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E t e r n o A u r i g a

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Academic year: 2022

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SETTEMBRE 2 0 1 2

E t e r n o A u r i g a E t e r n o A u r i g a

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità

vEriTà rETTiTUDinE pAcE AMorE non violEnzA

Siti Web Ufficiali di prasanthi nilayam

Sri Sathya Sai central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore pubblicazioni: www.sssbpt.org

Fotografie online di Bhagavan: www.saireflections.org

cronache nel sito Web da prasanthi nilayam: www.theprasanthireporter.org radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org

Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal vikas dell’organizzazione Sri Sathya Sai, india: www.sssbalvikas.org

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, publications Division prasanthi nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

“Rispettate e servite i vostri genitori, gli insegnanti e gli anziani. Occupatevi delle loro esigenze ogniqualvolta sia necessario.

Per contro, se disobbedite agli anziani e non prestate ascolto ai vostri genitori, qualunque Sadhana facciate, non serve a nulla. Non è affatto Sadhana, e Dio non l’accetta. Dio non ha piacere se Lo adorate e, allo stesso tempo, fate del male agli altri esseri umani.”

L’Istruzione Deve Promuovere le Vitrtù negli Studenti Discorso Divino del 23 luglio 1996

4 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

8 Ganesha è l’Incarnazione dell’Intelligenza e della Purezza

Estratto di Discorsi di Ganesh Katurthi 11 Assistenza Sanitaria Olistica

Intervista 17 Il Crocifisso

Effulgenza della Gloria Divina

18 Il Totale Abbandono Ottiene la Grazia di Dio Chinna Katha

21 Notizie dai Centri Sai

S O M M A R I O

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Hall proveniente dal Gokulam una processione di mucche, elegantemente decorate, assieme ai vitelli.

Essa era guidata da un gruppo di musicisti di Nadaswaram e da un gruppo di studenti che cantavano i Veda,

accompagnati da studenti vestiti come Gopala. Oltre alle mucche e ai vitelli, facevano parte del corteo alcuni conigli, cerbiatti, pavoni ecc. Essi sono stati tutti alimentati prima dell’offerta del Mangala Arati.

Il programma mattutino si è appropriatamente concluso con una sequenza audio di un Discorso di Bhagavan. Soffermandosi sulla tenace devozione di Radha e delle Gopi, Bhagavan ha osservato che le donne simboleggiano la devozione mentre gli uomini la conoscenza. La conoscenza può portare a Dio, ma la devozione raggiunge il cuore stesso di Dio, ha detto Bhagavan.

Riferendosi al Leela del Signore Krishna di trasportare i residenti di Repalle a Dvaraka, Bhagavan ha detto che Dio può

FESTIVITÀ DI SRI KRISHNA JANMASHTAMI

EVOZIONE E uN

atteggiamento di religioso rispetto hanno caratterizzato la celebrazione dello Sri Krishna Janmashtami a Prasanthi Nilayam. A tal fine, il 10 agosto 2012 si sono svolti programmi musicali e culturali. Per tale importante occasione, il Sai Kulwant Hall era stato decorato con ottimo gusto.

Programma di Musica Devozionale degli Studenti

Il programma del mattino del 10 agosto è cominciato alle 8 con il canto dei Veda.

È seguito un emozionante programma di musica devozionale da parte degli studenti di Prasanthi Nilayam. Cominciando la loro esibizione con Madhurashtakam (otto strofe che descrivono la dolcezza e gli incantevoli attributi del Signore Krishna), essi hanno incantato il pubblico per quasi mezz’ora con composizioni devozionali comprendenti “Ghana Ghana Sundara, Karuna Rasa Mandira” (O Signore di eterna bellezza dalla carnagione blu, incarnazione della compassione), “Mohana Murali Nooduchunokapari” (O Krishna!

Suona una musica con il Tuo incantevole flauto), “Manasa Sancharare” (O mente!

Intraprendi il tuo viaggio in Brahman), e hanno concluso la loro presentazione con il canto hindi “Aao Chalen Hum Sai Ki Ore” (Mettiamoci in marcia verso Sai per santificare la nostra vita).

Nel frattempo, entrava nel Sai Kulwant

D

Mucche del Gokulam nel Sai Kulwant Hall nella ricorrenza di Sri Krishna Janmashtami.

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fare qualsiasi cosa e l’uomo non dovrebbe avere alcun dubbio, ma totale fede in Dio. Bhagavan ha terminato il Discorso con il Bhajan “Govinda Krishna Jai”, che tutta l’assemblea ha seguito in coro con profonda devozione. Dopo una breve sessione di Bhajan, il programma del mattino si è concluso alle 10 con l’Arati dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

Sai Krishnaya Charanam Namo Namah:

Una Commedia Musicale Danzata Nell’ambito del loro pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal 10 al 12 agosto 2012, i devoti del distretto di Visakhapatnam nell’Andhra Pradesh hanno presentato, il 10 agosto, fausto giorno dello Sri Krishna Janmashtami, la commedia musicale danzata “Sai Krishnaya Charanam Namo Namah” (reverenti omaggi ai Piedi di Loto del Signore Sai Krishna). Basato sulla somiglianza delle divine vite del Signore Krishna e di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, la commedia ha messo in luce la grandezza di entrambi gli Avatara.

Intervallata dalle emozionanti danze dei bambini, essa ha illustrato numerose storie di miracolosi salvataggi di devoti in pericolo di vita effettuati da Bhagavan Sri

Sathya Sai Baba. I variopinti costumi, il bel trucco, i melodiosi versi, le dolci melodie e le eccellenti danze dei bambini hanno aggiunto bellezza alla commedia che, cominciata alle 17, si è conclusa alle 18. Al termine, sono stati donati abiti agli attori.

una breve sessione di Bhajan ha concluso il programma alle 18,15 con l’Arati, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

Sri Sathya Sai Sangeeta Sudha: Una Presentazione di Musica Devozionale

L’11 agosto 2012, i devoti del distretto di Visakhapatnam hanno presentato un programma di musica devozionale intitolato “Sri Sathya Sai Sangeeta Sudha”. Cominciando la loro emozionante esibizione alle 17, dopo il canto dei Veda, i cantanti, uomini e donne, si sono esibiti con tutto il loro cuore in canti di gruppo dedicati a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, intrattenendo il pubblico per circa un’ora con le loro melodiose composizioni. Al termine, sono stati loro offerti abiti. Sono seguiti i Bhajan e il programma si è concluso alle 18 con l’Arati.

BHARATIYA SAMSKRUTI ATMA SAMSKRUTI: UNA COMMEDIA

PATRIOTTICA

Il 15 agosto 2012, giorno del 66° anno di indipendenza dell’India, gli studenti del 2° anno del corso postlaurea dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno presentato, nel Sai Kulwant Hall, la commedia

“Bharatiya Samskruti Atma Samskruti”. Come indicato dal titolo, il tema era che la libertà dell’animo è vera libertà.

Cominciando con i famosi versi di Bhagavan “Khanda I bambini del distretto di Visakhapatnam nell’Andhra

Pradesh presentano una danza.

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i Bhajan che i devoti presenti hanno seguito in coro con grande devozione. La presentazione ha catturato tutti e creato un’aura di sacralità e devozione nell’intera assemblea. Il programma, cominciato alle 17,15, dopo il canto dei Veda, è giunto al termine alle 18 con l’Arati.

COMMEMORAZIONE DELLA VISITA DI BHAGAVAN NELLO STUDIO DI RADIO SAI GLOBAL

HARMONY

Il 19 agosto 2012, nel Sai Kulwant Hall, per il 10° anniversario della visita di Bhagavan allo studio di Radio Sai Global Harmony, lo staff ha presentato un coinvolgente programma per esprimere la propria gratitudine a Bhagavan e commemorare questo importante evento nel percorso di grande crescita sotto la Sua divina guida. Il programma è cominciato alle 17 con il discorso d’apertura di Smt.

Karuna Munshi che ha fornito dettagli relativi alla crescita di Radio Sai Global Harmony, identificando importanti pietre miliari nel suo percorso verso l’eccellenza.

