G.U.R.I. DEL 26 OTTOBRE 2015
BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PER LA PREDISPOSIIONE DEL PIANO NAZIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE SOCILE E CULTURALE DELLE
AREE URBANE DEGRADATE
Progetto SportivaMente
“Si riconosce la rilevanza sociale dello sport, in particolare il ruolo che esso assume nel forgiare l’identità e nel ravvicinare le persone.
L’invito è di prestare ascolto alle associazioni sportive, con un’attenzione particolare riservata allo sport dilettantistico.”
Unione Europea
dal Trattato di Amsterdam - 2 ottobre 1997
Sommario
RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO ... 1
Generalità ... 1
La sede delle attività progettuali ... 1
Dati statistici sulla popolazione del Comune di Aci Sant’Antonio al 2015 ... 2
L’area specifica di riferimento delle attività progettuali ... 9
Situazione socio-culturale attuale dell’area candidata ... 9
Destinatari ... 10
Beneficiari ... 11
Lo sport e i giovani ... 11
La pratica sportiva ... 11
Le conseguenze della vita sedentaria ... 13
Isolamento sociale e il disagio giovanile ... 13
Stili di vita: la Sicilia ... 13
Offerta attuale dei servizi e delle strutture dedicate alla e progetti di prevenzione di abbandono sportivo... 14
Sintesi dei problemi e dei bisogni rilevati ... 14
Motivi di abbandono sportivo precoce... 14
Bisogni rilevati ... 15
OBIETTIVI DEL PROGETTO ... 16
Premessa... 16
Obiettivi generali... 17
Obiettivi specifici e indicatori di risultato... 17
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO ... 18
Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi ... 18
RELAZIONE TECNICA SULLE CARATTERISTICHE DI RIQUALIFICAZIONE SOCIALE E CULTURALE DEL PROGETTO ... 20
Azione 1 – attività ludico – sportive volte ad arricchire offerta di tempo libero con approccio educativo centrato sulla relazione ... 20
Attività 1.1: Promozione delle attività e raccolta delle adesioni ... 20
Attività 1.2: Organizzazione e realizzazione delle attività ... 20
Azione 2 – creazione ed implementazione della rete con associazioni che lavorano sui temi dello sport giovanile diversificate per discipline sportive,scuole e servizi giovanili... 21
Attività 2.1: Raccolta dati ... 21
Attività 2.2: Costruzione della rete ... 21
Attività 2.3: Progetto di rete ampliato ... 21
Azione 3 – sensibilizzazione sui valori dello sport come strumento di inclusione sociale ... 21
Attività 3.1: Pianificazione e promozione delle attività, raccolta adesioni ... 21
Attività 3.2: Seminari e/o incontri a tema ... 22
Attività 3.3: Riunioni con genitori ... 22
Azione 4 – attività complemetari, monitoraggio e valutazione ... 22
Attività 4.1: Predisposizione degli strumenti di monitoraggio e valutazione ... 22
Attività 4.2: Creazione delle banche dati e raccolta bibliografica/documentale ... 22
Attività 4.3: Monitoraggio in itinere ... 23
Attività 4.4: Valutazione ... 23
Diagramma di Gantt ... 24
Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività ... 25
Obiettivi da raggiungere per i partner del progetto ... 25
Indicatori di raggiungimento obiettivi per i partner ... 25
Formazione/informazione specifica dei partner sulle attività progettuali ... 26
Pianificazione delle attività di progetto ... 26
Pubblicizzazione delle attività del progetto ... 26
Collaborazione all’organizzazione delle attività ludico – sportive ... 26
AZIONI PROGETTUALI ... 27
Azione 1 – attivita’ ludico - sportive ... 27
Azione 2 – creazione delle reti ... 27
Azione 3 – attività di promozione e sensibilizzazione ... 27
Azione 4 – attività complementari ... 28
Eventuali particolari obblighi dei partner durante il periodo di implementazione del progetto: ... 28
Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto ... 28
RETE A SOSTEGNO DEL PROGETTO (PARTNER): ... 28
Tecniche e metodologie di realizzazione previste: ... 32
PIANO DEI COSTI DEL PROGETTO ... 33
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RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Generalità
Si intende ristrutturare ed ampliare la struttura comunale adibita a palestra sita in Aci Sant’Antonio (CT) in via ten. Nicolò Maugeri, 4 al fine di utilizzarla per attività ludico- sportive dedicate all’integrazione sociale e culturale di giovani fino ai 18 anni a rischio di esclusione sociale e/o affetti da disagio sociale.
L’idea di base è quella che grazie al gioco-sport, si promuove e favorisce la socializzazione, la coesione l’inclusione sociale. In effetti, lo sport, l’educazione e la cultura, sono parti di un corpo unico per la città che non sono meno vitali dei servizi sociali.
In questa logica, lo sport va concepito all’interno di un grande progetto per la comunità, quale elemento di coesione e di opportunità per le persone.
La scelta di un largo coinvolgimento di soggetti operata è finalizzata dunque a ricondurre a
“progetto di città” la funzione culturale ed educativa dello sport, che si intende svolgere unitamente con le articolazioni dirette dell’amministrazione comunale, con tutte le istituzioni culturali e con tutte le agenzie, gli enti, le associazioni che ne possono e ne vogliono far parte.
Il progetto “SportivaMente” si propone di migliorare la condizione giovanile promuovendo processi di inclusione sociale e di prevenzione del disagio giovanile, intervenendo sui fattori sociali e relazionali utilizzando il canale piacevole e aggregante dell’attività sportiva. Si propone di contrastare il fenomeno del degrado sociale nella fascia d’età 11-18 anni, attraverso la promozione del valore dell’attività sportiva, da considerare come uno strumento di crescita dal punto di vista fisico, psicologico e sociale.
