BILANCIO DI PREVISIONE 2012
RELAZIONE DEL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO FINANZIARIO
ALLEGATO D2
INDICE
IL CONTENUTO DEL BILANCIO 3
LE ENTRATE 3
LE ENTRATE TRIBUTARIE 3
Addizionale sui consumi di energia elettrica 4
Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli 4
Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto 4
Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi 5
Tributo per l’ambiente 5
I TRASFERIMENTI ERARIALI 6
I TRASFERIMENTI REGIONALI 6
LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 6
ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI BENI PATRIMONIALI 7
I TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE 8
ASSUNZIONE DI PRESTITI 9
LE SPESE 9
IL PROGRAMMA DEGLI INCARICHI 10
LA SPESA DEL PERSONALE 11
L’AMMORTAMENTO DEI PRESTITI 15
OPERAZIONI DI INTEREST RATE SWAP 24
IL FONDO DI RISERVA 25
GLI INVESTIMENTI 26
RICOSTITUZIONE FONDI VINCOLATI utilizzati per il rimborso
prestiti 28
IL PATTO DI STABILITÀ INTERNO 28
I SOGGETTI PARTECIPATI 33
GLI EQUILIBRI DI BILANCIO 38
IL CONTENUTO DEL BILANCIO Le entrate
Sinteticamente, l’evoluzione delle entrate correnti presenta il seguente andamento:
Andamento delle entrate correnti
Entrate
2010 ACCERTAMENTI
2011 PREVISIONE
INIZIALE
2012 PREVISIONE INI-
ZIALE
€/000 €/000 €/000
Entrate tributarie 42.397 39.928 45.131
Trasferimenti statali 1.150 900 850
Trasferimenti regionali e da altri enti del settore pubblico 42.266 35.956 32.201
Entrate extratributarie 13.526 15.048 17.855
Totale 99.339 91.832 96.037
Nel dettaglio, le entrate tributarie, che rappresentano l’autonomia finanziaria dell’Ente e quindi una delle principali fonti di finanziamento delle spese inserite in bilancio, sono le seguenti:
Entrate Tributarie
2010 ACCERTAMENTI
2011 PREVISIONE
INIZIALE
2012 PREVISIONE INI-
ZIALE
€/000 €/000 €/000
Imposta Responsabilità Civile Autoveicoli 17.114 17.250 22.100
Imposta prov.le trascrizione di autoveicoli 7.857 7.700 8.340
Addizionale sui consumi di energia elettrica 6.678 6.700 0
Tributo Ambientale Provinciale 1.265 1.300 2.500
Compartecipazione tassa smaltimento rifiuti in discarica 657 500 500
Altre Entrate 0 0 0
Totale tributi propri 33.571 33.450 33.440
Compartecipazione IRPEF 8.826 6.478 11.691
Totale entrate tributarie 42.397 39.928 45.131
Le entrate tributarie
Occorre precisare, analizzando le singole poste di entrata, che la valutazione dei gettiti è avvenuta, evitando di sovrastimare le previsioni, in linea con le politiche di bilancio che si intendono realizzare ed in linea con la situazione generale di crisi economico-finanziaria.
L’incremento dell’anno 2012 è dovuto all’aumento tariffario per l’imposta responsabilità civile auto e per il tributo ambientale provinciale, mentre per l’imposta provinciale di trascrizione, ad una diver-
sa modalità di applicazione del gettito degli atti soggetti ad iva, divenuti proporzionali, per uniformi- tà di applicazione con gli altri. (art. 1 comma 12 D.L. 138/2011)
Addizionale sui consumi di energia elettrica
Istituita nel 1988 con D.L. 28/11/1988 N. 511, si applica sui consumi non domestici fino a 200.000 Kwh di consumi mensili con potenza impegnata superiore a 200 Kwh.
Il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, introdotto dal decreto Bersani (D.Lgs 79/1999) a partire dal 2003, ha comportato che un numero sempre maggiore di utenti finali diventassero “clienti idonei”, che possono cioè scegliere liberamente se comprare energia dai tradi- zionali distributori o dai grossisti di energia elettrica, questi ultimi molto più numerosi dei primi.
Tale processo ha determinato un incremento dei versamenti dell’addizionale da parte dei grossisti, fenomeno che è iniziato a partire dal 2004 quando, dal 1° luglio, tutti i possessori di partita IVA sono divenuti “clienti idonei” ed è proseguito in particolare nell’anno 2006.
Quella dei grossisti di energia elettrica è quindi la nuova categoria di soggetti “di interesse” per le Province. Ciò ha comportato il superamento del monopolio dell’Enel, unico soggetto distributore, e quindi l’inserimento nella provincia di Pisa di nuove imprese distributrici di energia elettrica tanto che dall’anno 2007 l’imposta è stata incassata da circa 40 aziende diverse ed attualmente da circa 50 aziende. Il mercato è molto variabile in quanto i soggetti modificano il loro distributore con molta facilità e rapidità e quindi diventa problematico effettuare la stima dei rimborsi e degli incassi.
L’anno 2012 riporta la previsione a zero, in quanto ci sarà la sostituzione con una compartecipazione erariale: presumibilmente sarà sostituita dalla compartecipazione irpef, per un importo non inferiore a quello dell’addizionale dell’energia elettrica attribuita nell’anno di entrata in vigore del decreto at- tuativo del federalismo fiscale (D. Lgs. 68/2011);
Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli
È stata istituita, con D.Lgs 446/1997, a favore delle Province dal 01/01/1999, riassorbendo l’impo- sta erariale (IET) e l’addizionale provinciale, dovute fino al 31.12.1998 sulle trascrizioni nel PRA.
La sua assegnazione ha comportato, conseguentemente, una riduzione dei trasferimenti erariali.
A partire dal 2000, la Provincia ha deliberato l’aumento massimo consentito del 20% sull’imposta base.
Dall’anno 2007 la Provincia si è avvalsa della facoltà prevista dalla Legge Finanziaria di maggiorare dal 20% al 30% la tariffa base.
L’aumento è dovuto alla soppressione della tariffa per gli atti soggetti ad iva ed alla loro previsione degli stessi, secondo criteri vigenti per gli atti non soggetti ad iva. In definitiva, per tutte le tipologie di trascrizioni, dal 16 Settembre 2011, viene applicata la misura della tariffa proporzionale. (art. 1 comma 12 D.L. 138/2011)
Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto
L’art. 60 del D.Lgs. 15/12/1997 n. 446 ha previsto che il gettito dell’imposta sulle assicurazioni con- tro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, sia attribuito alle Province dove hanno sede i Pubblici Registri Automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti, ovvero per le macchine agricole, alle Province nel cui territorio risiede l’intestatario della carta di circolazione.
