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Determinare l’integrale generale delle seguenti equazioni differenziali:

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Academic year: 2021

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(1)

18

- Esercizi di riepilogo e di complemento

Equazioni differenziali di ordine superiore al 1 °

Parte VI

Determinare l’integrale generale delle seguenti equazioni differenziali:

1. y



− 6y



+ 11 y



− 6y = 0 [[

y = c1ex+ c2e2x+ c3e3x]

2. y

(4)

− 10y



+ 9 y = 0 [[

y = c1ex+c2e−x+c3e3x+c4e−3x]

3. 4 y



− 4y



− 7y



− 2y = 0 [[

y = c1e−x/2+c2xe−x/2+c3e2x]

4. y

(4)

− 6y



+ 13 y



− 12y



+ 4 y = 0 [[

y = c1ex+c2xex+c3e2x+c4xe2x]

5. y



− y = 0 [[

y = c1ex+c2e−x/2cos

3

2 x + c3e−x/2sin

3 2 x]

6. y



+ y = 0 [[

y = c1e−x+c2ex/2cos

3

2 x + c3ex/2sin

3 2 x]

7. 9 y



− 18y



+ y



− 2y = 0 [[

y = c1e2x+c2cosx

3 +c3sinx 3]

8. y



− 3y



+ 4 y



− 2y = 0 [[

y = c1ex+c2excosx + c3exsinx]

9. 1296 y

(4)

+ 72 y



+ y = 0 [[

y = c1cosx

6 +c2x cosx

6 +c3sinx

6 +c4x sinx 6]

10. y

(7)

− y

(6)

+ 3 y

(5)

− 3y

(4)

+ 3 y



− 3y



+ y



− y = 0

[[

y = c1ex+c2cosx + c3x cos x + c4x2cosx + c5sinx + c6x sin x + c7x2sinx]

11. y



− 3y



+ 2 y = x

2

[[

y = c1ex+c2e2x+1 2x2+3

2x + 7 4]

12. y



− 3y



+ 3 y



− y = e

2x

[[

y = c1ex+c2xex+c3x2ex+e2x]

13. 6 y



− 5y



+ y = x

2

+ 1 [[

y = c1ex/3+c2ex/2+x2+ 10x + 39]

14. y



− y = −2 cos x [[

y = c1ex+c2e−x/2cos

3

2 x + c3e−x/2sin

3

2 x + sin x + cos x]

15. y



− 8y = 2 sin 2x − cos 2x

[[

y = c1e2x+c2e−xcos

3x + c3e−xsin 3x − 1

16sin 2x + 3

16cos 2x]

16. y



+ y = sin x [[

y = c1cosx + c2sinx − 1

2x cos x]

17. y



− y = e

x

sin x [[

y = c1ex+c2e−x1

5ex(sinx + 2 cos x)]

18. y



+ y



= 8e

4x

(sin 2x + 68 cos 2x) [[

y = c1+c2cosx + c3sinx + 10e4x(3 sin 2x + 56 cos 2x)]

19. y



− 10y = −6xe

2x

[[

y = c1e10x+c2e10x+

x + 2 3

e2x]

20. y



+ y



− y



− y = (x + 1)e

−x

[[

y = c1ex+c2e−x+c3xe−x−x2 4

1 3x +3

2

e−x]

21. y



− 2y = −2xe

x

sin x [[

y = c1e2x+c2e2x+1 2ex

(x − 1) sin x + (x + 1) cos x ]

(2)

VI Tipo - Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti Sia

a

0

y

(n)

+ a

1

y

(n−1)

+ · · · + a

n−1

y



+ a

n

y = 0, (1) un’equazione differenziale lineare omogenea di ordine n a coefficienti costanti. L’integrazione della (1) dipende dalla risoluzione dell’equazione algebrica di grado n, detta equazione caratteristica della (1),

a

0

λ

n

+ a

1

λ

n−1

+ · · · + a

n−1

λ + a

n

= 0 . (2) Se la (2) ha le n radici distinte λ

1

, λ

2

, . . . , λ

n

l’integrale generale della (1) ` e

y = c

1

e

λ1x

+ c

2

e

λ2x

+ . . . c

n

e

λnx

.

Se la (2) ha fra le sue radici una radice ¯ λ di molteplicit`a r, allora, in corrispondenza di questa radice si hanno per la (1) gli r integrali particolari

e

¯λx

, xe

¯λx

, . . . , x

r−1

e

¯λx

.