Il progetto trae origine dai seguenti assunti:
- la pratica sportiva nei giovani è fondamentale per la salute e il benessere fisico;
- lo sport ha caratteristiche peculiari che possono renderlo educativo e, in special modo in preadolescenza e adolescenza, esso costituisce un’importante occasione di sviluppo cognitivo, emotivo e sociale;
- le funzioni positive e benefiche della pratica sportiva dipendono dal modo con cui si vive e si pratica lo sport;
- la motivazione è il processo di attivazione dell’individuo finalizzato al raggiungimento di uno specifico obiettivo. Il provare piacere nella pratica motoria, la possibilità di stabilire relazioni interpersonali significative e il divertimento fine a se stesso sono importanti agenti motivanti all’attività sportiva. Se tali bisogni non vengono soddisfatti, in parte o del tutto, si verifica una perdita di interesse nell’attività svolta che diventa il paradigma comportamentale specifico del disagio sociale;
Il sistema sportivo ideale è orientato alla prestazione più che al risultato, riconosce l’impegno, valorizza il miglioramento personale e non il confronto interpersonale e la competizione, chiama a partecipare e lascia spazio all’inventiva, offre la possibilità di tentare delle iniziative senza essere condizionati dal timore di sbagliare e di essere soggetti a giudizi negativi, insegna a gestire la sconfitta.
Lo sport dunque deve essere proposto come occasione di socializzazione e di divertimento, gli allenamenti dovrebbero essere divertenti, interessanti, didatticamente validi; l’allenatore dovrebbe riuscire a creare un clima positivo, di collaborazione e stima reciproca.
La sede delle attività progettuali
La sede delle attività progettuali è la struttura comunale adibita a palestra sita in Aci Sant’Antonio (CT) è ubicata in via ten. Nicolò Maugeri, 4 e si trova nell’area comunale identificata dalla sezione censuaria 870050000003 del censimento ISTAT 2011 (documento di riferimento del bando).
Per la struttura in questione sono necessari dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento per i quali si rimanda ai documenti tecnici allegati (relazione tecnica, computo metrico, tavole, ecc.).
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Dati statistici sulla popolazione del Comune di Aci Sant’Antonio al 2015
Di seguito si riporta un quadro esaustivo in termini statistici sulla popolazione del Comune di Aci sant’Antonio aggiornato al 2015. Per tutti i dati che seguono la fonte è ISTAT
Popolazione per età, sesso e stato civile al 1 gennaio 2015 per il Comune di Aci Sant’Antonio
Distribuzione della popolazione 2015 - Aci Sant'Antonio Età Celibi
/Nubili
Coniugati /e
Vedovi /e
Divorziati /e
Maschi Femmine Totale
% % %
0-4 945 0 0 0 484 51,2% 461 48,8% 945 5,3%
5-9 969 0 0 0 507 52,3% 462 47,7% 969 5,4%
10-14 960 0 0 0 487 50,7% 473 49,3% 960 5,4%
15-19 1.093 1 0 0 555 50,7% 539 49,3% 1.094 6,1%
20-24 1.211 42 0 0 633 50,5% 620 49,5% 1.253 7,0%
25-29 978 298 0 0 650 50,9% 626 49,1% 1.276 7,1%
30-34 567 707 1 8 649 50,6% 634 49,4% 1.283 7,2%
35-39 338 999 5 14 656 48,4% 700 51,6% 1.356 7,6%
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40-44 258 1.112 13 27 706 50,1% 704 49,9% 1.410 7,9%
45-49 167 1.238 17 53 707 47,9% 768 52,1% 1.475 8,2%
50-54 110 1.251 34 26 686 48,3% 735 51,7% 1.421 7,9%
55-59 78 1.070 46 33 599 48,8% 628 51,2% 1.227 6,8%
60-64 65 831 78 33 484 48,1% 523 51,9% 1.007 5,6%
65-69 44 592 92 16 404 54,3% 340 45,7% 744 4,2%
70-74 26 386 99 10 263 50,5% 258 49,5% 521 2,9%
75-79 26 286 145 15 231 48,9% 241 51,1% 472 2,6%
80-84 27 123 131 3 128 45,1% 156 54,9% 284 1,6%
85-89 6 44 113 4 53 31,7% 114 68,3% 167 0,9%
90-94 2 10 31 0 15 34,9% 28 65,1% 43 0,2%
95-99 2 0 4 0 0 0,0% 6 100,0% 6 0,0%
100+ 0 1 1 0 2 100,0% 0 0,0% 2 0,0%
Totale 7.872 8.991 810 242 8.899 49,7% 9.016 50,3% 17.915
Popolazione per classi di età scolastica 2015
Pagina 4 di 33 Distribuzione della popolazione per età scolastica 2015
Età Maschi Femmine Totale
0 94 87 181
1 101 92 193
2 97 103 200
3 92 82 174
4 100 97 197
5 93 106 199
6 100 75 175
7 95 99 194
8 109 101 210
9 110 81 191
10 90 83 173
11 105 107 212
12 103 94 197
13 104 96 200
14 85 93 178
15 103 104 207
16 114 99 213
17 106 106 212
18 116 107 223
Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Aci Sant'Antonio dal 2001 al 2014.
Pagina 5 di 33 Dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno.
