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Monitoraggio Media. Mercoledì 23 ottobre SIFA srl - Via G. Mameli, MILANO

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Monitoraggio Media

SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO

Mercoledì 23 ottobre 2019

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Sommario

N. Data Pag Testata Articolo Argomento

1 23/10/2019 29, 4 IL GAZZETTINO DI PORDENONE SAN VITO OSPEDALE DA SALVARE I CITTADINI PRONTI A UNA NUOVA LOTTA SANITÀ LOCALE 2 23/10/2019 29, 3 IL GAZZETTINO DI UDINE INFLUENZA, FARMACIE IN RETE PER SPINGERE LE VACCINAZIONI SANITÀ LOCALE 3 23/10/2019 29, 3 IL GAZZETTINO DI UDINE L'INIZIATIVA IL DENTISTA CURA I DENTI IN CLASSE SANITÀ LOCALE 4 23/10/2019 33 IL GAZZETTINO DI UDINE SISTEMA DI EMERGENZA SENZA DOTTORI IL NODO SORES E L'ATTACCO ALLA REGIONE SANITÀ LOCALE

5 23/10/2019 23 IL PICCOLO TEMPI BREVI E CURE ADEGUATE OCULISTICA AL TOP IN ITALIA SANITÀ LOCALE

6 23/10/2019 1, 2 IL PICCOLO L'INFLUENZA È GIÀ ARRIVATA E LA REGIONE SFODERA 250 MILA DOSI DI VACCINO SANITÀ LOCALE 7 23/10/2019 2 IL PICCOLO CONFRONTO OPERATIVO SU BOZZA DELLA RIFORMA E RUOLO DEI DISTRETTI SANITÀ LOCALE 8 23/10/2019 23 IL PICCOLO OSPEDALE DI CATTINARA IL PRONTO SOCCORSO CHIUDE LE PORTE AGLI

ACCOMPAGNATORI PARTONO LE CRITICHE SANITÀ LOCALE

9 23/10/2019 2 IL PICCOLO BURIONI: «LA MALATTIA È INSIDIOSA NON CORRIAMO RISCHI» SANITÀ LOCALE

10 23/10/2019 21 IL PICCOLO ED. GORIZIA IL CASO LA SEGRETARIA È AMMALATA ORTOPEDIA IN EMERGENZA SANITÀ LOCALE 11 23/10/2019 38 IL PICCOLO ED. GORIZIA SALUTE POGGIANA CONFERMA GLI IMPEGNI PER L'ISOLA SANITÀ LOCALE 12 23/10/2019 24 IL PICCOLO ED. GORIZIA MORETTI: «PRIMA DELL'HUB SMALTIRE LE LISTE D'ATTESA» SANITÀ LOCALE 13 23/10/2019 31 MESSAGGERO VENETO PRONTO SOCCORSO SENZA MEDICI ORE DI ATTESA E SCATTA LA PROTESTA SANITÀ LOCALE

14 23/10/2019 15 MESSAGGERO VENETO INFLUENZA L'ANNO SCORSO 13 MORTI «ORA VACCINIAMOCI» SANITÀ LOCALE

15 23/10/2019 39 MESSAGGERO VENETO MARTINES AL SINDACATO: OSPEDALI NEL CAOS SANITÀ LOCALE

16 23/10/2019 37 MESSAGGERO VENETO PORDENONE SAN VITO ALTAGLIAMENTO «SPECIALITÀ MESSE A RISCHIO DALLA RIFORMA SANITARIA» SANITÀ LOCALE 17 23/10/2019 27 MESSAGGERO VENETO PORDENONE ANZIANI, SFIDA ALLA REGIONE «I MEDICI VADANO NELLE CASE» SANITÀ LOCALE 18 23/10/2019 39 MESSAGGERO VENETO PORDENONE POCHI MEDICI NELL'EMERGENZA L'AIUTO ARRIVERÀ DAL PRIVATO SANITÀ LOCALE

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San Vito

Ospedale da salvare I "Cittadini" pronti a una nuova lotta

«L'ospedale di San Vito va preservato, rafforzando e non riducendo alcuna specializzazione. C'è l'esigenza che non siano ridotte le funzioni di chirurgia generale,

ortopedia e traumatologia, anestesia e rianimazione con posti intensivi,

ostetricia e ginecologia con punto nascita». Sono questi i concetti chiave

dell'ordine del giorno dei Cittadini.

Minca a pagina XX

«Giù le mani dall'ospedale»

La mobilitazione non si ferma

•Con un ordine del giorno i "Cittadini" •Sono sei i reparti che preoccupano di più chiedono al sindaco di tutelare il presidio il gruppo politico: «Punto nascite centrale»

SAN VITO

«L'ospedale di San Vito va preservato, rafforzando e non riducendo alcuna specializza- zione. C'è l'esigenza che non siano ridotte le funzioni di chi- rurgia generale, ortopedia e traumatologia, anestesia e ria- nimazione con posti intensivi, ostetricia e ginecologia con punto nascita». Sono questi i concetti chiave dell'ordine del giorno preparato dai consiglie- ri dei Cittadini in vista del con- siglio comunale di giovedì, con il quale vogliono impegnare il sindaco a ribadire nelle sedi competenti «l'importanza vita- le dell'ospedale per la comuni- tà, chiedendo alla politica regio- nale azioni utili a rafforzare i servizi presenti».

LA PETIZIONE

L'azione dei Cittadini è in

corso da settimane, nel concre- to con una raccolta firme che fi- nora ha messo insieme più di 1.400 sottoscrizioni per "blinda- re" l'ospedale. Azione che ha raccolto pesanti critiche, so- prattutto dalle altre forze d'op- posizione sanvitesi, mentre il vicegovernatore Riccardo Ric- cardi ha più volte smentito il depauperamento del punto na- scita. Il sindaco Antonio Di Bi- sceglie, nonostante le rassicura- zioni regionali, ha stabilito che la Giunta comunale sia in "mo- bilitazione permanente" per vi- gilare sul destino del presidio sanvitese.

LE MOTIVAZIONI

Nonostante ciò, i Cittadini proseguono dritti per la pro- pria strada e spiegano le moti- vazioni alla base dell'odg pron- to per il consiglio. «Riteniamo sempre più necessario rappre-

sentare in tutte le sedi la forte volontà che l'ospedale di San Vito mantenga tutte le sue fun- zioni. Derché il testo della rifor- ma sanitaria regionale, così co- me è stato depositato, costitui- sce una delega in bianco alla giunta regionale per determina- re le funzioni e i servizi degli ospedali. La nuova legge, infat- ti, abroga l'articolo 28 della leg- ge 17 del 2014 che elencava le funzioni garantite nei presidi ospedalieri. Per la prima volta, infatti, le funzioni fondamenta- li dei presidi ospedalieri non sa- ranno indicate per legge, ma sa- ranno soltanto in mano alla giunta: la precondizione ideale per tagliare servizi - è il timore dei Cittadini - senza il clamore che si otterrebbe con un atto le- gislativo in seduta pubblica».

Nella riforma regionale si por- rebbero inoltre le basi per giun- gere alla progressiva differen- ziazione delle attività e dei

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mandati nelle sedi ospedaliere, in modo da evitare inutili dupli- cazioni. Come cambieranno le cose per il nostro ospedale non è ancora dato saperlo perché lo deciderà la giunta con atti suc- cessivi alla legge. Una certezza però c'è ed è dichiarata nella re- lazione allegata alla riforma:

una grande volontà di cambia- re, riorganizzando le funzioni.

Tutto questo non può che farci mobilitare». E chiamano a rac- colta le altre forze politiche san- vitesi: «Auspichiamo che dare priorità alla difesa del nostro ospedale trovi unite tutte le for- ze in consiglio comunale».

Emanuele Minca

LA RACCOLTA DELLE FIRME SINO AD OGGI HA TOTALIZZATO L'ADESIONE

D11.400 PERSONE

SANITÀ LOCALE 2

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Sanità Parte la campagna di vaccinazione

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Inizia la guerra contro l'influenza

Inizia la guerra al virus con la vaccinazione. In campo anche le farmacie. Zancaner a pagina V

Influenza, farmacie in rete

per spingere le vaccinazioni

•Domani parte la campagna di prevenzione del virus •In distribuzione 250mila dosi di quadrivalente che lo scorso anno segnò 98mila casi e provocò 13 morti Coinvolti anche i medici di medicina generale

LE FARMACIE

UDINE Anche le farmacie scendo- no in campo per far "lievitare" la percentuale dei vaccinati contro l'influenza che ha già fatto regi- strare il primo caso in Friuli, ma non primo in Italia. Parte da qui un progetto unico a livello nazio- nale attivato da ieri nel Distretto 1-Carnia dell'Azienda per l'assi- stenza sanitaria 3 Alto Friuli, Col- linare, Medio Friuli che mette in rete le farmacie con il medico di famiglia per supportare la comu- nicazione alla popolazione con una informazione mirata e perso- nalizzata, per conoscere da vici- no le motivazioni e le attese e, in ultimo, per aumentare la percen- tuale di chi si tutela con i vantag-

gi per la salute, sociali ed econo- mici che ne derivano.

