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Monitoraggio Media. Mercoledì 03 giugno SIFA srl - Via G. Mameli, MILANO

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(1)

Monitoraggio Media

SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO +390243990431

Mercoledì 03 giugno 2020

(2)

Sommario

N. Data Pag Testata Articolo Argomento

1 03/06/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALE, IL DIRETTORE "GUERRA DURISSIMA" SANITÀ LOCALE 2 03/06/2020 30 IL GAZZETTINO DI PORDENONE PREMI PER GLI INFERMIERI CHE HANNO COMBATTUTO IN CORSIA SANITÀ LOCALE

3 03/06/2020 1,2... MESSAGGERO VENETO DA DOMANI SENZA MASCHERINA SANITÀ LOCALE

4 03/06/2020 8 MESSAGGERO VENETO AL VIA I TEST SIEROLOGICI NELLE CLINICHE PRIVATE SANITÀ LOCALE 5 03/06/2020 29 MESSAGGERO VENETO LA LILT LANCIA IL GRIDO D'ALLARME: TERZO SETTORE IMPOVERITO DAL COVID SANITÀ LOCALE 6 03/06/2020 35 MESSAGGERO VENETO RIPRENDONO I SERVIZI SANITARI AL CENTRO D'ASSISTENZA PRIMARIA MANZANO SANITÀ LOCALE 7 03/06/2020 36 MESSAGGERO VENETO "OSPEDALE DA VALORIZZARE" PALMANOVA VUOLE GARANZIE SANITÀ LOCALE 8 03/06/2020 26 MESSAGGERO VENETO PORDENONE PROTONTERAPIA AL CRO: PUBBLICATO IL BANDO OFFERTE ENTRO IL 24 LUGLIO SANITÀ LOCALE 9 03/06/2020 31 MESSAGGERO VENETO PORDENONE "NO AL REPARTO COVID-19 NELLA RSA" IL SINDACO E LA LEGA AI FERRI CORTI SANITÀ LOCALE

(3)

Ospedale, il direttore

"Guerra durissima"

"Il nemico ci ha messo a dura prova: una

concentrazione

spazio­temporale così alta non se l'aspettava nessuno.

Sono stati giorni difficili". A raccontarli Joseph

Polimeni, direttore generale dell'Azienda sanitaria.

A pagina III

"In ospedale è stata dura ma non abbiamo mai

avuto paura di perdere"

`Il direttore generale Polimeni (Asfo): "Grande risposta

del sistema. Ora la gestione cronica dell'emergenza"

IL BILANCIO

PORDENONE "Il nemico ci ha

messo a dura prova, perché una concentrazione spa­

zio­temporale del fenomeno così alta non se l'aspettava nes­

suno. Sono stati giorni difficili, ma non ci siamo mai spaventa­

ti. Il sistema ha saputo reagire grazie alle professionalità che lo innervano, e grazie a una Re­

gione (intesa come istituzione) come il Friuli Venezia Giulia che ha dimostrato di saper prendere in mano la situazio­

ne, decidendo al meglio di fronte a una situazione mai vi­

sta prima. Ora dobbiamo rico­

minciare a vivere, siamo in una fase che io definisco di ac­

compagnamento del virus". E si spera che la direzione dell'accompagnamento sia quella dell'uscita. Joseph Poli­

meni, direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friu­

li Occidentale, ha finalmente il

tempo per sedersi e pensare.

Ripensare, anzi, a tre mesi che nessuno gli aveva pronosticato al momento di accettare il nuo­

vo incarico.

L'EMERGENZA

Terapia intensiva piena, nuovi reparti covid sia in ospe­

dale che in altre strutture (l'Ho­

spice e l'Rsa di San Vito, la zo­

na rossa della casa di riposo di Castions), pazienti gravi da di­

rottare a Udine e Trieste per mancanza di spazi, decine di contagiati ogni giorno con tan­

ti sintomatici. "Ma non siamo mai stati travolti ­ spiega oggi Polimeni ­ e ciò è accaduto gra­

zie alle persone che hanno la­

vorato pancia a terra sull'emer­

genza. Non c'è mai stata paura, perché immediatamente è emersa la capacità di adatta­

mento del sistema".

LA GESTIONE

"Siamo in una nuova fase ­

va avanti Polimeni ­ che è quel­

la della gestione dell'emergen­

za, o meglio della gestione di una situazione nuova. La parti­

ta adesso dobbiamo giocarla sul territorio, ed è per questo che le Usca (le Unità speciali di continuità assistenziale, ndr) sono una buona idea e rimar­

ranno potenzialmente attive.

Ci stiamo avviando verso una gestione cronica del virus, con la necessità di intercettare sul territorio i potenziali casi peri­

colosi e di prendere in carico i soggetti che hanno bisogno di cure intermedie, cioè da som­

ministrare a domicilio e non più in ospedale". Una nuova fa­

se che a livello sanitario non dovrà dipendere dalla vita che torna a scorrere al di là del can­

cello del Santa Maria degli An­

geli. I comportamenti delle persone non sono parametri controllabili clinicamente, per questo la sanità dovrà impara­

re a gestire la situazione con un piano valido in qualsiasi ca­

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(4)

so. "Anche se la diffusione dell'infezione dovesse riacutiz­

zarsi ­ ammette Polimeni ­:

dobbiamo farci trovare pronti e lo saremo, avendo la capacità

"PUÒ ESSERE CHE IL VIRUS ABBIA PERSO VIRULENZA CLINICAMENTE NON VEDIAMO QUASI PIÙ CASI

MA LA MINACCIA ESISTE ANCORA"

di riattivare tutti i reparti dedi­

cati. Ma speriamo di non do­

verlo fare mai".

