L'ECONOMISTA
G A Z Z E T T A S E T T I M A N A L E
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI
Anno XL - Voi. X U V Firenze-Roma, 23 Marzo 1913 N. 2029
SOMMARIO: Politica Finanziaria, A. J. DE J O H A N N I S — L'aspirazione delle donne al voto politico. —
Frazioni e classi nel bilancio Comunale di Teramo (continuazione), G . C U R A T O . — R I V I S T A
BIBLIO-G R A F I C A : [Prof. E N R I C O C A S T E L L A N I , La dichiarazione di Londra relativa al diritto della guerra
marittima • Prof. U G O N A V A R R I N I , Sulla natura del diritto d"l terzo beneficiario nell'Assicurazione
sulla vita - E . B R U N I , Contabilità generale dello Stato - Prof. G I N O A R I O S , Il Porto di Genova nell'economia
nazionale] — R I V I S T A ECONOMICA E F I N A N Z I A R I A : Società di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione durante l ' a n n o 1909 in Francia - Costruzione di abitazioni urbane in Libia - Il Credito agrario in Tri-politania - Problema delle irrigazioni - L'imposta di ricchezza mobile e la capitalizzazione delle annualità dovute dallo Stato per opere pubbliche - Cooperazione fra capitale e lavoro - Censimento industriale in-glese - Reti ferroviarie Europee - Sentenza in materia in contratti di Borsa - Ispezione agli istituti di credito - Tassa per i lavoratori stranieri in Germania? - Tassa sugli operai stranieri in Francia? — NO-T I Z I E FINANZIARIE : U T I L I , D I V I D E N D I , I N T E R E S S I {Italia-Estero), P R B S T I T I . E M I S S I O N I , A U M E N T I DI C A P I T A L E - A S S E M B L E E DELLE S O C I E T À ANONIME P E R A Z I O N I — M E R C A T O MONETARIO E R I V I S T A DELLE BORSE —
P R O S P E T T O Q U O T A Z I O N I V A L O R I , CAMBI. E SITUAZIONI BANCARIE.
Politica Finanziaria
La Camera si è chiusa quasi dichiarandosi impotente a risolvere il problema finanziario, che sotto molteplici aspetti, le si presentava davanti con una certa urgenza. È molto dif-ficile analizzare se tale impotenza derivi dal fatto che le elezioni sono prossime, e quindi l'Assemblea abbia creduto conveniente di lasciare al nuovo corpo elettorale la responsa-bilità delle grosse questioni ; ovvero se alla Camera possa aver fatto paura la formida-bile importanza che in questo momento pre-senta il problema finanziario.
Molti aspetti abbiamo detto offre in questo momento il problema stesso ; infatti si t r a t t a di sistemare definitivamente il de-bito contratto per la guerra d'Africa ; si t r a t t a della necessità o meno di provvedere all'au-mento degli armamenti ; se anche l'Italia volesse seguire l'esempio degli altri Stati, si t r a t t a di decidere in qual modo si debbano chiedere i conseguenti nuovi tributi al paese. Tre problemi adunque strettamente connessi uno all'altro che domandano, non solo pro-fondo studio, ma anche un Governo forte, che sappia vincere le inevitabili resistenze. L'on. Giolitti, con innegabile abilità, ha sa-puto navigare in modo da non compromettere nessuna possibile soluzione : - il che deve t a n t o più meravigliare in quanto egli disponeva di una grande e sicura maggioranza, che avrebbe senza dubbio, specie in questo momento,
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23 marzo 1913
di spesa militare. Allora il Governo avrebbe
potuto proclamare la politica media, non
se-guendo nè gli uni, nò gli altri, ma anzi dicendo
agli uni : l'Italia non può mettersi in gara
eolle altre nazioni che votano miliardi per i
loro armamenti ; essa non è ricca abbastanza
per seguire tale politica, di cui non si vede
la fine ; ma d'altra parte l'Italia non può
nem-meno rimanere indifferente di fronte alla
cor-rente generale, che domina dovunque :
ba-sterà quindi che essa segua a conveniente
distanza il movimento delle grandi Potenze.
L'on. Salandra, che ha sempre fino intuito
della situazione parlamentare, ha cercato,
di attenuare la impressione che il paese può
ricavare dal linguaggio dei giornali di
Oppo-sizione ed ha pronuciato un discorso molto
abile ; da una parte infatti ha eccitato il
Go-verno ad esporre il proprio programma sulle
spese militari ; dall'altra ha dichiarato che
le spese stesse devono essere sempre in
armo-nia colla potenzialità contributiva del paese.
L'on. Sonnino non ha preso parte alla
di-scussione ; ma si sa che egli professa la
dot-trina che, a differenza delle aziende private,
nelle quali si deve comisurare la spesa alle
entrate, la azienda dello Stato deve invece
commisurare la entrata alle spese necessarie.
Così però la Camera si chiude senza che sia
avvenuto un esauriente dibattito, nò sulla
entità delle spese che i diversi partiti
costitu-zionali credono necessarie, né sul metodo col
quale si intende di chiedere al paese i
sacri-fìci relativi.
Se le elezioni a suffragio allargato
rappre-sentano una incognita, è stato forse prudente
questa riserva nelle discussioni, inquantochè
la esplicita dichiarazione di una spesa
corri-spondente a quelle così ingenti che Francia,
Germania, Inghilterra ed Austria-Ungheria
hanno votato o stanno votando, avrebbe
po-tuto essere una piattaforma elettorale molto
pericolosa. Spetterà quindi ai partiti, che nei
loro giornali sostengono la necessità di
ga-reggiare colle Grandi Potenze, di assumersi,
se credono, la responsabilità di annunciare
e difendere il loro programma ; e poiché non
potranno proporre la spesa senza dire in pari
tempo dove e come intendono di procurarsi
le risorse relative, la loro situazione, di fronte
al corpo elettorale, non sarà invero molto
facile, tanto più che si troveranno a lottare
coi partiti estremi, che negheranno
assolu-tamente la necessità di nuove spese militari.
Noi abbiamo già espresso il nostro modo di
vedere sulla questione, giudicando vera e
propria follia questa gara di armamenti,
spinta ad un grado così esagerato ; quindi
non possiamo non schierarci tra coloro che,
pur ritenendo necessaria la difesa, credono
che, anche in questo limitato programma,
sia conveniente non esagerare ; troppe sono
le opere di pace di cui l'Italia abbisogna,
perchè non si senta il dovere di limitare quelle,
che tendono alla guerra. La teoria fatta
pre-valere in Europa dall'Imperatore di Germania,
che soltanto i grandi armamenti assicurino
la pace, è evidentemente un sofisma, a cui
tutti hanno annuito come se fosse una verità,
ma che ha trasformato il mondo civile in una
specie di serraglio di belve, aizzate l'una contro
l'altra.
Se questo stato di cose possa chiamarsi
« pace « nel senso vero della parola, nessuno
può affermarlo in buona fede. Si risparmiano
è vero le vittime della guerra, ma
economica-mente si consumano più ricchezze di quelle
che avrebbe consumato una guerra ; e nel caso
in cui il sofisma imperiale non tenesse più,
si appareechierebbe una conflagrazione così
terribile, da distruggere tutto il benefizio
conseguito. Certo si è che coloro, i quali
de-vono sentirsi responsabili di questo stato di
cose, non possono avere la coscienza tranquilla
di aver agito a vantaggio della civiltà e del
progresso umano.
A . J . DE JOHANNIS.
L'aspirazione delle donne a! volo politico
Il modo con cui le donne inglesi, o, diremo
meglio, quelle donne inglesi che si chiamano
« suffragette » cercano di sosdifare la loro
te-nace aspirazione del voto politico, richiama
in questo momento l'attenzione generale,
in-quantochè se ha tutte le forme possibili della
violenza, presenta anche l'aspetto del
corag-gio, della costanza, persino della
sottomis-sione al martirio.
Ci si trova quindi di fronte ad un eretismo
psichico del quale bisogna tener conto,perchè
è ad esso che molte volte si devono le più
forti deviazioni sul normale andamento dei
gruppi sociali.
in ta) pericolo (li morirne che la giustizia non
ha il coraggio di mantenere la pena, sembrano
meritevoli di esser giudicate o pazze o martiri.
Pazze poiché i mezzi che adoperano per
con-seguire il fine appaiono esorbitare di
impor-tanza il Une stesso; martiri perchè non si può
Degare che esse si espongono al maggiore dei
pericoli, quello di perdere la vita, per una
idea della quale non si rendono ben conto
di quale sia portata nella pratica attuazione.
Ora non vogliamo certamente mettere
in-sieme come due cose analoghe: la pazzia ed il
martirio, spetta ai psicologi quando mai
stu-diare quali rapporti possono correre tra i due
fenomeni; ma possiamo permetterci alcune
modeste considerazioni su questo strano
fenomeno impersonato dalle « suffragette »,
in quanto è da ritenersi che se il movimento
durasse a lungo in Inghilterra, esso si
esten-derebbe anche sugli altri paesi.
Non faremo nemmeno nessun rilievo sulla
incompatibilità di una violenza a freddo,
premeditata, studiata e preparata, col
carat-tere della donna che amiamo concepire, dolce,
grazioso, e piuttosto riservato.
Quando un vento di eretismo intellettuale
si impossessa della folla, ogni senso della
mi-sura va necessariamente perduto; e in questo
caso la donna che propugna il principio di
voler essere nella vita sociale considerata sul
piede di eguaglianza coll'uomo, deve essere
inclinata quasi istintivamente ad assumerne,
per quanto è possibile, le caratteristiche e
quindi le manifestazioni. Se questa tendenza
a mascolinizzarsi possa nel tempo giovare alla
donna, la quale pure non potrà modificare
alcune delle differenze coli'altro sesso, è molto
da dubitai si. La convivenza della donna con
l'uomo deve produrre una certa somma di
benessere e bisognerebbe studiare se tale
somma si possa conseguire meglio con una
minore o con una maggiore differenziazione.
