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Mercoledì 03 giugno 2020
Sommario
N. Data Pag Testata Articolo Argomento
1 03/06/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALE, IL DIRETTORE "GUERRA DURISSIMA" SANITÀ LOCALE 2 03/06/2020 30 IL GAZZETTINO DI PORDENONE PREMI PER GLI INFERMIERI CHE HANNO COMBATTUTO IN CORSIA SANITÀ LOCALE
3 03/06/2020 1,2... MESSAGGERO VENETO DA DOMANI SENZA MASCHERINA SANITÀ LOCALE
4 03/06/2020 8 MESSAGGERO VENETO AL VIA I TEST SIEROLOGICI NELLE CLINICHE PRIVATE SANITÀ LOCALE 5 03/06/2020 29 MESSAGGERO VENETO LA LILT LANCIA IL GRIDO D'ALLARME: TERZO SETTORE IMPOVERITO DAL COVID SANITÀ LOCALE 6 03/06/2020 35 MESSAGGERO VENETO RIPRENDONO I SERVIZI SANITARI AL CENTRO D'ASSISTENZA PRIMARIA MANZANO SANITÀ LOCALE 7 03/06/2020 36 MESSAGGERO VENETO "OSPEDALE DA VALORIZZARE" PALMANOVA VUOLE GARANZIE SANITÀ LOCALE 8 03/06/2020 26 MESSAGGERO VENETO PORDENONE PROTONTERAPIA AL CRO: PUBBLICATO IL BANDO OFFERTE ENTRO IL 24 LUGLIO SANITÀ LOCALE 9 03/06/2020 31 MESSAGGERO VENETO PORDENONE "NO AL REPARTO COVID-19 NELLA RSA" IL SINDACO E LA LEGA AI FERRI CORTI SANITÀ LOCALE
Ospedale, il direttore
"Guerra durissima"
"Il nemico ci ha messo a dura prova: una
concentrazione
spaziotemporale così alta non se l'aspettava nessuno.
Sono stati giorni difficili". A raccontarli Joseph
Polimeni, direttore generale dell'Azienda sanitaria.
A pagina III
"In ospedale è stata dura ma non abbiamo mai
avuto paura di perdere"
`Il direttore generale Polimeni (Asfo): "Grande risposta
del sistema. Ora la gestione cronica dell'emergenza"
IL BILANCIO
PORDENONE "Il nemico ci ha
messo a dura prova, perché una concentrazione spa
ziotemporale del fenomeno così alta non se l'aspettava nes
suno. Sono stati giorni difficili, ma non ci siamo mai spaventa
ti. Il sistema ha saputo reagire grazie alle professionalità che lo innervano, e grazie a una Re
gione (intesa come istituzione) come il Friuli Venezia Giulia che ha dimostrato di saper prendere in mano la situazio
ne, decidendo al meglio di fronte a una situazione mai vi
sta prima. Ora dobbiamo rico
minciare a vivere, siamo in una fase che io definisco di ac
compagnamento del virus". E si spera che la direzione dell'accompagnamento sia quella dell'uscita. Joseph Poli
meni, direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friu
li Occidentale, ha finalmente il
tempo per sedersi e pensare.
Ripensare, anzi, a tre mesi che nessuno gli aveva pronosticato al momento di accettare il nuo
vo incarico.
L'EMERGENZA
Terapia intensiva piena, nuovi reparti covid sia in ospe
dale che in altre strutture (l'Ho
spice e l'Rsa di San Vito, la zo
na rossa della casa di riposo di Castions), pazienti gravi da di
rottare a Udine e Trieste per mancanza di spazi, decine di contagiati ogni giorno con tan
ti sintomatici. "Ma non siamo mai stati travolti spiega oggi Polimeni e ciò è accaduto gra
zie alle persone che hanno la
vorato pancia a terra sull'emer
genza. Non c'è mai stata paura, perché immediatamente è emersa la capacità di adatta
mento del sistema".
LA GESTIONE
"Siamo in una nuova fase
va avanti Polimeni che è quel
la della gestione dell'emergen
za, o meglio della gestione di una situazione nuova. La parti
ta adesso dobbiamo giocarla sul territorio, ed è per questo che le Usca (le Unità speciali di continuità assistenziale, ndr) sono una buona idea e rimar
ranno potenzialmente attive.
Ci stiamo avviando verso una gestione cronica del virus, con la necessità di intercettare sul territorio i potenziali casi peri
colosi e di prendere in carico i soggetti che hanno bisogno di cure intermedie, cioè da som
ministrare a domicilio e non più in ospedale". Una nuova fa
se che a livello sanitario non dovrà dipendere dalla vita che torna a scorrere al di là del can
cello del Santa Maria degli An
geli. I comportamenti delle persone non sono parametri controllabili clinicamente, per questo la sanità dovrà impara
re a gestire la situazione con un piano valido in qualsiasi ca
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so. "Anche se la diffusione dell'infezione dovesse riacutiz
zarsi ammette Polimeni :
dobbiamo farci trovare pronti e lo saremo, avendo la capacità
"PUÒ ESSERE CHE IL VIRUS ABBIA PERSO VIRULENZA CLINICAMENTE NON VEDIAMO QUASI PIÙ CASI
MA LA MINACCIA ESISTE ANCORA"
di riattivare tutti i reparti dedi
cati. Ma speriamo di non do
verlo fare mai".