IL FUTURO

Virus indebolito (oppure no), carica virale "spenta" (op­

pure no), Covid clinicamente morto (oppure no). La stessa comunità scientifica sembra dividersi sul futuro dell'epide­

mia. "Può essere ­ illustra Poli­

meni ­ che la virulenza sia ef­

fettuvamente diminuita. Ed è un fatto che clinicamente non abbiamo praticamente più ca­

si. Ma non vedere a livello clini­

co e ospedaliero la presenza di un virus, non significa che que­

sto virus non esista più. In real­

tà circola, anche se meno di prima. A livello epidemiologi­

co il fenomeno c'è ancora, an­

che se per fortuna non causa più la sintomatologia aggressi­

va di qualche settimana fa". E l'autunno, sarà davvero la sta­

gione del ritorno della minac­

cia? Sul punto Polimeni non si sbilancia. "Consiglio solo di fa­

re il vaccino contro l'influenza, così saremo più rapidi ad escludere che si tratti di una malattia e a concentrarci su quella giusta".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Data: 03.06.2020 Pag.: 25,27

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(5)

Premi per gli infermieri che hanno combattuto in corsia

LA TRATTATIVA

"Lo spartiacque deve neces­

sariamente essere quello tra coloro i quali sono stati costan­

temente esposti al rischio e chi invece lo è stato in modo signi­

ficativamente inferiore. Ciò non vuol dire che per questi ul­

timi non ci sarà un riconosci­

mento, ma nell'immediato il premio va attribuito a tutti gli operatori che hanno avuto un continuo contatto con i pazien­

ti infetti".

Lo ha detto a Palmanova il vicegovernatore con delega al­

la Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a margine degli incontri che si

sono a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883

tenuti in videoconferen­

za con i sindacati della dirigen­

za dell'area Sanità e del com­

parto unico. All'ordine del giorno il tema dei premi da at­

tribuire al personale per l'emergenza Coronavirus.

IL COLLOQUIO

Riccardi, definendo come

"rispettabili" alcune condizio­

ni messe in rilievo dei rappre­

sentanti sindacali su quanto il­

lustrato dalla Regione, ha rico­

nosciuto come condivisibili al­

cune integrazioni relative alle premialità. Premettendo che l'emergenza ha rappresentato un evento oggettivamente straordinario, e che quindi non sono a disposizione dei modelli precedenti a cui attin­

gere per definire delle misure di redistribuzione delle risorse aggiuntive ai dipendenti, il vi­

cegovernatore ha affermato che si sta lavorando su un'ipo­

tesi di erogazione di premiali­

tà pro capite. Per quel che ri­

guarda l'aspetto economico, come è stato spiegato ai sinda­

cati, da una parte c'è il fondo statale la cui quota per il Friuli Venezia Giulia ammonta a 9 milioni di euro, mentre dall'al­

tra sarà possibile attingere par­

zialmente dai 16 milioni di eu­

ro delle Rar (Risorse aggiunti­

ve regionali). Come ha comuni­

cato il vicegovernatore, l'obiet­

tivo è quello di convocare en­

tro la prossima settimana tutte le sigle sindacali per un tavolo finale che faccia sintesi della proposta regionale e delle os­

servazioni espresse dai rappre­

sentanti dei lavoratori.

"Dobbiamo riconoscere un quantum ­ ha ribadito Riccar­

di ­ primariamente a coloro i quali hanno rischiato lavoran­

do a diretto contatto con il vi­

rus, che vanno distinti da chi ha operato nell'ambito della riorganizzazione dei reparti.

Infine c'è l'impegno ­ ha con­

cluso Riccardi ­ di reperire in sede di bilancio regionale ulte­

riori risorse aggiuntive, senza nasconderci lo scenario in cui per le finanze della Regione si prospetta una riduzione rile­

vante delle entrate a causa del­

la crisi".

IL VICEPRESIDENTE RICCARDO RICCARDI HA CHIARITO CHI AVRÀ LA PRECEDENZA:

"BONUS AI PROFESSIONISTI

PIÙ A RISCHIO"

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(6)

la nuova ordinanza

Da domani senza mascherina

Via libera anche agli spostamenti tra regioni. Tracciamenti, temperatura, quarantena: ecco cosa cambia. PERTOLDI E PELLIZZARI / PAGINE 2, 3, 4 E 5

Pronta la nuova ordinanza Via le mascherine all'aperto e lavorano cinema e teatri

Oggi Fedriga firmerà il provvedimento regionale che resterà in vigore fino al 30 giugno Il dispositivo di protezione di naso e bocca resterà obbligatorio per le attività all'interno

MATTIA PERTOLDI

2a firma arriverà questa mat­

tina, al massimo nel primo pomeriggio, ma la nuova or­

dinanza della Regione, vali­

da da domani al 30 giugno, è pron­

ta da giorni e attende soltanto il De­

creto della presidenza del Consi­

glio dei ministri di Giuseppe Conte per essere "vidimata" con la sigla di Massimiliano Fedriga. I contenuti, infatti, sono stati decisi da tempo e prevedono l'autorizzazione a fare ripartire in Friuli Venezia Giulia tutto quello che, in sede di Confe­

renza delle Regioni, è stato predi­

sposto quanto a linee guida e fatto proprio, come da accordo politico, dal Governo giallorosso. Via libe­

ra, quindi, a rifugi alpini, autono­

leggi, circoli culturali e ricreativi, cinema, teatri e spettacoli, forma­

zione professionale, sagre e fiere ol­

tre ai servizi per l'infanzia e l'adole­

scenza. Contemporaneamente, inoltre, in Friuli Venezia Giulia non varrà più l'obbligo di utilizzare la mascherina all'esterno, se non in casi determinati, ma resterà in vi­

gore invece per le attività all'inter­

no. Nessun limite, inoltre, per gli spostamenti tra le Regioni come previsto e autorizzato dal Governo nazionale.