Ha fatto seguito il racconto di alcuni membri dello staff relativi a esaltanti episodi di Khandantara…” (Bharat è la madre terra

di molte nobili anime che hanno ottenuto grande nome e fama in tutti i continenti del mondo), sulla grandezza della cultura indiana, gli studenti hanno catturato lo spirito del movimento di libertà dell’India e il suo ricco retaggio culturale mettendo in scena selezionati episodi della lotta di libertà dell’India e la sua gloriosa cultura rappresentata da illustri personalità come il Mahatma Gandhi, Swami Ramakrishna Paramahamsa e Swami Vivekananda.

La commedia, cominciata alle 17 circa, è terminata alle 18,20 con una gioiosa danza degli studenti. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam.

Il programma è giunto a conclusione alle 18,30 con l’Arati.

PELLEGRINAGGIO DEI BAMBINI BAL VIKAS DEL

TAMIL NADU

Il 18 e 19 agosto 2012, un gruppo di 1008 bambini Bal Vikas, assieme a insegnanti e genitori, si sono recati a Prasanthi Nilayam dal distretto di Erode nel Tamil Nadu in un pellegrinaggio di due giorni.

Il 18 agosto, i cantori di quei bambini hanno condotto, nel Sai Kulwant Hall,

Una scena della commedia rappresentante un episodio della lotta di libertà dell’India.

I bambini Bal Vikas del Tamil Nadu mentre guidano i Bhajan.

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interazione con Bhagavan, intervallati da melodiosi canti a Lui dedicati.

Sono seguiti gli interventi di due eruditi oratori. Il primo è stato del dottor G. Venkataraman che è stato alla guida di Radio Sai Global Harmony fin dal suo inizio. Esprimendo profonda gratitudine a Bhagavan per la Sua guida e ispirazione, il dottor Venkataraman ha descritto come Baba, dieci anni fa, abbia amorevolmente inaugurato le trasmissioni di Radio Sai Global Harmony e di come la squadra di Radio Sai abbia ottenuto un grande successo grazie a un lavoro di profonda dedizione. Il secondo oratore è stato Sri S.S. Naganand, Membro Fiduciario della

Fondazione Mezzi d’Informazione Sri Sathya Sai. Riferendosi a Radio Sai Global Harmony come a una divina istituzione, Sri Naganand ha osservato che essa ha stimolato milioni di persone di tutto il mondo, e ha esortato tutti a ricordare sempre Bhagavan per ottenere la Sua grazia. Sono seguiti due canti devozionali.

Successivamente, si è svolta una breve sessione di Bhajan che si è conclusa con

“Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”

eseguito dall’aurea voce di Baba. Il programma è terminato alle 19 con l’Arati.

Commemorazione della visita di Bhagavan allo studio di Radio Sai Global Harmony.

FESTIVITÀ ID UL FITR

Il 20 agosto 2012, a Prasanthi Nilayam, si è celebrata la festività di Id Ul Fitr. In tale occasione, gli studenti dei corsi di specializzazione del Campus di Prasanthi Nilayam dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno presentato, nel Sai Kulwant Hall, un programma veramente interessante ed educativo.

Cominciando alle 17, gli studenti hanno illustrato il senso e il significato del Ramadan, del Namaz e di altre sacre pratiche islamiche attraverso dialoghi accompagnati dalla recitazione dei versi del Corano. L’inserimento di melodiosi canti relativi al tema ha valorizzato l’esibizione.

È seguita una breve sessione di Bhajan.

Il programma, iniziato alle 17, è terminato alle 18 con l’Arati.

Gli studenti dell’Istituto durante la loro esibizione nel Sai Kulwant Hall per la

ricorrenza di Id Ul Fitr.

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Incarnazioni dell’Amore Divino!

L MONdO FeNOMeNICO (prakriti) è ciò che appare direttamente all’uomo e lo inganna; è un aggregato di oggetti. Nel loro stato naturale, tutti gli oggetti sono mutevoli; tali oggetti transitori non possono dare la beatitudine che non finisce. Gli oggetti che vi danno piacere sono passeggeri e anche l’individuo che sperimenta quel piacere è transitorio;

come può un individuo perituro trarre gioia permanente da un oggetto altrettanto perituro? È quindi necessario fin dall’inizio dimenticare ciò che è passeggero in modo da essere qualificati per sperimentare la Realtà eterna e immutabile.

Abbiate fede incrollabile in Dio

La fede in Dio non dovrebbe mai vacillare.

In nessuna circostanza si dovrebbe andare contro le ingiunzioni del Divino; qualunque culto si offra, per quanto profondamente si mediti, se si trasgrediscono i comandi del Signore, queste pratiche devozionali diventano futili. La ragione è che il Divino non ha obiettivi o scopi egoistici. Le persone agiscono contro le ingiunzioni del Signore per motivi egoistici e meschini;

nel tempo, anche le trasgressioni piccole possono assumere proporzioni pericolose.

Come acquisì Vinayaka i potere supremi?

I Suoi genitori indissero un confronto tra i due figli, Ganesha e Subramanya, dicendo che avrebbero offerto la loro grazia nella forma di un frutto a chi dei due avesse compiuto per primo la circumnavigazione dell’universo. Il più giovane dei due, Subrahmanya, si lanciò subito sul suo pavone per andare intorno all’universo.

Vedendolo tornare alla fine del suo viaggio, Vinayaka, che era rimasto seduto quietamente per tutto il tempo, si alzò, fece un giro attorno ai Genitori e tornò a sedere.

Parvati disse che Subramanya, che si era impegnato molto nel fare il giro GANESHA È UNA DIVINITÀ DI IMMENSA POTENZA

Ganesha è l’incarnazione

dell’intelligenza e della purezza

Vighnesvara è la Divinità che presiede all’intelligenza, che dota i devoti di purezza d’intelletto e potere di discriminazione tra il giusto e l’errato,

tra il permanente e il passeggero. I piaceri del mondo sono momentanei

ed effimeri; voi dovete mirare alla gioia spirituale duratura e immutabile che trascende i piaceri della terra e del

cielo.

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dell’universo, doveva essere proclamato vincitore. Paramesvara domandò a Vignesvara quale fosse il significato recondito del suo andare attorno ai genitori e Ganesha rispose: “L’universo tutto è permeato di Voi due; la creazione intera è una manifestazione della forma di Siva- Sakti. Andare attorno a questo universo fenomenico è un atto illusorio, andare intorno a Voi due costituisce il periplo vero del cosmo”, al che Parvati esclamò:

“Il frutto è tuo.” easwara fu molto colpito dall’intelligenza suprema di Vinayaka, per cui gli disse: “Tutti coloro che desiderano offrire un culto a Me lo offriranno prima a te.” Tale fu la grazia riversata su Vinayaka.

Quale ne è la ragione? La ragione di questo è la fede di Ganesha nel Signore e nella Sua onnipresenza. Il cammino corretto per tutte le persone è maturare la fede in Dio e vivere in modo degno di Lui.

Ganesha: l’incarnazione di tutta la conoscenza

Si ritiene anche che Vighnesvara abbia l’intelligenza di un elefante, il quale è noto per questa facoltà molto sviluppata e per la lealtà al padrone, per il bene del quale è pronto a sacrificare la vita. La prova diretta di questo è Sai Geeta (l’elefante di Baba):

ella non nota affatto le centinaia di auto in transito, ma riconosce istintivamente quella di Swami, corre sulla strada e barrisce.

Che amore per Svami! Non è un’esagerazione aver fede quanto un elefante.

Vighnesvara è la Divinità che presiede all’intelligenza, che dota i devoti di purezza d’intelletto e potere di discriminazione tra il giusto e l’errato, tra il permanente e il passeggero. I piaceri del mondo sono

momentanei ed effimeri; voi dovete mirare alla gioia spirituale duratura e immutabile che trascende i piaceri della terra e del cielo. Tenendo in vista questo scopo finale, dovete espletare i vostri compiti nel mondo

Nel loro stato naturale, tutti gli oggetti sono mutevoli; tali oggetti

transitori non possono dare la beatitudine che non finisce. Gli oggetti che vi danno piacere sono

passeggeri e anche l’individuo che sperimenta quel piacere è transitorio; come può un individuo

perituro trarre gioia permanente da un oggetto altrettanto perituro?

È quindi necessario fin dall’inizio dimenticare ciò che è passeggero in modo da essere qualificati per

sperimentare la Realtà eterna e immutabile.