Ma, comunque si possa giudicare sotto tale
aspetto l'aspirazione delle donne, non vi è
dubbio alcuno che la attuale agitazione per
ottenere che sia concesso il voto anche al
ses-so femminile, non può essere che un mezzo
per conseguire qualche altra cosa. Il voto per
il voto, come programma non avrebbe senso
comune; non pare in verità che gli uomini,
sieno molto felici di dover prender parte alle
elezioni; molti si astengono, anche dal
pre-sentarsi candidati per un senso di ripugnanza
verso le forme che nelle elezioni assume la
lotta; forme che, necessariamente, quando la
donna fosse elettrice ed eligenda avrebbero
caratteri forse intollerabili per la donna stessa,
o tollerabili soltanto da quelle che non hanno
da temere per i pamphlet più salaci. E vi
sa-rebbe, a nostro avviso, una speciale
incompa-tibilità al voto che difficilmente può essere
ac-certata. L'uomo diventa escluso dalle elezioni
quando sia stato condannato per certi reati; la
donna raramente commette i reati
contem-plati dal Codice penale, ma può trovarsi in
una situazione che ancora non siamo abituati
a fare oggetto di discussione pubblica.
E lasciando anche questo, è da domandarsi:
le donne quando abbiano conseguito il voto
cosa ne vogliono fare? Quale è il loro
program-ma? Quale è lo scopo per cui domandano il
voto?
Per conseguire la equaglianza giuridica con
l'uomo?
Ma per modificare i non molti articoli dei
Codici che mettono la donna in una condizione
giuridica diversa da quella dell'uomo, non ci
sembra sia necessaria l'agitazione per avere il
voto: basterebbe, e crediamo anzi che sarebbe
più efficace, una agitazione per ottenere la
eguaglianza giuridica.
Vuole conseguire invece, con l'attuale
mo-vimento, la perfetta eguaglianza con l'uomo
in tutti gli uffici sociali, politici ed
ammini-strativi?
Anche qui sarebbe il caso di fare una serie
di riflessioni sulla convenienza di conservare
alla donna la sua femminilità che andrebbe,
se non perduta, almeno diminuita con l'usura
derivante dagli attriti che suol incontrare
l'uomo nella vita politico-amministrativa.
Ma concediamo pure che la donna risponda :
della mia femminilità poco m'importa, essa
serve soltanto al vostro maggior piacere e
quindi vi rinunciamo senza rimpianto.
Sarebbe un discoiso, crediamo che poche
farebbero, ma suppongasi pure che questo
ere-tismo intellettuale giunga fino a tal punto.
mo-180 L'ECONOMISTA 23 marzo 1913 mento in cui tale limite vada in vigore per
t u t t e le funzioni.
Bisognerà quindi anche per la donna fis-sare questo limite di età, ed aggiungere, anche altri limiti, sia pure temporanei, e sotto la forma di sospensioni dall'ufficio, quando si trovi nelle speciali condizioni fisiologiche che le sono proprie. Tutto questo è possibile; ma è conveniente? Possono t u t t e le donne accet-tare senz'altro una tale constatazione?
E d è ammissibile che questo rivolgimento si faccia per il desiderio di poche?
Non è il caso di entrare in esempli e di particolareggiare sull'argomento, ma pure, cre-diamo, che esso sia meritevole di riflessione, prima di lasciare che questo nuovo eretismo intellettuale dilaghi e produca i suoi effetti, mettendo in una posizione anormale la metà così gentile e graziosa del genere umano.
FRAZIONI E CLASSI
NEL BILANCIO COMUNALE DI TERAMO (Continua: v. Economista, n. 2016)
P A R T E I I I .
Frazioni e classi nel bilancio comunale.
S E Z I O N E 1 ® — Le frazioni nel bilancio comunale. SOMMARIO Criteri! di attribuzione, in generalo, por le
entrate, per le spese, per le parate di giro: il centro nel bilancio comunale, le frazioni e cam-pagna, la parte generale, le partite fuori comune : riassunti e conlusioni. (Continua).
Criterii eli attribuzione. — P r o c e d e n d o alla
a t t r i b u z i o n e delle singole partite del bilancio co-m u n a l e ai gruppi di popolazione, deterco-minali d a l l a parte I, è preferibile seguire l ' o r d i n e co mune del bilancio, al q u a l e molte notizie ag-g i u n ag-g o n o ag-gli alleag-gati, a l t r e mi furono ag-gentil niente fornito d a ufficii pubblici (che qui viva-mente ringrazio), altre d a ottimi amici, elio e r a n o in grado di f o r n i r l e : negli altri casi mi regolai nei modi, che p a s s o ad accennare.
So di a v e r e fatto o p e r a q u a n t ' a l t r o mai ini p e r f e t t a , mi valga la n o v i t à del tentativo.
a ) M n t r a t e . Nelle e n t r a l e effettive ordinarie d a r e n d i t e p a t r i m o n i a l i (sebbene patrimoniali, cioè n o n g r a v a n t i specialmente un dato g r u p p o di popolazione) il primo g r u p p o si compone dei fitti, reali e figurativi, di terreni e fabbricati, che vengono per i terreni in minima p a r t e dalle frazioni ed il resto ho messo nella p a r i e gene-rale del bilancio, perchè m a n c a v a negli allegali la indicazione del luogo, m e n t r e tutti quelli dei fabbricati (reali, figurativi, bosco macelleria e
pescheria) sono indicati, negli allegati, al centro. II taglio dei boschi e le altre e n t r a t e straordi-narie (falciaiura e vendita di piante) vengono evidentemente da c a m p a g n a . I censi, canoni e interessi s " n o a t t r i b u i t i , nelle loro piccole som-me, alla parte generale, e s s e n d o troppo l u n g " , minuzioso ed incerto cercarne l ' a l t r i b u z i o n e ter-ritoriale. Infine i diritti per concessioni di elet-tricità e di a c q u a , vengono s o l a m e n t e dal cen-tro. a cui esclusivo favore s o n o gerite quelle i n d u s t r i e (se ne eccettui la poca luce diffusa in-torno al centro stesso).
Nei provventi diversi lo r i t e n u t e si r e g o l a n o sugli stipendii (v. spese), l ' i n d e n n i t à provin-ciale per s t r a d e si considera in generale, per che la s t r a d a a t t r a v e r s a centro e campagne. Il concorso statale per i s t r u z i o n e viene da fuori bilancio (dallo Stato), m a p e r il centro e le frazioni e c a m p a g n a , come è indicalo negli allegati, così : i contributi per le leggi 1886 (aumenti, stipendii a maestri u r b a n i ) , 1906 (sdoppiamento di classi) o per scuola tecnica (v. dopo), m e n t r e r e s t a n o non indicate (se non nei singoli nomi dei mae-stri, che s a r e b b e troppo l u n g o classificare u n o per uno) i contributi per le leggi 1904 e 1906 e quelli per pensioni, che vanno tutti nella parte generale del bilancio. Da fuori c o m u n e (dai paesi vicini) viene il concorso per il carcere, d a l l a parie generale i concorsi e r i m b o r s i diversi, compreso quello d e l l ' e s a t t o r e , m e n t r e il ricavo della v e n d i t a delle s p a z z a t u r e e le c o n t r a v v e n -zioni sono regolate secondo le spese per gli slessi oggetti (v. dopo).
Nei t r i b u t i il dazio r i s u l t a , dallo specchietto fornito dalla i n t e n d e n z a di finanza (serie K, mo-dulo n u m e r o 17, gabelle), riscosso per tariffa L . 6280 -f in a b b o n a m e n t i L. 11.795 = dazio forese. L. 18,075 + dazio r i s c o s s o alla c i n t a L 145,677 = 163,752 (mancano L. 166, per rag-g i u n rag-g e t e la p a r t i t a del bilancio ed io l ' a rag-g rag-g i u n rag-g o in proporzione).
Le t a s s e (imposte) di esercizio e r i v e n d i l a , v e t t u r e private, famiglia e focatico, b e s t i a m e e cani s o n o s t a t e d a me ricercate, u n a per u n a , sul ruolo giù p r i m a citalo e considerale nel centro a b i t a t e a n c h e le nou domiciliale (alcune si i n t e n d o n o facilmente, come Banca d ' I t a -lia, ecc.). Le allre l a s s e f u r o n o così a t t r i b u i t e : f o r t e m e n t e prevalenti (J/5) al centro quelle per
pazione di suolo pubblico, le t a s s e per fabbriche di g a s s o s e e per spettacoli pubblici e affissioni. Infine per la s o v r i m p o s t a la cortesia dell'esat-tore mi permise di c o n s u l t a r e le singole cartelle di pagamento, dove è indicata la residenza del c o n t r i b u e n t e , che non trovasi nel ruolo : tali cartelle s o m m a n o a circa 3000 piccoli e circa 300 g r a n d i contribuenti ; a n c h e qui ho a t t r i b u i t e al centro alcune partite, di cui non era indicata la residenza.
Nelle e n t r a t e s t r a o r d i n a r i e l'equivalente delle prestazioni d ' o p e r a (mi fu a s s i c u r a t o all'esat-toria comunale) è per la maggior parte adem-pito in lavoro e perciò s a r e b b e slato lunghis-simo a p p u r a r e la residenza dei singoli lavora-tori, che contribuiscono per piccole s o m m e ; perciò misi la p a r t i t a f r a le generali. I contri-buti per s t r a d e , pur venendo d a fuori Comune (Stato, provincia, congresso) sono per le f r a -zioni, come indicano gli allegati. Da fuori Co-mune viene il r i m b o r s o dalla Cassa Depositi e P r e s t i t i , m e n t r e il concorso statale per sgravio di dazio può ripetersi (come indicano gli alle-gati) per centro e frazioni. I contributi per pre-videnza e pensioni vengono ripartiti secondo le spese per slipendii : in generale le e n t r a t e d a vendita di mobili ed oggetti fuori uso, q u o t e soppresse, congregazioni religiose ed e n t r a l e impreviste.