MASCHERINE E SPOSTAMENTI

Il combinato disposto tra bassissi­

mo numero di nuovi contagiati – due ieri, uno lunedì – e apertura agli spostamenti tra Regioni – con il Veneto che ha cancellato l'obbli­

go di utilizzo dei dispositivi di pro­

tezione nei luoghi non al chiuso da una manciata di giorni – ha convin­

to Fedriga ad anticipare, rispetto al­

la metà del mese come era stato ori­

ginariamente preventivato, il via li­

bera all'eliminazione dell'utilizzo della mascherina in Friuli Venezia Giulia. Da domani, o per essere pre­

cisi dalla mezzanotte di oggi, la Re­

gione fissa infatti l'obbligo di utiliz­

zo delle protezioni delle vie respira­

torie esclusivamente nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all'esterno, soltanto in quelle occa­

sioni in cui non sia possibile garan­

tire il mantenimento della distan­

za di sicurezza di un metro tra non conviventi. Non sono soggetti ad al­

cun obbligo, peraltro come ora, i bambini al di sotto dei sei anni non­

ché i soggetti con forme di disabili­

tà non compatibili con l'utilizzo continuativo delle protezioni né i soggetti che interagiscono con gli

stessi. Nello spostamento in auto, invece, è obbligatorio l'utilizzo del­

le mascherine nel caso in cui non si assicuri il distanziamento di un me­

tro tra non conviventi. Dal oggi, inoltre, come previsto dal Gover­

no, cadono in Italia le barriere re­

gionali e si potrà riprendere libera­

mente a muoversi da una parte all'altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti. Scom­

stessi. Nello spostamento in auto, invece, è obbligatorio l'utilizzo del­

le mascherine nel caso in cui non si assicuri il distanziamento di un me­

tro tra non conviventi. Dal oggi, inoltre, come previsto dal Gover­

no, cadono in Italia le barriere re­

gionali e si potrà riprendere libera­

mente a muoversi da una parte all'altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti. Scom­

pare, dunque, il modulo di autocer­

tificazione, con palazzo Chigi che non ha posto alcuna condizione per i trasferimenti come auspicava­

no alcune regioni, Sardegna su tut­

te.

LE NUOVE RIAPERTURE

Inaugurata ufficialmente venerdì la stagione balneare, tra le princi­

pali novità della nuova ordinanza, come detto, ci sarà il semaforo ver­

de per cinema e teatri pur, ovvia­

mente, dietro rigide prescrizioni.

Per gli spettacoli al chiuso, ad esem­

pio, è stato fissato il limite massi­

mo di 200 persone (cast compre­

so) che sale a mille per quelli orga­

nizzati all'aperto. I gestori dovran­

no quindi riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso in modo or­

dinato e il mantenimento di alme­

no un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare oppu­

re conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanzia­

mento interpersonale. I posti a se­

dere dovranno anche prevedere una seduta e un distanziamento mi­

nimo, tra uno spettatore e l'altro, sia frontalmente che lateralmente,

Data: 03.06.2020 Pag.: 1,2,3

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(7)

no un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare oppu­

re conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanzia­

mento interpersonale. I posti a se­

dere dovranno anche prevedere una seduta e un distanziamento mi­

nimo, tra uno spettatore e l'altro, sia frontalmente che lateralmente,

di almeno un metro. Per quanto ri­

guarda gli autonoleggi, invece, l'in­

dicazione principale fornita dalle li­

nee guida è quella che porta all'ob­

bligo di sanificazione del veicolo prima della consegna a un nuovo cliente, mentre per il servizio di bi­

ke sharing corre anche l'obbligo di assicurare l'igienizzazione delle mani dell'utilizzatore oppure, in al­

ternativa, fornire allo stesso due guanti monouso da gettare al ter­

mine del noleggio.

CENTRI ESTIVI E CHIUSURE

Nel pacchetto delle altre autorizza­

zioni c'è lo svolgimento di attività diurne ludiche, ricreative ed educa­

tive, a favore di minori di età supe­

riore ai 3 anni al chiuso oppure all'aria aperta nel periodo estivo – mentre per la fascia 0­3 si autoriz­

za una serie di iniziative sperimen­

tali –, promosse da soggetti gestori pubblici, del privato sociale, priva­

ti e associazioni sportive dilettanti­

stiche, attraverso la rete dei sogget­

ti del sistema educativo integrato.