Anno Data rilevamento Popolazione residente
Variazione assoluta
Variazione percentuale
Numero Famiglie
Media componenti per famiglia
2001 31 dicembre 15.426 - - - -
2002 31 dicembre 15.857 +431 +2,79% - -
2003 31 dicembre 16.439 +582 +3,67% 5.698 2,87
2004 31 dicembre 16.692 +253 +1,54% 5.703 2,91
2005 31 dicembre 16.901 +209 +1,25% 5.793 2,90
2006 31 dicembre 17.027 +126 +0,75% 5.890 2,88
2007 31 dicembre 17.188 +161 +0,95% 5.971 2,87
2008 31 dicembre 17.389 +201 +1,17% 6.112 2,83
2009 31 dicembre 17.464 +75 +0,43% 6.186 2,81
2010 31 dicembre 17.610 +146 +0,84% 6.288 2,79
2011 (¹) 8 ottobre 17.644 +34 +0,19% 6.351 2,77
2011 (²) 9 ottobre 17.270 -374 -2,12% - -
2011 (³) 31 dicembre 17.247 -363 -2,06% 6.354 2,70
2012 31 dicembre 17.474 +227 +1,32% 6.470 2,68
2013 31 dicembre 17.829 +355 +2,03% 6.498 2,73
2014 31 dicembre 17.915 +86 +0,48% 6.540 2,72
(¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011.
(²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.
(³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010.
La popolazione residente ad Aci Sant'Antonio al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 17.270 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 17.644. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 374 unità (-2,12%).
Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.
Le variazioni annuali della popolazione di Aci Sant'Antonio espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Catania e della regione Sicilia.
Pagina 6 di 33 Flusso migratorio della popolazione
Dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2014.
Anno 1 gen-31 dic
Iscritti Cancellati Saldo
Migratorio con l'estero
Saldo Migratorio
totale DA
altri comuni
DA estero
per altri motivi
(*)
PER altri comuni
PER estero
per altri motivi
(*)
2002 710 16 98 483 18 14 -2 +309
2003 691 32 271 497 34 0 -2 +463
2004 614 31 34 533 8 0 +23 +138
2005 649 17 18 578 24 0 -7 +82
2006 604 21 4 602 21 0 0 +6
2007 726 43 2 694 9 6 +34 +62
2008 717 44 1 606 22 12 +22 +122
2009 580 35 3 607 12 10 +23 -11
2010 691 39 2 637 6 24 +33 +65
2011 (¹) 456 23 4 455 6 20 +17 +2
2011 (²) 166 2 1 135 2 81 0 -49
2011 (³) 622 25 5 590 8 101 +17 -47
2012 830 52 19 744 15 6 +37 +136
2013 609 22 439 676 25 87 -3 +282
2014 531 51 32 554 31 13 +20 +16
(*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative.
(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)
Pagina 7 di 33 (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.
Movimento naturale della popolazione
Dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2014
Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale
2002 1 gennaio-31 dicembre 196 74 +122
2003 1 gennaio-31 dicembre 221 102 +119
2004 1 gennaio-31 dicembre 201 86 +115
2005 1 gennaio-31 dicembre 212 85 +127
2006 1 gennaio-31 dicembre 205 85 +120
2007 1 gennaio-31 dicembre 213 114 +99
2008 1 gennaio-31 dicembre 187 108 +79
2009 1 gennaio-31 dicembre 198 112 +86
2010 1 gennaio-31 dicembre 183 102 +81
2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 121 89 +32
2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 50 24 +26
2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 171 113 +58
2012 1 gennaio-31 dicembre 196 105 +91
2013 1 gennaio-31 dicembre 190 117 +73
2014 1 gennaio-31 dicembre 176 106 +70
(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)
(³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.
Pagina 8 di 33 Struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età.
Anno 1° gennaio
0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale
residenti
Età media
2002 3.373 10.611 1.442 15.426 33,9
2003 3.410 10.937 1.510 15.857 34,2
2004 3.433 11.364 1.642 16.439 34,5
2005 3.346 11.730 1.616 16.692 34,8
2006 3.314 11.849 1.738 16.901 35,4
2007 3.267 12.018 1.742 17.027 35,5
2008 3.192 12.224 1.772 17.188 35,9
2009 3.136 12.449 1.804 17.389 36,3
2010 3.055 12.552 1.857 17.464 36,8
2011 2.999 12.716 1.895 17.610 37,1
2012 2.878 12.449 1.920 17.247 37,6
2013 2.913 12.561 2.000 17.474 37,9
2014 2.962 12.777 2.090 17.829 38,0
2015 2.874 12.802 2.239 17.915 38,7
Pagina 9 di 33 Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente ad Aci Sant'Antonio.
Anno Indice di
vecchiaia
Indice di dipendenza strutturale
Indice di ricambio della popolazione attiva
Indice di struttura della popolazione attiva
Indice di carico di figli per donna feconda
Indice di natalità (x 1.000 ab.)
Indice di mortalità (x 1.000 ab.)
1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic
2002 42,8 45,4 49,7 72,1 26,7 12,5 4,7
2003 44,3 45,0 46,9 74,3 26,7 13,7 6,3
2004 47,8 44,7 43,3 76,5 27,1 12,1 5,2
2005 48,3 42,3 45,3 78,3 26,5 12,6 5,1
2006 52,4 42,6 45,2 81,6 26,3 12,1 5,0
2007 53,3 41,7 45,0 83,0 27,4 12,5 6,7
2008 55,5 40,6 48,3 85,9 27,8 10,8 6,2
2009 57,5 39,7 56,6 88,9 26,3 11,4 6,4
2010 60,8 39,1 63,3 92,1 26,0 10,4 5,8
2011 63,2 38,5 66,1 93,9 26,1 9,8 6,5
2012 66,7 38,5 73,2 97,0 25,2 11,3 6,0
2013 68,7 39,1 84,0 99,9 24,0 10,8 6,6
2014 70,6 39,5 84,1 100,3 24,0 9,8 5,9
2015 77,9 39,9 92,0 104,4 23,8 - -
L’area specifica di riferimento delle attività progettuali
In base ai parametri censuari di riferimento che caratterizzano l’area candidata
Censimento ISTAT 2011
SEZ2011 NSEZ P1 P60 P61 P150 P151 P152 P47 P48 E3 E30 E31 870050000003 3 668 264 173 181 572 487 58 175 168 51 0
Via ten. Nicolò Maugeri, 4 –Aci Sant’Antonio (CT)
si individua per la stessa un indice IDS pari a 14,66 (a fronte di un indice IDS per l’intero Comune pari a 8,24) e un indice IDE 1,80 (a fronte di un indice IDE per l’intero Comune pari a 8,24 ).