IL QUESTIONARIO

«Somministriamo un questio- nario agli utenti che entrano far- macia - spiega il presidente di Fe- derfarma Fvg, Luca Degrassi - per capire chi si sia vaccinato nel- la passata stagione e intenda far- lo quest'anno e con quali motiva- zioni. Uno studio così non è mai stato fatto in Italia e avremo tan- to di supporto tecnologico per raggiungere un target che va da- gli over 65 alle categorie a ri- schio».

LE DOSI

Intanto ieri è iniziata la distri- buzione delle 250mila dosi di vaccino, alle porte della campa-

gna che scatterà domani con l'obiettivo di raggiungere una co- pertura superiore a quella della passata stagione che ha messo a letto, in Friuli Venezia Giulia, 98mila persone, quasi il doppio rispetto a 5 anni fa - causando 13 decessi, a fronte di uno solo regi- strato durante la stagione 2013-2014. Anche i medici di me- dicina generale sono chiamati a fare la loro parte e pure con qual- che incentivo, tecnicamente defi- nito "prestazione aggiuntiva":

circa 10 euro per ogni vaccino somministrato, fino a qualche centesimo in più dopo aver rag- giunto la soglia del 70%.

LA SORVEGLIANZA

Intanto, già dal 4 ottobre è pati-

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ta la sorveglianza epidemiologi- ca dell'influenza, quella che si consulta per vedere quando cre- sce la curva epidemica fino a rag- giungere il picco massimo, atteso quest'anno durante le vacanze di Natale. È tempo di vaccinarsi, in- somma, e da domani scatta uffi- cialmente la campagna. Sui siti della Regione e delle aziende sa- nitarie sono pubblicati i calenda- ri delle vaccinazioni, dove e quando. I primi casi di quello che non si può più definire un malan- no di stagione sono già arrivati, anche il caso udinese non è stato il primo in Italia. Con un clima ancora prettamente estivo, infat- ti, l'influenza aveva fatto la sua comparsa con il caso di una bam- bina di Parma, primo caso accer- tato di viurs B, uno dei quattro che saranno in circolazione. E, in-

fatti, il vaccino prodotto quest'an- no è di tipo quadrivalente e ne so- no state acquistate 50mila dosi in più rispetto all'ultima campa- gna. Il picco, come detto è previ- sto a partire da dicembre, quindi è raccomandabile vaccinarsi en- tro la prima metà di novembre.

Quanto al caso udinese, un cin- quantenne sano colpito dal virus, il vicegovernatore con delega al- la salute, Riccardo Riccardi ha af- fermato: «non siamo in presenza di alcuna situazione anomala e quindi ogni allarmismo appare ingiustificato. Quanto accaduto è la prova di come anche una per- sona relativamente giovane e senza problematiche di salute possa ammalarsi di influenza in modo impegnativo. Ciò a dimo- strazione che un'ampia diffusio- ne dell'epidemia potrebbe com-

portare dei significativi rischi per chiunque. Proprio per questo - ha aggiunto - vaccinarsi è im- portante non solo per la propria salute, ma anche per quella degli altri. Il tema del vaccino non è un problema solo delle persone an- ziane, e questo caso lo dimostra».

L'OBIETTIVO

L'obiettivo di ridurre la circo- lazione del virus lo ha sottolinea- to il direttore dell'area prevenzio- ne della Regione, Paolo Pisch rut- ti. «È normale avere dei casi a ini- zio ottobre - ha spiegato - non è un'anomalia, ma il problema non va sottovalutato. Quest'anno i vaccini contengono i ceppi di ti- po A e B e con il quadrivalente siamo assolutamente coperti.

L'influenza va affrontata con giu- dizio».

Lisa Zancaner

SANITÀ LOCALE 4

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L'iniziativa Il dentista cura i denti in classe

A Udine, solo il 59 per cento dei bambini di sei anni non ha carie: dati ben lontani dall'obiettivo che

l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito per il 2020 e che prevede bocche sane per 8 bambini su 10. L'amministrazione comunale ha quindi deciso di rilanciare il progetto di odontoiatria scolastica, che coinvolgerà le classi prime delle scuole pubbliche e paritarie di Udine per i prossimi tre anni.

L'iniziativa "Una Scuola SorriDente", che nasce dall'accordo tra più ostituzioni.

A pagina II

Troppi bimbi con denti cariati: il dentista va in classe

SALUTE

UDINE A Udine, solo il 59 per cento dei bambini di sei anni non ha carie: dati ben lontani dall'obiettivo che l'Organizza- zione Mondiale della Sanità ha stabilito per il 2020 e che preve- de bocche sane per 8 bambini su 10.

L'amministrazione comuna- le ha quindi deciso di rilanciare il progetto di odontoiatria sco- lastica, che coinvolgerà le clas- si prime delle scuole pubbliche e paritarie di Udine per i prossi- mi tre anni.

L'iniziativa "Una Scuola Sor- riDente", che nasce dall'accor- do tra Palazzo D'Aronco, Uni- versità di Udine e Asuiud, pre- vede visite per tutti i bambini di sei anni (a cura di un odontoia- tra del Distretto Sanitario) e al- cuni momenti formativi anche per le famiglie. La giunta ha de- ciso di finanziarlo con 5mila euro l'anno, mentre l'Ateneo friulano metterà a disposizione personale di supporto del corso di laurea di Scienze Infermieri- stiche.

L'OBIETTIVO

«L'obiettivo è di raggiungere l'80 per cento di bambini con bocche sane per il 2020 - ha spiegato ieri l'assessore alla Sa- lute, Giovanni Barillari -. Quan- do il progetto è partito, nel cor- so dell'anno scolastico 2014/15, solo il 38% di seienni era senza carie; tra il 2015 e il 2016 siamo arrivati al 48, l'anno scolastico successivo al 49 e tra il 2017 e il 2018 al 59». E proprio il prossi- mo Venerdì della Salute (nell'evento in calendario dopo- domani) sarà dedicato a questo tema con un incontro a Palazzo Antonini aperto a dirigenti sco- lastici, insegnanti e famiglie, durante il quale saranno pre- sentati i risultati del progetto di screening odontoiatrico negli istituti scolastici (l'appunta- mento è per le 17 in Sala Gu- smani).

«L'anno scorso ci sono stati alcuni progetti speciali - ha continuato Barillari -, ad esem- pio è stato regalato uno spazzo- lino agli alunni del doposcuola, così che potessero lavarsi i den- ti dopo pranzo. Venerdì vedre- mo i dati per capire se l'iniziati- va va ripetuta e si può estende-

re. Nell'ambito dello screening odontoiatrico, parliamo anche di educazione alimentare e que- sto si collega, in generale, al te- ma dei corretti stili di vita: ri- cordiamo che il 30 per cento dei bambini udinesi è in sovrap- peso».

«Francamente non ci aspet- tavamo questi risultati. Anche se negli anni ci sono stati mi- glioramenti - ha commentato il sindaco Pietro Fontanini -, sia- mo indietro rispetto all'obietti- vo dell'Oms. Per questo è im- portante intervenire».

VIOLENZA CONTRO LE DONNE In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazio- ne della violenza contro le don- ne (che cade il 25 novembre), il Comune di Udine organizzerà un convegno sul tema del "Co- dice rosso", la recente normati- va (è di quest'anno) che modifi- ca la disciplina penale della vio- lenza domestica e di genere.

La giunta ha quindi deciso di chiedere un contributo regio- nale per l'iniziativa, che si terrà il 23 novembre a Palazzo D'Aronco, organizzata in colla- borazione con l'Associazione Smile Again e la Questura di

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Udine. Il calendario completo degli eventi predisposti per il 25 novembre sarà reso noto a breve.

Al.Pi.

L'INTENTO DELL'OMS È L'80 PER CENTO DI BOCCHE SANE NEL 2020: IL COMUNE RILANCIA IL PROGETTO DI ODONTOIATRIA SOCIALE

SANITÀ LOCALE 6

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Sistema di emergenza senza dottori Il nodo Sores e l'attacco alla Regione

L'INCONTRO

TRIESTE Sindacati, medici e pro- fessioni infermieristiche. Ore di incontri ieri tra l'assessore regio- nale alla Salute, Riccardo Riccar- si e gli addetti ai lavori, ma con un veto: non si parla di Sores.