Queste attività potranno essere av­

viate soltanto a seguito dell'accer­

tamento della compatibilità con l'andamento della situazione epi­

demiologica in Friuli Venezia Giu­

lia e dovranno essere svolte nel ri­

spetto di protocolli di sicurezza e di specifiche linee guida. Niente da fa­

re invece, almeno per il momento, per discoteche e più in generale per i locali di intrattenimento not­

turno. Il Friuli Venezia Giulia, in questo caso, non ha intenzione di allinearsi al Veneto che ha promes­

so la riapertura dal 15 giugno. Que­

sto non vuol dire che Fedriga non preveda di poter fare ricominciare a lavorare anche queste attività, ma significa semplicemente che, data la delicatezza della situazione e i possibili rischi di contaminazio­

ne, la giunta ha intenzione di ana­

lizzare con attenzione l'andamen­

to dei contagi nelle prossime setti­

mane prima di riaprire i locali not­

turni della regione. ­

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LE NOVITÀ DELL'ORDINANZA REGIONALE IN VIGORE DA DOMANI

Riapertura delle attività come rifugi alpini, autonoleggi, circoli culturali e ricreativi, teatri e spettacoli, formazione professionale, sagre e fiere oltre ai servizi per l'infanzia

e l'adolescenza

Cancellato l'obbligo di utilizzo della mascherina all'e­

sterno, se non quando non si riesce a mantenere la distanza

di 1 metro, resta quello per le attività in luoghi chiusi aperti al pubblico

CROMASIA

Libera circolazione tra Friuli Venezia Giulia

e il resto delle Regioni italia­

ne (da oggi)

Data: 03.06.2020 Pag.: 1,2,3

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(9)

Al via i test sierologici nelle cliniche private

Da oggi i laboratori accettano la prenotazione per gli esami sul Covid­19. Sarà possibile sottoporsi anche al tampone

Mentre proseguono gli esami previsti dall'indagine epide­

miologica coordinata dal Mini­

stero della Salute e dall'Istat (7. 900 i corregionali interessa­

ti) i laboratori privati si prepa­

rano a somministrare i test sie­

rologici alla popolazione che ne farà richiesta, come previ­

sto dal protocollo contenuto nella delibera della giunta re­

gionale approvata venerdì scorso. Un allargamento alla platea del privato convenzio­

nato che a breve potrebbe al­

largarsi anche ai tamponi naso­

faringei, moltiplicando la ca­

pacità di "fuoco" diagnostico della regione anche in chiave preventiva, considerata l'ipote­

si di una seconda ondata del

Covid­19 prevista dagli esper­

ti. Così alla Coram di via Ciconi a Udine, ad esempio, dal 3 giu­

gno sarà possibile prenotarsi per sottoporsi al test sierologi­

co Covid­19 Igg­Igm. Costa 40 euro e per accedere al prelievo che sta alla base dell'esame ser­

ve un certificato medico o una richiesta della propria azien­

da: la prima data disponibile è il 5 giugno.

Il test che sarà utilizzato per l'indagine epidemiologica sa­

rà di tipo quantitativo: serve un prelievo di sangue, che vie­

ne analizzato in laboratorio;

l'analisi individua le quantità di anticorpi prodotti. I test sie­

rologici vanno alla ricerca de­

gli anticorpi (immunoglobuli­

ne) IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quan­

do nel sangue vengono rileva­

te queste ultime, le IgG, signifi­

ca che l'infezione si è verificata già da diverso tempo. Tra le prescrizioni, anche la necessi­

tà di accettare che l'esito del te­

st possa essere comunicato an­

che all'Azienda sanitaria di competenza, per permettere una mappatura complessiva e aggiornata dell'andamento del virus in regione.

A Pordenone, tra gli istituti privati che consentiranno ai cit­

tadini di effettuare i test siero­

logici c'è la Casa di cura San

Giorgio, che ha stipulato una convenzione con la Confindu­

stria Alto Adriatico: alle azien­

de interessate saranno propo­

sti test sierologici a 25 euro per persona. Un accordo simile, per Trieste e Gorizia, è stato sti­

pulato con la Salus. Le struttu­

re private permetteranno an­

che di sottoporsi al test del tam­

pone (in questo caso il costo oscilla tra i 40 e gli 80 euro), che serve a scoprire la presen­

za del virus al momento dell'e­

same. A breve partirà anche un'indagine epidemiologica, che vedrà coinvolte anche le strutture private accreditate, che avrà come destinatari gli operatori delle forze dell'ordi­

ne. –

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(10)

La Lilt lancia il grido d'allarme:

terzo settore impoverito dal Covid

Il presidente Arpino: "Molte risorse deviate sull'emergenza, dimenticando il ruolo del volontariato"

Nicoletta Simoncello

Dalla prevenzione primaria (promozione di stili di vita sani che contrastino le insor­

genze di malattie oncologi­

che) alla secondaria (identi­

ficazione dei gruppi a ri­

schio, screening e diagnosi precoce) e fino alla terziaria (attività di supporto a benefi­

cio di chi ha già sviluppato un cancro e dei familiari dei pazienti oncologici), in tutti i campi d'intervento della Lilt Udine, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, i numeri sono in crescita ma

"l'effetto Covid" potrebbe ri­

percuotersi negativamente anche sulla sua attività.

A lanciare l'allarme, in oc­

casione dell'assemblea (svol­

tasi in video­conferenza alla presenza di una trentina di soci) per l'approvazione del bilancio 2019 approvato all'unanimità, è il presiden­

te Giorgio Arpino, che spie­

ga: "L'epidemia da coronavi­

Dalla prevenzione primaria (promozione di stili di vita sani che contrastino le insor­

genze di malattie oncologi­

che) alla secondaria (identi­

ficazione dei gruppi a ri­

schio, screening e diagnosi precoce) e fino alla terziaria (attività di supporto a benefi­

cio di chi ha già sviluppato un cancro e dei familiari dei pazienti oncologici), in tutti i campi d'intervento della Lilt Udine, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, i numeri sono in crescita ma

