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Fisica Nucleare e subnucleare Esame scritto del 29/9/2017

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Academic year: 2021

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(1)

Fisica Nucleare e subnucleare Esame scritto del 29/9/2017

1) Scrivere il decadimento β+ dell’ 3518Ar. Determinare i valori di JP dei due nuclei e il momento angolare dei leptoni prodotti nel decadimento.

Stimare il coefficiente ac del termine coulombiano della formula semiempirica di massa, sapendo che l’energia cinetica massima del positrone emesso nel decadimento è di 4.95 MeV.

Stimare il raggio del nucleo padre e del nucleo figlio.

[Mn = 939.56 MeV/c2 ; Mp= 938.27 MeV/c2; Me= 511 keV/c2 ]

2) In un bersaglio di idrogeno liquido esposto ad un fascio di pioni avviene la reazione π- p à Λ K0.

a)  Se l’energia nel sistema del centro di massa della reazione è √s= 3 GeV, calcolare gli impulsi di π- e Λ nel sistema del centro di massa.

b) Assumendo il protone a riposo nel sistema del laboratorio, il mesone K può essere emesso all’indietro nel sistema del laboratorio?

c) Calcolare la frequenza delle reazioni sapendo che il volume e la densità del bersaglio sono rispettivamente Vb=10-4 m3 e ρ=71 kg/m3, il flusso dei pioni è 107m-2 s-1 e la

sezione d’urto della reazione, σ =0.4 mb.

d) Qual è interazione responsabile del processo?

[Mp = 938 MeV/c2 ; Mπ= 140 MeV/c2; MΛ= 1.115 GeV/c2; MΚ= 0.5 GeV/c2 ]

(2)

3) Spiegare se i seguenti decadimenti del mesone neutro φ sono permessi o proibiti

Sapendo che la massa del mesone φ è 1020 MeV e la sua larghezza di riga è 4.25 MeV calcolare il tempo di vita medio della particella.

4) Un pione carico (massa 140 MeV/c2) di impulso iniziale 500 MeV/c attraversa uno spessore di alluminio (densità 2.7 g/cm3), prima di entrare in un rivelatore Cerenkov il cui indice di rifrazione è n=1.1.

Il pione nell’alluminio si comporta come una particella al minimo di ionizzazione (dE/dx = 2 MeV cm2 g-1).

Qual è il massimo spessore D che il pione può attraversare, tale che possa ancora emettere luce Cerenkov una volta entrato nel rivelatore.

φ →π+π φ →π0π0 φ → e+µ

(3)

Soluzione es. 1

Il decadimento β+ dell’ 35Ar è

Qβ=MAr- MCl- Me= TCl+Te+Tν ≈ Te+Tν = TeMax = 4.95 MeV

35Ar: 17 neutroni (1s1/2)2 (1p3/2)4 (1p1/2)2 (1d5/2)6 (2s1/2)2 (1d3/2)1 18 protoni (1s1/2)2 (1p3/2)4 (1p1/2)2 (1d5/2)6 (2s1/2)2 (1d3/2)2 à JP= 3/2+

35Cl: 17 protoni e 18 neutroni à JP= 3/2+

Per la conservazione del momento angolare, i due leptoni possono avere J_lep=0, 1 Le masse dei nuclei di 35Ar e 35Cl sono date da

MAr = 18 Mp + 17 Mn – B(35Ar) MCl = 17 Mp + 18 Mn – B(35Cl)

dove B è l’energia di legame nucleare.

Sottraendo la seconda equazione dalla prima MAr – MCl = B(35Cl) - B(35Ar) + Mp - Mn

Ma dal Q valore del decadimento sappiamo MAr- MCl- Me = TeMax che sostituita nella precedente dà

18

35

Ar →

1735

Cl + e

+

+ ν

e

(4)

TeMax + Me = B(35Cl) - B(35Ar) + Mp - Mn da cui si ricava

B(35Cl) - B(35Ar) = TeMax + Me – Mp + Mn = 4.95+0.511-(938.27-939.56)= 6.751 MeV Possiamo ora valutare la differenza di energia di legame tra Cloro e Argon

I due nuclei sono speculari, quindi hanno uguali tutti i termini della formula di Weizsacker, tranne il termine della repulsione coulombiana.