L'avviso apparso qualche giorno fa in cui un'agenzia di lavoro in- terinale era a caccia di infermieri per la centrale unica è stato ri- mosso, probabilmente dopo la scia di polemiche suscitate da un mezzo di "reperimento risorse"

non apprezzato dagli addetti ai lavori. Ma il nodo resta anche se - parlando di riforma - ieri si è preferito glissare. «Non ci è stato permesso di parlare della Sores - ha spiegato il presidente dell'Or- dine delle professioni infermieri- stiche di Pordenone, Luciano Cla- rizia -. Ma rimane un grosso pro- blema". Sconcerto e preoccupa- zione sono stati espressi anche dal presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli proprio per la grave situazione che si è creata in Friuli nell'organizzazione del Si- stema di emergenza. «Mancano completamente i medici della Centrale operativa - spiega Balza- nelli - ben 30 infermieri su 38 hanno chiesto la mobilità e con- temporaneamente il direttore del Sistema, Vittorio Antonaglia ha chiesto di andare in Densione.

Questa fuga è il risultato di una gestione regionale completamen- te irrazionale e del tutto irrispet- tosa degli standard della Società italiana dei sistemi di emergen- za-urgenza», denuncia il presi- dente del 118. Che aggiunge: «La Centrale operativa (che viene pe- raltro impropriamente definita agli atti regionali Sala operativa, come se invece di essere il centro di responsabilità e di coman- do-controllo-coordinamento di tutto il Sistema di emergenza sa- nitaria territoriale, fosse un me- ro cali center) è priva di organici e deve utilizzare il personale me- dico e infermieristico provenien- te dai dipartimenti di emergenza ospedalieri, come una testa disar- ticolata dal corpo cha npax]

trolla e non gestisca m alito:

mia nulla». Balzanelli, esprimen- do solidarietà agli Ordini delle professioni infermieristiche,

«per la situazione evidentemente anomala», chiede alla Regione

«un drastico ripensamento sul modello strategico del Sistema 118 regionale attualmente in fun- zione». Almeno parlando di rifor- ma, gli ordini hanno promosso il testo che sta per approdare in au- la, soprattutto nella parte dedica- ta all'assistenza territoriale. Un testo promosso invece con riser- va dai sindacati, che ritengono ci sia bisogno «di approfondimenti,

9:

perché le linee di principio della riforma restano condivisibili, ma anche tutte le nostre perplessità su quale sarà la loro concreta at- tuazione - affermano dalla Cgil Fvg per voce di Rossana Giacaz,

per la precedente riforma, anche per questa il grande nodo è lega- to alle risorse: difficile dare gam- be a un piano senza investimenti, specie in una realtà segnata da pesanti carenze di organico e sul- la quale incombe il rischio di una maggiore apertura al privato, al- la quale ribadiamo il nostro no, perché la sanità è e deve restare pubblica. I veri conti, quindi, si faranno in sede di finanziaria.

Così come sono rinviati al prossi- mo futuro - conclude Giacaz - al- tri nodi non direttamente affron- tati dalla riforma, come la piaga delle liste di attesa e il ruolo dei medici di base».

Li.Za.

«SI DEVE RIPENSARE IL MODELLO IN FUNZIONE E INVESTIRE

SULLA SANITÀ

CHE DEVE RESTARE

UN BENE PUBBLICO»

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IL REPORT DEL POLITECNICO DI MILANO

Tempi brevi e cure adeguate Oculistica al top in Italia

Foto di gruppo per lo staff della Cllnica oculistica del Maggiore

Tempi di attesa contenuti, un'equipe dedicata, una lo- gistica ottimale e la possibili- tà di uscire con una diagnosi e un percorso terapeutico precisi. Sono questi i punti di forza della Clinica oculisti- ca dell'AsuiTs, che risulta ai primi posti in classifica nella ricerca condotta dal Diparti- mento di Ingegneria gestio- nale del Politecnico di Mila- no, che ha analizzato 15 re- parti analoghi in tutta Italia:

i dati sono stati presentati da Marco Paparella del Poli- tecnico, il quale ha eviden- ziato come a fronte di una media di punteggio di 5,9 punti, l'AsuiTs si attesta a 7,8. '

Nel 2018 la clinica ha ge- stito 4.212 iniezioni intravi- treali su 730 pazienti. A que- sta attività si affianca la cura del glaucoma e dei pazienti chirurgici. A tale proposito, vengono effettuati più di

mille trattamenti laser per le varie condizioni patologi- che. Tra le criticità è emersa invece la mancanza di un si- stema acustico per l'elimina code e, visto che i pazienti trattati hanno problemi di vi- sta, la cosa è rilevante. Nel Cup, insomma, andrebbe dedicato. Su quest'aspetto il vicecommissario straordina- rio per l'area sanitaria Adele Maggiore ha spiegato che

«stiamo facendo una serie di analisi per intervenire in modo organico sul sistema dei Cup».

Daniele Tognetto, diretto- re della Clinica oculistica, si è detto soddisfatto degli esi- ti della ricerca: «Ci sono al- cuni dettagli che devono es- sere migliorati. È importan- te che i tempi di attesa per i trattamenti riescano a ri- spettare le linee guida del si- stema sanitario nonostante un flusso di pazienti in cre- scita per diverse ragioni, tra le quali il fatto che vengono anche da altre parti della re- gione. La sfida sarà riuscire a mantenere questi livelli a fronte di una costante cresci- ta della domanda da parte dei cittadini».—

An.Pi.

SANITÀ LOCALE 8

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IN FRIULI VENEZIA GIULIA AL VIA LA CAMPAGNA DI COPERTURA

L'influenza è già arrivata E la Regione sfodera

250 mila dosi di vaccino

Contro l'epidemia mobilitati medici di base, farmacie, Aziende sanitarie

Le classiche raccomandazioni alla vigilia della stagione dell'influen- za. Anzi, perfino più estese, dato che la percentuale degli over 65 vaccinati è calata in doppia cifra ri- spetti ai primi anni del millennio.

Riccardo Riccardi lancia la campa- gna antinfluenzale 2019-20 in re- gione, un'operazione che da doma- ni vedrà sul campo i medici di base e le farmacie.

BALLIC0/ALLEPAG.2E3

Via alla campagna anti-inf luenzale

Offensiva anti influenza per far vaccinare

almeno 250 mila persone

Da domani via alla campagna di prevenzione che coinvolgerà medici di base, farmacie e Aziende. Acquistato il 25% di dosi in più. Budget da 1,5 milioni

Marco Baltico

TRIESTE. Le classiche racco- mandazioni alla vigilia della stagione dell'influenza. Anzi, perfino più estese, dato che la percentuale degli over 65 vac- cinati è calata in doppia cifra rispetti ai primi anni del mil- lennio. Riccardo Riccardi lan- cia in conferenza stampa la

campagna antinfluenzale 2019-20 inregione, un'opera- zione che da domani vedrà sul campo i medici di base e le farmacie, con le Aziende che informeranno i cittadini sui loro portali.

Con un impegno di spesa di 1,5 milioni, la Regione ha ac- quistato 250 mila dosi di vac- cino (di tipo quadrivalente),

50 mila in più rispetto allo scorso anno. L'auspicio è di vederne usate il più possibile, vista anche la diffusione dell'epidemia, passata dai cir- ca 44 mila casi dell'inverno 2013-14 ai 98 mila del 2018-19, con il relativo au- mento dei decessi da 1 a 13.

Dall'assessore alla Salute è arrivato così un invito ampio,

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a coinvolgere non solo chi ha giù compiuto i 65 anni e le ca- tegorie a rischio, ma anche quelle più a contatto con il pubblico. A partire dagli ope- ratori sanitari, «coloro i quali per primi dovrebbero dare l'e- sempio mettendo in sicurez- za la loro salute, quella dei colleghi, e quella dei pazienti con i quali hanno quotidiane relazioni». Confortante che il trend, almeno su quel fronte, sia in miglioramento. Medici e infermieri si sono vaccinati un anno fa nel 19,3% dei casi (18%nell'AsuiTs, 13,4% nel- la Bassa Friulana-Isontina), contro l ' l l , l % del 2017-18 e il 15,8% a livello nazionale.

La campagna sugli over 65 va invece rilanciata, visto il 57,1% del 2018-19 (dal 51,7% di Trieste al 60,7% del Friuli Occidentale), un dato superiore di oltre 3 punti su quello italiano, ma lontano dal quasi 70% di una quindici- na di anni fa.

