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“selezione naturale” – campagna di comunicazione green di Cantine Ermes per il mercato estero.

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Academic year: 2021

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SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

311ModFTPW00_MUVINI

Master Universitario di I livello Vini Italiani e Mercati Mondiali

Anno Accademico

2016/17

in collaborazione con

“SELEZIONE NATURALE”:

CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

“GREEN” DI CANTINE ERMES PER

IL MERCATO ESTERO

Autore

Giacinto Emanuele Di Leo

Tutor Scientifico

Pietro Tonutti

Tutor Aziendale –

Cantine Ermes – Alessandro Parisi

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SOMMARIO

INDICE………1

1. INTRODUZIONE………....2

1.1 DECRIZIONE AZIENDA OSPITANTE………...2

1.2 I MERCATI ………...4

1.3 ANALISI DEI MERCATI DI RIFERIMENTO………...5

2. OBIETTIVI DELLO STAGE ………..9

3. ATTIVITÀ REALIZZATE ………11

4. RISULTATI OTTENUTI ………...12

5. CONCLUSIONI………..15

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1. INTRODUZIONE

1.1 descrizione azienda ospitante

La storia di Cantine Ermes e del suo brand più identificativo, Tenute Orestiadi, affonda le sue radici in un passato di distruzione che inizia con il terribile terremoto che, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, devastò la Valle del Belìce, un'ampia porzione della Sicilia occidentale.

Ma è proprio da quella stessa terra che un gruppo di giovani viticoltori ha deciso di ripartire, intraprendendo un percorso di crescita e di riscatto sociale ed economico che si è concretizzato nel 1998 con la costituzione di Cantine Ermes, la cui sede si trova proprio nel cuore ferito della Valle del Belìce, tra i comuni di Gibellina e Santa Ninfa.

Un momento cruciale nell'evoluzione dell'azienda è il 2008. In quest'anno, vista la naturale necessità di affacciarsi al mondo dell’imbottigliato, Cantine Ermes in collaborazione con la Fondazione Orestiadi ha dato vita a Tenute Orestiadi, il ramo dell'azienda volto a sviluppare il canale Ho.Re.Ca. Oggi Cantine Ermes è una delle realtà produttive più importanti dell'Isola, con i suoi circa 2.000 soci ed oltre 9.000 ettari vitati dislocati prevalentemente tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, dove si coltivano con passione e sacrificio le migliori selezioni di varietà autoctone ed internazionali. L’Azienda è presente in oltre 23 Paesi al Mondo con circa 9 milioni di bottiglie. Otto diversi stabilimenti garantiscono una presenza capillare della cantina e del suo personale vicino a tutti i soci, così da evitare grandi spostamenti che inficerebbero la qualità del prodotto.

Tenute Orestiadi è molto più di un semplice brand aziendale, è il risultato del dialogo e dell'incontro tra due mondi: quello del vino e quello dell'arte. In tal senso è fondamentale la collaborazione con la Fondazione Orestiadi, una delle più importanti istituzioni culturali e artistiche nel Mediterraneo, allo scopo di promuovere l’identità territoriale dei vitigni autoctoni siciliani attraverso il connubio arte e vino, che ha luogo proprio nella Valle del Belìce, la quale da secoli, oltre a produrre ottimi vini, ispira artisti e letterati. Non a caso Tenute Orestiadi ha un nome antico, evoca miti e leggende che proprio in Sicilia hanno trovato vita grazie al drammaturgo greco Eschilo il quale, più di venti secoli fa, scrisse e portò in scena il mito di Oreste e delle Orestiadi. I vini di Tenute Orestiadi rappresentano l'essenza mediterranea dell'azienda e dell'intera Sicilia. Sono espressioni autentiche di un territorio dove i vigneti pulsano di vita e crescono caratterizzati dai venti caldi di Scirocco e freschi di Tramontana. Una selezione dei migliori crù e delle migliori uve dà vita a sei vini monovarietali autoctoni quali Grillo, Catarratto, Zibibbo, Nero d’Avola, Frappato e Perricone. Il Pacènzia è il risultato di uno Zibibbo da vendemmia tardiva, il neonato Paxmentis, da uve Sirah leggermente appassite. Inoltre il vino che in assoluto più identifica le Tenute Orestiadi è il Ludovico, 90% Nero d’Avola e 10% Cabernet Sauvignon, dedicato a Ludovico Corrao, che in qualità di Sindaco di

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Gibellina guidò per quasi 25 anni la ricostruzione della città, inferendole quella identità strettamente legata all’arte contemporanea che si ritrova nell’essenza delle Tenute Orestiadi.