Il decreto del Ministero delle Finanze 14/12/1998 n. 457 ha disposto con regolamento le norme per l’attribuzione alle Province ed ai Comuni del gettito delle imposte sulle assicurazioni. I pagamenti vengono effettuati dalle società di assicurazione ai concessionari della riscossione che riversano a loro volta gli incassi alle Province interessate.
La normativa vigente è impostata nel senso che le Province non hanno la titolarità del tributo, ma del solo gettito, per cui risultano difficoltosi i controlli dei soggetti obbligati al versamento del tributo.
Tuttavia rimane questo il maggior provento tributario della Provincia.
Il decreto 68/2011 sul federalismo regionale e provinciale ha modificato la tipologia di tale imposta, attribuendo la titolarità alle Province, con gli obblighi ed i poteri conseguenti. Nell’anno 2012 do- vranno essere applicate le modalità operative, per addivenire all’effettivo controllo.
Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi
Il tributo è stato istituito, a favore delle Regioni, con provvedimento di accompagnamento alla finan- ziaria 1996, Legge del 23/12/1995 N. 549, in ragione di aliquote differenziate per tipologia di rifiuti, prevedendo altresì che il 10% del tributo riscosso venisse devoluto alle Province.
Il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi è stato istituito con l’art. 3, commi da 24 a 40 della L. 28 dicembre 1995 n. 549. Il tributo è dovuto per il 90% alle regioni e per il 10% alla Provincia. Il soggetto passivo dell’imposta è il gestore della discarica o dell’impianto di inceneri- mento (Legge R.T. 29 luglio 1996 n. 60). L’ammontare dell’imposta è fissato, per tipologia e kg di rifiuto, con legge regionale entro il 31 luglio di ciascun anno, per l’anno successivo ovvero, in man- canza della legge regionale, nella misura vigente per l’anno precedente.
Tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente
È stato introdotto dal 1993 come addizionale alla tassa rifiuti riscossa dai Comuni, e dal 1995 è ap- plicato con l’aliquota del 2,5%.
Questa addizionale è stata introdotta con il D.Lgs. 30/12/1992 n. 504, art. 19, con decorrenza 1 gen- naio 1993 a fronte dell’esercizio delle funzioni amministrative della Provincia di organizzazione del- lo smaltimento dei rifiuti, del rilevamento, della disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emis- sioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo.
Il tributo è commisurato alla superficie degli immobili assoggettati dai Comuni alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARSU) e soggetti passivi sono gli stessi sui quali grava la predetta tassa comunale. Il tributo provinciale si applica anche nel caso in cui i Comuni abbiano, ai sensi del D.Lgs. 05/02/1997 n. 22, istituito la cd. “Tariffa Ronchi”.
La tariffa è composta da una quota determinata in relazione al costo del servizio e da una quota rap- portata alla quantità di rifiuti conferita, all’entità dei costi di gestione ed al servizio fornito; essa do- vrà coprire i costi di investimento e di esercizio.
L’aliquota è determinata annualmente dalla Provincia nella misura compresa tra l’1% ed il 5%. Il tri- buto in argomento è accertato direttamente dai singoli Comuni del territorio provinciale mentre la ri- scossione può essere effettuata o dal Comune o dall’agente della riscossione i quali riversano l’im- posta provinciale all’Ente competente. Dall’anno 2012, la Provincia, ha adottato la variazione dell’a- liquota al 5%.
Alcuni comuni della Provincia, hanno optato per la tariffa (San Miniato, Bientina, Crespina, Vec- chiano, Pontedera, Santa Maria a Monte, Vicopisano, Calcinaia, Cascina, San Giuliano Terme, Cal- ci, Ponsacco), per i quali è in corso l’adozione di atti regolanti le attività di riversamento del tributo di competenza provinciale. E’ da precisare che nell’anno 2006 il D.Lgs. 30/04/2006 n. 152 “codice dell’ambiente” nella parte IV ha disposto l’abrogazione dell’art. 19 D.Lgs. 30/12/1992 n. 504, istitu- tivo del tributo provinciale e del D.Lgs. 05/02/1997 n. 22 (decreto Ronchi) istitutivo della cd. Tariffa Ronchi. Poiché l’entrata in vigore di tali disposizioni è subordinata, in base all’art. 238, all’emana- zione di un decreto/regolamento da parte del Ministero dell’Ambiente, nelle more di questi provve- dimenti,è stata confermata la vigenza del tributo provinciale. E’ auspicabile l’emanazione di un nuo- vo decreto a correzione del precedente, contenente le numerose modifiche proposte dall’UPI, ed in primis l’eliminazione della lettera n) dell’art. 264 del vigente decreto n. 152.
I trasferimenti erariali
La programmazione in bilancio delle entrate derivanti da trasferimenti erariali risente delle riduzioni operate dal D.L. 78/2010, che vanno a regime per la loro entità complessiva a partire dall’anno 2012. Le riduzioni sono operate sulla compartecipazione irpef, che viene attribuita dal Ministero dell’Interno.
L’ammontare della compartecipazione al gettito IRPEF è prevista nella misura dell’1% di quanto ri- scosso dallo Stato, sulla quale è stato effettuata la riduzione del D.L. 78/2010, in quanto trasferimen- to erariale più importante ed il contestuale aumento per la trasformazione della soppressa addiziona- le energia elettrica .
La voce trasferimenti erariali non finalizzati è quasi azzerata.
Sono inoltre previsti trasferimenti correnti dello Stato per particolari progetti finanziati in materia sociale e trasferimenti per il parziale rimborso IVA per il trasporto pubblico locale.
I trasferimenti regionali
L’importo complessivo dei trasferimenti regionali di parte corrente è in riduzione rispetto al bilancio di previsione assestato 2011 per effetto di alcuni contributi straordinari assegnati nell’anno 2011 (es. trasferimenti regionali per politiche attive del lavoro) e per effetto delle riduzioni di assegnazio- ne dalla Regione alle Province in applicazione del D.L. 78/2010.
Le entrate extratributarie
Al progressivo venir meno della dipendenza dalla finanza derivata (dallo Stato, dalla Regione) per il finanziamento della gestione dell’ente, si è accentuata l’attenzione su tutte le altre entrate correnti della Provincia. Si conferma, nel corso di questi ultimi anni, la maggiore attenzione alla redditività del patrimonio sia per quanto concerne i fitti degli immobili di proprietà provinciale, sia per quanto riguarda le entrate derivanti dai canoni (demanio idrico, e occupazione suolo pubblico). Nonostante l’attenzione dell’ente alla massimizzazione delle giacenze di cassa gli interessi attivi subiscono una riduzione rilevante per effetto della riduzione dei tassi di interesse e della riduzione delle giacenze.