Nelle e n t r a t e di capitali (anche esse di carat-tere patrimoniale,) le alienazioni vengono da centro o frazione, secondo il luogo dove sono situati i beni venduti, da f u o r i bilancio le estin-zioni di prestiti e le accensioni di debiti.
(Continua) G . C U R A T O .
R i v i s t a B i b l i o q r a f i c a
Prof. E N R I C O C A T E L L A N I . — La. dichiarazione di Londra relativa al diritto della guerra marit-tima. Venezia, C. F e r r a r i 1912, pag. 111.
I u u t i l e dire con quale chiarezza e con q u a n t o a c u m e giuridico l ' i l l u s t r e p r o f e s s o r e d e l l ' A t e -neo di P a d o v a t r a t t a il difficile tema sul q u a l e d a mezzo secolo si discute e che ebbe nella re cente conferenza di Londra una parziale solu-zione. Tutti conoscono 1' alta competenza del prof. Catellani, il quale in q u e s t o lavoro esa-mina, con dovizia di a r g o m e n t i , la q u e s t i o n e sotto tutti gli aspetti e m u o v e critiche all' at-t e g g i a m e n at-t o dei diversi i n at-t e r e s s a at-t i sulla solu-zione che non ebbe ancora la definitiva rattifica, p r o p o s t a dalla Conferenza di Londra. Sono note le linee generali della questione, che oltre al-l ' i n t e r e s s e giuridico, p r e s e n t a a n c h e u n
inte-resse economico. In caso di g u e r r a i bellige-ranti h a n n o diritto di s e q u e s t r a r e le navi dei neutri, che c o n t e n g a n o c o n t r a b b a n d o di g u e r r a ; lo Stato che h a effettuato il s e q u e s t r o , su re-clamo della parte, s o t t o p o n e la q u e s t i o n e al proprio t r i b u n a l e delle prede, che giudica in b a s e ai criteri fissati d a c i a s c u n o Stato su tale materia, che evidentemente h a c a r a t t e r e inter-nazionale. Così però lo Stato s e q u e s t r a n t e , di-viene ad un tempo giudice e p a r t e . Un tribu-nale internaziotribu-nale che f o s s e c h i a m a t o a giu-dicare in appello sulle sentenze emesse dai tri-bunali locali, non potrebbe giudicare, giacché manca un codice c o m u n e a tutti gli Stati e ad alcuni S t a t i , che regoli la m a t e r i a . La Confe renza di L o n d r a m i r a v a a p p u n t o a fissare le norme internazionali che gli Stati, ove le prò poste della Conferenza fossero rattifìcate, do-vevano seguire. La d e t t a Conferenza si trovò davanti a d u e progetti ; non possiamo qui espor-re, colla ampiezza che meriterebbe, l ' a r g o m e n t o , ma diremo s o l t a n t o che il progetto tedesco mi-r a v a ad investimi-re il t mi-r i b u n a l e d e l l ' A j a del po-tere giudicante in appello ; il progetto inglese invece proponeva la costituzione, in tempo di g u e r r a , di un t r i b u n a l e i n t e r n a z i o n a l e speciale, cui fesse a t t r i b u i t a la decisione delle contro-versie; n a t u r a l m e n t e e r a a n c h e necessario che fossero fissate le n o r m e generali che, o il tri-bunale d e l l ' A j a , o quello speciale, a v r e b b e r o dovuto seguire. Qui a p p u n t o si p r e s e n t a v a n o le maggiori difficoltà s t a n t e le differenze, a n c h e notevoli, del diritto che c i a s c u n o Stato a v e v a , già nei vari casi a v v e n u t i , a d o t t a t o . Il prof. Ca-tellani e s a m i n a t u t t a q u e s t a i n t r i c a t a materia e, diremo così, la disciplina con meravigliosa chia-rezza nella s u a trattazione.
Ma dal suo studio 1' illustre i n t e r n a z i o n a l i s t a trae a l c u n e conclusioni invero sconfortanti ; le viceude della dichiarazione di L o n d r a lo i n d u -cono ad affermare e che b i s o g n a procedere con s o m m a prudenza n e l l ' i n i z i a r e codificazioni com-plesse e riforme radicali nel campo del d i r i t t o internazionale.
Prof. U G O N A V A U R I N I — Sulla natura del diritto del terzo beneficiario nell'assicurazione sulla vita. Milano, Soc. Edit. L i b r a r i a , 1912, op.
pag. 10.
L ' A u t o r e , colla u s a t a competenza, polemizza col prof- Pacchioni s u l l a t e s i : del d i r i t t o
prò-6 23 marzo 1913
n u n c i a t a a f a v o r e della tesi s o s t e n u t a dal pro-fessore N a v a r r i u i .
E . B R U N I . — Contabilità generale dello Stato.
T e r z a Ediz. Milano, U. Hoepli, pag. 420 (L. 3,00).
Non è q u e s t o , lavoro del prof. B r u n i un com-m e n t o alla legge di contabilità dello Stato, com-ma u n a esposizione metodica della legge organica e delle leggi che ad e s s a si riferiscono. Ad u n a i n t r o d u z i o n e , che espone i principi generali della m a t e r i a , s e g u e , in lina p r i m a parie, la esposi-zione del m e c c a n i s m o d e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e pa-trimoniale dello S t a l o , a cui succede la s e c o n d a parte che t r a t t a della contabilità e cioè: della r a g i o n e r i a generale, del bilancio di previsione, della legge di a s s e s t a m e n t o , del r e n d i m e n t o con-s u n t i v o ; d u e capitoli con-succecon-scon-sivi t r a t t a n o , uno delle e n t r a t e , l ' a l t r o delle s p e s e ; ed altri d u e capitoli t r a t t a n o delle operazioni di t e s o r e r i a e q u i n d i delle c o n t a b i l i t à speciali. I d u e ultimi capitoli r i g u a r d a n o gli agenti d e l l ' A m m i n i s t r a -zione e del r e n d i m e n t o dei conti d a parte degli agenti s t e s s i .
Il volumetto è compreso nei noti e pregiati Ma-n u a l i Hoepli.
P r o f . G I N O A R I A S . — Il porto di Genova nel-l'economia nazionale. Milano, « Nuova
Anto-l o g i a » , 1913, op. p a g . 20.
L ' A u t o r e , riepilogando notizie s t a t i s t i c h e molto i n t e r e s s a n t i s u l porto di Genova e sul s u o mo-vimento, d i m o s t r a q u a l e g r a n d e i m p o r t a n z a ab-bia il porto s t e s s o e come sia u r g e n t e proce-dere alla s u a sistemazione, sia dal lato tecnico, sia con n n o v e linee di navigazione e ferroviarie. Non a l t r e t t a n t o l ' A u t o r e si m o s t r a s o d d i s f a t t o circa l ' a t t u a l e r e g i m e del l a v o r o ; s e b b e n e d e b b a riconoscere che dal Consorzio molti gravi m a l i s o n o stati s o p p r e s s i , n o n si n a s c o n d e che altri se ne i n t r o d u s s e r o . E su tale proposito s c r i v e le seguenti o s s e r v a z i o n i : « I l difetto principale d e l l ' o r d i n a m e n t o c o r p o r a t i v o i s t i t u i t o nel 1904, non consiste già nella r i u n i o n e collegiale dei l a v o r a t o r i , la q u a l e è anzi s e m p r e o p p o r t u n a e benefica, m a nella d i p e n d e n z a dei collegi e com-pagnie d a l l ' e n t e a m m i n i s t r a t i v o del porto, alla cui discrezione r i m a n g o n o la f o r m a z i o n e e tra-sformazione dei r u o l i , nella facoltà c o n f e r i t a a q u e s t o ente di fare e r i f a r e , seeondo criteri, ohe s a r a n n o s e m p r e apprezzabili, m a di cui, ad ogni modo, esso solo d i s p o n e e r i s p o n d e . Di m o d o che, s o p p r e s s a la libertà del lavoro si in-t r o d u s s e un s i s in-t e m a che o r a sconin-tenin-tò gli im-p r e n d i t o r i , o r a gli o im-p e r a i ; i im-primi, che si vi-dero privati d e l l a facoltà della libera scelta,
privazione a cui si p i e g a r o n o p r o t e s t a n d o , m e n t r e d e p l o r a r o n o la limitazione c o a t t i v a dell'offerta di l a v o r o ; i secondi, che non si r i c o n o b b e r o si-curi delle g a r a n z i e ad essi conferite. E così ac-cade, per colpa dell' istituzione, che alterna-tivamente i m p r e n d i t o r i ed operai i n s o r s e r o contro l'ente a m m i n i s t r a t i v o , il quale, i s p i r a n d o s i a l l a necessità del m o m e n t o , doveva or piegare dal-l ' u n a , ora d a dal-l dal-l ' a dal-l t r a p a r t e , a dal-l t e r n a t i v a m e n t e gdal-lo- glo-rificato dagli u n i e d e n i g r a t o dagli altri ». Senza indicare un rimedio preciso l ' A u t o r e s e m b r a propenso « ad affidare ad un ente pubblico » la gestione d i r e t t a del carico, scarico e f a c c h i n a g g i o delle m e r c i ; idea, o s s e r v a l ' A u t o r e , che non è s t a t a v i t t o r i o s a m e n t e c o m b a t t u t a .
J .