A tal proposito, il gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi ha avviato un processo di collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, grazie alla quale nella barricaia delle Tenute Orestiadi si trova il primo museo di Arte Contemporanea all’interno di una barricaia attiva, con opere realizzate sui tondi delle barriques: il Barriques Museum.

Come riportato in Figura 1, l’azienda ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi e, in quanto “bio”, ha partecipato a Biofach Mundus Vini 2017

Figura 1:Riconoscimenti e Premi ottenuti dai prodotti di Cantine Ermes soc. coop. Agr.

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Con 62 milioni di euro di fatturato, il gruppo "Cantine Ermes - Tenute Orestiadi" chiude il 2017, registrando un trend di crescita e dunque un importante risultato commerciale. Il successo dell’azienda sul piano commerciale deriva in particolare dalla passione per il territorio e dall'apprezzamento, sia in Italia che all’Estero, della qualità dei prodotti. I vini hanno varcato le frontiere di numerosi Paesi europei, oltre al Canada, Usa, Brasile, Australia, Russia, Giappone e Cina. La suddivisione tra mercato domestico vs. mercato internazionale ad oggi è così composta:

Figura 2 – Distribuzione delle vendite dei prodotti Cantine Ermes soc. coop. Agr. nei mercati nazionali e internazionali

Dal grafico si può notare come l’azienda insiste in maniera preponderante sul mercato interno anche se all’estero e nel mercato della grande distribuzione l’azienda ha raggiunto ottimi risultati con i marchi “Marchese Montefusco”, “Vento di Mare” e diverse private label, nel canale HO.RE.CA invece con “Tenute Orestiadi” e “Molino a Vento”.

Confrontandoci con gli uffici tecnici e gestionali dell’azienda si è deciso di indirizzare il PROJECT

WORK verso l’approfondimento della tematica green per una campagna di comunicazione verso

mercati internazionali maturi sull’argomento in oggetto ed in particolare: nord America (Canada), nord Europa (Germania), e Svezia. È stata quindi effettuata un’analisi preliminare per comprendere le dinamiche di tali mercati e come cantine Ermes si presenta a questi.

70% 30%

Vendite

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1.3 ANALISI DEI MERCATI DI RIFERIMENTO

CANADA

Da elaborazioni Wine Monitor risulta che:

AUMENTANO I CONSUMATORI DI VINO: negli ultimi 10 anni, i consumi pro-capite sono

cresciuti del +3,4%, un trend inferiore rispetto all’aumento dei consumi assoluti (+4,5%), segno che contestualmente è aumentato il numero di coloro che consumano vino.

CONCENTRAZIONE TERRITORIALE: le prime due province (Quebéc e Ontario) assorbono i

2/3 dei consumi e delle importazioni di vino del Canada.

CENTRALITÀ DEI CONSUMI DOMESTICI: l’elevato prezzo medio dei vini nel canale on-trade

(ristoranti, bar, ecc) fa sì che la maggior parte dei canadesi preferisca consumare “at home”. I consumi nell’off-trade rappresentano, infatti, l’85% dei consumi di vino a volume in Canada. In aggiunta l’elevata e crescente disponibilità di spesa della popolazione canadese e il costante incremento dei consumi pro-capite di vino hanno condotto, negli ultimi anni, ad una crescita delle vendite di prodotti di fascia medio-alta (soprattutto d’importazione).

IL RUOLO DEGLI SPARKLING: a registrare i migliori tassi di crescita nei prossimi anni saranno

gli sparkling (ad un tasso tra il 2014-18 del +11% nell’off e del +5% nell’on). Ottima opportunità per gli spumanti italiani, la cui quota di mercato è tra l’altro raddoppiata negli ultimi 10 anni (dal 12% al 24%), a scapito in primis degli Champagne francesi e del Cava spagnolo.

IL MERCATO DEL BIO IN CANADA: La Canadian Organic Trade Association (COTA) riferisce

che il 66% dei consumatori canadesi spende una parte del loro budget settimanali in prodotti biologici. Si tratta di un aumento del 10% rispetto a un anno fa in base ai dati sui consumi e sulle vendite rilasciati dalla COTA. "Il biologico è la categoria con la crescita più rapida nell'agricoltura del Canada e le vendite hanno un incremento costante in tutte le categorie di prodotti", ha dichiarato Tia Loftsgard, direttore esecutivo del COTA. "I canadesi stanno richiedendo una sempre maggiore varietà nei loro acquisti biologici ".