In base a tali parametri, l’area candidata è ammissibile al finanziamento.
Situazione socio-culturale attuale dell’area candidata
L’area, che si colloca in prossimità del centro storico, è adiacente a quartieri di edilizia popolare spesso fatiscenti. Le aree limitrofe sono ritrovo di gruppi di giovani che nella totale assenza di strutture aggregative diventano facile preda della microcriminalità organizzata.
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Si segnalano anche fenomeni di spaccio e alcool-dipendenza nella confinante villa comunale e presso le aree a parcheggio adiacenti, preda di frequenti atti vandalici.
Nella stessa area si trova anche un centro SPRAR; gli ospiti extracomunitari, tutti di sesso maschili, affollano le aree sopra descritte non potendo beneficiare di valide alternative.
Per quanto sopra evidenziato l’attivazione di servizi dedicati alla riduzione del disagio socio- culturale ed alla riqualificazione urbana presso la palestra individuata, essendo essa localizzata in una zona di grande accessibilità pedonale e ciclabile, garantirebbe un miglioramento delle condizioni di vivibilità dei residenti e prospettive per i giovani che quotidianamente fruiscono della zona priva di servizi.
Stante la posizione centrale del sito oggetto del recupero, l’Amministrazione Comunale ritiene che i destinatari naturali del progetto siano:
- gli alunni dei due Istituti Comprensivi Scolastici di Aci S. Antonio;
- i tantissimi giovani che frequentano tutte le sere le aree limitrofe spesso buie e prive di servizi
- le associazioni sportive e dilettantistiche ;
- le realtà attive sul territorio in ambito socio-culturale ed artistico;
- le realtà multietniche presenti sul territorio.
Considerato il fenomeno dell’evasione scolastica per i minori in età scolare, il problema della crescente aggressività e della devianza giovanile, l’Amministrazione Comunale ritiene che l’attivazione dello spazio possa divenire una valida alternativa ai suddetti fenomeni dilaganti anche tra i giovani di Aci S. Antonio.
La palestra, quindi, potrà diventare una valida alternativa ai fenomeni di marginalità sociale, creando nuove occasioni di aggregazione basate sull’offerta sportiva, sociale, culturale e ricreativa in una zona priva di servizi ed oggetto di atti vandalici
Al fine di raggiungere tali obiettivi il progetto intende muoversi in tre diverse direzioni:
- la creazione di uno spazio condiviso e aperto che accolga attività sportive, di aggregazione e socializzazione proposte dalla cittadinanza;
- la promozione dello sport attraverso un programma condiviso con le numerose associazioni sportive del territorio;
- la creazione di un spazio che accolga le diverse culture e le integri nel territorio all'insegna di una costruttiva attività aggregativa e di socializzazione.
Attraverso tale progetto l’Amministrazione Comunale vuole mettere in rete energie e competenze, associazioni e gruppi di cittadini, affinché l’uso condiviso dei beni pubblici e lo scambio culturale possa contribuire ad un risveglio culturale della città ed alla creazione di nuovi modelli di partecipazione sociale.
Destinatari
Il target su cui si concentrerà il progetto sono i giovani compresi nella fascia d’età 11 – 18) con disagio sociale dovuto anche al fatto che essi vivono in aree urbane degradate, in quanto soggetti a maggior rischio di esclusione e disagio sociale cronico anche per ragioni dovute allo loro sviluppo fisico, psichico e sociale.
Si presenteranno quindi in seguito i dati relativi alla popolazione 11 – 18 per il Comune di Aci sant’Antonio. Si specifica tuttavia che pur costituendo tale fascia d’età il target privilegiato, i destinatari di alcune attività potranno essere anche i bambini di età inferiore agli 11 anni, al fine di coinvolgerli nelle attività sportive in forma ludica e prevenire in tale modo le difficoltà che si potrebbero presentare nell’adolescenza e portare al disagio sociale.
La popolazione dei ragazzi residenti che costituiscono il target diretto del progetto rappresenta il 14,7% del totale dei giovani di questa fascia d’età residente nel Comune. Il rapporto tra i due generi è equilibrato, con una leggera prevalenza dei maschi (51,2%). Nella definizione dell’indicatore relativo al numero dei destinatari da coinvolgere nel progetto si terrà conto anche di
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questo parametro. Si ricorda tuttavia che il target indiretto è rappresentato dall’intera popolazione della fascia di età di riferimento del Comune.
L'abbandono precoce dell'attività sportiva (drop-out) è un fenomeno che, nonostante differenze tra le diverse ripartizioni geografiche, con un netto svantaggio del Sud rispetto al Centro-Nord, riguarda il nostro Paese nella sua globalità. Da questa consapevolezza deriva la scelta progettuale di attuare l'iniziativa, affrontando il problema in un’ottica locale ma basata su dati nazionali, in modo tale da favorire il virtuoso confronto tra le migliori esperienze e la diffusione delle conoscenze e dei metodi acquisiti.
I destinatari appartenenti direttamente all’area candidata che con il progetto si vogliono intercettare sono circa 380. Ad essi si aggiungono anche soggetti che appartengono almeno a tutte le aree che soffrono di degrado urbano e sociale dell’intero territorio comunale e, in ultima istanza, tutti i giovani abitanti del Comune di Aci Sant’Antonio (ciò, per l’appunto, al fine di favorire l’integrazione sociale e culturale). Globalmente dunque il target dei destinatari del progetto è costituito da circa 2.600 soggetti.
