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La ferrovia del Gottardo ed i suoi dintorni
Kaden, Woldemar Bellinzona, [1883?]
Biblioteca Salita dei Frati, Lugano
Shelf Mark: BSF 72 Fa 25
Persistent Link: https://doi.org/10.3931/e-rara-50717
Capo IX. La diramazione Bellinzona - Locarno.
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CAPO IX .
La diramazione Bellinzona
-Locarno .
Fin dal 1874 esisteva una linea Biasca -Locarno ; ora
il tratto da Biasca a Cadenazzo viene utilizzato per la
ferrovia principale , ed il resto Cadenazzo -Locarno forma
una linea secondaria che ha un solo binario ed é lunga
circa dodici chilometri . Il tratto Biasca - Cadenazzo è pure
ad un solo binario , solo i ponti ed i tunnels furono co¬
struiti per un doppio binario .
Al disotto di Cadenazzo un ponte sul Ticino ci con¬
duce alla stazione di Gordola attraverso un paese abba¬
stanza inospitale ed insalubre , situato in vicinanza della foce . Indi si passa la Verzasca , della cui acqua il signor Gosset , parlando della valle della Verzasca , dice : « La Ver -
zasca è una perla . Essa offro tutto ciò che può offrire un
torrente . Al disotto di Briono i massi di rocce rotolati , i
quali nulla lasciano a desiderare per la loro grandezza ,
forma e colore , rendono questa gola dieci volte più selvag¬
gia dei luoghi maggiormente ammirati della famosissima
Liitschine . Presso Lavestezza , sopra Briono ed al Ponte
Scuro la Verzasca scorre in un letto naturale di rocce ;
questa veduta è molto più bella delle onde sempre spu¬
meggianti in una gola . Essa scorre tranquillamente , forma
una piccola cascata bianchissima , poi uno stagno lungo
cento metri , indi nuovamente una cascata , uno stagno e
Belliiizona
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così di seguito . Spesso in questi stagni si può vedere chia¬
ramente il suolo posto tre metri sotto l ’ acqua ' che si pre¬
senta limpida qual cristallo .
« Ma il pregio principale della Verzasca è il suo colore , 11 quale è qualche cosa tra il verde di Prussia ed il verde -
smeraldo . Nessun artista ha mai dipinto questo verde me -
| raviglioso , nessuno pensa che un tal verde esista . Chi ha
j veduta la Verzasca a Ponte Scuro nell ’ estate o nell ’ au -
! tunno quando già è trascorso il tempo della liquefazione
i delle nevi , mai più ammirerà un altro torrente . »
| Noi riportammo integralmente questa citazione , perchè ,
! se oggi è così straordinariamente comodo vedere una
j nuova meraviglia — bastando soltanto scendere alla snd -
| detta stazione di Gordola — perchè non se ne dovrebbe
; fare espressa menzione ?
' E pure che cosa è la valle con la sua acqua verde in
: confronto della grande magnificenza che ivi noi vediamo
! brillare ?
1 Ecco il Lago Maggiore o Verbano , le cui rive la
j • Svizzera e l ’Italia si dividono , e nelle cui campagne in una
| eterna primavera si sono riconciliati l ’ inverno del nord e
j l ’ estate del sud .
I L ’ estate ci saluta con l ’ abbondanza dei fiori olez -
i zanti e degli alberi dalle foglie sempre verdi , l ’ inverno
j ci manda un ultimo saluto dalle vette coperte di neve
j dei Mischabelhòrner e del Sempione . Il lago Maggiore è
senza dubbio il più famoso dei laghi dell ' Italia superiore , è la meta degli ardenti desideri dell ' uomo nordico , è un ar¬
gomento dell ' estro poetico .
Esso misura in lunghezza , da Sesto Calende a Maga -
dino , 66 chilometri , ed in larghezza , da Laveno a Feriolo ,
12 chilometri ; in media da quattro a cinque . La sua
maggiore profondità , fra Intra e Luino , è di 800 metri .
Le sue acque sono molto limpide e per la maggiore quan¬
tità gli sono fornite dal Ticino che lo percorre in tutta
la sua lunghezza . Durante l ' autunno il livello del lago sale 7
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08—
di tre a quattro metri mercè dei suoi trentaquattro af¬
fluenti .
Secondo la promossa fatta , noi dovremmo ora co¬
steggiare questo lago sugli otto battelli del lago o su
d ’ una sottile barca visitare Arona , Stresa , Isola Bella ,
Isola dei Pescatori , Isola Madre , come chiamansi le tre
isolo Borromee ; dovremmo visitare Pallanza , Laveno ,
Luino , Canobbio , ecc ., ma la nostra diramazione della fer¬
rovia del Gottardo ci porta prima a Locamo , dove si è
bene alloggiati nel Grand Hotel Locamo , Corona , Sviz¬
zera ,, ecc .
Ma , bisogna pur dirla la verità , Locamo non può es¬
sere confuso con Lugano , dove il clima è veramente schietto .