I “MILLENIALS” SONO I DRIVER: L'83% dei millenials compra cibo e bevande biologiche - la

quota più alta di qualsiasi generazione. Anche le famiglie con bambini hanno maggiori probabilità di acquistare prodotti bio rispetto alle famiglie senza. Il 99% della spesa settimanale in una famiglia con bambini viene speso per prodotti bio, rispetto al 12 per cento nelle famiglie senza figli. I millenials sono la fascia di consumatori più propensa a «sperimentare» vini nuovi e provenienti da territori che

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non conoscono. Fondamentale è il ruolo di internet e dei social media, i principali canali attraverso cui i giovani hanno accesso ad informazioni ed advertising su nuovi prodotti, varietali e aromi.

CANTINE ERMES IN CANADA

In Canada vista la presenza del Monopolio cantine Ermes commercializza i propri vini tramite agenti che rappresentano le aziende produttrici ed il monopolio agisce come importatore/distributore/retailer

Vini ed Etichette BIO presenti in Canada -Cademusa Nero d’Avola-Syrah SICILIA DOC -Cademusa Rosé IGP Terre Siciliane

-Vento di Mare Pinot grigio IGP Terre Siciliane

-Vento di Mare Nero d’Avola-Cabernet Sauvignon SICILIA DOC -Sirocco Pinot Grigio BIO IGP Terre Siciliane

-Sirocco Nero d’Avola-Cabernet Sauvignon SICILIA DOC -Torrecorta Pinot Grigio-Catarratto IGP Terre Siciliane Vini ed Etichette convenzionale presenti in Canada -Marchese Montefusco Sangiovese IGP Terre Siciliane

-Marchese Montefusco Nero d’Avola-Nerello Mascalese SICILIA DOC -Tenute Orestiadi Ludovico Rosso IGP Terre Siciliane

GERMANIA

Il vino rappresenta, dopo la birra, la bevanda alcolica più rinomata in Germania. Negli ultimi anni, tuttavia, il consumo di vino in Germania ha mostrato nuove tendenze che si ripercuotono sulla tipologia di vino commercializzato, e di conseguenza anche sull’andamento delle importazioni. La crescente attenzione da parte del consumatore tedesco alla qualità, all’origine e alle modalità di produzione di un prodotto, ma anche alla salute e all’ambiente ha dato origine, da un lato, al fenomeno di “PREMIUMISATION” del mercato del vino in Germania ed ha favorito, dall’altro, l’ingresso sul mercato tedesco di vini biologici e regionali di buona qualità. Infatti, da un sondaggio effettuato dal Ministero federale per l’Alimentazione e l’Agricoltura tedesco risulta che oltre il 13% dei

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consumatori tedeschi mette nel piatto solo prodotti BIO, il 24% ne acquista molto frequentemente, mentre il 32% solo occasionalmente. Il 33% degli acquirenti teutonici, invece, non mostra alcun interesse per questa tipologia di prodotti. Tra gli aspetti a cui i consumatori tedeschi prestano maggiore attenzione durante l’acquisto, in ordine di importanza, ci sono: la freschezza e la qualità del prodotto, il gusto naturale, l’assenza di residui di prodotti chimici, il rispetto di condizioni commerciali eque e solidali, il rispetto dell’ambiente, la qualità delle produzioni, la presenza di un logo che certifichi l’origine biologica del prodotto. Nonostante l’aumento dei rivenditori specializzati di prodotti biologici, il supermercato e il discount rimangono, in generale, i canali di acquisto privilegiati, grazie anche a un maggiore assortimento e possibilità di scelta nella GDO. Relativamente all’imballaggio utilizzato nella commercializzazione di vino, le confezioni PET difficilmente trovano sbocco sul mercato tedesco mentre le bottiglie con tappo richiudibile stanno prendendo piede sul mercato.

CANTINE ERMES IN GERMANIA

In Germania il mercato di riferimento è la GDO: affidato da ERMES ad operatore specializzato (IMPORTATORE), che commercializza le linee Vento di Mare e Marchese Montefusco. Per tenute Orestiadi, Molino a Vento e Tenute di Maria la vendita viene affidata ad agenzie dedicate al mondo HO.RE.CA.