I destinatari sono in prima battuta gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni presenti nel territorio Comunale. La scelta del target deriva da una precisa volontà di offrire a questa tipologia di destinatari momenti educativi e spazi aggregativi, avvalorando il ruolo dello sport come strumento di formazione, benessere psico-fisico e integrazione sociale. È anche l’età dove viene registrata una graduale diminuzione dello svolgimento dell’attività fisica che porta in molti casi all’abbandono totale dello sport.
Saranno comunque coinvolti anche soggetti compresi nella fascia d’età 6-10 anni al fine di prevenire il pericolo della loro marginalità socio-culturale e favorire la loro integrazione.
Beneficiari
I beneficiari sono innanzitutto le famiglie di provenienza dei destinatari diretti. Come abbiamo ampiamente dimostrato, lo sport produce effetti positivi sulla salute, è un canale aggregativo che instaura relazioni sociali e quindi contribuisce al benessere di chi lo pratica. Il maggiore beneficio di ogni famiglia è avere un figlio adolescente sano e felice, che vive bene sia le relazioni familiari e scolastiche che quelle con i pari.
Saranno beneficiarie anche le agenzie educative e altre associazioni sportive con le quali l’amministrazione comunale intende collaborare in ciascun territorio. Praticamente si tratta degli istituti scolastici, delle associazioni che si occupano di bambini, ragazzi e giovani come l’AGESCI, così come le associazioni sportive.
Lo sport e i giovani
Come si è accennato nella premessa, praticare lo sport e l’attività fisica in generale è un importantissimo fattore per la crescita dei ragazzi a livello fisico, psichico e sociale.
Non solo lo sport contribuisce alla prevenzione dell’obesità e di molte malattie e allo sviluppo dello stile di vita sano. E’ anche una modalità per ragazzi per acquisire modelli positivi. In particolare, l’aggregazione sportiva è una forma di socializzazione dove i ragazzi possono sviluppare le capacità relazionali, acquisire valori come senso di responsabilità, lealtà, autonomia, correttezza.
Presenteremo ora la panoramica dei dati sulla pratica sportiva in Italia raccolti nell’ambito dell’indagine Aspetti della vita quotidiana (2012) dell’ISTAT. L’ISTAT non fornisce i dati disgregati a livello regionale e provinciale distinti per le fasce d’età; per quanto riguarda quindi le differenze territoriali, i numeri si riferiscono all’intera popolazione dai 3 anni in su.
La pratica sportiva
La maggior parte dei ragazzi comincia a praticare le attività sportive tra i 6 e i 10 anni (sono 57% i bambini che praticano a quell’età lo sport in modo continuativo), per poi decrescere in modo costante dai 15 anni in su.
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Come risulta dalla tabella, tra gli 11 e i 14 anni la percentuale dei ragazzi che praticano sport in modo continuativo cala del 4 punti, per poi diminuire di ulteriori 5 punti percentuali nella fascia d’età 15 – 17, successivamente scende drasticamente a 34,7% tra i 18 e i 19 anni.
Parallelamente aumenta la percentuale dei ragazzi che non fanno alcuno sport o attività fisica – dal 17,7% nella fascia d’età 6 – 10 al 26,8% dei 18enni. È comunque un segnale allarmante che il 20%
dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni non pratica alcuna attività sportiva.
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Il grafico rende evidente la tendenza alla diminuzione della pratica sportiva nell’età adolescenziale.
Sono soprattutto le femmine che praticano meno sport e tendono a smettere con maggiore frequenza.
Per quanto riguarda le differenze territoriali, nelle regioni del Mezzogiorno si tende a praticare meno sport rispetto al centro e al Nord, e in tutte le fasce d’età sono più uomini delle donne a praticare attività fisica.
Le conseguenze della vita sedentaria
Le statistiche che riportano dati sulla frequenza della pratica sportiva si associano quasi automaticamente con quelle relative ai problemi di salute fisica e psichica che derivano appunto dalla scarsa attività motoria e aumento degli stili di vita sedentari
Isolamento sociale e il disagio giovanile
La mancanza di spazi e di tempi adeguati, nonché di sicurezza nel frequentare luoghi all’aperto, ci mostra come i ragazzi siano sempre più confinati in spazi chiusi e più sicuri, in particolare in casa davanti alla televisione o ai videogame. Oltre al favorire la sedentarietà, le possibilità di socializzazione virtuale (social network, telefonia, chat ecc.) hanno come effetto isolamento sociale dei giovani, che può trasformarsi in solitudine. Come indica l’OMS è scientificamente provato che la solitudine non provoca solo disagi psicologici ma anche fisici: infatti le persone che sperimentano questo sentimento hanno più problemi di salute rispetto a coloro che non sono (o non si sentono) soli. La solitudine può alterare le funzioni cardiache, i ritmi del sonno, aumentare la pressione sanguigna, intensificare gli squilibriormonali e diminuire le difese immunitarie. Inoltre, a volte, il vuoto interiore percepito è così grande che si tenta di colmarlo abusando di farmaci, cibo, alcol, droga, sigarette o con lo shopping compulsivo, ecc. Infatti, come rilevate nelle analisi territoriali, il consumo dell’alcol e del tabacco tra gli adolescenti in tutte le regioni italiane è in aumento.
Stili di vita: la Sicilia
In Sicilia, la quantità di attività fisica praticata settimanalmente dai ragazzi è inferiore agli standard internazionali raccomandati. Il fenomeno è più evidente tra le femmine, che risultano più sedentarie rispetto ai coetanei maschi. La pratica dell’attività fisica tende a ridursi con l’aumentare dell’età: un 15enne su 10 dichiara di non aver svolto nell’ultima settimana alcun tipo di attività fisica. Riguardo
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le abitudini alimentari, si evidenzia la necessità di sviluppare programmi di promozione della salute per orientare i giovani all’adozione di stili alimentari sani. I dati sullo stato nutrizionale rilevano che circa un adolescente su 5 è in sovrappeso o obeso. L’uso di tabacco è caratterizzato da un incremento dell’abitudine al fumo legato al crescere dell’età.
