Argomenti
• Retta di isocosto e sue caratteristiche
• Condizione di equilibrio per la minimizzazione dei costi
• Sentiero di espansione della produzione nel lungo periodo
Costi e scelta ottimale di produzione:
la minimizzazione dei costi
Ci dobbiamo domandare qual è la quantità che l’impresa deciderà di produrre dati i vincoli
tecnologici, ma anche quelli economici.
L’impresa per produrre deve impiegare fattori produttivi: i fattori produttivi devono essere
remunerati.
Ricordiamo che l’impresa ha sempre come obiettivo quello di massimizzare il profitto
Il problema di quale ammontare di produzione
effettuare per massimizzare il profitto deve essere affrontato in due stadi.
Il primo stadio consiste nel determinare, per ciascun livello di output, la combinazione di fattori produttivi che consente di produrlo al minimo costo.
Il secondo stadio consiste nello scegliere tra i diversi livelli di output quello che massimizza il profitto.
I due stadi consistono (a) nella minimizzazione dei costi e (b) nella scelta della quantità da produrre.
In questa lezione ci concentriamo sull’aspetto
“costi”.
Ipotizziamo che l’impresa utilizzi due soli fattori produttivi, x1 e x2; i fattori produttivi devono
essere remunerati.
Se x1 e x2 corrispondono, rispettivamente, alla quantità di lavoro e di capitale impiegate
dall'impresa, w1 e w2 saranno le relative remunerazioni, e cioè il salario unitario e il tasso di interesse.
Moltiplicando la quantità impiegata di ciascun fattore di produzione per il corrispondente costo unitario, e sommando i due prodotti, otterremo il costo totale (CT) sostenuto dall'impresa.
Possiamo così scrivere la funzione di isocosto:
x1w1+x2w2= CT [22]
Lo stesso livello di costo totale può essere dovuto a diverse combinazioni dei due fattori produttivi …
… detto in altro modo: una funzione di isocosto rappresenta tutte le combinazioni dei fattori
produttivi che l'impresa è in grado di acquistare spendendo lo stesso ammontare di risorse
economiche, CT.
Rielaboriamo la funzione di isocosto
(omettendo il segno di moltiplicazione “”)
CT w
x w
x1 1 2 2
1 1 2
2
w CT x w
x
1 2
1 2
2
x
w w w
x CT
Dividendo a destra e a sinistra per w2 otteniamo:
[23]
Questa è l’equazione della retta di isocosto di cui possiamo individuare sul piano cartesiano (x1, x2) l’intercetta verticale e orizzontale.
Se utilizzassimo il solo fattore x2 (e dunque x1=0) l’equazione diventa:
2
2
w
x CT
1 2 1 2
0 x
w w w
CT
Se utilizzassimo solo il fattore x1 (e dunque x2
= 0 otterremmo:
1
1 w
x CT da cui si può ricavare:
0
x2, capitale
La retta di isocosto
CT/w2
x1, lavoro
CT/w1
Dato w1, w2 e CT possiamo individuare i due estremi della retta, M ed N.
L’imprenditore potrà scegliere una qualsiasi combinazione di lavoro e capitale che sta sulla retta (la cui pendenza è - w1/w2) M
N
2 1
w
w
Vediamo un esempio: ipotizziamo che un imprenditore abbia a disposizione 12 € che
intende utilizzare per la produzione di un bene;
sappiamo che w1 = 4, mentre w2 = 2. Dunque
x14+x22= 12
0
x2, capitale Riprendiamo i dati:
w1= 4, w2 = 2, CT = 12 x14+x22 = 12
1 2
1
3
2 3
x1, lavoro
2 0 12
1 2
2 x
w x CT
4 5 6
4 0 12
2 1
1 x
w x CT
A M
N
4 2 6 1
2 2 6
4 2
12
2 1
1 1
1 2 1 2
2 x x x x x
w w w
x CT
Nel punto A x1=1, x2=4
Nel punto M x1=0, x2=6
Nel punto N x1=3, x2=0
Tanto più l’impresa intende produrre tanto più l’isocosto si deve spostare verso destra (e cioè i costi aumentano). Data la remunerazione dei fattori, avremo spostamenti paralleli della retta verso destra:
0
x2
CT
x1 M
N M’
N’
CT’
Supponiamo ora che l'impresa intenda produrre un livello di output pari a q0. Ci interessa è
capire qual è la tecnica di produzione
(combinazione di fattori produttivi) che l'impresa deve utilizzare per produrre questo output
minimizzando i costi – solo così l'impresa produrrà q0 in modo efficiente.
0
x1 x2
I(q0)
E*
A
B
CT CT’
x1*
x2*
La tecnica
economicamente efficiente è quella che corrisponde al punto E*, (x1*, x2*).
A e B sono tecnicamente fattibili ma
economicamente inefficienti:
CT’ > CT
Sappiamo che l’inclinazione della curva è pari al rapporto tra le produttività marginali; l’inclinazione della retta è pari al rapporto tra la remunerazione dei fattori; possiamo allora scrivere (omettendo di considerare il segno “-”):
1 1
2 2
w PMgx w PMgx
Questa soluzione grafica può essere tradotta in una condizione di equilibrio.
Ricordiamo che in corrispondenza del punto di tangenza E* l’isoquanto e l’isocosto hanno la stessa inclinazione.
[24]
… che riarrangiata diventa
1 2
1 2
PMgx PMgx w w
l'impresa minimizza il costo di produzione quando si realizza l’uguaglianza fra le
produttività marginali dei singoli fattori di produzione ponderate per la loro
remunerazione (o prezzo unitario di acquisto).
[25]
Remunerazioni diverse dei fattori di produzione implicano scelte diverse in termini di tecnica
produttiva. A parità di produzione q0, e diversa remunerazione dei fattori avremo scelte diverse come possiamo vedere nel grafico seguente …
0
x1 x2
I(q0)
A
B
x1A
x2A
La linea tangente in B è caratterizzata da un prezzo relativo
del fattore x1 più basso di quanto succede in A; in valore assoluto:
w1B/w2B < w1A/w2A
x2B
x1B
x2
x1
Sentiero di espansione
Possiamo tracciare a questo punto il sentiero di espansione della produzione (di lungo periodo) dell’impresa, che è la linea che congiunge tutti i punti di tangenza tra isoquanti e isocosti: