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Relazione diFondamenti di automatica ElaboratoJ

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Academic year: 2021

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(1)

fondamenti di automatica

J

Relazione di

Fondamenti di automatica

Docente del corso:

Stefano Chiaverini

Riccardo Galletti

Matr. 1265

(2)

Relazione di fondamenti di automatica – Riccardo Galletti -

(3)

FUNZIONE DI TRASFERIMENTO

In esame si ha lo studio dell’impianto P caratterizzato dal modello implicito ingresso-uscita lineare e stazionario:

) ( ) 15 30 (

) 25 ( ) 10 (

) (

2 2 3

3

t dt u

t du dt

t dy dt

t y d dt

t y

d + + = +

Trasformiamo secondo Laplace, tenendo conto del fatto che le condizioni iniziali sono nulle:

) ( ) 15 30 ( ) ( ) 25 10

( s 3 + s 2 + s Y s = s + U s

⇒ 3 2 2

) 5 (

15 30 25 10

15 30 )

( ) ) (

( +

= + + +

= +

= s s

s s s

s s s

U s s Y

P

La F.d.t. trovata presenta un polo nell’origine e due poli identici a parte reale negativa, poiché

1 = 0

s , s 2 = − 5 s = 3 .

CONTROLLO IN RETROAZIONE

Il progetto del controllore riguarda la creazione della struttura dei blocchi di f.d.t. C e H affinché l’uscita Y segua l’andamento voluto Y

d

. I riferimenti dati impongono:

) ( 4 )

( t 3 t

r = δ y d ( t ) = 12 δ 3 ( t ) e r ( t ) = 4 δ 3 ( t ) ⇒ e A , ( t ) = 15 Quindi:

calcoliamo K

d

e H(s) tale che:

) ( 4 )

( t 3 t

r = δ y d ( t ) = 12 δ 3 ( t ) nel dominio di Laplace equivalgono a :

3

) 4 ( s s

R = 3

) 12 ( s s Y D =

poiché Y D ( s ) = K dR ( t ) si ha

K d = R Y (s d ) = 3

12

s 4 3

3 =

s

da cui ricavo H(s) come:

= = K d

s

H 1

)

( 3

1

(4)

La seconda specifica può essere soddisfatta con diverse scelte del controllore. Esse sono:

A) Introduzione di poli nell’origine;

B) Attribuzione di un opportuno guadagno di Bode Kc;

Calcoliamo quindi C(s) tale che r ( t ) = 4 δ 3 ( t ) ⇒ e A , ( t ) = 15 :

Per avere un errore a regime finito occorre avere l’uguaglianza: k = h

dove k indica l’ordine (diminuito di 1 unità) del riferimento, mentre h è il numero dei poli nell’origine nella G(s), ossia la F.d.T di catena diretta.

Nel nostro caso abbiamo:

k=2, cioè abbiamo come riferimento una rampa parabolica, e dobbiamo avere h=2.

Dato che l’impianto già possiede un polo nell’origine, dobbiamo inserirne uno nel controllore C(s), che quindi assumerà una struttura del tipo:

s s K C ( ) = c

15 )

, ( t =

e A ma dato che

a a

d

A K K

R t K

e 3 4

) (

2 0 2 ,

= ⋅

= ⋅

∞ si ha 2 . 4

15 36 =

a =

K ; inoltre essendo

25 15 25

15 )

5 (

15 lim 30

) (

lim 2 2

0 2

0 c c c

a s

a s K K

s s

s s s K K

s G s

K = =

+

= +

= →

cioè 2 . 4 5 3 =

K cK c = 4

Per vedere se il sistema a ciclo chiuso è astatico nei confronti di d ( t ) = δ 1 ( t ) , (gradino

unitario), devo verificare la seguente disuguaglianza: h 1 > k , dove h

1

sta ad indicare il numero dei poli dell’origine di C(s) e k è l’ordine, diminuito di un’unità, dell’ingresso non manipolabile.

Dunque:

4 1 )

( 1

1

= → =

= h

s s s K

C h c ( ) = + 0 1 = 1k = 0 s

s s D

D k

Quindi è verificata la relazione h 1 > k che rende il sistema astatico nei confronti di d(t).

