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MANUALE DEL SISTEMA SICUREZZA

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Academic year: 2022

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00 08/01/2018 Prima Emissione

Preparazione e data Verifica e data Approvazione e data

La copia aggiornata di questo documento in formato elettronico è disponibile nella rete informatica aziendale; al ricevimento il destinatario distrugge la copia cartacea dell’edizione precedente eventualmente in suo possesso o da lui duplicata.

MANUALE DEL SISTEMA

SICUREZZA

(2)

0.1 PREMESSA ... 3

0.2 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA ... Errore. Il segnalibro non è definito. 1. GENERALITA’ ... 4

1.1 Scopo e campo di applicazione del manuale ... 4

1.2. Campo di applicazione del sistema sicurezza ... 5

1.3. Gestione della documentazione del sistema sicurezza ... 5

2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO ... 6

3 TERMINI E DEFINIZIONI ... 7

3.1 Glossario ... 7

3.2 Definizioni interne ... 7

4. SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA (SGSL) ... 8

4.1 Requisiti generali ... 8

4.2 Politica della sicurezza e salute sul lavoro ... 10

4.3 Pianificazione... 11

4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e determinazione dei controlli ... 11

4.3.2 Prescrizioni legali e altre ... 13

4.3.3 Obiettivi ... 14

4.4 Attuazione e funzionamento ... 15

4.4.1 Struttura e responsabilità ... 15

Datore di lavoro(DL) ... 16

Responsabile del Sistema di Gestione per la Sicurezza (RSGSL) ... 17

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP): ... 17

Medico Competente (MC) : ... 19

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): ... 19

Lavoratori delle unità produttive ... 20

Preposti ... 21

4.4.2 Formazione, sensibilizzazione e competenza... 22

4.4.4 Documentazione ... 24

4.4.5 Controllo dei documenti e dei dati ... 25

4.4.6 Controllo operativo ... 25

4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze ... 26

4.5 Controlli e azioni correttive ... 28

4.5.1 Controllo e misura delle prestazioni ... 28

4.5.2 Verifica della conformità legislativa ... 29

4.5.3 Infortuni, incidenti, non conformità e azioni correttive e preventive... 29

4.5.4 Registrazioni e gestione dei registri ... 30

4.5.5 Audit ... 30

4.6 Riesame della Direzione ... 31

ALLEGATO 1:Tabella II: Tabella di correlazione OHSAS 18001 / LG UNI-INAIL-ISPESL-PARTI SOCIALI ... 33

ALLEGATO 2 : elenco procedure ... 34

(3)

0.1 PREMESSA

Il Sistema di Sicurezza è stato redatto in ottemperanza alla Norma BS OHSAS 18001:2007 - Occupational health and safety management systems per permettere all’Azienda di tenere sotto controllo i rischi sulla salute e la sicurezza e di migliorare le proprie prestazioni.

In particolare l’Azienda ha inteso :

stabilire un sistema di gestione per la salute e la sicurezza al fine di eliminare o minimizzare il rischio al quale sono esposti i lavoratori e le altre parti interessate che possono essere esposte a rischi sulla salute e la sicurezza associati alle proprie attività.

La Direzione inoltre si impegna a :

a) applicare, mantenere attivo, migliorare con continuità il sistema di gestione per la sicurezza implementato;

b) assicurarsi di ottemperare alla politica stabilita per la salute e la sicurezza;

c) dimostrare tale conformità agli altri;

d) effettuare un monitoraggio continuo della legislazione corrente sulla sicurezza, ed un adeguamento del sistema alle sue prescrizioni

e) effettuare una auto-valutazione o una auto-dichiarazione di conformità alla norma BS OHSAS 18001.

Il sistema di gestione della sicurezza si compone della seguente serie di documenti:

1.MANUALE SISTEMA SICUREZZA 2.PROCEDURE OPERATIVE

3.DOCUMENTI, ISTRUZIONI, MODULISTICA

L’oggetto del SISTEMA di SICUREZZA è costituito dall’insieme dei lavoratori, dei processi, degli impianti, delle attrezzature produttive e dei locali di lavoro.

L’obiettivo è finalizzato al raggiungimento e/o avvicinamento e mantenimento delle condizioni di maggiore garanzia per la salute e la Sicurezza di ogni singolo lavoratore nell’ambito dello svolgimento della propria attività lavorativa.

L’Impresa srl, attraverso il proprio Datore di lavoro, ha provveduto alla realizzazione di questo documento valutandolo in tutte le sue parti ed assumendosene tutte le responsabilità.

(4)

1. GENERALITA’

1.1 Scopo e campo di applicazione del manuale

Lo scopo del presente Manuale di Sicurezza è quello di stabilire un sistema di gestione per la salute e la sicurezza al fine di eliminare o minimizzare il rischio al quale sono esposti i lavoratori e le altre parti interessate che possono essere esposte a rischi sulla salute e la sicurezza associati alle proprie attività.

L’oggetto del Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (di seguito SGSL) è costituito dall’insieme dei lavoratori, dei processi, degli impianti, delle attrezzature produttive e dei locali di lavoro. L’obiettivo è finalizzato al raggiungimento e/o avvicinamento e mantenimento delle condizioni di maggiore garanzia per la salute e la Sicurezza di ogni singolo lavoratore nell’ambito dello svolgimento della propria attività lavorativa, ovvero

 massimizzare la tutela (attraverso la prevenzione) della salute e sicurezza sul lavoro, minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (clienti, fornitori, visitatori, ecc.), e forieri di eventuali incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro;

 aumentare l’efficienza e le prestazioni dell’impresa/organizzazione

 contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro;

 migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa/organizzazione

A tal fine è stato:

 coinvolta l’Azienda con la partecipazione consapevole ed attiva del Datore di lavoro e di tutte le figure ad esso legate

 redatto il documento “Politica della Sicurezza” che sintetizza le linee programmatiche sulla sicurezza perseguita dall’Azienda e sottoscritta dal Datore di lavoro

 condotta una analisi delle condizioni ambientali (sede, magazzino, aree di passaggio etc.) delle attività, flussi di lavoro, mezzi ed attrezzature, etc., al fine di individuare e valutare potenziali pericoli, rischi annessi, emergenze etc., individuare le misure di sicurezza.

 sulla base di quanto sopra, redatto il Documento di Valutazione dei Rischi, comprendente indicazioni per aggiungere e mantenere l’efficienza nei luoghi di lavoro

 predisposto un piano di formazione ed informazione dei lavoratori

 predisposto il SGSL in linea con quanto sopra, che permette attraverso opportune procedure e istruzioni operative :

o il monitoraggio delle prestazioni del sistema

o l’aggiornamento ed adattamento all’evoluzione delle leggi, regolamenti e norme di buona tecnica

o il coinvolgimento dei lavoratori e loro rappresentanti nel sistema di gestione

(5)

1.2. Campo di applicazione del sistema sicurezza

Il SGSL implementato si applica a tutte le attività Aziendali siano esse svolte all’ interno degli uffici o esterne sui cantieri.

Tutto il personale aziendale (diretto o indiretto), così come i fornitori, eventuali visitatori esterni che abbiano accesso alle aree aziendali (uffici, cantieri, etc.) sono tenuti ad applicare le prescrizioni del SGSL.

