• Non ci sono risultati.

Esercizi di Algebra Lineare Funzioni Lineari

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Esercizi di Algebra Lineare Funzioni Lineari"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Esercizi di Algebra Lineare Funzioni Lineari

Calcolo di autovettori e autovalori

Anna M. Bigatti 12 marzo 2013

Esercizio 1. Calcolare autovalori e autovettori degli omomorfismi R2−→R2 associati alle matrici A =

 1 3 3 1

 , B =

 1 −1

3 2

 e C =

 1 1 0 1



Soluzione

(a) det(λI − A) = (λ − 1)2− 9 = λ2− 2λ − 8 = (λ − 4)(λ + 2) Risolvo (4I − A)x = 0 e (−2I − A)x = 0 (...)

(b) det(λI − B) = λ2− 3λ + 5 . Il discriminante `e negativo, quindi non ci sono autovalori (reali) per B .

(c) det(λI − C) = λ2 − 2λ + 1 . Quindi λ1 = 1 `e autovalore di molteplicit`a 2 per C . (I − C)x = 0 .

u t

Esercizio 2. Calcolare autovalori e autovettori di A =

1 1 0

3 −2 3 4 −1 3

Soluzione

R ::= QQ[x,y,z, L, r,s,t];

Use R;

A := Mat(R, [[1, 1, 0], [3, -2, 3], [4, -1, 3]]);

D := Det(L * IdentityMat(R,3) - A); D; --> -L^3 + 2L^2 + 5L Factor(D); -- trova solo i FATTORI RAZIONALI

--> [Exponents := [1, 1], Factors := [L, L^2 -2*L -5], RemainingFactor := -1]

Quindi λ1= 0 , mentre λ2 e λ3 sono le radici del polinomio λ2− 2λ − 5 , cio`e 1 +√

6 e 1 −√ 6 .

u t In particolare osserviamo che, se la dimensione della matrice `e dispari, il polinomio caratteri- stico ha almeno una radice e quindi esiste almeno un autovalore (e un autovettore!).

1

(2)

1 Similitudini

G

Rn id−→RFn ϕ−→RFn id−→RGn

Date una trasformazione lineare ϕ : Rn−→Rn e due basi F e G di Rn sappiamo che:

Mϕ(G)G = Mid(F )G · Mϕ(F )F · Mid(G)F = MFG· Mϕ(F )F · MGF

allora le due matrici B := Mϕ(G)G e A := Mϕ(F )F sono legate da una relazione di similitudine ( P matrice invertibile)

B = P−1· A · P Esercizio 3. Dire se la matrice A =

 1 3

−2 6



`

e diagonalizzabile (esiste base di autovalori) e mostrare la relazione di similitudine.

Soluzione

Calcolo gli autovalori:

det(A − x · I) = det(

 1 − x 3

−2 6 − x



) = (1 − x) · (6 − x) + 6 = x2− 7x + 12 .

Quindi ci sono due autovalori, 3 e 4 , di molteplicit`a 1 , quindi i loro autospazi hanno dimensione esattamente 1 .

Calcolo l’autospazio di 3 :

 1 − 3 3

−2 6 − 3



·

 x y



=

 0 0



risolvo e trovo v1 = (3, 2) autovettore per 3 (base dell’autospazio V3).

Verifico: Mϕ(vE

1)= A · MvE1=9 6



= 3 · MvE1. Calcolo l’autospazio di 4 :

 1 − 4 3

−2 6 − 4



·

 x y



=

 0 0



risolvo e trovo v2= (1, 1) autovettore per 4 (base di V4).

Verifico: Mϕ(vE

2)= A · MvE2=4 4



= 4 · MvE2.

Definisco G = (v1, v2) la base di autovettori e sostituisco in Mϕ(G)G = MEG· Mϕ(E)E · MGE:

 3 0 0 4



= P−1AP con P =

 3 1 2 1

 . Verifico: (...)

u t Esercizio 4. Dire se A =

 1 3 0 6



`e diagonalizzabile e mostrare la relazione di similitudine.

Esercizio 5. Dire se A =

 1 1

−1 1



`

e diagonalizzabile e mostrare la relazione di similitudine.

Esercizio 6. Dire se A =

 1 3 0 1



`e diagonalizzabile e mostrare la relazione di similitudine.

2

(3)

Esercizio 7 (Numeri di Fibonacci). Dire se M =

 0 1 1 1



`

e diagonalizzabile e mostrare la relazione di similitudine M = P−1DP .

Sia MF (E)E = M , allora F (x, y) = (y, x + y) , quindi F (1, 0) = (0, 1) ; F2(1, 0) = (1, 1) ; F3(1, 0) = (1, 2) ; F4(1, 0) = (2, 3) ; F5(1, 0) = (3, 5) ; F6(1, 0) = (5, 8) ; F7(1, 0) = (8, 13) . La prima coordinata di Fn(1, 0) `e l’ n -mo numero di Fibonacci!!

Quindi, invece di fare tutti i conti, basta calcolare Mn·0 1



.... ma `e ugualmente noioso..

Conoscendo la relazione di similitudine possiamo invece calcolare (P−1DP )n·0

1



= P−1DnP ·0 1



che `e molto pi`u immediato!!

3

Riferimenti

Documenti correlati

(c) determinare una base dello spazio vettoriale di partenza rispetto alla quale la matrice che rappresenta il prodotto scalare assume la forma alla

Università degli Studi di Brescia – Corso di Laurea in Ingegneria. Algebra e Geometria Gianluca Ferrari

Quali sono le possibili terne di autovalori di L e M per cui questo accade?.. Risolvere il sistema, dimostrando in

Per fissare una base dell’immagine di A dobbiamo quindi trovare due soluzioni linearmente indipendenti della condizione

Sommando due matrici con elementi diagonali nulli o moltiplicando una matrice a elementi diagonali nulli per uno scalare si ottiene comunque una ma- trice a elementi diagonali

Esercizio 3.17 Si calcoli la funzione di matrice ln(1−zσ 2 ) utilizzando la definizione di funzione di matrice in serie di potenze.. Risolvere il sistema, dimostrando in

Utilizzando l’esponenziale di una matrice risolvere il seguente problema di Cauchy, e verificare che il risultato ottenuto sia esatto... Similmente si vede che sono soddisfatte

Ne consegue quindi che le tre colonne della matrice A sono una base per Im (L).. Abbiamo a che fare con delle matrici di cambiamento di base; come visto nel capitolo 3 quando