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Elettrodinamica 3 30 ottobre 2014

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(1)

Elettrodinamica 3

30 ottobre 2014

Alternatore Valore efficace

Circuiti in corrente alternata Circuito R

Circuito C Circuito L Circuito LR

(2)

Alternatore

• È un generatore di fem alternata

t

t ) sin 

( E

0

E 

B

(3)

Valore efficace

• Per una grandezza che varia sinusoidalmente, è definito come la radice quadrata della media del quadrato della grandezza

• È pari all’ampiezza diviso radice di due

2 0 0

2 2

0 0

2 2

2 sin 1

) 1 1 (

G G

G

G

eff

T

T

t dtT

T

tdt

(4)

Circuito R

• Applichiamo la 2° legge di Kirchhoff

• La corrente ha la stessa fase della fem

RI V

R

 E 

R E

R t

I  E  R E

0

sin 

 0

V

R

E

(5)

Circuito R

• Potenza assorbita: è sempre >=0

• Potenza media

• In termini di valore efficace

R E

R t I R

P E

2

E

02

sin

2

E  

xdx R tdt R

R dt T

t T P

P

T

T 2

0 2

0

2 2

0 0

2 2

0

0

2

sin 1 2

sin 1 ) 1

1 (  E  E  E

  

R

P R eff

2 2 0

2

1 E  E

(6)

Quesito

• Riconsideriamo l’esercizio dell’interruttore della luce in una stanza, supponendo ora di avere una fem alternata del tipo con una frequenza di rete di 50 Hz

• Qual e` l’ampiezza D0 dello spostamento x di un elettrone nel filo?

• Soluzione nella pagina seguente

t t ) sin  ( E

0

E 

(7)

Quesito

• La corrente nel filo e` data da

ricordando l’espressione della corrente in termini di velocita` di deriva: ; quindi

• Troviamo D0 integrando su un quarto di ciclo:

• Cioe` una distanza di poche migliaia di atomi

v A nqv A I  

d

d

t R

I E

0

 sin 

neA

t I

neA v I

dt dx

d

0

sin

nm neA

tdt I neA

dt I v

D T d T

100 235 1 10

10 6

. 1 10

47 . 8

1

sin 1

6 19

28

0 4

/

0 0 4

/

0 0

 

 

 

(8)

Circuito C

• Applichiamo la 2° legge di Kirchhoff

• La corrente si trova differenziando Q

• Riscriviamo il coseno in termini di seno per poter meglio confrontare lo sfasamento rispetto alla fem

• La corrente è in anticipo di fase di /2 sulla fem è detta reattanza capacitiva, e ha le

dimensioni di una resistenza

t C

C

Q  E  E0 sin

C E

C Q V

C

 1

 E 

0 cos 0 sin t 2 t X

dt C I dQ

C

E E grafico

XC C

1

 0

V

C

E

(9)

Circuito C

• Potenza assorbita: può essere positiva o negativa

• Potenza media

• In un condensatore ideale non c’è dissipazione di potenza

t t

C I

P  E  E

02

 sin  cos 

0 cos

2 sin cos 1

1 sin

2

0 2

0 0

2

0

 

TC t tdt C

x xdx

P

T

E E

grafico

(10)

Circuito L

• Applichiamo la 2° legge di Kirchhoff

• La corrente si trova integrando

• Riscriviamo il coseno in termini di seno per poter meglio confrontare lo sfasamento rispetto alla fem

• La corrente è in ritardo di fase di /2 sulla fem è detta reattanza induttiva, e ha le dimensioni di una resistenza

 0

dt

L dI

L E

E E

L E

L t L

dt

dI  E  E 0 sin

L0 sintdt L0 cost X0 sin t 2

I

L

E E

E

grafico

L

X

L

 

(11)

Circuito L

• Potenza assorbita: può essere positiva o negativa

• Potenza media

• In un solenoide ideale non c’è dissipazione di potenza

t L t

I

P  

sin cos

2

E

0

E  

0 cos

2 sin cos 1

1 sin

2

0 2

0 0

2

0

 

 

 

 

 

 

T L t tdt L

x xdx

P

T

E E

grafico

(12)

Circuito LR

• Equazione del circuito:

• Riordinando

• Questa equazione ha come soluzione generale la somma di una sua soluzione particolare e della

soluzione generale dell’equazione omogenea associata

• Come già sappiamo la soluzione generale di

• è con

L E

 0

RI

dt L dI VR

L E

E E

t dt RI

L dI  E 0 sin

 0 dt  RI

L dI

 

t Ae t

I

R

L

(13)

Circuito LR

• Una soluzione particolare si ottiene dalla soluzione di prova

• Ove I0 e  sono costanti da determinare in modo tale da rendere l’equazione differenziale una identità

• NB: queste costanti non dipendono dalle condizioni iniziali

 

t I

t

I* 0 sin

(14)

Circuito LR

• Sostituendo I* nell’equazione differenziale

• Differenziando e sviluppando seno e coseno, otteniamo

   

   

t

t t

RI t

t LI

t RI

t LI

sin

sin cos

cos sin

sin sin

cos cos

sin cos

0

0 0

0 0

E

 

I t

RI

t

t

dt L d dt RI

L dI * 0 sin

 

0 sin

 

0 sin

*

E

(15)

Circuito LR

• Raggruppando i termini in e

• Ovvero, chiamando A e B le costanti in parentesi quadre

• Il primo membro è una funzione del tempo e affinché sia identicamente nullo, occorre che A e B siano nulli

cos sin

sin

sin cos

0

cos

t I0

L

I0R

tI0

L

I0R

E0

t

sin cos

t

0 sin

cos tB t

A

 

 

0 cos

sin

0 sin

cos

0 0

0 0

E

R I L

I

R L

I

(16)

Circuito LR

• Questo è un sistema di due equazioni nelle due incognite I0 e ; la prima equazione dà

• Da cui ricaviamo

• Che sostituiamo nella seconda equazione R

- ωL tgφ

 

 

Z

R ωL

R φ R

Z - X ωL

R - ωL

φ L

 

 

2 2 2 2

cos sin

L

X

L

 

(17)

Circuito LR

• Dalla seconda equazione otteniamo

• Da cui

• La soluzione particolare è dunque

• Con

• e è l’impedenza del circuito

• L’impedenza per un circuito in CA è la grandezza che corrisponde alla resistenza in un circuito in CC

 

0 0

2 2

0   E

Z Z I

R I

L

I0  EZ0

 

t

t Z

I* E 0 sin



 



R

XL arctg

 

2

2 2

2 X R L

R

Z   L  

(18)

Circuito LR

• La soluzione generale dell’equazione è quindi

• Per determinare la costante A di

integrazione bisogna, come al solito, imporre la condizione iniziale per la corrente I(0)

• Possiamo però notare che la soluzione dell’omogenea è esponenzialmente decrescente, per cui se non siamo interessati a quel che accade per piccoli valori del tempo, ma piuttosto alla soluzione su tempi lunghi, allora:

• Quindi asintoticamente la soluzione coincide con la soluzione particolare

 

t

Ae Z t

I t E 0 sin

 

t

t Z

I E 0 sin

(19)

Circuito RC

• In modo simile può essere trattato il circuito RC

• In tal caso la costante di fase  (sfasamento tra corrente e fem) è

• e l’impedenza

2 2 2

2 1



 

 

R X R C

Z C

 

 

 

R

arctg X

C

XC C

 1 2 

 

 

C t Q dt

R dQ  E 0 sin

Q*

 

t Q0 sin

t

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