Oltre che raccomandata, la vaccinazione stagionale per questioni di età e per chi svol- ge servizi pubblici di prima- rio interesse collettive è offer- ta gratuitamente, come pure alle donne in gravidanza, ai ri- coverati lungodegenti, a chi è in contatto con animali e po- trebbe costituire fonte di infe- zione da virus influenzali non umani e a tutte le persone af- fette da patologie tali da au- mentare il rischio di compli- canze. Tra questi, i cardiopati- ci, i diabetici, gli ipertesi e chi soffre di broncopneumopa- tie. Tutte informazioni che la Regione invierà ai diretti inte- ressati via lettera tramite le Aziende sanitarie, ricordan- do appunto la gratuità del vaccino e il fatto che, fino a di- cembre, ovvero prima del pic- co dell'influenza che solita- mente si presenta tra gennaio e febbraio (ma che quest'an- no è anticipato e dunque sa-

rebbe opportuno provvedere entro la prima metà di novem- bre), potranno rivolgersi al proprio medico di medicina generale per sottoporsi alla profilassi antinfluenzale. Nel- la lettera si invita inoltre ad estendere la vaccinazione an- che contro lo pneumococco, batterio spesso responsabile di polmonite, meningite, set- ticemia, in persone che han- no superato i 65 anni o con malattie croniche.

L'AsuiTs rende noto intan- to che la scorsa influenza ha colpito tutte le regioni italia- ne, con 8.104.000 casi stima- ti e un picco epidemico tra la fine di gennaio e l'inizio di feb- braio, 812 casi gravi, di cui 205 deceduti. Nell'83% dei casi gravi e nell'90% dei dece- duti era presente almeno una condizione di rischio preesi- stente e l'80% dei casi risulta- va non vaccinato.

In Fvg il picco stagionale è stato raggiunto nella prima metà di febbraio, con 8,6 casi per 1000 assistiti. Sono stati confermati 24 casi gravi di in- fluenza (tra cui 13 decessi).

Casi gravi sono stati segnalati anche a Trieste, il malato più giovane aveva 38 anni. Due i morti (uno in ricovero ed uno dopo la dimissione). Per ri- durre la trasmissione del vi- rus dell'influenza, sottolinea l'Azienda, oltre al vaccino, «il mezzo più efficace e sicuro»,

«è bene applicare due presidi semplici, ma importantissi- mi: l'igiene respiratoria, vale a dire il contenimento della diffusione derivante dagli starnuti e dai colpi di tosse con la protezione della mano o di un fazzoletto, e il lavag- gio frequente della mani, un gesto, semplice ed economi- co, che costituisce l'interven- to preventivo di prima scelta ed è una pratica riconosciuta dall'Oms tra le più efficaci per il controllo della diffusione

delle infezioni anche negli ospedali».—

IDATI

o

L'epidemia

Nel corso degli anni l'influen- za ha esteso il suo raggio d'a- zione. Si è passati dai 44 mila casi dell'inverno 2013-2014 ai 98 mila del 2018-2019. In aumento anche i decessi pas- sati dal a l 3 .

o

La campagna

Per fronteggiare la diffusion dell'epidemia, la Regione ha stanziato 1,5 milioni per l'ac- quisto di 250 mila dosi di vac- cini, 50 mila in più rispetto al 2019.

o

Le coperture

In lieve aumento il numero di persone che si sottopongono ai vaccini. Medici e infermieri in Fvg un anno fa si sono vacci- nati nel 19,3% dei casi contro una media nazionale del 15,8%. Superiore rispetto al resto d'Italia anche la rispo- sta tra gli over 65: in Fvg si è vaccinato l'anno scorso il 57,1% contro il 54% del resto d'Italia. Un dato però lontano rispetto al 70% di una quindi- cina di anni fa.

o

I tempi

Difficile prevedere con preci- sione quando arriverà il pic- co dell'influenza: l'anno scor- so è arrivato nella prima me- tà di febbraio.

SANITÀ LOCALE 10

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VACCINATI E PROTEGGITI

DALL INFLUENZA

Informazioni, consigli e numeri utili

Farmacie, corridoio di ospedali, sale d'attesa di ambulatori. Ma anche uffici pubblici, scuole e ne- gozi. Compariranno un po' ovun- que i manifesti della campagna lanciata dalla Regione in vista dell'arrivo dell'influenza stagio- nale (a sinistra). Un modo per sen - sibilizzare i cittadini, specie quelli considerati più a rischio, sull'im- portanza della prevenzione.

L'INFLUENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Trend temporale del tasso di copertura vaccinale per influenza nella popolazione di età *65 anni (%) Friuli Venezia Giulia -1999-2019

95% obiettivo ottimale

75% obiettivo minimo perseguibile

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IL TESTO

Confronto operativo su bozza della riforma e ruolo dei distretti

TRIESTE. Aveva promesso il confronto sulla riforma sani- taria, e il confronto è partito.

Riccardo Riccardi, ieri a Udi- ne, ha incontrato rappresen- tanti degli ordini dei medici, delle professioni infermieri- stiche e dei sindacati della sa- nità per convincerli dei conte- nuti della bozza di articolato approvata dalla giunta, ma dichiarandosi disponibile ad accogliere suggerimenti. Il focus, oltre che la disponibili- tà dei medici di base nella zo- ne meno coperte del territo- rio, ha riguardato in partico- lare l'organizzazione della funzionalità del distretto e le conseguenti responsabilità affidate al direttore. «Mette- re al centro il distretto e colle- garlo all'assunzione di re- sponsabilità del suo diretto- re - il chiarimento dell'asses- sore - rappresenta un impor- tante passaggio in quanto il dirigente avrà indipendenza di budget ma, in questo mo- do, dovrà dare risposte di sa- lute al paziente con una pre- sa in carico del cittadino all'interno di un percorso as-

sistenziale».

Al direttore del distretto si dà dunque autonomia finan- ziaria, ma si richiede capaci- tà di analisi del contesto e dei bisogni, oltre che di governa- re il percorso assistenziale con una presa in carico che accompagni il paziente lun- go tutto il tragitto. Una linea di principio condivisa da Ros- sana Giacaz, responsabile sa- nità e welfare Cgil, che ha pe- rò insistito sul nodo risorse:

«Difficile dare gambe a una ri- forma senza investimenti, specie in una realtà che resta segnata da pesanti carenze di organico e sulla quale in- combe il rischio di una mag- giore apertura al privato, al- la quale ribadiamo il nostro no». La risposta dell'assesso- re, che attende ora le osserva- zioni scritte dei portatori di interesse, è stata di apertura:

gli investimenti necessari po- tranno essere reperiti anche laddove ci sono spazi per il contenimento della spesa.

M.B.

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OSPEDALE DI CATTI NARA

Il Pronto soccorso chiude le porte

agli accompagnatori Partono le critiche

Malumori dopo la riorganizzazione che esclude i parenti AsuiTs difende la scelta: «Migliorate efficienza e sicurezza»

Andrea Pierini

Post "velenosi" sui social e commenti critici scambiati dagli utenti nei corridoi dell'ospedale. Sta facendo di- scutere la scelta dei vertici dell'AsuiTs di bloccare l'ac- cesso nelle sale del Pronto soccorso agli accompagnato- ri dei pazienti. In molti riven- dicano infatti il diritto di sta- re accanto a parenti o amici, magari sofferenti e stesi su una barella, e dimostrano di non aver gradito la riorganiz- zazione della struttura nono- stante il servizio, numeri alla mano, sia migliorato.

A maggio i vertici dell'A- suiT avevano deciso di inter- venire in maniera importan- te vista l'impossibilità, causa- ta dal blocco del cantiere, di procedere al trasferimento del Pronto soccorso in una struttura provvisoria, ma lo- gisticamente migliore, nel piazzale. Si era quindi stabili- to di procedere a una serie di interventi alternativi, tra cui l'istituzione delle Rau (le Ra- pid assestmant unit) - ovvero le unità che hanno il compito di velocizzare gli interventi dei codici bianchi e verdi non ortopedici -, una nuova dispo- sizione interna e la creazione

delle sale d'attesa dedicate agli accompagnatori, con una persona a fare da tramite e, a breve, dei monitor che for- niranno nel rispetto della pri- vacy alcune informazioni.

