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0 per ogni n ∈ N

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Academic year: 2021

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(1)

SERIE di TAYLOR

Data una funzione f (x) derivabile infinite volte in (a, b), per ogni x0 ∈ (a, b) risulta definita laserie di Taylor con centro x0come

+∞

X

n=0 f(n)(x0)

n! (x − x0)n

E naturale chiedersi se tale serie (di potenze) risulta convergente in ogni` x ∈ (a, b) e se la somma coincide con f (x).

La risposta `e in generale negativa, si pensi per esempio alla funzione

f (x) =

®ex21 se x 6= 0,

0 se x = 0.

Tale funzione `e derivabile infinite volte in R con f(n)(0) = 0 per ogni n ∈ N.

La corrispondente serie di Taylor con centro x0= 0 per ogni x ∈ R risulta quindi banalmente convergente a 0 e non a f (x)

+∞

X

n=0 f(n)(0)

n! xn= 0, ∀x ∈ R.

(2)

Osserviamo che se f (x) `e derivabile infinite volte in (a, b), per ogni x, x0∈ (a, b) e k ∈ N, dalla formula di Taylor con resto di Lagrange abbiamo che esiste ξ compreso tra x e x0 tale che

f (x) −

k

X

n=0 f(n)(x0)

n! (x − x0)n= f(k+1)(k+1)!(ξ)(x − x0)k+1 Si ottiene allora

Teorema di sviluppabilit`a in serie di Taylor

Sia f (x) una funzione derivabile infinite volte in (a, b). Se esistono due costanti M, L > 0 tali che

|f(k)(x)| ≤ M Lk ∀x ∈ (a, b), k ∈ N, allora, per ogni x, x0∈ (a, b) si ha

f (x) = lim

k→+∞

k

X

n=0 f(n)(x0)

n! (x − x0)n=

+∞

X

n=0 f(n)(x0)

n! (x − x0)n.

(3)

Le funzioni ex, sin x, cos x, sinh x e cosh x verificano le ipotesi del precedente teorema, risultano quindi sviluppabili in serie di Taylor nel loro dominio. In particolare, valgono i seguenti sviluppi di Taylor con centro x0= 0

 ex=

+∞

X

n=0 xn

n! , x ∈ R (serie esponenziale)

Infatti, posto f (x) = ex, si ha f(k)(x) = exper ogni x ∈ R, k ∈ N.

Dunque in ogni intervallo (−a, a) ⊂ R risulta |f(k)(x)| ≤ ea= M . Dal precedente risultato otteniamo che la funzione esponenziale `e sviluppabile in serie di Taylor con centro x0= 0.

Ricordiamo che il raggio di convergenza di tale serie `e ρ = +∞, dato che

lim

n→+∞

1 (n+1)!

1 n!

= lim

n→+∞

1 n+1 = 0

(4)

In modo analogo si prova che per ogni x ∈ R si ha

 sin x =

+∞

X

n=0 (−1)n (2n+1)!x2n+1

 cos x =

+∞

X

n=0 (−1)n

(2n)!x2n

 sinh x =

+∞

X

n=0 1

(2n+1)!x2n+1

 cosh x =

+∞

X

n=0 1 (2n)!x2n

(5)

Riguardo alla funzione logaritmica log x, abbiamo che per ogni |x| < 1 vale

log(1 + x) =

X

n=1

(−1)n+1 xnn

Infatti, ricordando che 1 1 − x =

+∞

X

n=0

xn ∀|x| < 1,

sostituendo x con −x si ottiene

D(log(1 + x)) = 1 1 + x=

+∞

X

n=0

(−1)nxn, ∀|x| < 1,

e dal Teorema di integrazione delle serie di potenze deduciamo che

log(1 + x) = Z x

0

1 1 + tdt =

+∞

X

n=0

(−1)n xn+1n+1, ∀|x| < 1.

(6)

Per la funzione arcotangente, ragioniamo in modo analogo al precedente.

Osservato che

D(arctan x) = 1 1 + x2 =

+∞

X

n=0

(−1)nx2n ∀|x| < 1,

dal Teorema di integrazione delle serie di potenze, per ogni |x| < 1 otteniamo

arctan x =

+∞

X

n=0

(−1)nx2n+1 2n + 1

Riguardo infine la funzione (1 + x)α, per ogni α ∈ R e ogni |x| < 1 si pu`o provare che

(1 + x)α=

+∞

X

n=0 α n

xn (serie binomiale)

dove

α n

=α(α−1)(α−2)...(α−n+1)

n! .

Nota: tale funzioni non verifica le ipotesi del Teorema di sviluppabilit`a in serie di Taylor

(7)

Introduzione alle SERIE di FOURIER

Si dicepolinomio trigonometricouna funzione della forma

a +

n

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx), n ∈ N,

dove a, ak, bk∈ R, k = 1, . . . n. Tali valori sono detticoefficienti del polinomio trigonometrico.

Osserviamo che per ogni k ∈ N, ak, bk∈ R, la funzione akcos(kx) + bksin(kx)

`e funzione periodica di periodo k e dunque anche di periodo 2π.

