0) + E(Y1) P (S = 1) = λ + µ 2 . b) Si ha che

E(Z1Z2) = E(X1X21{S=0} + Y1Y21{S=1})

= E(X1) E(X2) P (S = 0) + E(Y1) E(Y2) P (S = 1) = λ2+ µ2

2 6= E(Z1) E(Z2) , per cui Z1 e Z2 non possono essere indipendenti.

(3)

ESERCIZIO 3.

Siano X1, X2 variabili indipendenti uniformi discrete sull’insieme {1, . . . , n}, dove n ∈ N. Defi- niamo la variabile Y := min{X1, X2}.

a) Si calcoli P (Y = k) per ogni k ∈ N.

b) Si mostri che, per ogni t ∈ (0, 1), si ha che

n→∞lim P (Y ≤ tn) = 2t − t2.

Soluzione.

a) Chiaramente P (Y = k) = 0 per k > n. Conviene innanzitutto calcolare, per k ∈ {1, . . . , n}, la probabilit`a P (Y ≥ k) che `e data da

P (Y ≥ k) = P (X1 ≥ k, X2≥ k) = P (X1≥ k) P (X2 ≥ k) =  n − k + 1 n

2

=



1 −k − 1 n

2

. Si ha dunque

P (Y = k) = P (Y ≥ k)−P (Y ≥ k+1) =  n − k + 1 n

2

− n − k n

2

= 1 n2 +2

n

 1 − k

n

 .

b) Dalla formula per P (Y ≥ k) calcolata al punto a) si ottiene P (Y ≤ tn) = 1 − P (Y > tn) = 1 − P (Y > btnc) = 1 −



1 −btnc − 1 n

2

, e dato che (btnc − 1)/n → t per n → ∞, per ogni t ∈ (0, 1), si ha che

n→∞lim P (Y ≤ tn) = 1 − (1 − t)2 = 2t − t2.

(4)

ESERCIZIO 4.

Sia (X, Y ) un vettore aleatorio assolutamente continuo con densit`a congiunta fX,Y(x, y) = λβ2e−λxeye3ye−βey1[0,+∞)(x),

dove λ e β sono due parametri strettamente positivi.

a) Mostrare che la densit`a marginale di X vale fX(x) = (λx+β)2λβ23 1[0,∞)(x).

b) Dire per quali valori di p ≥ 1 si ha che X ∈ Lp.

c) Si definiscano le variabili casuali Z = XeY e W = eY. Mostrare che Z e W sono indipendenti, e determinarne la distribuzione.

Soluzione.

a) Per x ≥ 0 fX(x) =

Z

fX,Y(x, y)dy = λβ2 Z

e−λxeye3ye−βeydy = (ponendo z = ey)

= λβ2 Z +∞

0

z2e−λxze−βzdz = 2λβ2 (λx + β)3. b) X ∈ Lp se e solo se

Z +∞

0

xp

(λx + β)3dx < +∞.

Questo avviene se e solo se p < 2.

c) Sia ϕ(x, y) = (xey, ey), per cui (Z, W ) = ϕ(X, Y ). La mappa ϕ `e un diffeomorfismo tra (0, +∞) × R e (0, +∞) × (0, +∞). Inoltre

ϕ−1(z, w) = (z/w, log w), la cui matrice Jacobiana `e

−1(z, w) =

 1

wwz2 0 w1



Quindi, per la formula di cambiamento di variabili

fZ,W(z, w) = fX,Y−1(z, w)| det Dϕ−1(z, w)| = λe−λzβ2we−βw1(0,+∞)(z)1(0,+∞)(w).

Si vede allora che fZ,W(z, w) = fZ(z)fW(w), e quindi Z e W sono indipendenti, e inoltre Z ∼ Exp(λ), W ∼ Γ(2, β).

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