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e vivere rettamente. Vyasa si propose di scrivere il Mahabharata e, visto il compito immenso di comporre milioni di versi, chiese aiuto a Brihaspati, il precettore dei Deva, per trovare uno scriba adatto.

La risposta fu che nessun altro tranne Vinayaka poteva fare quel lavoro. Vyasa si rivolse quindi a Vinayaka stabilendo che ogni cosa che fosse stata scritta dovesse essere compresa dallo scriba. A sua volta, Ganesha pose la condizione che Vyasa dettasse i versi senza interruzione in modo che la penna che li stilava sulle foglie di palma non si fermasse mai. Vinayaka fu capace di scrivere tutto il Mahabharata perché è l’incarnazione di tutta la conoscenza e Vyasa poté assolvere il suo dovere prodigioso con il suo aiuto.

L’anteporre Vighnesvara all’inizio di qualunque attività ha un significato speciale: quando un elefante si sposta nella selva, apre una strada per gli altri.

Allo stesso modo, invocando Ganesha, la via si libera per le nostre azioni. Il piede dell’elefante è così grande che può coprire le impronte di ogni altro animale e qui, di nuovo, il significato simbolico sta nel fatto che tutti gli ostacoli vengono rimossi quando a Ganesha si offre il posto d’onore;

il viaggio della vita è reso più liscio e sereno dalla Sua grazia. Nel giorno di Vinayaka Chaturthi, gli studenti pongono i libri davanti alla statua di Ganesha e pregano la Deità di illuminare le loro menti. Ganesha è conosciuto come Buddhi Pradayaka, colui che concede l’intelligenza. Nessuno deve considerarLo goffo per la sua testa di elefante e il suo ventre enorme; Vinayaka è una deità che racchiude l’universo in se stessa, una deità di potenza infinita.

Dai Discorsi di Bhagavan per Ganesh Chaturthi (Da “SANÂTANA SÂRATHI”, settembre 2012)

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AI RAM, GeNTIlI ascoltatori. Abbiamo il piacere di essere in compagnia del dottor Ramanathan Iyer. egli è già stato nostro ospite e molti di voi avranno seguito la conversazione sulle sue esperienze di medico, specialmente riguardo al lavoro nell’ospedale di Swami.

Oggi l’ho invitato per discutere del rapporto corpo-mente, soprattutto in relazione alla salute, così che egli possa dirci che cosa dovremmo e che cosa non dovremmo fare a proposito del corpo e come dovremmo trattare la mente al fine di controllare e disciplinare il corpo. Dottor Iyer, penso di aver fatto un’introduzione abbastanza lunga. Perciò le cedo il microfono, cosicché possa cominciare il suo intervento.

La ringrazio. Come prima cosa offro i più reverenziali Pranam ai Piedi di Loto del mio Amato Maestro, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Sai Ram a tutti gli ascoltatori di Radio Sai Global Harmony. Si tratta di un argomento che comporta una grande riflessione.

Spontaneamente vorrei portare l’attenzione, invitandovi a guardare indietro, a un momento in cui possedevamo l’elemento di controllo mentale sul corpo. Sfortunatamente l’ambiente e le circostanze ci hanno addestrati in modo tale da farci dimenticare facilmente

l’influenza della mente sul corpo.

lei dice che un tempo avevamo il controllo della mente sul corpo. Non ho ben chiaro che cosa significhi: può dare una spiegazione più precisa? A quando bisogna risalire? Quando è avvenuta la trasformazione? In che modo abbiamo

ASSISTENZA SANITARIA OLISTICA

Intervista

Il dottor G. Venkataraman, ex vicerettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, intervista il dottor Ramanathan Iyer, direttore del Dipartimento di Cardiologia dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai, sul tema del rapporto corpo-mente e sull’approccio olistico alla salute.

f

Quando c’è

l’interiorizzazione, qualunque cosa si guardi, la si vede in una prospettiva molto ampia. I cosiddetti mali

della società moderna sono dovuti tutti all’esteriorizzazione. Se,

a prescindere da casta, colore, credo, nazionalità,

confini geografici, usiamo la tecnica dell’interiorizzazione, indipendentemente da chi siamo e da che cosa facciamo, le benedizioni

che riceviamo sono innumerevoli.

S

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perso questo controllo?

I Veda sono le nostre antiche Scritture;

da tempo immemorabile essi parlano di tale controllo. Purtroppo la scienza moderna se n’è appropriata, pensando che l’esame approfondito di ciascun organo avrebbe portato a una rivelazione. Anch’io sono uomo di scienza e non mi contrappongo a essa. Dico però che si possono raggiungere traguardi più avanzati in quasi tutti gli organi a eccezione del cervello.

Esiste oggi qualcuno al mondo capace di darmi una definizione completa di che cosa sia la mente? E passiamo alla genesi del pensiero. Si possono scrivere grandi quantità di fogli di carta, ma è possibile ridurre il pensiero semplicemente a una serie di eventi elettrobiochimici? Se così fosse, si potrebbe effettivamente modulare il pensiero.

lei ha detto che i veggenti vedici avevano compreso la relazione profonda tra la mente e il corpo, la loro interdipendenza e altro ancora. È giusto ritenere che una parte di tale conoscenza sia stata codificata in ciò che chiamiamo Ayurveda? Posso chiederle di darci una breve spiegazione sull’Ayurveda, visto che forse molte persone non sanno di che cosa tratta?

Il termine stesso Ayurveda dice che cos’è. Come sapete Ayur in lingua sanscrita significa vita o longevità. Perciò è il Veda della longevità. Non si è mai parlato di Oushadhi Sastra (sistema medico) o Bhaishaja Vijnan (scienza della medicina). Una branca di quest’ultima era un sistema della medicina che aveva un approccio decisamente olistico. Il medico dell’Ayurveda era chiamato Vaidya. dal momento in cui una persona entrava nella stanza del medico aveva inizio il processo

diagnostico. Il modo in cui un soggetto si muove, si siede e presenta i suoi disturbi, tutto questo è oggetto di analisi. E non termina con le consuete domande del tipo: “Qual è il suo problema?” “Ho mal di stomaco.” “Che altro?” “Ho avuto due scariche di diarrea.” “Bene, si sdrai.”

Controllo del polso, pressione sanguigna, temperature e antibiotici per tre giorni.

E così si chiude. A un certo punto della storia dell’Ayurveda si aveva una vera padronanza nell’interpretazione del polso periferico.

Che cosa intende per polso periferico?

Il polso radiale, ciò che noi contemporanei usiamo per calcolare la frequenza cardiaca.

È quello che lei sente vicino al polso?

Sì. I medici ayurvedici avevano a disposizione una scienza avanzatissima basata esclusivamente sull’analisi del polso.

E da quella potevano dedurre un sacco di informazioni.

Molte, nel senso che essi avevano la conoscenza dei disturbi dei cosiddetti tre umori nel corpo. Ciò che essi chiamavano Vata-Pitta-Kapha (aria, bile, flemma). Se guardiamo al gergo biochimico attuale, il corpo è considerato nella sua interezza.

uno di questi elementi è dominante in uno dei sistemi. Si riteneva, quindi, che la maggior parte delle malattie derivasse da uno squilibrio di uno di questi umori.

Il sistema moderno della medicina come si è evoluto ai nostri giorni ha degli indubbi vantaggi. Non lo nego. Ciò che dico e che è troppo analitica; non è olistica.

In primo luogo i nostri sapevano

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entrare in intima relazione con la Natura.

Secondo, essi sapevano come usare in modo efficace tutte le facoltà, gli Indriya (i sensi). Questo è ciò che faceva l’uomo antico. Oggi, con tutto il nostro progresso, siamo divenuti così artificiali da non essere più consapevoli dei tesori che ci portiamo dietro.

Chiariamo bene questo punto: la maggior parte dei miei colleghi medici hanno l’impressione che sia la pillola che prescrivono a fare la magia. Dalle mie osservazioni intuitive e dalle conclusioni che ho tratto, non è questa la verità. Nella mia visione, che si prenda una pillola, i Bhasma (ceneri di metalli) dell’Ayurveda o le pillole ricoperte di zucchero dell’omeopatia, qualunque sia il sistema medico utilizzato, esso serve solo a facilitare la ripresa del corpo. Se un paziente prende un’infezione, il medico può affermare di aver dato l’antibiotico giusto e per questo il paziente è guarito? Ciò che sfugge al medico è che l’antibiotico è stato solo un aiuto al sistema immunitario della persona.