Analogamente il SGSL si applica alle attività eventualmente affidate in sub-appalto (out-sourcing).

1.3. Gestione della documentazione del sistema sicurezza

L’Azienda ha stabilito con apposita procedura, le modalità per la gestione, revisione e conservazione della documentazione di origine esterna e di origine interna. (P 4.2 “gestione della documentazione)

Di seguito ricordiamo gli elementi più significativi trattati dalla procedura:

documentazione di origine esterna:

• leggi, regolamenti, norme antinfortunistiche attinenti l’attività dell’azienda;

• regolamenti e accordi aziendali;

• quella richiesta dalla normativa vigente in materia di SGSL;

• manuali, istruzioni per l’uso di macchine, attrezzature, dispositivi di protezione individuale (DPI) forniti dai costruttori;

• piani di coordinamento per la sicurezza (PCS)

• etc.

documentazione di origine interna :

• informazioni sui processi produttivi;

• documento di valutazione dei rischi

• documento di verifica della conformità legislativa

• piani di emergenza.

• manuale, procedure, istruzioni operative del SGSL;

• schemi organizzativi;

• norme interne e procedure operative;

• piani operativi di sicurezza (POS)

• rapporti di audits

• documenti di registrazione

• verbali di riesame

• etc.

La gestione, aggiornamento e revisione della documentazione del SGSL è regolata da apposite procedure.

(6)

2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO

Le normative di riferimento che vengono utilizzate nell’ambito della gestione del presente Sistema di Sicurezza possono essere suddivise in:

1) Normative Cogenti

2) Normative Tecniche e Linee Guida sia Nazionali che Regionali che Comunitarie.

3) Standars di riferimento

Relativamente agli Standards, per la implementazione del sistema si è fatto riferimento ai seguenti :

BS OHSAS 18001:2007 Sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro BS OHSAS 18002:2008 Linee guida per l’attuazione della OHSAS 18001

L. n. 123 del 3 agosto 2007 “Testo Unico per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori”

(di seguito riferito come T.U.) DLgs. n. 81/2008 Decreto attuativo del DLgs. 123/07

“Linee Guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)” UNI / 2001

“Guida operativa per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro” INAIL ed. 2003

(7)

3 TERMINI E DEFINIZIONI

3.1 Glossario

I termini di base e le definizioni utilizzati in questo Manuale sono quelli definiti nella Norma BS OHSAS 18001 §3, alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

3.2 Definizioni interne

Per agevolare la comprensione di quanto esposto nel Manuale del Sistema Sicurezza e nelle procedure, si riportano di seguito le abbreviazioni o gli acronimi con cui vengono citati i principali documenti o designate le principali funzioni aziendali, insieme ad eventuali interpretazioni di alcuni termini particolari utilizzati nell'ambito dei processi dell’Azienda.

Abbreviazioni

T.U. L. n. 123 del 3 agosto 2007 “Testo Unico per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori”

SGSL Sistema di Gestione della Sicurezza e della salute sul Luogo di lavoro SSL Salute e sicurezza sul lavoro

Acronimi

DL Datore di lavoro

RSGSL Rappresentante per il Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro RSPP Responsabile Servizio Prevenzione Protezione

ASPP Addetti Servizio Prevenzione Protezione ASPS Addetti Servizio Primo Soccorso

RLS Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza

MC Medico Competente

PR Preposto

(8)

4. SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA (SGSL)

4.1 Requisiti generali

L’ Azienda ha implementato il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) in accordo ai requisiti del punto 4 della BS OHSAS 18001.

Per la implementazione del SGSL, il Datore di lavoro, in collaborazione con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, il Medico Competente e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ha seguito il seguente schema operativo:

(9)

In sintesi per l’implementazione del sistema si è operato come segue:

1) analisi iniziale :

 identificazione dei luoghi di lavoro

 identificazione dei cicli produttivi/flussi di lavoro

 censimento delle attrezzature fisse e mobili

 censimento lavoratori e mansioni

 disposizioni legislative, regolamenti comunitari, nazionali, locali, documentazione tecnica etc. in materia di sicurezza

2) definizione della Politica Aziendale :

 definizione programmatica dell’impegno aziendale in materia di prevenzione e protezione

3) analisi e scelta dei criteri di analisi e valutazione rischi :

 individuazione dei fattori di pericolo

 tutela di terzi esposti alle attività di ufficio, di manutenzione ordinaria e straordinaria e attività di cantiere

 rischi relativi alla sicurezza rilevati nei luoghi di lavoro

 situazioni di emergenza

4) individuazione delle misure di prevenzione e sicurezza : .

 misure principali di prevenzione

 programma delle misure di miglioramento per la salute e la sicurezza dei lavoratori

 individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare

 definizione dei ruoli, competenze e deleghe per la realizzazione delle misure di cui sopra

 definizione dei Dispositivi di Protezione Individuali

 piani di intervento sulle situazioni di emergenza

5) stesura del documento “Analisi e Valutazione dei Rischi” (vedi TU art. 28)

assunto come documento base per lo sviluppo ed implementazione del SGSL

6) implementazione del SGSL

organizzazione del sistema di valutazione/aggiornamento del SGSL

 programmazione degli interventi (definizione obiettivi, criteri di verifica, etc.)

 integrazione nel sistema Aziendale

 formazione del Personale, approntamento procedure, istruzioni operative etc.

(10)

7) monitoraggio del sistema e riesame dello stesso

 audits interni di verifica e valutazione del livello di implementazione del SGSL

 monitoraggio sul rispetto degli obblighi di legge, adeguatezza delle procedure, delle istruzioni operative, etc.

 sorveglianza sul comportamento del Personale (utilizzo corretto dei DPI, rispetto delle procedure ed istruzioni operative, etc.)

 analisi delle Non Conformità, incidenti (potenziali, o realmente accaduti, etc.), segnalazioni di pericolo, etc.

 eventuali prescrizioni da parte degli enti di controllo

8) miglioramento continuo :

 aggiornamento della programmazione (adeguamento degli obiettivi)

 interventi di modifica al sistema

 formazione del personale

4.2 Politica della sicurezza e salute sul lavoro

I principi della politica della sicurezza aziendale vengono enunciati dalla Direzione la quale provvede a divulgarli a tutti i livelli dell’organizzazione. I principi derivano dall’applicazione di norme e leggi volontarie o cogenti, ma anche dalla reale sensibilità che la Direzione Aziendale (e tutta l’organizzazione) manifesta nei confronti dell’ambiente esterno ed interno. I principi vengono rivisti ed eventualmente confermati di anno in anno. La Politica della sicurezza:

- viene elaborata, discussa e definita dalla Direzione e condivisa da tutte le funzioni aziendali sulla base dei principi e delle politiche ambientali generali dell’Azienda, tenendo conto di leggi, regolamenti nazionali e/o locali, dei programmi produttivi e del programma ambientale;

- viene verificata, integrata, aggiornata e sottoposta a nuova approvazione annualmente in fase di riesame della direzione, anche alla luce dei risultati degli Audit interni;

- viene comunicata e divulgata a tutti i dipendenti tramite diffusione attraverso l’affissione in punti visibili dell’azienda per promuovere a tutti livelli un senso di responsabilità verso l’ambiente interno ed esterno;

- è resa disponibile su richiesta agli organi pubblici, a clienti e fornitori, alle associazioni di categoria, al fine di diffondere al pubblico le informazioni necessarie per comprendere gli effetti delle attività dell’azienda sull’ambiente e per far conoscere gli impegni intrapresi;

- fa riferimento alle specifiche attività dell’azienda;

- contiene un impegno al miglioramento continuo delle prestazioni in materia di sicurezza, alla prevenzione degli incidenti e infortuni ed alla conformità alla legislazione e regolamentazione applicabile per le attività interessate dal SGSL.