RIVISTA ECONOMICA E FINANZIARIA
Società di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione
d u r a n t e l ' a n n o 1909 in F r a n c i aDall'ultima relazione presentata al
Presi-dente della Repubblica dal Ministro del lavoro
e della previdenza sociale desumiamo i seguenti
dati sulle operazioni delle Società di
assicura-zione sulla vita e delle Società di capitalizzaassicura-zione
durante l'anno 1909.
1.° Assicurazioni sulla vita.
Le Società registrate, che durante l'anno 1909
hanno fatto operazioni sotto il regime della legge
17 marzo 1905, sono in numero di 61, così
di-stinte : Società anonime francesi N. 18 ; Società
francesi mutue N. 6 ; Società francesi tontinarie
N. 17 ; Società straniere N. 20.
I capitali assicurati, comprese le
riassicura-zioni, dalle Società francesi o straniere ohe
eser-citano l'assicurazione vera e propria sulla vita,
ammontavano, al 31 dicembre 1909, a lire
5,488,797,960.52, ripartite come segue : Società
anonime L. 4,422,926,230.64 ; Società mutue
L. 119,139,368.19 ; Società straniere (in Francia
e in Algeria) L. 946,732,361.69. Totale come
sopra L. 5,488,797,960.52.
Le rendite assicurate (escluse le riassicurazioni)
ammontavano alla stessa data a L. 123,247,212.85
riferibili :
Alle Società anonime per L. 112,718,499.38;
alle società mutue per L. 1,021,157.17 ; alle
Società straniere (in Francia e in Algeria) lire
9,507,556.03. Totale come sopra L. 123.247,2125.
So-cietà mutue L. 25,738,055.71 ; alle soSo-cietà
stra-niere (in Francia e in Algeria) L. 334,150,571.24
Totale come sopra L. 3,064,771,450.55.
I premi incassati durante l'anno 1909 dalle
suddette tre categorie di Società ammontano a
complessive L. 353,093,131.70, composte: da
premi incassati dalle Società anonime Lire
302,826,754.27 ; da premi incassati dallo Società
mutue L. 5,587,755.56 ; da premi incassati
dalle Società straniere L. 44,678,261.87. Totale
coinè sopra L. 353,093,131.70.
Le somme pagate agli assicurati nel corso dello
stesso anno, per capitali, arretrati di rendite
vitalizie o valori di riscatto di contratti, si
ele-vano a L. 302,326,552.30, ripartite come segue:
pagamenti fatti dalle Società anonime lire
268,867,078.56 ; pagamenti fatti dalle Società
mutue L. 2,556,922.90 ; pagamenti fatti dalle
Società straniere L. 30,902,550.84. Totale come
sipra L. 302,326,552.30.
Quanto alle Società tontinarie, le
sottoscri-zioni in corso alla fine del 1909 rappresentano
un capitale nominale di L. 778,447,693.01, di
cui L. 757,999,453.03 di capitali sottoscritti
alle associazioni in caso di vita L. 20,448,239.98
di capitali sottoscritti alle associazioni in caso
di decesso, ali'infuori delle associazioni di
con-tro-assicurazione .
L'attivo di quelle Società si eleva a lire
269,928,705.32, e gli investimenti vi partecipano
per L. 266,254,514.36.
L'avere delle associazioni, alla stessa data,
dichiarato nel passivo del bilancio delle Società
tontinarie, si elevava a L. 266,057,223.46.
Le Società hanno incassato durante il 1909,
per quotizzazioni L. 47,232,664.62, senza
con-tare L. 821,464.35 per diritti d'ingresso, ciò che
porta il totale degli incassi a L. 48,053,928.97.
Queste diverse cifre riassuntive dimostrano
lo sviluppo assunto nell'anno 1909 dalle
ope-razioni vitalizie. Sommando, da una parte, i
capitali assicurati, da un'altra, le rendite
assi-curate (valutate queste, in media, per il riscontro
con le assicurazioni di capitali, a un capitale
decuplo dell'ammontare della rendita) e, infine,
le sottoscrizioni in corso presso le associazioni
tontinarie, si perviene ad un capitale complessivo
di 7 miliardi e mezzo, cifra eloquente che indica
quale posto occupino oggi le operazioni
vita-lizie nel risparmio francese.
2.° Società di capitalizzazione.
Le nuove Società di capitalizzazione (cinque
anonime e quattro mutue) registrate e operative
durante l'esercizio 1909 rappresentano insieme
un attivo globale di L. 88,536,150.46.
Nel passivo, le r i s e r v e (riserve m a t e m a t i c h e , riserve di g a r a n z i a , riserve diverse) e r a n o di-c h i a r a t e per u n v a l o r e t o t a l e d i L . 73,693,074.48; gli incassi d u r a n t e l ' a n n o f u r o n o d i L.21,594281.75 p e r p r e m i o quotizzazioni.
Costruzione di abitazioni urbane in Libia
Per ovviare alla deficienza degli alloggi e alla esorbitanza dei fìtti e favorire, colle o p p o r t u n e cautele, lo sviluppo edilizio dei centri u r b a n i della T r i p o l i t a n i a e della Cirenaica, in relazione dei s e m p r e crescenti nuovi bisogni, il Ministro ono-revole Bertolini h a provocato un R. D. col q u a l e viene a p p o r t a t a u n a i m p o r t a n t e deroga al pre-cedente decreto 20 novembre 1911, che nei primi tempi dell'occupazione italiana vietò la compra-vendita dei terreni allo scopo di impedire la speculazione d a p a r t e di a c c a p a r r a t o r i , a d a n n o dell'economia pubblica. Il nuovo decreto am-mette gli acquisti di terreni e fabbricati a scopo edificatorio nei centri u r b a n i , entro il perimetro dei piani regolatori ed, in difetto, entro le zone che s a r a n n o d e s i g n a t e dal Governatore. Chi in-tende a c q u i s t a r e deve p r e s e n t a r e il progetto della costruzione che vuole eseguire, indicando il ter-mine pel compimento dei lavori. Il Governatore h a facoltà di r i d u r r e questo termine q u a n d o ri-sulti eccessivo in relazione a l l ' e n t i t à della co-struzione ed ai mezzi d ' o p e r a locali. F i n c h é non siano s t a t e compiute le opere non può eseguirsi la v e n d i t a dell'immobile a c q u i s t a t o , m a dopo il loro compimento, la vendita può aver luogo li-b e r a m e n t e . Le opere costruite in c o n f o r m i t à del decreto godono per dieci anni dell'esenzione d a qualsiasi i m p o s t a fondiaria. U g u a l e beneficio è concesso ai proprietari di fabbricati già esistenti che li amplino e li t r a s f o r m i n o in modo note-vole. Coloro invece, che o t t e n u t a l'autorizzazione di compra-vendita non c o s t r u i s c a n o nel t e r m i n e fissato, sono colpiti d a una t a s s a s u l l ' a r e a fab-bricabile che pei primi sei mesi è in ragione del 5 % del valore d e l l ' a r e a s t e s s a e pei suc-cessivi in ragione del 10 % e si p a g a sino al compimento d e l l ' o p e r a .
Con questo decreto il Ministro Bertolini cerca di risolvere uno dei problemi più gravi della vita cittadina di Tripoli e degli altri centri della n u o v a Colonia.
Sono note le difficoltà c h e s ' i n c o n t r a n o dagli europei a Tripoli per trovare abitazioni e l'esor-bitanza dei fitti che si richiedono dai proprie-tari di fabbricati, i quali h a n n o visto elevare e n o r m e m e n t e il reddito.
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L'ECONOMISTA
23 marzo 1913
non è venuta affatto in soccorso di nuovi bi-sogni perchè le costruzioni sorte in q u e s t ' u l t i m o anno a Tripoli, a scopo di abitazione, sono p >-chissime. Una delle cause, o, meglio, uno dei pretesti a tale inazione, era il R. D. 20 no-vembre 1911 col quale veniva vietata la compra-vendita dei terreni, per impedire la specula-zione già incominciata, subito dopo la n o s t r a occupazione da parte di speculatori che acqui-s t a v a n o a b a acqui-s acqui-s i acqui-s acqui-s i m o prezzo i fondi degli in-digeni.
Diciamo pretesto, perchè il decreto permetteva la compra-vendita previa l'autorizzazione del Governatore, la quale fu sempre concessa nei pochi casi in cui venne richiesta, sicché se poco si è costruito, la causa deve ricercarsi, non nel citato decreto, bensì in altre condizioni della vita economica di Àjipoli.
In ogni modo, l ' j . i . Bertolini ha tolto di mezzo anche l ' a p p a r e n t e ostacolo e col nuovo decreto, mentre d a u n a p rte h a eccitato la ini-ziativa privata col concedere notevoli vantaggi a chi costruisce p r o n t a m e n t e nuove case per abitazione, d a l l ' a l t r a h a provveduto, mercè la speciale imposta sulle aree destinate alia edifi-cazione, a rendere inutili i tentativi di specu-lazione.
Il credito agrario in Tripolitania.
I n seguito a d accordi i n t e r v e n u t i f r a il mini-s t r o delle Colonie on. Bertolini ed i d i r e t t o r i generali della B a n c a d ' I t a l i a e del B a n c o di Si-cilia, è s t a t o p r o v v e d u t o all'istituzione del cre-d i t o agrario per la Tripolitania. U n R . Decreto in d a t a 9 m a r z o a u t o r i z z a la Filiale del Banco di Sicilia in Tripoli a procedere d ' a c c o r d o con la B a n c a d ' I t a l i a alle operazioni di prestito. Il capi t a l e iniziale d e s t i n a t o d a i due I s t i t u t i è di mezzo milione. Alla m e d e s i m a Filiale del B a n c o di Sicilia sono affidate la gestione dei m u t u i agrari già f a t t i d a l l ' A m m i n i s t r a z i o n e della colonia, e l'ulteriore liquidazione della Banca agricola o t t o m a n a ; il c a p i t a l e riscosso per tali titoli è e g u a l m e n t e d e s t i n a t o al credito agrario. Le operazioni c o m i n c e r a n n o f r a pochi giorni.