IL FUTURO
Virus indebolito (oppure no), carica virale "spenta" (op
pure no), Covid clinicamente morto (oppure no). La stessa comunità scientifica sembra dividersi sul futuro dell'epide
mia. "Può essere illustra Poli
meni che la virulenza sia ef
fettuvamente diminuita. Ed è un fatto che clinicamente non abbiamo praticamente più ca
si. Ma non vedere a livello clini
co e ospedaliero la presenza di un virus, non significa che que
sto virus non esista più. In real
tà circola, anche se meno di prima. A livello epidemiologi
co il fenomeno c'è ancora, an
che se per fortuna non causa più la sintomatologia aggressi
va di qualche settimana fa". E l'autunno, sarà davvero la sta
gione del ritorno della minac
cia? Sul punto Polimeni non si sbilancia. "Consiglio solo di fa
re il vaccino contro l'influenza, così saremo più rapidi ad escludere che si tratti di una malattia e a concentrarci su quella giusta".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 03.06.2020 Pag.: 25,27
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Premi per gli infermieri che hanno combattuto in corsia
LA TRATTATIVA
"Lo spartiacque deve neces
sariamente essere quello tra coloro i quali sono stati costan
temente esposti al rischio e chi invece lo è stato in modo signi
ficativamente inferiore. Ciò non vuol dire che per questi ul
timi non ci sarà un riconosci
mento, ma nell'immediato il premio va attribuito a tutti gli operatori che hanno avuto un continuo contatto con i pazien
ti infetti".
Lo ha detto a Palmanova il vicegovernatore con delega al
la Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a margine degli incontri che si
sono a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883
tenuti in videoconferen
za con i sindacati della dirigen
za dell'area Sanità e del com
parto unico. All'ordine del giorno il tema dei premi da at
tribuire al personale per l'emergenza Coronavirus.
IL COLLOQUIO
Riccardi, definendo come
"rispettabili" alcune condizio
ni messe in rilievo dei rappre
sentanti sindacali su quanto il
lustrato dalla Regione, ha rico
nosciuto come condivisibili al
cune integrazioni relative alle premialità. Premettendo che l'emergenza ha rappresentato un evento oggettivamente straordinario, e che quindi non sono a disposizione dei modelli precedenti a cui attin
gere per definire delle misure di redistribuzione delle risorse aggiuntive ai dipendenti, il vi
cegovernatore ha affermato che si sta lavorando su un'ipo
tesi di erogazione di premiali
tà pro capite. Per quel che ri
guarda l'aspetto economico, come è stato spiegato ai sinda
cati, da una parte c'è il fondo statale la cui quota per il Friuli Venezia Giulia ammonta a 9 milioni di euro, mentre dall'al
tra sarà possibile attingere par
zialmente dai 16 milioni di eu
ro delle Rar (Risorse aggiunti
ve regionali). Come ha comuni
cato il vicegovernatore, l'obiet
tivo è quello di convocare en
tro la prossima settimana tutte le sigle sindacali per un tavolo finale che faccia sintesi della proposta regionale e delle os
servazioni espresse dai rappre
sentanti dei lavoratori.
"Dobbiamo riconoscere un quantum ha ribadito Riccar
di primariamente a coloro i quali hanno rischiato lavoran
do a diretto contatto con il vi
rus, che vanno distinti da chi ha operato nell'ambito della riorganizzazione dei reparti.
Infine c'è l'impegno ha con
cluso Riccardi di reperire in sede di bilancio regionale ulte
riori risorse aggiuntive, senza nasconderci lo scenario in cui per le finanze della Regione si prospetta una riduzione rile
vante delle entrate a causa del
la crisi".
IL VICEPRESIDENTE RICCARDO RICCARDI HA CHIARITO CHI AVRÀ LA PRECEDENZA:
"BONUS AI PROFESSIONISTI
PIÙ A RISCHIO"
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Lettori:
la nuova ordinanza
Da domani senza mascherina
Via libera anche agli spostamenti tra regioni. Tracciamenti, temperatura, quarantena: ecco cosa cambia. PERTOLDI E PELLIZZARI / PAGINE 2, 3, 4 E 5
Pronta la nuova ordinanza Via le mascherine all'aperto e lavorano cinema e teatri
Oggi Fedriga firmerà il provvedimento regionale che resterà in vigore fino al 30 giugno Il dispositivo di protezione di naso e bocca resterà obbligatorio per le attività all'interno
MATTIA PERTOLDI
2a firma arriverà questa mat
tina, al massimo nel primo pomeriggio, ma la nuova or
dinanza della Regione, vali
da da domani al 30 giugno, è pron
ta da giorni e attende soltanto il De
creto della presidenza del Consi
glio dei ministri di Giuseppe Conte per essere "vidimata" con la sigla di Massimiliano Fedriga. I contenuti, infatti, sono stati decisi da tempo e prevedono l'autorizzazione a fare ripartire in Friuli Venezia Giulia tutto quello che, in sede di Confe
renza delle Regioni, è stato predi
sposto quanto a linee guida e fatto proprio, come da accordo politico, dal Governo giallorosso. Via libe
ra, quindi, a rifugi alpini, autono
leggi, circoli culturali e ricreativi, cinema, teatri e spettacoli, forma
zione professionale, sagre e fiere ol
tre ai servizi per l'infanzia e l'adole
scenza. Contemporaneamente, inoltre, in Friuli Venezia Giulia non varrà più l'obbligo di utilizzare la mascherina all'esterno, se non in casi determinati, ma resterà in vi
gore invece per le attività all'inter
no. Nessun limite, inoltre, per gli spostamenti tra le Regioni come previsto e autorizzato dal Governo nazionale.