Ne segue allora che ogni polinomio trigonometrico risulta funzione periodica di periodo 2π .

(8)

Serie Trigonometriche

Si diceserie trigonometricauna serie della forma

a +

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx)

Le somme parziali di tale serie sono i polinomi trigonometrici

sn(x) = a +

n

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx), n ∈ N

Supponiamo che tale serie risulti convergente in ogni x ∈ R e denotiamo con f (x) la sua somma

f (x) = a +

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx) = lim

n→+∞sn(x)

Dato che le somme parziali di tale serie (i polinomi trigonometrici sn(x)) sono funzioni periodiche di periodo 2π, f (x) `e periodica di periodo 2π

la somma di una serie trigonometrica `e funzione periodica di periodo 2π

(9)

Vale il viceversa? Data una funzione f (x) definita in R e periodica di periodo 2π, esiste una serie trigonometrica che converge a f (x) in ogni x ∈ R?

Data una funzione f (x) definita in R e periodica di periodo 2π, esistono a, ak, bk∈ R tali che risulti

f (x) = a +

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx) per ogni x ∈ R?

Se vale un tale sviluppo diremo che la funzione f (x) `esviluppabile in serie di Fourier.

I coefficienti a, ak, bk∈ R per cui l’uguaglianza risulta valida dipendono dai valori che la funzione f (x) assume in un intervallo di ampiezza 2π, per determinarli ragioniamo come, probabilmente, fece Jean Baptiste Joseph Fourier

(10)

Supponiamo che f (x), definita in R e periodica di periodo 2π, sia funzione integrabile in [−π, π]. Supponiamo inoltre che valga lo sviluppo

(1) f (x) = a +

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx), ∀x ∈ R

e che l’uguaglianza continui a valere anche dopo aver moltiplicato i due membri per sin(mx), con m ∈ N, e integrato termine a termine in [−π, π]

(2) Z π

−π

f (x) sin(mx) dx = a Z π

−π

sin(mx) dx +

+

+∞

X

k=1

ak

Z π

−π

cos(kx) sin(mx) dx + bk

Z π

−π

sin(kx) sin(mx) dx

(11)

Per provarlo, osserviamo innanzitutto che Z π

−π

sin(mx) dx = 0 e Z π

−π

cos(kx) sin(mx) dx = 0, ∀ k ∈ N

Infatti, l’integranda `e funzione dispari e l’intervallo [−π, π] `e simmetrico rispetto all’origine.

Per calcolare

Z π

−π

sin(kx) sin(mx) dx possiamo integrare per parti due volte, si ottiene

Z π

−π

sin(kx) sin(mx) dx =

®0 se m 6= k π se m = k Sostituendo nell’identit`a (2) otteniamo

Z π

−π

f (x) sin(mx) dx = bm· π bm= 1 π

Z π

−π

f (x) sin(mx) dx

(12)

Allo stesso modo, moltiplichiamo

(1) f (x) = a +

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx), ∀x ∈ R

per cos(mx) con m ∈ N ∪ {0}, integriamo termine a termine in [−π, π] e supponiamo che valga l’uguaglianza

(3) Z π

−π

f (x) cos(mx) dx = a Z π

−π

cos(mx) dx +

+

+∞

X

k=1

ak

Z π

−π

cos(kx) cos(mx) dx + bk

Z π

−π

sin(kx) cos(mx) dx

Da (3) si ottiene

am= 1 π

Z π

−π

f (x) cos(mx) dx ∀m ∈ N e a = 1

Z π

−π

f (x) dx

Nota: per uniformit`a si pone a0= 1 π

Z π

−π

f (x) dx = 1 π

Z π

−π

f (x) cos 0 dx, dunque a =a20.

(13)

Abbiamo quindi che data f (x) funzione definita in R, periodica di periodo 2π e integrabile in [−π, π] , se vale

(1) f (x) = a20+

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx), ∀x ∈ R

e le operazioni di integrazione termine a termine sono lecite , allora ak= 1

π Z π

−π

f (x) cos(kx) dx, ∀k ∈ N ∪ {0}

bk= 1 π

Z π

−π

f (x) sin(kx) dx, ∀k ∈ N

Tali coefficienti sono detticoefficienti di Fourierdi f (x) e la corrispondente serie trigonometrica

a0 2 +

+∞

X

k=1

akcos(kx) + bksin(kx)

`e dettaserie di Fourierdi f (x)

(14)

Prima di vedere un esempio, osserviamo che in generale

 se f (x) `e funzione dispari in [−π, π], allora

ak= 1π Z π

−π

f (x) cos(kx) dx = 0 per ogni k ∈ N ∪ {0}

e dunque la serie di Fourier di f (x) conterr`a solo seni,

 se f (x) `e funzione pari in [−π, π], allora

bk= 1π Z π

−π

f (x) sin(kx) dx = 0 per ogni k ∈ N

e quindi la serie di Fourier di f (x) conterr`a solo coseni.