(11)

Il documento di Politica della sicurezza viene conservato e archiviato da RSGA; La Direzione individua i canali di divulgazione più appropriati che verranno utilizzati per diffondere il documento di Politica della sicurezza.

4.3 Pianificazione

4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e determinazione dei controlli

L’Azienda ha definito in apposita procedura (PS 4.3.1 “Identificazione pericoli, valutazione rischi e determinazione controlli”) le modalità operative per la continua identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi relativi alla sicurezza e l’implementazione delle necessarie misure di controllo, relativamente alle attività da essa svolte.

Il Datore di lavoro ha la responsabilità di provvedere alla identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e l’individuazione delle necessarie misure di prevenzione e controllo relativamente alle attività presenti e future svolte dall’Azienda.

In particolare, il Datore di lavoro in collaborazione con

 Rappresentante della Direzione per la Sicurezza, (RSGSL)

 Responsabile Sistema Prevenzione e Protezione, (RSPP)

 Rappresentane dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

 Medico Competente (MC)

procede alla (TU art. 17-18) :

 individuazione dei requisiti legali, derivanti da leggi, regolamenti comunitari, nazionali, regionali, locali, etc.

 individuazione delle lavorazioni, considerando le macchine, gli impianti, le sostanze impiegate, etc.

 individuazione dei pericoli, e delle fonti, relativamente alle:

o attività lavorative ordinarie e straordinarie, comprese le situazioni di emergenza;

o attività di tutto il personale (inclusi lavoratori con contratto atipico, fornitori, visitatori, ecc.), che ha accesso al luogo di lavoro e/o ha interferenza con le attività lavorative svolte;

o strutture, dei luoghi e dei metodi di lavoro, delle macchine, degli impianti, delle attrezzature, delle sostanze utilizzate, sia che siano quelle proprie dell’azienda sia che vengano fornite da terzi;

Valutazione degli elementi di rischio significativi ( 4.3.1)

Per ogni aspetto di rischio individuato è stata effettuata una analisi volta alla :

 valutazione del rischio, e sua classificazione (attraverso opportuni indici, quali la entità del danno (D), la probabilità di accadimento (P), e fattore di formazione/informazione del personale (K)), individuando quelli che devono essere eliminati o controllati;

(12)

 identificazione delle necessità di addestramento e/o l'adozione di controlli;

 modalità più adeguate per presidiare i processi aziendali, così da prevenire le inefficienze nonché individuare e pianificare le attività di modifica organizzativa, strutturale, procedurale, produttiva, tecnologica, ed operare così attraverso azioni preventive e non correttive

 individuazione delle misure di sicurezza più idonei a prevenire, ridurre, eliminare i pericoli i incidente

 individuazione di situazioni di emergenza e modalità di intervento in tali situazioni

Significatività rischi individuati(4.3.1)

La valutazione degli elementi di significatività dei rischi individuati è stata effettuata, sulla base di una scala qualitativa basata sulla considerazione di elementi quali:

 le prescrizioni di legge,

 i regolamenti

 le prassi lavorative applicabili

 eventuali incidenti occorsi in precedenza

 eventuali osservazioni degli Enti di controllo

Sono stati quindi individuati opportuni livelli di rischio (improbabile, basso, medio, alto), tipologie di intervento (azioni correttive, migliorative etc.), e priorità di realizzazione dell’intervento.

La metodologia utilizzata dall’Azienda per l’individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi di impatto sulla sicurezza , garantisce che

 è adeguata alla identificazione della tipologia dei pericoli ed alla valutazione dei relativi rischi, delle misure da adottare e delle scadenze per assicurare che sia preventiva e non correttiva;

 è adeguata alla classificazione dei rischi in accordo alle prescrizioni legali, i pericoli e i rischi sulla salute e sicurezza, le opzioni tecnologiche, le necessità finanziarie, operative e di fornitura e le opinioni delle parti interessate.

 è coerente con l’esperienza operativa e la capacità delle misure di controllo del rischio utilizzate;

 fornisce elementi per la identificazione delle risorse necessarie , necessità di addestramento e/o l'adozione di controlli;

 fornisce indicazioni sulle attività di vigilanza sugli interventi richiesti per assicurarne l'efficacia e la tempestività.

Le attività di cui sopra si estrinsecano nel documento “Analisi e Valutazione dei Rischi”

Valutazione dell’efficienza sistema di sicurezza (4.3.1)

Per valutare il grado di efficienza del sistema sicurezza dell’azienda sono stati individuati alcuni indicatori e alcuni indici ritenuti significativi e capaci di descrivere sinteticamente l’andamento del rapporto impresa - sicurezza per ciascun aspetto ritenuto significativo.

(13)

L’efficienza del sistema sicurezza viene anche valutata annualmente a fronte dei risultati che emergono dal

“Rapporto di gestione sicurezza”, che viene stilato sulla base di specifiche registrazioni (incidenti reali o potenziali, infortuni, Non conformità, ecc..) in singole e specifiche schede analitiche. Il “Rapporto di gestione sicurezza”, viene esaminato nel corso della riunione annuale sulla sicurezza, convocata da Datore di lavoro, e alla quale sono chiamati a partecipare (TU art. 35) :

Responsabile del sistema di gestione per la Sicurezza, (RSGSL)

Responsabile Sistema Prevenzione e Protezione, (RSPP)

Rappresentane dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

Medico Competente (MC)

Il verbale della riunione periodica sulla sicurezza,opportunamente archiviato e conservato costituisce uno degli elementi in ingresso al riesame della direzione (vedi 5.6.2).

Argomenti della riunione periodica sono:

 statistiche infortuni;

 risultati dei monitoraggi interni;

 azioni correttive intraprese;

 rapporti sulle emergenze (reali o simulate);

 rapporti sulla efficacia del sistema di gestione;

 rapporti sulla identificazione dei pericoli e sulla valutazione e controllo dei rischi.

Pianificazione

Il documento ” ,“Analisi e Valutazione dei Rischi” viene assunto come base per la elaborazione e preparazione del documento “Pianificazione del Sistema Sicurezza SGSL” .

Il documento viene distribuito ai Responsabili di Funzione .

Le Funzioni coinvolte dispongono delle risorse necessarie per la realizzazione delle azioni stabilite nei tempi previsti dalla pianificazione e devono comunicare a RSGSL l’insorgenza di qualsiasi situazione anomala.

La pianificazione è soggetta a revisioni ogni volta che cambiano gli obiettivi e le operazioni coinvolte.