MASCHERINE E SPOSTAMENTI
Il combinato disposto tra bassissi
mo numero di nuovi contagiati – due ieri, uno lunedì – e apertura agli spostamenti tra Regioni – con il Veneto che ha cancellato l'obbli
go di utilizzo dei dispositivi di pro
tezione nei luoghi non al chiuso da una manciata di giorni – ha convin
to Fedriga ad anticipare, rispetto al
la metà del mese come era stato ori
ginariamente preventivato, il via li
bera all'eliminazione dell'utilizzo della mascherina in Friuli Venezia Giulia. Da domani, o per essere pre
cisi dalla mezzanotte di oggi, la Re
gione fissa infatti l'obbligo di utiliz
zo delle protezioni delle vie respira
torie esclusivamente nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all'esterno, soltanto in quelle occa
sioni in cui non sia possibile garan
tire il mantenimento della distan
za di sicurezza di un metro tra non conviventi. Non sono soggetti ad al
cun obbligo, peraltro come ora, i bambini al di sotto dei sei anni non
ché i soggetti con forme di disabili
tà non compatibili con l'utilizzo continuativo delle protezioni né i soggetti che interagiscono con gli
stessi. Nello spostamento in auto, invece, è obbligatorio l'utilizzo del
le mascherine nel caso in cui non si assicuri il distanziamento di un me
tro tra non conviventi. Dal oggi, inoltre, come previsto dal Gover
no, cadono in Italia le barriere re
gionali e si potrà riprendere libera
mente a muoversi da una parte all'altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti. Scom
stessi. Nello spostamento in auto, invece, è obbligatorio l'utilizzo del
le mascherine nel caso in cui non si assicuri il distanziamento di un me
tro tra non conviventi. Dal oggi, inoltre, come previsto dal Gover
no, cadono in Italia le barriere re
gionali e si potrà riprendere libera
mente a muoversi da una parte all'altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti. Scom
pare, dunque, il modulo di autocer
tificazione, con palazzo Chigi che non ha posto alcuna condizione per i trasferimenti come auspicava
no alcune regioni, Sardegna su tut
te.
LE NUOVE RIAPERTURE
Inaugurata ufficialmente venerdì la stagione balneare, tra le princi
pali novità della nuova ordinanza, come detto, ci sarà il semaforo ver
de per cinema e teatri pur, ovvia
mente, dietro rigide prescrizioni.
Per gli spettacoli al chiuso, ad esem
pio, è stato fissato il limite massi
mo di 200 persone (cast compre
so) che sale a mille per quelli orga
nizzati all'aperto. I gestori dovran
no quindi riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso in modo or
dinato e il mantenimento di alme
no un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare oppu
re conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanzia
mento interpersonale. I posti a se
dere dovranno anche prevedere una seduta e un distanziamento mi
nimo, tra uno spettatore e l'altro, sia frontalmente che lateralmente,
Data: 03.06.2020 Pag.: 1,2,3
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Tiratura: 43843 Diffusione: 36620 Lettori: 231000
no un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare oppu
re conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanzia
mento interpersonale. I posti a se
dere dovranno anche prevedere una seduta e un distanziamento mi
nimo, tra uno spettatore e l'altro, sia frontalmente che lateralmente,
di almeno un metro. Per quanto ri
guarda gli autonoleggi, invece, l'in
dicazione principale fornita dalle li
nee guida è quella che porta all'ob
bligo di sanificazione del veicolo prima della consegna a un nuovo cliente, mentre per il servizio di bi
ke sharing corre anche l'obbligo di assicurare l'igienizzazione delle mani dell'utilizzatore oppure, in al
ternativa, fornire allo stesso due guanti monouso da gettare al ter
mine del noleggio.
CENTRI ESTIVI E CHIUSURE
Nel pacchetto delle altre autorizza
zioni c'è lo svolgimento di attività diurne ludiche, ricreative ed educa
tive, a favore di minori di età supe
riore ai 3 anni al chiuso oppure all'aria aperta nel periodo estivo – mentre per la fascia 03 si autoriz
za una serie di iniziative sperimen
tali –, promosse da soggetti gestori pubblici, del privato sociale, priva
ti e associazioni sportive dilettanti
stiche, attraverso la rete dei sogget
ti del sistema educativo integrato.
Queste attività potranno essere av
viate soltanto a seguito dell'accer
tamento della compatibilità con l'andamento della situazione epi
demiologica in Friuli Venezia Giu
lia e dovranno essere svolte nel ri
spetto di protocolli di sicurezza e di specifiche linee guida. Niente da fa
re invece, almeno per il momento, per discoteche e più in generale per i locali di intrattenimento not
turno. Il Friuli Venezia Giulia, in questo caso, non ha intenzione di allinearsi al Veneto che ha promes
so la riapertura dal 15 giugno. Que
sto non vuol dire che Fedriga non preveda di poter fare ricominciare a lavorare anche queste attività, ma significa semplicemente che, data la delicatezza della situazione e i possibili rischi di contaminazio
ne, la giunta ha intenzione di ana
lizzare con attenzione l'andamen
to dei contagi nelle prossime setti
mane prima di riaprire i locali not
turni della regione.