PROPRIETA’ DI STABILITA’

Per l’analisi della stabilità del sistema è necessario conoscere i poli della f.d.t. a ciclo chiuso, pari a:

) ( ) ( ) ( 1

) ( ) ( )

( 1

) ) (

( C s P s H s

s P s C s

F s s G

W + ⋅ ⋅

= ⋅

= +

Occorre dunque analizzare le radici dell’equazione:

) 2

5 (

15 30 3

1 1 ) ( ) ( ) ( 1 ) (

1 +

⋅ +

⋅ +

=

⋅ +

=

+ s s

s s s K

H s P s C s

F c

Relazione di fondamenti di automatica – Riccardo Galletti -

(5)

Tali radici si ricavano risolvendo l’equazione:

0 ) 15 30

) 25 10 (

3 0 ) 15 30 ( )

5 ( 3 0 )]

( 1

[ + F s = ↔ s 2 s + 2 + K cs + = ⇒ s 2 s 2 + s + + K c s + K c = num

cioè 3 s 4 + 30 s 3 + 75 s 2 + 30 K c s + 15 K c = 0

Se e solo se tutti i poli della f. d. t. ad anello chiuso hanno parte reale strettamente negativa il sistema è asintoticamente stabile in quanto la risposta in transitorio tende a 0 nel tempo.

Il criterio che mi permette di dterminare, in modo semplice quanto veloce, il segno dei poli senza risolvere l’equazione è il criterio di Routh .

In particolare, condizione necessaria e sufficiente affinchè un sistema lineare e stazionario sia asinntoticamente stabile è che gli elementi della prima colonna della tabella di Routh associata al polinomio caratteristico siano tutti dello stesso segno.

Costruiamo, a questo punto, la tabella di Routh:

4 3 2 1 0

3 30

c d e

75 30 K

c

c’

0 0

15 K

c

0 0 0 0

Ricaviamo c, c’, d, e :

30 det 1 ⋅

=

c

K c

30 30

75

3 K c K c

3 30 75

90

2250 − = −

=

30 det ' = − 1 ⋅

c

0 30

15

3 K c

= 15 K c

1 ⋅ det

= c

d 30 c 30 c K ' c = 75 1 3 det K c

c c

c

K K

K 15 3

75

30 30

c c c

c

c c

c

K K K

K

K K

K

− −

− =

= ⋅

25 30 150 3

75

450 )

3

75

(

30

(6)

1 det

= d

e d c c 0 ' = c 15 ' = K c

Per la condizione imposta sulla stabilità otteniamo il sistema:

75 − 3 K c > 0

25 0

30 150 >

− −

c c

c K

K K

15 K c > 0

Dato che 25-Kc>0, basta imporre che 750 K

c

− 30 K

c2

− 150 K

c

> 0 cioè che K c ( 600 − 30 K c ) > 0 , cioè ( 600 − 30 K c ) > 0 .

In sintesi, condizione per avere asintotica stabilità sul sistema a ciclo chiuso è che 20

0 < K c <

Essendo K

c

pari a 4 e dunque appartenente all’intervallo [0,20], possiamo affermare che il nostro sistema è asintoticamente stabile.

Per avere un riscontro dei risultati ottenuti, ai fini della stabilità del sistema, si ricorre ad un metodo di indagine basato sulla conoscenza della f.d.t di anello F(s): il criterio di Nyquist . Secondo tale metodo condizione necessaria e sufficiente per garantire l’asintotica stabilità del sistema a ciclo chiuso è che il diagramma di Nyquist completo della F(j ω) circondi il punto critico (-1, j0), senza toccarlo, un numero di volte pari al numero di poli a parte reale

strettamente positiva della F(s). Il numero dei circondamenti è contato positivamente in senso antiorario, negativamente in senso orario.

Nel nostro caso 2

) 5 (

15 30 3

) 1 ( ) ( ) ( )

( +

⋅ +

=

= s s

s s s K

H s P s C s

F c possiamo vedere che non ha poli a

parte reale positiva, ma ha un polo nell’origine con molteplicità 2.