Alla base di queste scelte, spiegano dall'AsuiTs, una se- rie di criticità. In primo luogo le ridotte dimensioni dell'a- rea dell'emergenza, inappro- priata in rapporto al numero di utenti visitati ogni giorno - in media dai 170 ai 200 -. E poi ambulatori visita in comu- nicazione diretta con corri- doi di passaggio aperti a pa- zienti, accompagnatori, stu- denti, utenti generici; aree utilizzate come deposito ba- relle e infine la continua e co- stante interruzione dell'attivi- tà dei sanitari da parte degli stessi accompagnatori. «L'as- sistenza diretta da parte dei parenti delle persone accolte in Pronto soccorso - spiegano da AsuiTs - non è stata negata in assoluto, ma filtrata tenen- do conto dei bisogni del pa- ziente e delle necessità fun- zionali interne. La sicurezza degli utenti all'interno dell'a- rea d'emergenza è garantita dagli operatori sanitari pre- senti, supportati da un siste- ma di videosorveglianza per

le aree aperte. A questo pro- posito tutto il personale è co- sciente della necessità di mantenere un elevato livello di attenzione verso la comu- nicazione con gli accompa- gnatori o i familiari nell'inte- resse del paziente stesso».

L'azienda in ogni caso par- la di poche segnalazioni rice- vute in merito a difficoltà di comunicazione a fronte però di una migliorata privacy per i pazienti testimoniata da nu- merose lettere di ringrazia- mento. «I tempi di attesa dei codici verdi che rappresenta- no il 50% degli accessi - spie- gano da AsuiTs - si sono ridot- ti di circa 40 minuti, senza al- cun aumento delle risorse di personale, con una conse- guente diminuzione dell'af- follamento del Pronto soccor- so». A questo si aggiunge la soddisfazione del personale che può operare in tranquilli- tà nell'area delimitata dalle porte automatiche e non co- me in precedenza quando la zona delle emergenza era aperta a chiunque con il conti- nuo passaggio anche di perso- ne esterne.

«L'equipe del Pronto Soc- corso - rimarca l'azienda - ha condiviso i cambiamenti con

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la Direzione e, alla luce dei buoni risultati, intende prose- guire nella strada intrapre- sa». «In ogni caso - garantisce il commissario Antonio Pog- giana - siamo aperti a suggeri- menti costruttivi. Allo stesso tempo però siamo determina- ti a proseguire il lavoro di rin- novamento con l'obiettivo di fornire al cittadino un servi- zio di emergenza migliore, in grado di garantire sicurezza ed efficacia di trattamento per il paziente e soddisfazio- ne del personale». —

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IN BREVE

Alice onlus

Prevenzione e fake news

Incontro sull'ictus

L'Associazione per la lotta all'ictus Alice Fvg Trieste on- lus organizza una conferenza in programma domani alle 18.30 nella sede dell'Arci di via del Bosco 17/b. Si parlerà della prevenzione e della tera- pia dell'ictus cerebrale, delle fake news in medicina e dei corretti stili di vita alimenta- re. Interverranno il presiden- te di Alice Fvg Trieste onlus Dario Mosetti, il neurologo e vicepresidente Alice Fabio Chiodo Grandi, il neurologo e segretario Alice Nadia Kosci- ca e la dietista Maria Velari.

Nel corso della serata sarà di- stribuito gratuitamente del materiale informativo.

Distretto 3

Muggia "apre" il martedì Valmaura, stop al servizio L'AsuiTs informa che i servizi amministrativi del Distretto 3 sono aperti al pubblico nel- la sede di Muggia solo il mar- tedì dalle 8 alle 12 con acces- so limitato a 30 numeri. Nella sede di Valmaura le attività di sportello sono sospese. Si ga- rantiscono le attività distret- tualizzate su appuntamento per attestati di diritto per frontalieri e motivi di distac- co, codici Eni, modelli Obr 5 e autorizzazioni all'acquisto di alimenti specifici per malati metabolici e presidi per l'in- continenza.

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L'ESPERTO

«La malattia è insidiosa Non corriamo rischi»

L'immunologo Burioni invita tutti a seguire la profilassi

e fa appello agli operatori sanitari: «Diano il buon esempio»

mine influenza è molto gene- rico e spesso viene usato an- che a sproposito: «Lo usiamo per qualunque infezione re- spiratoria ci colpisca in inver- no, ma non è così. L'influenza è un'infezione più grave delle altre con conseguenze più im- portanti». Burioni quindi invi- ta tutti a seguire la profilassi.

«Faccio mie le raccomanda- zioni statunitensi: chi non ha controindicazioni e ha più di sei mesi deve vaccinarsi. So- prattutto è importante che lo faccia il personale sanitario per tutelare i pazienti e per da- re ilbuon esempio».

Chi si ammala poi, racco- manda il medico che ha da po- co pubblicato con Feltrinelli il libro "Omeopatia. Bugie, leg- gende e verità" e o di Burioni pubblicato per Feltrinelli e che spera di presentare pre- sto anche a Trieste («città a me molto cara e che amo»), deve diffidare da cure non uf- ficiali, come quelle omeopati- che che propongono l'oscillo- coccinum. «Preparati simili non hanno alcuna capacità di prevenire e curare l'influen- za, l'unico effetto è quello di trasferire qualche decina di euro nelle tasche delle perso- ne che li vendono. Quando si

«No ai preparati omeopatici: il loro unico effetto è

arricchire i produttori»

ha l'influenza, il consiglio più L'immunologo e noto divulgatore medico Roberto Burioni

Andrea Pierini

TRIESTE. «L'influenza è una malattia che sembra lieve:

nei casi migliori ci inchioda a casa per cinque giorni con la febbre alta, ma in quelli peg- giori, specie in anziani e bam- bini, può provocare danni im- portanti». Roberto Burioni, responsabile del laboratorio di Ricerca immunologica del San Raffaele di Milano e so- prattutto tra i principali divul- gatori di temi medici in Italia, lancia un appello all'uso del vaccino ariti- influenzale:

«Purtroppo non è il più effica- ce che abbiamo, basti pensa- re che quello per il morbillo è efficace al 98%, qui la situa- zione è diversa perché il virus cambia. È comunque un vacci- no sicuro che non ha sostan- zialmente effetti collaterali gravi, quindi possiamo dire

che è una protezione che non ci costa nulla sotto il profilo del rischio».

Impossibile al momento ca- pire come sarà quest'anno il virus. «I ceppi che vengono in- clusi nel vaccino sono scelti a febbraio sullabase di previsio- ni che, quand'anche non si ri- velassero precise, al massimo possono ridurne l'efficacia. È un po'come il casco: indossar- lo diminuisce il rischio di mor- te del 30 e non del 100%, ma nessuno si sognerebbe mai di non metterlo per andare in moto».

Esiste poi il problema del ca- pire quando arriverà l'influen- za: «Tendenzialmente - spie- ga l'infettivologo - arriva tra metà gennaio e l'inizio di mar- zo. Ma ci sono stati dei perio- do nei quali è arrivata in anti- cipo a metà dicembre per que- sto è molto importante vacci- narsi entro novembre». Il ter-

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importante è quello di stare a casa e non fare gli eroi con il ri- schio di contagiare tutti».

Non esistono neanche diete miracolose o integratori: «As- sumere vitamina C ha senso

se c'è una deficienza, oggi con una corretta alimentazio- ne assumiamo già tutte le vita- mine di cui abbiamo bisogno.

È importante invece lavarsi le mani spesso visto che le infe-

zioni virali utilizzano le mani sporche come veicoli di tra- smissione, per il resto biso- gna avere uno stile di vita sa- no che garantisca la salute».

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IL CASO

La segretaria è ammalata Ortopedia in emergenza

Il direttore medico Pittioni tranquillizza; «A inizio novembre arrivano i rinforzi»

Il cartello di scuse dell'Azienda sanitaria sostituito con uno molto più polemico

Francesco Fain

«Si avvisa l'utenza che, a causa della continua mancanza di personale, la segreteria degli ambulatori di ortopedia rimar- rà chiusa.sine die. Gli utenti ver- ranno chiamati dal personale all'interno degli ambulatori in base all'orario dell'appunta- mento. Ci scusiamo per il disa- gio non dipendente dalla no- stra volontà».

Apriti cielo. Il cartello, espo- sto lunedì mattina e già tolto, ha finito con lo scatenare subi- to la polemica politica. In real- tà, a sentire l'Azienda sanita- ria Bassa Friulana-Isontina, si è venuta sì a creare una situa- zione d'emergenza ma che ver- rà superata definitivamente all'inizio di novembre. A scan- dire tutti i passaggi Daniele Pittioni, direttore medi- co-ospedaliero e responsabile dei nosocomi di Gorizia e Mon- falcone. C'è anche il "giallo" di una manina ignota che ha esposto quel cartello quando l'avviso predisposto dall'Aas aveva ben altri contenuti. «Le cose stanno così. La persona addetta alla segreteria di Orto- pedia è in malattia. E, lunedì, abbiamo dovuto affrontare l'e- mergenza determinata da que- st'assenza utilizzando il perso- nale all'interno degli ambula- tori che "chiamava" i pazienti in base agli appuntamenti.