L’aumento dei proventi dei servizi pubblici è dovuto ad una diversa modalità di gestione delle san- zioni per violazione codice della strada, che prenderà avvio a partire dall’anno 2012.
La tabella seguente illustra, per tipologia, l’andamento triennale delle principali voci che compongo- no l’entrata corrente.
VOCI DI ENTRATA Accertamenti
2010
Previsione iniziale
2011
Previsione 2012
Differenze valori
assoluti %
Titolo 1° Entrate tributarie
Tributo in materia ambientale 1.264.566,80 1.300.000,00 2.500.000,00 1.200.000,00 48,00
Imposta provinciale di trascrizione 7.857.279,89 7.700.000,00 8.340.000,00 640.000,00 7,67 Addizionale sui consumi di energia elettrica 6.678.462,16 6.700.000,00 0,00 -6.700.000,00 0 Imposta su assicurazioni R.C. Auto 17.113.515,00 17.250.000,00 22.100.000,00 4.850.000,00 21,95
Compartecipazione IRPEF 8.825.537,77 6.478.000,00 11.691.250,00 5.213.250,00 44,59
Tributo per deposito in discarica rifiuti solidi 656.868,81 500.000,00 500.000,00 0,00 0
Altri tributi 1.121,08 0,00 0,00 0,00 0
totale tit. I° 42.397.351,51 39.928.000,00 45.131.250,00 5.203.250,00 Titolo 2° Trasferimenti correnti da
stato, regione, altri enti
Trasferimenti dello Stato 1.149.525,06 900.000,00 850.000,00 -50.000,00 -5.88
Trasferimenti regionali:
Contributi a parziale copertura spese generali 6.514.191,73 3.715.000,00 2.335.000,00 -1.380.000,00 -59,10
Regionali diversi 7.816.739,29 2.775.000,00 3.594.000,00 819.000,00 22,79
Funzioni delegate 22.907.566,49 22.296.000,00 20.988.150,00 -1.307.850,00 -6,23
Trasferimenti correnti da altri enti 5.027.027,78 7.170.000,00 5.283.600,00 -1.886.400,00 -35,70 totale tit. II° 43.415.050,35 36.856.000,00 33.050.750,00 -3.805.250,00
Titolo 3° Entrate extratributarie Entrate patrimoniali diverse:
Cat. 1 Proventi servizi pubblici 2.576.399,45 5.940.000,00 8.182.800,00 2.242.800,00 27,41 Cat. 2 Proventi dei beni dell'ente 3.987.532,84 3.940.000,00 4.079.200,00 139.200,00 3,41 Cat. 3 Interessi su anticipazioni e crediti 1.090.387,31 700.000,00 500.000,00 -200.000,00 -40,00
Cat. 4 Utili netti delle aziende partecipate 126.628,53 0,00 90.000,00 90.000,00 0
Cat. 5 Proventi diversi 5.744.723,32 4.468.000,00 5.003.000,00 535.000,00 10,69
totale tit. III° 13.525.671,45 15.048.000,00 17.855.000,00 2.807.000,00
TOTALE 99.338.073,31 91.832.000,00 96.037.000,00 4.205.000,00
Entrate derivanti da alienazioni beni patrimoniali
L’art. 58 della Legge 06 agosto 2008 n. 133 pone l’accento sulla valorizzazione del patrimonio im- mobiliare di Regioni, Province, Comuni ed altri Enti Locali. E’ prevista la redazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari quale allegato al Bilancio di Previsione.
Il Servizio Patrimonio ha provveduto alla redazione dello stesso mediante apposita proposta di deli- bera consiliare al cui dettaglio viene fatto rinvio, tenendo presente che trattasi di beni non strumentali e quindi direttamente non collegati all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.
Il ricavato delle alienazioni è inserito in bilancio, nell’anno 2012, per € 4.000.000,00 che costitui- scono finanziamento del programma degli investimenti. L’altra parte del ricavato delle alienazioni è inserito negli anni 2013, per Euro 5.025.000,00 e 2014, per Euro 7.570.000,00, che costituiscono fi- nanziamento del programma degli investimenti, con esclusione della somma di Euro 2.200.000,00 nell’anno 2014, che finanziano il rimborso prestiti straordinario, anticipato.
Sono poi inserite in Bilancio 2012, Euro 17.550.000,00 quali proventi derivanti dalla vendita della partecipazione nella Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli per Euro 17.550.000, che finanzia- no il rimborso straordinario prestiti per l’intera quota.
In base all’art. 199 del Testo Unico degli Enti Locali che disciplina le modalità di finanziamento de- gli investimenti, gli stessi proventi derivanti da alienazioni di beni del patrimonio immobiliare sono destinati a spese di investimento ed al rimborso anticipato di prestiti già accesi,
Ciò risulta una politica di bilancio da valutare positivamente in quanto costituisce sistema di autofi- nanziamento che evita il ricorso all’indebitamento, in linea con le normative di carattere generale di indirizzo agli enti locali e che hanno inoltre effetto positivo sui saldi di cui al patto di stabilità.
I trasferimenti in conto capitale
I trasferimenti finalizzati ad investimenti in conto capitale per il 2012 ammontano a € 60.373.000;
di cui € 54.238.000 di fondi provenienti dalla Regione ed € 6.135.000 provenienti da altri enti, en- trambi finalizzati alla realizzazione di particolari opere pubbliche o alla realizzazione di particolari progetti:
Trasferimenti di capitale dalla regione
- € 7.805.000 per interventi di difesa della costa;
- € 350.000 per lavori lungo la SRT 439 – SP 14 località La Sterza;
- € 1.718.000 per manutenzione straordinaria SS.RR .;
- € 10.025.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno;
- € 40.000 per acquisto automezzi;
- € 18.000.000 per derivazione fiume Serchio;
- € 16.300.000 per lavori lungo la SRT 439.
Trasferimenti di capitale da Comuni
- € 10.000 per acquisizione quote di partecipazione;
- € 1.175.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno;
- € 50.000 per lavori lungo la SRT 439 – SP 14 località La Sterza, di cui Euro 30.000 dal Co- mune di Terricciola ed Euro 20.000,00 dal Comune di Lajatico;
- € 300.000 per lavori di viabilità SP Arnaccio – Calci dal comune di Cascina.
Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico - € 3.600.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno.
Trasferimenti di capitale da altre Province
- € 1.000.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno.