Problema delle irrigazioni
L a commissione reale per le irrigazioni si è r i u n i t a più volte in questi giorni sotto la pre-sidenza dell'on. Giusso. T r a l ' a l t r o è stato ap-provato il progetto dell'ing. Omodeo, secoudo il quale si potrebbero irrigare circa 60 mila ettari di Terreno nel Tavoliere delle Puglie, de-rivando le acque d a un grande lago artificiale d a costruirsi nella valle della Fortore e capace di serbare una enorme m a s s a di acqua ; fu
ap-provata pure la proposta per favorire l'irriga-zione della Liguria, fu discusso e a p p r o v a t o poi il nuovo p r o g r a m m a stabilito che la commis-sione reale intende svolgere e per completare alcuni progetti iniziati in Puglia e per favorire l'irrigazione in tutto il resto d ' I t a l i a . La com-missione reale ha presentato, dopo il suo la-voro, al sottosegretario per l ' a g r i c o l t u r a un ordine del giorno per sollecitare il Governo a presentare al Parlamento la modifica della legge sui consorzi irrigui del 1886 e provvedere al miglioramento dei servizi metereologici in Italia, elemento essenziale agli studi agricoli, idrolo-gici e industriali.
L'imposta di Ricchezza Mobile
e la capitalizzazione delle annualità dovute dallo Stato per opere pubbliche
L'amministrazione finanziaria h a continuato lo studio delle nuove disposizioni legislative intese a regolare l'applicazione dell'imposta di ricchezza mobile alle cessioni di a n n u a l i t à , in modo da agevolare la capitalizzazione delle sov-venzioni ferroviarie. In seguito agli studi com-piuti si a n n u n z i a la prossima aggiunta di due appositi articoli al disegno di legge intitolato ;
« Provvedimenti per agevolare lo sviluppo delle ferrovie » ora iti esame presso la Giunta del
bilancio. Il primo di questi articoli avrà per oggetto di d i c h i a r a r e che il prezzo ricavato dalle concessioni di annualità non è soggetto ad im-posta a carico del cedente. Il secondo conterrà, a quanto sembra, due disposizioni distinte, una per stabilire che in caso di cessioni di sovven-zioni ad Istituti esteri che emettono in corri-spondenza alle sovvenzioni delle obbligazioni, l'imposta sia d o v u t a in cat. B sull'utile rica-vato dalla differenza fra il saggio dell'interesse conteggiato nella cessione e quello corrisposto sulle obbligazioni, e l ' a l t r a per ammettere, a favore degli Istiluti italiani, che l'imposta sia pagata del pari in cat. B sul reddito proveniente dalla cessione, tenuto conto della a n n u a l i t à pas-siva che a g g r a v a tale reddito q u a n d o il capitale investito nella cessioue sia ottenuto con la emis-sione di obbligazioni o col ricevimento di depo-siti fruttiferi, a condizione tuttavia che per queste a n n u a l i t à passive sia giustificato il pa-gamento della relativa imposta.
Cooperazione fra capitale e lavoro
va-l u t a r e ava-l suo giusto vava-lore va-l ' i n t e r a azienda com-presi gli edifici, il macchinario, il fondo di c a s s a , la merce in magazzino e così via e di non pre-levare in avvenire oltre il 6 % su q u e s t o capi-tale. T u t t i gli utili al d i s o p r a della s o m m a n e c e s s a r i a per pagare questi i n t e r e s s i , a n d r a n n o agli operai sotto forma di un dividendo a n n u a l e con la semplice eccezione di u n a d a t a quota d a p a s s a r s i al fondo di r i s e r v a . S e g n a l i a m o il fatto che assieme ad altri sulla partecipazione del ca-pitale operaio nelle i n d u s t r i e , sta a m o s t r a r e un n u o v o p a s s o in quelle r i f o r m e dell'ordi-n a m e dell'ordi-n t o ecodell'ordi-nomico sociale, verso il q u a l e la scienza a v e v a sempre fatti pronostici di inat-tuabilità.
Censimento industriale inglese
Dal r a p p o r t o finale dei primo censimento ind u s t r i a l e inglese r i a s s u m i a m o i risultati indi q u e -sto lavoro che d à u n a idea c h i a r a del commercio i n t e r n o e del comcommercio totale d e l l ' I n -ghilterra.
Produzione totale a l l ' i n g r o s s o — (valore di vendita o valore del lavoro prodotto in lire s t e r l i n e : I n g h i l t e r r a e il paese di Galles lire sterline 1,490,000,000, Scozia 208,000.000, Ir-l a n d a 67 miIr-lioni, Regno Unito compIr-lessiva- complessiva-mente 1,765,000,000.
Materiali adoperati — (costo in sterline) : In-ghilterra e paese di Galles 868,000,000, Scozia 117,000,000, I r l a n d a 43,000,000, R e g n o Unito
1,028,000,000.
Lavoro pagato ad a l t r e ditte — I n g h i l t e r r a e paese di Galles 19,000,000, Scozia 5,000,000, Irlanda 1,000,000, R e g n o Unito 25,000,000.
P r o d u z i o n e netta (differenza t r a produzione totale e costo di materiali e di lavoro p a g a t o ad altre ditte) : I n g h i l t e r r a e paese di Galles 1. st. 603,000,000, Scozia 86,000,000, I r l a n d a 23,000,000, Regno Unito 712,000,000.
P e r s o n e impiegate in media — I n g h i l t e r r a e paese di Galles 588,269, Scozia 885,403, I r l a n d a 291,304. Regno Unito 6,984,976.
P r o d u z i o n e netta per p e r s o n a impiegata — I n g h i l t e r r a e paese di Galles l.st. 104 Scozia 98, Regno U n i t o 102.
Forze motrici in cavalli vapore — I n g h i l t e r r a e paese di Galles 9,098,869, Scozia 1,397,733 I r l a n d a 259,470. Regno Unito 10,755,009.
Circa u n q u a r t o d e l l ' e n e r g i a motrice dispo-nibile è richiesta per le d i n a m o , per la produ-zione di traprodu-zione e di luce elettrica.
P r o d u z i o n e della pesca — 1. st. 11,718,000, persone impiegatevi 840,000.
Analizzando la produzione totale e cercando di eliminare ogni possibile d u p l i c a t o il
rap-porto finale calcola, al punto in cui il predetto totale è disponibile per la d i s t r i b u z i o n e , il con-sumo o l'esportazione, il valore di tale pro-dotto totale come compreso t r a l.st. 1,433,000,000 e 2,248,000,000. S o t t r a e n d o il valore delle espor-tazioni, che per il 1907 f u di l.st. 463,000,000, tal prodotto totale viene ad essere, come m a s s a disponibile pel c o n s u m o compreso tra lire ster-line 1,003,000 e l.st. 1,038,000,000. Ma ad esso occorre aggiungere, dopo s o t t r a t t e le r i e s p o r t a -zioni. di sterline 232,000,000 di merci impor-tate e immediatamente c o n s u m a t e : occorre an-cora aggiungervi da l.st. 428 milioni a l.st, 563 milioni, r a p p r e s e n t a n t i le spese e i profitti di distribuzione e di t r a s p o r t o dal p u n t o di arrivo o dalla fabbrica alla porta di casa del consu-matore.
Si h a così un valore totale di tutte le merci c o n s u m a t e nel Regno Unito nel 1907 eguale a l.st. 1,663,000,000 al minimo e l.st, 1,833,000,000 al m a s s i m o .
Il capitale impiegato nella produzione totale d e l l ' a n n a t a fu calcolato a l.st. 1,500,000,000 e il capitale di r i p a r o e di sostituzione degli im-pianti esistenti a una s o m m a t r a 170 e 180 mi-lioni di lire sterline 1,700,000,000 rappresen-tante la e n t r a t a delle classi i cui servizi nel p r o d u r r e , d i s t r i b u i r e e t r a s p o r t a r e i beni con-s u m a t i ed econ-sportati con-sono m i con-s u r a t i dal valore dei beni prodotti.
Reti ferroviarie europee
Il m i n i s t r o f r a n c e s e dei lavori pubblici co-m u n i c a u n a relazione sulla situazione, al prico-mo g e n n a i o 1912, delle ferrovie europee, e rileva che la loro lunghezza è in a u m e n t o di k m . 4900 in c o n f r o n t o al 1911, m i s u r a n d o complessiva-mente k m . 338,880. In media si calcolano 3500 metri di s t r a d a f e r r a t a per ogni m i r i a m e l r o qua-d r a t o e 7700 per ogni 10 mila a b i t a n t i , Rela-tivamente alla loro lunghezza le reti ferroviarie p o s s o n o cosi g u a r d a r s i : Germania k m . 61,396 R u s s i a » 61,078 F r a n c i a » 50,282 A u s t r i a - U n g h e r i a i » 44,280 Gran B r e t t a g n a » 37,649 Italia » 17,228 S p a g n a > 15,097 Svezia » 14,095 Belgio » 8,660 Svizzera » 4,781
Sentenza in materia di contratti di Borsa
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23 marzo 1913
a c q u i s t a r e 75 Azioni Terni a Genova per conto della p r e d e t t a S i g n o r a . La B a n c a , e s e g u i t o l ' o r -dine c o n s e g n a v a alla s i g n o r a i foglietti bollati p o r t a n t i l'operazione e già firmati dalla B a n c a affinchè la c o m m i t t e n t e ne t r a t t e n e s s e uno re-s t i t u e n d o l ' a l t r o d a lei firmato. La re-s i g n o r a in-vece p u r t r a t t e n e n d o i bollati non li firmò e si rifiutò di riconoscere l'operazione.
