LA DERIVABILIT
LA DERIVABILIT Á Á
Specializzandi:
Ing. Calogero Ciancimino Dott. Egle Galvano
Ing. Rosanna Masi Ing. Leonardo Pirrello Dott. Linda C. Zicari Docente:
Prof. Filippo Spagnolo
Laboratorio di Analisi Matematica
SISSIS SISSIS
UNIVERSITÁ DI PALERMO
Analisi a priori Analisi a priori
Data una situazione/problema si definisce analisi a priori l’insieme di:
z
Rappresentazioni storico- epistemologiche
z
Comportamenti ipotizzati
TEST TEST
Data la funzione y=sin|x-1|
z
La funzione è continua?
z
La funzione è derivabile nel punto x=1?
Motivare le risposte
Analisi a priori
Analisi a priori
Analisi delle possibili risposte Analisi delle possibili risposte
errate dello studente errate dello studente
z Lo studente traccia il grafico per punti e li unisce come se in x=1 ci fosse un minimo e risponde che la funzione è continua e
derivabile in x=1 , dando come motivazione il grafico stesso.
z Lo studente traccia il grafico della
funzione qualitativamente (mediante il
classico studio di funzione), ed essendo la funzione continua in x=1 ne deduce che è anche derivabile.
z Lo studente studia la funzione sin(x-1) non ponendosi il problema del valore assoluto, quindi deduce correttamente la continuità e la derivabilità della funzione in quel punto.
z Lo studente studia la funzione eliminando il valore assoluto nella derivata e deduce la continuità e la derivabilità.
z Lo studente calcola la derivata utilizzando le regole di derivazione di funzioni
composte, non accorgendosi che essa non è definita per x=1, quindi conclude che è
continua e derivabile.
z Lo studente scinde il problema in due
parti, considerando separatamente i casi x-1<0 e x-1>0, e studia così due funzioni entrambe continue e derivabili in x=1.
z Lo studente verifica la continuità. Per
quanto riguarda la derivabilità, dal calcolo del limite del rapporto incrementale ottiene una forma indeterminata del tipo 0/0,
conclude che la derivata non esiste.
z Lo studente sostituisce x=1
nell’espressione della funzione deducendo che la funzione y=0 è continua e derivabile
z Poiché la derivata non è definita in x=1, lo studente deduce che non è derivabile pur essendo continua. Ottiene, dunque,la
soluzione corretta pur avendo utilizzato un procedimento errato.
z Lo studente traccia il grafico ed individua nel punto x=1 un punto di minimo, allora deduce che la derivata, in quel punto, è zero. La
funziona risulta, quindi, continua e derivabile.
z Lo studente, tracciato il grafico, tenta di tracciare la tangente in x=1, osservando la simmetria rispetto all’asse y=1, e interpreta tale retta come unica tangente. La funzione è, quindi, a suo parere, continua e derivabile.
Possibili ragionamenti corretti Possibili ragionamenti corretti
dello studente dello studente
z Lo studente traccia il grafico correttamente per punti e deduce la continuità.
Osservando l’esistenza di due tangenti, nel punto in questione, ne deduce la non
derivabilità.
z Dopo lo studio analitico della funzione, lo studente traccia il grafico ed osservando l’esistenza di due tangenti, nel punto in questione, ne deduce la non derivabilità.
z Dopo aver osservato che la derivata non è definita in x=1, lo studente ne calcola il limite destro e sinistro ottenendo due risultati diversi, e deduce la non
derivabilità.
z Lo studente tenta di calcolare il limite del rapporto incrementale e osserva che questo limite non esiste.
Analisi dei comportamenti Analisi dei comportamenti
L’esercizio è stato somministrato ad un campione di otto persone, scelte fra gli
studenti degli ultimi anni di alcune facoltà tecnico-scientifiche (Architettura, Agraria, Biologia), e sono stati riscontrati i seguenti comportamenti:
z Nessuno degli otto studenti è stato in grado di risolvere correttamente l’esercizio.
z Due studenti hanno calcolato la derivata della funzione, applicando la regola di derivazione della funzione composta, e hanno concluso che la funzione è
derivabile.
z I rimanenti sei studenti sono rimasti
bloccati davanti all’esercizio. A questi è stata ricordata la definizione di derivabilità ed, in particolare, ci si è soffermati sul
fatto che una funzione è derivabile se esiste finito il limite del rapporto
incrementale
z Due studenti hanno osservato che il limite del rapporto incrementale non esiste,
avendo ottenuto una forma indeterminata
“0/0”.
z Un altro ragazzo ha cercato di risolvere il limite del rapporto incrementale
applicando il teorema di “De L’Hôpital”, ma non è stato in grado di osservare che il limite destro e il limite sinistro sono
diversi; di conseguenza non ha osservato la non derivabilità della funzione.
z Altri tre studenti non sono stati in grado di particolarizzare la definizione di rapporto incrementale alla funzione proposta
dall’esercizio.
Osserviamo, infine, che nessuno degli studenti ha utilizzato approcci di tipo grafico o geometrico al problema.
Situazione a
Situazione a - - didattica didattica
La nostra situazione a-didattica consiste nel fare eseguire agli studenti il
Kicking game al fine di introdurre agli allievi il concetto di non
derivabilità, distinguendolo da
quello di continuità.
Kicking
Kicking game game
Materiale occorrente
z Pallone da calcio;
z Gessetti colorati;
z Fettuccia metrica.
Luogo di svolgimento del gioco
z Pendio
Svolgimento del gioco
Svolgimento del gioco
Formalizzazione matematica Formalizzazione matematica
Su un grafico spazio Vs. tempo, riportiamo la curva
rappresentativa del moto della palla che sarà del tipo:
Il punto A è rappresentativo della posizione iniziale cioè quando l’insegnante lascia cadere la palla dal
punto più alto del pendio, la curva che rappresenta tale fase discendente è ovviamente un tratto di parabola, essendo tale moto uniformemente accelerato. Nel punto B invece si trova l’alunno che colpisce il
pallone imprimendogli una certa velocità iniziale v, nell’esempio di figura si sono schematizzati due tra i vari casi possibili. Come si può vedere il punto più
alto raggiunto è C o C’ a seconda dei casi. Il punto B è il punto su cui focalizzare l’attenzione facendo notare agli alunni che anche se la funzione è continua non è derivabile in tale punto in quanto la derivata sinistra è diversa da quella destra. Se poi facciamo notare che la tangente alla curva rappresenta la velocità li si può far riflettere sul fatto che se l’impatto tra palla e piede è istantaneo non esiste un valore unico di velocità
nell’istante del contatto.
Da quanto fin qui esposto si può notare come il punto più alto raggiunto da ognuno degli alunni non è significativo ai fini dello
studio della derivabilità della funzione ma ci è servito da stimolo per invogliare gli alunni a partecipare all’attività proposta.