Capitolo 5 Conclusioni
Lo sviluppo dell’impianto di prova per propulsori a perossido di idrogeno ha seguito varie tappe prima di arrivare alla sua realizzazione concreta.
Per prima cosa è stato effettuato lo studio delle caratteristiche chimico fisiche dell’H2O2
per poterne esplicitare le capacità in ambito propulsivo e per studiare le possibili configurazioni per lo stoccaggio e la manipolazione in sicurezza, evitando che la decomposizione avvenisse nelle fasi di gestione del propellente.
Lo studio dello stato dell’arte dei propulsori a perossido di idrogeno, tramite l’utilizzo di un modello di ordine ridotto del comportamento di un endoreattore monopropellente, ha permesso di ottenere i parametri caratteristici del propulsore e di individuare le grandezze da monitorare per esplicitarne le capacità propulsive.
Tra i parametri caratteristici dei propulsori vi sono le caratteristiche riguardanti l’approvvigionamento del propellente. Tali requisiti, assieme alle necessità di sicurezza e semplicità d’uso, sono i parametri attorno ai quali è stato sviluppato il progetto dell’impianto prova con la scelta dei componenti che lo costituiscono.
Come ultima tappa vi è quella posta in questo lavoro di tesi, ovvero la realizzazione concreta dell’impianto di approvvigionamento con il disegno tridimensionale e l’organizzazione dei vari componenti all’interno della struttura al fine di renderla operativa.
Gli obiettivi posti sono stati ampiamente raggiunti. L’impianto è stato assemblato nel rispetto dei requisiti di trasportabilità, compattezza e rispetto delle norme di sicurezza
Sono stati effettuati dei test preliminari sul motore da 5 N di spinta con perossido di idrogeno in concentrazione del 70% che hanno dimostrato l’efficienza operativa dell’impianto di approvvigionamento, del banco prova e dell’apparato di sensorizzazione.
Figura 5.1 Vista dell’impianto prova completo
In figura 5.1 viene mostrato l’impianto di prova completo con evidenziati alcuni particolari. E’ ben visibile come la struttura sia montata ed ancorata su di un carrello appendice che ne consente lo spostamento.
In figura 5.2 è mostrato il disegno in ProE dell’impianto di approvvigionamento mentre in figura 5.3 è visibile una foto dello stesso dettaglio ma in assenza del flussimetro.
Figura 5.4 Vista posteriore della struttura
In figura 5.5 sono visibili il pannello per il controllo delle valvole (capitolo 3.15) e l’alimentatore, descritto nel capitolo 3.16. Il multimetro è adibito al controllo della tensione di alimentazione per le celle di carico in quanto questa deve essere fissata alla tensione con la quale erano alimentate durante la procedura di calibrazione (capitolo 4.3.2).
A conclusione viene mostrato in figura 5.6 il banco prova nel quale trova sede il propulsore.
Figura 5.6 Banco prova
La struttura è ottimizzata per la sperimentazione dei due propulsori da 5 N e 25 N di spinta le cui caratteristiche sono state descritte nei primi due capitoli di questo elaborato scritto. Successivi sviluppi non escludono che questa struttura possa essere modificata ed ulteriormente