Vino ed etichette BIO presenti in Germania

-Molino a Vento Nero d’Avola SICILIA DOC -Molino a Vento Grillo SICILIA DOC

Vini ed etichette convenzionale presenti in Germania

-Molino a Vento: Grillo, Inzolia, Nero d’Avola, Syrah, Nerello Mascalese

-Tenute Orestiadi: Grillo, Catarratto, Inzolia, Zibibbo, Nero d’Avola, Perricone, Frappato, Ludovico Rosso,

-Marchese Montefusco: Grillo, Inzolia, Nero d’Avola, Merlot, Syrah -Tenute Di Maria: Nero d’Avola, Grillo

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SVEZIA

Il mercato svedese è molto appetibile, la Svezia si colloca al 13° posto tra i principali importatori di vino a livello mondiale, con un valore dell’import di oltre 620 milioni di euro nel 2015, in crescita rispetto al 2014 del +3,0% a valore, ma in calo in volume del 6,7%, complice un aumento del prezzo medio del +10,3%. L’Italia si contende con la Francia il ruolo di principale esportatore di vino del Paese grazie ad una quota di mercato del 24% in valore. Per ciò che riguarda i canali commerciali l’85% dei vini si vende attraverso il Systembolaget che ha una rete di poco meno di 500 punti vendita sparsi in tutto il paese, mentre il settore Ho.re.ca copre il 15% del mercato. Secondo uno studio recentemente condotto, sei svedesi su dieci sono disposti a pagare di più per supportare una produzione sostenibile e per acquistare prodotti di qualità, in effetti sia la richiesta di prodotti top-quality sia quella di prodotti biologici, categorie che spesso possono coincidere, sta crescendo. Un dato da cui non si può prescindere è la necessità, per le aziende operanti nel settore, di aumentare il bacino di consumatori di prodotti biologici. Questo è possibile solamente riuscendo a veicolare il valore aggiunto dei prodotti biologici rispetto a quelli non biologici. In crescita è anche la domanda di trasparenza: gli svedesi vogliono sapere dove e come avviene la produzione.

CANTINE ERMES IN SVEZIA

In Svezia vista la presenza del Monopolio Cantine Ermes commercializza i propri vini tramite agenti che rappresentano le aziende produttrici ed il monopolio agisce come importatore/distributore/retailer

Vini ed etichette Convenzionale presenti in Svezia

Marchese Montefusco: Nero d’Avola, Grillo1

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2. OBIETTIVI DELLO STAGE

Le tematiche affrontate sono state incentrate, dopo un’analisi accurata delle esigenze e degli sviluppi aziendali, su quella che è l’impronta GREEN dell’azienda e sulla necessità di dover sviluppare ulteriormente questo tema, sempre più importante nello scenario mondiale, comunicandolo soprattutto verso i mercati esteri. Obiettivo che spesso è stato rimarcato e affrontato durante il percorso di Master.

L’obiettivo del tirocinio è stato dunque lo sviluppo di un project work con focus avente oggetto le politiche e le strategie di comunicazione e marketing territoriale incentrate sulle attività e caratteristiche “Green” dell’azienda da mettere in atto dall’azienda ospitante in linea con le tendenze e le esigenze dei mercati esteri.La scelta del titolo non è stata fatta a caso, ma con l’intenzione di comunicare fortemente quanto la realtà di Cantine Ermes si preoccupi del benessere dell’ambiente (etichette riciclabili, investimento in energia rinnovabile, utilizzo responsabile delle acque) e soprattutto la vastità dei vigneti coltivati in agricoltura biologica (ad oggi 2539 ettari). Il dato sulla superficie coltivata in bio può sembrare un dato di poco conto ma durante le giornate passate in campagna per effettuare gli scatti per il nostro piano di marketing notavamo che molti degli animali che si nutrono del fogliame verde sceglievano in maniera straordinariamente selettiva proprio i nostri terreni coltivati con agricoltura biologica, da lì è nata l’idea di chiamare il nostro piano di comunicazione SELEZIONE NATURALE.

