1) Un pione neutro di impulso 3 GeV/c decade in due fotoni. La vita media del π0 è 8.4×10-17 s e la sua massa 135 MeV/c2.
a) Calcolare l’energia dei fotoni nel sistema del centro di massa (SCM) e descrivere come sono emessi.
b) Calcolare il tempo di decadimento del π0 nel sistema del laboratorio (SLAB) e lo spazio percorso prima di decadere.
c) Scrivere l’espressione dell’angolo di apertura α dei fotoni nel SLAB in funzione dell’energia di uno dei due fotoni.
d) Calcolare l’energia dei fotoni per cui α è minimo, e il valore di αMin.
e) La probabilità di emissione P dei fotoni nel SCM è isotropa, cioè dP/dΩ* è costante. Dalla condizione di normalizzazione trovare il valore della costante.
Ricavare quindi l’espressione di dP/dθ* (θ* è l’angolo polare di emissione del fotone rispetto alla direzione dell’impulso del π0), sapendo che l’emissione è simmetrica rispetto all’angolo azimutale φ*.
f) Dall’espressione trovata di dP/dθ*, ricavare la distribuzione di energia del fotone dP/dEγ in SLAB e dimostrare che è costante. (Suggerimento: differenziare l’equazione della trasformazione di Lorentz dell’energia di un fotone dal SCM a SLAB).
Fisica Nucleare e subnucleare
Prova in itinere del 26/4/2017
SOLUZIONE
a) Conservazione quadrimpulso nel SCM
I fotoni hanno uguale impulso e sono emessi back-to-back Inoltre poiché i fotoni hanno massa nulla
b) Il tempo di decadimento del π0 è dilatato nel SLAB
m
π= E
γ1*+ E
γ 2*p !
γ1*+ !
p
γ 2*= 0 ⇒ !
p
γ1*= ! p
γ 2*p
!
γ 2*= !
pγ1*
= E
γ 2*= E
γ1*=
mπ2
t =
γ τ γ =
Eπmπ
=
pπ2+ m
π2mπ
= 3000
2+135
2135 = 22.24 β =
pπEπ
= 3000
3000
2+135
2= 0.99899
t =
γ τ = 22.24 × 8.4 ×10
−17= 1.87 ×10
−15s
L = vt = 0.99899 × 3×108
×1.87 ×10
−15= 5.6 ×10
−7m = 560 nm
c) Conservazione quadrimpulso in SLAB
Poiché i fotoni hanno massa nulla valgono le espressioni
che sostituite nell’equazione precedente, danno
dove α è l’angolo di apertura fra I fotoni (=θ1+θ2 nel disegno). Si ricava quindi
Avendo utilizzato la conservazione dell’energia in SLAB nell’ultimo passaggio.
Eπ, ! pπ
( )
= E(
γ1+ Eγ 2,p!γ1+ p!γ 2)
Eπ2 − !
pπ 2 = E
(
γ1+ Eγ 2)
2 −(
p!γ1+p!γ 2)
2mπ2 = 2Eγ1Eγ 2− 2! pγ1⋅ !
pγ 2
p !
γ1= E
γ1p !
γ 2= E
γ 2m
π2= 2E
γ1E
γ 2(1− cos α ) = 4E
γ1E
γ 2sin
2α 2
sin α
2 = m
π2 E
γ1E
γ 2= m
π2 E
γ1( E
π− E
γ1)
d) Per trovare il minimo di α si deve derivare l’espressione
rispetto a Eγ1 e imporre la derivata prima =0
Quindi l’angolo di apertura minimo si ha quando l’energia del pione è equipartita fra i due fotoni.
