Sia f = f (x, y) : A → R, dove A `e un aperto di R
2, una funzione differenziabile in (x
0, y
0) ∈ A.
Il piano tangente al grafico della funzione nel punto (x
0, y
0, z
0), do- ve z
0= f (x
0, y
0) (si calcola a partire da x
0, y
0), ` e il piano in R
3di equazione
z − z
0= f
x(x
0, y
0) (x − x
0) + f
y(x
0, y
0) (y − y
0)
(1) Calcolare insieme di definizione A e di derivabilit` a B e calco- lare il gradiente in B delle seguenti funzioni (importanti per il seguito)
a) f (x, y) = arctan(
yx) ( A ⊆ R
2; dire a parole cosa ` e questa funzione)
b) f (x) = f (x
1, . . . , x
N) = p(x
1)
2+ · · · + (x
N)
2( A ⊆ R
N; dire a parole il nome di questa funzione e scrivere il gradiente in termini di questo nome . . . )
(2) Calcolare le derivate parziali della funzione f (x, y) = arctan h
p1 + x
2y
4i , x, y ∈ R, dire se la funzione `e differenziabile in R
2, e scrivere l’
equazione del piano tangente al grafico della funzione nel punto (x
0, y
0, z
0), dove x
0= 0, y
0= 0, z
0= f (x
0, y
0)
(3) Data la funzione di due variabili f (x, y) = e
x2arctan(y
2) calco- lare il gradiente in un punto generico (x, y) ∈ R
2, verificare che
` e differenziabile in R
2, e scrivere l’ equazione del piano tangen- te al grafico della funzione nel punto (x
0, y
0, z
0), dove x
0= 0, y
0= 1, z
0= f (x
0, y
0)
(4) Data la funzione di due variabili f (x, y) = e
x−y2+p1 + x
2+ y
4calcolare il gradiente in un punto generico (x, y) ∈ R
2, dire se ` e differenziabile in R
2, e calcolare la derivata di f nella direzione v = (
√12
,
√−12
) nel punto (1, 1). Scrivere poi l’ equazione del piano tangente al grafico della funzione nel punto (x
0, y
0, z
0), dove x
0= 1, y
0= 1, z
0= f (x
0, y
0)
(5) Data la funzione di due variabili : f (x, y) = arctan[ √
y log(x) ] trovare l’ insieme di definizione A, discutere la derivabilit` a nei punti di A e calcolare le derivate parziali di f
(6) Data la funzione di due variabili f (x, y) = (x y)
log(x y), x > 0, y > 0, calcolare il gradiente in un punto generico (x, y) con x > 0, y > 0 e dire se la funzione ` e differenziabile in ogni punto (x, y) con x > 0, y > 0
(7) Data la funzione di due variabili: f (x, y) = arcsin(
1+xx2y22y2) tro- vare il dominio D e l’ immagine I della funzione, verificare che esistono le derivate parziali in ogni punto di D e calcolarle, dire se f ` e differenziabile in D motivando la risposta.
1
2
(8) Data la funzione di due variabili f (x, y) = (
xyx2+y2
se (x, y) 6= (0, 0) 0 se (x, y) = (0, 0) , motivando le risposte dire
a) se f ` e continua in (0, 0)
b) se esistono le derivate parziali in (0, 0)
c) se esistono le derivate direzionali in (0, 0) secondo una di- rezione generica v = (v
1, v
2) e in caso affermativo calcolarle d) se la funzione ` e differenziabile in (0, 0)
(9) Come l’ esercizio precedente per la funzione f (x, y) = (
x2yx2+y2
se (x, y) 6= (0, 0) 0 se (x, y) = (0, 0) (10) Come l’ esercizio precedente per la funzione f (x, y) =
(
x2y2x2+y2
se (x, y) 6= (0, 0) 0 se (x, y) = (0, 0) . Dire inoltre se la funzione ` e di classe C
1(R
2).
(11) Generalizzare gli esercizi precedenti e trovare condizioni neces- sarie e sufficienti per continuit` a, esistenza delle derivate direzio- nali e differenziabilit` a di funzioni del tipo
f (x, y) =
(
|x|α|y|β(x2+y2)γ2
se (x, y) 6= (0, 0) 0 se (x, y) = (0, 0)
, con α , β , γ > 0.
[ Usando le coordinate polari (prima in negativo, e poi in positivo con una maggiorazione indipendente dall’ angolo ϑ) si vede che ` e continua se e solo se α + β > γ.