Forse anche voi avete vissuto l’epoca dei medici di famiglia. L’esperienza l’ho avuta con mio nonno, che era un medico di quella generazione. Per qualunque problema di salute la prima persona da sentire era il dottore di famiglia. Quello era il rapporto paziente-medico. Intendo quel tipo di relazione: era più forte di un legame familiare, ma oggi ha smesso di esistere.

Devo dedurne che più importante degli antibiotici – che si limitano ad aiutare il sistema che Dio ha costruito nel corpo -, più importante è l’elemento umano?

Esatto. Se mi permette, vorrei ricordare un piccolo episodio che accadde sulla veranda. Era una domenica – eravamo nel 1995 o 1996 - e Bhagavan uscì a mezzogiorno. Era solito divertirsi a

prendere un po’ in giro i medici. Ne radunò sei o sette sulla veranda e cominciò a parlare. Ero presente e stavo seduto a pochi centimetri dai Suoi Piedi di Loto. Di tanto in tanto mi dava un’occhiata e avviò un discorso sull’alimentazione. Cominciò a dire: “Ehi, voi medici parlate di proteine, carboidrati, vitamine e minerali. Vedete questo Corpo? Mangia solo un Ragi Roti (piatto tradizionale del Karnataka per la colazione) e prende un bicchiere di acqua naturale. Niente latte, tè, bournvita o horlick (bevande al malto), eppure sono capace di compiere molto più lavoro di voi persone.

Voi fate meno della metà di quanto faccio Io.” Così cominciò la cosa.

Accadde allora che un certo paziente

f

Supponiamo che dieci pazienti abbiamo una malattia cardiaca.

Per ciascuno di essi si deve avere un approccio diverso.

Ce ne sono tre che possono essere idonei a ottenere un miglioramento con la chirurgia,

altri due possono esser sottoposti a un’angioplastica:

possiamo mettere un palloncino, inserire un supporto d’acciaio o di qualche

altro metallo. Ce ne sono altri cinque che, se ascoltati con pazienza e analizzati con cura, possono guarire perfettamente

con le medicine.

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si avvicinasse a un dottore; il paziente sembrava soffrire di una forma di malattia terminale. Il medico in questione parlò in modo diretto al paziente e ai suoi parenti. Questi vennero uno alla volta in lacrime ed ecco spiegato perché Baba arrivò lì. egli fece un’affermazione che ancora oggi risuona nelle mie orecchie quando vedo qualcuno con una malattia terminale. Disse: “Voi siete tutti medici preparatissimi, secondi solo a Dio. Sapete che quest’uomo, nelle sue condizioni, non ha che pochissime ore di vita. Nonostante ciò, dovreste dire al paziente che lo avete visitato e che non deve preoccuparsi, perché gli avete dato dei farmaci e tutto andrà bene. Non siate sorpresi del fatto che egli viva per altri due mesi. Ma se gli dite che la situazione è molto grave, che si tratta di un caso disperato e l’espressione sulla vostra faccia cambia, il paziente non vivrà più di due ore. Anzi, potrebbe morire entro 15-20 minuti.” ecco l’aspetto emozionale di Bhagavan, uno dei migliori attori al mondo, direi.

La fede sembra essere un fattore molto, molto importante.

Ecco perché dico le preghiere, e tutte quelle cose aiutano. Qualcosa di simile accade su un altro piano anche negli ospedali di Bhagavan qui e a Whitefield. Quando ogni giorno ci sono i Bhajan, tra i pazienti si produce un tipo di vibrazioni rilassanti. Nulla forza i pazienti e i loro parenti a unirsi ai canti; vengono spontaneamente.

Spieghi, per favore, agli ascoltatori qualcosa del Bhajan.

Semplice canto di gruppo.

Non lo fate nei reparti, vero?

Al contrario. Partecipano tutti i pazienti del reparto, un paio di infermieri, se sono liberi, e anche uno o due Seva Dal assegnati al reparto. Il tutto si svolge con regolarità; da dodici anni, ogni sera quando entro nel reparto, sento cantare i Bhajan. A tal punto che non ne posso fare a meno. La gente forse ride quando mi sente dire ciò che sto per dire, dato che sono un medico, ma vi assicuro che i canti hanno una profonda influenza sulla ripresa del paziente, indipendentemente dalla religione che questi professa.

Se mi permette, mi soffermerei per qualche minuto sulla pratica del Sandhya Vandana (preghiera giornaliera), che ci è stata consegnata di generazione in generazione, ma che oggi è diventata un rituale frettoloso.

Conosco questo rituale, ma molte persone non sanno della sua esistenza. Mi è noto, perché mia madre diceva: “Se non lo fai, niente cibo!”

Osserviamo lo splendore con cui è stato concepito. Esso era in prima istanza un atto d’omaggio offerto al dio del sole fatto all’alba, a mezzogiorno quando il sole è allo zenit e al crepuscolo. Il sole è vita:

niente sole, niente vita. La scienza ha detto che se il sole decide di spegnersi, l’intero mondo sarà spazzato via. I nostri antenati avevano compreso questo fatto e gli davano un significato esoterico. L’esistenza finale della vita sulla terra è il sole. ecco ciò che intimava il Sandhya Vandana.

Ogni giorno voi recitate qualche Mantra con cui pregate il dio sole di illuminarvi l’intelletto. Sfortunatamente, oggi, nessuno vi dice il significato dei mantra del Sandhya Vandana. Quando arrivate all’ultimo sloka (verso), esso insegna il principio del non dualismo, o Advaita, con un esempio molto, molto semplice. Akashat Patitam

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Toyam Sagaram Pratigachhati (l’oceano è la destinazione finale dell’acqua che cade dal cielo). Questo è un fatto che ognuno conosce. Purtroppo oggi la gente ignora un tesoro tanto prezioso.

In sintesi, lei sostiene che il Sandhya Vandana è un’ottima disciplina mentale.

Anche sotto l’aspetto del Pranayama, rappresenta un buon esercizio per la respirazione, un controllo corpo-mente posto nella forma della preghiera.

Avrete sicuramente visto il Vata Vriksha, il famoso albero che Bhagavan piantò molto tempo fa durante un Guru Purnima. Si trova vicino al museo. C’è un cartello: Meditazione è osservare il respiro.

Lo lessi un giorno e da allora ci rifletto continuamente. Facciamo il Pranayama, che comprende inspirazione, ritenzione ed espirazione. Se lo praticate, alla fine ottenete il controllo del sistema nervoso autonomo. Avendo il controllo sul sistema nervoso autonomo, il 99% delle malattie scompare.

Adesso voglio cambiare argomento e le faccio una domanda su ciò che si definisce malattia psicosomatica. Di che si tratta?

La psiche, come intesa dalla scienza moderna, è grosso modo la mente.

Somatico indica il sistema corporeo, la struttura del corpo. Così torniamo di nuovo al rapporto mente-corpo. Attualmente solo un numero ristretto di malattie possono essere definite psicosomatiche.

Avrete visto persone agitate, nervose, che sono sempre pronte a intervenire e che alla minima contrarietà perdono il controllo. Esse stesse riferiscono di soffrire di ipertensione, iperacidità, ulcera gastrica, attacchi cardiaci ecc.: in breve si tratterebbe di un problema psicosomatico.

Date loro tranquillanti e si calmeranno.

Lo stato d’animo ha una profonda influenza sul sistema immunitario. Se parliamo di Yoga, Pranayama, Sandhya Vandana, altri Mantra e Bhajan, essi hanno tutti un’influenza indiretta sulla mente;

armonizzano il nostro sistema immunitario.

Dal momento che, dopo la nostra prolungata conversazione, lei ha proposto il punto di vista spirituale, mi permetta di chiudere sullo stesso registro. Oggi pomeriggio ascoltavo un programma radiofonico americano veramente interessante. Raccontava di una signora ultracinquantenne, che all’età di diciassette anni divenne paralitica. Si stava tuffando, l’acqua era poco profonda e si procurò una lesione al sistema nervoso che la rese paraplegica o qualcosa del genere.