Avevamo predisposto un avvi- so di scuse per i disagi che non è quello che, poi, è stato affis- so. Evidentemente, qualcuno ha sistemato quel cartello».

Ieri e nelle giornate prossi- me , sino al rientro dell'addetta dal periodio di malattia, la si-

I I

SI AVVISA L'UTENZA CHE, A CAUSA DELLA CONTINUA MANCANZA DI

PERSONALE, LA SEGRETERIA DEGLI AMBULATORI DI ORTOPEDIA RIMARRA' CHIUSA SINE DIE. GLI

UTENTI VERRANNO CHIAMATI DAL PERSONALE ALL'INTERNO DEGLI AMBULATORI IN BASE ALL'ORARIO DELL'APPUNTAMENTO. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO NON DIPENDENTE DALLA NOSTRA VOLONTÀ'.

Il cartello esposto lunedì scorso in Ortopedia

tuazione verrà gestita in emer- genza con, comunque, la pre- senza di una persona in segre- teria. «Poi, entro i primi di no- vembre, andremo ad inserire nei punti critici il personale ne- cessario, non dimenticando mai che per le figure infermie- ristiche non è che abbiamo la fi- la fuori dallaporta», puntualiz- za Pittioni. Insomma, manca- no queste professionalità che sono fondamentali al pari dei medici e degli Oss nella mac- china ospedaliera.

Sin qui, la spiegazione tecni- ca. Poi, c'è la politica. «Adesso basta, abbiamo toccato il fon- do, la realtà non può più esse- re taciuta. Non lasceremo che

si continui a impoverire la sani- tà isontina e a mortificare i suoi operatori». Questo l'allar- me lanciato da Franco Peraz- za e da Paolo Fogar, rispetti- vamente responsabili Sanità e Sociale della segreteria provin- ciale del Pd. A far scattare i due dirigenti è stato proprio quell'avviso "di manina igno- ta" apparso lunedì scorso nel reparto di Ortopedia del presi- dio ospedaliero di Gorizia, in cui si avvertiva che «a causa della continua mancanza di personale, la segreteria degli ambulatori di ortopedia rimar- rà chiusa sine die». «L'ultimo anello di tanti segnali, come lo è il grido di allarme provenien-

te dall'ambulatorio pediatrico di Monfalcone, così come dal- la maggioranza dei servizi, ma che solo i vertici aziendali pare non sentano. Nessuna novità dunque ma solo l'evidenza del- la drammatica carenza di per- sonale dei nostri servizi sanita- ri più volte denunciata, ma sempre negata dai vertici aziendali attraverso roboanti annunci di investimenti e di- chiarazioni rassicuranti che questo ultimo episodio sma- schera impietosamente. Que- sti, secondo i dirigenti, non so- no altro che i primi effetti deri- vanti da una riforma sanitaria che ha come principale inten- to quello di impoverire il terri- torio isontino e di avviare una

Il dem Perazza solleva la polemica politica:

«Questa volta toccato il fondo»

privatizzazione forzata del no- stro Servizio Sanitario Regio- nale dopo averlo ridotto allo stremo».

«Il Partito democratico pro- vinciale non permetterà che la riforma sanitaria del Centrode- stra distrugga il patrimonio di competenze e professionalità dei nostri operatori e che tra- sformi i cittadini dell'Isontino in una categoria di utenti di se- rie B rispetto a quelli residenti in altri territori più forti», con- cludono Franco Perazza e da Paolo Fogar, rispettivamente responsabili Sanità e Sociale della Segreteria provinciale delPd.—

V B Y K N D ALBINI DIRITTI HSERvATI

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SALUTE

Poggiana conferma gli impegni per risola

GRADO. Il commissario dell'azienda sanitaria, An- tonio Poggiana, ha fornito assicurazioni sui servizi che continueranno a esse- re erogati nell'isola e sull'arrivo di alcuni specia- listi(cardiologo e chirur- go).

Ciò è emerso dall'incon- tro tra il neo direttore del Distretto sanitario di Gra- do, Carlo De Vuono, il sin- daco Raugna, il comitato per la salute gradese e i pensionati della Cisl.

All'incontro ha partecipa-

to anche Paolo Frittita che è il coordinatore del servi- zio infermieristico. Da par- te gradese è stata chiesta l'ulteriore garanzia della presenza degli infermieri indispensabili per i servizi del distretto, cosa che il di- rettore sanitario ha assicu- rato.

Quanto emerso confer- ma nella sostanza gli impe- gni presi dal commissario Poggiana nel corso di un recente vertice in munici- pio con comitato e pensio- nati.—

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PNEUMOLOGIA

Moretti: «Prima dell'Hub smaltire le liste d'attesa»

Diego Moretti

«Speriamo non sia l'ennesimo annuncio perché il tema, lega- to alle patologie asbesto-corre-

late, è davvero delicato». Com- menta così, il dem Diego Mo- retti, la notizia che la Pneumo- logia di Monfalcone diverrà hub di riferimento per l'area giuliano-isontina. «Vi sono pe- rò - prosegue - delle domande che vorrei porre, posto che la bozza di legge di riforma sani- taria che approderà in Consi- glio regionale non dice nulla di ciò, rinviando a scelte del fu- turo direttore generale dell'A- zienda sanitaria e posto che di recente l'organico si è incre- mentato di due pneumologi, operanti a Gorizia, a copertu- ra parziale di un medico in pen- sione da luglio. La prima que-

stione riguarda il servizio en- doscopico pneumologico: l'a- rea destinata agli strumenti per le broncoscopie e le pleuro- scopie è tutta da costruire. Lo stesso vale per la nuova riso- nanza magnetica, che a oggi non ha visto partire i necessari preliminari lavori edili. Dun- que quando si pensa di inizia- re i lavori?». «Faccio notare - conclude - che oggi, a San Po- lo, le liste d'attesa e prenotazio- ni per le visite pneumologiche e accertamenti di dinamica re- spiratoria vanno al 2020. For- se è meglio partire da qui». -

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TOLMEZZO

Pronto soccorso senza medici Ore di attesa e scatta la protesta

I pazienti; un solo dottore di notte è poco, costretti ad aspettare in sale scomode Brollo; servono altri tre professionisti per coprire i turni, si usino gli specializzandi

Tanja Ariis

TOLMEZZO. Lunghe attese per un solo medico di notte al pronto soccorso di Tolmez- zo. E tra i cittadini c'è chi scri- ve al sindaco, Francesco Brol- lo, e all'assessore regionale al- la Sanità, Riccardo Riccardi, per chiedere risposte. Lo ha fatto Fabrizio Lorenzini, invi- tando il primo cittadino a un

«maggior impegno per quan- to riguarda situazioni che in- teressano la comunità gior- nalmente» riferendosi al pronto soccorso dove «nell'o- rario notturno la presenza di un medico chiamato anche a rispondere alle richieste pro- venienti dai reparti di degen- za, causa grave disservizio con il conseguente allunga- mento dei tempi di attesa, mediamente dalle due ore in su». Non solo. Lorenzini se- gnala nella sala d'attesa sedie molto scomode, specie per le persone in sofferenza, oltre a lesioni alle murature, che non fanno pensare a una grande manutenzione. Lo- renzini ha chiesto a Brollo di farsi portavoce di tali criticità alle autorità competenti «af- finché non si debba piangere a seguito di fatti dolorosi e do-

losi dovuti a queste mancan- ze».

Otto giorni dopo, non otte- nendo risposte, Lorenzini ha scritto anche a Riccardi. An- che qui senza riscontro. Brol- lo, nel frattempo, assicura il costante impegno suo e dell'assessore comunale Fa- biola De Martino sul tema sa- nità.

Le criticità del pronto soc- corso, dice, sono note «a noi e a chi governa la sanità regio- nale, tanto che sono temi che abbiamo segnalato ad asses- sori e direttori sia di prima sia di recente. Il pronto soccorso patisce un problema di caren- za di personale purtroppo co- mune a tutti i pronto soccor- so ed è legato alla mancanza di medici specializzati in me- dicina di emergenza. Voglio approfittare per ringraziare il personale medico (e non) perché lavora con spirito di servizio anche oltre quanto dovrebbe e sono pesanti le difficoltà quotidiane che in- contra per i ricoveri. Per po- ter avere due medici di notte sarebbero necessari 14 medi- ci ma ora ce ne sono 11, quin- di è impossibile. Speriamo che sia data la possibilità di at- tingere agli specializzandi».