La pianificazione, gli obiettivi e i target sono periodicamente revisionati in occasione del Riesame della Direzione o in occasione di eventi particolari (verificarsi di emergenze,incidenti, modifiche legislative , situazioni di criticità generale e/o particolare in materia di prevenzione dei reati amministrativi,etc.).

4.3.2 Prescrizioni legali e altre

L' Azienda ha definito in apposita procedura (PS 4.3.2 “procedura di gestione conformità legislativa”) le modalità per individuare, monitorare e mantenere aggiornate le prescrizioni di leggi, normative, regolamenti comunitari, nazionali, regionali, locali, accordi sottoscritti etc. relative al SGSL, e permettere così

l’aggiornamento ed adeguamento dello stesso a tali prescrizioni.

(14)

La procedura prevede la preparazione ed aggiornamento dei documenti “Registro della Conformità Legislativa“ e “Registro delle scadenze e degli adempimenti” in cui vengono indicati :

 il campo di applicazione

 il riferimento legislativo (legge, decreto, regolamento ecc..)

 i riferimenti di dettaglio (punti specifici, articoli, commi) di diretto interesse per l’azienda

 eventuali documenti di riferimento

 il eventuali necessità e tipologie di autorizzazione date di presentazione domande, e di rilascio delle stesse, date di rinnovo etc

 eventuali note.

La procedura inoltre definisce le modalità di comunicazione ai dipendenti ed alle altre parti interessate delle notizie essenziali su prescrizioni legali e altre.

4.3.3 Obiettivi

Per gli impatti sulla sicurezza, l’Azienda individua obiettivi e traguardi da raggiungere, in funzione delle risorse (tecniche, economiche e gestionali) disponibili, volti al conseguimento di un miglioramento continuo e progressivo delle sue prestazioni ed attività.

Ovvero,vengono definiti

 obiettivi

 modalità di controllo e monitoraggio,

 le responsabilità

 risorse umane impiegate

 mezzi strumentali ed economici a disposizione

 tempi di realizzazione

 indicatore dell’obiettivo

In funzione degli obiettivi e dei traguardi fissati, sono predisposte procedure operative e di controllo per evitare che vi siano non conformità rispetto a quanto previsto dalla politica della sicurezza, dagli obiettivi e target fissati.

I parametri che denunciano valori più a rischio per un non rispetto dei limiti di legge vengono considerati prioritari.

Gli obiettivi sono specifici, concreti, documentati e, quando possibile, misurabili.

Per la definizione degli obiettivi, e il loro riesame annuale, (effettuata dalla Direzione, in collaborazione con le funzioni coinvolte) , vengono prese in considerazione:

 la politica dell’azienda

 l’impegno per la prevenzione degli infortuni

 le prescrizioni legali e similari

 le opzioni tecnologiche valutando le migliori tecnologie disponibili e economicamente sostenibili

 le esigenze finanziarie, economiche, operative e commerciali dell’organizzazione

(15)

 il punto di vista del pubblico e della collettività.

Gli obiettivi e i traguardi sono distribuiti a tutti i Responsabili di Funzione e sono discussi in occasione dei Riesami svolti da parte della direzione.

Quanto sopra è estrinsecato nel documento “Programma di miglioramento”. Gli obiettivi sono normalmente revisionati ed eventualmente aggiornati in occasione del riesame del SGSL.

E’ compito di RSGSL:

 sovrintendere alla realizzazione del piano

relazionare periodicamente il Datore di lavoro sullo stato di applicazione ed avanzamento dello stesso, attraverso l’uso del documento “Piano di controllo operativo” tramite la verifica dell’attuazione di quanto in esso indicato

 illustrare convenientemente e compiutamente il piano ai Lavoratori

 raccogliere eventuali suggerimenti /proposte di miglioramento (da parte dei Lavoratori,

RLS,RSPP,MC) da proporre ed analizzare in sede di revisione/aggiornamento del documento

“Programma di miglioramento”

E’ compito dei lavoratori (cfr § 4.4.1), collaborare con la Direzione, i Dirigenti e i Preposti all’adempimento degli obblighi legislativi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro(esempio: piano di controllo e monitoraggio e altri documenti di regole interne) ed al raggiungimento degli obiettivi.

4.4 Attuazione e funzionamento

4.4.1 Struttura e responsabilità

L’Azienda, consapevole che la a responsabilità della salute e sicurezza dei lavoratori è dell’alta direzione, ha provveduto a designare la struttura operativa sotto riportata.

Legale rappresentante

Responsabile sistema di gestione per la sicurezza

Medico competente

Responsabile servizio prevenzione e protezione

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Addetti al servizio prevenzione e protezione

Addetti al servizio primo soccorso

preposti

(16)

Questo organigramma è anche riportato in forma nominativa come allegato al presente Manuale.

I ruoli e le responsabilità sono indicate nel Mansionario.

Datore di lavoro (DL)

La Datore di lavoro è conscio che (TU, Art. 17 “Obblighi del datore di lavoro non delegabili “) non può delegare le seguenti attività:

 la valutazione di tutti i rischi con la conseguente adozione dei documenti previsti dall’articolo 28;

 la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

ha inoltre (TU Art. 18 “Obblighi del datore di lavoro e del dirigente”) le seguenti principali responsabilità

nominare il Medico Competente (MC)

 designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

 fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale,

 richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;

 richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico dalla legislazione;

 adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

 informare i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

 adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento

 consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute;

consegnare al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, copia del documento “Analisi e valutazione dei rischi”

 richiedere contrattualmente ai subappaltatori l’osservanza del SGSL implementato in Azienda

 comunicare agli Enti di controllo, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni;

 convocare le riunioni periodica sulla sicurezza;

 aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;

 comunicare annualmente all’INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

(17)

Responsabile del Sistema di Gestione per la Sicurezza (RSGSL)

(RSGSL) la specifica responsabilità di assicurare che :

 il sistema di gestione sia implementato e applichi i requisiti richiesti durante tutte le fasi di lavorazione e ad ogni livello dell’organizzazione.

le prescrizioni SGSL siano applicate e mantenute aggiornate;

individuare in collaborazione con RSPP,RSL, Medico Competente il piano annuale di

monitoraggio di 1° Livello (monitoraggio tra operatore e preposto) e farlo approvare dalla Datore di lavoro

preparare, annualmente il piano di monitoraggio di 2° Livello (completo di definizione obiettivi e relativi indicatori di prestazione), e le relative Visite Ispettive Interne

i rapporti sulle prestazioni del SGSL vengano presentati all’alta direzione per la revisione e come base per il miglioramento del sistema.

verificare l’impegno al miglioramento continuo del SGSL di tutti coloro che rivestono un ruolo di responsabilità gestionale.

 verificare lo stato di formazione/informazione del personale in materia di sicurezza

 provvedere, di concerto con la Direzione e con il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori, alla designazione degli addetti alla gestione delle emergenze (addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione dei lavoratori, pronto soccorso, etc)

 gestire i rapporti con il Medico Competente

gestire i rapporti con il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori (RLS)

gestire le NC di 1° livello (intervento diretto ed immediato per la rimozione del problema tecnico od organizzativo riscontrato)

gestire le NC di 2° livello (che normalmente richiedono il riesame della correttezza delle procedure, della loro effettiva applicazione,dell’azione di formazione e sensibilizzazione effettuate.)

eventuale elaborazione di piano di revisione del SGSL, o di piano formativo, in funzione dei risultati del riesame delle NC di 1° e 2° Livello

redigere annualmente (o anticipatamente se richiesto dalle circostanze) la Relazione di Monitoraggio del SGSL corredata eventualmente di proposte di modifica/miglioramento da sottoporre alla Direzione/Datore di lavoro

mantenere aggiornato il documento “Gestione della Conformità Legislativa“, relativamente alla sicurezza (in collaborazione con RSPP), sia in ordine a variazioni legislative, normative, etc., che in occasione di modifica di prodotto/attività Aziendale

Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP):

RSPP è nominato da AU/Datore di lavoro, opera in staff a Direzione/Datore di lavoro. e provvede agli adempimenti richiesti D.L 123/2007 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro), dal DL CdM 81/2008 (Decreto attuativo legge 123/07) e s.m.i.

