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Esportazioni regionali - 2° trimestre 2011 (.pdf 89kb)

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(1)

http://www.ucer.camcom.gov.it I dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane rela-

tivi al secondo trimestre del 2011 presentano nuova- mente risultati estremamente positivi per quelle emi- liano-romagnole, che sono risultate pari a 12.306 milioni di euro, con un aumento del 15,0 per cento ri- spetto allo stesso periodo dello scorso anno (fig. 2).

Si tratta, però, di una variazione inferiore a quella messa a segno nel trimestre precedente, quando la crescita era stata del 19,2 per cento (fig. 1). Il risultato è comunque migliore di quello riferito al complesso del commercio estero nazionale, che segna un in- cremento del 13,5 per cento (fig. 3). Questo dato re- gionale conferma la tendenza positiva avviata con l’inizio del 2010 e sensibilmente rafforzatasi nel corso del secondo trimestre dello scorso anno.

I notevoli incrementi conseguiti nel corso del 2010 sono dipesi dal confronto con i corrispondenti trime- stri del 2009, che erano risultati sensibilmente negati- vi. Man mano che la buona ripresa ha riportato le e- sportazioni in prossimità dei precedenti livelli massimi toccati tre anni fa, il tasso di crescita tendenziale si è andato riducendo, pur mantenendosi elevato (fig. 1).

L’indice delle esportazioni regionali a valori correnti (media trimestrale 2008 = 100) è risultato pari a 103,6 (fig. 1 e tab. 1), un dato analogo, ma lievemente infe-

riore rispetto a quello nazionale (105,7).

I settori

I dati Istat mettono in luce i risultati notevolmente po- sitivi conseguiti dai settori regionali del “tessile, abbi- gliamento, cuoio e calzature” (+23,4%), dei “ macchi- nari e apparecchiature” (+22,8%) e “della metallurgia e dei prodotti in metallo” (+19,2%). Questi settori hanno messo a segno incrementi delle vendite all’estero notevolmente superiori a quelli conseguiti dagli stessi a livello nazionale (figg. 2 e 3). Questi pe- rò sono anche gli unici settori ad avere conseguito ri- sultati superiori alla media regionale. Si registra quin- di da un lato un segnale positivo per il settore della moda e dall’altro un segnale di attenzione per il ri- schio di caratterizzare con una “monocultura” mecca- nica le esportazioni regionali. I settori dei “ macchinari e apparecchiature”, “della metallurgia e dei prodotti in metallo” e dei “mezzi di trasporto” costituiscono il 51,3 per cento delle vendite sui mercati esteri (tab. 1).

Non mancano alcune aree di debolezza relativa. Si può rilevare che le vendite all’estero del settore re- gionale del “legno e del mobile” (+9,0%) hanno avuto un incremento superiore a quello nazionale, ma sen- sibilmente inferiore alla tendenza complessiva regio-

Fig. 1 - Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: tasso di variazione tendenziale (1) e indice (2)

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente(asse dx). (2) media trimestrale 2008 = 100 (asse sx).

Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

15, 0

106,0

103,6

70 80 90 100 110 120 130

-30 -20 -10 0 10 20 30

1t -0 7 2t -0 7 3t -0 7 4t -0 7 1t -0 8 2t -0 8 3t -0 8 4t -0 8 1t -0 9 2t -0 9 3t -0 9 4t -0 9 1t -1 0 2t -1 0 3t -1 0 4t -1 0 1t -1 1 2t -1 1

emilia-romagna italia

e s p o r t a z i o n i r e g i o n a l i

Secondo trimestre 2011

(2)

ESPORTAZIONI REGIONALI –2° TRIMESTRE 2011

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

2

nale. Ma le maggiori incertezze sono emerse relati- vamente al settore dei “prodotti di minerali non metal- liferi”, ceramica e vetro, e all’aggregato delle “appa- recchiature elettriche, non elettriche per uso domestico, elettronica, ottica, elettromedicale e appa- recchi di misura. Le difficoltà del primo sono emerse già alla fine del 2010 e si sono accentuate nel corso del trimestre in esame, che ha visto una limitata cre- scita dell’export (+2,3%). Le vendite all’estero del se- condo, invece, hanno messo a segno un ottima ripre- sa dopo la crisi, una delle migliori tra i settori esaminati, ma nel secondo trimestre di quest’anno la crescita ha subito un brusco arresto (+3,4%), otte- nendo un risultato sensibilmente inferiore a quello conseguito dallo stesso settore a livello nazionale.

