2. SCOPO DELLA TESI
I test di neutralizzazione misurano la capacità di bloccare l’infettività di un determinato virus. Questi saggi prevedono l’incubazione di diluizioni scalari del campione, di solito siero o plasma, con quantità fisse di virus da porre successivamente su una linea cellulare suscettibile all’infezione. Tradizionalmente l’allestimento del saggio implica l’impiego di linee cellulari di difficile propagazione in coltura e l’utilizzo di isolati primari del virus, determinando tempi di attesa di circa otto-dieci giorni necessari per ottenere i risultati finali.
Lo scopo della mia tesi è stato quello di mettere a punto un test di neutralizzazione contro il virus dell’immunodeficienza felina ad elevata sensibilità e rapidità permettendo di avere risultati accurati, significativi e soprattutto riproducibili. A tal fine ho sviluppato vettori lentivirali con i quali ho prodotto particelle virali pseudotipizzate con la proteina Env di FIV. Le particelle prodotte sono state impiegate per l’allestimento di test in chemiluminescenza utilizzando una linea cellulare di semplice propagazione geneticamente modificata per esprimere stabilmente il recettore cellulare necessario per la fusione virale.
Per valutare l’affidabilità e la riproducibilità del nuovo test messo a punto, sieri di gatti vaccinati contro FIV sono stati testati sia col saggio classico sia col test di ultima generazione.