Per cui la differenza di energia di legame è dovuta solo al termine di repulsione coulombiana

BE(Cl) − BE(Ar) = 6.751 MeV=

ac⎡⎣ZAr

(

ZAr −1

)

− ZCl

(

ZCl −1

)

⎤⎦A

1 3

ac = 6.751

18 ×17 −17 ×1635

1

3 = 0.65

R = R0A

1 3

RCl = RAr = 1.22 × 35

1

3 = 3.93 fm

(5)

Soluzione es. 2

(a) Per la conservazione del quadrimpulso nel SCM, si ha (1)

Nel SCM l’impulso totale è nullo, quindi

Sappiamo inoltre che √s è l’energia totale del sistema Sostituendo quest’ultima in (1), otteniamo

s = p (

*p

+ p

π*

)

2

= p

*2p

+ p

π*2

+ 2 p

*p

⋅ p

π*

= m

π2

+ m

p2

+ 2E

p*

E

π*

− 2 p !

*p

p !

π*

p !

*p

+ !

p

π*

= 0 ⇒ !

p

*p

= − ! p

π*

s = m

π2

+ m

p2

+ 2E

p*

E

π*

+ 2 !

p

π* 2

s = E (

p*

+ E

π*

)

2

⇒ E

p*

= E

π*

− s

s = m

π2

+ m

p2

+ 2 ! p

π

* 2

+ 2 ( s − E

π*

) E

π*

s = m

π2

+ m

p2

+ 2 ! p

π

* 2

+ 2 sE

π*

− 2E

π*2

s = m

π2

+ m

p2

− 2m

π2

+ 2 sE

π*

(6)

da cui si ricava

In modo analogo si ricava l’energia di Λ nel SCM

(b)  Ricaviamo innanzitutto l’energia di K nel SCM, sapendo che il suo impulso è uguale a quello della Λ

Assumendo che il K sia emesso da un angolo θ* nel SCM, misurato rispetto alla direzione dell’impulso p*π, calcoliamo l’angolo θ nel SLAB usando le trasformazioni di Lorentz del quadrimomento

E

π*

= s + m

π2

− m

p2

2 s = 9 + 0.140

2

− 0.938

2

2 × 3 = 1.357 GeV p !

π

*

= E

π*2

− m

π2

= 1.357

2

− 0.14

2

= 1.349 GeV/c

E

Λ*

= s + m

Λ2

− m

K2

2 s = 9 +1.115

2

− 0.497

2

2 × 3 = 1.666 GeV p !

Λ

*

= E

Λ*2

− m

Λ2

= 1.666

2

−1.115

2

= 1.238 GeV/c

p

K*

= p

Λ*

E

K*

= p

K*2

+ m

K2

= 1.238

2

+ 0.497

2

= 1.334 GeV/c

(7)

β  e γ del CM coincidono con quelli del π nel SLAB, dato che il protone è fermo

Dalla conservazione del quadrimpulso nello stato iniziale in SLAB si ricavano impulso e momento del pione

E

K

= γ ( E

K*

+ p

K*

β

CM

cos θ

*

)

p

K

cos θ = γ

CM

( p

K*

cos θ

*

+ E

K*

β

CM

)

p

K

sin θ = p

K*

sin θ

*

tan θ = p

K*

sin θ

*

γ

CM

( p

K*

cos θ

*

+ E

K*

β

CM

) =

sin θ

*

γ

CM

cos θ

*

+ E

K*

p

K*

β

CM

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟

γ =

Eπ

mπ

β =

pπ Eπ

s = p

(

p

+ p

π

)

2

= p

p2

+ p

π2

+ 2 p

p

⋅ p

π

= m

π2

+ m

p2

+ 2E

pEπ

− 2

p

!

p

p

!

π

p

!

p

= 0 ⇒ E

p

= m

p s = mπ2

+ m

p2

+ 2m

pEπ

(2)

(8)

Notiamo ora che il denominatore della (2) è sempre >0 dato che

Poiché 0 ≤ θ* ≤ π à tan θ >0 per qualsiasi valore di θ* .