Locamo è una specie di serpe nascosta fra le rose ed
i frutti , che qui crescono in un ’ abbondanza esperica .
In niun luogo gli alberi di ogni specie frondeggiano più
rigogliosamente e più foltamente che lungo le rive di Lo¬
camo ; ma la malaria si aggira , come uno spettro , per
questi lidi , esalando dalle paludi del Ticino e svolazzando con le sue ali di piombo intorno alla riva settentrionale del Verbano sì bello . È forse di essa la colpa che la città
sia stata finora sempre vittima del regresso ? Le darà
nuova vita la ferrovia del Gottardo ?
Locamo , chiamato Luggarus dai tedeschi , è una città
veramente antica ; ci pare di vederla , come se fosse oggi
stanca d ’un destino affatto nemico e desiderosa di riposarsi
dalle fatiche del medio - evo . Allora essa era una città
guelfa , alleata di Milano ed aveva sempre sul collo la
spada dei ghibellini . Poscia venne in potere dei Vi¬
sconti che vi fecero rifabbricare quel castello che ancora
oggi s ’ innalza tanto arcigno fra la Maggia ed il lago :
nel 1513 ne divennero padroni gli Svizzeri e d ’ allora in
poi non migliorò la sua condizione precedente . Un anno
dopo , una terribile innondazione portò via il ponte La Tor¬
retta presso Bellinzona ed interruppe la comunicazione della città con la strada maestra . L ’ odiosa cacciata degli ahi -
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tanti riformisti gli produsse poi una ferita che per secoli non si rimarginò .
Sul volto della città , a chi lo rimiri attentamente , ap¬
pariranno parecchie rughe di dolore e gli sembrerà che
molta erba sia cresciuta ai suoi piedi . Per solito la vita delle sue strade è abbastanza sonnolenta ; solo nei giorni di
mercato essa si desta un istante con un lieto agitarsi , il
che è molto interessante . Vi vien gente da tutte le rive
del Verbano , da tutte le valli di Locamo , dai monti al di
qua di Onsernone , di Centovalli , di Bellinzona e da quel
di Lugano , sicché vi si possono studiare molti tipi e co¬
stumi .
Pieni d ’ attrattiva sono i dintorni di Locamo . Prima
di tutto bisogna nominare la stupenda Val Maggia , che
deve rallegrarsi delle visite sempre più frequenti e donde , senza grandi sforzi , potremmo arrampicarci sino alle vicine valli della Verzasca , di Onsernone e di Antigorio .
Chi stima troppo faticose tali escursioni , cerca il bello nelle vicinanze , ad esempio nell ' antico e famoso chiostro e nella
chiesa di pellegrinaggio della Madonna del Sasso . Como
questa pittoresca ci appare dalla riva del lago ; quassù essa
però ci dispiega la bellezza seducente del paesaggio di Lo¬
camo . Essa sta come corona d ’ una stretta e ripida roccia
che si eleva fra due boscose vallette , le quali innanzi a
questa roccia congiungono le loro acque con un torren¬
tello di montagna , il Ramogna , il quale distrusse la buona
strada che conduceva al chiostro ; per conseguenza oggi
la via è alquanto diffìcile . La veduta dal chiostro ò
sorprendente , ricreante , grandiosa e gradevole siccome un
bagno salutare per l ’anima . Stando sotto la piccola pergola , sostenuta da colonne e posta innanzi al chiostro , noi vediamo come perle sospese a fili d ' argento i più deliziosi quadri del paesaggio , monti e valli , alberi e cespugli unirsi alle
onde , dappertutto appariscenti , del sublime lago ed alle
acque luccicanti della Maggia .
L ' intero chiostro , innalzato su d ’ una roccia , ha qual -
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die cosa di singolarmente delizioso ; il superbo bosco guarda e mormora al disopra delle sue mura , i fiori olezzano , gli
uccelli cantano — il sud ci adesca . Chi non può più resi¬
stere , scende , prende una barca e si lascia trasportare nel dorato sogno .
Affinchè egli non cammini nell ’ ignoto , noi gli daremo i seguenti cenni : Il lago Maggiore è percorso da otto bat¬
telli a vapore della Società Mangili , due dei quali hanno
un grande salone . Vi sono tre corse giornaliere sul lago
da Arona a Pallanza e Locamo ; ogni corsa dura 5 ore e
mezzo .
Due di queste corse sono in coincidenza col treno
Milano - Torino - Genova : la partenza dalle stazioni principali si fa sempre puntualmente , dallo secondarie si parte spesso con una anticipazione di dieci minuti . Ad Arona trovansi la ferrovia per tutte le linee e le poste svizzere pel Sem - pione ; a Stresa e Baveno , carrozze per Orta ; a Pallanza , carrozze per Domodossola ; a Luino , diligenze svizzere por
Ponte 'fresa e Lugano . A Locamo la ferrovia per Bellin -
zona , Biasca ed attraverso il Gottardo . Presso Dirinella ( Pino ) la ferrovia pel Gottardo e . . . . Genova ( vedi questa linea ) .
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