Le fasi cicliche affrontate dal sistema regionale, di

crisi prima e di ripresa poi, hanno determinato conse- guenze differenti per i settori regionali (tab. 1). Rispet- to alla media trimestrale del 2008, l’indice del com- plesso delle esportazioni regionali si è collocato a quota 103,6 nel trimestre in esame, poco meglio ha fatto il complesso della manifattura, a quota 104,3.

In tal quadro assumono notevole rilievo i risultati con- seguiti da due soli settori, quello della “chimica, petro- lio, farmaceutica, gomma e materie plastiche” e quel- lo degli “alimentari e bevande”, il cui indice delle esportazioni è risultato pari a 132,9 e a 125,5 rispetti- vamente.

Senza farsi ingannare dalla stagionalità che caratte- rizza l’”agricoltura, silvicoltura e pesca” e, in diverso maniera, il settore della “moda”, emerge in negativo lo stato del vendite all’estero dell’industria del legno e

Fig. 2 - Esportazioni emiliano-romagnole. 2° trimestre 2011 Confronto territoriale e

andamento per i principali settori. (1)

Quote delle aree di destinazione. (2)

Andamento per principali paesi ed aree geografiche di destinazione. (1)

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente. (2) Quota percentuale Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Tab. 1 - Esportazioni dei principali settori, quota percentuale sul totale e indice del valore corrente. 2° trimestre 2011.

Quota delle esportazioni Indice (media trim. 2008=100) Emilia-Romagna Italia Emilia-Romagna Italia

Agricoltura silvicoltura pesca 1,3 1,6 74,2 111,3

Alimentari e bevande 8,2 6,1 125,5 113,0

Tessile abbigliamento cuoio calzature 8,3 10,9 87,7 97,6

Industrie legno e mobile 1,4 2,6 83,6 85,6

Chimica, petrol., farma., gomma e materie plastiche 11,4 19,0 132,9 109,1

Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 7,7 2,3 98,2 86,1

Prodotti della metallurgia e in metallo, non mac. att. 8,1 12,8 103,8 100,1

Appar. elettrici elettronici ottici medicali di misura 7,1 8,8 103,7 98,2

Macchinari e apparecchiature nca 31,7 18,0 100,5 92,1

Mezzi di trasporto 11,4 10,1 103,7 87,6

Altra manifattura 2,7 4,9 102,2 106,2

Totale esportazioni 100,0 100,0 103,6 98,1

Fonte: elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

9,2 12,5

22,8 3,4

19,2 2,3

14,6 9,0

23,4 13,4 6,3

15,0 13,5

Altra manifattura Mezzi di trasporto Macchinari appar. nca El.tà el.ca ott.med.mis.

Tratt. prod. metallo Prod. min. non metalli.

Chi. far. gom. mat.pla.

Ind. legno e mobile Tes. abbi. cuoio calza.

Alimentari e bevande Agricoltura silv. pesca Emilia-Romagna Italia

1,2 15,1 11,8 4,3 67,5

Europa

Africa

America

Asia

Oceania

7,7

44,4 26,6 16,6 14,2

17,4 19,5

-4,6

15,6 14,9 12,9

35,9 15,5

Oceania

India

Cina

Asia

Brasile

Stati Uniti

America

Africa

Francia

Germania

Ue27

Russia

Europa

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ESPORTAZIONI REGIONALI -2° TRIMESTRE 2011

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

del mobile, il cui indice è fermo a quota 83,6.