Assunzione di prestiti
Nella programmazione del bilancio 2011 risulta confermata la volontà di contribuire allo sviluppo economico del territorio provinciale, mediante il potenziamento delle infrastrutture viarie, dell’edili- zia scolastica ed altri investimenti di alto valore strategico per la collettività.
Una delle fonti di finanziamento principale degli investimenti, costituito dal ricorso all’indebitamen- to, è stato azzerato nel Bilancio di Previsione 2012 e nel bilancio pluriennale per gli anni 2013 e 2014, per perseguire ancora di più rispetto agli esercizi passati, la politica di riduzione del debito complessivo, iniziata a partire dall’anno 2007, pur assicurando alcuni investimenti rilevanti e priori- tari, con altre modalità di finanziamento.
Tale strategia è in linea con l’art. 77 bis, comma 10 della L.133/2008, che prevede l’emanazione di un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che, sulla base degli obiettivi programmatici indicati nei documenti di programmazione economico – finanziario dovrebbe determinare per gli Enti locali, le percentuali di incremento della consistenza dell’indebitamento al 31 dicembre dell’an- no precedente, decreto che ancora non è stato predisposto.
Inoltre, l’articolo 204 del Testo Unico degli enti locali, modificato dal decreto mille proroghe, art. 1 c. 39 L. N. 10/2011 ha modificato la capacità di indebitamento degli enti locali introducendo la gra- dualità di riduzione, per il rapporto interessi passivi/entrate correnti, dal 15%, al 12% per l’anno 2011, al 10% per l’anno 2012 ed all’8% a decorrere dall’anno 2013.
Le pesanti restrizioni operate dalle manovre estive 2011 sui limiti del patto, inducono inoltre alla non programmazione di investimenti mediante indebitamento, che non potrebbero quindi concretiz- zarsi in pagamenti. Le pesanti restrizioni inducono alla ricerca di risorse per il rimborso straordina- rio prestiti, in modo da creare possibilità di spesa sulla parte investimenti per la prosecuzione dei la- vori finanziati da indebitamento acceso negli anni precedenti, che non è più sostenibile con il qua- dro della finanza pubblica attuale.
E’ stato provveduto alla individuazione di ulteriori risorse, provenienti da autofinanziamento.
Per la prima volta da molti anni, viene fatto ricorso all’avanzo economico, (ossia l’eccedenza delle entrate correnti non destinate alla spesa di parte corrente), per il finanziamento delle spese di investi- mento. Ciò costituisce politica di bilancio ottimale.
Vengono inoltre utilizzati i proventi derivanti dall’alienazione del patrimonio immobiliare per il fi- nanziamento degli investimenti inseriti nel programma annuale dei lavori pubblici.
Le spese
L’elevata riduzione delle entrate tributarie e della riduzione dei trasferimenti erariali e regionali ha prodotto una eccessiva rigidità della spesa, già alquanto parzialmente incomprimibile per effetto dell’indebitamento contratto negli anni 2000-2004. La Provincia ha adottato, sia per la parte corrente che per la parte investimenti, oltre agli interventi di riduzione di spesa previsti dal D.L. 78/2010, convertito nella legge 122/2010:
• riduzione della spesa per rimborso prestiti dovuta:
- ad alcune operazioni realizzate nell’anno 2010 i cui benefici finanziari sono stati già evidenti nel 2011;
- ad alcune operazioni realizzate nell’anno 2011 i cui benefici finanziari saranno con- cretizzati nel 2012;
• politiche di spesa in riduzione tese a privilegiare le funzioni fondamentali ed istituzionali;
• proseguimento dal 2010 della revisione dell’attività progettuale da rendere ancora più evi- dente in sede di predisposizione del P.E.G., allo scopo di ottenere risorse finanziarie da parte di terzi per la resa di servizi al territorio;
• proseguimento dal 2010 del potenziamento delle attività, da rendere ancora più evidenti in sede di predisposizione del P.E.G., tendenti all’aumento della base imponibile di alcune en-
trate quali ad esempio la Cosap ed i canoni del demanio idrico, anche finalizzate all’equità di imposizione fiscale, i cui benefici finanziari si concretizzeranno nell’anno 2012;
• potenziamento delle attività, da rendere ancora più evidenti in sede di predisposizione del P.E.G., tendenti all’aumento dei controlli sull’imposta principale della provincia, costituita da quella sulla responsabilità civile auto.
Le politiche di contenimento della spesa sono inoltre finalizzate a rendere più efficace ed efficiente l’attività dell’ente e questo viene attuato mediante un’attività di revisione, da attuare anch’essa in sede di P.E.G. e di gestione, della qualità, mediante valutazione spesa/benefici della spesa stessa.
Il programma degli incarichi
L’art. 7, comma 6 del D. Lgs. N. 165 del 2001, prevede che: “le Pubbliche Amministrazioni, per esi- genze cui non possono far fronte con personale di servizio, possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità:
a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'am- ministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente;
b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilita' oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;
c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata;
d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazio- ne.
Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d'opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Il ricorso a contratti di collaborazione coor- dinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l'utilizzo dei collaboratori come la- voratori subordinati e' causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i con- tratti.”
L’art. 46 comma 1 della legge 133/2008, prevede che gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell’art. 42, comma 2 del T.U.E.L.
L’art. 6 comma 7 D.L. N. 78 convertito con legge 122/2010 stabilisce che al fine di valorizzare le professionalità interne alle amministrazioni, a decorrere dall’anno 2011, la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell’anno 2009.
L’art. 9 comma 28 D.L. N. 78 convertito con legge 122/2010 stabilisce, per le amministrazioni dello stato, a cui gli enti locali possono adeguarsi in linea di principio, che possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, ovvero con contratti di collaborazione coordinata e conti- nuativa, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.
Le sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, con la delibera N. 7 dell’anno 2011, ha stabilito che debbano escludersi dal limite di cui sopra le spese finanziate con finanziamenti aggiun- tivi e specifici trasferiti da altri soggetti pubblici o privati.
La parte degli incarichi relativa alle collaborazioni coordinate e continuative rientra nel limite di spesa degli incarichi e nel limite di spesa del personale.
Viene fatto rinvio alla specifica delibera consiliare per il dettaglio degli incarichi, evidenziando che la determinazione del limite di spesa per l’anno 2012 viene effettuato sulla base della spesa sostenu- ta nell’anno 2009.
La spesa del personale
Il legislatore con la manovra estiva D.L. n°78/10 convertito in Legge n°122/10, all’art. 14, commi da 7 a 10, ha disciplinato la spesa di personale negli Enti Locali.