Con tale obiettivo si è preliminarmente effettuata un’analisi riguardante le tecniche di produzione incentrate sulla filosofia aziendale di tutela dell’ambiente, privilegiando tutte quelle pratiche che consentano un impatto ambientale ridotto. - (Green Foot). - In particolare si vogliono comunicare le politiche aziendali di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile che attualmente sono presenti su tutti i fronti della filiera produttiva

1. riduzione dei consumi ed ottimizzazione delle risorse produttive;

2. uso efficace dell’energia, grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico di 151 Kw che produce annualmente circa 454 Mw, quindi una riduzione delle emissioni di CO2 in ambiente di circa 200 tonnellate annue;

3. gestione responsabile delle risorse idriche;

4. formazione dei propri collaboratori affinché i principi di eco-sostenibilità siano perseguiti in tutti i livelli produttivi;

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5. implementazione del Sistema di Gestione Ambientale conforme alle più attuali norme ISO 14001:2004;

6. miglioramento del livello qualitativo delle produzioni al fine di tutelare il consumatore dal

punto di vista di sicurezza alimentare attraverso le certificazioni: ISO 50001.2011, ISO 9001.2008, GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY (BRC), INTERNATIONAL

FOOD STANDARD (IFS).

Per quanto riguarda la parte Agronomica, uno degli agronomi aziendali2 riporta le pratiche bio utilizzate in vigneto dai conferitori Ermes e monitorate durante tutto il corso dell’anno dallo staff grazie ad una costante presenza in campo, al supporto tecnico ed all’ausilio di un sistema di ultima generazione di controllo satellitare di trattamenti e stato del vigneto, chiamato Enogis.

1. UTILIZZO DEL SOVESCIO DELLE LEGUMINOSE COME CONCIME 2. ESCLUSIVO UTILIZZO DI ZOLFO E RAME CONTRO LE FITOPATIE 3. LAVORAZIONE CON FRESA ERPICE

Il team di enologi spiega invece quali sono le pratiche adottate in cantina necessarie per ottenere un vino biologico di ottima qualità:

Il principio che guida il processo di vinificazione biologico è quello di ridurre al minimo gli interventi e puntare alla massima qualità del vino; obiettivo che può essere raggiunto solo se la qualità dell'uva è buona.

“Prevenzione” è la parola chiave della produzione di vino biologico. Una volta che la contaminazione microbica o ossidazione ha avuto inizio, è impossibile recuperare la potenziale qualità originale del vino, alcune delle reazioni ossidative sono estremamente rapide e richiedono solo piccole quantità di ossigeno per iniziare, le caratteristiche dell'uva determinano dunque quali strategie di vinificazione devono essere utilizzate. In cantina l'enologo deve promuovere l'estrazione selettiva di elementi positivi dalle uve (aroma varietale, macromolecole e così via), evitando la solubilizzazione di composti potenzialmente pericolosi (enzimi ossidativi, polifenoli eccessivi, microrganismi o aromi negativi). Un acino d'uva a perfetta maturazione consentirà l'estrazione di routine mentre un'uva insalubre o acerba richiederà un trattamento attento e rapido. Il ricorso ai lieviti e nutrienti selezionati e sempre di matrice biologica per la fermentazione permette di ridurre la necessità di impiego di additivi durante le fasi successive della vinificazione. Nell’ultima fase, quella dell’imbottigliamento

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e dell’abbigliaggio, ci sono accorgimenti che permettono immediatamente il riconoscimento di un vino dalle caratteristiche sostenibili: l’utilizzo di carta FSC per etichette e/o cartoni, il ricorso a bottiglie leggere. La scelta in etichetta di colori come il verde o l’avana che ricordino natura e naturalità. In più, dal 2017, Cantine Ermes ha la certificazione RafCycle, società finlandese che garantisce che l’azienda operi il riciclo della parte adesiva delle etichette in accordo con UPM Raflatac’s RafCycle3.

3. ATTIVITÀ REALIZZATE

Durante il periodo di collaborazione con l’azienda sopra descritta molte sono state le attività a cui ho avuto modo di partecipare, tutte, attività organizzate ed elaborate dall’ufficio marketing in particolare, per riuscire a comunicare il forte radicamento della cultura siciliana e del territorio di Gibellina nell’anima dei vini delle Tenute. Fra gli eventi a cui ho partecipato viene qui ricordato Lo Scirocco

Wine Fest: un’iniziativa nata con l’obiettivo di avvicinare i popoli dei Paesi bagnati dal

Mediterraneo, attraverso un prodotto che trova proprio in quest’area un bacino ideale, dove si incontrano un clima ed una tradizione che pochi possono vantare: il vino. Altro evento che ha dato alla cantina grande visibilità è stato il Cous Cous Fest dove la cantina ha partecipato come vino ufficiale dell’evento. Le ore di stage mi hanno permesso di entrare in stretto contatto con la realtà aziendale, vista questa da tutte le sue sfaccettature, e in particolar modo ho potuto constatare le dinamiche che quotidianamente avvengono all’interno dell’ufficio marketing e comunicazione nel quale ho avuto modo di operare. Alcune giornate sono state dedicate agli scatti fotografici in campagna per raccogliere immagini evocative di quello che si vuole comunicare, queste verranno utilizzate per la campagna di marketing realizzata.