Anche i consumi di bevande alcoliche aumentano nei ragazzi in funzione dell’età ma ciò interessa prevalentemente i maschi ed è concentrato soprattutto nel fine settimana. È importante evidenziare che l’abuso di alcol è diffuso tra giovani con un’età al di sotto dell’età legale (16 anni).
Offerta attuale dei servizi e delle strutture dedicate alla e progetti di prevenzione di abbandono sportivo
Per quanto riguarda la dotazione delle strutture scolastiche, la situazione siciliana risulta una delle peggiori in Italia: gli spazi dedicati all’attività motoria sono pochi, solo nel 60% delle scuole la palestra è adeguata mentre nel rimanente 40% la palestra è inesistente o inadeguata. Nonostante questo, l’attività motoria viene utilizzata abitualmente come misura di prevenzione alla salute nel 75% delle scuole.
Sintesi dei problemi e dei bisogni rilevati
L’analisi territoriale ha evidenziato un’alta presenza degli adolescenti a rischio di esclusione sociale dovuta a deprivazione socio-culturale ed all’aumento della sedentarietà che a sua volta produce il malessere fisico e l’isolamento sociale. Tali fenomeni sono assecondati dalla poca diffusione della pratica motoria tra i bambini e gli adolescenti che se invece venisse promossa, determinerebbe una forte riduzione del rischio della marginalità e dell’esclusione sociale di cui soffrono i destinatari individuati.
Ma la pratica sportiva è poco diffusa, specialmente nelle fasce di popolazione per la’appunto a rischio di esclusione e disagio socio-culturale.
I dati nazionali registrano che i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni che praticano l’attività fisica per almeno un’ora al giorno è 7,6% (anche se secondo l’indagine Aspetti della vita quotidiana dell’Istat il 53% degli adolescenti della fascia 11 – 14 pratica lo sport in forma continuativa, tale dato può essere riferito ad una frequenza settimanale più bassa).
La maggior parte dei ragazzi fa l’attività fisica due volte alla settimana, presumibilmente coincidenti con l’educazione motoria prevista dai curriculum scolastici.
Quali sono le cause della poca diffusione della pratica motoria? In effetti, il 57% dei bambini tra i 6 e i 10 anni pratica lo sport in modo regolare ma l’attività sportiva diminuisce con l’aumento dell’età: la causa principale va quindi individuata nell’abbandono precoce dell’attività sportiva e motoria a favore di stili di vita più sedentari, per motivi di mancanza delle occasioni, di tempo, per motivi relazionali con allenatori o con il gruppo o semplicemente per cambio di interessi.
Motivi di abbandono sportivo precoce
Come risulta dalle indagini presentate, i motivi di abbandono sportivo nell’età adolescenziale sono legati a difficoltà di socializzazione, che si fanno ancora più accentuate nella popolazione affetta da deprivazione socio-culturale, oltre che alla difficoltà di conciliazione tra impegni scolastici ed extrascolastici. Soprattutto per quanto riguarda le ragazze, la decisione di abbandonare può essere riconducibile alle trasformazioni fisiche dell’adolescente che a volte le portano ad avere un rapporto problematico con il proprio corpo o alle difficoltà di socializzazione.
Un altro dei motivi dell’abbandono – soprattutto in riferimento allo sport agonistico - evidenziato dalle ricerche è legato al rapporto problematico con l’allenatore, troppo spesso poco attento alla relazione interpersonale e troppo esigente. Infatti, uno dei motivi principali che può indurre gli adolescenti ad abbandonare la pratica sportiva è connesso ad un approccio pedagogico completamente incentrato sulla componente agonistica, con una spropositata esasperazione della competizione sportiva e il conseguente orientamento alla prestazione (valutazione del risultato rispetto ad un avversario) piuttosto che alla competenza (focus sul miglioramento personale).
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Per indurre i giovani a continuare la pratica dello sport è utile avere la consapevolezza delle dinamiche motivazionali che portano i ragazzi ad impegnarsi nelle attività sportive. Diversi studi condotti nell’ambito della psicologia dello sport concordano che le motivazioni principali sono quelle che portano lo sviluppo di competenze fisiche (imparare nuove abilità, migliorare quelle già possedute e raggiungere obiettivi); guadagnare il consenso sociale (farsi nuovi amici, essere parte di un gruppo, guadagnare l’approvazione degli adulti significativi); accrescere la forma fisica e l’aspetto (essere in forma, essere più forti); godere di una nuova esperienza (divertirsi, stimolarsi) (Gill, Gross, Hudleston, 1983).
Un importante fattore motivazionale, correlato ai motivi individuali, è quello del contesto sociale in cui lo sport viene praticato ed il livello socio-economico e culturale delle famiglie.
In questo senso si ritiene che il progetto SportivaMente può fare molto nel senso della valorizzazione delle competenze dei giovani, dando loro concrete possibilità di sperimentarsi nei diversi sport attraverso relazioni sociali con i pari, contribuendo alla realizzazione del sé come individuo e come membro di un team e, in ultima istanza, riducendo concretamente il disagio e l’esclusione sociale dei destinatari delle azioni progettuali individuati.
Bisogni rilevati
L’attività fisica, la salute e la qualità della vita sono strettamente correlate (WHO 2002). Esistono, infatti, crescenti evidenze sulla relazione tra l’incremento dell’attività fisica in età adolescenziale, una migliore salute in età adulta, e il benessere psicosociale dei ragazzi. Le linee guida internazionali, americane e dell’Unione Europea, raccomandano nei ragazzi in età dello sviluppo di fare una moderata o intensa attività fisica ogni giorno per almeno 60 minuti (WHO 2008). L’attività sportiva è indubitabilmente un veicolo importante per il benessere fisico, psichico e sociale, non solo perché (se moderata) ha effetti benefici sulla salute, ma soprattutto perché rappresenta occasioni per sviluppare relazioni sociali e contrastare solitudine.