In particolare, con il comma 7 dell’art.14 della Legge 122/2010 è stato interamente sostituito il com- ma 557 dell’articolo unico della legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007), già modificato ed integrato dal comma 120 dell’art. 3 della legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008) e dall’art. 76 del decreto legge n.
112/2008 convertito, con modificazioni, in legge n. 133/2008.
Resta invariato, per gli Enti soggetti al Patto di stabilità, l’obbligo di assicurare “la riduzione delle spese di personale”.
Sono stati precisati i criteri di computo delle spese di personale, chiarendo definitivamente l’esclusio- ne degli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali e lasciando sostanzialmente invariato (comma 2) l’e- lenco delle voci che ai fini dell’applicazione del comma 557 sono comunque da considerarsi spesa di personale.
Pertanto, sono da considerarsi spese di personale “anche quelle sostenute per i rapporti di collabora- zione continuata e continuativa, per la somministrazione di lavoro, per il personale di cui all'articolo 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo all'ente”.
Relativamente alla composizione della spesa di personale, sono ancora valide le indicazioni già forni- te dal Ministero dell’Economia con Circolare n. 9 del 17 febbraio 2006 nonché le indicazioni fornite dalla Corte dei Conti, sez. Autonomie con Deliberazione n. 16/2009.
Si precisa inoltre che le spese di personale non direttamente gravanti sul bilancio dell’Ente in quanto rimborsate da parte di altri Enti (Provincia, Regione, Comunità Europea, ISTAT) o comunque effet- tuate a seguito di trasferimenti di fondi a destinazione vincolata da parte degli stessi Enti, non sono da ricomprendere tra quelle che quantificano la spesa di personale.
Con il comma 557 sono state individuate poi le azioni per garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, “da modulare nell’ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento:
a) riduzione dell’incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile;
b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l’obiettivo di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico;
c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali”.
Inoltre il comma 9 dell’art. 14 della Legge n°122/10 ha modificato il comma 7 dell’art. 76 della Legge n°112/2008, prevedendo, dall’1.1.2011, il divieto, per gli enti nei quali l’incidenza della spesa di personale è pari o superiore al 40% (per l’anno 2010 era previsto il 50%) delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente.
Il citato comma 7, dell’art. 76, della Legge 112/2008 è stato oggetto di una recente modifica ad opera dell’art. 20 del D.L. n°98, convertito in Legge n°111 del 15.7.2011, a seguito del quale, ai fini del calcolo della percentuale del 40%, dovranno essere considerate le spese di personale delle società
partecipate. L’Ente ha dato avvio all’attuazione della disposizione con la delibera Giunta Provinciale n°226 del 12.10.2011.
Rispetto a queste disposizioni molto restrittive ed in considerazione dei tagli dei trasferimenti erariali e regionali previsti dalle manovre finanziarie succedutesi nel tempo, la Provincia ha previsto le seguenti misure programmatorie:
- blocco del piano delle assunzioni anche per l’anno 2012, con la sola eccezione di n°1 assunzione, obbligatoria in ottemperanza alla Legge n°68/99;
- riduzione della dotazione organica dell’Ente oggi a n° 560 unità con una riduzione dal 29.12.2010 di n° 35 unità;
Ha inoltre confermato le seguenti misure organizzative, stabilite dal D.L. 78/2010:
- riduzione delle spese destinate al rimborso delle spese di viaggio dei dipendenti, prevedendo una spesa non superiore al 50% di quella sostenuta allo stesso titolo nell’anno 2009;
- rimborso dei carburanti per l’utilizzo del mezzo proprio, anche se autorizzato dall’Amministrazione per le attività istituzionali, pari al rimborso spese mezzi di linea;
- riduzione delle spese destinate alla formazione dei dipendenti, prevedendo una spesa non superiore al 50% di quella sostenuta allo stesso titolo nell’anno 2009;
- per i trattamenti economici complessivi dei dipendenti con importo superiore a 90.000,00=
applicazione della riduzione del 5% sulla parte eccedente fino ad €. 150.000,00=, e del 10% per la parte eccedente ad €. 150.000,00;
- in applicazione di quanto previsto dall’art. 9, co. 2-bis del DL n°78/10 convertito in Legge n
°122/10, le risorse decentrate destinate alla remunerazione del salario accessorio e della produttività dei dipendenti non possono superare il corrispondente importo dell’anno 2010, e sono comunque ridotte in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio non dirigente;
- in applicazione di quanto previsto dall’art. 9, co. 2-bis del DL n°78/10 convertito in Legge n
°122/10, le risorse decentrate destinate alla remunerazione della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti, non possono superare il corrispondente importo dell’anno 2010, e sono comunque ridotte in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio;
La spesa di personale prevista nell’anno 2012, raffrontata con le previsioni iniziali e quelle assestate degli anni 2010 e 2011, è così identificata:
Voci di spesa Iniziale 2010 Assestata 2010 Iniziale 2011 Assestata 2011 Iniziale 2012Previsione Previsione Previsione Previsione Previsione Spesa fissa di personale a
tempo indeterminato
12.690.000 12.144.000 11.700.500 11.705.000 11.459.000
Oneri riflessi 5.407.000 5.373.000 5.246.500 5.284.000 5.103.000
Spesa personale a tempo de- terminato e varie
990.000 1.013.000 1.018.000 1.018.000 980.000
Spesa per salario accessorio 3.204.000 3.349.000 3.292.000 3.290.000 3.270.000 Somme a disposizione per as-
sunzioni varie
92.000 0 10.000 0 20.000
Spesa per operai forestali 320.000 347.500 353.000 353.000 358.000
Spese per progetti comunitari 280.000 430.000 315.000 400.000 176.500
Spese per rinnovo CCNL 200.000 0 0 0 0
Totale € 22.662.000 22.656.500 21.935.000 22.050.000 21.366.500
Mensa 200.000 200.000 200.000 200.000 200.000
Rimborsi spesa viaggi 100.000 80.000 50.000 35.000 35.000
Totale complessivo € 22.962.000 22.936.500 22.185.000 22.285.000 21.601.500
La tabella evidenzia:
- la riduzione costante della spesa per il personale a tempo indeterminato (Spesa fissa + oneri ri- flessi);
- la leggera riduzione della spesa per il lavoro flessibile;
- il contenimento della spesa destinata alla contrattazione decentrata;
Di conseguenza dall’analisi delle singole voci emerge la elevata riduzione complessiva della spesa di personale.