In particolare è responsabile di:

(18)

 individuare i fattori di rischio, valutare la loro pericolosità, individuare le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente, sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;

 elaborare, per quanto di competenza, un sistema di misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo di tali misure;

 elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;

 elaborare e proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori;

 partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica sulla sicurezza;

 fornire ai lavoratori le informazioni sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro, sulle procedure di primo soccorso, lotta antincendio, evacuazione dei luoghi di lavoro, sull’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi, sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate;

collaborare con RGQ/RSGSL per mantenere aggiornato il documento “Gestione della Conformità Legislativa“, sia in ordine a variazioni legislative, normative, etc., che in occasione di modifica di prodotto/attività Aziendale

Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP)

Squadra di lavoratori (nominata da Datore di lavoro) addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, e che ha ricevuto adeguata formazione / informazione per svolgere tale attività

ASPP è nominato dal Datore di lavoro da cui dipende, opera in coordinamento con RSPP, RGQ/RSGSL, per attivare le misure previste nei piani di intervento e risposta alle emergenze , quali ad es.

 attivazione allarmi

 primi interventi in loco,

 ricerca di aiuto e di attivazione dei servizi esterni ( Vigili del Fuoco, Polizia, Ambulanze, Ospedali, etc.)

 gestione delle attività di evacuazione del personale

 controllare periodicamente lo stato di conservazione ed efficienza dei dispositivi ed attrezzature di emergenza (quali carica e funzionalità di estintori, idranti, disponibilità di cassette di pronto soccorso e loro contenuto, stato di ingombro delle vie di fuga, dispositivi di allarme etc.)

 etc.

Addetti al Servizio di Primo Soccorso (ASPS)

Squadra di lavoratori (nominata da Datore di lavoro) addetti al Servizio di Primo Soccorso, che ha ricevuto adeguata formazione per svolgere tale attività

ASPS è nominato da Datore di lavoro, dal quale dipende, ed ha il compito di gestire le attività di primo soccorso in caso di incidente, come previsto dal piano di intervento.

Addetti al Servizio antincendio e gestione emergenze (ASAGE)

(19)

La squadra di lavoratori Addetti al Servizio antincendio e gestione emergenze (ASAGE) è nominato da Datore di lavoro, dal quale dipende, ed ha il compito di gestire le attività addetti al salvataggio, prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, come previsto dal piano di emergenza aziendali e piano di emergenza specifici dei singoli cantieri. Tale attività è svolta conformemente alla formazione e direttive ricevute sia all’interno delle sedi amministrative e magazzino, che su cantieri mobili e temporanei.

Medico Competente (MC) :

E’ nominato da Datore di lavoro, ed in qualità di Medici Competente svolge le seguenti principali attività (TU art. 25) :

collabora con Datore di lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione alla valutazione dei rischi,

 programma ed effettua la sorveglianza sanitaria;

 istituisce una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria.

 consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell’incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, e con salvaguardia del segreto professionale;

 consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la necessità di conservazione;

 invia agli Enti di controllo le cartelle sanitarie e di rischio nei casi previsti dalla legislazione

 informa i lavoratori ed il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza,sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti, sui risultati della sorveglianza sanitaria;

 presenta (in occasione della riunione periodica sulla sicurezza) in un rapporto i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e su eventuali necessità migliorative;

 visita gli ambienti di lavoro almeno una volta o più volte all’anno in base alla valutazione dei rischi;

la periodicità deve essere annotata nel documento di valutazione dei rischi;

 partecipa alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori , ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria;

 comunica, mediante autocertificazione, il possesso dei titoli e requisiti di legge per l’abilitazione all’attività di medico competente

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS):

Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, l’Azienda riconosce e garantisce il diritto di (TU art.2):

 libero accesso ai luoghi ove si svolgono le lavorazioni;

 ricevere un’adeguata formazione, partecipando ad appositi corsi;

 ricevere o attingere informazioni dettagliate sui rischi presenti in azienda, con lo scopo di permettere ai rappresentanti dei lavoratori di elaborare e formulare (con cognizione di causa) proposte e

(20)

programmi di miglioramento delle misure di prevenzione, ed informare i lavoratori sui livelli di sicurezza presenti in azienda.

 venire consultato preventivamente e tempestivamente, in ordine all’organizzazione,

programmazione ed attuazione delle attività di prevenzione nell’azienda o nell’unità produttiva in cui opera;

 interloquire anche sulla scelta degli addetti al servizio di prevenzione; essere informato dei rischi derivanti tanto dalle macchine, dagli impianti, dagli ambienti e dall’organizzazione del lavoro che dall’uso di sostanze e preparati pericolosi;

 essere messo a conoscenza delle prescrizioni degli organi di vigilanza;

Il responsabile dei lavoratori per la sicurezza ha il compito di

 formulare osservazioni nel corso di eventuali visite ispettive e possa, più in generale, avanzare proposte di adozione di misure di prevenzione idonee alla tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori;

 partecipare alle riunioni periodiche sulla sicurezza;

 rivolgersi alle autorità competenti per sollecitare il loro intervento, qualora ritenga che le misure di protezione adottate siano insufficienti.

 partecipare alla elaborazione e revisione del documento “Analisi e Valutazione dei Rischi”

 partecipare alle riunioni periodiche sulla sicurezza indette dai Responsabili Aziendali

 conoscere i rischi e i pericoli derivanti dalle diverse lavorazioni eseguibili in cantiere;

 conoscere e attuare le principali misure di sicurezza a tutela dell’incolumità propria, degli altri addetti ai lavori e di persone esterne;

 conoscere e attuare le principali misure ambientali individuate dall’organizzazione a tutela dell’ambiente nei cantieri

Lavoratori delle unità produttive

Per «lavoratore» si intende persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con

o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione (TU art.2), Ogni Lavoratore(TU art 20 “obblighi dei lavoratori”) è tenuto a :

 contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ed alla prevenzione della responsabilità amministrativa;

 osservare le indicazioni e prescrizioni contenute nel Codice Etico e nel Codice Comportamentale

 osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale, e della salvaguardia ambientale;

 utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;

 utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;

(21)

 segnalare immediatamente qualsiasi eventuale condizione di pericolo grave o incombente di cui vengano a conoscenza, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;

 non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;

 non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;

 partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;

 sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

 conoscere i rischi e i pericoli derivanti dalle diverse lavorazioni eseguibili in cantiere;

 conoscere e attuare le principali misure di sicurezza a tutela dell’incolumità propria, degli altri addetti ai lavori e di persone esterne, e di salvaguardia dell’ambiente;

 Operare secondo le buone pratiche di sicurezza e ambientali rispettando le indicazioni aziendali in merito alla gestione rifiuti, movimentazioni di sostanze pericolose (negli uffici, in officina, sui cantieri etc.)