L’aggregazione sportiva, ricreativa, di tempo libero, ha pertanto funzione importante nel proteggere la salute e anche nella prevenzione del disagio individuale e dei potenziali comportamenti devianti.
E’ peraltro interessante notare che la partecipazione ad attività motorie, ricreative e sportive, al contrario di televisione e computer, rappresenta, tra i comportamenti messi in atto dai ragazzi, una tra le risorse più importanti per migliorarsi, superare i propri limiti, per divertirsi, per costruire nuove amicizie e per crescere in salute. La pratica sportiva consente, infatti, di attuare processi di socializzazione, identificazione e strutturazione del carattere (Nelson, 2006; Fox, 2000).
E’ ampiamente dimostrato che i benefici più evidenti che derivano ad un bambino dal praticare un’attività motoria regolare, si manifestano non solo nello sviluppo organico ma anche nel comportamento sociale e nell’autonomia (EU Working Group “Sport and Health”, 2008). E’ una modalità per ragazzi per acquisire modelli positivi, l’aggregazione sportiva è una forma di socializzazione dove i ragazzi possono sviluppare le capacità relazionali, acquisire i valori come senso di responsabilità, lealtà, autonomia, correttezza, è pertanto da considerare uno strumento di inclusione sociale e di prevenzione del disagio giovanile.
Dall’analisi presentata risultano poche strutture, servizi e progetti finalizzati alla promozione dell’attività sportiva giovanile in un’ottica di inclusione sociale; quella cioè che non punta solo alle prestazioni ma favorisce il sano sviluppo del corpo e della personalità dei giovani tramite le relazioni costruttive.
Occorre quindi intervenire per favorire la pratica motoria in età adolescenziale, per non lasciare che i ragazzi perdano i benefici derivanti da una sana ed equilibrata attività fisica rappresentata dallo sport.
Per dare una maggiore chiarezza, abbiamo rappresentato l’albero dei problemi nella seguente figura.
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OBIETTIVI DEL PROGETTO
Premessa
La riduzione del disagio sociale e del degrado urbano attraverso la promozione della regolare attività fisica e motoria in generale, come anche la prevenzione della salute (obesità, malattie ecc.) sono i principi che guideranno le attività progettuali (in quanto obiettivi generali), tuttavia, sono temi di cui deve occuparsi la società tramite le politiche e programmi su ampia scala.
Il progetto “SportivaMente” focalizza la sua attenzione su tutte le forme di pratica sportiva guardando alla base della piramide più che all’apice. Concettualmente ci si riferisce alla visione definita dal Consiglio d’Europa in base al quale Sport è “qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli” (Manifesto Europeo sui giovani e lo sport – Lisbona 17-18 maggio 1995). Tale definizione vede nell’attività sportiva un veicolo di benessere, socializzazione, inclusione, gestione dei conflitti sociali e solidarietà, in virtù della sua diffusione e della sua capacità di raggiungere ogni strato della società senza distinzioni di sesso, età o provenienza.
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Obiettivi generali
Gli obiettivi generali possono essere così sintetizzati:
1. creare un centro aggregativo per giovani con disagio socio-culturale
2. Promuovere il valore dell’attività sportiva come strumento di crescita psico-fisica e come strumento di coesione e inclusione sociale
3. Contrastare i fenomeni di isolamento sociale e disagio giovanile 4. Promuovere stili di vita sani
5. Contrastare il fenomeno di abbandono sportivo precoce e ripristinare negli adolescenti il piacere di svolgere un'attività sportiva, incrementando motivazione, senso di autoefficacia e resilienza
6. Contribuire all’affermazione del diritto universale al godimento del tempo libero;
Obiettivi specifici e indicatori di risultato
In riferimento agli obiettivi generali si individuano i seguenti obiettivi specifici:
1. Arricchire l'offerta del tempo libero implementando attività ludico sportive appartenenti a diverse discipline che applichino approccio educativo centrato sulla relazione e miglioramento individuale.
2. Favorire la creazione di reti territoriali di associazioni che lavorano sui temi di sport giovanile, le scuole e servizi giovanili per la condivisione di esperienze e competenze.
3. Creare e potenziare azioni di informazione e sensibilizzazione sul ruolo dell'attività fisica per il benessere soggettivo e sul suo valore sociale nei termini di formazione dei cittadini attivi rivolte sia alle famiglie dei destinatari, sia al pubblico più vasto.
Tramite tali obiettivi si attende la realizzazione dei seguenti risultati:
Migliore e più ampia offerta delle attività ludico – sportive nel territorio a favore degli adolescenti
Maggiore consapevolezza dei valori sociali dello sport tra i destinatari, loro famiglie e soggetti affini e in genere nelle comunità territoriali coinvolte
Organizzazione e gestione più efficace delle attività sportive rivolte ai giovani grazie alle reti di collaborazione con associazioni, scuole ed altri enti del territorio
Si presenta nella seguente tabella un riassunto degli obiettivi specifici riferiti alle aree dei problemi riscontrati nell’analisi del contesto, con i corrispondenti indicatori di risultato.
Problemi rilevati Situazione di
partenza Obiettivi specifici Indicatori di risultato Risultati attesi
Abbandono sportivo precoce
e poca attività motoria degli
adolescenti
Difficoltà di conciliare impegni
scolastici ed extrascolastici;
Perdita della componente ludica e
sopravvalutazione della componente
agonistica;
Approccio educativo centrato su competizione e risultato e poco attento alle relazioni
interpersonali;
Aspettative elevate da parte di terzi, soprattutto dalla
famiglia;
Arricchire l'offerta del tempo libero
implementando attività ludico
sportive appartenenti a diverse discipline che applichino un approccio educativo
centrato sulla relazione e miglioramento individuale e sociale
N° di Corsi/tornei/
attivati
N° discipline praticate N°
partecipanti Livello di soddisfacimento dei partecipanti con il focus
sulla valutazione dell’approccio educativo
10 corsi Almeno un torneo di
sport di squadra calcio5 /Basket/...
Coinvolgendo almeno 4 squadre e 25
giocatori 7 manifestazioni a
carattere locale coinvolgendo almeno
100 partecipanti ciascuna 1 manifestazione a carattere provinciale coinvolgendo almeno
200 partecipanti Liv. soddisfacimento >
8 (scala 0 - 10))
Pagina 18 di 33 Isolamento
sociale e disagio giovanile dovuto
in parte a marginalità sociale e stili di
vita sedentari
Bassa presenza dei servizi e dei progetti
che lavorano specificatamente
con i giovani e scarsa comunicazione ed integrazione tra di
loro
Favorire la creazione di reti
territoriali di associazioni che lavorano sui temi di
sport giovanile, le scuole e servizi giovanili per la condivisione di esperienze e competenze
N° associazioni/enti coinvolti in collaborazione Banca dati informativa Progetto
> 3 associazioni contattate e coinvolte
Banca dati Ampliamento rete di
partenariato
Diffusione delle forme di comunicazione
virtuale che producono isolamento, mancanza di movimento e poco spazio allo sviluppo
comportamenti sociali orientati all'autonomia, responsabilità e
solidarietà
Creare e potenziare azioni di informazione e sensibilizzazione sul
ruolo dell'attività fisica per il benessere soggettivo
e sul suo valore sociale nei termini
di formazione dei cittadini attivi
N° riunioni con le famiglie dei ragazzi
coinvolti N° convegni/seminari/in
contri realizzati N° partecipanti Livello di
soddisfacimento
> 20
> 20 seminari/incontri organizzati
> 15 partecipante/incontro
> 8 (scala 0-10)
A questi si aggiunge un obiettivo interno che non è stato inserito nella tabella non avendo il nesso diretto con i contenuti, ma rappresenta un criterio di qualità: migliorare l’efficienza e l’efficacia organizzativa. A questo obiettivo corrisponderà l’Azione 4 (Attività complementari, monitoraggio e valutazione) tramite la quale verranno predisposti strumenti di valutazione e materiali a supporto delle attività.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO
Il progetto prevede interventi edilizi sulla palestra comunale sita in Aci Sant’Antonio, via ten.
Nicolò Maugeri, 4 (come da allegati tecnici).
Tali interventi riqualificheranno l’area in termini urbanistici, dal momento che riconsegneranno alla comunità cittadina dei locali pienamente funzionali ed integrati in termini urbanistici ma che attualmente sono in pessime condizioni.
D’altro canto, le attività di riqualificazione socio-culturale sono immediatamente eseguibili per l’utilizzo dei locali dell’Istituto Comprensivo Alcide De Gasperi (partner di progetto) che sono ubicati allo stesso indirizzo.
Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivi Azioni Attività Indicatori di
risultato
Strumenti di rilevazione Arricchire
l'offerta del tempo libero implementando
attività ludico- sportive appartenenti a
diverse discipline che
AZIONE 1 ATTIVITÀ LUDICO – SPORTIVE
Attività 1.1: Promozione delle attività e raccolta
delle adesioni
Attività 1.2:
Organizzazione e realizzazione delle attività
N° di Corsi/tornei attivati N° discipline
praticate N° partecipanti
Livello di soddisfacimento dei
partecipanti con il focus sulla
Registri di presenza
Questionari Check- list
Pagina 19 di 33 applichino
approccio educativo centrato sulla
relazione e miglioramento
individuale
valutazione dell’approccio
educativo Efficacia organizzativa
Favorire la creazione di reti
territoriali di associazioni che lavorano sui temi
di sport giovanile, le scuole e servizi giovanili per la condivisione di esperienze e competenze
AZIONE 2 CREAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE
DELLA RETE
Attività 2.1:
Raccolta dati
Attività 2.2:
Costruzione della rete
Attività 2.3:
Progetto di rete
N° di associazioni/enti
coinvolti in collaborazione
Banca dati informativa Progetto di rete
Verifica diretta/monitoraggio
mensile tramite riunioni operative
Creare e potenziare azioni
di informazione e sensibilizzazione
sul ruolo dell'attività fisica
per il benessere soggettivo e sul
suo valore sociale nei termini di formazione dei
cittadini attivi
AZIONE 3 ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE
SUI VALORI DELLO SPORT
Attività 3.1:
Pianificazione e promozione delle attività,
raccolta adesioni, Materiale promo-
pubblicitario
Attività 3.2: Seminari e/o incontri a tema
Attività 3.3: Riunioni con genitori
N° di riunioni con le famiglie dei ragazzi coinvolti Livello di soddisfacimento
N° di convegni/seminari/
incontri realizzati
N° partecipanti
Livello di soddisfacimento
Questionari
Migliorare l’efficienza e
l’efficacia organizzativa
AZIONE 4 ATTIVITÀ COMPLEMETARI, MONITORAGGI O E
VALUTAZIONE
Attività 4.1:
Predisposizione degli strumenti di monitoraggio
e valutazione
Attività 4.2: Creazione delle banche dati e
raccolta
bibliografica/documentale
Attività 4.3:
Monitoraggio in itinere
Attività 4.4: Valutazione
Gli output come strumenti di valutazione Saranno
inoltre realizzate delle riunioni di valutazione in itinere tra operatori
Gli output come strumenti di
valutazione