Le azioni individuate nella nuova scrittura del co. 557 dell’articolo unico della Legge 296/06 per ga- rantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, “da modulare nell’ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento, sono state così affrontate:
a) la riduzione dell’incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente è costantemente su livelli ampiamente rassicuranti, circa il 25%, nonostante la variabilità della spesa corrente e i tagli ai tra- sferimenti statali imposti dalla normativa approvata che ne modificano il dato, molto lontano co- munque dal 40%, che imporrebbe la non possibilità di nuove assunzioni;
b) la riduzione dell’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico. Al 29.12.2010 la dotazione organica era pari a n°595 unità di personale con n°15 posizioni dirigenziali, all’1.1.2012 la dotazione organica sarà pari a n°560 unità di personale con n°14 posizioni dirigen- ziali e una struttura organizzativa con n°1 Dipartimento in meno;
c) il contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa che si è già concretiz- zata nell’anno 2011 e che si concretizzerà ancora di più nell’anno 2012, per effetto dell’applica- zione del co. 2-bis dell’art.9 della Legge n°122/10.
d) la costante riduzione del rapporto tra abitanti e personale dipendente, si è passati da un rapporto nell’anno 2009 di n°1 dipendente ogni 738 abitanti a quello dell’anno 2010 di n°1 dipendente ogni 768 abitanti, a quello dell’anno 2011 che sarà di n°1 dipendente ogni 793 abitanti e per effet- to di n°1 assunzione e delle n°9 cessazioni previste, alla fine dell’anno 2012 sarà di n°1 dipenden- te ogni 807 abitanti.
Spesa di Personale
articolazione delle spese di
personale Impegni anno
2007 Impegni anno
2008 Impegni anno
2009 Impegni anno
2010 Stanziamento
assestato 2011 Stanziamento iniziale 2012
Retribuzioni lorde personale
a tempo indeterminato 11.250.101,34 11.458.000,00 12.255.000,00 12.424.172,10 12.090.000,00 11.640.500,00 Retribuzioni lorde personale
a tempo determinato 1.272.000,00 1.312.000,00 1.260.000,00 1.013.000,00 1.018.000,00 980.000,00 Contributi a carico Ente 3.813.000,00 3.880.000,00 4.128.000,00 4.057.966,37 4.021.000,00 3.919.000,00 Lavoro straordinario 150.058,00 119.058,49 140.000,00 142.000,00 130.000,00 130.000,00 Fondo per i Dirigenti 503.442,00 504.603,00 505.000,00 557.000,00 540.000,00 540.000,00 Indennità per risoluzione con-
sensuale rapporto lavoro Diri-
genti 210.502,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Salario accessorio (Ind. Tur- no, reperibilità, rischio, disa-
gio) 171.977,27 161.276,16 180.277,43 194.250,18 195.000,00 190.000,00
Fondo produttività 2.317.694,08 2.565.993,23 2.514.795,97 2.455.749,82 2.405.000,00 2.370.000,00
Produttività particolare 35.000,00 54.973,00 31.570,48 37.007,95 35.000,00 35.000,00 Spese operai forestali 308.000,94 338.393,00 298.100,00 290.000,00 331.000,00 336.000,00
Fondo per il rinnovo CCNL 1.610.000,00 120.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00
A Totale €. 21.641.775,63 20.514.296,88 21.312.743,88 21.171.146,42 20.765.000,00 20.140.500,00
IRAP su personale dipenden-
te 1.180.000,00 1.223.769,54 1.357.999,92 1.324.000,00 1.263.000,00 1.204.000,00
Irap su operai forestali 16.000,00 16.000,00 16.000,00 21.000,00 22.000,00 22.000,00 B Totale €. 1.196.000,00 1.239.769,54 1.373.999,92 1.345.000,00 1.285.000,00 1.226.000,00
Spese per Co.Co.Co. 1.485.616,32 678.712,46 197.591,11 114.047,70 98.795,00 69.157,00 Spese per mensa 170.000,00 219.892,59 140.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 Rimborsi spesa viaggi 77.557,83 51.695,65 69.578,88 76.602,34 35.000,00 35.000,00 C Totale €. 1.733.174,15 950.300,70 407.169,99 390.650,04 333.795,00 304.157,00 Totale €. 24.570.949,78 22.704.367,12 23.093.913,79 22.906.796,46 22.383.795,00 21.670.657,00 Esclusione Spese
Spese rinnovo CCNL da veri-
ficarsi -1.610.000,00 -120.000,00 -661.567,00 0,00 0,00 0,00
Spese rinnovo CCNL dipen-
denti già firmato -1.047.450,00 -1.656.399,54 -1.852.301,00 -2.410.637,58 -2.410.637,56 -2.410.637,56 Spese rinnovo CCNL dirigen-
ti già firmato -82.535,00 -161.299,60 -161.271,00 -283.930,57 -283.930,57 -283.930,57 Spese Co.Co.Co. non a carico
bilancio -866.266,88 -308.201,23 0,00 0,00 0,00 0,00
Spese di personale non a cari-
co bilancio -35.385,99 -2.300,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Rimborsi per pers.comandato
altri Enti e varie -77.163,48 -96.610,16 -180.000,00 -136.344,77 -47.734,29 -40.000,00 Rimborsi da Ministero per
servizi elettorali
D Totale €. -3.718.801,35 -2.344.810,53 -2.855.139,00 -2.830.912,92 -2.742.302,42 -2.734.568,13 Totale Generale
(A+B+C-D)
€. 20.852.148,43 20.359.556,59 20.238.774,79 20.075.883,54 19.641.492,58 18.936.088,87
Consistenza del personale in servizio Tempo indeter-
minato
Ex-livello 2008 al 31.12.08
2009 al 31.12.09
2010 al 31.12.10
2011 al 31.12.11
2012 all’1.1.12
Cat. A ex-3°Q.F. 0 0 0 0 0
Cat. B1 ex-4°Q.F. 84 80 79 80 79
Cat. B3 ex-5°Q.F. 95 92 90 90 90
Cat. C ex-6°Q.F. 193 213 208 205 205
Cat. D1 ex-7°Q.F. 96 102 102 96 96
Cat. D3 ex-8°Q.F. 47 45 38 34 34
Dirigenti 5 5 5 5 5
Tempo deter- minato
Dirigenti 9 9 9 9 9
Categorie varie 27 10 8 8 8
Totale 556 556 539 527 526
Analisi della spesa personale relativa alla verifica del contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale (art. 1, comma 557, L. n. 296/2006 come modificato dal D.L. n. 78/2010 convertito in legge 122/2010)
Riepilogo personale 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011 1/1/2012
Numero dipendenti 556 556 539 527 526
Numero abitanti 405.883 410.278 414.154 417.782 417.782
N.dipendenti/N.abitanti *
1000 1,730 1,738 1,768 1,793 1,794
Media nazionale da Decre- to Min. Interno 9/12/2008 fino al 2010 e Decreto 16/03/2011 dal 2011
1,809 1,809 1,809 1,452 1,452
L’ammortamento dei prestiti
Le percentuali di indici di indebitamento sotto riportate (che differiscono dalla capacità di indebita- mento effettiva prevista ai sensi dell’art. 204 del T.U.E.L.) forniscono un’analisi dell’andamento della spesa per ammortamento dei prestiti e della rigidità del bilancio.