P e r q u a n t o la s o m m a in q u e s t i o n e f o s s e di quasi n e s s u n a i m p o r t a n z a pure la q u e s t i o n e venne por-lata avanti l ' A u t o r i t à giudiziaria perchè interes-sava in modo vitale t u t t a la elasse dei Commissio-n a r i e degli A g e Commissio-n t i di Cambio i quali si seCommissio-nti- senti-vano g r a v e m e n t e d a n n e g g i a t i d a simile prece-dente. E s o s t e n n e r o in giudizio che l'obbligo che la legge fa al C o m m i s s i o n a r i o è quello di redi-gere il c o n t r a t t o su foglietto bollato, ma non già quello di r i t i r a r e sullo s t e s s o foglietto la firma del C o m m i t t e n t e . La prova d e l l ' o r d i n e ri-cevuto può e s s e r e d a t a con tutti gli altri mezzi di prova. Ma il T r i b u n a l e p r i m a e la Corte di Appello poi, s e b b e n e con motivazioni d i v e r s e , a n d a r o n o in c o n t r a r i o avviso. La s e n t e n z a della Corte h a r i t e n u t o : affinchè il c o n t r a t t o ditì'eren-ziale p o s s a a v e r e efficacia in giudizio deve es-sere redatto per iscritto. E perchè p o s s a rite-nersi stipulato per iscritto non b a s t a che il fo-glietto bollato, voluto dalla legge, porti la firma del C o m m i s s i o n a r i o , e l ' o r d i n e dei Committente risulti d i v e r s a m e n t e t r a s m e s s o , ma necessita che sul foglietto bollato r i s u l t i n o le firme del c o m m i t t e n t e e del C o m m i s s i o n a r i o . E ' sul bol-lato che tutte le parti c o n t r a e n t i d e b b o n o far c o n s t a r e del loro consenso e q u e s t o non può c o n s e g u i r s i se non mediante la firma di t u t t i sul foglietto bollato.
L ' A g e n t e di Cambio ed il C o m m i s s a r i o di B o r s a devono provvedere nel proprio interesse al ritiro della firma. S a r à proposto ricorso in Cassazione.
Ispezione agii Istituti di credito
Il ministro Nitti ha p r e s e n t a t o alla C a m e r a un progetto per il r i o r d i n a m e n t o dei servizi del Ministero di a g r i c o l t u r a , i n d u s t r i a e commercio. Riservandoci di d i r e delle a l t r e p a r t i del dise-gno di legge ecco i concetti che i n f o r m a r o n o il m i n i s t r o nella r i f o r m a delle ispezioni agli Isti-tuti di Credito.
Con l'articolo 6 del d i s e g n o si r i c h i a m a l'ob-bligo del Ministero (cui esso non h a potuto finora adempiere c o m p i u t a m e n t e per deficienza di personale) di s o t t o p o r r e ad ispezioni perio-diche e s t r a o r d i n a r i e gli Istituti di credito sot-toposti alla s u a vigilanza e si afferma il
prin-cipio che il Ministero h a facoltà di ispezionare in ogni tempo i detti I s t i t u t i , a n c h e q u a n d o il diritto di ispezione non sia stato esplicitamente d i c h i a r a t o nelle leggi di fondazione dei singoli I s t i t u t i . Con io s t e s s o articolo s o n o a b r o g a t e le disposizioni che avevano s t a b i l i t o forme par-ticolari di vigilanza esplicantisi m e d i a n t e u n a partecipazione d i r e t t a di I s p e t t o r i del Ministero alle più i m p o r t a n t i operazioni ed agli atti di eerti Istituti (come ad esempio l ' I s t i t u t o Vitto-rio E m a n u e l e 111), avendo q u e s l a f o r m a di inge-renza dello S t a t o , dopo l ' a v v i a m e n t o dei detti Istituti, p e r d u t o la s u a ragion d ' e s s e r e .
Gli ultimi commi del m e d e s i m o articolo ri-g u a r d a n o la d i s c i p l i n a dei depositi a r i s p a r m i o .
Il Governo, scrive l ' o n . Nitti a questo ri-g u a r d o , va c o n s i d e r a n d o d a tempo con ori-gni interesse il delicato p r o b l e m a ; e p u r ricono-scendo la n e c e s s i t à di procedere in q u e s t a ma-teria con la m a g g i o r e p o n d e r a z i o n e e cautela, è giunto alla convinzione che è o r m a i necessa-rio i n t e r v e n i r e a disciplinare l ' a t t i v i t à degli Isti-tuti di Credito raccoglitori di r i s p a r m i o . Nella esplicazione di q u e s t a s u a d e t e r m i n a z i o n e il Governo i n t e n d e di c o n t r a s t a r e nella m i n o r e m i s u r a possibile alle discipline f o n d a m e n t a l i del codice di commercio sugli I s t i t u t i di credito. Non si i m p o r r e b b e q u i n d i a l c u n a limitazione alle operazioni attive. Le limitazioni che si pro-pongono r i g u a r d a n o s o l t a n t o i d e p o s i t i , e sono soltanto limitazioni q u a n t i t a t i v e . Così si è d u t o o p p o r t u n o s t a b i l i r e che gli I s t i t u t i di cre-dito commerciali p o s s a n o c o n t i n u a r e a godere del regime di a s s o l u t a l i b e r t à , solo in q u a n t o i depositi a r i s p a r m i o p r e s s o di essi raccolti r a p p r e s e n t i n o u n a proporzione non eccessiva in r a p p o r t o al loro p a t r i m o n i o . E tale limite è stato d e t e r m i n a t o nel triplo della s o m m a Destituente l ' i m p o r t o complessivo del loro capitale e del loro fondo di r i s e r v a . Q u a n d o invece i depositi superino tale m i s u r a , allora gli I s t i t u t i di cre-dito d e b b o n o e s s e r e sottoposti alia vigilanza del Ministero. Q u a n d o gli I s t i t u t i di credito possie-d a n o possie-depositi fipossie-duciari per u n a s o m m a ecce-d e n t e il ecce-decuplo ecce-d e l l ' a m m o n t a r e ecce-del p a t r i m o n i o e della r i s e r v a , si o b b l i g a n o gli Istituti s t e s s i a d e s t i n a r e al fondo di r i s e r v a i d u e terzi degli utili netti.
Tassa per i lavoratori stranieri
in Germania?
In q u e s t i giorni di d i s c u s s i o n e s u l l a i m p o s t a s t r a o r d i n a r i a viene in c a m p o la p r o p o s t a di u n a t a s s a p e r i l a v o r a t o r i s t r a n i e r i i n G e r m a n i a . U n d e p u t a t o l i be ral e fa nel Tageblatt l a p r o p o s t a di i m p o r r e u n a t a s s a di 400 m a r c h i d a p a g a r s i dagli i m p r e n d i t o r i per o g n i o p e r a i o s t r a n i e r o o c c u p a t o . Si calcola c h e la i m m i g r a z i o n e a n n u a t e m p o r a n e a in G e r m a n i a sia di un m i l i o n e di l a v o r a t o r i . La m a g g i o r p a r t e è d a t a d a lavora-tori agricoli c h e v e n g o n o d a l l a colonia r u s s a ed a u s t r i a c a , m a u n a p a r t e è d a t a d a o p e r a i ita-l i a n i , c i r c a 8 0 , 0 0 0 . S e c o n d o tale p r o p o s t a si a v r e b b e r o 100 mi-lioni di m a r c h i a l l ' a n n o che p o t r e b b e r o s e r v i r e a c o p r i r e g r a n p a r t e delle n u o v e s p e s e di g u e r r a . Si t r a t t a di un p r o g e t t o i n a t t u a b i l e , s i a p e r c h è difficilmente gli a g r a r i e il p a r t i t o d e l l a g r a n d e i n d u s t r i a io v o t e r e b b e , s i a p e r c h è q u a n d o f o s s e v o t a t o , a v r e b b e per c o n t r a c c o l p o u n a li-m i t a z i o n e di forze s t r a n i e r e , e q u i n d i , a l li-m e n o c o m e mezzo fiscale, n o n r a g g i u n g e r e b b e il s u o effetto. I n o g n i m o d o l ' i d e a è d i s c u s s a d a i gior-n a l i c o gior-n s e r v a t o r i .
Tassa sugli operai stranieri in Francia?
E ' n o t o che il d e p u t a t o P u g l i e s i C o n t i p r e s e n t ò a l l a C o m m i s s i o n e del b i l a n c i o u n e m e n -d a m e n t o al p r o g e t t o -di legge che a p r e u n cred i t o credi 5 0 0 milioni p e r la cred i f e s a n a z i o n a l e , p r o -g e t t o il q u a l e s t a b i l i s c e u n ' i m p o s t a a n n u a l e di 125 f r a n c h i s u o g n i o p e r a i o i m p i e g a t o o d o m e -stico di n a z i o n a l i t à s t r a n i e r a c h e t r o v i l a v o r o in F r a n c i a . Si a s s i c u r a che il C o n s i g l i o dei Min i s t r i a v e v a d e c i s o di c o m b a t t e r e tale e m e Min d a -m e n t o , c o n t r o il q u a l e si o s s e r v a c h e la f e r -m a t r i e n n a l e r e n d e r à p i ù c h e m a i n e c e s s a r i o di at-t r a r r e in F r a n c i a la m a n o d ' o p e r a s at-t r a n i e r a , p e r c h è p o s s a n o e s s e r e s o s t i t u i t i gli o p e r a i rite-n u t i p e r u rite-n t e r z o a rite-n rite-n o s o t t o le a r m i . L a ca-d u t a ca-del M i n i s t e r o f r a n c e s e n o n c a m b i a a no-s t r o v e d e r e la p o no-s i z i o n e no-s u l l ' e no-s i t o n e g a t i v o delle p r o p o s t e .