Non era in grado di muovere i quattro arti, eppure divenne famosa dopo un paio di anni passati in stato vegetativo e depressione. la donna parlava di come le arrivò la trasformazione. Ha detto:

“All’improvviso scoprii Dio. Non avevo nulla, e mi accorsi che potevo chiedere a Dio tutto ciò che volevo. Egli era dentro di me.” Ha parlato tutto il tempo della sua fede in Dio; era in estasi. Ha detto: “Guardate, ci sono almeno sei persone che mi aiutano nelle funzioni corporali, eppure mi sento spossata. Poi mi dico: “Signore, non posso stare così. Esse hanno fatto così tanto per me. Dammi un po’ del Tuo sorriso.

Voglio sorridere loro.” Ella dice che ciò le dà energia e la situazione è andata avanti così.

la signora fa trasmissioni radiofoniche e altro ancora. Ha fondato una grande società per aiutare le persone con disabilità ecc. Fa parte di un comitato che ha approvato una nuova legge al Congresso per dare aiuto ai disabili. Ma l’intervistatore le ha fatto una domanda: “Incolpa Dio per

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ciò che le è accaduto? Pensa di aver avuto una maledizione?” La risposta è stata: “No.

Penso che Dio mi abbia dato la vita dandomi questa disabilità.” “In che modo?” “Guardi, la mia vita adesso ha un senso. Sono in grado di aiutare così tanta gente! Se non avessi passato quello che ho passato, la mia vita sarebbe stata vuota. Non penso che sia una sofferenza. Ringrazio Dio per questo.” Ero semplicemente sbalordito.

Tutta la saggezza dei Veda era concentrata in quella donna, che non appartiene alla nostra cultura. Ma il suo cuore è nel posto giusto.

Esattamente. Si tratta delle realizzazione. Chi altrimenti direbbe che perdere completamente l’uso degli arti è una benedizione di Dio?

ed è ciò che Swami dice nel Gita Vahini: “Benvenuta, infelicità. L’infelicità è un’amica, perché ti aiuta a scoprire Dio.”

Precisamente ciò che è accaduto alla signora.

Per la signora si è trattato dell’autorealizzazione.

Ha realizzato che Dio è in lei, perché è sempre impegnata a trarre forza dall’interno. Non viene da qualcun altro.

Improvvisamente, quando ho sentito questa storia, la Gita ha preso vita per me.

Se si guarda attentamente, la Gita pone l’accento sul processo di interiorizzazione piuttosto che di ricerca all’esterno, e la ricerca moderna è tutta incentrata sull’esteriorizzazione. Quando c’è l’interiorizzazione, qualunque cosa si guardi, la si vede in una prospettiva molto ampia. I cosiddetti mali della società moderna sono dovuti tutti all’esteriorizzazione. Se, a prescindere

da casta, colore, credo, nazionalità, confini geografici, usiamo la tecnica dell’interiorizzazione, indipendentemente da chi siamo e da che cosa facciamo, le benedizioni che riceviamo sono innumerevoli.

Giusto. Non teniamo conto delle benedizioni. Guardiamo solo a ciò che non abbiamo avuto.

Per inciso, la signora ha imparato a dipingere tenendo il pennello tra i denti. Ha fatto moltissime mostre con i suoi lavori a New York e Washington. Il suo coraggio è fenomenale.

f

Nelle corsie si cantano i

Bhajan. Partecipano tutti i pazienti del reparto, un paio

di infermieri, se sono liberi, e anche uno o due Seva Dal assegnati al reparto. Il tutto

si svolge con regolarità;

da dodici anni, ogni sera quando entro nel reparto, sento cantare i Bhajan. A tal punto che non ne posso fare

a meno. La gente forse ride quando mi sente dire ciò che sto per dire, dato che sono un

medico, ma vi assicuro che i canti hanno una profonda influenza sulla ripresa del

paziente.

continua a pagina 20...

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Effulgenza della Gloria di Dio

IL CROCIFISSO

A SERA PRECEDENTE IL giorno di Sivarathri del 1973, ci fu detto di star pronti la mattina presto per un viaggio e che avremmo conosciuto la destinazione solo quando le automobili fossero state cariche e pronte. Swami aveva deciso che solo un numero limitato di persone sarebbe stato con Lui quando avrebbe manifestato il Lingam.

La nostra destinazione era il Santuario di Bandipur Game nella foresta di Bandipur, nello Stato del Karnataka, a parecchie ore di strada. Arrivammo sul posto nel primo pomeriggio. Il mattino seguente, tornammo alle nostre macchine e, guidati dalla gente della foresta, percorremmo varie strade tortuose, sperando di incontrare un branco di elefanti selvatici. Avanzammo fra alberi e spiazzi aperti; speravamo nel ripetersi dell’incontro drammatico e affascinante fra Baba e un branco di elefanti selvatici avvenuto alcuni anni prima quando Swami e alcuni devoti avevano effettuato una spedizione al Santuario di Game. Questa volta, tuttavia, gli elefanti rimasero nel loro luogo segreto e non ne vedemmo neppure uno. Ma il viaggio attraverso quelle colline aveva un altro obiettivo più importante. Swami intendeva trovare il luogo giusto dove riunirci all’imbrunire, per il sacro evento della nascita del Lingam.

Fu in questa occasione, grandiosa e assolutamente misteriosa, sconosciuta e al di là dell’immaginazione, che il crocifisso apparve.

Mentre attraversavamo un ponte sull’alveo asciutto e sabbioso di un fiume, Baba indicò che quello sarebbe stato

il luogo adatto. Disse a tutti di ritornare lì al crepuscolo e così facemmo. Le macchine si fermarono a lato della strada, e cominciammo a scendere la riva fino a raggiungere il fondo sabbioso del fiume. Io ero vicino a Baba. Nel passare vicino a un cespuglio, Egli strappò due ramoscelli, li sovrappose e chiese: “Che cos’è questo, Hislop?” “Beh, Swami è una croce”, risposi. Baba allora serrò le dita sui ramoscelli e soffiò lentamente per tre volte sul pugno, tra il pollice e l’indice. Poi aprì

Il crocifisso creato da Bhagavan.

continua a pagina 20...

L

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ON C’È NeSSUNO NeL Tamil Nadu che non conosca il nome di Nandanar. Egli era un grande devoto del Signore Siva e svolgeva i suoi compiti quotidiani cantando costantemente il Nome del Signore ed eseguendo il Sankirtan del Nome Divino. Aveva il grande desiderio di avere, per sua somma soddisfazione, il darshan dell’immagine del Signore nel tempio di Siva. Egli apparteneva a una casta bassa, ma, secondo le tradizioni prevalenti in quei giorni, a tali persone era proibito entrare nei templi e gli Harijan (persone di bassa casta) erano considerati intoccabili. Nandanar lavorava presso un agricoltore che era venuto a conoscenza della devozione di Nandanar per Siva, vedendolo costantemente cantare il Nome del Signore ed eseguire il Kirtan del Nome Divino. Era stupito di come Nandanar avesse sviluppato tanta devozione. un giorno, lo chiamò e lo rimproverò, dicendo:

“O stolto! Che necessità c’è, per persone come te e me, di adorare il Signore, cantare il Suo Nome e intonare inni in Sua lode? Sono tutte attività di persone di caste superiori. È sufficiente che viviamo lavorando duramente e facendo un buon raccolto.” Nandanar, allora, disse: “O maestro! Tutti sono esseri umani e tutti sono figli di dio. Le caste sono state create solo per mantenere la società e organizzarne il lavoro. Dio ama tutti allo stesso modo.” Quando Nandanar venne a sapere che la festa annuale al tempio del Signore Nataraja, a Chidambaram, era vicina, il suo desiderio di avere il Darshan del Signore divenne ancora più forte.

Quando Nandanar espresse questo desiderio al suo datore di lavoro, egli gli disse: “O folle! Sai quanto lavoro ti aspetta? Deve essere raccolto il riso in dieci acri di terra; deve essere messo in sacchi e portato a casa. La festività comincia fra due giorni. Fai il lavoro previsto e poi va’ dove vuoi.” Nel sentire ciò, Nandanar si preoccupò, e pensò: “Che cos’è tutto questo! Quanto tempo mi ci vorrà per raccogliere dieci ettari di raccolto di riso? Quando metterò il riso nei sacchi e li porterò poi alla casa del proprietario?