Importi /1.000
Onere
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011** 2012
Dati di
compet. Dati di
compet. Dati di
compet. Dati di
compet Dati di
compet Dati di
compet Dati di
compet Previs.
Interessi passivi 5.076 6.943 8.493 * 9.431 5.482 5.248 3.460 5.420
Rimborso
quota capitale 10.719 12.429 12.082* 13.316 13.025 12.660 10.839 10.480
Rimborso quota capitale
straordinaria 0 0 0 0 0 1.153 4.259 0
Totale rimborso
quota capitale 10.719 12.429 12.082 13.316 13.025 13.813 15.098 10.480
Totale 15.795 19.372 20.575 22.747 27.844 19.061 18.558 15.900
Entrate
ordinarie 89.279 92.511 92.073 106.280 98.868 99.417 96.037 96.037
Spese correnti 78.751 80.240 79.429 95.623 81.142 86.209 73.239 79.239
% oneri per interessi / entra- te ordinarie
5,1% 7,5% 9,2% 8,88% 5,55% 5,28% 3,60% 5,64%
% oneri per interessi / spese
correnti 6,4% 8,6% 15,2% 9,87% 6,76% 6,09% 4,72% 6,84%
% oneri per ser- vizio prestito /
entrate ordinarie 17,7% 20,9% 22,3% 21,41% 28,17% 19,18% 19,32% 16,56%
% oneri per ser- vizio prestito /
spese correnti 17,6% 20,9% 25,9% 23,79% 34,32% 22,12% 25,34% 20,07%
*Dati di cassa
**Dati non definitivi
Nel prospetto seguente viene indicato l’andamento del debito a partire dall’anno 2007, anno in cui il debito ha raggiunto la sua spesa massima, dal quale si evince la riduzione costante:
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Residuo Debito Inizia-
le 202.703.733 192.086.089 178.518.613 168.653.796 159.609.387 149.223.556 121.193.556 110.693.556 Accensione nuovi pre-
stiti 2.060.956 0 3.160.000 5.375.672 4.983.846 0 0 0
Rimborso prestiti 12.678.599 13.567.476 13.024.817 12.660.431 10.337.120 10.480.000 10.500.000 10.400.000
Estinzioni anticipate 0 0 0 1.159.297 4.259.224 17.550.000 0 2.200.000
Altre variazioni +/-
(riduzioni) 0 0 0 237.052 0 0 0 0
Riduzione contabile 0 0 0 363.300 773.333 0 0 0
Totale Riduzione Inde-
bitamento -10.617.644 -13.567.476 -9.864.817 -9.044.409 -10.385.831 -28.030.000 -10.500.000 -12.600.000 Residuo Debito Finale 192.086.089 178.518.613 168.653.796 159.609.387 149.223.556 121.193.556 110.693.556 98.093.556
Le previsioni 2011 e 2012 della spesa per rimborso prestiti risultano in riduzione rispetto ai risultati di competenza dell’anno 2010 per lo scadere di alcuni prestiti, per l’entrata in ammortamento di un ridotto numero di prestiti contratti precedentemente a seguito di una politica di limitato ricorso al de- bito, per effetto delle seguenti operazioni straordinarie effettuate nel 2010 e nel 2011, con i seguenti benefici a partire rispettivamente dall’anno 2011 e dall’anno 2012:
OPERAZIONI ANNO 2010
RIDUZIONE MUTUI
Sono state ridotte n. 5 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti per un complessivo di quota capi- tale residua per € 237.052,18. L’operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in ter- mini di rata annuale di € 39.877,70.
Residuo debito al 31/12/2010
Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011
Rata anno 2011 Differenza
2.339.091,98 149.382,30 2.155.602,62 189.260,00 39.877,70
ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI
Sono state estinte n. 105 posizioni di mutui Cassa Depostiti e Prestiti. L’operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di € 275.000,00.
Debito residuo al 31/12/2010
Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011
Rata anno 2011 Differenza
1.159.298,24 275.000,00 0,00 0,00 275.000,00
RINEGOZIAZIONE MUTUI
Sono state rinegoziate n. 120 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti per un complessivo di € 13.019.682,78 di debito residuo. L’operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di € 1.777.721,94.
Debito residuo al
31/12/2010 Rata anno 2010 Residuo debito al
01/01/2011 Rata anno 2011 Differenza
13.019.682,78 2.930.132,04 13.019.682,78 1.152.410,10 -1.777.721,94
OPERAZIONI ANNO 2011
In data 27/06/2011 sono state estinte n. 9 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti l’operazione comporterà un risparmio, a partire dal 2012, in termini di rata annuale di circa € 50.000,00.
Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma versata
562.113,57 42.410,06 604.523,63
Nella seduta del Consiglio Provinciale del 27/10/2011 è stata presentata la seconda estinzione antici- pata di cui n. 8 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti SpA, l’operazione comporterà un rispar- mio, a partire dal 2012, in termini di rata annuale di circa € 325.000,00.
Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma versata
3.697.110,31 14.059,86 3.711.170,17
La politica di riduzione dell’indebitamento, è stata realizzata anche con altre operazioni:
a. modifica della modalità di accensione dei prestiti, per adeguare il fabbisogno di cassa per il pagamento degli stati di avanzamento lavori delle opere pubbliche, al rimborso dei prestiti, in modo da evitare giacenze di cassa inutilizzate, eccessiva contrazione della parte corrente ed aumento dei residui;
b. ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti in misura limitata con ri- cerca di altre fonti di finanziamento degli investimenti;
c. utilizzo dell’avanzo economico, cioè l’eccedenza delle risorse di parte corrente non utilizza- te per spese correnti, per il finanziamento degli investimenti.