Brollo poi, per quanto ri-

guarda i lavori si augura di av- viarli «il prima possibile per rinnovare i locali, ampliando- li e renderli anche di maggio- re qualità». De Martino spie- ga che l'intervento, da 800 mila euro, riguarda in primis l'ampliamento della sala d'at- tesa, la ricostruzione delle au- torimesse e il rinnovo degli ambulatori. Quanto al mag- giore impegno richiesto os- serva: «Faccio continuamen- te incontri con primari, medi- ci, dirigenti, operatori dell'as- sistenza perché credo che il lavoro su questo tema debba essere costante e quotidiano.

Non lo direi neppure, se non mi fosse stato chiesto, ma in questi giorni io e il sindaco ab- biamo un incontro (calenda- rizzato già ad agosto) anche con il commissario Giuseppe Tonutti per parlare di questi e altri temi. C'è tanto lavoro, ma è giusto che rimanga sot- to traccia perché fa parte del- la buona collaborazione fra istituzioni». «Va bene richie- derci maggiore impegno - ag- giunge l'assessore -, perché dobbiamo tenere sempre l'a- sticella dell'attenzione alta, ma non cadere nell'equivoco che il non sbandierare ciò che si fa sia assenza di impegno e azione».—

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INFLUENZA

L'anno scorso 13 morti

«Ora vacciniamoci»

Nella stagione 2018/19 in regione registrati 98 mila casi La Regione dà l'avvio alla campagna di prevenzione

Maura Delle Case

UDINE. «Nel 2018 l'influenza ha colpito in Fvg 98 mila perso- ne tra cui molti bambini, l'epi- demia è durata 9 settimane e il picco si è avuto nel mese di feb- braio. Ma siamo passati da 44 mila casi stimati nel 2014 ai 98 mila dell'anno scorso, da un decesso a 13, da un tasso di co- pertura vicino al 75% per gli over 65 al 57,3%». Questi i da- ti che l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha ufficializzato ieri e relativi alla scorsa stagione influenzale.

Ed è partito da qui per presen- tare la campagna antinfluen- zale, ora ai blocchi di partenza in regione. Acquisite 260mila dosi di vaccino quadrivalente (50mila in più dell'anno scor- so) per una spesa complessiva di 1,5 milioni di euro, la Regio- ne punta ad aumentare la co- pertura vaccinale a partire da- gli over 65, che sono tra le cate- gorie più a rischio. Sfiorato nei primi anni Duemila l'obiettivo minimo del 75%, in Fvg il tas- so è sceso via via fino ad atte- starsi, la scorsa stagione, al 57,3%. Da lì si riparte, compli- ce una capillare campagna d'informazione che oltre ai me-

dici di base coinvolge le farma- cie, le Aziende sanitarie e natu- ralmente la Regione.

Alla luce del primo caso Fvg d'influenza grave rimbalzato sui giornali, ieri l'assessore al- la Salute, Riccardo Riccardi, ha chiamato a raccolta i media garantendo che tutto è pronto per fronteggiare il virus: alle 14.30, proprio durante la con- ferenza stampa, sul sito delle Aziende sanitarie sono appar- si i "manifesti" della campa- gna che inizierà ufficialmente domani. «Il tema - ha precisato Riccardi - non riguarda solo chi ha una certa età ma, come dimostra questo primo caso, anche persone più giovani. A giurisprudenza vigente non c'è l'obbligo di vaccinarsi, ma la vaccinazione risulta partico- larmente importante per certe categorie».

Importante e gratuita, tra gli altri, per le donne in gravi- danza, per i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni e per quelli dai 6 mesi ai 65 anni af- fetti da patologie che aumenta- no il rischio di complicanze da influenza. Per tutti gli altri la profilassi resta fortemente con- sigliata. «Anche persone relati- vamente giovani e in buona sa- lute possono ammalarsi in mo-

do impegnativo, capita ed è ca- pitato questa volta» ha detto dal canto suo il direttore sani- tario dell'ospedale Santa Ma- ria della Misericordia, Paolo Lattuada, ricordando l'impor- tanza di aumentare la soglia di copertura: «Immaginiamo che fuori ci siano 100 persone e che 95 di queste abbiano l'ombrello. È molto probabile che se inizia a piovere, le 5 sen- za non si bagnino». Metafora efficace per dire che aumen- tando la copertura aumenta anche la possibilità di evitare che il virus dilaghi.

«Ci si deve vaccinare per ri- durre la circolazione del vi- rus», ha rilanciato Paolo Pi- schiutti, direttore dell'Area promozione salute e preven- zione, ricordando che la cam- pagna vaccinale prende il via domani, ma che il momento ideale per vaccinarsi è il mese prossimo. «Il picco dell'in- fluenza arriva in genere a fine anno, se non nei primi giorni del successivo. Per avere una buona copertura - ha suggeri- to -, meglio aspettare la metà o la fine di novembre. Effettuato il vaccino, la protezione è effi- cace nel giro di una settimana, dieci giorni».—

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PALMANOVA

Martines al sindacato:

ospedali nel caos

Monica Del Mondo

PALMANOVA. «Da gennaio, nel- la Bassa friulana, sarà il caos» : per il sindaco di Palma- nova, Francesco Martines, sa- rà questo l'effetto del passag- gio di parte dell'Aas 2 all'A- zienda Udinese. Il primo citta- dino prende le mosse dalle di- chiarazioni del sindacato Uil Fpl in merito alle preoccupa- zioni legate allo scorporo dell'Azienda Friulana-Isonti- na al fine di far confluire l'ex Ass 5 nell'Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.

E commenta: «Parole che con- fermano l'allarme da me lan- ciato già mesi fa, su come l'O-

spedale di Palmanova stia ve- nendo mano a mano depau- perato e indebolito, spostan- do risorse, attività e professio- nalità verso la sede di Latisa- na. Del promesso super Ospe- dale non si parla più, solo si- lenzio da parte della Regione e dall'Azienda sanitaria».

Il sindaco si sofferma sulle specializzazioni previste per le strutture di Gemona e Mon- falcone e rimarca il timore che sia l'orientamento politi- co dei Comuni nei quali si tro- vano le strutture sanitarie a indicare quali di esse valoriz- zare e come. «È evidente a tut- ti - commenta infatti - come si continuino a favorire i terri-

tori con sindaci "amici"».

Quanto al passaggio, dal primo gennaio, nell'azienda Udinese, Martines lancia l'al- larme: «Sarà il caos nella Bas- sa: una futura governance unica andrà da Tarvisio a ti- gnano, lasciando senza pote- re contrattuale i territori e gli ospedali vittime di scelte aziendali sovraordinate dall'hub di Udine. Mancano solo due mesi allo scorporo e ancora non si ha nessuna noti- zia certa sulla futura pianifi- cazione. Non possiamo subi- re e accettare altre decisioni improvvise, irrazionali e cala- te dall'altro come quella di chiudere il Punto nascita di Palmanova».—

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SAN VITO ALTAGLIAMENTO

L'assessore regionale Riccardi in visita all'ospedale di San Vito

«Specialità messe a rischio dalla riforma sanitaria»

Il gruppo consiliare dei Cittadini impegna il sindaco a tutelare l'ospedale

Perplessità sulla norma che dà alla giunta regionale potere decisionale diretto

ed è dichiarata nella relazione allegata: una grande volontà di cambiare, riorganizzando le funzioni. Tutto questo non può che farci mobilitare per far sentire forte la nostra voce e proteggere il nostro ospeda- le e tutti i servizi e le funzioni attualmente garantiti. Auspi- chiamo che dare priorità alla difesa del nostro ospedale tro- vi unite tutte le forze che com- pongono il consiglio comuna- le: anche per questo siamo aperti a inserire i contributi che giungeranno da parte di tutti, in particolare dai gruppi che stanno intraprendendo in- sieme con noi una battaglia an- che a livello regionale per op- porsi alle scelte profondamen- te sbagliate del governo di Massimiliano Fedriga».

L'ordine del giorno impe- gna il sindaco «a rappresenta- re nelle sedi competenti la vo- lontà del consiglio comunale affinché l'ospedale di San Vito sia preservato, rafforzando e non riducendo alcuna specia- lizzazione». Compito del sin- daco è anche «esprimere l'esi- genza che non siano ridotte le funzioni di chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, anestesia e rianimazione con posti intensivi, ostetricia e gi- necologia con punto nascita».