Quando sarò, dunque, in grado di andare a Chidambaram? Nessuno può finire questo lavoro nemmeno in dieci giorni!”

Preoccupato com’era, Nandanar rimase senza cibo tutto il giorno e non riuscì a chiudere occhio durante la notte. Passò la notte pregando il Signore Siva: “O Signore!

Ora Tu sei il mio unico rifugio. Domani devo, a ogni costo, mettermi in viaggio per

L’agricoltore rimproverò Nandanar per il suo desiderio di andare in pellegrinaggio, dato

che c’era tanto lavoro da fare.

Il Totale Abbandono Ottiene la Grazia di Dio Il Totale Abbandono Ottiene la Grazia di Dio

Chinna Katha

N

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Chidambaram. Tu devi, in qualche modo, renderlo possibile.” easwara è Bhavapriya (amante dei sentimenti) e, alla devota preghiera di Nandanar, il Suo cuore si sciolse. un centinaio di persone giunsero da chissà dove a mietere il raccolto, mettere il riso in sacchi e a portarli alla casa del contadino. Al mattino, l’intero lavoro era stato terminato, ma Nandanar non sapeva chi fossero le persone che avevano eseguito quel compito. Non le aveva mai viste prima. Si sorprese constatando ciò e pensò: “Chi ha fatto tutto questo? Da dove sono venute così tante persone? Che cosa è stato a far sì che mi aiutassero?”

Esprimendo gratitudine al Signore, disse:

“O dio! È tutto un Tuo Leela. Sei solo Tu che sei venuto in tante forme.” Felicissimo per questo Leela di Dio, Nandanar saltò, ballò e cantò allegramente. Quando al mattino l’agricoltore vide che tutto il lavoro era stato compiuto, ne fu molto felice, e, dando a Nandanar dei colpetti affettuosi sulle spalle, lo lodò e disse: “Mio caro!

Ora puoi andare a Chidambaram per il darshan del Signore Nataraja.” Nandanar percorse tutta la strada a piedi con grande difficoltà, e, raggiunta in qualche modo Chidambaram, svenne di fronte al tempio di Nataraja.

Ripresosi un po’, pregò con totale abbandono: “O Signore! Sono venuto qui da molto lontano, eppure non riesco ad avere il tuo Darshan. Questo corpo è effimero come una bolla nell’acqua. Non so quando la vita lascerà il corpo. Sono venuto da Te soltanto con il Tuo sostegno.

Lascio tutto alla Tua volontà.” Quella notte, il Signore Nataraja apparve in sogno al capo bramino del tempio e gli ordinò: “Mio caro! Un Mio grande devoto giace privo di sensi davanti alla porta del tempio.

Sollevalo con rispetto, offrigli del cibo e portalo da Me.” Poiché il giorno dopo era la

festa annuale del tempio, migliaia di devoti lo affollavano. Il bramino vide Nandanar in stato di incoscienza vicino alla porta del tempio, come rivelatogli in sogno dal Signore. Lo sollevò, gli offrì cibo e lo portò al sancta sanctorum. Nandanar aprì gli occhi e vide il Signore Nataraja. All’apparire del Suo caro devoto, uno splendido sorriso illuminò il volto del Signore, e Nandanar si fuse in quel sorriso.

Dio non vuole la vostra adorazione, ma il vostro totale abbandono. Egli non considera l’elevatezza della vostra casta:

ciò che desidera è la vostra devozione e sincerità. Il Divino si sottomette a chi Gli è davvero devoto.

L’agricoltore fu felice quando vide che tutto il lavoro era stato completato in un giorno.

egli permise a Nandanar di andare a Chidambaram.

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...continua da pagina 16

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In anni recenti Stephen Hawking (notissimo fisico e matematico britannico, costretto all’immobilità a causa dell’atrofia muscolare) ha stabilito un grande ideale.

Quel che ha fatto è straordinario. e prima c’è stata Helen Keller (scrittrice statunitense sordo-cieca; la sua vita è raccontata nel romanzo “The Miracle Worker”, in italiano “Anna dei miracoli”).

eccezionale! Il coraggio, o comunque lo si chiami, la cosa interiore. La cosa fondamentale è che essi sono riusciti dove la maggior parte di noi non riesce: a interiorizzare la visione.

Bene. La ringrazio, dottore, da parte mia, di Radio Sai e di tutti i nostri numerosi ascoltatori in tutto il mondo. Jai Sai Ram.

Molte grazie. Jai Sai Ram.

Per gentile concessione di Radio Sai Global Harmony

la mano, mostrò la figura del Cristo sulla croce e me la dette, dicendo: “Questo è Cristo come realmente era nel momento in cui lasciò il Suo corpo, non come Lo hanno immaginato gli artisti o come hanno riportano gli storici: lo stomaco rientrante e il costato ridotto pelle e ossa. Egli non prendeva cibo da otto giorni.”

Guardai il crocifisso: non avevo parole.

Poi Baba continuò: “È legno proveniente dalla croce autentica su cui Cristo fu crocifisso. Trovare un pezzo di quel legno

dopo 2000 anni non è stata impresa facile!

L’immagine è quella del Cristo dopo la morte. È il volto di un morto.”

Notai qualcosa di singolare e chiesi:

“Swami, che cos’è quel buco in cima alla croce?” Baba rispose che, in origine, la croce era appesa a un palo di sostegno.”

– Tratto da “Il Mio Baba ed Io”

del dottor John S. Hislop.

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O

dal marzo del 2012, i volontari Sathya Sai rendono un gratificante servizio consistente nell’assistere i bambini bisognosi della Scuola Sathya Sai di Lenasia, fornendo generi di prima necessità. I volontari si sono impegnati in lavori di manutenzione nella scuola e hanno dipinto tutti i muri delle aule. La maggior parte dei 195 bambini che frequentano la scuola provengono da insediamenti estremamente disagiati dove alcune abitazioni hanno pochissimi servizi di base. I volontari Sathya Sai hanno riparato perdite nei tetti di sei case migliorandone l’isolamento. Il 21 aprile 2012, è stato organizzato un progetto speciale Grama Seva nell’ambito della ricorrenza del Maha Samadhi di Bhagavan.

Ogni bambino della scuola ha ricevuto un cesto di generi alimentari consistenti in riso, zucchero, farina di mais e altri generi.

Sono stati altresì amorevolmente distribuiti una scrivania, una sedia, una lampada solare, una sciarpa e guanti. Sono stati inoltre serviti ai bambini e alle loro famiglie pasti caldi.

Bhajan, conferenze e programmi culturali hanno costituito parte delle celebrazioni per la Giornata del Maha Samadhi di Bhagavan.

S U D A F R I C A

LTRe 5000 DEVOTI, provenienti da più di 120 Centri e Gruppi Sathya Sai del Paese, hanno celebrato la Giornata del Maha Samadhi di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba organizzando Bhajan, discorsi sulla vita di Bhagavan e i Suoi Insegnamenti, filmati su di Lui e brevi recite dei bambini SSE. In qualche regione, i devoti si sono riuniti per diversi giorni prima della Giornata del Maha Samadhi per intensificare le pratiche spirituali e concentrarsi sugli Insegnamenti di Bhagavan. Sono stati organizzati numerosi progetti di servizio, quali servire cibo ai bisognosi e campi medici.

Il 22 aprile 2012, circa 300 persone hanno offerto uno speciale tributo con una cerimonia presso il Wits Medical School Auditorium nella regione Gauteng (vicino a Johannesburg). Il programma comprendeva canti devozionali, una recita dei giovani e degli studenti SSEHV e discorsi di devoti e membri di altre fedi. Il 29 aprile, nella città di durban, circa 350 persone, fra cui capi religiosi e di comunità, hanno preso parte a un programma basato sull’Unità delle Fedi. All’ingresso del luogo di riunione, era stato disposto un tabellone con le Sue Opere (i progetti umanitari di Bhagavan) assieme a libri sui Suoi Insegnamenti. un quotidiano nazionale ha presentato, con un supplemento di due pagine, la vita di Bhagavan e il Suoi Insegnamenti. Il 24 aprile, una stazione radio locale ha dedicato una trasmissione di alcune ore alla Vita e agli Insegnamenti di Bhagavan.