"l'effetto Covid" potrebbe ri­

percuotersi negativamente anche sulla sua attività.A lanciare l'allarme, in oc­

casione dell'assemblea (svol­

tasi in video­conferenza alla presenza di una trentina di soci) per l'approvazione del bilancio 2019 approvato all'unanimità, è il presiden­

te Giorgio Arpino, che spie­

ga: "L'epidemia da coronavi­

rus ha fatto esplodere la soli­

darietà di tutti, una tantum, per aiutare la sanità pubbli­

ca a contrastare l'espandersi di questo male terribile. Ciò è certamente bene, come ri­

sposta straordinaria a un'e­

mergenza straordinaria. In questa situazione, però – sot­

tolinea Arpino riconferma­

to, a seguito delle elezioni svoltesi alla fine dello scorso anno, per il quinquennio 2019­2024 alla guida della sezione udinese della Lilt – il terzo settore, di cui faccia­

mo parte, è stato tenuto ge­

neralmente sotto traccia, ri­

spetto alle grandi istituzio­

ni, trascurando chi ha conti­

nuato a operare facendo la propria parte. Il Covid­19 ha impoverito tutte le associa­

zioni di volontariato, devian­

do le risorse sull'emergenza, dimenticando chi rappresen­

ta uno "zoccolo duro" per aiuti continui e costanti, che è sempre stato presente e che ancora lo sarà, anche in

ATTIVITÀ LILT UDINE 2019

Prevenzione primaria

CROMASIA

Prevenzione terziaria (contrastare l'insorgere di malattie

promuovendo corretti stili di vita)

(servizi a sostegno

di chi ha già sviluppato un cancro):

Attività gruppo scuola:

ore totali conferenze istituti classi studenti

440 44 10 2.469

ore complessive pazienti coinvolti contributi protesi

Assistenza psico­oncologica

395 96 76 2.203 colloqui Incontri sul territorio:

(identificazione gruppi a rischio, screening e diagnosi precoce):

visite totali ore complessive

Prevenzione secondaria 18 conferenze per 320 ore

881

990

il presidente della Lilt Udine, Giorgio Arpino

tempi peggiori". Come det­

to, grazie all'impegno gratui­

to di un nutrito team di medi­

ci e volontari, l'attività targa­

ta Lilt è sempre più ampia, basti pensare alle quasi 900 visite preventive per i tumo­

ri più diffusi (seno, cavo ora­

le, prostata, melanomi e co­

lon­retto).

Non solo. Sono 2.469 gli studenti e 136 le classi (di 10 istituti) coinvolti nell'ambi­

to delle 44 conferenze orga­

nizzate per la promozione dei corretti stili di vita. Ma l'attività della Lilt non si è esaurita così. Alcuni altri nu­

meri. Nell'ambito della pre­

venzione terziaria, le ore complessive offerte a 96 pa­

zienti per trattamenti quali musicoterapia, cranio sacra­

le biodinamico e shiatsu so­

no state 395. Per questi, as­

sieme alle protesi (come le parrucche), la Lilt ha stanzia­

to oltre 10 mila euro. Inol­

tre, sono 2.203 i colloqui per l'assistenza psico­oncologi­

co e psicoterapeutica effet­

tuati.

Più che mai attuale, quin­

di, il tradizionale appello

"aiutateci ad aiutare" rivolto ai soci, ma anche a tutti i cit­

tadini e alle istituzioni. Un aiuto che è possibile anche attraverso la destinazione al­

la Lilt del 5 per mille al mo­

mento della compilazione della dichiarazione dei red­

diti. –

tempi peggiori". Come det­

to, grazie all'impegno gratui­

to di un nutrito team di medi­

ci e volontari, l'attività targa­

ta Lilt è sempre più ampia, basti pensare alle quasi 900 visite preventive per i tumo­

ri più diffusi (seno, cavo ora­

le, prostata, melanomi e co­

lon­retto).

Non solo. Sono 2.469 gli studenti e 136 le classi (di 10 istituti) coinvolti nell'ambi­

to delle 44 conferenze orga­

nizzate per la promozione dei corretti stili di vita. Ma l'attività della Lilt non si è esaurita così. Alcuni altri nu­

meri. Nell'ambito della pre­

venzione terziaria, le ore complessive offerte a 96 pa­

zienti per trattamenti quali musicoterapia, cranio sacra­

le biodinamico e shiatsu so­

no state 395. Per questi, as­

sieme alle protesi (come le parrucche), la Lilt ha stanzia­

to oltre 10 mila euro. Inol­

tre, sono 2.203 i colloqui per l'assistenza psico­oncologi­

co e psicoterapeutica effet­

tuati.

Più che mai attuale, quin­

di, il tradizionale appello

"aiutateci ad aiutare" rivolto ai soci, ma anche a tutti i cit­

tadini e alle istituzioni. Un aiuto che è possibile anche attraverso la destinazione al­

la Lilt del 5 per mille al mo­

mento della compilazione della dichiarazione dei red­

diti. –

Data: 03.06.2020 Pag.: 29

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(11)

manzano

Riprendono i servizi sanitari

al Centro d'assistenza primaria

MANZANO

Una buona notizia per gli utenti del Centro d'assisten­

za primaria (Cap) di Manza­

no.

Da lunedì primo giugno, infatti, è stato riattivato il ser­

vizio di ginecologia, che com­

prende l'ambulatorio e il con­

sultorio.

Quest'ultimo sarà attivo un giorno a settimana, anzi­

ché ogni quindici giorni.

I servizi saranno rivolti an­

che alle pazienti più giovani, con uno sportello dedicato

all'informazione sui sistemi

contraccettivi e un altro per l'assistenza alla gravidanza e percorso nascista. Sarà atti­

vo anche un supporto per la menopausa.

La svolta si è registrata do­

po un confronto tra la diret­

trice del Distretto sanitario di Cividale, Anna Paola Agnoletto, e l'amministrazio­

ne comunale guidata da Pie­

ro Furlani.