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Tiratura: 43843 Diffusione: 36620 Lettori: 231000
LE NOVITÀ DELL'ORDINANZA REGIONALE IN VIGORE DA DOMANI
Riapertura delle attività come rifugi alpini, autonoleggi, circoli culturali e ricreativi, teatri e spettacoli, formazione professionale, sagre e fiere oltre ai servizi per l'infanzia
e l'adolescenza
Cancellato l'obbligo di utilizzo della mascherina all'e
sterno, se non quando non si riesce a mantenere la distanza
di 1 metro, resta quello per le attività in luoghi chiusi aperti al pubblicoCROMASIA
Libera circolazione tra Friuli Venezia Giulia
e il resto delle Regioni italia
ne (da oggi)
Data: 03.06.2020 Pag.: 1,2,3
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Al via i test sierologici nelle cliniche private
Da oggi i laboratori accettano la prenotazione per gli esami sul Covid19. Sarà possibile sottoporsi anche al tampone
Mentre proseguono gli esami previsti dall'indagine epide
miologica coordinata dal Mini
stero della Salute e dall'Istat (7. 900 i corregionali interessa
ti) i laboratori privati si prepa
rano a somministrare i test sie
rologici alla popolazione che ne farà richiesta, come previ
sto dal protocollo contenuto nella delibera della giunta re
gionale approvata venerdì scorso. Un allargamento alla platea del privato convenzio
nato che a breve potrebbe al
largarsi anche ai tamponi naso
faringei, moltiplicando la ca
pacità di "fuoco" diagnostico della regione anche in chiave preventiva, considerata l'ipote
si di una seconda ondata del
Covid19 prevista dagli esper
ti. Così alla Coram di via Ciconi a Udine, ad esempio, dal 3 giu
gno sarà possibile prenotarsi per sottoporsi al test sierologi
co Covid19 IggIgm. Costa 40 euro e per accedere al prelievo che sta alla base dell'esame ser
ve un certificato medico o una richiesta della propria azien
da: la prima data disponibile è il 5 giugno.
Il test che sarà utilizzato per l'indagine epidemiologica sa
rà di tipo quantitativo: serve un prelievo di sangue, che vie
ne analizzato in laboratorio;
l'analisi individua le quantità di anticorpi prodotti. I test sie
rologici vanno alla ricerca de
gli anticorpi (immunoglobuli
ne) IgM e IgG. Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quan
do nel sangue vengono rileva
te queste ultime, le IgG, signifi
ca che l'infezione si è verificata già da diverso tempo. Tra le prescrizioni, anche la necessi
tà di accettare che l'esito del te
st possa essere comunicato an
che all'Azienda sanitaria di competenza, per permettere una mappatura complessiva e aggiornata dell'andamento del virus in regione.
A Pordenone, tra gli istituti privati che consentiranno ai cit
tadini di effettuare i test siero
logici c'è la Casa di cura San
Giorgio, che ha stipulato una convenzione con la Confindu
stria Alto Adriatico: alle azien
de interessate saranno propo
sti test sierologici a 25 euro per persona. Un accordo simile, per Trieste e Gorizia, è stato sti
pulato con la Salus. Le struttu
re private permetteranno an
che di sottoporsi al test del tam
pone (in questo caso il costo oscilla tra i 40 e gli 80 euro), che serve a scoprire la presen
za del virus al momento dell'e
same. A breve partirà anche un'indagine epidemiologica, che vedrà coinvolte anche le strutture private accreditate, che avrà come destinatari gli operatori delle forze dell'ordi
ne. –
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La Lilt lancia il grido d'allarme:
terzo settore impoverito dal Covid
Il presidente Arpino: "Molte risorse deviate sull'emergenza, dimenticando il ruolo del volontariato"
Nicoletta Simoncello
Dalla prevenzione primaria (promozione di stili di vita sani che contrastino le insor
genze di malattie oncologi
che) alla secondaria (identi
ficazione dei gruppi a ri
schio, screening e diagnosi precoce) e fino alla terziaria (attività di supporto a benefi
cio di chi ha già sviluppato un cancro e dei familiari dei pazienti oncologici), in tutti i campi d'intervento della Lilt Udine, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, i numeri sono in crescita ma
"l'effetto Covid" potrebbe ri
percuotersi negativamente anche sulla sua attività.