L’angolo minimo vale d
dEγ1 sin
α
2⎛
⎝⎜ ⎞
⎠⎟ = d dEγ1
mπ
2 Eγ1
(
Eπ − Eγ1)
⎛
⎝
⎜
⎜
⎞
⎠
⎟
⎟= − mπ
(
Eπ − 2Eγ1)
2 E⎡⎣ γ1
(
Eπ − Eγ1)
⎤⎦
3/2 = 0
⇒ Eγ1 = Eγ2 = Eπ 2
sin α
2 = m
π2 E
γ1( E
π− E
γ1)
sin α
MIN2 = m
π2 E
π2 E
π− E
π2
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
= m
πE
π= m
πp
π2+ m
π2= 135
135
2+ 3000
2= 0.045
α
MIN= 5.16°
e) La probabilità di emissione nel SCM è costante
La probabilità totale di emissione su tutto l’angolo solido è 1, quindi
da cui
Scriviamo l’angolo solido in termini di φ e θ
Dato che l’emissione è simmetrica in φ, si può integrare su φ tra 0 e 2π ottenendo
dP dΩ
*= c
dP
dΩ
*= 1 4 π 1 = dP
dΩ
*∫ dΩ
*= ∫ c dΩ
*= 4 π c ⇒ c = 4 1 π
dP
dΩ
*= dP
d φ d cos ( θ
*) =
1 4 π
dP
d cos ( θ
*) =
1
2 ⇒ dP
d θ
*=
sin θ
*2
f) La trasformazione di Lorentz per l’energia è
dove β e γ del CM coincidono con quelli del π0 calcolati in b)
Inoltre da a) nel SCM
Riscriviamo la trasformazione
Differenziamo questa espressione, tenendo conto che le variabili sono Eg e q*, mentre l’energia e l’impulso del pione sono fissati
Sostituendo l’ultima formula nell’espressione trovata in e)
dP
d cos ( θ
*) =
1 2 E
γ= γ ( E
γ*+ p
γ*β cos θ
*)
E
γ*= p
γ*= m
π2
E
γ= E
πm
πm
π2 1+ p
πE
πcos θ
*⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟ = E
π2 1+ p
πE
πcos θ
*⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟ γ =
Eπmπ
β =
pπ EπdE
γ= E
π2
p
πE
πd cos ( θ
*) ⇒ d cos ( θ*) = p 2
π
dE
γdP
d cos ( θ
*) =
1 2 dP
dE
γp
π2 = 1
2 ⇒ dP
dE
γ= 1 p
πQuindi la distribuzione di energia del fotone è costante.
2) Un fascio di elettroni di energia 500 MeV/c2 è diffuso da una targhetta di Al (Z=13, A=27, ρ= 2.7 g/cm3) di spessore 0.1 mm. Un rivelatore di sezione 1 dm2 posto ad un metro dalla targhetta conta 200 elettroni al secondo diffusi a θ=40°.
a) Sapendo che la corrente di particelle del fascio è 1 µA, qual è la sezione d’urto differenziale del processo misurata sperimentalmente ?
b) Qual è invece il valore teorico della sezione d’urto Mott del processo?
(Assumere che il nucleo non abbia spin).
c) Calcolare l’impulso trasferito q e il corrispondente valore del fattore di forma.
d) Assumendo per semplicità un pattern diffrattivo alla Fraunhofer e sapendo che il valore misurato corrisponde ad un minimo della sezione d’urto differenziale, stimare il raggio dei nuclei di Al.
a) La sezione d’urto sperimentale si ricava dalla formula
dove
Δ ! N
f= dσ
dΩ I
0n
bΔx A
rivr
2dσ
dΩ = Δ ! N
fI
0n
bΔx A
rivr
2ΔΩ = A
rivr
2= 10
−2m
21m
2=10
−2sr Δ ! N
f= 200s
-1Δx = 0.1mm=10
-4m I
0= 1µA
1.6 ×10
−19= 6.25×10
12s
-1n
b= ρ N
AA = 2.7 ×10
36.02 ×10
2327 ×10
−3= 6.02 ×10
28dσ
dΩ = Δ ! N
fI
0n
bΔx A
rivr
2= 200
6.25×10
12× 6.02 ×10
28×10
-4×10
-2= 0.05316 ×10
−32m
2sr
-1dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
Mott
*
= dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
Rutherford
*
cos
2θ 2
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟= 0.0255fm
2sr
-1× cos
240°
2
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟ = 0.0225fm
2sr
-1dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
Rutherford
*
= Z
2α
2( ) !c
24E
2sin
4θ
2
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
= 13
2( 197MeVfm )
24×137
2× 500 MeV ( )
2sin
4⎛ 40° 2
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
= 0.0255 fm
2sr
-1= 0.0255×10
−30m
2sr
-1dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟ = dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
Mott
*
F(q)
2F(q)
2=
dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟ dσ dΩ
⎛
⎝ ⎜ ⎞
⎠ ⎟
Mott
*
= 0.05316 ×10
−320.0225×10
−30= 2.36 ×10
−2b) La sezione d’urto Mott è
q = 2 psin θ
2 = 2 × 500 × sin 20° = 342 MeV/c
b) Nella diffrazione alla Fraunhofer vale