Preposti

Per «preposto»si intende persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.(TU art.2)

I preposti (TU art. 19 “Obblighi del preposto”) , secondo le loro attribuzioni e competenze, devono:

 sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;

 verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

 richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

 informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

 astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;

 segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;

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 frequentare appositi corsi di formazione.

 conoscere i rischi e i pericoli derivanti dalle diverse lavorazioni eseguibili in cantiere;

 conoscere e attuare le principali misure di sicurezza a tutela dell’incolumità propria, degli altri addetti ai lavori e di persone esterne;

 Operare secondo le buone pratiche di sicurezza e ambientali rispettando le indicazioni aziendali in merito alla gestione rifiuti, movimentazioni di sostanze pericolose in officina

 conoscere e attuare le principali misure ambientali individuate dall’organizzazione a tutela dell’ambiente nei cantieri

4.4.2 Formazione, sensibilizzazione e competenza

E’ importante che il personale sia consapevole della rilevanza delle attività che a lui fanno capo e del contributo al raggiungimento degli obiettivi per la qualità e la tutela dell’ambiente.

A tal fine la Direzione con il supporto da RSGSL definisce e con l’ausilio delle singole funzioni interessate, le esigenze di competenza (quali ad es. titolo di studio, attestazioni di formazione, esperienze, etc.) del

Personale che svolge attività di impatto sulla qualità del prodotto/servizio,documentandole sulla “Scheda Personale”.

Le attività di Formazione ed Addestramento (vedi la procedura PS 4.4.2 “addestramento del personale “) coinvolgono tutte le funzioni a livelli e contenuti diversificati in funzione dei ruoli ricoperti.

La Direzione, annualmente, pianifica le attività formative e di addestramento interno ed esterno a livello generale, in funzione delle necessità di addestramento, delle politiche, delle esigenze specifiche, degli obiettivi, dei mutamenti tecnologici e le formalizza. In particolare :

 la formazione e/o addestramento del personale direttivo in materia di conduzione aziendale per la qualità, l’ambiente, la sicurezza e la prevenzione della responsabilità amministrativa, inclusi i costi del Sistema SGSL e la valutazione dell’efficacia di tale formazione e/o addestramento del personale

 la formazione del personale sulla politica, gli obiettivi e i concetti di soddisfazione del Cliente e delle esigenze della collettività

 un programma di sensibilizzazione agli aspetti relativi alla sicurezza ed alla trasparenza amministrativa (prevenzione della responsabilità amministrativa)

 addestramento specifico su: controllo e monitoraggio dei processi, raccolta e analisi dei dati,

identificazione e analisi dei problemi, azioni correttive e di miglioramento, metodi di lavoro di gruppo, comunicazione, misure da adottare in caso di emergenza, modalità per operare con sostanze potenzialmente a rischio per l’ambiente e/o la sicurezza

Sono tenute in conto eventuali richieste degli interessati derivanti da specifiche necessità.

L’azienda individua di norma necessità di addestramento, nei seguenti casi:

 all’atto dell’assunzione per accertare il grado di capacità verso l’attività che il dipendente dovrà svolgere,

 al cambiamento di mansione

 all’acquisto ed utilizzo di nuove e diverse attrezzature di produzione o strumenti per prova e controllo

(23)

 quando si evidenziano carenze

 per l’aggiornamento verso nuove tecniche di lavoro

 per la conoscenza del Sistema Sicurezza implementato in azienda

 per la conoscenza e l’aggiornamento legislativo e normativo

È compito di RSGSL verificare e valutare, con il supporto delle altre funzioni competenti, l'efficacia della formazione e dell'addestramento mediante colloqui, test di apprendimento e osservazione delle praticità acquisite nello svolgimento delle mansioni preposte. Tale attività trova riscontro nella “Scheda Personale”.

Ogni attività formativa viene registrata da UP sulla “Scheda Personale”.

E’ compito di RGQ/RSGSL assicurare che il Personale sia a conoscenza ed operi in consapevolezza secondo i criteri del Sistema Integrato di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza.

A tale scopo vengono distribuite le procedure gestionali ed operative a tutto il personale Aziendale. I responsabili d’area raccolgono eventuali commenti/ osservazioni, provvedendo ad inoltrarlo alla direzione per valutazione ed eventuali successive azioni.

Nel caso di un appalto che comporti prestazioni di lavoro di una ditta esterna nella propria sede , L’Azienda provvede (in maniera documentata) :

a fornire alla ditta stessa una documentazione (valutazione rischi ed interferenze “DUVRI”) contenente informazioni generali e specifiche riguardanti :

o i rischi riscontrati all’interno degli ambienti di lavoro

o i sistemi e le misure di prevenzione e protezione sia generali che particolari

o tutte le altre informazioni che possono essere necessarie alla ditta appaltante al fine di ridurre e limitare i rischi ambientali o della sicurezza

 a richiedere che la ditta Appaltatrice invii documentazione comprovante l’avvenuta valutazione dei rischi e conseguenti misure protettive e preventive inerenti le attività dell’ appalto in oggetto L’Azienda ritiene tale documentazione necessaria e sufficiente affinché i lavoratori della ditta appaltatrice/subappaltatrice possano accedere nei propri ambienti di lavoro.

4.4.3 Comunicazione, partecipazione e consultazione

L'Azienda ha definito in apposita procedura documentata (PS-4.4.3 “Gestione della comunicazione interna ed esterna”) le modalità operative per garantire che le informazioni del Sistema SGSL pertinenti vengano comunicate verso e da i dipendenti e le altre parti interessate.

In particolare le modalità di:

 coinvolgimento dei dipendenti nello sviluppo e nella revisione di politiche e procedure per affrontare i rischi sulla sicurezza e quelli relativi all’ambiente;

 consultazione dei dipendenti quando vi sia qualsiasi variazione che abbia effetto sulla salute e sicurezza sul lavoro o sull’ambiente;

informazione ai dipendenti sui responsabili del Sistema SGSL ed sul rappresentante della direzione.

 trasmissione delle comunicazioni interne a tutti i livelli dei dipendenti e dei collaboratori;

(24)

 raccolta, valutazione e preparazione delle risposte a comunicazioni esterne provenienti dalle parti interessate;

 trasmissione verso l’esterno di comunicazioni ambientali (proattive dell’azienda e/o prescritte dalla legislazione vigente)

In particolare, vengono tenute :

riunioni programmatiche: sulla base delle scadenze inerenti gli obblighi legislativi e tecnici . riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori all’interno della propria unità operativa, contenute nel documento “Registro delle autorizzazioni,scadenze ed adempimenti”;

riunioni straordinarie: qualora le condizioni operative lo richiedano, Datore di lavoro, può convocare riunioni straordinarie. Le modalità sono le stesse descritte sopra.