Inoltre, impegna «a ribadire, nelle stesse sedi, l'importanza vitale dell'ospedale per la co- munità, chiedendo alla politi- ca regionale azioni utili raffor- zare i servizi».—

Donatella Schettini

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Nuo- vo ordine del giorno presenta- to dai Cittadini per San Vito in difesa dell'ospedale. Un docu- mento che è nato dopo l'esame della proposta di legge di rifor- ma della sanità presentata dall'assessore regionale Ric- cardo Riccardi. Analisi che ha fatto nascere più di una per- plessità nel gruppo. «Ritenia- mo sempre più necessario-af- fermano i consiglieri del grup- po civico - rappresentare in tutte le sedi la forte volontà che l'ospedale di San Vito man- tenga tutte le sue funzioni, per- ché il testo della riforma sanita- ria, così come è stato deposita- to, costituisce una delega in bianco alla giunta regionale per determinare le funzioni e i servizi degli ospedali. La nuo- va norma, infatti, abroga l'arti- colo 28 della legge 17 del

2014, che elencava le funzioni garantite nei presidi ospedalie- ri. Per la prima volta, infatti, le funzioni fondamentali dei pre- sidi ospedalieri non saranno indicate per legge, ma saran- no soltanto in mano alla giun- ta: la pre condizione ideale per tagliare servizi senza il clamo- re che si otterrebbe con un atto legislativo in seduta pubbli- ca».

Nella relazione allegata alla proposta di legge si sottolinea come «lo stesso assessore re- gionale ammetta che con la ri- forma si pongono le basi per giungere alla progressiva diffe- renziazione delle attività e dei mandati nelle sedi ospedalie- re, in modo da evitare inutili duplicazioni. Come cambie- ranno quindi le cose per il no- stro ospedale non è ancora da- to saperlo, perché lo deciderà la giunta con atti successivi al- la legge. Una certezza però c'è,

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NUOVO AMBITO

Anziani, sfida alla Regione

«I medici vadano nelle case»

La discussione su regolamen- to e convenzione, perla gestio- ne del nuovo ambito socioassi- stenziale, si è focalizzata sull'emergenza anziani. A puntare i riflettori sul tema è stata la consigliera Antonella Del Ben (Pd), che ha toccato in particolare il tema dei servi- zi docimiciliari e della solitudi- ne degli anziani.

«APordenone - h a sottolie- nato l'assessore Eligio Grizzo, che ha fatto propria anche la richiesta di Del Ben di portare in commissione le politiche su- gli anziani - ci sono 13mila over 65 e limila over 75, c'è stata una prosecuzione negli anni dei servizi, ma ora stia- mo aggiornando uno stru- mento non più coerente con i nuovi bisogni. Il servizio do- miciliare è uno degli strumen- ti che abbiamo. I diurni stan- no funzionando benissimo, la collaborazione con il terzo set- tore è altissima» ha spiegato citando il progetto della Socie- tà operaia.

«Ma la domiciliarità ha an- che altri aspetti. Noi vorrem- mo che gli anziani rimanesse- ro all'interno della famiglia perchè questo mantiene una qualità della vita. Le assistenti a domicilio sono altamente

specializzate sotto il profilo so- ciale. L'aspetto sanitario spet- ta all'Aas 5. Se uno ha bisogno di cambiare il catetere o ha le piaghe decubito ha bisogno di personale che provveda e aiu- ti i famigliari. Ecco perché insi- sto che serve una cerniera tra sociale e sanità. Le baruffe che ho fatto con Riccardi sono dovute anche a questo. Per- chè lui deve capire - ha argo- mentato Grizzo - che i dottori dell'Aas 5 non devono essere solo professionisti da ospeda- le. Devono andare sul territo- rio e occuprasi degli anziani, dei malati che vogliono rima- nere a casa, in famiglia il più possibile. Ora abbiamo anche creato un tavolo tra le assisten- ti domiciliari dei nostri servizi e di quelle dell'Aas 5. L'ultimo step è quello delle case di ripo- so». L'assessore Riccardi pre- senterà la legge 6 all'Ambito martedì 29.

L'assistenza domiciliare, pe- rò, è destinata sempre più alla compartecipazione delle fa- miglie: «Con il regolamento - ha proseguito l'assessore - tro- veremo il modo di avere il ser- vizio in parte a pagamento.

Abbiamo 26 assistenti domici- liari, ma bisogna trovare il mo- do di pagare, a seconda dell'I-

see per consentirci di amplia- re il numero». Grizzo ha citato

Grizzo: serve una cerniera tra assistenza sociale e sanitaria per aiutare le famiglie

anche il progetto Flow che punta, tramite le "sentinelle"

a intercettare gli anziani biso- gnosi. «Abbiamo situazioni, come Rorai Cappuccini, disa- strose, dove la gente non apre neanche le finestre. La rifor- ma della legge 6 dovrà servirà anche a questi problemi».

Danilo Toneguzzi (M5s) ha riconosciuto il valore dell'a- zione del Comune per integra- re sociale e sanitario, ma ha espresso «preoccupazione ri- spetto alla disponibilità della Regione. Sono anni che si par- la di servizi territoriali, ma nessuna amministrazione re- gionale ha fatto il salto». Ro- berto Freschi (Pn 1291) ha ri- lanciato la necessità di creare strutture per i post acuti, ca- mere di compensazione tra ospedale e case di riposo:

«Credo che vada fatto quanto prima un ragionamento sul padiglione Ae sull' H». —

M.Mi.

SANITÀ LOCALE 24

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SPILIMBERGO

Pochi medici nell'Emergenza L'aiuto arriverà dal privato

Al pronto soccorso mancano due professionisti, Croce Verde sino a novembre Il servizio era già stato esternalizzato negli ospedali di Maniago e Sacile

Donatella Schettini

SPILIMBERGO. Al pronto soccor- so di Spilimbergo mancano due medici e l'Azienda sanita- ria per garantire la continuità del servizio ha esteso il contrat- to con la Croce Verde di Me- stre, che già si occupa dei pun- ti di primo intervento di Mania- go e di Sacile, per un mese. Ma stante la difficoltà di reperire queste figure professionali è stato pubblicato un avviso per dicembre. A Maniago, invece, la Croce Verde presterà servi- zio nell'auto medicalizzata tut- ti i giorni.

Nel quadro dell'emergenza la situazione critica in questo momento si verifica a Spilim- bergo. Non è certo un mistero la mancanza di medici di accet- tazione e d'urgenza, problema che riguarda la sanità italiana e che ha spinto molte aziende a esternalizzare il servizio. La Aas 5 ha bandito dei concorsi anche nei mesi scorsi, ma sen- za esito. Ad agosto è stata an- che stipulata una convenzione con l'Azienda sanitaria univer- sitaria integrata di Trieste per prestazioni mediche, ovvero per garantire la continuità del

servizio di ambulanza medica- lizzata a Maniago e a Sacile fi- no a 15 turni al mese.

Nel frattempo era stata an- che prorogata la convezione con la Croce Verde di Mestre per i punti di primo soccorso di Sacile e Maniago (per tutti i giorni della settimana nella fa- scia oraria tra le 8 e le 20), per la Sip di Sacile (con lo stesso orario) e per il fast-track orto- pedico-traumatologico e di chirurgia della mano per i codi- ci bianchi e verdi del pronto soccorso di Pordenone.

A Spilimbergo adesso man- ca personale, anche dopo il tra- sferimento del responsabile della struttura: sono presenti 5 unità su un organico di 7 e c'è la necessità di incrementare il numero dei medici per garanti- re il servizio per ora fino a fine novembre

Stesso problema di carenza di personale anche per l'ambu- lanza medicalizzata di Mania- go: già la convenzione con la Croce Verde prevedeva dei tur- ni nel periodo estivo, ma da no- vembre la necessità sarà quoti- diana.

Nelle more della conclusio- ne dell'avviso per incarico di li- beri professionisti e dei concor-

si «si rende necessario - affer- ma la Aas 5 - garantire le attivi- tà senza soluzione di continui- tà e, in ragione dell'urgenza di provvedervi, l'unica soluzione è l'affidamento a ditta esterna nella misura strettamente ne- cessaria a garantire la continui- tà del servizio».

È stata chiesta alla Croce Verde la disponibilità all'esten- sione del servizio che risulta così ampliato: servizio medico sull'ambulanza medicalizzata notturna di Maniago da no- vembre per tutti i giorni della settimana e servizio di suppor- to al pronto soccorso di Spilim- bergo, con una spesa di 756 eu- ro per turno di 12 ore per no- vembre. Se entro novembre non dovesse essere risolta la si- tuazione, la Aas 5 ha già appro- vato un avviso di manifestazio- ne di interesse per il servizio di pronto soccorso di Spilimber- go per le eventuali necessità che dovessero manifestarsi a dicembre.—

«Misura necessaria per garantire

la continuità

della struttura»

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