A lanciare l'allarme, in oc
casione dell'assemblea (svol
tasi in videoconferenza alla presenza di una trentina di soci) per l'approvazione del bilancio 2019 approvato all'unanimità, è il presiden
te Giorgio Arpino, che spie
ga: "L'epidemia da coronavi
Dalla prevenzione primaria (promozione di stili di vita sani che contrastino le insor
genze di malattie oncologi
che) alla secondaria (identi
ficazione dei gruppi a ri
schio, screening e diagnosi precoce) e fino alla terziaria (attività di supporto a benefi
cio di chi ha già sviluppato un cancro e dei familiari dei pazienti oncologici), in tutti i campi d'intervento della Lilt Udine, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, i numeri sono in crescita ma
"l'effetto Covid" potrebbe ri
percuotersi negativamente anche sulla sua attività.A lanciare l'allarme, in oc
casione dell'assemblea (svol
tasi in videoconferenza alla presenza di una trentina di soci) per l'approvazione del bilancio 2019 approvato all'unanimità, è il presiden
te Giorgio Arpino, che spie
ga: "L'epidemia da coronavi
rus ha fatto esplodere la soli
darietà di tutti, una tantum, per aiutare la sanità pubbli
ca a contrastare l'espandersi di questo male terribile. Ciò è certamente bene, come ri
sposta straordinaria a un'e
mergenza straordinaria. In questa situazione, però – sot
tolinea Arpino riconferma
to, a seguito delle elezioni svoltesi alla fine dello scorso anno, per il quinquennio 20192024 alla guida della sezione udinese della Lilt – il terzo settore, di cui faccia
mo parte, è stato tenuto ge
neralmente sotto traccia, ri
spetto alle grandi istituzio
ni, trascurando chi ha conti
nuato a operare facendo la propria parte. Il Covid19 ha impoverito tutte le associa
zioni di volontariato, devian
do le risorse sull'emergenza, dimenticando chi rappresen
ta uno "zoccolo duro" per aiuti continui e costanti, che è sempre stato presente e che ancora lo sarà, anche in
ATTIVITÀ LILT UDINE 2019
Prevenzione primaria
CROMASIA
Prevenzione terziaria (contrastare l'insorgere di malattie
promuovendo corretti stili di vita)
(servizi a sostegno
di chi ha già sviluppato un cancro):
Attività gruppo scuola:
ore totali conferenze istituti classi studenti
440 44 10 2.469
ore complessive pazienti coinvolti contributi protesi
Assistenza psicooncologica
395 96 76 2.203 colloqui Incontri sul territorio:
(identificazione gruppi a rischio, screening e diagnosi precoce):
visite totali ore complessive
Prevenzione secondaria 18 conferenze per 320 ore
881
990
il presidente della Lilt Udine, Giorgio Arpinotempi peggiori". Come det
to, grazie all'impegno gratui
to di un nutrito team di medi
ci e volontari, l'attività targa
ta Lilt è sempre più ampia, basti pensare alle quasi 900 visite preventive per i tumo
ri più diffusi (seno, cavo ora
le, prostata, melanomi e co
lonretto).
Non solo. Sono 2.469 gli studenti e 136 le classi (di 10 istituti) coinvolti nell'ambi
to delle 44 conferenze orga
nizzate per la promozione dei corretti stili di vita. Ma l'attività della Lilt non si è esaurita così. Alcuni altri nu
meri. Nell'ambito della pre
venzione terziaria, le ore complessive offerte a 96 pa
zienti per trattamenti quali musicoterapia, cranio sacra
le biodinamico e shiatsu so
no state 395. Per questi, as
sieme alle protesi (come le parrucche), la Lilt ha stanzia
to oltre 10 mila euro. Inol
tre, sono 2.203 i colloqui per l'assistenza psicooncologi
co e psicoterapeutica effet
tuati.
Più che mai attuale, quin
di, il tradizionale appello
"aiutateci ad aiutare" rivolto ai soci, ma anche a tutti i cit
tadini e alle istituzioni. Un aiuto che è possibile anche attraverso la destinazione al
la Lilt del 5 per mille al mo
mento della compilazione della dichiarazione dei red
diti. –
tempi peggiori". Come det
to, grazie all'impegno gratui
to di un nutrito team di medi
ci e volontari, l'attività targa
ta Lilt è sempre più ampia, basti pensare alle quasi 900 visite preventive per i tumo
ri più diffusi (seno, cavo ora
le, prostata, melanomi e co
lonretto).
Non solo. Sono 2.469 gli studenti e 136 le classi (di 10 istituti) coinvolti nell'ambi
to delle 44 conferenze orga
nizzate per la promozione dei corretti stili di vita. Ma l'attività della Lilt non si è esaurita così. Alcuni altri nu
meri. Nell'ambito della pre
venzione terziaria, le ore complessive offerte a 96 pa
zienti per trattamenti quali musicoterapia, cranio sacra
le biodinamico e shiatsu so
no state 395. Per questi, as
sieme alle protesi (come le parrucche), la Lilt ha stanzia
to oltre 10 mila euro. Inol
tre, sono 2.203 i colloqui per l'assistenza psicooncologi
co e psicoterapeutica effet
tuati.
Più che mai attuale, quin
di, il tradizionale appello
"aiutateci ad aiutare" rivolto ai soci, ma anche a tutti i cit
tadini e alle istituzioni. Un aiuto che è possibile anche attraverso la destinazione al
la Lilt del 5 per mille al mo
mento della compilazione della dichiarazione dei red
diti. –
Data: 03.06.2020 Pag.: 29
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manzano
Riprendono i servizi sanitari
al Centro d'assistenza primaria
MANZANO
Una buona notizia per gli utenti del Centro d'assisten
za primaria (Cap) di Manza
no.
Da lunedì primo giugno, infatti, è stato riattivato il ser
vizio di ginecologia, che com
prende l'ambulatorio e il con
sultorio.
Quest'ultimo sarà attivo un giorno a settimana, anzi
ché ogni quindici giorni.
I servizi saranno rivolti an
che alle pazienti più giovani, con uno sportello dedicato
all'informazione sui sistemicontraccettivi e un altro per l'assistenza alla gravidanza e percorso nascista. Sarà atti
vo anche un supporto per la menopausa.
La svolta si è registrata do
po un confronto tra la diret
trice del Distretto sanitario di Cividale, Anna Paola Agnoletto, e l'amministrazio
ne comunale guidata da Pie
ro Furlani.