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4. RISULTATI OTTENUTI

Sviluppo di un piano di marketing cross-mediale dedicato ai mercati di riferimento sopra indicati denominato Selezione Naturale.

I VANTAGGI DEL PIANO MARKETING:

➢ Permetterà sicuramente di posizionare il brand non come la somma dei suoi prodotti ma come uno specifico approccio positivo alla vita.

➢ Consentirà di differenziarsi dai brand competitor

➢ Rappresenterà uno strumento di potenziamento forza vendita dell’imbottigliato rispetto allo sfuso.

Figura 3: Suddivisione imbottigliato vs sfuso della vendita totale

Come si evince dalla figura 3, la situazione attuale dell’azienda è ancora spostata sulla vendita sfusa del vino. A tal proposito la comunicazione della realtà sostenibile aziendale realizzata, porterà un contributo sostanzioso ad un altro obiettivo prefissato dall’azienda che è quello di incrementare l’imbottigliato sino al raggiungimento del 50% della produzione totale. Come riferisce infatti l’export manager aziendale Angelo Morando: “importante è la vendita dello sfuso ma un aumento

40% 60%

Vendite imbottigliato vs sfuso

imbottigliato sfuso

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dell’imbottigliato porterebbe a grandi vantaggi in termini di valorizzazione del prodotto finale e dunque ad una maggiore remunerazione sia per la cantina che per il socio”.

4.1 LE AZIONI FISICHE SUI MERCATI DI RIFERIMENTO

Le operazioni di marketing imbastite nel corso dello stage che si andranno ad attivare nell’annata 2018 saranno ovviamente diversificate tra i diversi mercati:

In Svezia: Il vino come già spiegato entra attraverso il monopolio e poi da questo viene affidato ad

agenti che lo distribuiscono. Dunque le operazioni che si andranno a compiere saranno volte al coinvolgimento di questi operatori di mercato attraverso eventi mirati a pubblicizzare l’attenzione di cantine Ermes al tema della sostenibilità ed i rispettivi prodotti.

In Canada: E’ presente anche qui il monopolio ma cantine Ermes è ben radicata nel mercato della

GDO, dunque qui la vendita è sugli scaffali, allora gli strumenti di comunicazione saranno applicati sulle bottiglie tramite COLLARINI, PIEGHEVOLI, o QR CODE che rimandano alla pagina web dedicata.

In Germania: Cantine Ermes distribuisce soprattutto nel canale HO.RE.CA. dunque è facile

comprendere che la strategia qui cambia.

Gli operatori che commercializzano il vino hanno molto più tempo da dedicare alla comunicazione durante la vendita.

A questo scopo sarà fornito del materiale di supporto alla vendita nei locali (flyer, pieghevoli, roll up) allo scopo di approfondire e integrare la conoscenza dei venditori in modo da rendere facile la comunicazione dell’attenzione del gruppo Ermes sulla sostenibilità ambientale.

4.2 LE AZIONI ON-LINE

On line la strategia è diversa. Cantine Ermes attualmente possiede un sito internet in cui viene spiegata l’attenzione verso il tema della sostenibilità. Tuttavia lo spazio di riferimento è una pagina statica. Il lavoro compiuto a cui i grafici stanno lavorando sarà la dinamizzazione della pagina in modo tale da collegare il dato o la certificazione alla realtà sostenibile di cantine Ermes. In questo momento l’azienda per esempio produce energia alternativa sufficiente per il sostentamento sia dei siti amministrativi che del sito di imbottigliamento. I dati della produzione di energia e del risparmio ottenuto in termini di gas liberati e di alberi abbattuti, sono già disponibili in un link di riferimento,

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la prossima mossa sarà rendere fruibili questi dati a tutti tramite un collegamento diretto dalla pagina istituzionale di Cantine Ermes alla pagina dei dati in tempo reale della produzione di energia.