N O T I Z I E F I N A N Z I A R I E
U T I L I , D I V I D E N D I , I N T E R E S S I . Italia.Banca Provincia!* dal Polesine. — Il 12° esercizio del 1912 si chiude con un utile netto di E. 30.143.84 in aumento nell'esercizio precedente. I depositi fidu-ciari si totalizzavano al 31 die. a L. 1.400.000 circa, il portafoglio a L. 1.416.000, i valori pubblici di pro-prietà a L. 500 mila circa. Una riserva di L. 22.000 è costituita per l'oscillazione di quei valori.
Credile Ipotecarlo Edilizio - Genova. — L'utile dell'e-sercizio scorso si deve a L. 88.837.33 ed ha
per-messo la divisione di un dividendo del 4 % , il mas-simo previsto dallo Statuto. Nel bilancio si nota un credito verso la Nuova Cooperativa Case di lire 566.342.95.
Credilo Varesino - Varese. — L'Assemblea Generale veduta la relazione del Consiglio di Amministrazione per l'esercizio 1912 ha approvato la ripartizione degli utili in L. 112 620.96, dei quali lire 7.50 per azione formano il dividendo del 1912.
Banoa Lombarda di Depositi e CC. • Milano — La assemblea ha approvato all'unanimità il bilancio del-l'ultimo esercizio che accusa un beneficio netto di L 400.939,52. Il dividendo è stato fissato in L. 28 per azione circa l'Il.SO % .
Banca Cooperativa Vercellese. — L'utile conseguito fu di L 29,639,05 che permette dopo i prelievi sta-tutarii la distribuzione di un dividendo di L. 1,40 per azione pari al 7 % .
Banca Pop. Coep di Legnago. — Gli utili netti nel 1912 furono di L. 53,609,92 contro 44,363,18 dell'anno precedente. L. 29,590 furono assegnate agli azionisti e L. 17,053 al fondo di riserva.
Cassa Sconta e Gestioni - Genova. — La Assemblea ha accertato un utile netto per 1' esercizio 1912 di L. 1609,41 sopra u n p a r i g g i o d i L. 1,166,463,75colia os-servazione che sono valutate all'attivo alcune voci al valore nominale, in attesa di finale esaurimento che si prevede poco lieto, poiché residuo di fallimenti. L'u-tile fu devoluto alla riserva.
Banca Un. Pop. Agricola di Lodi. — Un dividendo di L 7,50 su 25,000 di prima categoria. L. 190,000, id. di L. 3,80 su 5,509 azioni di 2» categoria il 21,128 id. di L. 1,90 con 148 azioni di 3» categoria con gomento 1° luglio 1912 L. 281,20 sono una parziale di-stribuzione dell' utile netto di 351,409,20 del 1912 contro 356,140,95 del 1911.
Banca Milano - Milano. — Nel conto profitti e per-dite dell'anno 1912 risulta che le Renper-dite aumenta-rono a L. 70,351,65 e pareggiaaumenta-rono le spese. L'attivo somma a L. 1,277,973,08 e il Passivo, compreso il capitale in 6180 azioni da L. 50 e cioè 309,000 lire e 10,196,60 di riserva in altrettanta somma.
Estero.
Banca dell'Impero (Reichsbank). — Il movimento ge-nerale delle operazioni della Banca si è elevato nel 1912 a 413,992,352,100 marchi, superiore di 36,489,805,200 marchi a quello 1911. Il beneficio lordo dell'anno scorso raggiunse 69,787,449 marchi, il beneficio netto 37,046,636 rispettivamente contro 57,203,393 e 27 mi-lioni 533,590 pel 1911. L'assemblea del 6 marzo ha fissato il dividendo a 6,95 per cento sul capitale di 180 milioni di marchi in luogo di 5,86 pel 1911. Da altra parte lo Stato riceve 21,744,646 marchi sui be-nefici, più 4,627,492 per l'importo dei biglietti, un totale di 26,402,137 marchi.
Deutsche Bank - Boriino. — Questo istituto ha rea-lizzato l'anno scorso un beneficio totale di marchi 68,909,818 e netto di 34,348,244 rispettivamente contro 66,251,963, e 32,466,665 .1101 1911. Il dividendo è stato mantenuto al 12 l/z Pe r cento sul capitale di
200 milioni di marchi.
Banca di tondi pubblici e di sconto - Anversa. — Il beneficio di 400,000 fr. realizzato nei 1912 permet-terà al Consiglio di portare 110,000 alla riserva e di distribuire un dividendo del 6 per cento.
Banca Nazionale Svizzera a Berna. — Dopo una ri-partizione di un dividendo del 4 per cento al capi-tale azionario il saldo degli utili del 1912 è di franchi 1,734,000 che a tenore dello statuto sono versati ai cantoni.
Banca svìzzera per collocamento di capitali - Zu-rigo — Il dividendo del primo esercizio sociale di una durata di 9 mesi è stato fissato al 6 per cento l'anno. Il capitale versato sarà portato da 5 a 10 mi-lioni di franchi.
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L'ECONOMISTA
23 marzo 1913
di 14,961,418 corone rispettivamente contro 13,091,029 r e i 1911. Il dividendo è mantenuto al 19 per cento 0 57 corone per azione.
Banca Angio austriaca - Vienna. — Il dividendo di questo istituto sugli utili netti pel 1912 di corone 12,702,124 è stato portato a 8 54 per cento cioè lire 20 per azioni in luogo di 19 dell'anno precedento.
Banca di Amitardam. — Il dividendo proposto pel 1912 è dell'11 per cento in luogo di 9 % l'anno pre-cedente.
Banca Ipotecarla di Wintarthur. — Il beneficio del 1912 è di 1,008,000 fr. contro 1,070,000 del 1911.11 dividendo è montato al 6 per cento per azione.
Banca privata di Gotha.— 11 dividendo dell'esercizio scorso subirà una nuova riduzione dal 6 2/3 al 6 per
cento.
Banca Nazionale dell'India. — L'utile netto realiz-zato nel corso del 1912 è di 270,639 sterline contro 252,496 dei 1911. 11 dividendo totale proposto per l'intiero esercizio è del 14 per cento contro 12 per cento del 1911.
Banca di Auatraiaala. — I l bilancio semestrale chiuso al 14 ottobre 1912 metteva il consiglio in condizione di pagare un dividendo semestrale del 7 % oltre un
bonus di 12 scellini per azione il che forma insieme
Lst. 1,14 per azione o 8 54 per cento.
Società di depositi e erediti a Bruxailet. — i l bene-ficio lordo di questa società per l'esercizio chiuso il 31 dicembre si eleva a 507,000 fr. permettendo un dividendo dell'8 per cento.
Credito Fondiaria di Santa-Fè. — Il dividendo pro-posto pel 1912 è portato da 7 a 8 pesos per azione.
Banca Frisate a Lyon. — Gli utili netti del 1912 am-montano a 2,280,030 fr. in luogo di 2,066,291 nel 1911. Il dividendo pagato è del 5 per cento per azione an-tica, come l'anno scorso. Le azioni nuove riscuote-ranno il 6 per cento.
Credito Fondiario dal Brasila ad America dal Sud. — -1 dividendi del -19-12 sono fissati in fr. -17,50 per azione antica e a fr. 10,20 per azione nuova.
Catte di risparmio a prestiti di Bsrna. — Il risul-tato dell'esercìzio 1912 e r a d i un utile per fr. 517.000 contro 569,824 nel 1911. Il dividendo è mantenuto all' 8 per cento, sull'antico capitale di 6 milioni che è stato portato nell'anno scorso a 8.
Kommsrzbank di Lubscca. — Questo istituto ha rea-lizzato l'anno scorso un beneficio lordo di L. 1,071,025 e netto di 702,099 marchi, rispettivamente contro 1,273,870 e 1,013,482 nel 1911. 11 dividendo è stato ridotto quindi da 8 a 7 54 per cento sul capitale di 8 milioni di marchi.
Varainabank di Zwlckau. — il beneficio netto ha raggiunto 712,755 marchi mentre nel 1911 era solo di 6£6,360 marchi. Il dividendo è mantenuto al 10 % sul capitale di 4 miiiorii e }/».
Kònlgsberger Varainabank "di Kònigsberg. — I conti del 1912 mostrano un utile netto di 890,789 marchi contro 836,728 nel 1911. 11 dividendo è mantenuto al 7 per cento, il capitale essendo passato da 6 a 10 milioni di marchi.
Banca di Orienta di Atena. — Dopo deduzioni di 925,369 franchi per ammortamento contro 1,364,346 dell'anno scorso, il beneficio netto del 1912 si eleva a 1,585,224 franchi in luogo di 1,655,565 nel 1911. Il dividendo proposto è stato abbassato da 7 a 5 fr. per azione.
Banca di cammarcie privato - Mesca.— L'esercizio 1912 ha lasciato un beneficio di 691,745 rubli. Un divi-dendo dell'8 per cento, assorbirà 400,000 rublie sarà di stribuito al capitale di 5 milioni di rubli.
Draadnar Bank - Berlino. — L ' u t i l e lordo del 1912 raggiunse 41,297,977 marchi e il netto 25,115,828 marchi, contro 40,193,049 m. c. 24,673,615 nel 1911. Tuttavia il dividendo sarà mantenuto eguale all'8 54 per cento sul capitale di 200 milioni di marchi.
Allgemeine Deutach Kraditanstalt - Lipsia. — 11 bi-lancio dell'esercizio trascorso accusa un utile netto
di 10,959,572 marchi contro 9,587,883 nel 1911. Tut-tavia, essendo il capitale passato da 90 a 110 mi-lioni di marchi il Consiglio propone di ridurre il di-videndo dal 9 all'8,50 p. c.