Esistono tutte le derivate direzionali se e solo se α + β > γ + 1;
∗esse sono tutte nulle e per la formula del gradiente, essendo ora il gradiente nullo, la condizione necessaria di differenziabilit` a ` e verificata.
In questo esercizio ` e anche sufficiente, usando per il limite che definisce il differenziale una maggiorazione in coordinate polari . . .
∗
Osservazione. Se gli esponenti sono naturali e facciamo scomparire i moduli, cio` e se la funzione ` e definita fuori dall’
origine come f (x, y) =
xαyβ(x2+y2)γ0
(che corrisponde nell’ esempio precedente a γ = 2γ
0) con α, β, γ
0∈ N, allora esistono tutte le derivate direzionali (ma non sono tutte nulle e quindi la funzione non ` e differenziabile essendo invece le derivate parziali nulle) anche se α + β = γ + 1 = 2γ
0+ 1, ed esse sono date da
∂f∂v(0, 0) = v
α1v
β2se v = (v
1, v
2) ` e una direzione. ]
(12) Data la funzione di due variabili f (x, y) = (
x2yx4+y2
se (x, y) 6= (0, 0) 0 se (x, y) = (0, 0) , motivando le risposte dire
a) se f ` e continua in (0, 0)
b) se esistono le derivate parziali in (0, 0)
3
c) se esistono le derivate direzionali in (0, 0) secondo una di- rezione generica v = (v
1, v
2) e in caso affermativo calcolarle d) se la funzione ` e differenziabile in (0, 0)
[ a) No, il limite in coordinate polari ` e nullo lungo ogni retta passante per l’ origine, ma lungo la parabola y = x
2vale
12. b) S`ı e sono nulle, essendo la funzione nulla sugli assi. c) S`ı,
∂f
∂v
(x, y) = lim
t→01tt4tv24v12tv2 1+t2v22=
(
v2 1v2
se v
26= 0
0 se v
2= 0 . d) No, per verifica diretta o per quanto visto in precedenza, perch´ e non vale l’ eguaglianza
∂f∂v(x, y) = ∇f (x, y) · v . ]
(13) Data la funzione di due variabili f (x, y) = |xy| , motivando le risposte,
a) dire in quali punti esiste la derivata parziale f
xe calcolarla in tali punti
b) dire in quali punti esiste la derivata parziale f
ye calcolarla in tali punti
c) dire in quali punti la funzione ` e differenziabile
[ Nei punti (x, y) con x 6= 0 , y 6= 0 le derivate parziali esistono continue, quindi la funzione ` e ivi differenziabile, e i loro valori sono f
x(x, y) = |y|
|x|x, f
y(x, y) = |x|
|y|y. Nei punti con x = 0, y 6= 0 non esiste la derivata parziale f
xmentre f
y= 0; nei punti con y = 0, x 6= 0 non esiste la derivata parziale f
ymentre f
x= 0; in ogni caso in questi punti la funzione non ` e differenziabile.
Nel punto (0, 0) le derivate parziali esistono e sono nulle (la funzione ` e nulla sugli assi) e inoltre la funzione ` e differenziabile . . . ]
Verifica guidata di alcune disuguaglianze notevoli (1) Dimostrare che se x, y ≥ 0 valgono le seguenti disuguaglianze
per p > 0, p 6= 1:
x
p+ y
p≤ (x + y)
p≤ 2
p−1(x
p+ y
p) se p > 1 (x + y)
p≤ x
p+ y
p≤ 2
1−p(x + y)
pse 0 < p < 1
[ Ovvie se x = 0 oppure y = 0, in caso contrario dividendo per (x + y)
pe ponendo t =
x+yx, e quindi 1 − t =
x+yy, ci si riconduce allo studio in [0, 1] della funzione g(t) = t
p+ (1 − t)
p, che in [0, 1] ha max = . . . min = . . . ]
(2) Disuguaglianza di Young 1 Dimostrare che x
λy
1−λ≤ λx + (1 − λ)y se x, y ≥ 0 , 0 < λ < 1
[ se y = 0 non c’ ` e nulla da dimostrare, altrimenti dividendo
per y > 0 e ponendo t =
xysi deve dimostrare che g(t) =
t
λ− λt ≤ 1 − λ per t ≥ 0 e studiando la funzione g(t) si osserva
che ha massimo assoluto per t = 1 . . . ]
4