Viene riportato di seguito il calcolo della capacità di indebitamento, prevista dall’art. 204 del T.U.E.L. nel caso di programmazione di nuovo indebitamento, il cui limite per l’anno 2012 è costi- tuito dal 10% e dall’8% a partire dall’anno 2013:
Totale Titoli Entrate Correnti (riferimento Conto Consuntivo esercizio 2010) 99.338.072
Limite di indebitamento (8% di 99.338.072) 7.947.046
Ammontare totale degli interessi su mutui e prestiti obbligazionari in ammortamento a
decorrere dall’anno 2012 5.420.000
Totale fideiussioni concesse 0
Totale 5.420.000
Quota interessi da corrispondere per contrazione mutui per l’esercizio 2012 2.527.046 Incidenza percentuale del totale complessivo degli interessi passivi sul totale delle en-
trate correnti accertate nell’esercizio 2010 5,46
Viene riportata l’analisi ed il raffronto grafico della composizione della quota capitale prestiti resi- dua da rimborsare fino a scadenza delle operazioni:
Viene riportato il dettaglio dei mutui ancora in ammortamento dai quali scaturisce la rata complessi- va inserita in Bilancio.
Previsione mutui 2012 - 2014 Riepilogo mutui
Mutui contratti con la Cassa DD.PP. 4.210.000,00 1.660.000,00 2.550.000,00 4.240.000,00 1.660.000,00 2.580.000,00 4.328.000,00 1.678.000,00 2.650.000,00
Estinzione mutui CDP 309.000,00 159.000,00 150.000,00 309.000,00 159.000,00 150.000,00 309.000,00 159.000,00 150.000,00
Mutui contratti con il Monte dei Paschi di Siena 1.876.000,00 476.000,00 1.400.000,00 1.945.000,00 535.000,00 1.410.000,00 2.020.000,00 620.000,00 1.400.000,00
Mutui contratti con il CREDIOP 290.000,00 70.000,00 220.000,00 310.000,00 80.000,00 230.000,00 310.000,00 90.000,00 220.000,00
Prestito obligazionario con CREDIOP 520.000,00 70.000,00 450.000,00 488.000,00 78.000,00 410.000,00 490.000,00 90.000,00 400.000,00
Nuovo prestito obbligazionario 7.350.000,00 1.700.000,00 5.650.000,00 7.610.000,00 1.960.000,00 5.650.000,00 7.910.000,00 2.350.000,00 5.560.000,00
Mutuo Banca di Credito Coop.Fornacette 415.000,00 115.000,00 300.000,00 445.000,00 135.000,00 310.000,00 460.000,00 160.000,00 300.000,00
Nuovi mutui 2011 in amm. 2011 €. 1.085.000 110.000,00 50.000,00 60.000,00 110.000,00 50.000,00 60.000,00 130.000,00 60.000,00 70.000,00
Nuovi mutui 2011 in amm. 01/01/2012 €.965.000 32.000,00 32.000,00 31.000,00 31.000,00 31.000,00 31.000,00
Nuovi mutui 2012 in amm. 01/07/2012 €.965.000 16.000,00 16.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00
Nuovi mutui 2013 in amm. 01/01/2013 €. 965.000 31.000,00 31.000,00 31.000,00 31.000,00
Nuovi mutui 2013 in amm. 01/07/2013 €. 965.000 25.000,00 25.000,00 25.000,00 25.000,00
Differenziale su operaz.swap Unicredit 500.000,00 500.000,00 0,00 400.000,00 400.000,00 0,00 300.000,00 300.000,00 0,00
Differenziale su operaz.swap Dexia-Depfa 1.780.000,00 1.780.000,00 0,00 1.400.000,00 1.400.000,00 0,00 1.000.000,00 1.000.000,00 0,00
Decurtazione per contenzioso (solo Depfa-Dexia) -890.000,00 -890.000,00 0,00 -700.000,00 -700.000,00 0,00 -500.000,00 -500.000,00 0,00
Totali 15.900.000,00 5.420.000,00 10.480.000,00 16.000.000,00 5.500.000,00 10.500.000,00 16.200.000,00 5.750.000,00 10.450.000,00 Quota Capitale Rata
2012
Quota interessi
Quota Capitale
Rata 2013
Quota interessi Quota Capitale Rata 2014
Quota interessi
Operazioni di interest rate swap
Vengono riportate di seguito le principali caratteristiche degli strumenti di interest rate swap in es- sere presso la Provincia di Pisa:
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
IMPORTO ORIGINARIO
ANNO ACCEN.NE
ANNO ESTINZ.
QUOTA RESIDUA 31/12/2010
QUOTA RESIDUA
31/12/2011 ISTITUTO DIFFE- RENZIA- LE 2012*
MARK to MARKET alla data del 30/09/11 1 45.987.384,00 2002 2021 21.720.225 19.383.452 Unicredit -500.000 -2.667.143,24 2 95.493.044,00 2007 2024 78.180.581 72.652.790
Depfa Bank Dexia Cre-
diop -1.780.000 11.815.918,00
* La previsione di differenziale per l’anno 2012 è basata sui tassi di interesse euribor rilevati alla data del 24/10/2011.
La Legge finanziaria per l’anno 2008, Legge N. 244 del 27.12.2007, all’art. 1 comma 383, ha previ- sto che al Bilancio di Previsione sia allegata apposita nota nella quale siano compresi gli oneri e gli impegni finanziari derivanti dagli strumenti interest rate swap in essere.
La Legge 133 del 25.06.2008 è di nuovo intervenuta sull’argomento con l’articolo 62 introducendo il divieto di stipulazione di nuovi contratti e di modifica di quelli in essere, fino alla data di emana- zione di un regolamento che individui la tipologia di contratti che i soggetti pubblici possono stipu- lare.
La Legge 22.12.2008 N. 203, (legge finanziaria per l’anno 2009), pubblicata sul S.O. alla Gazzetta Ufficiale del 30.12.2009 N. 303, all’articolo 3, è intervenuta in modifica dell’articolo 62 del Decre- to Legge 25.06.2008 N. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 06.08.2008 N. 133.
L’ente ha iniziato, dall’anno 2008, un’attività di attento controllo ed analisi degli strumenti finan- ziari derivati in essere ed è addivenuto alla operazione di autotutela mediante annullamento degli atti che hanno portato alla accensione dei contratti. Di fronte a tale operazione, gli istituti di credito Dexia Crediop e Depfa Bank hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della To- scana e di fronte all’Alta Corte di Londra per l’esecuzione degli obblighi derivanti dai contratti. Il contenzioso è ancora in corso.
Gli altri strumenti finanziari, stipulati con Unicredit, sono stati anch’essi oggetto di tutela di fronte alla giustizia civile, ancora in corso e non definita.
Occorre tenere presente che dall’anno 2009 sono maturati differenziali negativi, di rilevante am- montare, e differenziali positivi di scarsa rilevanza che non sono stati oggetto di pagamento e di ri- scossione per effetto dei contenziosi intrapresi nei confronti degli Istituti di credito.