"Siamo molto soddisfatti
per la ripartenza dei servizi – ha commentato l'assessore alle politiche sociali, Cristi
na Zamparo – e ancora di più per l'aumento di quelli eroga
ti in forma stabile".
Con un nuovo bando, infat
ti, sono stati trovati anche i medici da destinare ai restan
ti ambulatori rimasti senza copertura. Dopo un primo tentativo andato a vuoto nei mesi scorsi, finalmente a marzo è stato ripubblicato il concorso per cercare gli spe
cialisti di endocrinologia – che porta con sé anche la dia
betologia – e cardiologia.
"A breve saranno comuni
cati i nomi dei medici e la da
ta di riapertura degli ambula
tori", ha spiegato Zamparo.
Un'altra importante novi
tà è che "questi specialisti – prosegue ancora l'assessore Zamparo – saranno stabili
per il numero di ore previste nella struttura comunale enon "prestati" dall'ospedale Santa Maria della Misericor
dia di Udine. Saranno inol
tre convenzionati con il Di
stretto sanitario del Cividale
se".
Si tratta di una serie di svi
luppi che erano attesi fin dal
la fine dello scorso anno, quando per mancanza di per
sonale la struttura poliambu
latoriale di via Drusin aveva dovuto limitare la propria of
ferta assistenziale.
"Questo è un tema decisa
mente sentito tra i cittadini – ha confermato l'esponente della giunta Furlani – e co
stantemente monitorato da parte dell'amministrazione comunale".
"Finalmente – ha concluso l'assessore Critina Zamparo – possiamo dare risposte al territorio, ma non escludia
mo di condividere e promuo
vere, sui tavoli appropriati, ulteriori nuovi servizi a bene
ficio della comunità".
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Tiratura: 43843 Diffusione: 36620 Lettori: 231000
"Ospedale da valorizzare"
Palmanova vuole garanzie
Domani l'atteso incontro con l'assessore Riccardi e i vertici dell'Azienda sanitaria Il nodo dell'annunciato potenziamento dei servizi dopo l'allarme lanciato dalla Uil
Monica Del Mondo / PALMANOVA
Quale futuro per l'ospedale di Palmanova? Se ne discuterà domani in un incontro al quale parteciperanno, secondo quanto annunciato dal sinda
co Francesco Martines in consi
glio comunale, l'assessore re
gionale alla sanità Riccardo Riccardi, lo stesso primo citta
dino e i vertici aziendali. Un in
contro che cade in un momen
to particolare per il nosoco
mio, che sta lentamente tor
nando allo status pre Covid.
L'ospedale della città stella
ta, che era stato attrezzato per ospitare posti di terapia inten
siva e un reparto apposito per l'emergenza coronavirus, ora accoglie diversi posti letto di Rsa Covid. Il ritorno alla nor
malità è avviato, ma non con
cluso: una situazione in evolu
zione che, nei giorni scorsi,
aveva indotto il segretario ge
nerale della Uil Fpl Fvg, Lucia
no Bressan, a parlare addirittu
ra di rischio chiusura per la struttura sanitaria cittadina.
Parole alle quali aveva rispo
sto il direttore generale Massi
mo Braganti, smentendo tale ipotesi e parlando di un futuro di valorizzazione dell'ospeda
le, anche per sgravare quello udinese.
Da delineare il futuro della struttura quando sarà terminata
l'emergenza Covid19
Sul tema intervengono ora iconsiglieri comunali di mino
ranza. "Saremo presenti an
che noi all'incontro del 4 giu
gno, invitati dallo stesso asses
sore, con l'intento di dare il no
stro contributo. E senza toni da Vietnam spiega Antonio Di Piazza . Le dichiarazioni
della Uil ci lasciano basiti. Sibutta benzina sul fuoco, in mo
do controproducente per il no
stro stesso ospedale, scatenan
do un allarmismo il cui unico ri
sultato è quello di allontanare la gente dal nosocomio. Dalle informazioni che abbiamo i ti
mori che, chiusa la fase Covid, non si ripristinino le attività prima presenti è infondata: il ruolo dell'ospedale di Palma
nova è fondamentale, sia per l'ospedale di Udine, sia per quello di Latisana".
Massima la fiducia del grup
po di opposizione nei confron
ti della politica regionale sull'o
spedale di Palmanova. "Se co
nosciamo a sufficienza L'asses
sore Riccardi e il presidente Fe
driga, sappiamo che quando parlavano di superospedale non facevano promesse a vuo
to, perché ne andrebbe della loro credibilità".
Rinforza le dichiarazioni di Di Piazza anche il collega di gruppo Massimiliano Tosto che, anche da medico e da se
gretario aziendale del sindaca
to AnaaoAssomed, conferma quanto assicurato alle sigle sin
dacali della dirigenza dai verti
ci aziendali. "Il direttore gene
rale Braganti, a esplicita do
manda, ha confermato la vo
lontà dell'Azienda di riprende
re il percorso di valorizzazione dell'ospedale di Palmanova, che ha subito un rallentamen
to proprio a causa dell'emer
genza Covid19".
Data: 03.06.2020 Pag.: 36
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le regole per le imprese
Protonterapia al Cro:
pubblicato il bando
Offerte entro il 24 luglio
Scade il 24 luglio il termine per presentare un'offerta per la protonterapia al Cro di Aviano. Dopo l'approva
zione della delibera, l'8 mag
gio scorso, da parte della di
rezione strategica dell'istitu
to, è stato pubblicato il ban
do per le imprese.