K c < 25

25 0

30 150 >

− −

c c

c K

K K

K c > 0

Relazione di fondamenti di automatica – Riccardo Galletti -

(7)

Tracciamo il diagramma di Nyquist con K

c

=4;

-1.2 -1 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 0

-1 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

Nyquist Diagram

Real Axis

Imaginary Axis

Come potevamo aspettarci, in prossimità della pulsazione ω = 0 abbiamo una singolarità nell’applicazione del suddetto criterio. Sfruttando il diagramma ottenuto in Matlab e tenendo

conto che 4 3 2 2

) (

)

~ ( ) ( 25 ) ( 10 ) (

20 ) 40

( ω

ω ω

ω ω

ω ω

j j F j

j j

j j

F =

+ +

= + e che ~ ( ) 0

lim 0 ∠ =

→ ω

ω F j

Si ha: ω π

ω

+

∠ = −

→ ( )

lim 0 F j e ω π

ω

∠ = +

→ ( )

lim 0 F j

Si nota dunque che per ω tendente a 0

+

il diagramma di Nyquist tende asintoticamente al semiasse reale negativo, e per ω tendente a 0

-

tende asintoticamente al semiasse reale >0.

e dunque, chiudendo il grafico con due mezzi giri orari da 0- a 0+ il numero dei

circondamenti del punto critico rimane pari a zero. Essendo zero il numero dei poli a parte reale >0 di F(s) (si ricorda che l’aggiramento in senso antiorario nel dominio ci fa

considerare, ai fini dell’applicazione del criterio di Nyquist, il polo nell’origine come polo a

-0.22 -0.2 -0.18 -0.16 -0.14 -0.12 -0.1 -0.08 -0.06 -0.04 -0.02

-0.1 -0.08 -0.06 -0.04 -0.02 0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1

+ ∞

− ∞ 0

0 +

-15 -10 -5 0

x 104 -6000

-4000 -2000 0 2000 4000 6000

Nyquist Diagram

Real Axis

Imaginary Axis

(8)

parte reale negativa), il criterio di Nyquist è verificato.

Dato che il diagramma di Nyquist interseca l’asse negativa dei reali in corrispondenza di -0.1978, siamo in presenza di una stabilità regolare, assicurata per valori del guadagno d’anello aperto 5 . 06

1978 . 0

1

~ < =

K . Ciò significa che posso moltiplicare K

c

=4 al massimo per 5.06. Arrivo cioè a circa 20, cioè quanto mi aveva detto il criterio di Routh.

AZIONE CORRETTRICE

Dal diagramma di Nichols della F(jω) si ha:

-360 -315 -270 -225 -180 -135 -90 -45 0

-120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80

-100 dB -80 dB -60 dB -40 dB -20 dB

-120 dB -1 dB

-6 dB 0.5 dB

0 dB

-3 dB 6 dB

-12 dB 3 dB

1 dB 0.25 dB

System: F Gain (dB): -15.9 Phase (deg): -186 Frequency (rad/sec): 5

Dunque si ricava che il punto di lavoro alla ω

t

=5 rad/s si trova in corrispondenza di:

dB j

F ( ) | 15 . 9

| ω = − e F ( j ω ) = − 186 ° .

Considerato che m

φ

=40° e quindi ∠ F ( j ω ) = − π + m ϕ = − 140 ° la correzione da apportare prevede un’amplificazione di 15.9 dB e un anticipo di fase pari a 46°.

Dovremo utilizzare una rete anticipatrice, caratterizzata da una f.d.t. pari a :

τ s α 1

τ s 1

⋅ +

⋅ +

Relazione di fondamenti di automatica – Riccardo Galletti -

(9)

Tramite il modulo e la fase del vettore di correzione si ricava la struttura del nuovo controllore mediante il calcolo di α e τ:

τ s α 1

τ s ) 1

( + ⋅ ⋅

⋅ +

= s

s K

C c

Utilizzando il diagramma per reti anticipatrici, si ha:

0970 . 0

α ≅ e τ ≅ 1 . 5273 ⇒ α ⋅ τ ≅ 0 . 1481

Con questi valori il controllore assumerà la struttura:

1481 . 0 s 1

5273 . 1 s 1 ) 4

( + ⋅

⋅ +

= s s

C ;

Di conseguenza la f.d.t. di anello aperto dopo la correzione è:

