Introduzione
Descrizione generale del lavoro Obiettivi del lavoro
CAPITOLO 1 - Cenni sulla Diffrattometria a Raggi X
1.1 Cenni sul metodo XRD
1.1.1 La legge di Bragg
1.1.2 Concetto di polvere in diffrattometria a raggi X 1.1.3 Generazione di coni di diffrazione
1.1.4 Descrizione del metodo standard
1.2 Strumenti da laboratorio per la XRD
1.2.1 Diffrattometro in configurazione Bragg-Brentano 1.2.2. Configurazione Bragg-Brentano con aggiunta di monocromatore a cristallo curvo
1.2.3 Configurazione Bragg .- Brentano Orizzontale
1.3 XRD mobile per applicazioni in campo
1.3.1 Descrizione del prototipo
1.4 Sistemi di elaborazione
1.4.1 Metodo Hanawalt
1.4.2 Metodo dei minimi quadrati (Disvar96) 1.4.3 Procedura per il controllo di consistenza
CAPITOLO 2 - Tecniche sperimentali utilizzate sui
campioni
2.1 Tecniche sperimentali utilizzate sui campioni
2.2 Caratteristiche generali delle rocce studiate.
Osservazioni macroscopiche
2.3 Quadro geografico – geologico – petrografico dell’area
di provenienza dei campioni
2.4 Osservazioni microscopiche
2.5 Preparazione campioni
2.6 Osservazioni diffrattomteriche a raggi x
CAPITOLO 3 - Discussione dei dati
3.1 Discussione dei dati sperimentali e risultati
3.2 Controlli di consistenza interna relativi al ciclo di fit
riferito ai diffrattometri Pw 1730 e PW 1830
3.2.1 Intensità del riflesso di α1 3.2.2 Posizioni angolari di α1
3.2.3 Ampiezza a metà altezza (FWHM) di α1 3.2.4 Forma del picco di α1 ed α2
3.2.5 Controlli di consistenza relativi al picco satellite 3.2.5.1 Spostamento del “picco satellite” α3 3.2.5.2 FWHM del picco satellite α3
3.2.5.3 Intensità del picco satellite
3.3 Raccolta di dati e elaborazioni tramite il diffrattometro
mobile
3.3.1 Discussione dei dati sperimentali e dei risultati
CAPITOLO 4 - Considerazioni finali
Appendice A - Diffrattogrammi fettine sottili Appendice B - Diffrattogrammi polveri Appendice C - Presentazione delle analisi
Bibliografia