Sùddsutsche Discente Gsssllsehaft - Mannhtim. — Quest'Istituto ha realizzato nel 1912 un utile netto di 3,549,822 marchi. Il dividendo sarà mantenuto al 6 %•
Essenar Kredltanatalt - Essen. — Gli utili netti per il 1912 ammontano a 7,794,807 marchi : il dividendo sarà per quest'anno dall'8 54 % SU1 capitale di 72
milioni di marchi.
Credito Mobiliare Francese - Parigi. — L'Assemblea ha approvato l'assorbimento della Compagnia francese di Banca e Miniere il cui attivo è valutato a 27 milioni di franchi. Essa ha egualmente approvato l'aumento del capitale del Credito mobiliare fiancese che sarà por-tato da 60 a 80 milioni ed eventualmente a 100 mi-lioni di franchi.
Banca papolare di Lulno. —- Il bilancio approvato dalla assemblea ha permessi i soliti accantonamenti ed un dividendo di L. 6,50 per ogni azione da L. 100.
Banca dalla Svizzera Italiana - Lugano. — La Assem-blea ha approvato il dividendo del 9 % pari a fr. 18 per azione sugli utili netti di fr. 301,982,26 dell'e-sercizio 1912.
Banca Commerciala d'Australia. — L'utile netto rea-lizzato da questo istituto finanziario è di 73,120 Lst. Il consiglio dopo avere stabilito al 3 per cento l'anno il dividendo sulle azioni privilegiate propone di ap-plicare 30,000 Lst. alla ricostituzione del capitale.
Ncrtbsn Bank Company. — Per il secondo semestre del 1912 viene assegnato il dividendo del 5 54 per cento alle azioni di serie A e di 2 54 per cento per quelle di serie B come per il corrispondente pe-riodo 1911.
Mittclrhelnischa Bank - Coblanza. — I conti 1910 danno un utile disponibile di 1,962,364 marchi con-tro 1,855,055 nel 1911. 11 dividendo è portato dal 6 al 6 14 Pe r cento.
Bank tur Handal und Industrie, Darmstadt - Berlino. — Il beneficio lordo del 1912 si eleva a 24,976,118 marchi ed il netto a 11,155,300 contro rispettiva-mente 24,360,595 e 11,146,911 nel 1911. Il dividendo è mantenuto al 6 54 Pe r cento sul capitale di 160
milioni di marchi.
P R E S T I T I , E M I S S I O N I , A U M E N T I DI C A P I T A L E .
Praatlta Cinese. — 11 31 marzo prossimo si d i c e c h e sarà aperta in Brusselles la emissione di 100 milioni del Prestito Cinese. La emissione si fa in obbliga-zioni da 20 sterline al 91 per cento. Il versamento alla sottoscrizione sarà probabilmente di 100 fr. 11 saldo alla ripartizione qualche giorno dopo. I cuponi sono alla scadenza gennaio-luglio dell'ammontare di 10 milioni ciascuno, salvo quelli del luglio che sarà
prò rata temporis.
Prestito Cornino. — Questo prestito comprendente 100,000 obbligazioni di 500 fr. 5 percento sarà emesso al prezzo di 93 ®/4 verso il 15 marzo per cura della
Società Generale di Parigi.
Città di Montreal. — Emissione alla pari di 1,438,300 L. st. in obbligazioni 4 54 Pe r cento.
Prestito ungherese. — I! nuovo prestito ungherese di 200 milioni di corone in titoli di rendita 4 '/2 % ,
è stato posto in sottoscrizione pubblica verso il 15 di questo mese.
Città di Doebrezln. Un consorzio francese tratta in questo momento col municipio di Doebrezin, in Un-gheria, che ha intenzione di negoziare un prestito di 50 milioni di corone. Le obbligazioni saranno e-messe al 5 3/4 % .
Assembla*
Marzo.
25 L o m b a r d a di distrib energia elettrica, Milano.
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-Palermo.
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» Ferrovia Suzzara-Ferrara, - Milano. » Cementi, Calci Pesenti, Previtali, - Bergamo. » F o r n a r a & C.° per tele, corde metalliche,
Torino.
» Cesare Grandi, - Genova. » T r a m v a y Siciliani, - Milano. » Fabbrica sali di bario, - Milano. » Imprese Fondiarie, - P o m a . » E s t r a t t i Tannici Darfo, - Milano. » Imprese casermaggio, - Napoli. » Italiana pel Gas. - Milano. » Prodotti chimici Pegna, - Firenze. » Leopoldo Penagini, - Milano. » F o r n i t u r a Carboni, - Genova. » Wastinghouse di treni, - Torino. » Varesina Imprese Elettriche, - Varese. » Toscana Paskowsky, - Firenze. » Friulana di Elettricità, - Udine. » Officine Traversella, - Torino. « Brioschi e Finzi, - Milano. » Pavese di Elettricità, - Pavia. » Stabilimenti Fornara, - Torino. » Siila di Laterizie, - Genova. 26 Paolo Cassiano, - Bari.
» Isotta e Fraschini, - Milano.
» Soc. di Navigazione Italia, - Genova. » Idros-Acque Gazzose e Min., - Torino. » Idroelettriche Ligure, - Milano. » Officine Savigliano, - Torino.
» S. S. F. F . del Mediterraneo, - Milano. » Società Ligniti Montefollonia, - Firenze. » Forni elettrici Stassiano, - Torino. » Ristorante Sa vini, - Milano. » Cantieri off. Savoia, - Cornigliano. » Fondiaria Infortuni, - Firenze. » Ferrovie Alta Valtellina, - Milano. » Off. Fonderia Zust, - Milano. » F o n t e S Caterina, - Milano.
» Un. Arti Grafiche su metalli, • Milano. » Soc Ferro e Acciaio, - Milano, » Odorico & Co. - Milano.
» Assicurazioni Generali, - Venezia. 27. Soc. Valigeria F r a n z i & Co., Milano.
» Misuratori Applic Gas o Acque, - Torino. » Elba Miniere e Alti forni, - Genova. » United Shoe Machiney Co , - Milano » Soc. Adriatica di Sicurtà, - Venezia. » Fabbrica Ghiaccio. - Torino. » Molini, Panifici Biondi, - Firenze » Cine Films, - Torino.
S A. Villa d'Este, - Milano. » Cotonificio Valle Seriana, - Milano. » Cartonificio di Coazza, - Torino. » Ind. Cementi Portland, - Milano.
27. L a Magona d'Italia, - Firenze.
» Soc. It,. Utilizzazione forze idrauliche del Veneto, - Venezia
» Rendite Fondiarie, - Roma. 28. Italiana lavori pubblici, - Torino.
» Iutificio Costa, - Genova. » S. A. Manifatture Trezzi, - Milano. » Officine Elettriche Genovesi, - Genova. » Cotonificio Torinese, - Torino
» Soc. Siderurgica di Savona, - Savona. » Industrie metallurgiche, - Torino. » Eternit-Pietre Artificiali, - Genova. » Banca di Credito Veneto, - Vicenza. » Soc. It. Chini, - Milano.
» Credito Italiano, - Genova.
» Tramvia Automotofunieolare Catanzaro, -Torino.
» Manifattura Gallo, - Mortara. » Tranvie Elet. Briantea, - Monza, » Italiane Ferrobeton, - Roma. 29. Soc. Elettrica Milani, - Milano.
» Banca Commerciale It., - Milano. » Soc. Veneziana Beni Immobili, - Venezia » Canaveso per SS F F . Torino-Lanzo, -
To-rino.
» Tirrena di Elettricità, - Milano. » Lanificio Rossi, - Milano.
» L'ausiliaria affitto vagoni, - Milano. » Ind. Salumi e Formaggi, - Milano. » L'assicuratrice It., - Milano » Manifatture Cuorgnè, - Torino. » Smalterie Italiane, Milano. » Distr. Energia Eletr., - Bergamo. » Cementi Dellepiane, - Milano » Officine Dubosc, - Torino.
» Refrattari e stoviglie, • Castellamonte. » Banca d'Italia, - Roma.
» Napoletana Imp. Elettriche, - Napoli. » Tranvie Elettriche, - Terni.
» Moriondo e Gariglio, - Torino. » Navigazione Alta Itlia - Torino. » Molini Pastificio Pantanella, - Roma. » Piombino, - Firenze.
» Ligure Toscana di Elettricità, - Livorno. » Carburo di Calcio, - Roma.
« Meridionale per carboni, - Genova. » Friulana Industria Vimini, - Udine. » Cartiere di Tele, - Foligno.
» Brevetti Marzetti, - Milano. » Lanificio Canavese, - Milano. » La Minerva, Costr. Ed. - Roma. » Ferrerie economiche, - Livorno. 30. Industrie riunite filati, - Bergamo.
» Candeggio Galleratese, - Gallarate. » Servizi automobili
Urbino-Pesaro-Macerata-Feltria, - Urbino.
» Soc. An. Ing. V. Tedeschi e Co., - Torino. » Cotonificio di Spoleto, - Milano.
» Banca L a t i n a , - Roma.
» S. A. Albergo Roncobello, - Bergamo. » Commissionaria d'Esportazione, Milano. » Filature Mako, - Padova.
» Pirelli & Co., - Milano.
» Soe. Martesana En. Elet., - Milano » Navigazione interna, - Milano,
» Cooperativa L a v o r a n t i Battiloro, • Milano. » A. C e d e m a & Co , - Milano.
» Esperia Automobili, - Bergamo. » Florentia automobili, - Firenze. » Banca Fondiaria It., - Torino. » Fornaci Riunite, - Torino.
» Acqua Potabile Pianezza, - Piacenza. » Italiana Cines, - R o m a .
» Immobiliare Briantea, - Torino; » Assic. premio fisso Grandine, - Milano. » Soc. Seta Artificiale, - Pavia.