2 3

4 5

2

2 0.15 s + 2.48 s + 13.7 s + 25 s

20 + s 70.55 + s 61.1

) 5 (

15 30 1481 . 0 s 1

5273 . 1 s 1 4 3 ) 1 ( ) ( ) ( )

( =

+

⋅ +

⋅ +

⋅ +

=

= s s

s s s

H s P s C s F

Il diagramma di Nichols della F(jω) dopo la correzione è:

-360 -315 -270 -225 -180 -135 -90 -45 0

-100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80

-80 dB -60 dB -40 dB -20 dB 1 dB

-100 dB -1 dB

-6 dB 0.5 dB

0 dB

-3 dB 6 dB

-12 dB 3 dB

0.25 dB

System: F Gain (dB): -0.0191 Phase (deg): -140 Frequency (rad/sec): 5

(10)

PARAMETRI TEMPORALI CARATTERISTICI

Sfruttando, a questo punto, i parametri ottenuti nel dominio della frequenza e i legami globali otteniamo i corripondenti parametri caratteristici nel dominio del tempo, facendo riferimento alla f.d.t. a ciclo chiuso:

⋅ =

⋅ +

= ⋅

= +

) ( ) ( ) ( 1

) ( ) ( )

( 1

) ) (

( C s P s H s

s P s C s

F s s G

W

500 + s 2038 + s 3169 + s 1700 + s 473.8 + s 84.62 + s 10.26 + s 0.74 + s 0.02

1500 + s 6113 + s 7631 + s 3045 + s 486.3 + s 27.5

2 3

4 5

6 7

8

2 3

4 5

=

Il guadagno statico è W(j0)=3, dunque diagrammiamo tramite Bode la W(s) normalizzata:

10-1 100 101

-270 -225 -180 -135 -90 -45 0

Phase (deg)

System: W_norm Frequency (rad/sec): 15.3 Phase (deg): -214

-60

-50 -40 -30 -20 -10 0 10 20

System: W_norm Frequency (rad/sec): 9.01 Magnitude (dB): -6

System: W_norm Frequency (rad/sec): 15.3 Magnitude (dB): -20 System: W_norm

Frequency (rad/sec): 8.15 Magnitude (dB): -3

Magnitude (dB)

Bode Diagram

Frequency (rad/sec)

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Da questi ricaviamo:

15 .

3 dB = 8

ω rad/s ⇒ B 3 dB = 1 . 30 Hz

01 .

6 dB = 9

ω rad/sB 6 dB = 1 . 43 Hz 3

.

20 dB = 15

ω rad/s ⇒ ϕ 20 dB = − 214 °

06 . 7 ' =

ω rad/s ⇒ B ' = 1 . 12 Hz 31

.

= 4

M r dB = 1 . 64

TEMPO DI SALITA 0 . 315 43

. 1

45 . 0 45 . 0

6

=

=

= B

t s s

TEMPO ALL’EMIVALORE 0 . 299

43 . 1

| 214 002 |

.

| 0 002 |

. 0

6

20 = ⋅ − =

= B

t s ϕ

s

PERIODO DI PRIMA OSCILLAZIONE 1 . 089 12

. 1

22 . 1 ' 22 .

1 = =

= B

T s

SOVRAELONGAZIONE MASSIMA 0 . 18 0 . 348

43 . 1

30 . 1 64 . log 1 42 . 0 18 . 0 log

42 . 0

6

3  + =

 

 ⋅

=

 +

 

 ⋅

= r e

e B

B s M

TEMPO DI ASSESTAMENTO AL 5% 0 . 4 1 . 972

43 . 1

30 . 1 64 . 16 1 . 43 2 . 1 4 1 . 0 16

. 1 2

6 3 6

% 5

,  =

 

 ⋅ ⋅ −

 =

 

 ⋅ ⋅ −

= B

B M

t a B r s

(12)

SIMULAZIONE

Per finire, utilizzando lo strumento di simulazione SIMULINK ® verifichiamo nel dominio del tempo la correttezza dell’analisi e della sintesi svolta nel dominio di Laplace e della frequenza.

Nelle pagine successive, nell’ordine, saranno presentati i modelli e i grafici relativi all’analisi della risposta indiciale, della risposta complessiva in presenza del riferimento dato e dell’ingresso non manipolabile, infine sarà rappresentato l’errore assoluto a regime.

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