"Siamo molto soddisfatti

per la ripartenza dei servizi – ha commentato l'assessore alle politiche sociali, Cristi­

na Zamparo – e ancora di più per l'aumento di quelli eroga­

ti in forma stabile".

Con un nuovo bando, infat­

ti, sono stati trovati anche i medici da destinare ai restan­

ti ambulatori rimasti senza copertura. Dopo un primo tentativo andato a vuoto nei mesi scorsi, finalmente a marzo è stato ripubblicato il concorso per cercare gli spe­

cialisti di endocrinologia – che porta con sé anche la dia­

betologia – e cardiologia.

"A breve saranno comuni­

cati i nomi dei medici e la da­

ta di riapertura degli ambula­

tori", ha spiegato Zamparo.

Un'altra importante novi­

tà è che "questi specialisti – prosegue ancora l'assessore Zamparo – saranno stabili

per il numero di ore previste nella struttura comunale e

non "prestati" dall'ospedale Santa Maria della Misericor­

dia di Udine. Saranno inol­

tre convenzionati con il Di­

stretto sanitario del Cividale­

se".

Si tratta di una serie di svi­

luppi che erano attesi fin dal­

la fine dello scorso anno, quando per mancanza di per­

sonale la struttura poliambu­

latoriale di via Drusin aveva dovuto limitare la propria of­

ferta assistenziale.

"Questo è un tema decisa­

mente sentito tra i cittadini – ha confermato l'esponente della giunta Furlani – e co­

stantemente monitorato da parte dell'amministrazione comunale".

"Finalmente – ha concluso l'assessore Critina Zamparo – possiamo dare risposte al territorio, ma non escludia­

mo di condividere e promuo­

vere, sui tavoli appropriati, ulteriori nuovi servizi a bene­

ficio della comunità". ­

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(12)

"Ospedale da valorizzare"

Palmanova vuole garanzie

Domani l'atteso incontro con l'assessore Riccardi e i vertici dell'Azienda sanitaria Il nodo dell'annunciato potenziamento dei servizi dopo l'allarme lanciato dalla Uil

Monica Del Mondo / PALMANOVA

Quale futuro per l'ospedale di Palmanova? Se ne discuterà domani in un incontro al quale parteciperanno, secondo quanto annunciato dal sinda­

co Francesco Martines in consi­

glio comunale, l'assessore re­

gionale alla sanità Riccardo Riccardi, lo stesso primo citta­

dino e i vertici aziendali. Un in­

contro che cade in un momen­

to particolare per il nosoco­

mio, che sta lentamente tor­

nando allo status pre Covid.

L'ospedale della città stella­

ta, che era stato attrezzato per ospitare posti di terapia inten­

siva e un reparto apposito per l'emergenza coronavirus, ora accoglie diversi posti letto di Rsa Covid. Il ritorno alla nor­

malità è avviato, ma non con­

cluso: una situazione in evolu­

zione che, nei giorni scorsi,

aveva indotto il segretario ge­

nerale della Uil Fpl Fvg, Lucia­

no Bressan, a parlare addirittu­

ra di rischio chiusura per la struttura sanitaria cittadina.

Parole alle quali aveva rispo­

sto il direttore generale Massi­

mo Braganti, smentendo tale ipotesi e parlando di un futuro di valorizzazione dell'ospeda­

le, anche per sgravare quello udinese.

Da delineare il futuro della struttura quando sarà terminata

l'emergenza Covid­19

Sul tema intervengono ora i

consiglieri comunali di mino­

ranza. "Saremo presenti an­

che noi all'incontro del 4 giu­

gno, invitati dallo stesso asses­

sore, con l'intento di dare il no­

stro contributo. E senza toni da Vietnam ­ spiega Antonio Di Piazza ­. Le dichiarazioni

della Uil ci lasciano basiti. Si

butta benzina sul fuoco, in mo­

do controproducente per il no­

stro stesso ospedale, scatenan­

do un allarmismo il cui unico ri­

sultato è quello di allontanare la gente dal nosocomio. Dalle informazioni che abbiamo i ti­

mori che, chiusa la fase Covid, non si ripristinino le attività prima presenti è infondata: il ruolo dell'ospedale di Palma­

nova è fondamentale, sia per l'ospedale di Udine, sia per quello di Latisana".

Massima la fiducia del grup­

po di opposizione nei confron­

ti della politica regionale sull'o­

spedale di Palmanova. "Se co­

nosciamo a sufficienza L'asses­

sore Riccardi e il presidente Fe­

driga, sappiamo che quando parlavano di super­ospedale non facevano promesse a vuo­

to, perché ne andrebbe della loro credibilità".

Rinforza le dichiarazioni di Di Piazza anche il collega di gruppo Massimiliano Tosto che, anche da medico e da se­

gretario aziendale del sindaca­

to Anaao­Assomed, conferma quanto assicurato alle sigle sin­

dacali della dirigenza dai verti­

ci aziendali. "Il direttore gene­

rale Braganti, a esplicita do­

manda, ha confermato la vo­

lontà dell'Azienda di riprende­

re il percorso di valorizzazione dell'ospedale di Palmanova, che ha subito un rallentamen­

to proprio a causa dell'emer­

genza Covid­19". ­

Data: 03.06.2020 Pag.: 36

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(13)

le regole per le imprese

Protonterapia al Cro:

pubblicato il bando

Offerte entro il 24 luglio

Scade il 24 luglio il termine per presentare un'offerta per la protonterapia al Cro di Aviano. Dopo l'approva­

zione della delibera, l'8 mag­

gio scorso, da parte della di­

rezione strategica dell'istitu­

to, è stato pubblicato il ban­

do per le imprese.

