GENERATORE
D'OZONO
SOMMARIO
1) Dati tecnici
2) Destinazione d’uso della macchina 3) Descrizione e parti
4) Installazione 5) Note di sicurezza
1. Dati tecnici
Dimensioni esterne L 500mm; P 415mm; H 460mm.
Costruzione inox 304
Parti
n.1 ventola assiale 55w;
n.6 trasformatori;
n.6 emettitori;
n.1 filtro a pieghe in pile 400x400x48 mm n.1 quadro di controllo remoto
Alimentazione: 220v
Produzione: 60 g/h di ozono
L’emettitore ESELIA 600 può essere impiegato laddove , per ragioni di disinfezione o di abbattimento di particelle di natura organica , si possa impiegare per questi scopi un gas reattivo come l’ozono .
Il principio è analogo a quello che produce l’ozono in natura; una corrente ricca di ossigeno viene fatta passare un campo ad elevato voltaggio (in natura i fulmini), in modo che l’ossigeno, normalmente in forma biatomica O2, si riorganizzi nella forma O3.
Essa è però fortemente instabile, e basta poco affinchè reagisca in vario modo con le molecole vicine; in special modo vengono aggredite le molecole organiche, sia in maniera diretta (aggressione dei legami tra atomi di carbonio nelle molecole organiche) sia indiretta (creazione di radicali liberi che a loro volta aggrediscono le molecole organiche).
Per massimizzare questi effetti, solitamente l’emettitore di ozono viene posto ad insufflare il gas direttamente sopra alla fonte di emissione dei fumi sporchi (es. cappa di cucina).
NOTA: L’ozono è un gas velenoso per le forme viventi, e per gli umani risulta tossico a concentrazioni superiori a 0.01 parti per milione. Pertanto, a valle di un impianto dotato di emettitore di ozono, va collocato un depuratore a carboni attivi, che ne impedisca l’espulsione in aria libera.
Aria
Ozono filtro carbone attivo e ventola di tiraggio
Emissione di fumi
3. Descrizione e parti
Esteriormente, l’emettitore appare come un box metallico, con ai lati due flange d. 300 per l’attacco alle tubazioni.
Il lato posteriore è munito di due fori di ventilazione per le parti elettriche, mentre i lati frontale e superiore sono amovibili, per permettere una agevole costruzione ed ispezione dell’interno.
Si notano nelle foto i reattori tubolari.
Non sono installati interruttori o luci sul cassoncino, in quanto si possono prevedere per esso principalmente installazioni in luoghi poco agevoli (es, al disopra di cappe da cucina). I comandi sono concentrati in un quadro elettrico esterno, che fa capo alla macchina con un cavo elettrico.
Il filtro antipolvere, situato subito dopo la bocca di ingresso, è rimuovibile grazie alla rimozione delle guide, che può avvenire svitando i quattro pomelli disposti attorno alla bocca di ingresso.
La costruzione può essere eseguita con ingresso destro o sinistro.
L’esagono centrale contiene la ventola da 55w, sostenuta con antivibranti, e gli emettitori di ozono, in numero standard di 6.
NOTA: le foto si riferiscono ad un prototipo su cui sono stati montati solo 4 reattori. Lo standard è 6.
I trasformatori sono posti su di un sostegno avvitato alla carcassa, dietro all’esagono che sostiene ventola e reattori.
L’aria, presa attraverso il filtro, viene forzata attraverso i reattori e spinta verso le canalizzazioni o l’ambiente da depurare.
I vari cavi sono fra loro connessi all’interno di una piccola scatola elettrica, posta anch’essa dietro al tubo esagonale.
dei generatori e della ventola all’interruttore generale, e ad una luce di avviso accensione, presente nel quadro.
4. Installazione
L’emettitore deve prendere aria fresca. L’aria che entra attraverso il filtro in pile NON deve avere inquinanti particolari; l’emettitore andrà quindi a prendere aria dall’ambiente, e ad emettere ozono nelle tubazioni in cui è presente l’aria sporca.
Per massimizzare l’effetto dell’ozono, occorre che esso raggiunga efficacemente e per un tempo sufficiente le particelle organiche (es. grasso) sospese; pertanto, l’ozono va insufflato a livello o poco dopo l’emissione di inquinanti; inoltre la velocità dell’aria nelle tubazioni, e la lunghezza delle tubazioni stesse, dovrebbero lasciare qualche secondo utile affinchè l’ozono reagisca colle particelle sospese.
Inoltre, come già esposto, l’ozono NON può essere espulso in atmosfera, specie se in possibile presenza o passaggio di persone;
pertanto, andrà previsto un filtro a carbone attivo a valle del sistema.
Le tubazioni, sollecitate dalla forte carica reattiva dell’ozono, devono essere in acciaio inox.
Tipicamente, per questo tipo di impiego, l’ozono viene insufflato direttamente in cappa, e viene usato come ausilio all’attività di un depuratore a carboni attivi, allo scopo di migliorarne la resa ed allungare la vita dei filtri in esso presenti.
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE su generatore di ozono CUBIK 60
Generatore di ozono per trattamento di aria sporca di cucina, ricca di particelle organiche.
MODELLO CUBIK 60
STRUTTURA Cassa inox munita di ventola, piastre ad induzione tubolari con trasformatori;
ventola 55w; filtro G4.
GRUPPO VENTILANTE
VENTILATORE Ventola 220v, 0.055 Kw
FILTRO MOTORE Pile antiplovere
PORTATA ARIA 20 mc/h
OZONO Produzione massima 60 g/h;
6 reattori tubolari da 10 g/h.
TRATTAMENTO TRATTAMENTO MASSIMO 2000 mc/h circa di aria molto sporca (sospensione di particelle grasse)
TEMPO DI AZIONE NECESSARIO
3 secondi
MANUTENZIONE
La manutenzione del generatore si riduce ad una periodica pulizia del filtro in pile e delle componenti interne, con soffiaggio di aria pulita.
Lasciare libere le prese posteriori.
NOTA: la natura e quantità delle particelle e la velocità dei fumi nei condotti influenzano drasticamente le doti pulenti dell’ozono. Per evitare problemi, far eseguire le valutazioni sulla quantità di ozono necessaria ed i calcoli dimensionali dei tubi a personale competente e qualificato.
L’ozono non elimina fimi bianchi.
L’OZONO E’ UN GAS REATTIVO E FORTE OSSIDANTE. È NECESSARIO CHE L’IMPIANTO NON DISPERDA OZONO RESIDUO NELL’AMBIENTE. L’OZONO RESIDUI DAL TRATTAMENTO PUO’ ESSERE ELIMINATO CON UN FILTRO A CARBONI ATTIVI DI OPPORTUNE DIMENSIONI.
In questa combinazione, si assicura un trattamento del 99% di odori e sostanze sospese, se l’impianto è ben dimensionato.