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Esercizio 1. Dimostrare che la matrice quadrata

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Academic year: 2021

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(1)

Matematica Discreta e Logica Matematica CdL in Informatica, Facolt` a di Scienze MM. FF. NN.

Universit` a degli Studi di Salerno A.A. 2008/2009

Compito d’Esame di Geometria 16/09/2009

Esercizio 1. Dimostrare che la matrice quadrata

A =

0 −1 1/2 1

1 0 −1 0

−1/2 1/2 0 0

0 0 0 1/2

`

e invertibile. Quindi considerare il sistema lineare razionale S : A · x = b,

in cui x = (x

1

, x

2

, x

3

, x

4

)

t

` e la colonna delle incognite e b = (1, −1, 1, 1)

t

` e la colonna dei termini noti e, nell’ordine, 1) discutere il numero di soluzioni di S, 2) determinare le soluzioni di S mediante il metodo di Cramer, 3) scrivere il sistema omogeneo S

0

associato ad S, 4) discutere il numero di soluzioni di S

0

, 5) determinare le soluzioni di S

0

. Infine, richiamare brevemente la dimostrazione del metodo di Cramer.

Esercizio 2. Richiamare la definizione di autovalore, autovettore, diagonalizzabilit` a e base diagonalizzante per un endomorfismo f : V −→ V di uno spazio vettoriale V . Quindi, dimostrare, mediante il teorema spettrale, che l’endomorfismo

f : R

3

3

 a b c

 7−→

4 3

a +

23

c

23

a + 2b +

23

c

4 3

a +

23

c

 ∈ R

3

`

e diagonalizzabile e determinarne una base diagonalizzante.

(2)

Soluzioni

Esercizio 1. Per verificare l’invertibilit` a della matrice A ` e suffciente calcolarne il determinante:

det A = det

0 −1 1/2 1

1 0 −1 0

−1/2 1/2 0 0

0 0 0 1/2

 .

Per esempio, si pu` o applicare la regola di Laplace sviluppando rispetto all’ultima riga:

det A =

12

det A(1, 2, 3; 1, 2, 3).

Ora

det A(1, 2, 3; 1, 2, 3) = det

0 −1 1/2

1 0 −1

−1/2 1/2 0

 che si pu` o calcolare, per esempio, mediante la regola di Sarrus:

det

0 −1 1/2

1 0 −1

−1/2 1/2 0

 = 0 −

12

+

14

− 0 − 0 − 0

= −

14

. Concludendo

det A =

12

det A(1, 2, 3; 1, 2, 3) =

12

14

 = −

18

6= 0.

A ` e, perci` o, invertibile. Il sistema S si scrive

S :

 

 

−x

2

+

12

x

3

+x

4

= 1

x

1

−x

3

= −1

12

x

1

+

12

x

2

= 1

1

2

x

4

= 1

e, essendo un sistema quadrato con matrice dei coefficienti invertibile, ammette un’unica soluzione data da

x

0

:= A

−1

· b.

Per determinare x

0

dobbiamo, perci` o, determinare, innanzitutto, A

−1

. Ora, A

−1

=

det A1

(A

)

t

,

in cui A

=: (a

ij

) ` e la matrice reciproca di A il cui elemento di posto ij, a

ij

, ` e il complemento algebrico dell’elemento di posto ij della matrice A. Allora,

a

11

= (−)

1+1

det

0 −1 0

1/2 0 0

0 0 1/2

 =

12

·

12

=

14

in cui

det

0 −1 0

1/2 0 0

0 0 1/2

(3)

`

e stato calcolato, banalmente, applicando la regola di Laplace all’ultima riga. Similmente

a

12

= (−)

1+2

det

1 −1 0

−1/2 0 0

0 0 1/2

 = −

12

· −

12

 =

14

,

a

13

= (−)

1+3

det

1 0 0

−1/2 1/2 0

0 0 1/2

 =

12

·

12

=

14

,

a

14

= (−)