È stata prevista l'applica­

zione del criterio dell'offer­

ta economicamente più van­

taggiosa individuata sulla

base del miglior rapporto qualità­prezzo. L'oggetto della gara è "la fornitura e in­

stallazione, comprensiva di lavori di un moderno "Siste­

ma per Protonterapia a sin­

gola sala di trattamento", da collocare in una nuova strut­

tura edilizia da realizzare presso un'area adiacente ai corpi di fabbrica cosiddetti

"denti di pettine", con un col­

legamento diretto al piano

interrato ai locali assegnati alla Soc di oncologia radiote­

rapica del Cro".

Per il sistema di protonte­

rapia e i lavori previsti (ope­

re edili e civili e gli impianti) si prevede una spesa di 26 milioni 140 mila euro (il co­

sto della terapia protonica è di 20 milioni 500 mila eu­

ro), a cui si aggiungono 8 mi­

lioni 200 mila euro per la manutenzione "full risk" po­

st garanzia di cinque anni. Il totale, che è la base d'asta per la gara, ammonta a 34 milioni 340 mila euro.

Si prevede che la protonte­

rapia in pedemontana possa essere operativa entro la fi­

ne del 2023.

Si tratta di un'apparec­

chiatura in grado di emette­

re radiazioni di precisione

che irradiano direttamente la parte anatomica interessa­

ta, riducendo al minimo le emissioni potenzialmente dannose ai tessuti e agli or­

gani circostanti. Una tecni­

ca che può offrire vantaggi nella cura dei tumori dell'oc­

chio, della base del cranio, del midollo spinale, delle ghiandole salivari, delle os­

sa, dei muscoli posti in sedi critiche e dei tumori già pre­

cedentemente irradiati con tecniche tradizionali.

Stanno inoltre emergen­

do nuove possibili indicazio­

ni d'utilizzo nei casi di meso­

teliomi, i tumori del pan­

creas e del fegato, i tumori della sfera otorinolaringoia­

trica e i tumori cerebrali. ­

D.S.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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(14)

sacile

"No al Reparto Covid­19 nella Rsa"

Il sindaco e la Lega ai ferri corti

Spagnol: mai data l'autorizzazione all'Asfo. Gava e Bottecchia: sbaglia, è un'opportunità da cogliere

Chiara Benotti / SACILE

Il nuovo reparto Covid­19 nel presidio sanitario a Saci­

le dà lo "sfratto" alla Rsa e il sindaco Carlo Spagnol non approva la scelta dell'azien­

da sanitaria.

"Nulla osta al reparto Co­

vid­19 – dice il primo cittadi­

no –, ma non deve essere ri­

convertita la struttura resi­

denza assistita". Invece la Le­

ga approva. "Un reparto Co­

vid­19 di bassa intensità – di­

cono Marco Bottecchia, ca­

pogruppo in consiglio, e il de­

putato Vannia Gava – è un'opportunità per la struttu­

ra ospedaliera".

Forza Italia (nella maggio­

ranza al governo) e Lega (all'opposizione) ai ferri cor­

ti sulle politiche sanitarie del Modello Sacile 2.0 che non tiene. Al centro ci sono 28 po­

sti letto nella Residenza sani­

taria assistenziale Rsa.

IL SINDACO

"Non c'è il nulla osta dell'am­

ministrazione di Sacile sulla

riconversione della Residen­

za sanitaria assistenziale Rsa nel presidio ospedaliero di Sacile. Il servizio si occupa di assistenza sanitaria in regi­

me di ricovero di utenti che temporaneamente o in mo­

do permanente non sono au­

tosufficienti".Spagnol ha preso le distan­

ze dall'Asfo e chiede il rispet­

to di un sistema integrato di servizi sanitari sul territorio che ha il marchio Modello Sa­

cile 2.0. "Non ho mai espres­

so parere favorevole al fatto che per venisse riconvertito il reparto Rsa di Sacile con 28 sono i posti letto di cui di­

spone il reparto – aggiunge il sindaco –. Con questa scelta dell'Aziensa sanitaria verreb­

be meno per un tempo inde­

terminato un servizio previ­

sto nella riforma sanitaria re­

gionale", quella che confer­

ma il polo riabilitativo di Sa­

cile per l'area vasta di altri sei comuni dell'ex Ambito so­

cio­sanitario. Per questo, si pensa a un coordinamento tra sindaci dell'Ambito

riconversione della Residen­

za sanitaria assistenziale Rsa nel presidio ospedaliero di Sacile. Il servizio si occupa di assistenza sanitaria in regi­

me di ricovero di utenti che temporaneamente o in mo­

do permanente non sono au­

tosufficienti".

Spagnol ha preso le distan­

ze dall'Asfo e chiede il rispet­

to di un sistema integrato di servizi sanitari sul territorio che ha il marchio Modello Sa­

cile 2.0. "Non ho mai espres­

so parere favorevole al fatto che per venisse riconvertito il reparto Rsa di Sacile con 28 sono i posti letto di cui di­

spone il reparto – aggiunge il sindaco –. Con questa scelta dell'Aziensa sanitaria verreb­

be meno per un tempo inde­

terminato un servizio previ­

sto nella riforma sanitaria re­

gionale", quella che confer­

ma il polo riabilitativo di Sa­

cile per l'area vasta di altri sei comuni dell'ex Ambito so­

cio­sanitario. Per questo, si pensa a un coordinamento tra sindaci dell'Ambito

LA LEGA

"La scelta dell'Asfo è caduta sul reparto Rsa a Sacile per­

ché presenta i requisiti di si­

curezza migliori – indica Bot­

tecchia –. Quelli per consenti­

re l'adeguato decorso della malattia coronavirus ai con­

tagiati: condividiamo la deci­

sione". A Sacile sono cinque i casi in quarantena domici­

liare, quindi la città ha vinto sui contagi e il consiglio del Carroccio è diretto al sinda­