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Nelle regioni occidentali e meridionali, oltre 400 persone hanno partecipato a una Marcia per la Pace di sei chilometri lungo le strade di Colombo, capitale dello Sri Lanka. La camminata è cominciata con il canto dei Veda. Il canto dei Bhajan e del Gayatri Mantra è continuato lungo tutto il percorso. Nella Regione del Nord, i devoti, compresi bambini SSE, insegnanti SSE e tirocinanti di istituti di avviamento al lavoro di Nvalay, hanno preso parte a una camminata di sette chilometri. La Regione del Centronord ha organizzato una Marcia per la Pace nel distretto di Mullaitivu.

La maggior parte dei partecipanti ha sperimentato parecchie difficoltà per oltre tre decenni a causa della guerra, che dominava nel Paese. Tuttavia, con la fine della guerra, hanno tutti partecipato alla Marcia per la Pace e hanno espresso la loro gratitudine e il loro amore a Bhagavan.

Nella regione orientale, circa 1000 devoti hanno partecipato a una Marcia per la Pace di tre chilometri svoltasi nei distretti di Batticaloa, Kalmunai e Akkaraipattu.

In un programma di formazione professionale, i genitori dei bambini hanno ricevuto lezioni di cucito. Hanno partecipato al Grama Seva con amore e unità circa 600 persone compresi devoti di altre fedi.

S R I L A N K A

Nell’ambito della ricorrenza del Maha Samadhi di Bhagavan, in tutte le regioni dello Sri Lanka sono stati organizzati servizi e altre attività comprendenti Marce Sai per la Pace sotto l’egida del Sarva Dharma e Programmi Integrali Sri Sathya Sai per i Villaggi (SSSVIP). Il 24 aprile, sono stati altresì condotti il Narayana Seva (offerta di cibo) e 12 ore di Akhanda Bhajan (canti devozionali prolungati).

Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata del Maha Samadhi di Bhagavan sono state

organizzate Marce per la Pace.

Articoli di prima necessità per famiglie bisognose di lenasia.

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di San Diego e della Contea Nord di San diego hanno servito cibo a circa 100 persone, donato abiti e distribuito cibo per animali domestici. I Centri Sathya Sai di Lakewood, Mission Viejo e Tustin hanno preparato e servito cibo a 850 persone bisognose in 10 centri d’accoglienza della zona e sono state anche preparate 75 confezioni da asporto di cibo per i bambini di vari ricoveri. Il Centro Sathya Sai Baba di Tustin ha fornito oltre 2000 kg di cibo a lunga conservazione e 100 buoni pasto a 108 famiglie bisognose. I devoti del Centro di Karuna, a Corona, hanno donato 550 kg di cibo a un banco alimentare e i Centri Sathya Sai di Arcadia e Glendale hanno organizzato un progetto di Grama Seva, nel quale 108 famiglie hanno ricevuto cibo a lunga conservazione e kit per l’igiene personale. I devoti del Centro Sathya Sai di Chatsworth hanno donato 100 kit per l’igiene personale ai bisognosi, e i devoti del Centro Sai di Torrance hanno pulito una zona della spiaggia raccogliendo i rifiuti.

Essi hanno anche servito cibo ai bisognosi e distribuito abiti e scarpe.

I devoti provenienti dalla Baia Sud di In tutte le regioni, i partecipanti hanno

portato cartelli raffiguranti gli Insegnamenti di Bhagavan su amore e pace e hanno cantato Bhajan per tutta la durata della marcia.

U. S. A.

Negli u.S.A., in occasione del primo anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan, sono state organizzate numerose attività di servizio e programmi devozionali.

A Cleveland, Ohio, i devoti hanno raccolto e donato cibo a lunga conservazione al locale banco alimentare, hanno preparato e servito cibo in due centri d’accoglienza locali per circa 310 persone e organizzato un programma devozionale che comprendeva meditazione e Bhajan.

A Columbus, Ohio, i volontari Sathya Sai hanno offerto materiale scolastico a circa 300 bambini bisognosi di alcune comunità selezionate nel Paese centroamericano dell’Honduras. Circa 250 devoti dei Centri Sathya Sai all’interno e nei dintorni di Chicago, nella zona dell’Illinois, hanno partecipato a un programma devozionale che prevedeva preghiere multireligiose, canti devozionali e un filmato di un discorso di Bhagavan. I volontari Sathya Sai hanno preso parte a un progetto di pulizia del fiume des Plaines a River Forest, Illinois, raccogliendo i rifiuti riciclabili. La cittadina di River Forest, Illinois, ha molto apprezzato la partecipazione dei volontari Sathya Sai a tale progetto.

Circa 30 devoti, provenienti dal centrale Centro di San Jose, California, hanno preso parte a un programma devozionale e i Giovani Sathya Sai hanno piantato 18 alberi nel locale parco. In un altro luogo della California, i devoti dei Centri

I devoti Sai di Arcadia e Glendale hanno organizzato un progetto di Grama Seva, durante il quale 108 famiglie hanno ricevuto cibo a lunga conservazione e kit per l’igiene

personale.

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Torrence hanno servito un pasto caldo in una struttura in cui si riuniscono per ricevere cibo e pasti caldi i senzatetto che vivono in strada nella zona della Baia Sud.

I devoti del Centro Sathya Sai Baba di Mesa, Arizona, hanno coordinato la distribuzione di circa 423 zanzariere trattate con insetticida (Sainet) agli abitanti di un piccolo villaggio (Iganga) in Uganda, Africa orientale. Tali zanzariere saranno utili nella prevenzione della malaria. Come servizio locale, in una vicina mensa, alle persone senzatetto sono stati distribuiti circa 300 pacchi di pranzi preconfezionati e, a un’organizzazione locale, sono stati donati occhiali da vista da distribuire ai bisognosi.

I devoti del Centro Sathya Sai di Boulder, Colorado, hanno cantato edificanti canzoni per i residenti di una casa per anziani. Il Centro Sri Sathya Sai Baba di Denver, Colorado, ha organizzato una serie di otto sessioni di Bhajan, distribuito panini ai bisognosi in due centri d’accoglienza per senzatetto e donato confezioni “Ama tutti, servi tutti” contenenti alimenti a lunga conservazione per le persone senzatetto. Speciali programmi devozionali per la Giornata del Maha Samadhi comprendevano il canto del Rudram, Bhajan, e una presentazione video su Bhagavan.

Il Centro Sri Sathya Sai Baba di Albuquerque, Nuovo Messico, ha donato una grande quantità di pannolini, guanti e salviette umidificate per l’igiene a un asilo nido. I devoti hanno anche preparato 150 panini da distribuire a dei senzatetto in varie strutture di salute mentale e luoghi di servizi sanitari.

Il sindaco di Houston ha diffuso un

annuncio ufficiale da parte della città di Houston, che dichiara il 24 aprile Giorno d’Amore Universale e di Unità per commemorare l’anniversario del giorno in cui Bhagavan ha lasciato il Suo corpo fisico. A Houston, Texas, il Centro Sathya Sai di Houston Nord ha distribuito cibo ai bisognosi, e il Centro Sathya Sai Baba di Houston Sud ha preparato cibo per le persone di due centri d’accoglienza. I devoti di Longview, Texas, hanno donato cibo a lunga conservazione a un locale banco alimentare. Il cibo è stato preparato e servito in un centro d’accoglienza del luogo per i bisognosi. I devoti del Centro Sathya Sai di Austin hanno ampliato il loro progetto, in pieno sviluppo, di servizio di insegnamento per aiutare i bambini dalla terza alla quinta elementare a prepararsi per gli esami finali avviando, nel febbraio del 2012, sessioni di insegnamento in altre due scuole elementari. Hanno anche messo a dimora 50 piante di rose presso l’Ospedale di Stato di Austin e creato un giardino nello spazio davanti all’Ospizio di Austin Est.

Il 28 aprile 2012, quale amorevole tributo a Bhagavan, è stato organizzato, presso Il sindaco di Houston ha diffuso un annuncio

ufficiale che dichiara il 24 aprile Giorno d’Amore Universale e di Unità.