1+4

det

1 0 −1

−1/2 1/2 0

0 0 0

 = 0, infatti la matrice

1 0 −1

−1/2 1/2 0

0 0 0

ha una riga nulla. Gli altri elementi della matrice A

si calcolano banalmente in modo del tutto analogo. Troviamo cos`ı,

A

=

1 4

1 4

1

4

0

1 8

1 8

1

4

0

1 2

1 4

1

2

0

12

12

12

14

 ,

da cui

A

−1

=

det A1

(A

)

t

=

−1/81

1 4

1 4

1

4

0

1 8

1 8

1

4

0

1 2

1 4

1

2

0

12

12

12

14

t

= −8

1 4

1 8

1 2

12

1 4

1 8

1 4

12

1 4

1 4

1 2

12

0 0 0 −

14

=

−2 −1 −4 4

−2 −1 −2 4

−2 −2 −4 4

0 0 0 2

.

(4)

Infine,

x

0

= A

−1

· b

=

−2 −1 −4 4

−2 −1 −2 4

−2 −2 −4 4

0 0 0 2

 1

−1 1 1

=

−2 + 1 − 4 + 4

−2 + 1 − 2 + 4

−2 + 2 − 4 + 4 0 + 0 + 0 + 2

=

−1 1 0 2

 .

Il sistema omogeneo S

0

associato ad S ` e

S

0

: A · x = 0, cio` e

S

0

:

 

 

−x

2

+

12

x

3

+x

4

= 0

x

1

−x

3

= 0

12

x

1

+

12

x

2

= 0

1

2

x

4

= 0 ,

ed essendo un sistema omogeneo, quadrato, con matrice dei coefficienti invertibile ammette come unica soluzione la soluzione banale

 0 0 0 0

 .

Il metodo di Cramer nella forma usata sopra si dimostra banalmente come segue. Sia S : A·x = b, un sistema lineare quadrato di n equazioni in n incognite sul campo k = Q, R e sia A ∈ M

n

(k) una matrice invertibile. Allora x

0

∈ k

n

` e soluzione di S sse

A · x

0

= b

(in cui il punto “·” indica, come al solito, il prodotto righe per colonne), il che avviene sse A

−1

· (A · x

0

) = A

−1

· b

⇐⇒ (A

−1

· A) · x

0

= A

−1

· b

⇐⇒ I

n

· x

0

= A

−1

· b

⇐⇒ x

0

= A

−1

· b.

Esercizio 2. Sia f : V −→ V un endomorfismo dello spazio vettoriale V su k = Q, R. Uno scalare λ ∈ k `e un autovalore di f sse, per definizione, esiste un vettore v ∈ V diverso dal vettore nullo tale che

f (v) = λv.

In questo caso, v ` e, per definizione, un autovettore di f . f si dice diagonalizzabile sse, per definizione,

esiste una base B di V tale che la matrice rappresentativa di f in B ` e diagonale. Una tale base si

(5)

dice base diagonalizzante per f . In pratica, una base diagonalizzate per f ` e una base di V composta di autovettori di f .

Ora, sia f : R

3

−→ R

3

come nel testo dell’esercizio. La matrice rappresentativa di f nella base canonica di R

3

` e

A

f

=

4

3

0

23

23

2

23

4

3

0

23

 . Il polinomio caratteristico di f ` e perci` o

P

f

(t) = det(A

f

− t I

3

) = det

4

3

− t 0

23

23

2 − t

23

4

3

0

23

− t

=

43

− t (2 − t)

23

− t + 0 + 0 −

23

(2 − t)

43

+ 0 + 0

= (2 − t) 

4

3

− t 

2

3

− t −

89



= (2 − t)

89

− 2t + t

2

89



= (2 − t) (−t) (2 − t)

= −t(2 − t)

2

.