co. "L'amministrazione deve cogliere questa opportunità – invita Bottecchia –. Si trat­

ta di una tappa del percorso di investimento attivato dal­

la Regione sul nostro presi­

dio ospedaliero. Spagnol do­

vrà chiedere un tavolo con l'Azienda sanitaria, per far sì che gli investimenti per la creazione del nuovo reparto Covid­19 possano rimanere anche successivamente a Sa­

cile. La seconda richiesta è quella del ripristino dei servi­

zi che erano stati sospesi tem­

poraneamente durante la pandemia".Vannia Gava dà manforte.

"L'Asfo ha oggettive motiva­

zioni – sostiene – come gli standard di sicurezza". Gava

condivide l'orientamento

della Regione e invita l'am­

ministrazione comunale a

"cogliere l'opportunità, ve­

dendola come una tappa di un percorso di ulteriori inve­

stimenti sull'ospedale citta­

dino. Bisogna condannare certe fake news e chi le ali­

menta per scopi personali co­

me quella di smantellamen­

to della Rsa". ­

"La scelta dell'Asfo è caduta sul reparto Rsa a Sacile per­

ché presenta i requisiti di si­

curezza migliori – indica Bot­

tecchia –. Quelli per consenti­

re l'adeguato decorso della malattia coronavirus ai con­

tagiati: condividiamo la deci­

sione". A Sacile sono cinque i casi in quarantena domici­

liare, quindi la città ha vinto sui contagi e il consiglio del Carroccio è diretto al sinda­

co. "L'amministrazione deve cogliere questa opportunità – invita Bottecchia –. Si trat­

ta di una tappa del percorso di investimento attivato dal­

la Regione sul nostro presi­

dio ospedaliero. Spagnol do­

vrà chiedere un tavolo con l'Azienda sanitaria, per far sì che gli investimenti per la creazione del nuovo reparto Covid­19 possano rimanere anche successivamente a Sa­

cile. La seconda richiesta è quella del ripristino dei servi­

zi che erano stati sospesi tem­

poraneamente durante la pandemia".

Vannia Gava dà manforte.

"L'Asfo ha oggettive motiva­

zioni – sostiene – come gli standard di sicurezza". Gava condivide l'orientamento della Regione e invita l'am­

ministrazione comunale a

"cogliere l'opportunità, ve­

dendola come una tappa di un percorso di ulteriori inve­

stimenti sull'ospedale citta­

dino. Bisogna condannare certe fake news e chi le ali­

menta per scopi personali co­

me quella di smantellamen­

to della Rsa". ­

"La scelta dell'Asfo è caduta sul reparto Rsa a Sacile per­

ché presenta i requisiti di si­

curezza migliori – indica Bot­

tecchia –. Quelli per consenti­

re l'adeguato decorso della malattia coronavirus ai con­

tagiati: condividiamo la deci­

sione". A Sacile sono cinque i casi in quarantena domici­

liare, quindi la città ha vinto sui contagi e il consiglio del Carroccio è diretto al sinda­

co. "L'amministrazione deve cogliere questa opportunità – invita Bottecchia –. Si trat­

ta di una tappa del percorso di investimento attivato dal­

la Regione sul nostro presi­

dio ospedaliero. Spagnol do­

vrà chiedere un tavolo con l'Azienda sanitaria, per far sì che gli investimenti per la creazione del nuovo reparto Covid­19 possano rimanere anche successivamente a Sa­

cile. La seconda richiesta è quella del ripristino dei servi­

zi che erano stati sospesi tem­

poraneamente durante la pandemia".

Vannia Gava dà manforte.

"L'Asfo ha oggettive motiva­

zioni – sostiene – come gli standard di sicurezza". Gava condivide l'orientamento della Regione e invita l'am­

ministrazione comunale a

"cogliere l'opportunità, ve­

dendola come una tappa di un percorso di ulteriori inve­

stimenti sull'ospedale citta­

dino. Bisogna condannare certe fake news e chi le ali­

menta per scopi personali co­

me quella di smantellamen­

to della Rsa". ­

Data: 03.06.2020 Pag.: 31

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(15)

Ill sibdaco Carlo Spagnol con l'assessore regionale Riccardo Riccardi

liviana covre il comitato/1 il comitato/2

"È da stolti svuotare

un ottimo progetto" "Scelte sbagliate,

64 mila utenti nel caos" "I tagli porteranno alla sanità privata?"

"Il Modello Sacile è un ottimo

progetto che diventa impratica­

bile svuotandolo di servizi e risor­

se – sostiene la docente Liviana Covre –. Gli stolti diranno che

non ha valore senza capire che si

è fatto di tutto per affossarlo".

"Smontano la sanità e 64 mila

utenti sono sul piede di guerra

con tanti dipendenti del Distretto Ovest – dicono Gianfranco Zuzzi e Luigi Zoccolan con il Comitato

No tagli –. È l'effetto di scelte poli­

tiche del centrodestra".

"La riconversione Rsa in repar­

to Covid­19 metterebbe in diffi­

coltà molte famiglie e pazienti – valuta Egidio Santin –. I tagli al­

la sanita pubblica a Sacile sot­

tendono forse il progetto leghi­

sta di un policlinico privato?".

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