(15)

Un esempio notevole: serie di Fourier dell’onda triangolare

IDeterminiamo la serie di Fourier della funzione f (x) definita come f (x) =π2 − |x| per x ∈ [−π, π)e prolungata per periodicit`a su tutto R

L’onda triangolare

Osserviamo che la funzione `e pari, dunque bk= π1

Z π

−π

f (x) sin(kx) dx = 0, ∀k ∈ N

(16)

Abbiamo poi a0=π1

Z π

−π

f (x) dx =π2 Z π

0

(π2 − x) dx =π2π

2x −12x2π

0 = 0 mentre, integrando per parti, si ha

ak= 1π Z π

−π

f (x) cos(kx) dx =π2 Z π

0

(π2 − x) cos(kx) dx

= 2πî

(π2 − x)sin(kx)k óπ 0 +2

Z π 0

sin(kx) dx

=2 î

cos(kx)k óπ

0 =k22π(1 − cos(kπ)) =

®0 se k `e pari

4

πk2 se k `e dispari dato che cos(kπ) = (−1)k per ogni k ∈ N. La serie di Fourier dell’onda triangolare `e quindi

+∞

X

k=0 4

π(2k+1)2cos((2k + 1))x = 4π

+∞

X

k=0

cos((2k+1)x) (2k+1)2

(17)

Vediamo ora sotto quali ipotesi la serie di Fourier risulta convergente alla funzione associata.

Si dice che una funzione f (x) `edi classe C1 a tratti in un intervallo [a, b] se esiste una partizione a = x0< x1< ... < xn= b tale che

f (x) risulta derivabile con derivata continua in (xi−1, xi),

esistono finiti i limiti di f (x) e f0(x) per x → x+i−1e per x → xi per ogni i = 1, . . . , n.

Nota: Una funzione di classe C1 a tratti in [a, b] sar`a quindi continua in[a, b]

eccetto al pi`u un numero finito di punti dove potr`a presentare discontinuit`a eliminabili o di salto (si dice anche che `e continua a tratti in [a, b]). Sar`a inoltre derivabile con derivata continua in (a, b) eccetto al pi`u un numero finito di punti dove potr`a presentare discontinuit`a eliminabili o di salto oppure punti angolosi.

Una funzione f (x) `e detta infinedi classe C1 a tratti in R se risulta tale in ogni intervallo [a, b] ⊂ R.

(18)

Convergenza puntuale

Teorema (convergenza puntuale)

Se f (x) `e funzione periodica di periodo 2π di classe C1 a tratti in R allora per ogni x0 ∈ R si ha

a0 2 +

+∞

X

k=1

akcos(kx0) + bksin(kx0) = f (x

+ 0)+f (x

0) 2

dove f (x±0) = lim

x→x±0

f (x) = lim

h→0±

f (x0+ h).

Nota: Se f (x) `e continua in x0allora la serie converge a f (x0), altrimenti converge alla media f (x

+ 0)+f (x0)

2

(19)

L’onda triangolare

I L’onda triangolaredefinita comef (x) = π2 − |x| per x ∈ [−π, π)e prolungata per periodicit`a su tutto R `e funzione continua in R, di classe C1 a tratti in R pertanto la sua serie di Fourier

+∞

X

k=0 4

π(2k+1)2cos(2k + 1)x =π4

+∞

X

k=0

cos((2k+1)x) (2k+1)2

converge a f (x) in ogni x ∈ R

+vedi pagina moodle

(20)

L’onda quadra

IConsideriamo la funzione f (x) definita come f (x) =

®1 se x ∈ [0, π]

−1 se x ∈ (−π, 0)

nell’intervallo (−π, π] ed estesa per periodicit`a su tutto R.

Poich´e la funzione `e dispari avremo ak= 0 per ogni k ∈ N ∪ {0}

mentre bk =π1

Z π

−π

f (x) sin(kx) dx = π2 Z π

0

sin(kx) dx

=π2î

cos(kx)k óπ

0 =2 (1 − cos(kπ)) =

®0 se k `e pari

4

se k `e dispari Si ottiene allora che la serie di Fourier di f (x) `e

+∞

X

k=1 4

π(2k−1)sin((2k − 1)x) = π4

+∞

X

k=1

sin((2k−1)x) 2k−1

(21)

Essendo la funzione di classe C1 in (−π, 0) e in (0, π), abbiamo che in tali intervalli la serie converge a f (x)

4 π

+∞

X

k=1

sin((2k−1)x)

2k−1 = 1 ∀x ∈ (0, π) e π4

+∞

X

k=1

sin((2k−1)x)

2k−1 = −1 ∀x ∈ (−π, 0) Osserviamo invece che in x = 0 e x = ±π la serie risulta identicamente nulla. Abbiamo quindi che la serie converge alla somma

g(x) =

1 se x ∈ (0, π)

−1 se x ∈ (−π, 0) 0 se x = 0 e x = ±π

=

®f (x) se x ∈ (−π, π), x 6= 0 0 se x = 0 e x = ±π

La funzione g(x) `e detta regolarizzata della funzione f (x)

+vedi pagina moodle

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