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Partecipanti al convegno di Kathmandu per celebrare la Giornata del Maha Samadhi di

Bhagavan.

ultrasuoni presso il Centro Sanitario Sri Sathya Sai. Il 24 aprile 2012, circa 300 persone hanno partecipato, a Kathmandu, alle celebrazioni del Maha Samadhi che è stato presieduto dal presidente della Corte Suprema.

egli, nel suo discorso d’apertura, si è riferito a Bhagavan come al Signore dell’universo e ha consigliato a tutti di praticare il Suo Insegnamento “Ama tutti, servi tutti”. Ha anche affermato che, in un momento in cui il mondo è lacerato da conflitti religiosi e culturali, l’ingiunzione di Bhagavan “Aiuta sempre, non ferire mai” è un richiamo per tutta l’umanità.

B A H R A I N

Il 6 maggio 2012, circa 750 persone hanno partecipato alle celebrazioni del Giorno di Easwaramma, organizzate, nel Jashanmal Auditorium della Scuola Indiana del Bahrain. L’ospite d’onore era Sri Abraham John, Presidente del Comitato Esecutivo della Scuola Indiana. I bambini SSE hanno presentato un programma culturale sul tema “Amore, la Religione Universale”, mettendo in luce l’unità delle fedi e il concetto di fratellanza dell’uomo e paternità di Dio. Il programma ha mostrato le festività rappresentanti il cristianesimo, l’islam, l’induismo, il sikhismo e il buddismo.

Il significato spirituale di queste festività è stato magnificamente messo in evidenza attraverso scenette, danze e recite.

T A I L A N D I A

Il 9 giugno 2012, l’Organizzazione Sri Sathya della Tailandia ha svolto un la unity of Houston Church, un concerto

pubblico, con Dana Gillespie, intitolato

“Ama l’Amore”, cui hanno partecipato oltre 900 persone.

A Louisville, Kentucky, i volontari Sathya Sai collaborano agli sforzi di ricostruzione a favore delle vittime del recente tornado a Henryville, Indiana.

I volontari del Centro Sathya Sai di Overland Park, Kansas, hanno donato forniture d’emergenza per tre mesi alle persone di un centro d’accoglienza per senzatetto. Hanno anche preparato e servito pasti per 100 donne e bambini in un altro centro d’accoglienza per senzatetto.

N E P A L

La Giornata del Maha Samadhi di Bhagavan è stata celebrata con programmi devozionali e varie attività di servizio.

I progetti di servizio sono stati svolti all’Orfanotrofio Sri Sathya Sai, al Centro Progetto Acqua Sri Sathya Sai e al Centro Sanitario Sri Sathya Sai. La giornata è stata caratterizzata dall’inaugurazione di un macchinario Doppler a colori a

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programma devozionale, cui hanno partecipato circa 425 persone. L’ospite d’onore era l’ambasciatore indiano della Tailandia. Il programma è cominciato con l’inno nazionale e il canto dei Veda. Sono seguite delle danze eseguite dai bambini SSE, SSEHV e della scuola Sathya Sai. I bambini SSE hanno messo in scena una commedia intitolata “La Mia Storia”. Circa 65 bambini hanno partecipato a questo programma che è terminato con il Mangala Arati e la distribuzione del Prasadam.

– Organizzazioni Internazionali Sri Sathya Sai

I N D I A

Haryana e Chandigarh - dal 9 al 12 giugno 2012, a Hansi, distretto di Hisar, è stato condotto un Corso Estivo sulla Cultura e la Spiritualità Indiane, cui hanno partecipato 55 ragazzi e 35 ragazze provenienti da Hisar, Hansi, Rohtak, Bahadurgarh e Kurukshetra. La maggioranza dei partecipanti proveniva da aree rurali.

Essi hanno cominciato la giornata con la Suprabhatam seguita ogni giorno, dalle 17 alle 18,30, dallo yoga. Complessivamente,

14 membri di facoltà, provenienti da tutti gli Stati, e Sri Tribhuvan Sachdeva, dal Madhya Pradesh, hanno tenuto 22 conferenze su temi come “Cultura e Spiritualità Indiane”, “Il Pensiero Positivo”,

“La (Bhagavad) Gita per i Giovani”, “La Gestione del Tempo”, “Unità delle Fedi”

ecc. Il pomeriggio, sono state presentate dagli studenti le sintesi delle conferenze tenute durante la giornata. È seguita la proiezione di filmati su Bhagavan Baba e le Sue opere. Prima della cerimonia di commiato, i partecipanti sono stati invitati a fornire le proprie impressioni circa il corso.

La maggior parte di loro ha affermato di non aver alcuna conoscenza di ciò che aveva lì appreso. Alcuni di loro hanno affermato di aver cambiato la propria visione generale della vita dopo aver compreso il vero scopo della vita umana come enunciato dai nostri Rishi e progenitori.

Tamil Nadu – Il 5 agosto 2012, si è svolto un Programma Sai di Consapevolezza Spirituale per le unità del distretto di Villupuram a Solai Mahal, Villupuram, cui hanno partecipato oltre 1000 persone, devote e non devote. Oltre al discorso inaugurale dell’ospite d’onore Sri K.J.

Ramesh, sono stati tenuti illuminanti interventi da parte di un gran numero di eruditi oratori. Gli argomenti riguardavano:

“dove stiamo andando?”, “Swami, il Kalpa Vriksha”, “La Mia Missione è la Missione di Swami”, “Riempire il Giorno di Spiritualità”,

“Il Mio Sai è dentro di Me” e “Sadhana Personale”. I lavori della giornata si sono chiusi con una sessione di Meditazione Guidata sulla Luce.

L’essenza e l’unicità del programma è stato il fervore spirituale con cui 120 devoti musulmani (fra cui 116 donne) dell’elavanaasur Bhajan Mandali, vi hanno spontaneamente partecipato, anche I partecipanti alla conferenza di un docente

del Corso estivo

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se era il mese del Ramadam ed essi stavano osservando il digiuno. Alle 13 hanno chiesto di poter compiere speciali preghiere presso l’altare del nostro Amato Bhagavan. Con tutta la devozione che si addice all’occasione, hanno recitato le loro preghiere presso l’altare con la convinzione che Swami altri non è che Allah Stesso. Dopo le preghiere, era possibile distinguere dai loro occhi umidi l’assoluta venerazione e l’abbandono con cui hanno offerto presso l’altare, col cuore in mano, il loro Namaz.

Bengala Occidentale - Il 23 ottobre 2011, nella scuola secondaria femminile di Jateswar, il distretto del Jateswar Samithi di Jalpaiguri ha organizzato un campo medico, cui hanno partecipato sette medici e tecnici esperti in importanti campi e 42 volontari Seva Dal del Samithi. Sono stati offerti consulti medici e le necessarie medicine a circa 350 pazienti provenienti dai villaggi limitrofi. Contemporaneamente, nell’ambito dell’attività di Narayana Seva, sono stati serviti agli abitanti dei villaggi pasti di mezzogiorno assieme al campo medico. Hanno dato una mano anche gli abitanti del villaggio che erano entusiasti del gesto premuroso dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva.

I devoti Sai hanno donato 209 unità di sangue al Kurseong Sub Divisional Hospital. Nello stesso ospedale sono state eseguite 38 operazioni di cataratta.

Nell’ambito dello SSSVIP, sono state distribuite, nei villaggi adottati, tre barelle e sei misuratori di pressione sanguigna.

Il Gurubathan e l’Amblok Samithi hanno agevolato la distribuzione di 7000 zanzariere offerte dal Dipartimento della Sanità. Inoltre, il Mamring Samithi ha contribuito a individuare 100 casi di anemia per conto del Dipartimento della Sanità e del Governo del Bengala Occidentale.

Al programma Sai di Consapevolezza Spirituale, organizzato al Solai Mahal di Villupuram, ha partecipato anche un vasto

numero di devoti mussulmani.

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i sensi devono essere considerati strumenti per svolgere servizio al prossimo. Si deve abbandonare l’assurda idea di indulgere nei piaceri legati ai sensi. Solo gli animali sono contenti di trarre soddisfazione soltanto dai sensi. perciò, ogni uomo dovrebbe dichiarare con fermezza: “io sono un uomo, non un animale.” Solo quando egli avrà questa convinzione cesserà di essere un animale e affermerà la sua umanità. Sfortunatamente, oggi gli uomini affermano di essere umani, ma sono coinvolti in attività animali.

Usate i Sensi per Servire gli Altri

– Baba

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