Le lettere di convocazione delle riunioni ed i relativi verbali, vengono conservati in opportuna sede Il Datore di lavoro ha la responsabilità di approvare i contenuti di ciascuna comunicazioneRS ha la responsabilità di compilare la modulistica predisposta e di valutare almeno una volta all’anno in occasione del riesame con Datore di lavoro le comunicazioni sulla qualità e ambiente e sicurezza ricevute e/o emesse.

Ogni dipendente ha la responsabilità di inviare comunicazioni formali nel momento in cui lo ritiene opportuno e qualora si verifichino situazioni anomale e di effettuare quanto indicato dal RGQ/RSGSL a seguito di comunicazioni effettuate.

4.4.4 Documentazione

L’Azienda ha definito in apposita procedura (PG01 Documentazione del sistema qualità) le modalità di emissione, revisione e conservazione delle informazioni in forma adeguata, cartacea o elettronica, che descrivono gli elementi essenziali del SGSL e la loro interazione ed indirizzano alla documentazione relativa.

Tale documentazione include principalmente :

 la definizione della politica della sicurezza con l’identificazione di obiettivi

il presente Manuale Sicurezza

 le procedure ed i processi aziendali richiesta dalle Norme, quelle aggiuntive che l’Azienda ha ritenuto utile predisporre per definire le modalità di gestione dei processi, nonché tutti gli altri documenti necessari per garantirne la pianificazione, l’operatività il controllo e la prevenzione della responsabilità amministrativa

 le norme tecniche, leggi e regolamenti

 Documenti di Analisi e Valutazione dei Rischi, e relativi allegati

 Pianificazione di commessa, di sicurezza, di miglioramento etc.

 I documenti dei clienti

 Piano Operativo della Sicurezza

Le registrazioni. quali evidenze oggettive di efficacia del Sistema SGSL

 organigramma per funzioni

(25)

4.4.5 Controllo dei documenti e dei dati

L’Azienda ha definito in apposita procedura (PG01 Documentazione del sistema qualità) le modalità di emissione e gestione della documentazione, al fine di garantire che:

 se ne possa individuare la collocazione;

 la documentazione sia periodicamente esaminati, riveduti secondo necessità e approvati dal personale autorizzato;

 le versioni attuali di dati e documenti rilevanti siano disponibili in tutti i luoghi nei quali si svolgono operazioni essenziali per il funzionamento efficace del Sistema SGSL

 i dati ed i documenti superati siano tempestivamente ritirati da tutti i centri di emissione e di uso, oppure in altro modo protetti contro un uso involontario;

 i documenti e dati di archivio conservati per scopi di legge o di preservazione della conoscenza siano adeguatamente identificati.

4.4.6 Controllo operativo

Poiché l’integrazione nei processi operativi della tutela della salute e sicurezza rappresenta il cuore del SGSL, l’Azienda ha definito in apposita procedura PS 4.4.6 “Controllo operativo” le modalità operative per identificare operazioni ed interventi associati a rischi individuati ovunque sia necessario applicare misure di controllo.

L’Azienda inoltre attraverso il controllo operativo, verifica che :

tutte le componenti aziendali siano sensibili ed attive rispetto agli obiettivi del Sistema SGSL;

 che sia evitata la duplicazione di sforzi e spreco di risorse;

che siano adeguate, chiare e definite le responsabilità del Sistema SGSL;

 che venga promossa la collaborazione tra tutti i lavoratori; compresi i fornitori e sub-appaltatori;

 che vengano attuati i piani di manutenzione ordinaria e straordinaria;

che le decisioni prese tengano conto degli effetti sul Sistema SGSL;

 che la valutazione dei risultati raggiunti dal personale e dalle strutture aziendali tenga conto anche delle prestazioni fornite in materia del Sistema SGSL.

Vengono individuate essenzialmente due tipologie di controllo operativo :

• 1° Livello (continuo, in autocontrollo, condotto generalmente dagli operatori).

L’autocontrollo è basato sull’osservanza delle procedure / istruzioni relative all’impiego di macchine, attrezzature, utilizzo Dispositivi di Protezione Individuali, Piani qualità commessa, etc.

Eventuali NC rilevate/verificatesi durante il controllo di 1° livello, devono essere segnalate a RSGSL

• 2° Livello (pianificato/straordinario condotto da personale qualificato ed indipendente in collaborazione con RSGSL: fase di AUDIT interno)

Il controllo di 2° livello ha lo scopo di monitorare la funzionalità del sistema

(26)

L'Azienda al fine di mantenere attuale il controllo operativo, garantisce che :

 vengano preparate, revisionate e tenute aggiornate le procedure documentate per prevenire situazioni nelle quali la loro mancanza potrebbe portare a difformità rispetto alla politica e agli obiettivi del Sistema SGSL;

 vengano definiti nelle procedure i criteri operativi;

 vengano preparate, revisionate e tenute aggiornate le procedure relative a rischi individuati per beni, attrezzature e servizi acquisiti e/o utilizzati dall'organizzazione e comunicando ai fornitori e agli appaltatori procedure e requisiti di loro pertinenza;

 vengano preparate, revisionate e tenute aggiornate le procedure per il progetto di postazioni di lavoro, processi, installazioni, macchine, procedure operative e organizzazione del lavoro, compreso il loro adeguamento alle capacità umane, al fine di ridurre i rischi alla fonte.

Il controllo operativo viene eseguito attraverso audits interni eseguiti da personale qualificato, ed indipendente (tale personale può essere interno od esterno, in funzione delle necessità aziendali), e documentato attraverso opportuni verbali.

Periodicamente il Responsabile del sistema di gestione per la Sicurezza SGSL, sulla base dei dati di cui sopra, elabora la Relazione di Monitoraggio del SGSL corredata eventualmente di proposte di

modifica/miglioramento da sottoporre alla Datore di lavoro

4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze

L’Impresa ha predisposto ed applica la procedura P.4.4.7.1 “Gestione emergenze” per individuare,

prevenire e gestire le situazioni di emergenza, eventuali malattie e lesioni che ne possono conseguire e per riesaminare a posteriori quanto accaduto.

L’Impresa, ha inoltre nominato una squadra di lavoratori addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, debitamente formata / informata per messa in atto delle misure previste nei piani di “Gestione Emergenze”

RSPP, in collaborazione con RSGSL e sulla base del documento “Analisi e Valutazione dei Rischi”, predispone adeguati piani di risposta alle emergenze , incluse eventuali esercitazioni pratiche di simulazione, ove prescritto dalla legislazione. Nel piano inoltre vengono indicati i soggetti che devono essere tempestivamente informati della situazione. I piani vengono sottoposti alla Datore di lavoro per l’

approvazione, la messa a disposizione in azienda delle adeguate strutture, attrezzature di equipaggiamento per la protezione personale, esecuzione di corsi di formazione ed addestramento agli operatori per

prevenire, intervenire e gestire le situazioni di emergenza.