Concludiamo che P

f

(t) ha 2 radici reali, 0 e 2, di molteplicit` a 1 e 2 rispettivamente. Dunque gli autovalori di f sono λ

1

:= 0 e λ

2

:= 2 e hanno molteplicit` a algebriche a

1

e a

2

pari a 1 e 2 rispettivamente. In particolare a

1

+ a

2

= 3 e per verificare la diagonalizzabilit` a di f ` e sufficiente verificare che le molteplicit` a geometriche g

1

e g

2

di λ

1

e λ

2

siano uguali ad a

1

e a

2

rispettivamente.

Ora, g

1

` e almeno 1 per definizione di autovalore. D’altrocanto g

1

≤ a

1

= 1. Perci` o g

1

= 1. g

2

`

e la dimensione dell’autospazio V

2

relativo all’autovalore λ

2

= −1 che coincide con lo spazio delle soluzioni del sistema omogeneo S

2

la cui matrice incompleta ` e

A

f

− λ

2

I

3

=

4

3

− λ

2

0

23

23

2 − λ

2 2 4 3

3

0

23

− λ

2

 =

23

0

23

23

0

23

4

3

0 −

43

e cio` e

S

2

:

23

x

1

+

23

x

3

= 0

23

x

1

+

23

x

3

= 0

4

3

x

1

43

x

3

= 0 ,

Evidentemente, il rango di A

f

− λ

2

I

3

` e 1. Di conseguenza la dimensione di Sol(S

2

) ` e g

2

= 3 − 1 = 2 = a

2

. Concludiamo che f ` e diagonalizzabile.

Per determinare una base diagonalizzante di f , determiniamo, innanzitutto, una base per l’autospazio V

1

relativo all’autovalore λ

1

. V

1

coincide con lo spazio delle soluzioni del sistema omogeneo S

1

la cui matrice incompleta ` e A − λ

1

I

3

= A e cio` e

S

1

:

4

3

x

1

0 +

23

x

3

= 0

23

x

1

+2x

2

+

23

x

3

= 0

4

3

x

1

+

23

x

3

= 0 .

La prima e l’ultima equazione coincidono e le prime due sono indipendenti, perci` o S

1

` e equivalente al sistema ridotto

S

10

:



4

3

x

1

0 +

23

x

3

= 0

23

x

1

+2x

2

+

23

x

3

= 0 .

(6)

Aggiungendo alla seconda equazione la prima divisa per due troviamo il sistema equivalente

S

20

:



4

3

x

1

0 +

23

x

3

= 0 +2x

2

+x

3

= 0 .

Dunque, x

3

gioca il ruolo di parametro e pu` o “essere portato a destra del segno di =”. Concludiamo che

x

1

= −

12

x

3

, x

2

= −

12

x

3

, cio` e

V

1

= Sol(S

1

) =

12

s

12

s s

 | s ∈ R

⊆ R

3

ed una sua base B

1

si trova sostituendo al parametro s il valore 1:

B

1

=

−1/2

−1/2 1

 .

Determiniamo ora una base per l’autospazio V

2

relativo all’autovalore λ

2

. Come gi` a osservato V

2

coincide con lo spazio Sol(S

2

) delle soluzioni del sistema omogeneo S

2

che ` e banalmente equivalente al sistema ridotto

S

20

: {x

1

− x

3

= 0 da cui

x

1

= x

3

.

Concludiamo che, per esempio, x

3

e x

2

giocano il ruolo di parametri e

V

2

= Sol(S

2

) =

 t s t

 | s, t ∈ R

⊆ R

3

.

Una base di V

2

si trova sostituendo ai parametri s, t i valori 1, 0 e 0, 1:

B

2

=

 0 1 0

 ,

 1 0 1

 .

Concludendo il sistema di vettori

B := “B

1

∪ B

2

” =

−1/2

−1/2 1

 ,

 0 1 0

 ,

 1 0 1

`

e una base diagonalizzante per f .

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