Quindi anche se il K venisse emesso all’indietro (π/2 ≤ θ* ≤ π ) nel SCM, comunque il suo angolo di emissione risulterebbe in avanti (θ >0) nel SLAB per effetto del boost di Lorentz.

Eπ

=

s − mπ2

− m

p2

2m

p

= 9 − 0.140

2

− 0.938

2

2 × 0.938 = 4.32 GeV/c

p

!

π

= E

π2

− m

π2

= 1.12

2

− 0.14

2

= 4.318 GeV/c β

CM

=

p

!

π

Eπ

= 0.999

E

K*

p

K*

= 1.334

1.238 = 1.077 E

K*

p

K*

β

CM

= 1.077 > 1 ⇒ cos θ

*

+ E

K*

p

K*

β

CM

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟ > 0

(9)

Mbersaglio = ρVb = 7.1×10−3 kg Nprotoni = Mbersaglio

Mprotone × NA = 7.1×10−3×10−3

1 × 6.02 ×1023= 4.276 ×1024 dNreazioni

dt = Nprotoniσ φ = 4.28 ×1024× 0.4 ×10−31×107 = 1.712 s-1

(c)

(d) L’interazione è di tipo forte data la sezione d’urto, inoltre le particelle strane vengono prodotte in coppie con stranezza opposta nelle interazioni forti,

come appunto avviene in questo caso (Λ S=-1 ; K0 S=1)

(10)

Soluzione es. 3

La particella φ è un mesone vettore, cioè ha JP = 1- , mentre i pioni sono mesoni pseudoscalari cioè hanno JP = 0-

Quindi il momento angolare dello stato iniziale è Jin = 1, mentre la parità Pin = -1 Nel primo decadimento

Jfin = 0+L à L = 1 momento angolare del moto relativo di π± Pfin = (-1) x (-1) x (-1)L = -1 à La parità è conservata Il decadimento avviene.

Applicando la C-parità si deduce che la C-parità della φ è -1

Per quanto riguarda il secondo decadimento

La C-parità dello stato finale con due π0 è +1, mentre la C-parità di φ è -1 à il decadimento viola la conservazione della C-parità.

Inoltre L=1 (da conservazione J) per due bosoni identici di spin 0 non è possibile, perché la funzione d’onda del sistema sarebbe antisimmetrica per scambio

Il decadimento è proibito perché non conserva i numeri leptonici di elettrone e muone

φ →π+π

φ → e+µ

φ →π0π0

(11)

τ = !

Γ = !c

10

−15

c = 197.3 [MeVfm]

4.25 [MeV] 3×10

8

×10

15

[fm s

−1

] =15.5×10

−23

s

Il tempo di vita medio della particella si ricava dal principio di indeterminazione eempo-energia

(12)

Soluzione es. 4

Per emettere luce il pione deve avere una velocità >= della soglia Cerenkov

L’energia cinetica corrispondente è

Mentre l’energia cinetica iniziale del pione che ha impulso p = 500 MeV/c è

cosθ

C

= 1

β

thn

< 1 ⇒ β

th

> 1

n

= 0.909

EKf = mπ

(

γ −1

)

= mπ 1

1−βth2 −1

= 196 MeV

EKi

= p

2

+ m

π2

− m

π

= 379.2 MeV

(13)

ΔE = dE dx

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

ρ

AlD

Affinché il pione, una volta attraversato lo spessore D di alluminio, possa ancora emettere luce Cerenkov, la massima perdita di energia in D deve essere

La perdita di energia per unità di lunghezza è, al minimo di ionizzazione, dE/dx = 2 MeV cm2 g-1. Possiamo quindi scrivere

da cui si ricava lo spessore massimo ammissibile D

ΔE = E

Ki

− E

Kf

= 183 MeV

D = ΔE dE

dx

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟ ρ

Al

= 183 MeV

2 MeVcm

2

g

−1

× 2.7g cm

−3

= 33.9 cm

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