Combinando linearmente questi integrali particolari con quelli corrispondenti alle altre radici della (2), si ottiene l’integrale generale della (1). Se l’equazione (1) ha i coefficienti reali, ` e possibile rappresentare il suo integrale generale in forma reale anche se l’equazione caratteristica possiede radici complesse. Precisamente, ad ogni coppia di radici complesse coniugate semplici a

k

± ib

k

della (2) corrisponde, all’integrale generale della (1), l’espressione reale

c

1

e

akx

cos b

k

x + c

2

e

akx

sin b

k

x,

mentre ad ogni coppia di radici complesse coniugate multiple di molteplicit` a r, a

k

± ib

k

, cor- risponde nell’integrale generale della (1) l’espressione reale

c

1

e

akx

cos b

k

x + c

2

xe

akx

cos b

k

x + · · · + c

r

x

r−1

e

akx

cos b

k

x+

+ ˜ c

1

e

akx

sin b

k

x + ˜ c

2

xe

akx

sin b

k

x + · · · + ˜ c

r

x

r−1

e

akx

sin b

k

x, essendo c

1

, c

2

, . . . , c

r

, ˜ c

1

, ˜ c

2

, . . . , ˜ c

r

costanti arbitrarie.

Considerando un’equazione differenziale lineare di ordine n non omogenea a coefficienti costanti a

0

y

(n)

+ a

1

y

(n−1)

+ · · · + a

n−1

y



+ a

n

y = b(x), (3) e supponiamo che sia noto l’integrale generale dell’equazione omogenea associata

a

0

y

(n)

+ a

1

y

(n−1)

+ · · · + a

n−1

y



+ a

n

y = 0. (4) L’integrale generale della (3) si ottiene applicando il metodo della variazione delle costanti arbi- trarie. Questo metodo conduce in generale a calcoli molto laboriosi. Conviene pertanto ricercare, nel modo che esporremo, un integrale particolare della (3). Trovato questo integrale particolare e aggiungendolo all’integrale generale della (4), si ottiene l’integrale generale della (3). La natura stessa della funzione b(x) suggerisce la forma che pu`o avere un integrale particolare della (3) [metodo della somiglianza]. Supporremo che i coefficienti a

i

( i = 0, 1, 2, . . . , n) siano reali.

Se

b(x) = P (x)e

αx

sin kx oppure

b(x) = P (x)e

αx

cos kx oppure

b(x) = P (x)e

αx

(sin kx + cos kx),

(3)

dove α e k sono costanti e P (x) `e un dato polinomio di grado m, nell’ipotesi che α + ik non sia radice dell’equazione caratteristica della (2), un integrale particolare ` e della forma

y = e

αx

[ P

1

( x) sin kx + P

2

( x) cos kx],

dove P

1

( x), P

2

( x) sono polinomi di grado  m i cui coefficienti sono da determinare. Se, invece, α+ik `e radice di moltiplicit`a r dell’equazione caratteristica, un integrale particolare `e della forma

y = x

r

e

αx

[ P

1

( x) sin kx + P

2

( x) cos kx].

Per la determinazione delle costanti si uguagliano i coefficienti dei termini delle funzioni uguali, pervenendo cos`ı ad un sistema lineare che permette di determinare le costanti stesse. Ci` o ` e reso possibile dal fatto che le funzioni sin ωx, cos ωx, x

n

, e

βx

sono linearmente indipendenti.

Da ultimo notiamo che se

b(x) = e

αx

( P (x) sin kx + Q(x) cos kx),

dove α e k sono costanti e P (x) e Q(x) sono due polinomi assegnati, conviene procedere applicando il principio di sovrapposizione.

Metodo della variazione delle costanti arbitrarie

Consideriamo solo il caso di un’equazione differenziale lineare del secondo ordine a coefficienti costanti, quindi del tipo

a

0

y



+ a

1

y



+ a

2

y = b(x). (5)

Se y

O

( x) = c

1

y

1

( x) + c

2

y

2

( x) `e la soluzione generale dell’equazione omogenea associata, una soluzione particolare dell’equazione non omogenea (5) ` e data da

y

p

( x) = A(x)y

1

( x) + B(x)y

2

( x)

dove A(x) e B(x) sono due funzioni che si determinano risolvendo il seguente sistema 2 × 2

 A



( x)y

1

( x) + B



( x)y

2

( x) = 0 A



( x)y

1

( x) + B



( x)y

2

( x) = b(x).

Principio di sovrapposizione

Se il secondo membro b(x) `e della forma b(x) = b

1

( x) + b

2

( x) + . . . b

m

( x), allora una soluzione particolare dell’equazione non omogenea (5) si ottiene sommando le soluzioni particolari trovate per le m equazioni

a

0

y



+ a

1

y



+ a

2

y = b

i

( x), i = 1, . . . , m. (6) In altri termini, detta y

i

( x) una soluzione particolare della (6), per i = 1, . . . , m, allora la funzione

y

p

( x) = y

1

( x) + y

2

( x) + · · · + y

m

( x)

` e una soluzione particolare della (5).

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