3

Poiché realizza il 31,7 per cento delle esportazioni regionali, occorre ricordare la relativa difficoltà con la quale il settore dei “ macchinari e apparecchiature” ha attraversato questa fase di crisi e di ripresa. Esso ha subito una notevole caduta della domanda ed è pres- sato da una notevole concorrenza internazionale.

L’indice delle vendite all’estero del settore ha appena raggiunto quota 100,5.

Le destinazioni

Se si considerano gli andamenti per paesi e aree di destinazione delle esportazioni regionali (figg. 2 e 3), emerge come l’export abbia conseguito risultati mi- gliori nei paesi “core” dell’area dell’euro, Germania (+14,9%) e Francia (+15,6%), che assorbono rispetti- vamente il 13,0 e il 12,2 per cento delle esportazioni emiliano-romagnole, rispetto al complesso di quelli appartenenti all’Unione europea (+12,9%), cui è de- stinato il 56,4 delle vendite estere. Nel complesso la domanda di prodotti regionali provenienti dai paesi europei è salita del 15,5 per cento ed è giunta a rap- presentare il 67,5 per cento dell’export. In particolare ciò è derivato dal risultato particolarmente positivo conseguito dalle vendite sul mercato russo, che sono salite del 35,9 per cento, rispetto ad un incremento a livello nazionale del 21,2 per cento.

Hanno avuto una crescita notevolmente inferiore alla media le esportazioni regionali verso i mercati dell’Oceania (+7,7%), mentre quelle indirizzate ai

mercati africani si sono addirittura ridotte (-4,6%), an- che se molto meno di quelle nazionali. Questo dato non stupisce se si tiene conto dei notevoli sommovi- menti politici in corso nel Nord Africa.

La crescita delle vendite verso i mercati asiatici (+16,6%), che hanno assorbito il 15,1 per cento delle esportazioni, è risultata sostanzialmente in linea con il complesso delle esportazioni regionali e con i risultati conseguiti nella stessa area a livello nazionale. In particolare però la crescita delle esportazioni regionali dirette verso la Cina (+26,6%) e l’India (+44,4%), è ri- sultata notevolmente superiore a quella riferita alle vendite nazionali.

Considerando solo il complesso del continente, le e- sportazioni regionali hanno ottenuto un risultato anco- ra migliore sui mercati americani (+19,5%), verso cui è stata destinata una quota pari al 11,8 per cento del vendite, con un andamento leggermente migliore ri- spetto a quello nazionale. In particolare, da un lato, è stato notevole il risultato ottenuto negli Stati Uniti (+17,4%), ove è indirizzato il 6,8 per cento dell’export regionale, un dato molto migliore di quello conseguito dal complesso delle esportazioni nazionali, ma, dall’altro, si è fermata l’eccezionale crescita sul mer- cato carioca, che ha registrato una buona crescita (+14,2%), anche se assorbe solo l’1,5 per cento delle esportazioni regionali, ma in questo caso l’incremento registrato appare notevolmente inferiore a quello ot- tenuto dall’export nazionale.

Fig. 3 - Esportazioni italiane. 2° trimestre 2011

Andamento dei principali settori (1) Aree di destinazione (2)

Andamento per principali paesi ed aree geografiche di destinazione. (1)

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente. (2) Quota percentuale Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

8,7 9,8

17,3 10,2

22,6 3,7

10,9 5,6

16,7 11,3 6,5

13,5

Altra manifattura Mezzi di trasporto Macchinari appar. nca El.tà el.ca ott.med.mis.

Tratt. prod. metallo Prod. min. non metalli.

Chi. far. gom. mat.pla.

Ind. legno e mobile Tes. abbi. cuoio calza.

Alimentari e bevande Agricoltura silv. pesca Italia

14,0 10,9 4,2 69,5

Europa

Africa

America

Asia

Oceania

5,0

32,8 16,0

17,8 30,6 8,5

16,4

-11,7

13,0 16,3 12,2

21,2 14,2

Oceania

India

Cina

Asia

Brasile

Stati Uniti

America

Africa

Francia

Germania

Ue27

Russia

Europa

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ESPORTAZIONI REGIONALI –2° TRIMESTRE 2011

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