È stata prevista l'applica
zione del criterio dell'offer
ta economicamente più van
taggiosa individuata sulla
base del miglior rapporto qualitàprezzo. L'oggetto della gara è "la fornitura e in
stallazione, comprensiva di lavori di un moderno "Siste
ma per Protonterapia a sin
gola sala di trattamento", da collocare in una nuova strut
tura edilizia da realizzare presso un'area adiacente ai corpi di fabbrica cosiddetti
"denti di pettine", con un col
legamento diretto al piano
interrato ai locali assegnati alla Soc di oncologia radiote
rapica del Cro".
Per il sistema di protonte
rapia e i lavori previsti (ope
re edili e civili e gli impianti) si prevede una spesa di 26 milioni 140 mila euro (il co
sto della terapia protonica è di 20 milioni 500 mila eu
ro), a cui si aggiungono 8 mi
lioni 200 mila euro per la manutenzione "full risk" po
st garanzia di cinque anni. Il totale, che è la base d'asta per la gara, ammonta a 34 milioni 340 mila euro.
Si prevede che la protonte
rapia in pedemontana possa essere operativa entro la fi
ne del 2023.
Si tratta di un'apparec
chiatura in grado di emette
re radiazioni di precisione
che irradiano direttamente la parte anatomica interessa
ta, riducendo al minimo le emissioni potenzialmente dannose ai tessuti e agli or
gani circostanti. Una tecni
ca che può offrire vantaggi nella cura dei tumori dell'oc
chio, della base del cranio, del midollo spinale, delle ghiandole salivari, delle os
sa, dei muscoli posti in sedi critiche e dei tumori già pre
cedentemente irradiati con tecniche tradizionali.
Stanno inoltre emergen
do nuove possibili indicazio
ni d'utilizzo nei casi di meso
teliomi, i tumori del pan
creas e del fegato, i tumori della sfera otorinolaringoia
trica e i tumori cerebrali.
D.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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sacile
"No al Reparto Covid19 nella Rsa"
Il sindaco e la Lega ai ferri corti
Spagnol: mai data l'autorizzazione all'Asfo. Gava e Bottecchia: sbaglia, è un'opportunità da cogliere
Chiara Benotti / SACILE
Il nuovo reparto Covid19 nel presidio sanitario a Saci
le dà lo "sfratto" alla Rsa e il sindaco Carlo Spagnol non approva la scelta dell'azien
da sanitaria.
"Nulla osta al reparto Co
vid19 – dice il primo cittadi
no –, ma non deve essere ri
convertita la struttura resi
denza assistita". Invece la Le
ga approva. "Un reparto Co
vid19 di bassa intensità – di
cono Marco Bottecchia, ca
pogruppo in consiglio, e il de
putato Vannia Gava – è un'opportunità per la struttu
ra ospedaliera".
Forza Italia (nella maggio
ranza al governo) e Lega (all'opposizione) ai ferri cor
ti sulle politiche sanitarie del Modello Sacile 2.0 che non tiene. Al centro ci sono 28 po
sti letto nella Residenza sani
taria assistenziale Rsa.
IL SINDACO
"Non c'è il nulla osta dell'am
ministrazione di Sacile sulla
riconversione della Residen
za sanitaria assistenziale Rsa nel presidio ospedaliero di Sacile. Il servizio si occupa di assistenza sanitaria in regi
me di ricovero di utenti che temporaneamente o in mo
do permanente non sono au
tosufficienti".Spagnol ha preso le distan
ze dall'Asfo e chiede il rispet
to di un sistema integrato di servizi sanitari sul territorio che ha il marchio Modello Sa
cile 2.0. "Non ho mai espres
so parere favorevole al fatto che per venisse riconvertito il reparto Rsa di Sacile con 28 sono i posti letto di cui di
spone il reparto – aggiunge il sindaco –. Con questa scelta dell'Aziensa sanitaria verreb
be meno per un tempo inde
terminato un servizio previ
sto nella riforma sanitaria re
gionale", quella che confer
ma il polo riabilitativo di Sa
cile per l'area vasta di altri sei comuni dell'ex Ambito so
ciosanitario. Per questo, si pensa a un coordinamento tra sindaci dell'Ambito
riconversione della Residen
za sanitaria assistenziale Rsa nel presidio ospedaliero di Sacile. Il servizio si occupa di assistenza sanitaria in regi
me di ricovero di utenti che temporaneamente o in mo
do permanente non sono au
tosufficienti".