La procedura P.4.4.7.1 “Gestione emergenze” definisce i comportamenti e le misure da adottare in occasione di :

 incendio e combustione delle sostanze pericolose

 sversamento eccezionale di sostanze ausiliarie (oli, liquidi ecc..)

 incidenti o danni alle persone

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Esercitazione e simulazione

Tutti i dipendenti dell’azienda vengono informati e formati in merito alle situazioni di emergenza che si potrebbero verificare e sulle modalità di intervento e di gestione qualora si dovesse verificare l’incidente Inoltre se previsto nel “Piano di risposta alle emergenze “, il personale indicato deve effettuare almeno una esercitazione pratica simulando di attuare quanto predisposto dal piano di intervento.

L’effettuazione e i risultati di tale esercitazione vengono registrati sulla scheda personale

Gestione dell’emergenza

La responsabilità per la gestione delle situazioni di emergenza è del Responsabile di ciascuna Funzione Aziendale presso la quale si verifica la situazione, se l’evento si verifica all’interno dell’azienda, e del singolo trasportatore, se si verifica all’esterno. Comprende l’attivazione delle procedure di emergenza, la

salvaguardia dell’ambiente e dell’incolumità di tutte le persone coinvolte (interne e/o esterne all’azienda), il più elevato contenimento possibile delle conseguenze, l’indicazione e la registrazione dell’accaduto su apposita modulistica predisposta “Rapporto di valutazione incidente”

Valutazione degli impatti dovuti all’incidente

La direzione, tutte le volte che si è verificata e conclusa un’emergenza, si impegna a:

 valutare le cause che l’hanno provocata, le modalità con cui è stata gestita,

 l’efficacia della procedura P4.4.7.1 “Gestione emergenze”,

 l’esigenza di richiedere ed identificare azioni correttive e/o preventive al fine di ridurre la probabilità che si verifichino altre situazioni di emergenza,

 gli effetti ambientali / le ricadute sulla sicurezza che ne sono derivati

 se effettuare una nuova Analisi Ambientale Iniziale /Analisi e Valutazione dei Rischi.

Comunicazione dell’incidente La Datore di lavoro, ha si impegna

 ad avvisare immediatamente, nel caso in cui si verifichi l’evento ( in funzione della tipologia e degli impatti dello stesso) i soggetti individuati nel “Piano di risposta alle emergenze “

 gestire, (in occasione del verificarsi di un evento di emergenza) eventuali curiosi, la stampa, eventuali volontari che si presentino per dare aiuto

Registrazione dell’evento

Le emergenze, vengono trattate come NC, per cui la registrazione viene eseguita sul “Registro NC-AC-AP- Reclami”.

Riesame del ”Piano di risposta alle emergenze”

La Datore di lavoro in collaborazione con il Responsabile del sistema di gestione per la Sicurezza del SGSL e con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) si impegna a riesaminare il

“Piano di risposta alle emergenze “ , almeno una volta all’anno, in occasione del riesame del SGSL, ed comunque

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 nel caso di inserimento in azienda di eventuali modifiche impiantistiche e/o strumentali, per le quali si possano prevedere situazioni di rischio e/o emergenza

 ogni volta che si verifica in azienda un incidente.

I risultati dell’analisi vengono riportati nel documento “Verbale di Riesame del SGSL”

4.5 Controlli e azioni correttive

4.5.1 Controllo e misura delle prestazioni

Nota: quanto segue è la procedura richiesta dal paragrafo (4.5.1) della norma ISO OHSAS 18001

La sorveglianza e misurazione delle prestazioni del SGSL, si basa sui seguenti documenti :

 Analisi e Valutazione dei Rischi

 Gestione della Conformità Legislativa

 Pianificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza

 Registro delle scadenze e degli adempimenti

 Verbali delle riunioni programmatiche e/o straordinarie sulla sicurezza

 Pianificazione annuale dei controlli di 1° e 2° livello

 Rapporti di Non Conformità,

 Verbali di “Rapporto di valutazione incidente”

 Pianificazione degli audits interni e relativi reports

 Rapporti degli Enti Ispettivi

Il Responsabile del sistema di gestione per la Sicurezza SGSL, basandosi sui documenti di cui sopra, procede al monitoraggio periodico dei seguenti elementi :

 misure qualitative e quantitative adeguate alle necessità dell'organizzazione;

 monitoraggi sul perseguimento degli obiettivi dell’organizzazione;

misure preventive di prestazione per monitorare il soddisfacimento del programma SGSL, dei criteri operativi, della legislazione e delle prescrizioni regolamentari applicabili;

 misure di prestazione per tenere sotto controllo gli infortuni, le malattie, gli incidenti ed altre evidenze storiche di malfunzionamenti del SGSL;

 registrazione di dati e risultati di sorveglianza e misure necessarie a consentire una facile analisi dell'azione correttiva e preventiva.

 conservazione dei rapporti e risultati delle operazioni di calibrazione, taratura e di manutenzione delle apparecchiature, ove queste risultino necessarie per la sorveglianza e misurazione delle prestazioni

Il Responsabile del sistema di gestione per la Sicurezza sulla base delle risultanze del monitoraggio, provvede a compilare la Relazione di Monitoraggio del SGSL da sottoporre alla Datore di lavoro.

Le Relazioni di monitoraggio del SGSL, vengono conservate in opportuna sede

(29)

4.5.2 Verifica della conformità legislativa

L’Azienda ha sviluppato e mantiene aggiornata la procedura PS 4.3.2 “Verifica della conformità legislativa”, al fine di verificare periodicamente l’adeguatezza di SGSL al rispetto sia delle leggi che di eventuali accordi sottoscritti con Enti pubblici o Privati, relativamente alla Sicurezza e salute dei lavoratori.

Le registrazioni di tali verifiche periodiche vengono adeguatamente archiviate e conservate.

4.5.3 Infortuni, incidenti, non conformità e azioni correttive e preventive

Nota: quanto segue è la procedura richiesta dal paragrafo (4.5.2) della norma ISO OHSAS 18001

La Datore di lavoro (o il Responsabile del sistema di gestione per la Sicurezza SGSL) ha la responsabilità e poteri decisionali per:

 intervenire ed effettuare inchieste su:

• infortuni;

• incidenti;

• non conformità;

 intervenire per ridurre qualsiasi conseguenza di infortuni, incidenti o non conformità;

 dare inizio e completare provvedimenti preventivi e correttivi;

 confermare l'efficacia dei provvedimenti preventivi e correttivi adottati..

Infortuni ed incidenti

In particolare l’Azienda ha istituito una squadra di lavoratori addetti al Servizio di Primo Soccorso,

debitamente formata ed informata per attivare i primi interventi di soccorso in caso di incidenti o infortuni sul lavoro.

In casi di infortuni ed incidenti, l’Azienda si attiva (attraverso Datore di lavoro in collaborazione con RSPP, RGQ/RSGSL) per effettuare gli interventi sopra elencati

l’Azienda inoltre richiede che venga stilato (e debitamente conservato) il “Rapporto di valutazione infortunio/incidente” contenente :

 una descrizione sintetica dell’evento

 individuazione delle cause generanti l’evento

 l’esito della valutazione degli impatti derivati ritenuti significativi,

 le azioni da intraprendere per prevenire, ridurre o mitigare i danni verificatisi o che si potrebbero verificare

 l’esito e l’efficienza delle azioni intraprese

 l’elenco dei soggetti a cui deve essere comunicato il succedersi dell’evento

 se si ritiene utili richiedere un’azione correttiva

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