4.3 EVENTI E FIERE INTERNAZIONALI

La comunicazione insisterà ovviamente anche nei siti in cui vi è un afflusso di clientela specializzata, buyer, e importatori. A tal proposito la comunicazione programmata per l’annata 2018 prevede per gli eventi (PROWEIN, VINITALY) l’attivazione del project work realizzato “selezione naturale”: Attraverso materiale visivo di supporto gli addetti preposti racconteranno il progetto selezione naturale ai clienti provenienti da tutto il mondo, un esempio è l’immagine sottostante, questa vuole trasferire a chi l’osserva la perfetta simbiosi esistente tra agricoltura biologica e biodiversità, in questo caso gli animali in maniera straordinariamente selettiva scelgono di nutrirsi fra i vigneti provenienti da viticoltura biologica.

Figura 4: esempio di materiale visivo prodotto per la campagna di marketing SELEZIONE NATURALE (FONTE: Cantine Ermes soc. coop. Agr.)

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5. CONCLUSIONI

In sintesi:

L’obiettivo del tirocinio è stato sviluppare un Project work con focus sulle politiche e le strategie di marketing territoriale messe in atto dall’azienda ospitante in linea con le tendenze e le esigenze dei mercati esteri. Le tematiche affrontate sono state incentrate, dopo un’analisi accurata delle esigenze e degli sviluppi aziendali, su quella che è l’impronta GREEN dell’azienda e sulla necessità di dover sviluppare ulteriormente questo tema, sempre più importante nello scenario mondiale. La presenza di Cantine Ermes su circa 23 mercati esteri implica infatti l’esigenza di raccontare la tematica green, ai mercati interessati all’argomento. Da accurata analisi, è emerso che, tra i mercati maturi per questo tipo di comunicazione, i più attenti sono: nord America (Canada) e nord Europa (Germania e Svezia). Il lavoro che ho espletato è stato dunque in funzione degli obiettivi e delle esigenze aziendali. Il piano di marketing allestito e chiamato “SELEZIONE NATURALE” prevede una strategia di marketing cross-mediale che entrerà in azione sul mercato nell’annata 2018. I vantaggi che ne derivano sono molteplici e sono stati sopra citati. Perché abbiamo scelto la sostenibilità aziendale come vantaggio

competitivo? Poiché quando si parla di sostenibilità il messaggio raggiunge la massa, non si tratta

più di una piccola nicchia di persone, l’interesse per la tutela ambientale è frutto di un cambiamento di mentalità e sfruttare questa scia può fare la differenza tra la concorrenza. È ormai evidente come la “green practice” sia collegata alle performance e al successo di un’impresa. Si tratta di una sfida imprenditoriale e organizzativa sempre più importante, che le aziende italiane stanno iniziando ad affrontare. Le considerazioni finali, a valle delle esperienze maturate, dunque, non possono che essere positive. Lo stage mi ha permesso di conoscere a fondo una delle aziende produttive leader nel comparto vitivinicolo siciliano. Gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati ampiamente raggiunti grazie al lavoro di gruppo fatto in concertazione con il team dell’ufficio di marketing. Il lavoro svolto accanto all’azienda per lo svolgimento del Project Work mi ha fatto apprezzare molto, quanto può essere di importante contributo alla vendita e alla creazione della buona immagine aziendale la creazione di una buona strategia di marketing. Per questo ringrazio largamente l’azienda e suoi addetti per l’occasione datami e per l’egregio lavoro che stanno facendo.

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16 SITOGRAFIA 1. www.ifoam-eu.org/sites/default/files/page/.../ifoameu_reg_wine_dossier_20130_it.pdf 2. https://www.cantineermes.it/ 3. www.tenuteorestiadi.it 4. https://easyview.auroravision.net/easyview/index.html?entityId=11867386 5. https://easyview.auroravision.net/easyview/index.html?entityId=12113995 6. www.inumeridelvino.it/ 7. www.inumeridelvino.it/tag/dati-istat

Figura

Figura 1:Riconoscimenti e Premi ottenuti dai prodotti di Cantine Ermes soc. coop. Agr
Figura  2  –  Distribuzione  delle  vendite  dei  prodotti  Cantine  Ermes  soc.  coop
Figura 4: esempio di materiale visivo prodotto per la campagna di marketing SELEZIONE NATURALE (FONTE: Cantine Ermes soc

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