Spagnol ha preso le distan
ze dall'Asfo e chiede il rispet
to di un sistema integrato di servizi sanitari sul territorio che ha il marchio Modello Sa
cile 2.0. "Non ho mai espres
so parere favorevole al fatto che per venisse riconvertito il reparto Rsa di Sacile con 28 sono i posti letto di cui di
spone il reparto – aggiunge il sindaco –. Con questa scelta dell'Aziensa sanitaria verreb
be meno per un tempo inde
terminato un servizio previ
sto nella riforma sanitaria re
gionale", quella che confer
ma il polo riabilitativo di Sa
cile per l'area vasta di altri sei comuni dell'ex Ambito so
ciosanitario. Per questo, si pensa a un coordinamento tra sindaci dell'Ambito
LA LEGA
"La scelta dell'Asfo è caduta sul reparto Rsa a Sacile per
ché presenta i requisiti di si
curezza migliori – indica Bot
tecchia –. Quelli per consenti
re l'adeguato decorso della malattia coronavirus ai con
tagiati: condividiamo la deci
sione". A Sacile sono cinque i casi in quarantena domici
liare, quindi la città ha vinto sui contagi e il consiglio del Carroccio è diretto al sinda
co. "L'amministrazione deve cogliere questa opportunità – invita Bottecchia –. Si trat
ta di una tappa del percorso di investimento attivato dal
la Regione sul nostro presi
dio ospedaliero. Spagnol do
vrà chiedere un tavolo con l'Azienda sanitaria, per far sì che gli investimenti per la creazione del nuovo reparto Covid19 possano rimanere anche successivamente a Sa
cile. La seconda richiesta è quella del ripristino dei servi
zi che erano stati sospesi tem
poraneamente durante la pandemia".Vannia Gava dà manforte.
"L'Asfo ha oggettive motiva
zioni – sostiene – come gli standard di sicurezza". Gava
condivide l'orientamento
della Regione e invita l'am
ministrazione comunale a
"cogliere l'opportunità, ve
dendola come una tappa di un percorso di ulteriori inve
stimenti sull'ospedale citta
dino. Bisogna condannare certe fake news e chi le ali
menta per scopi personali co
me quella di smantellamen
to della Rsa".
"La scelta dell'Asfo è caduta sul reparto Rsa a Sacile per
ché presenta i requisiti di si
curezza migliori – indica Bot
tecchia –. Quelli per consenti
re l'adeguato decorso della malattia coronavirus ai con
tagiati: condividiamo la deci
sione". A Sacile sono cinque i casi in quarantena domici
liare, quindi la città ha vinto sui contagi e il consiglio del Carroccio è diretto al sinda
co. "L'amministrazione deve cogliere questa opportunità – invita Bottecchia –. Si trat
ta di una tappa del percorso di investimento attivato dal
la Regione sul nostro presi
dio ospedaliero. Spagnol do
vrà chiedere un tavolo con l'Azienda sanitaria, per far sì che gli investimenti per la creazione del nuovo reparto Covid19 possano rimanere anche successivamente a Sa
cile. La seconda richiesta è quella del ripristino dei servi
zi che erano stati sospesi tem
poraneamente durante la pandemia".
Vannia Gava dà manforte.
"L'Asfo ha oggettive motiva
zioni – sostiene – come gli standard di sicurezza". Gava condivide l'orientamento della Regione e invita l'am
ministrazione comunale a
"cogliere l'opportunità, ve
dendola come una tappa di un percorso di ulteriori inve
stimenti sull'ospedale citta
dino. Bisogna condannare certe fake news e chi le ali
menta per scopi personali co
me quella di smantellamen
to della Rsa".
"La scelta dell'Asfo è caduta sul reparto Rsa a Sacile per
ché presenta i requisiti di si
curezza migliori – indica Bot
tecchia –. Quelli per consenti
re l'adeguato decorso della malattia coronavirus ai con
tagiati: condividiamo la deci
sione". A Sacile sono cinque i casi in quarantena domici
liare, quindi la città ha vinto sui contagi e il consiglio del Carroccio è diretto al sinda
co. "L'amministrazione deve cogliere questa opportunità – invita Bottecchia –. Si trat
ta di una tappa del percorso di investimento attivato dal
la Regione sul nostro presi
dio ospedaliero. Spagnol do
vrà chiedere un tavolo con l'Azienda sanitaria, per far sì che gli investimenti per la creazione del nuovo reparto Covid19 possano rimanere anche successivamente a Sa
cile. La seconda richiesta è quella del ripristino dei servi
zi che erano stati sospesi tem
poraneamente durante la pandemia".
Vannia Gava dà manforte.
"L'Asfo ha oggettive motiva
zioni – sostiene – come gli standard di sicurezza". Gava condivide l'orientamento della Regione e invita l'am
ministrazione comunale a
"cogliere l'opportunità, ve
dendola come una tappa di un percorso di ulteriori inve
stimenti sull'ospedale citta
dino. Bisogna condannare certe fake news e chi le ali
menta per scopi personali co
me quella di smantellamen
to della Rsa".
Data: 03.06.2020 Pag.: 31
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Ill sibdaco Carlo Spagnol con l'assessore regionale Riccardo Riccardi
liviana covre il comitato/1 il comitato/2
"È da stolti svuotare
un ottimo progetto" "Scelte sbagliate,
64 mila utenti nel caos" "I tagli porteranno alla sanità privata?"
"Il Modello Sacile è un ottimo
progetto che diventa impraticabile svuotandolo di servizi e risor
se – sostiene la docente Liviana Covre –. Gli stolti diranno che
non ha valore senza capire che siè fatto di tutto per affossarlo".
"Smontano la sanità e 64 mila
utenti sono sul piede di guerracon tanti dipendenti del Distretto Ovest – dicono Gianfranco Zuzzi e Luigi Zoccolan con il Comitato
No tagli –. È l'effetto di scelte politiche del centrodestra".
"La riconversione Rsa in repar
to Covid19 metterebbe in diffi
coltà molte famiglie e pazienti – valuta Egidio Santin –. I tagli al
la sanita pubblica a Sacile sot
tendono forse il progetto leghi
sta di un policlinico privato?".
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